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PROJECT MANAGEMENT

DEGLI EVENTI E DELLE ATTIVIT


CULTURALI, ARTISTICI E DI SPETTACOLO
LUCIO ARGANO

Lucio Argano Project Management Culturale

Un mattino mi svegliai cieco.


Locchio sinistro riacquist la vista il giorno
stesso, ma il destro rimase inattivo e
offuscato.
Loculista che mi visit disse che non cera
nulla di organico, e diagnostic la natura
del disturbo.
Hai guardato i quadri troppo da vicino
Perch non li sostituisci con vasti
orizzonti?
Bruce Chatwin
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LEVENTO

Definizione (tratta dal Devoto Oli)


 operazione nuova ed esemplare
 fenomeno di notevole interesse e risonanza
 fatto o avvenimento di grande importanza

(dal latino eventus-evenire = venir fuori, accadere)

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LEVENTO
Altre definizioni (da Sonia Ferrari materiali didattici)

R.JANI(1955): Special Event is that which is different from a normal day of


living.
GOLDBLATT (1998): un momento unico, celebrato con una cerimonia ed un
rituale, finalizzato alla soddisfazione di specifici bisogni.
GETZ (1998): un evento che ha luogo una sola volta o non frequentemente, al
di fuori dal normale programma o dalle attivit di routine dello sponsor o del
soggetto che lo organizza. Per il visitatore, levento speciale unopportunit per
il tempo libero ed unesperienza sociale, culturale o di intrattenimento che va al
di l delle possibilit ordinarie o delle esperienze quotidiane.

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LEVENTO CULTURALE

 LEvento come luogo effimero (ad esempio a Roma MASSENZIO)


 LEvento pu avere valori simbolici
 LEvento provocato dalluomo, strutturato (si distingue dalla fatalit degli
eventi naturali)
 LEvento agisce sulla memoria e sul ricordo emozionale (esperienza
memorabile)
 LEvento crea una percezione del tempo collettivo perch implica una
partecipazione spesso condivisa
 LEvento si esprime con metafora, miti, introduce elementi di sfida, conduce
ad una avventura
 LEvento comporta spesso esclusivit (io cero)
 LEvento oggetto ed al tempo stesso sistema referenziale

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GLI ASSET CULTURALI DEI TERRITORI

il patrimonio architettonico, il paesaggio e la


topografia del territorio, i parchi

La qualit degli spazi


pubblici

le tradizioni locali di vita associativa e di


socialit, comprendenti eventi come carnevali,
sagre, festival ecc...

le arti visive

patrimonio storico, artistico e


antropologico
lo spettacolo
Gli hobbies dei residenti

feste locali

DIMENSIONE
CULTURALE DEI
TERRITORI

repertorio di prodotti e capacit produttive locali


dellartigianato, nellindustria e nei servizi
i dialetti

la variet e la qualit dei negozi e delle


infrastrutture e attivit ricreative, della
ristorazione e del divertimento

culture giovanili, delle minoranze etniche e


di altre `communities of interest` presenti
sul territorio

eno-gastronomia

percezione del territorio


interna ed esterna (tramite musica, film,
letteratura, mitologia, arti visive saggezza
popolare ecc..)

le industrie culturali

Per Dimensione Culturale dei territori si intende ci che Franco Bianchini chiama Risorse Culturali.
Lattenzione ad una cos esaustiva definizione di dimensione culturale permette di formulare strategie e politiche in una
logica di interazione delle diverse risorse, con meccanismi di intersettorialit e coinvolgimento territoriale, permettendo
uno sviluppo integrato dello stesso.

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LIDENTIKIT DEI TERRITORI

ESTERNO
il confronto e linterazione
con contesti altri

PASSATO
la storia

MATERIALE
risorse culturali tangibili

IMMAGINE ESTERNA

IL CAPITALE CULTURALE
TERRITORIALE

PERCEZIONE INTERNA

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IMMATERIALE
identit, capitale intangibile

FUTURO
levoluzione possibile

INTERNO
realt presenti
sul territorio
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LEVENTO CULTURALE PER LATTRATTIVIT DEL TERRITORIO

appuntamenti musicali

iniziative darte
Intorno agli anni 90 si sviluppa interesse
verso il fenomeno dei Grandi Eventi,
manifestazioni con impatti a livello sociale,
culturale, territoriale e politico.

fiere

Interventi di breve durata


e di alto profilo

road show

(Hiller, 2000)

grandi mostre darte

festival

iniziative di
networking

I VANTAGGI PER I TERRITORI


Le differenti tipologie di eventi classificabili per coinvolgimento territoriale e per visibilit
sui media (classificazione di Roche) possono produrre differenti effetti anche
contemporaneamente:

Promozione e/o rilancio turistico

Riconoscibilit e visibilit
Valorizzazione economica

Legittimazione politica

Rivalutazione e/o trasformazione territoriale


Interculturalit e confronto tra culture
Ricostruzione di identit
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I GRANDI EVENTI E IL TERRITORIO

Nel Marketing Territoriale il


GRANDE
EVENTO

ritenuto un PROGETTO
INNOVATORE perch la sua
importanza e risonanza sono
in grado di:

 mobilitare i potenziali di
sviluppo di luogo
 rafforzarne limmagine e
lidentit
 favorirne il rinnovamento
infrastrutturale

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Interventi
infrastrutturali

Impatto sulla
domanda e
sulla offerta

Flussi finanziari

GRANDE
EVENTO

Unicit e
focalizzazione
tematica

Continuit nel
tempo

Pianificazione e
programmazione

TASSONOMIA DEGLI EVENTI


ALCUNI AMBITI

ESEMPI DI PROGETTI /EVENTI CULTURALI

Convegnistica (di tutte le discipline)

Conferenze, congressi, seminari, incontri, panels, meeting, convention

Arti

Mostre ed esposizioni, installazioni, anteprime-vernici (vernissage)

Patrimonio storico-artistico

Iniziative di valorizzazione, aperture straordinarie di siti, percorsi

Architettura

Inaugurazioni, percorsi

Spettacolo

Produzioni, festival, rassegne, retrospettive, concerti, premiazioni

Cinema, video, multimedia

Film, Festival, rassegne, prime ed anteprime, proiezioni speciali (con musica dal vivo),
installazioni e percorsi

Televisione e radio

Trasmissioni speciali, eurovisioni, premi e media events

Letteratura

Reading, iniziative e progetti connessi alle biblioteche

Ambiente

Aperture di siti, feste inaugurali e stagionali

Marketing territoriale e turistico

Sagre, feste popolari e civili, carnevali, capodanni, celebrazioni, inaugurazioni, festival,


pirotecnia, rivisitazioni storiche, feste contemporanee, commemorazioni

Religione

Feste religiose e patronali, processioni, beatificazioni

Sport

Gare e competizioni, gare amichevoli

Storia e politica

Firme di accordi, incontri, visite di autorit, investiture

Marketing e comunicazione

Promozione di prodotti, incentive, viaggi premio, fiere campionarie, eventi speciali

Moda

Sfilate, anteprime, presentazioni

Terzo settore, sociale, solidariet

Campagne di fund raising, avvenimenti di sensibilizzazione, feste ed incontri

Formazione e didattica

Lezioni, seminari, incontri, workshop

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GLI ASPETTI DISTINTIVI

Le idee, le proposte, gli eventi a carattere artistico, socio


culturale, spettacolare, presentano alcuni ASPETTI DISTINTIVI
legati a
 SPAZIO - LOCATION
 TEMPO/I
 CONTENUTI - TIPOLOGIE
 AMBITI- DISCIPLINE - ARTI
 OBIETTIVI
 BACINO DI ATTRAZIONE - TARGET
 SISTEMA DI OFFERTA
 RISORSE FINANZIARIE
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Comunicazione
Celebrazione
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LA DIMENSIONE REALIZZATIVA

Le idee, le proposte,
gli eventi, nel campo culturale, in
ragione delle proprie peculiarit,
necessitano di un ambiente e
di una dimensione realizzativa
unica, speciale, specifica, che
determina un

VESTITO
ORGANIZZATIVO,
di tipo sartoriale, chiamato

PROGETTO

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IL PROGETTO

Marco Polo descrive un ponte pietra per


pietra.
Ma qual la pietra che sostiene il ponte?
chiede Kublai Kan.
Il ponte non sostenuto da questa o da
quella pietra, risponde Marco ma dalla
linea dellarco che esse formano.
Kublai rimane silenzioso riflettendo; poi
soggiunge: perch mi parli delle pietre? E
solo dellarco che mimporta.
Polo risponde: senza pietre non c arco.

Italo Calvino

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IL PROGETTO

Definizione (da Devoto Oli e Archibald)


1.

Ideazione per lo pi accompagnata da uno studio relativo alla possibilit di


attuazione o esecuzione

2.

Piano o proposito pi o meno definito

3.

Sforzo complessivo di durata media comportante compiti interrelati eseguiti


da varie organizzazioni/individui, con obiettivi, schedulazioni e budget ben
definiti

Si diversifica da
PROGRAMMA iniziativa a lungo termine che pu contenere pi progetti
COMPITO sforzo a breve termine che assieme ad altri pu formare un progetto

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PERCH USARE LA GESTIONE A PROGETTO

Focalizza meglio gli obiettivi stabiliti.


