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Vitolo, capitolo IX

1. La frantumazione politica dellItalia:


a. fenomeni di frammentazione:
i. crisi del potere regio e comitale;
ii. incastellamento;
iii. formazione di poteri signorili;
iv. proliferazione degli enti ecclesiastici;
b. coesistenza delle ideologie universaliste con il particolarismo;
c. i diversi poteri in Italia:
i. Venezia formalmente dipendente da Bisanzio, ma in realt autonoma;
ii. Italia centro-settentrionale appartenente al Regno dItalia;
iii. Puglia, Basilicata, Calabria e Campagna inserite nellImpero bizantino;
iv. ducato longobardo di Benevento e sua divisione in Salerno, Benevento e Capua;
v. sostanziale autonomia dei ducati di Napoli, Gaeta e Amalfi, formalmente bizantini;
vi. vaste signorie monastiche (Montecassino, San Vincenzo al Volturno): immunit e
protezione imperiale;
vii. potere papale su Lazio, Umbria e Marche;
viii. conquista Araba della Sicilia (ultimata nel 902).
2. Il Regno dItalia:
a. elezione di Berengario del Friuli da parte di unassemblea di nobili (887);
b. rivolta ed ascesa al titolo regio (e imperiale) di Guido di Spoleto;
c. successione del figlio di Guido, Lamberto;
d. intervento di Arnolfo di Carinzia in Italia e sua incoronazione imperiale;
e. ascesa imperiale di Ludovico di Provenza;
f. continua contrapposizione di schieramenti che si dissolvono e si ricompongono: interesse
della nobilt a mantenere il potere regio frammentato, e dunque privo di reale capacit di
controllo (Liutprando di Cremona);
g. Rodolfo di Borgogna;
h. Ugo di Provenza e suo figlio Lotario;
i. Berengario dIvrea;
j. Adelaide, vedova di Lotario, e inserimento nelle vicende italiane del re di Germania Ottone
di Sassonia:
i. matrimonio di Ottone e Adelaide (951);
ii. Berengario dIvrea si sottomette a Ottone e conserva il regno in qualit di suo
vassallo;
iii. lontananza di Ottone, impegnato contro gli Ungari, dallItalia;
iv. ritorno di Ottone in Italia, su chiamata di Giovanni XII (961);
v. imprigionamento di Berengario;
vi. Ottone cinge la corona dItalia (961) e quella imperiale (962).
3. Il papato in balia dellaristocrazia romana:
a. crisi dellImpero e conseguente crisi del papato:
i. ridimensionamento del ruolo nella cristianit;
ii. scarsa autorit su vescovi e missionari;
b. ruolo dellaristocrazia romana nellelezione:
i. basso prestigio dellistituzione papale;
ii. preminenza della famiglia dei Conti di Tuscolo (Teofilatto e sua figlia Marozia);
c. vicende romane:
i. matrimonio tra Marozia e Ugo di Provenza;
ii. elezione papale di Giovanni XI, figlio di Marozia;
iii. il fratello del papa, Alberico, costringe Ugo di Provenza a lasciare Roma;
iv. Alberico prende il titolo di principe e senatore dei Romani fino alla morte (954);
v. successione del figlio di Alberico, poi papa Giovanni XII;
vi. Giovani XII incorona Ottone imperatore (962), ma ne poi deposto (963).

4. Ottone di Sassonia e la restaurazione dellImpero:


a. morte di Enrico lUccellatore della casa di Sassonia, e successione di Ottone (936);
b. preminenza dei ducati:
i. Sassonia;
ii. Franconia;
iii. Lorena;
iv. Svevia;
v. Baviera;
c. carattere etnico dei ducati o ruolo decisivo dellaristocrazia di tradizione militare e
funzionariale nella nascita della coscienza, nel popolo, di appartenere a una comunit?
d. lenta formazione di una coscienza nazionale tedesca;
e. sostituzione dei funzionari pubblici con familiari, non sempre rivelatisi fedeli;
f. rapporto con i vescovi:
i. appoggio dei vescovi, da Ottone resi signori territoriali aventi a disposizione
consistenti nuclei armati;
ii. necessit dellimpegno pastorale;
iii. interventi di riforma dei costumi;
iv. rinnovato impegno missionario;
v. piena libert del re nella nomina di vescovi e abati;
vi. investitura delle funzioni spirituali da parte del re;
vii. impulso alla ripresa culturale nei centri di studio monastici;
viii. intellettuali ecclesiastici alla corte di Sassonia;
g. incoronazione imperiale a Roma e ideologia della renovatio imperii (962):
i. connubio tra regno e sacerdozio;
ii. importanza della cultura per la riforma religiosa e per lapparato statale;
iii. ispirazione allantico universalismo romano;
iv. missione di protezione nei confronti della Chiesa e della cristianit.
5. La politica italiana degli Ottoni:
a. Ottone I:
i. assunzione della corona dItalia nel 961;
ii. deposizione di Giovanni XII e Privilegium Othonis (diritto di giudicare il papa eletto
prima della consacrazione);
iii. ottenimento del giuramento vassallatico dei principi longobardi di Benevento e
Capua;
iv. trattative con Niceforo Foca e Giovanni Zimisce: riconoscimento del titolo
imperiale;
v. matrimonio di Ottone II con Teofano, che porta in dote lItalia meridionale (972);
b. Ottone II (973-83):
i. impegno settennale contro i duchi tedeschi;
ii. consolidamento del potere dellaristocrazia a Roma;
iii. autonomia dei principi longobardi;
iv. incursioni saracene;
v. i Bizantini non consegnano lItalia meridionale;
vi. campagna nel Meridione e sconfitta da parte dei Saraceni a Stilo (982);
vii. morte (983);
c. Ottone III (983-1002):
i. tutela della madre Teofano e della nonna Adelaide;
ii. universalismo e connubio tra regno e sacerdozio;
iii. nomina papale di Gerberto dAurillac, suo precettore, con il nome di Silvestro II
(999-1003);
iv. collaborazione con il pontefice per la felicit terrena e la salvezza eterna della
cristianit;
v. insediamento della corte a Roma e adozione del cerimoniale bizantino;
vi. programma di sottomissione di tutti i potentati terreni;
vii. scontento dei nobili tedeschi;
viii. rivolta dei feudatari italiani, capeggiati da Arduino dIvrea (999);

