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«Agnese Palumbo e Maurizio Ponticello ci riprovano e, come dei bravi autori seriali, ritornano sul luogo, anzi sui luoghi, del delitto. Ritornano, cioè, a ripercorrere la loro Napoli in cerca di indizi trascurati, di dettagli sfuggiti. E così, dopo "Misteri", in sella ad uno sgargiante vespino azzurro, girano in lungo e in largo (ma anche sopra e sotto) la città nel volume "Il Giro di Napoli in 501 luoghi" (Newton Compton)…». La recensione e l’intervista di Anna Montefusco sul magazine “L’Espresso napoletano”.
Vedi il booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=x0rZQwazt8k
Titre original
Napoli in 501 luoghi magici. In sella a un vespino azzurro con la coppia Palumbo-Ponticello per scoprire i segreti della città
«Agnese Palumbo e Maurizio Ponticello ci riprovano e, come dei bravi autori seriali, ritornano sul luogo, anzi sui luoghi, del delitto. Ritornano, cioè, a ripercorrere la loro Napoli in cerca di indizi trascurati, di dettagli sfuggiti. E così, dopo "Misteri", in sella ad uno sgargiante vespino azzurro, girano in lungo e in largo (ma anche sopra e sotto) la città nel volume "Il Giro di Napoli in 501 luoghi" (Newton Compton)…». La recensione e l’intervista di Anna Montefusco sul magazine “L’Espresso napoletano”.
Vedi il booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=x0rZQwazt8k
«Agnese Palumbo e Maurizio Ponticello ci riprovano e, come dei bravi autori seriali, ritornano sul luogo, anzi sui luoghi, del delitto. Ritornano, cioè, a ripercorrere la loro Napoli in cerca di indizi trascurati, di dettagli sfuggiti. E così, dopo "Misteri", in sella ad uno sgargiante vespino azzurro, girano in lungo e in largo (ma anche sopra e sotto) la città nel volume "Il Giro di Napoli in 501 luoghi" (Newton Compton)…». La recensione e l’intervista di Anna Montefusco sul magazine “L’Espresso napoletano”.
Vedi il booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=x0rZQwazt8k
PALUMBO-PONTICELLO PER SCOPRIRE I SEGRETI DEL^ C i m . di Anna Montefusco
/ \e Palumbo e Maurizio Ponticello
/% ci riprovano e, come dei bravi autori _ZJL_ seriali, ritornano sul luogo, anzi sui luoghi, del delitto. Ritornano, cio, a ripercorrere la loro Napoli in cerca di indizi trascurati, di dettagli sfuggiti. E cos, dopo "Misteri", in sella ad uno sgargiante vespino azzurro, girano in lungo e in largo (ma anche sopra e sotto) la citt nel volume "Giro di Napoli in 501 luoghi" (Newton &: Compton). Dettaglio non trascurabile questo del vespino azzurro che campeggia in copertina, a prendere da subito le distanze dai simboli partenopei di pi facile presa. Quell'azzurro, poi, che rimanda ai colori del cielo, del mare e, perch no, della squadra del cuore, basta da solo a riem-
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pire gli occhi e predisporre alla lettura. Agnese e
Maurizio (sono certa che mi passeranno la confidenza), quattro mani e un unico sguardo che va oltre i l gi visto, portandosi ancora piti dentro; un tour appassionato e meticoloso a restituire l'elogio del particolare, la fascinazione della Storia, il mistero delle religioni, l'affaticamento dei percorsi in salita e la soddisfazione di sedersi a tavola. E tanto ancora, fino a comporre 501 percorsi. Un atto d'amore e professionalit di due autori "orgogliosamente " napoletani. Agnese, " N a p u l ' mille culure", cantava Pino Daniele. L i avete scovati tutti, o quasi. U n colore su tutti a rappresentare questo straordinario corollario di umori, sapori e storie? Si parla di Pino Daniele nel libro, il bassista sconosciuto che un giorno arriva da un produttore con un brano, "Furtunato", e diventa uno dei cantautori italiani pii apprezzati al mondo. Furtunato, come
un tour appassionato e meticoloso a restituire l'elogio
del particolare, la fascinazione della Storia, il mistero delle religioni, l'affaticamento dei percorsi in salita e la soddisfazione di sedersi a tavola un battesimo per questo straordinario cantore dell'animo partenopeo. La Pignasecca il regno di questo tarallaro teatrale e appassionato, un mercato stretto e lungo, pieno fino a strabordare di umori, colori odori indefinibili. Pino Daniele cattura le donne affacciate ai balconi, volti sempre diversi, anni che sostituiscono altri anni, tempo che passa in una strada e uno spirito che restano identici. Nei "501" noi immaginiamo percorsi, modi diversi di guardare luoghi conosciuti. I percorsi musicali si fanno f i schiettando, si passa davanti all'arte millenaria canticchiando canzoni senza tempo, che appartengono a noi tutti, che si perdono e tornano prepotenti, spesso nella voce di chi mai immagineremmo, oltre oceano, come accadde per Surrender e un incredibile Elvis che evoca il nostro golfo e ancora oltre, nello spazio, con un Gagarin che inneggia al sole. Pensare ai colori di Napoli, mi fa scendere con la mente i gradini delle rampe di Brancaccio, ad uno ad uno, mentre la citt si anima sotto i nostri occhi. Giallo il colore di Napoli, di un giallo speciale da pantone: "Dov' il vostro giallo di Napoli?" gridava Czanne. E sotto i nostri occhi dovremmo rispondergli, nel sole che riflette sui palazzi e mescola tutto, nel mare che assorbe e rimanda il calore-colore di una citt unica al mondo.
Maurizio, in questo viaggio in picchiata sulla
citt, su cosa hai poggiato, in particolare, il tuo sguardo? Calandomi nei dettagli, ho sempre cercato di non perdere la veduta a volo d'uccello: l'analisi di un particolare, a volte, pu distrarre l'attenzione dal tutto. Per scrivere un libro cos ampio bisogna sempre avere un'idea globale da consegnare integralmente ai lettori per non farlo apparire disomogeneo e frammentario. I l nostro "501" un mosaico che compone la citt le cui tessere, prese separatamente, raccontano di gastronomia, di eccellenze, di misteri, di vie e di palazzi, dei luoghi del cinema e della letteratura, di curiosit, di percorsi femminili e di simboli. Abbiamo fatto di tutto, per, perch la composizione finale di tanti pezzi apparisse sempre unitaria e non disarticolata. L'introduzione, per esempio, con un filo lungo cinquecento capitoli, si collega all'epilogo in cui si scrive dei luoghi dell'anima: nel mezzo c' la citt conosciuta e sconosciuta, il Gran Tour del XXI secolo narrato con occhi, si spera, scrupolosi. In ogni caso, il mio sguardo non poteva non soffermarsi sui dettagli ignorati - spesso di proposito - che, altrettanto spesso, compon,ono tutte altre storie o versioni differenti di quelle conosciute.
in queste pagine Doppio arcobaleno in piazza Plebiscito (photo maurizio ponticello);
Maurizio Ponticello (photo maria teresa gargiulo) e Agnese Palumbo