Pone la stessa cura e attenzione per il risultato e il processo.
Cambia ad ogni fase del suo ciclo di vita generando input per la fase successiva.
Aiuta ad evitare di portare avanti idee non realizzabili.

Il lavoro di gruppo
Lindividuazione delle responsabilit

FAVORISCE

La condivisione dei processi decisionali


Lintroduzione di elementi di controllo
Lesercizio del problem solving

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LA GESTIONE A PROGETTO (PROJECT MANAGEMENT)

pu essere definita come:

gestione sistemica di una attivit complessa ed unica,


con un inizio e una fine predeterminate, che viene svolta
con risorse organizzate, mediante un processo continuo
di pianificazione e controllo, per raggiungere degli
obiettivi predefiniti, rispettando vincoli interdipendenti di
costo, tempo e qualit

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IL PROJECT MANAGEMENT

Il concetto di durata rappresentato in caratteri geroglifici (fonte Farina G. Grammatica della


lingua egiziana antica Milano Hoepli 1926 pag 175)
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GLI ANGOLI DEL PROGETTO

COSTI

OBIETTIVI

DURATA/TEMPO

QUALIT

termini

specifiche

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GLI ANGOLI DEL PROGETTO

TEMPO

COSTO
QUALITA

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I LIVELLI DI PROGETTAZIONE CULTURALE

Progetto
uno spazio
Progetto
una singola
attivit

Progetto
un ambito

Progetto
una occasione
Progetto
un programma
di attivit
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ANALOGIE TRA PROGETTI DIVERSI


ANALOGIE

PROGETTO CULTURALE

PROGETTO TECNOLOGICO

Impresa
complessa

Richiede in un lasso di tempo predeterminato la


realizzazione di un prodotto nuovo basato su elementi
non certi (es.creazione artistica) mediante lutilizzo di
risorse organizzate

Richiede in un lasso di tempo predeterminato lo sviluppo di


un prodotto nuovo basato su elementi certi o incerti
(ricerca) mediante lutilizzo di risorse organizzate

Unicit

Ogni iniziativa costituisce un evento unico


Non una attivit di routine

Ogni prodotto costituisce un elemento unico prototipo)


Non una attivit di routine

Natura

Dinamica ed originale

Dinamica ed innovativa

Orientamento

Al risultato

Al prodotto o servizio finale

Vincoli di tempo

Tempi connessi allandata in scena o alla presentazione

Tempi di consegna al cliente

Vincoli di costo

Budget

Budget

Vincoli di qualit

Qualit artistica
Contenuti culturali
Qualit organizzativa

Specifiche del prodotto


Qualit organizzativa

Risorse
organizzate

Umane
Tecniche
Economiche
Relazioni
Informazioni

Umane
Tecniche
Economiche

Modo di
procedere

Lavoro in team

Lavoro in team

Competenze

Specialistiche
differenziate

Specialistiche
spesso differenziate

Elementi
caratterizzanti

Intensit del fattore umano


Contenuto di
professionalit
Obiettivi di tipo innovativo

Intensit fattore umano


Intensit della componente tecnologica e scientifica
Contenuto di professionalit
Obiettivi di tipo innovativo

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ALCUNI NODI DEL PROJECT MANAGEMENT


La gestione a progetto :
 una filosofia dazione;
 un approccio;
 un processo di creazione di determinati risultati;
 una modalit che enfatizza il lavoro di team;
 un insieme di regole e di strumenti;
 un modo di procedere sistematico ed ordinato.

La gestione a progetto quella che permette di gestire meglio una situazione


contingente e che caratterizza attualmente il passaggio da una concezione
organizzativa di tipo burocratico ad una ad-hocratica
Il progetto un processo di creazione di determinati risultati
Il progetto cambia ad ogni fase del suo ciclo di vita generando input per la fase
successiva
Molti progetti non sopravvivono alla fase di ideazione
I progetti richiedono la stessa cura sia al risultato che al processo

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TIPOLOGIA DI PROGETTI DI SPETTACOLO

spettacoli di prosa, di teatro di ricerca e sperimentazione, di teatro ragazzi, burattini,


marionette, teatro di figura, animazione teatrale
letture poetiche
spettacoli di danza e di balletto, mimo e pantomima
opere liriche, operetta e teatro musicale
concerti ed esecuzioni musicali
recital
corali e polifonia
fanfare
spettacoli di circo e di acrobazia
opere ed istallazioni di arte sonora, video, video arte, spettacoli multimediali
rassegne e proiezioni cinematografiche e video
festivals, retrospettive
esibizioni di arte varia, fantasismo e prestigiditazione
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LA QUALIT DEL PROGETTO


La qualit del progetto quella complessiva derivante dalla somma pi
addendi:
Qualit
artistica

Qualit
organizzativa
(processo e
competenze)

Qualit
culturale

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Qualit della
comunicazione

Qualit del
progetto

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LA QUALIT DEL PROGETTO


Il punto pi alto della qualit di un progetto dato dal livello pi basso
della sua qualit.
Lanello pi debole regola la forza di tutta la catena.
In un coro di 100 persone la sola presenza di un corista stonato rende
stonati anche gli altri 99 bravi coristi.
Occorre individuare il Tallone di Achille che abbassa tutto il livello della
qualit.

Attenzione alla NON qualit


Un esempio: un corriere espresso vantava un altissimo livello di qualit
nel proprio processo di certificazione: 98.2%.
Questo significava comunque ben 20.327 pacchi smarriti

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in un anno.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI CULTURALI


 unicit, irripetibilit, esclusivit dellevento, anche se reiterato e riproposto;
 attivit spesso a forte coefficiente di complessit;
 dinamicit della forma e della proposta;
 intangibilit ed originalit dei contenuti;
 obiettivi ambiziosi ed innovativi, finalit molteplici ed articolate;
 capacit di servire pi politiche ed istanze diversificate, sia di natura individuale che collettiva;
 capacit di incidere sul territorio, strumento incisivo per le identit e nelle strategie di promozione e
valorizzazione;
 determinante presenza di processi di creazione intellettuale ed artistica;
 indeterminatezza del risultato finaleche viene proposto/immesso sul mercato senza la possibilit di poterlo
testare;
 natura dinamica, che si nutre di processi artigianali ma che sempre di pi oggi coinvolge le moderne
tecnologie, in particolare digitali, virtuali e multimediali;
 capacit di integrare logiche ed ambiti inter ed intra disciplinari;
 intensit del fattore umano ma anche delluso di materiali;
 alto contenuto di professionalit, competenze e specializzazioni diverse;
 molteplicit di culture e di discipline coinvolte;
 lavoro in multi-team;
 temporaneit, durata stabilita da un inizio ed una fine determinati a monte;
 ambiente operativo fortemente vincolato sul piano delle normative amministrative e dei processi
autorizzatori;
 generalmente alta incidenza e variabilit della struttura dei costi, incapacit di equilibrio economico senza un
mix di pi forme e fonti di introito, generalmente dipendenza da contributi di natura pubblico-istituzionale,
spesso sofferenza sul piano della liquidit finanziaria;
orientamento alla qualit complessiva del risultato finale.

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IL CONTESTO DEL PROGETTO CULTURALE

I progetti culturali interagiscono con contesti


1. Interni
2. Esterni

nei quali vanno possibilmente creati dei nessi con


Soggetti (Actors) che possono influire direttamente sul progetto

Aspetti (Factors) che non hanno facolt di intervento diretto sul


progetto stesso ma possono influire per il semplice fatto che
esistono
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EVENTUALE STRUTTURA COMMITTENTE

Rispetto al progetto la struttura committente avr la responsabilit


di:
Fornire lorientamento strategico
Rendendo chiara la propria missione, gli obiettivi a cui il progetto si
collega, le strategie relative
Approvare limpostazione del progetto
Indicare le proprie politiche e procedure che hanno attinenza con il
progetto
Allocare le risorse disponibili
Controllare il rispetto delle norme
Assicurare una comunicazione interna in/out
Garantire il clima idoneo al buon esito del progetto
Fornire il supporto necessario a fronteggiare rischi e problemi
Richiedere una valutazione finale dei risultati ottenuti
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I PROCESSI IN UN PROGETTO CULTURALE

I processi presenti allinterno di un evento/progetto


culturale:
 processi di creazione artistica e culturale;
 processi di avvio e di elaborazione dellidea-progetto;
 processi di pianificazione;
 processi di controllo;
 processi esecutivi;
 processi di chiusura;
 processi di valutazione.