ix. rivolta romana (1001);


x. morte senza eredi (1002).
6. Arduino dIvrea:
a. Enrico II (1002-24):
i. indipendentismo dellaristocrazia;
ii. pressione degli Slavi alla frontiera;
iii. appoggio dei vescovi;
iv. lotta alla rilassatezza dei costumi;
v. lontananza dallItalia;
b. Arduino dIvrea:
i. nobili italiani contrari alla sovranit di un re tedesco e alla concentrazione dei poteri
nelle mani dei vescovi: incoronazione di Arduino (1002);
ii. un re nazionale?
c. lotte tra Enrico e Arduino ( 1015).
7. Il potere locale e lemergere di nuovi ceti:
a. Enrico II (1002-24):
i. incoronazione imperiale (1014);
ii. potere imperiale in Italia non effettivo;
b. la situazione politica dellItalia:
i. assenza di grandi principati territoriali;
ii. marche di Friuli, Tuscia, Torino, Ivrea, Monferrato;
iii. presenza debole del re;
iv. incursioni di Ungari e Saraceni e incastellamento;
v. vitalit delle citt, seppure indebolite dalla crisi economica e demografica,
accresciuta dallappoggio di Ottone ai vescovi;
vi. condizionamento dei vescovi da parte della comunit cittadina (elezione
teoricamente a clero et populo);
vii. trasferimento di poteri dai conti ai vescovi: maggiore libert di movimento e di
partecipazione politica nelle citt;
c. il caso di Milano:
i. contrasto tra larcivescovo Ariberto dIntimiano, assieme alla grande feudalit,
contro i valvassori, che rivendicano lereditariet dei feudi;
ii. intervento di Corrado II (1024-39) in favore dei valvassori: Constitutio de feudis
(1037) e deposizione di Ariberto;
iii. intervento dei Milanesi in favore di Ariberto: resistenza cittadina in difesa
dellautonomia, contro lingerenza imperiale.
8. Citt e poteri signorili in Italia meridionale:
a. ripresa economica e demografica;
b. le citt (Napoli, Amalfi, Gaeta, Salerno, Bari, Otranto, Taranto, Reggio):
i. contatti con Arabi e Bizantini;
ii. emergere di nuovi ceti legati allartigianato e al commercio;
iii. nascita della coscienza cittadina e della consapevolezza di poter giocare un ruolo
politico;
c. aree longobarde:
i. tendenza alla formazione di signorie fondiarie e territoriali;
ii. intraprendenza dei gastaldi;
d. lotte tra signori:
i. il detentore locale del potere appare sempre come un funzionario pubblico;
ii. generale situazione di insicurezza;
iii. incursioni saracene, ungare e normanne, ma anche esigenza di attirare coloni in zone
spopolate: spinta allincastellamento;
e. i territori bizantini:
i. organizzazione in temi (Longobardia, Lucania, Calabria);
ii. indipendenza sostanziale dei ducati di Gaeta, Napoli e Amalfi, retti dallaristocrazia
locale;
iii. recupero di terre longobarde e resistenza agli imperatori Sassoni;

iv.
v.
vi.
vii.
viii.
ix.

formazione del catepanato di Bari (X secolo);


consenso della popolazione locale e appoggio dei vescovi;
concessione di titoli onorifici al ceto dirigente locale;
diffusione del monachesimo greco;
amministrazione evoluta e funzionale;
circolazione monetaria.

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