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STRUMENTI DI PROGETTAZIONE CULTURALE

Progetto
semplice
Benchmarking

Progettazione
Partecipata
Progetti
didattici

Progetti
artistici

Progetti
urbanistici
Masterplan

Varo di
contenitori/attivit

PROGETTO
Progetti
territoriali

Gopp Goal
Oriented
Project
Planning

Attivit
imprenditoriali

Progetti di
cooperazione e
sviluppo

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Business
Plan

Progetti
internazionali

PCM
Project Cycle
Managament

Logical
Framework
Matrix

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LE AREE DI CONOSCENZA NEI PROGETTI CULTURALI

IDEAZIONE
VALUTAZIONE

Gestione
delle
Risorse Umane

Gestione
delle
Forniture

Gestione
della
Qualit

ATTIVAZIONE
Gestione
della
Comunicazione

Gestione
dellintegrazione
di progetto

Gestione
dei
Processi

Gestione
dei
Rischi

Gestione
delle
Relazioni
Gestione
dei
Tempi

Gestione
dei
Costi

COMPLETAMENTO
ATTUAZIONE

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LE AREE DI CONOSCENZA NEI PROGETTI CULTURALI


life
cycle
stakeholders

Strategic
planning
objectives
Objectives work
Breakdown
structure
Project scope
management

context

Project marketing
Resource
planning
Project time
management

Scope
controlling

matrixorganization

Project integration management

planning

Project cost
management

Cost
budgeting

Benefit cost
analysis

Cost
control Project quality
management

environment

initiating

Cost
estimating

Project procurement
management
Procurement planning

Cultural Project
management
Knowledge areas

benchmarking
Quality
control

Quality
assurance
Quality planning
ISO 9000

Work for
Project
human
resource
Project
manager
Project risk Project communications management
Management
management
management
process
Organisational planning
Source selection
Communication
executing
Risk identification
Contract
planning
Staff aquisition
management Risk quantification
controlling
Leadership & team
Information
Contract close Risk response
distribution
development
customizing
out
development
Risk response
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Performance
control
Fonte: ICCM Poschl 2000
reporting
Solicitation planning
solicitation

LE FASI DEL PROJECT MANAGEMENT CULTURALE


Fasi consuete di un progetto non culturale
FASE 1
IDEAZIONE

Definizione

Pianificazione

Realizzazione

Chiusura

FASE 2
ATTIVAZIONE

FASE 3
PIANIFICAZIONE

FASE 4
ATTUAZIONE

FASE 5
COMPLETAMENTO
FASE 6
VALUTAZIONE

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LE FASI DEL PROJECT MANAGEMENT CULTURALE

IDEAZIONE

ATTIVAZIONE

Bozza
progetto

Origine, obiettivi, idea

Documento
progetto

Fattibilit

Piano
Operativo

Programmazione

ESECUZIONE

Report
periodico

Realizzazione,
risultato

VALUTAZIONE

Relazione
valutazione

PIANIFICAZIONE
ATTUAZIONE

COMPLETAMENTO

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Riflessione

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ESEMPIO DEL CICLO DI VITA


FASI

PROGETTO
CINEMATOGRAFICO

PROGETTO TEATRALE

IDEAZIONE

Soggetto
Trattamento
Scaletta
Sceneggiatura
Scelta realizzatori artistici

Scelta del testo


Riduzione o traduzione
Scelta dei realizzatori artistici

ATTIVAZIONE

Costruzione coproduzione
Ricerca finanziamenti
Verifica condizioni produttive

Verifica fattibilit finanziaria,


tecnica ed organizzativa
Verifica disponibilit artistiche

PIANIFICAZIONE

Spoglio sceneggiatura
Scelta delle location
Piano di lavorazione
Preventivo

Programmazione
Pianificazione della produzione
Preventivo

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CICLO DI VITA
FASI

PROGETTO
CINEMATOGRAFICO

PROGETTO TEATRALE

Casting, Formazione della troupe


Pratiche amministrative e
finanziarie, Contratti, Permessi
Progettazioni e realizzazioni
artistiche
Organizzazione dei mezzi tecnici
e teatri posa e laboratori
Organizzazione logistica
Riprese esterni/interni

Scelta degli interpreti e tecnici


Pratiche amministrative e
finanziarie, Contratti
Realizzazioni artistiche (scene,
costumi,ecc...)
Noleggi dei materiali
Prove

COMPLETAMENTO

Montaggio, Postproduzione
Edizione, Stampa copie
Distribuzione
Sfruttamento

Chiusura, riconsegne
Rendicontazione

VALUTAZIONE

Valutazione

Valutazione

ATTUAZIONE

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Debutto, Repliche

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IL PROJECT CYCLE MANAGEMENT: UN APPROCCIO

Programmazione

Identificazione

Valutazione

Realizzazione

Formulazione

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Richiesta
finanziamento
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PERCH IL CICLO DI PROGETTO?


Approccio tradizionale

PCM

Quadro strategico indefinito

Progettazione sulla base di unanalisi


territoriale e settoriale approfondita

Progetti guidati dallofferta

Soluzioni a partire dalla domanda

Scarsa analisi della situazione

Analisi approfondita

Programmazione basata sulle attivit

Programmazione basata sugli obiettivi

Impatto non verificabile

Impatto misurabile e verificabile

Tempi stabiliti dal piano di esborsi

Tempi definiti dai progressi nella


realizzazione del progetto

Visione a breve termine

Attenzione alla vitalit futura

Documenti di progetto imprecisi

Format standardizzati

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I CENNI STORICI DEL PCM


Il PCM attinge ad un vasto e complesso background di elaborazioni
teoriche ed esperienze pratiche maturate nel corso degli anni in
diversi Paesi:

Progetto Manhattan (anni 40)


Progetto Polaris, US Navy (anni 50)
Progetti industriali ad uso civile: Du Pont (anni 60)
Finanziamenti a gestione diretta ed indiretta, settori Profit e
No Profit, Donatori Istituzionali ( Unione Europea, Nazioni
Unite, Banche di sviluppo, Banca Mondiale).

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I PRINCIPI GUIDA DEL PCM

Ciclo di progetto articolato per fasi


Orientamento al cliente
Vitalit futura
Programmazione sulla base di un quadro logico di obiettivi e strumenti
Consentire non solo il controllo di processo al soggetto esecutore, ma anche il controllo
allente finanziatore.
Ciclo di progetto articolato per fasi
Il processo decisionale avviene in modo strutturato e sulla base di una razionale valutazione
delle informazioni

Orientamento al cliente
Nelle fasi chiave del ciclo di progetto, e in particolare nella formulazione, vengono coinvolti tutti i
gruppi interessati (stakeholder), attraverso metodologie partecipative.

Vitalit futura
Gli effetti positivi del progetto devono mantenersi e riprodursi, anche una volta terminato
lintervento esterno.

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IL QUADRO LOGICO
Viene utilizzata la matrice del Quadro Logico (Logical Framework matrix, LF), per garantire un
approccio analitico coerente al disegno e alla gestione del progetto.
LOGICA DI INTERVENTO

DEFINIZIONE
(che cos)

SIGNIFICATO
(a che domanda risponde)

OBIETTIVI
GENERALI

I benefici sociali ed economici


di medio e lungo termine ai
quali il progetto contribuir

Perch il progetto
importante sul piano sociale

SCOPO DEL PROGETTO Il beneficio tangibile per i


beneficiari
(OBIETTIVO SPECIFICO)

Perch i beneficiari ne hanno


bisogno

RISULTATI

I servizi che i beneficiari


riceveranno da progetto o gli
impatti che si produrranno su
altri sistemi

Cosa i beneficiari saranno in


grado di fare, sapere, saper
fare o altro grazie al progetto

ATTIVIT

Ci che sar fatto dal (nel)


progetto

Cosa sar fatto

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IL QUADRO LOGICO COMPLETO


LOGICA DI
INTERVENTO

INDICATORI

FONTI DI
VERIFICA

IPOTESI

OBIETTIVI
GENERALI
SCOPO DEL
PROGETTO
(OBIETTIVO
SPECIFICO)
RISULTATI

ATTIVIT

PRECONDIZIONI

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LIDEAZIONE
la fase pi importante dellevento, che racchiude al suo
interno una evoluzione di pensiero e la costruzione di un
percorso.
Essa contiene:
Il profilo strategico del progetto (rispetto al soggetto committente/realizzatore)
Lidea-progetto
La piattaforma di conoscenza
La dimensione
La definizione dei fabbisogni e dei destinatari e dei soggetti interessati
Il sistema dofferta dellevento
Il palinsesto delle attivit (contenuti)
Il design del progetto
La comunicazione (accreditamento) dellidea-progetto

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LIDEAZIONE

Sviluppare lidea artistica e ipotesi culturale


Tempo, attenzione,
esauriente.

processo dialettico, chiaro ed

Bozza di progetto

concetto di facilitatore
Processo dialettico in cui chi ha la responsabilit gestionale, economica,
organizzativa deve agire come un facilitatore rispetto a chi ha la responsabilit
artistica / culturale / scientifica dellorganizzazione.

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LIDEAZIONE

Individuare fabbisogni e motivazioni


Sviluppare intuizioni, elementi chiave
Individuare possibili obiettivi del progetto
Risultati attesi in termini di prodotti o servizi e benefici
Coerenza del progetto
Rispondenza dellidea alle aspettative
Discutere lidea con soggetti interni
Raggiungere approvazione formale

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PROFILO STRATEGICO DELLEVENTO


ORIGINI, PREMESSE, ESIGENZE DI Precondizioni che hanno condotto alla
PARTENZA
realizzazione dellevento
MISSIONE DELLEVENTO

Scopo centrale dellavvenimento

IL CONTESTO DEL PROGETTO

Analisi dellambiente

TRAGUARDO FINALE

Meta di arrivo del progetto

OBIETTIVI PRINCIPALI E COLLATERALI

Mete che levento pu o permette di


conquistare

RISULTATI ATTESI

Condizioni ed effetti che possono prodursi


grazie allevento

COERENZA
CON
IL
PROFILO Collegamenti degli obiettivi dellevento con
STRATEGICO DELLORGANIZZAZIONE gli obiettivi primari e le strategie
dellorganizzazione che propone e/o
realizza levento

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46

IL RUOLO STRATEGICO DEL PROGETTO

MISSIONE, VISIONE, VALORI, IDENTIT

OBIETTIVO
PRIMARIO 1

OBIETTIVO
PRIMARIO 2

OBIETTIVO
PRIMARIO 3

STRATEGIA 1.1.
STRATEGIA 1.2.
AZIONE 1.2.1.

IDEA-PROGETTO
CONTENUTI
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PROGETTO

TRAGUARDO
OBIETTIVI
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IL RUOLO STRATEGICO DEL PROGETTO


MISSIONE Chi siamo, Cosa facciamo, Qual la nostra ragione di essere, Qual
la nostra linea dazione, Quali fini stiamo perseguendo, Quali sono le nostre
prestazioni
VISIONE Qual la nostra visione del futuro? Come ci vediamo da qui ad X anni?
VALORI Quali sono i nostri valori? In cosa crediamo?
IDENTITA Qual la nostra storia? Le nostre politiche? Cosa abbiamo fatto e
dimostrato di saper fare bene? Quali sono le nostre competenze distintive? Come
si caratterizza il nostro lavoro?
IMMAGINE Come la nostra missione, i nostri valori, la nostra identit sono
percepiti al nostro interno e allesterno?

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48

LE ESIGENZE IDEATIVE

I progetti culturali hanno origine e scaturiscono in genere da


una o pi esigenze, espresse singolarmente o in modo
combinato

di natura artistica,
di natura produttiva (committenza, commissione)
di programmazione (di un contenitore fisico o virtuale)
di implementazione di politiche o strategie pubbliche o private
(culturali, sociali, giovanili, comunicazionali, ecc)
di comunicazione ed immagine

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49

LIDEA PROGETTO

Lidea centrale di un progetto culturale generalmente di natura


creativa, artistica, scientifica, anche quando assolve esigenze di
programmazione o politiche di una istituzione pubblica
Pertanto sfugge ad ogni misurazione o prefigurazione su basi
puntuali e precise
Lidea-progetto e le sue eventuali articolazioni vanno fatte emergere
nella pi totale completezza
Lidea-progetto va definita e discussa, per identificare e sviluppare i
suoi contenuti in modo ampio e esteso, la sua articolazione, le
attivit che dovranno essere realizzate e che costituiscono il cuore
dellevento culturale

Lucio Argano Project Management Culturale

50

LA DRAMMATURGIA DELLEVENTO

1
RICERCA DEI MATERIALI
2
CATALOGO E AGENDA
3
PRIMO SCENARIO
(ELABORAZIONE DI SIMBOLI E NODI IN FORMA DAPPUNTI)
4
DRAMMATURGIA DELLEVENTO
DEL TEMPO DELLO SPAZIO
(ESERCIZI DI SCRITTURA)
5
MEMO FINALE
(CHE COSA CHI/CON CHI PERCHE/PER CHI COME DOVE QUANDO)
6
IDEA PROGETTO
(VERSO LA PROGETTAZIONE)
7
E LINK CON ALTRE FASI e con MARKETING e COMUNICAZIONE

Lucio Argano Project Management Culturale

51

GLI OBIETTIVI
Gli Obiettivi del progetto possono essere a seconda della valenza e dal
punto di vista temporale (a breve, medio e lungo termine) OPERATIVI
(Tattici) e STRATEGICI e ad avere la seguente natura:
artistici;
culturali e/o di politica culturale;
sociali e/o di politica sociale;
ricreativi, di intrattenimento;
celebrativi;
organizzativi;
educativi e/o formativi;
economico-finanziari, di fund raising;
occupazionali e/o di politiche del lavoro;
promozionali e di comunicazione;
di marketing;
connessi ad altre politiche attive pubbliche e/o legate al territorio
etc. (altri)

Lucio Argano Project Management Culturale

52

GLI OBIETTIVI
Ogni OBIETTIVO dovrebbe poter essere SMART

S-

SPECIFIC

M-

MEASURABLE (MISURABILE)

A-

ACHIEVABLE

(RAGGIUNGIBILE)

R-

REALISTIC

(REALISTICO)

T-

TIMETABLE

(PIANIFICATO NEI TEMPI)

(SPECIFICO)

Lucio Argano Project Management Culturale

53

ESEMPIO DI OBIETTIVI DI UN EVENTO SOCIALE

 RACCOGLIERE RISORSE
 FAR CONOSCERE LA MISSION
 MOTIVARE VOLONTARI E DIRIGENTI
 RECLUTARE NUOVI VOLONTARI
 ESPANDERE LA RETE RELAZIONALE
 FARE MARKETING
 INVITARE A SOSTENERE LORGANIZZAZIONE

Lucio Argano Project Management Culturale

54

LA PIATTAFORMA DI CONOSCENZA
Molti progetti culturali hanno necessit di costruire una
PIATTAFORMA DI CONOSCENZA, il pi possibile condivisa nel
team coinvolto, necessaria a giustificare, argomentare, accreditare,
condividere, il progetto sin dallinizio e/o a valutare opzione, scelte
e strategie.
Tale piattaforma basamento anche del capitale relazionale.

Determinazione di
RATIONALI oggettivi
Uso di fonti
prevalentemente
aperte

Lucio Argano Project Management Culturale

55

LA PORTATA E LA DIMENSIONE
fondamentale comprendere la portata e la dimensione di un
progetto culturale, a seconda non solo della localizzazione ma
anche degli effetti che produce, delle ricadute e dei bacini di
attrazione e pu essere, a seconda del perimetro:
di quartiere, zonale

nazionale
comunitaria

interregionale

regionale

interzonale

mondiale
transnazionale
cittadina

Lucio Argano Project Management Culturale

56

LANALISI DEL CONTESTO


 ambito socio-economico-demografico (tessuto sociale, conflitti e disagi,
livelli di istruzione, situazione economica, realt produttive ed imprese
esistenti, eventi della vita civile ricorrenti, etc.);
 ambito organizzativo (spazi e possibili location deputate e non deputate,
infrastrutture, vie di comunicazione, logistica, strutture ricettive, servizi,
fornitori potenziali, etc.);
 ambito politico-istituzionale (forze in campo, normative in vigore, assetti
istituzionali, orientamenti ed atteggiamenti, etc.);
 ambito artistico-culturale (soggetti ed iniziative prevalenti e predominanti,
consumi e comportamenti rilevanti, tradizioni, usi e costumi, abitudini ed
atteggiamenti).

Lucio Argano Project Management Culturale

57

GLI STAKEHOLDERS

Comunit
Dipendenti

Artisti

Media

Committenti

Istituzioni
Concorrenti

Fornitori
Clienti
Spettatori Finanziatori

Lucio Argano Project Management Culturale

58

LA TRAMA DELLE RELAZIONI

Altri
eventi

Finanziatori
locali

Finanziatori
nazionali

Interesse
nazionale

Committente
Governo
locale

Governo
nazionale

Organizzatore

Comunit artistica

Interesse
locale

Media
locali

Media
Nazionali

Fornitori

Fonte: S.Ferrari

Lucio Argano Project Management Culturale

59

I BISOGNI E DESTINATARI

Un aspetto importante dato dallidentificazione dei soggetti a cui destinato


levento, destinatari intesi come beneficiari, target ed audience di riferimento,
chi altro ne beneficia direttamente o indirettamente.
A tale scopo questa analisi deve considerare:

 Fabbisogni specifici e/o di categorie precise di soggetti


 Bisogni della collettivit o delle istituzioni che vengono assolti
direttamente o indirettamente dallevento
 Stakeholder pubblici e privati con specifici interessi connessi al progetto

Lucio Argano Project Management Culturale

60

IL SISTEMA DOFFERTA

Levento, anche attraverso la propria idea-progetto, andr a denotare una sorta di


sistema dofferta, semplice o articolato.
In questa fase importante chiarire:

Levento che cosa offre/propone (offerta centrale)


Il sistema dofferta arricchita
La possibilit di integrare lofferta con dei servizi accessori

Lucio Argano Project Management Culturale

61

IL SISTEMA DOFFERTA
Concepire il prodotto come luogo di esperienze, in cui
cruciale la qualit del servizio ad esso annessa

Sistema di
offerta
Progetto

SERVIZIO

Evento

ESPERIENZA

Culturale

Il prodotto una serie di benefici percepiti


come tali dal consumatore
Lucio Argano Project Management Culturale

Fonte: A.Bollo

62

IL SISTEMA DOFFERTA

Le tre componenti di un prodotto culturale:


(Modello di Norman)

1.

Il prodotto centrale o loggetto stesso

2. I servizi ad esso connessi


3. Il valore, simbolico o affettivo, attribuito.

Fonte: A.Bollo

Lucio Argano Project Management Culturale

63

IL SISTEMA DI OFFERTA DI UN FESTIVAL

ATTIVIT CORE

ATTIVIT
ARRICCHITA

ATTIVIT
COLLATERALE

Il cartellone
I singoli spettacoli/artisti
La location

Masterclass
Spazi ed eventi off
Conferenze e incontri
Attivit didattiche

SISTEMA
Di
OFFERTA

Prenotazioni on-line
Caffetteria
Merchandising
Punti informativi
Servizi navetta
Fonte: A.Bollo

Lucio Argano Project Management Culturale

64

IL PALINSESTO

PALINSENSTO Evento Reading Letteratura


destinatari: 300 spettatori seduti
Piazza di Spagna Roma 11 aprile 2003
Quando

Cosa

Dove

ore 19:30-20:30

SONORIZZAZIONE AREA

spazio circostante la scalinata P.zza di Spagna

ore 20:30-21:30

INGRESSO SPETTATORI

Scalinata Piazza di Spagna

ore 21:30-22.00

LETTURA PRIMO AUTORE

palco alla base scalinata Piazza di Spagna

ore 22.00-22.30

LETTURA PRIMO ATTORE

palco alla base scalinata Piazza di Spagna

ore 22:30-22.45

INTERMEZZO MUSICALE

palco alla base scalinata Piazza di Spagna

ore 22:45-23.00

INTERVALLO

area laterale verso zona Metro

ore 23.00-23.30

LETTURA SECONDO AUTORE

palco alla base scalinata Piazza di Spagna

ore 23.30-24.00

LETTURA SECONDO ATTORE

palco alla base scalinata Piazza di Spagna

ore 00.00-00.30

INTERMEZZO MUSICALE

palco alla base scalinata Piazza di Spagna

ore 00.30-01.00

DEFLUSSO SPETTATORI

Scalinata e zone laterali

Lucio Argano Project Management Culturale

65

IL PALINSESTO
7
.
0
0

7
.
3
0

8
.
0
0

8
.
3
0

9
.
0
0

9
.
3
0

SALA SANTA CECILIA


(1800 posti)

Prove tec. Premire

SALA SINOPOLI
(800 posti)

Prove tec. Alice, Concorso


1e2

SALA PETRASSI
+ trad. simultanea
(625 posti)

TEATRO STUDIO
+ trad. simultanea
(300 posti)

Prove tec.
Extra

Prove tecniche
Extra

1
0
.
0
0

1
0
.
3
0

1
1
.
0
0

Premire 1 Stampa

1
1
.
3
0

1
2
.
0
0

STUDIO TRE
(80 posti)

1
3
.
0
0

1
3
.
3
0

1
4
.
3
0

1
5
.
0
0

1
5
.
3
0

1
6
.
0
0

1
6
.
3
0

1
7
.
0
0

1
7
.
3
0

1
8
.
0
0

1
8
.
3
0

1
9
.
0
0

Alice K 12

Cinema 2007

Anticipata Stampa
Cinema 2007

Conferenze stampa

Extra
Incontri Stampa e
Pubblico

Lucio Argano Project Management Culturale

2
0
.
0
0

2
0
.
3
0

2
1
.
0
0

2
1
.
3
0

2
2
.
0
0

2
2
.
3
0

Replica

Incontro o Proiezione
(Alice)

Actors Studio

Film Critica

Extra

Replica

Incontro o Proiezione
(Alice)

Film Critica

2
3
.
3
0

0
.
0
0

Cinema 2007

Extra

Extra

2
3
.
0
0

Premire 2

Cinema 2007

Extra (Incontri)

Extra Stampa

Alice Young Adults

Actors Studio

1
9
.
3
0

Premire 1

Replica

Prove Tec. Alice

1
4
.
0
0

Premire 2 Stampa

PALA UNO
(1200 posti)

PALA DUE
(700 posti)

1
2
.
3
0

Extra

Extra

Extra

Replica

Replica

Anticipata Stampa
Cinema 2007

Anticipata Stampa
Cinema 2007

Film Critica

Film Critica

66

LE IMPOSTAZIONI ORGANIZZATIVE E GLI ELEMENTI MUST

In un progetto culturale vanno definiti i primi aspetti


organizzativi strettamente collegati allidea centrale, alla sua
realizzabilit ed i requisiti MUST ovvero quelle condizioni
strettamente connesse alla natura, alla tipologia, allidea stessa,
senza le quali il progetto non esiste o unaltra cosa
Essi possono riguardare la presenza di opere o artisti, luso di
spazi specifici, particolari modalit di allestimento o di
svolgimento, la concessioni di licenze o diritti.

Lucio Argano Project Management Culturale

67

LA SINTESI

Chiesero a Michelangelo: Maestro, cosa mette nella sua


arte per scolpire cos bene?
Rispose:
Non metto, tolgo: la statua dentro la pietra. Mi limito a
levare il superfluo.

Nella definizione dellidea nel suo complesso e della prima


struttura de progetto occorre operare un giusta sintesi delle cose
indispensabili. Attenzione alloverdose (di idee, attivit, offerta,
obiettivi).

Lucio Argano Project Management Culturale

68

IN SEDE DI IDEAZIONE OCCORRE INOLTRE DOMANDARSI:

 Quali saranno le potenzialit che il progetto potr esprimere in


tutte le direzioni possibili

 Quali saranno i suoi impatti su altri sistemi


 Quale sar laspetto finale

Lucio Argano Project Management Culturale

69

PER UN DESIGN DEL PROGETTO

Design il termine di origine anglosassone che definisce la ricerca progettuale e costruttiva


finalizzata, attraverso la scelta e la combinazione di materiali, dispositivi di funzionamento,
conformazioni esteticamente significative ed adeguati processi per la produzione, alla realizzazione di
un oggetto. Tale ricerca pu investire principalmente gli aspetti ergonomici dell'oggetto d'uso o limitarsi
alla forma fine a se stessa.
Conferimento di una forma differenziante

Ogni progetto culturale ha il suo DESIGN, anche nella sua


indeterminatezza e comporta lassociazione di attributi,
connotati, tratti, caratteristiche differenzianti, originali, uniche.

Lucio Argano Project Management Culturale

70

LA COMUNICAZIONE DI PROGETTO

Il progetto va comunicato in varie sedi ed in diversi momenti del suo ciclo di vita
 verso linterno (Team e Struttura Committente)
 verso lesterno (Decisori politici, Istituzioni, Partner, Artisti, Mass Media,
Finanziatori, ecc..).
Esso viene comunicato attraverso un Dossier di presentazione, che potr
trasformarsi, a seconda delle esigenze e dei destinatari, utilizzando forme,
informazioni e linguaggio, in Dossier stampa, Dossier di finanziamento, ecc
Nella stesura del dossier di presentazione pu essere utilizzata la cosiddetta
tecnica dei 6 Servitori di Kipling

Cosa, Chi, Perch, Come, Quando, Dove

Lucio Argano Project Management Culturale

71

LIMMAGINE DEL PROGETTO


Creare elementi del progetto che siano
 Riconoscibili e memorizzabili
 Coerenti con la natura dellevento
 Coordinati e ricorrenti

In particolare essi potranno consistere in:


 un titolo dellevento
 un logotipo della manifestazione, creato ad hoc
 una immagine apposita, grafica, pittorica o fotografica, realizzata da un
artista su commissione o riprodotta
 una grafica distintiva e ricorrente

Lucio Argano Project Management Culturale

72

LA STESURA DEL PROGETTO


Versione small (1/2 cartelle) o large (max 12-15 cartelle)
il titolo del progetto (anche provvisorio)
le premesse che hanno portato allidea,
la descrizione e larticolazione di ci che avviene,
i significati, le intenzioni, le motivazioni alla base dellidea, gli obiettivi
lindicazione di un eventuale pubblico o destinatari specifici a cui il progetto rivolto,
i punti di forza e le opportunit che il progetto rivela o pu sviluppare,
lindicazione dei principali collaboratori da coinvolgere,
lindicazione di ci che sar indispensabile dal punto di vista tecnico e logistico,
lindicazione delle risorse gi disponibili (mezzi, umane, finanziarie),
lindicazione delle modalit di svolgimento,
lindicazione dei tempi presumibili di attuazione,
lindicazione dei primi dettagli organizzativi.

Lucio Argano Project Management Culturale

73

DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO
Destinatari

Strumento

Fase progettuale

Team
Stakeholder
Finanziatori)

Bozza di progetto
(detto anche statement of scope)

Ideazione

Team
Stakeholder (tutti)

Documento di progetto

Attivazione
Pianificazione
Attuazione

Agenzie di comunicazione

Brief creativo

Attuazione

Stakeholder (Media)

Dossier stampa

Attuazione

Team
Stakeholder (Partner, Finanziatori)

Dossier finanziamento

Attivazione
Attuazione

Team
Stakeholder (Fornitori, Istituzioni, Strutture di
accoglienza)

Scheda (rider) tecnica

Attuazione

Stakeholder

Web site

Attuazione

Team

Intranet

Attivazione

Stakeholder

Kit
pubblicitario,
edizioni

Stakeholder (Partner, Finanziatori)

Documenti
consuntivi
rendicontazione

Team
Stakeholder (Partner, Finanziatori)

Report di valutazione

(in

particolare

Partner,

Lucio Argano Project Management Culturale

promozionale,
e

di

Attuazione
Completamento
Valutazione

74

LA ATTIVAZIONE

La fase dellattivazione nei progetti culturali riguarda


4 aspetti fondamentali:
1. Definire la fattibilit del progetto
2. Fare lanalisi delle forze in campo e la SWOT Analysis
3. Delineare le linee guida di tipo strategico, produttivo ed organizzativo
4. Attivare i primi comportamenti operativi e strategici basilari che rendono
possibile il progetto cos come stato ideato

Lucio Argano Project Management Culturale

75

LA ATTIVAZIONE

Fattibilit dellidea progetto strutturato


Analisi tecnica, organizzativa ed economicofinanziaria, opzioni alternative, percorsi e modalit
attuative, tempi e partners da coinvolgere
Documento di progetto

Conoscenza condivisa delle potenzialit e delle condizioni per la


realizzazione dellidea progettuale.

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76

GLI OUTPUT STRATEGICI DELLA FASE DI ATTIVAZIONE

1. Il progetto viene avviato di fatto come stato definito nella fase


ideativa
2. Il progetto viene modificato in alcune sue parti e/o riposizionato
in termini di struttura, obiettivi, caratteristiche, ecc..
3. Il progetto non realizzabile perch vengono meno requisiti e
condizioni importanti pertanto viene annullato

Lucio Argano Project Management Culturale

77

GLI OUTPUT TATTICI DELLA FASE DI ATTIVAZIONE

COSTI, TEMPI E DURATA DEL PROGETTO (ordini di grandezza


approssimativa)
RISORSE PRINCIPALI e FONDAMENTALI OCCORRENTI E QUELLE
DISPONIBILI
LE STRADE PERCORRIBILI (SOLUZIONI, FORME ORGANIZZATIVE,
PERMESSI, FINANZIAMENTI, PARTNER)
ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA QUALIT
STRUTTURA DEL PROGETTO (PBS)
PRIORITA
SITUAZIONI A RISCHIO (Crash) e SOLUZIONI ALTERNATIVE
NEL COMPLESSO LA SOSTENIBILIT DEL PROGETTO

Lucio Argano Project Management Culturale

78

LA ATTIVAZIONE
1 - La fattibilit del progetto
FATTIBILITA
ORGANIZZATIVA

Mezzi, Risorse Umane,


Expertise, Skills, Attrezzature,
Spazi e Location, ecc

FATTIBILITA
TECNICO-LOGISTICA

Possibilit di allestimenti,
Requisiti di sicurezza, Aspetti
logistici, Requisiti tecnici per luso
di particolari apparecchiature,
ecc

FATTIBILITA
ECONOMICO
FINANZIARIA

Struttura ed entit dei costi,


forme e fonti di ricavo,
partenariati, fund rasing e
sponsorship, liquidit, ecc

Disponiamo di queste
risorse o sappiamo dove e
come reperirle?

FATTIBILITA DI MARKETING

Destinatari effettivi, pubblico,


relazioni, modalit di
comunicazione e promozione,
ecc

Ci sono queste
condizioni?

Lucio Argano Project Management Culturale

Possediamo al nostro
interno o possiamo
acquisire dallesterno?

Ci sono queste
condizioni?

79

LA ATTIVAZIONE
2 Lanalisi delle forze in campo:
Questa analisi funziona nel caso vi siano elementi o condizioni spinose,
delicate o politicamente sensibili allinterno o allesterno. Si misura dalla
lunghezza delle frecce
FORZE PRO (TRAINANTI)

FORZE CONTRO (FRENANTI)

Elemento x

Situazione w

Elemento y

Elemento u

Elemento z

Elemento q

Situazione x

Situazione k

Elemento i

Lucio Argano Project Management Culturale

Elemento f

80

LA ATTIVAZIONE
2 - La Swot Analysis
utile valutare i punti di forza ed i punti di debolezza del progetto, le opportunit (intese
come vantaggi che possono venire da e per il progetto e lorganizzatore) e le minacce (ci che
potrebbe vanificare loperazione o procurare svantaggi allorganizzatore), ricorrendo alla SWOT
Analysis
STRENGTHS
STRENGTH

FORZE

WEAKNESSES

DEBOLEZZE

OPPORTUNITIES

OPPORTUNITA

THREATS

MINACCE

Del progetto stesso


Fattori interni

Che possono derivare dal


progetto
Fattori esterni

Lucio Argano Project Management Culturale

81

LA ATTIVAZIONE

3 - Le linee guida di tipo strategico-organizzativo

Il soggetto attuatore del progetto (se diverso dal committente) o comunque


le linee guida di governo del progetto

Le forme di alleanza, networking partenariato possibili e larchitettura degli


accordi (coproduzione, co realizzazione, etc.)




La definizione delle attivit critiche e/o chiave del progetto




I requisiti basic del team di lavoro

Le strategie artistiche, produttive, organizzative, economico finanziarie, di


marketing e comunicazione, tecnico-logistiche da attuare

La comunicazione esterna ed interna

In particolare a seguito delle Swot analysis e dalanalisi delle forze in


campo




La risoluzione delle debolezze, dei vincoli e degli ostacoli rilevanti


La valorizzazione dei punti di forza, delle opportunit e dei vantaggi

Lucio Argano Project Management Culturale

82

LE LINEE GUIDA DI GOVERNO

FUNZIONI DELEGATE ALLA STRUTTURA


DI PRODUZIONE ESECUTIVA

FUNZIONI CHIAVE
SOGGETTO TITOLARE DEL
PROGETTO

Titolarit del progetto


OFFERTA
Titolarit di ogni diritto

Marketing e
comunicazione
Produzione di ogni
attivit

FUND RAISING
Governance del
progetto
Titolarit delle
obbligazioni
Controllo
coordinamento.

Lucio Argano Project Management Culturale

ORGANIZZAZIONE

GESTIONE

Fund raising e
commerciale
Gestione
amministrativa
Aspetti giuridico
contrattuali

83

LE LINEE GUIDA DI PARTENARIATO E NETWORK

LA RETE
COMMERCIALE

LA RETE
DEI SERVIZI

EVENTO

LA RETE
DELLE
COLLABORAZIONI
CULTURALI

Lucio Argano Project Management Culturale

LA RETE
DELLE
PARTNERSHIP
PRODUTTIVE

84

LE LINEE GUIDA DI COPRODUZIONE

definizione
due o pi soggetti realizzano un progetto partecipando in modo paritetico o
differenziato, con apporti ed oneri specifici, condividendo o meno i rischi
delloperazione, ottenendo diritti e benefici diretti ed indiretti

VANTAGGI
Opportunit di realizzare progetti di grande rilievo e complessit economicoorganizzativa
Frazionamento dei rischi realizzativi
Opportunit di allargare modalit e aree di sfruttamento, mercati e contatti
Opportunit di creare collegamenti, partecipazione a network,
Sinergie di risorse
Opportunit di disporre di know-how e servizi altamente specialistici

Lucio Argano Project Management Culturale

85

LA ATTIVAZIONE
4 Attivare i primi comportamenti operativi e strategici basilari
del progetto
In questa sede tramite contatti, incontri, desk reaserch, sondaggi
esplorativi, acquisizione di informazioni, sopraluoghi, si verifica
SUL CAMPO:









Disponibilit e requisiti di spazi e luoghi (location)


Disponibilit delle risorse artistiche
Disponibilit di possibili partner
Consistenza di costi presunti
Accesso a forme e fonti di finanziamento/introito
Interesse dellaudience e dei mass media
Altro

E ci si attiva con pre impegni, richieste formali, accordi di massima


Lucio Argano Project Management Culturale

86

BENCHMARKING

Nellelaborazione di soluzioni e strategie un buon apporto su questioni


strategiche o operative pu venire dallanalisi di come su situazioni
analoghe si sono confrontati altri.
Tale metodologia si chiama BENCHMARKING
Bench mark: punto di riferimento
Benchmarking: confronto con i

Best-in-Class

Teorizzato nel 1979 da Robert Camp il quale, attaccato dalla concorrenza giapponese che aveva
dapprima imitato e poi migliorato le performances dei prodotti Xerox, reag applicando in modo
vincente la stessa tecnica.

Lucio Argano Project Management Culturale

87

BENCHMARKING
Motto-guida:
Inutile fare la fatica di riscoprire ci che gi viene fatto, dagli altri, meglio di
noi.
Non significa copiare bens:
- individuare i propri punti deboli
- scoprire chi fa meglio di noi
- adottare/adattare questa prassi,

migliorandola.

Fare benchmarking significa non domandare


COME SI FA?
bens
COME SI POTREBBE FARE MEGLIO?
Soprattutto:
CHI LO FA MEGLIO?
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88

LA PIANIFICAZIONE
Piano dei rischi

Piano della
contingenza

Piano di
produz.
tecnica

Piano delle
prove

Documento
di progetto

Idea-progetto
Palinsesto della attivit
Profilo strategico dellevento

Piano di
produzione

Attivit - Azioni operative Tempi


Risorse umane e tecniche
Matrice delle Responsabilit
Punti di controllo Pietre miliari

Piano
delle
burocracies

(eventi di spettacolo)

On site design
Allestimenti
e set up
Prove tecniche

Autorizzazioni
Amministrative
Assicurazioni

Budget
Piano di tesoreria

Relazioni finali
Indicatori di valutazione

Lucio Argano Project Management Culturale

Piano della
logistica

Piano della
comunic.

Viaggi
Trasporti
Listing-room
Catering

Piano
economico
finanziario

Documenti di
valutazione

Piano di
marketing

Commerciale
Politiche
di prezzo
Vendita
Ufficio stampa
Pubblicit
Promozione
Relazioni esterne
Edizioni
Merchandising

Piano di
fund raising
Finanziamenti pubblici
Finanziamenti privati
Introiti commerciali
Partecipazioni e comarketing

89

LIMPORTANZA DELLA PIANIFICAZIONE

 Permette l Analisi delle condizioni restrittive e dai vincoli (tecnologici, di


fornitura, artistici, organizzativi, legati alle risorse umane, strutturali, climatici,
ecc)
 Aiuta a prendere decisioni, identifica i problemi e consente di valutare le
alternative
 Permette di razionalizzare le azioni ed il controllo delle contraddizioni e
delle impossibilit non rilevabili in sede di ideazione ed attivazione
 Consente di calcolare rischi, opportunit e soluzioni, identificare
intasamenti, scarti di tempo a disposizione, scorciatoie
 Aiuta a pensare in termini di fatti e sviluppa una approfondita conoscenza
della realizzazione
 Sviluppa la creativit
 Abitua a lasciare il meno possibile al caso ed a stare all'erta
 Aiuta a gestire gli accadimenti anzich subirli
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90

LA PIANIFICAZIONE

RUN TROUGHT
RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI
STRUTTURARE LARCHIVIO DI PROGETTO

PROGRAMMAZIONE DELL'EVENTO
DEFINIRE IL LUOGO/SPAZIO/CONTENITORE
DEFINIRE LA/E DATA/E ED IL PERIODO
DEFINIRE LEVENTUALE AMBITO IN CUI SI INSERISCE
DEFINIRE LE SINERGIE E GLI INTERLOCUTORI PRINCIPALI
ovvero: dove, quando, in che ambito, con chi

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91

LA PIANIFICAZIONE

PIANO OPERATIVO
1.

DEFINIRE LELENCO DELLE AZIONI/ATTIVITA' OPERATIVE

2.

DEFINIRE I TEMPI E LA SCHEDULAZIONE DELLE ATTIVITA

3.

DEFINIRE LE RISORSE UMANE E TECNICHE NECESSARIE

ovvero: ci che si deve fare, quando, come e con cosa deve essere
fatto, chi fa che cosa

PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO
1.

DEFINIRE IL BUDGET

2.

DEFINIRE IL PIANO DI TESORERIA


ovvero: quanto costa, chi paga, come e quando

LE AZIONI DI CONTROLLO
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92

LARCHIVIO DI PROGETTO

LArchivio di progetto corrisponde alla localizzazione fisica ed


alle procedure e modalit per la raccolta, conservazione,
accesso, gestione ed elaborazioni dei dati, delle informazioni e
dei materiali che riguardano il progetto.
Esso coinvolge la responsabilit dellintero Team di progetto

Lucio Argano Project Management Culturale

93

LARCHIVIO DI PROGETTO

Esempio di un archivio di progetto


Versioni della stesura del progetto nelle diverse release
Lista di tutti i soggetti coinvolti e loro recapiti ufficiali e non
Documentazione artistica ed iconografica, di archivio
Locandina ovvero elenco artistico,
Immagini, video e fotografie libere da diritti,
Planimetrie, bozzetti, disegni, esecutivi,
Schede e rider di tipo tecnico-allestitivo,
Contratti, accordi, corrispondenza, licenze e liberatorie,
Preventivi, schemi di budget,
Altro

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94

LA CIRCOLAZIONE DI INFORMAZIONI

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95

LA SCELTA DEL LUOGO/SPAZIO/CONTENITORE

 luogo deputato OPPURE non deputato;


 se spazio aperto, chiuso, aperto ma chiuso;
 superficie utile, altezze e volumetria;
 presenza ed articolazione di pi ambienti nello stesso spazio (esempio sale per
una mostra) o di spazi collaterali per la definizione di percorsi, se previsti nel
palinsesto;
 caratteristiche morfologiche, tecnico-strutturali e di funzionalit;
 acustica perfetta o la necessit di assenza di ogni rumorosit;
 presenza di barriere architettoniche per disabili;
 vicinanza di abitazioni e gli impatti sonori;
 gusto, prestigio, filosofia e stile dellevento;
 processo di marketing dellevento e target di riferimento.

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96

LA SCELTA DEL LUOGO/SPAZIO/CONTENITORE

Criteri di valutazione e scelta









funzionalit
economicit
opportunit
capienza
immagine
disponibilit
compatibilit

Lucio Argano Project Management Culturale

97

PROGRAMMAZIONE DEL PERIODO

Dipende da:
Permanenza dellevento nello spazio
Tempi di preparazione ed esecuzione del progetto
Disponibilit effettiva dei principali realizzatori coinvolti
Concomitanza con festivit o con altre manifestazioni culturali, artistiche e
sportive di pari o superiore importanza
Programmazione televisiva di avvenimenti artistici o sportivi di rilievo
Presenza di possibili avvenimenti di grande rilievo legati alla vita sociale, civile,
politica della citt
Impegni ed altra programmazione dello spazio scelto
Condizioni atmosferiche rispetto al periodo (evento allaperto)
Situazione dello spazio rispetto a possibili vincoli
Lucio Argano Project Management Culturale

98

LE ATTIVIT E LE AZIONI OPERATIVE

E lelenco di ci che risponde alle seguenti domande:


Che cosa deve essere fatto?
Perch deve essere fatto?
vanno definiti:
gli obiettivi, ovvero ci che si intende ottenere;
le specifiche, cio come dovr essere quella determinata attivit o
azione.

Lucio Argano Project Management Culturale

99

LE ATTIVIT E LE AZIONI OPERATIVE

Il progetto va scomposto in task di lavoro (pacchetti o fasi).


Le attivit riguardano le macro aree di lavoro (produzione, aspetti
economico-finanziari, comunicazione, allestimento, ecc)
Le azioni sono la suddivisione in dettaglio del lavoro che per ogni
attivit deve essere svolto.
La scomposizione del lavoro in attivit/azioni si chiama P.B.S Project
Breakdown Structure o anche W.B.S. Work Breakdown Structure
Essa pu essere fatta in forma grafica o come elenco lista della
spesa

Lucio Argano Project Management Culturale

100

LE ATTIVIT E LE AZIONI OPERATIVE


Esempio di
PBS / WBS

Prove di lettura
Prove

PRODUZIONE

Prove costumi
Prove generali
Scenotecnica

Allestimento

Conf. Costumi
Noleggi

Musiche

Affitto partiture
Registrazioni

Regione
ASPETTI
ECONOMICI

Finanziamenti
pubblici

Lucio Argano Project Management Culturale

EPT

101

LA SCHEDULAZIONE

Si intende la calendarizzazione dei tempi necessari per svolgere le singole


attivit ed azioni operative e risponde alle seguenti domande:
Quando deve essere fatto?
Quando dovrebbe essere finito?
Qual il tempo pi opportuno?
Quando occorre?

vanno definiti partendo dalla data e dal periodo in cui previsto


levento, a ritroso, direttamente su un calendario:
1.

Quando deve essere svolta ogni azione (data inizio e fine)

2.

Quanto tempo occorre per ogni azione (durata)

3.

Quali sono le azioni critiche che determinano il cammino critico del


progetto e qual la sequenza delle stesse e le diverse interconessioni

Lucio Argano Project Management Culturale

102

LA SCHEDULAZIONE
ALCUNE INDICAZIONI OPERATIVE SUI CRONOGRAMMA

 Considerare tempi tecnici delle forniture e del rilascio di concessioni


 Considerare per le lavorazioni tutti i possibili impedimenti (festivit, ponti,
possibili scioperi, giorni di riposo contrattuali, ritardi consegna materiali, ecc...)

 Considerare quei tempi che vanno concordati con soggetti terzi e lelemento
preavviso per alcune lavorazioni

 Considerare le capacit e le attitudini dei collaboratori e componenti del


team nellesecuzione dei loro compiti (tempismo, celerit, affidabilit, ecc...)

 Considerare i tempi di quelle attivit che sono determinanti per l'attivazione


di altre azioni operative

 Considerare la scadenza naturale di certe azioni o la loro urgenza


 Considerare quali azioni possono svolgersi in modo parallelo ad altre
 Prevedere su quelle azioni i cui tempi non sono disciplinati da accordi o su
cui c incertezza dei paracadute di giorni in pi

Lucio Argano Project Management Culturale

103

LA SCHEDULAZIONE
IL DIAGRAMMA DI GANTT

Tempi
Attivit

Giorni/Settimane
Giorno 1

Giorno 2

Giorno 3

Giorno 4

Giorno 5

Giorno 6

Giorno 7

Azione 1
Cammino
critico

Azione 2
Azione 3
Azione 4

Attivit
parallele

Azione 5
Lucio Argano Project Management Culturale

104

LA SCHEDULAZIONE

IL DIAGRAMMA DI PERT

Lucio Argano Project Management Culturale

105

LE RISORSE
Per risorse si intende ci che serve per completare ogni azione
nei tempi prefissati e corrisponde alle seguenti domande:
Chi lo deve fare? Con che cosa va fatto?
Come dovrebbe essere fatto? Come lo si pu fare meglio?
Come lo si pu fare in altro modo? Che cosa disponibile?
Chi dovrebbe coordinarlo e controllarlo?
Chi altri riguarda e chi deve approvarlo?
Quali sono le norme e le direttive che riguardano il caso?

vanno definite:
1.

Le risorse umane (artistiche, tecniche, organizzative, amministrative, di


servizio)

2.

Le risorse materiali (mezzi, strumenti, attrezzature)

Lucio Argano Project Management Culturale

106

LE RISORSE UMANE
Quali figure necessarie per lo svolgimento delle diverse azioni

 Come e dove reperirle


 Come formalizzare il loro impiego (contratto) e tipologia del rapporto
 Quali sono IN HOUSE e quali in OUTSOURCING
 Quali limiti, livelli di responsabilit ed autonomia hanno nel loro mandato
specifiche
capacit, professionalit ed affidabilit
determinata esperienza in specifici settori
caratteristiche specifiche riferibili al tipo di evento (ad esempio per gli attori
requisiti genotipici)
disponibilit nei tempi previsti dalla schedulazione

Lucio Argano Project Management Culturale

107

LE RISORSE TECNICHE

 Tipologia

dei
materiali
(mezzi,
equipaggiamenti, dotazioni ) occorrenti

attrezzature,

materiali,

 Quantit
 Caratteristiche
 Come e dove reperirle
 MAKE or BUY
specifiche
qualit
affidabilit
aderenza ai criteri di sicurezza ed alle normative
cosa incluso o escluso dalla fornitura
Lucio Argano Project Management Culturale

108

LA MATRICE DELLE RESPONSABILIT


Allinterno del team di lavoro va stabilito il CHI FA COSA ed in tal senso
uno strumento efficace la matrice delle responsabilit
Attivit

Sig. X
Dir.
artistico

Sig. Y
Resp.
Progetto

Sig. W
Amministrat

Sig. Q
Ufficio
Stampa

Sig. K
Direttore
Tecnico

Programma

Budget

Definizione spazio

Ricerca film

Conferenza stampa

Rendicontazione

Lucio Argano Project Management Culturale

S
I
I

Sig. Z
Segreteria

S
S

S
S

109

ALMAMEGRETTA Scheda Tecnica


PREMESSA
Questo documento parte integrante del contratto e quindi ogni mancanza non sar ammessa eccetto previa comunicazione (7 giorni prima) alla
PRODUZIONE, gli unici che possono autorizzare qualsiasi cambiamento. In caso di mancanze da parte del promoter, la produzione a facolt di
decidere di non effettuare lo show.
Regia Sala:
Mixer almeno 32Ch, 4 send, Eq parametrici 4 bande.
N1 Lexicon PCM 90
N1 Yamaha SPX990
N1 Digital Delay con regolazione tap
N4 Noise Gate
N8 Compressori
N1 Equalizzatore 31 bande stereo, in insert sul master
Regia Palco:
Mixer almeno 24Ch, 8 send, Eq parametrici 4 bande.
N8 Eq 31b in insert sui send.
P.A.:
Sistema professionale di dimensioni adeguate alla sala, almeno 6.000w. Non saranno accettati impianti autocostruiti o assemblaggi ibridi.
Monitors:
N1 Drumfill (oppure 2 Wedges)
N6 Wedge monitor biamplificati min 400w
Backline (IMPORTANTE a carico dellORGANIZZATORE):
Batteria: Ludwig, Sonor, Pearl. Cassa 22+ pedale. Toms 10 12 14. N2 stand rullante. N1 stand charleston. N4 aste piatti a giraffa.
Seggiolino.
N1 pedana 2x2
N1 pedana 3x2
Personale Tecnico:
Si richiede la presenza di:
-un tecnico e un fonico di palco;
-un assistente fonico di sala;
-un datore luci;
-due facchini.
IMPORTANTE:
I canali 2, 4, 8, 13, 14 e 15 della lista sopra devono essere cablati in uno splitter da noi fornito posizionato sotto la postazione Dubb, e
poi da l rilanciati nella vostra stage box: portate cavi XLR in abbondanza o, meglio ancora, frustini di XLR.

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110

ALMAMEGRETTA Scheda Tecnica


Ch

Instrument

Mic

Insert

Kick

Beta 52

Gate

Snare

Sm57

Comp

Snare down

Sm58

H.H.

Condenser

Tom 1

MD421

Gate

Tom 2

MD421

Gate

Floor Tom

MD421

Gate

Timbala

Sm57

Comp

Over Head

AKG414

10

Over Head

AKG414

11

Bass

D.I.

Comp

12

Bass Mic

PL20/D112

Comp

13

Gtr

Sm57

14

Vox Luca

Sm58

Comp

15

Vox Zaira

Sm58

Comp

16

Loops L

D.I.

17

Loops R

D.I.

18

Basi L

D.I.

19

Basi R

D.I.

20

Dubb L

XLR

Comp

21

Dubb R

XLR

Comp

22
Vox Spare
Lucio Argano
Project Management
Culturale

Sm58

ALMAMEGRETTA
Lista Canali

111

ALMAMEGRETTA Scheda Tecnica


ALMAMEGRETTA
On Stage

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112

IL PROCESSO DEL MARKETING CULTURALE


MISSIONE DELLEVENTO
TRAGUARDO
OBIETTIVI
PUBBLICI
ANALISI
MERCATI
DI RIFERIMENTO

STAKEHOLDER
COMPETITOR
MEDIA

DEFINIZIONE
OBIETTIVI
DI MARKETING

INDIVIDUAZIONE
DELLE STRATEGIE

TARGETS
SISTEMI DI OFFERTA
PREZZO
DISTRIBUZIONE

Fonte: A.Bollo
PROMOZIONE

GESTIONE RELAZIONI

Lucio Argano Project Management Culturale

113

IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO

BUDGET

PIANO DI
TESORERIA

COSTI

FLUSSI DI CASSA IN USCITA

RICAVI

FLUSSI DI CASSA IN ENTRATA

Lucio Argano Project Management Culturale

114

IL PROCESSO DI BUDGETING

COSTI

RICAVI

Planning delle risorse

Stima dei ricavi

Stima dei costi

Mix fund raising

Budget dei costi

Budget dei ricavi

Controllo dei costi

Controllo dei ricavi

Lucio Argano Project Management Culturale

115

IL PROCESSO DI BUDGETING
Il budget va redatto secondo alcuni principi:

 principio della chiarezza


 principio delloculatezza
 principio della prudenza
 principio delloperativit
 principio del collegamento finanziario
 principio della responsabilit

Lucio Argano Project Management Culturale

116

IL PROCESSO DI BUDGETING
Alcuni criteri di computo

Alcuni criteri di stima

 Costo unitario della risorsa


moltiplicato per la quantit di utilizzo
(su base temporale ora/giorno/mese
oppure sulla sola quantit numero
pezzi)
 Oppure costo forfettario della
risorsa (concordato a monte)
 Costo della risorsa umana
maggiorato degli oneri sociali a
seconda della tipologia contrattuale
conteggiati in %
 Forniture con o senza prestazioni
accessorie (cosa incluso/escluso)
 Paracadute








Lucio Argano Project Management Culturale

Costi storici
Dimensione dei risultati
Proiezioni e simulazioni
Benchmarking
Date inizio/fine e durata
Riserve di contingenza

117

IL PROCESSO DI BUDGETING

COSTI (valore assoluto e percentuali)

 Costi diretti di progetto (artistici, allestitivi, tecnici, logistici, organizzativi)


 Costi di comunicazione e marketing
 Costi di funzionamento e spese generali
RICAVI (provenienza, valore assoluto e percentuali)

 Finanziamenti pubblici (comunitario, locale, regionale, nazionale)


 Finanziamenti privati (sponsorizzazioni, donazioni, servizi, erogazioni liberali)
 Autofinanziamento ed entrate proprie (mezzi propri, attivit commerciale,
coproduzioni)

 Finanziamenti sovranazionali
Lucio Argano Project Management Culturale

118

IL PROCESSO DI BUDGETING

COSTI

Diretti

Indiretti

Fissi

Fitto cinema
Noleggio films

Uffici (fitti, utenze,


ecc....)

Variabili

Proiezioni straordinarie
Decentramento zone limitrofe

Oneri finanziari su
scoperti c/c

RICAVI

Diretti

Indiretti

Fissi

Sovvenzioni finalizzate,
sponsorizzazioni dirette

Sovvenzioni generali
allattivit

Variabili

Vendita biglietti

Interessi finanziari attivi

Lucio Argano Project Management Culturale

119

LO SCHEMA DI BUDGETING
COSTI
Costi inerenti allidea-progetto, artistici,
di ideazione e contenuti
Costi tecnico-allestitivi
Costi logistici
Costi organizzativi
Costi di comunicazione
Quota parte costi di funzionamento
dellorganizzazione e spese generali (da
allocare al progetto)

Lucio Argano Project Management Culturale

RICAVI
Ricavi commerciali
Finanziamenti pubblici
Finanziamenti da privati
Finanziamenti internazionali

120

LO SCHEMA DI BUDGETING

COSTI
Costi inerenti allidea-progetto, artistici, di ideazione e contenuti
- Compensi responsabili artistici, culturali, scientifici, ideatori, curatori
- Consulenze e supporti alla progettazione
- Compensi per direzione artistica e scientifica
- Aiuti/Assistenti
- Acquisto, noleggio, riproduzione di opere (arte, film, etc.)
- Cachet e rimborsi formazioni artistiche e/o compensi artisti interpreti
- Acquisto o noleggio di diritti
- Oneri sociali (previdenza ed assistenza) inerenti
- Oneri sociali/fiscali soggetti stranieri
- Spese attivit collaterali
- Studi e ricerche, documentazione
Costi tecnico-allestitivi
- Compensi per progettazione tecnica, scenografica e degli allestimenti
- Consulenze tecniche e collaudi
- Realizzazione modellini e plastici
- Sala prove
- Costruzione o noleggio scenografie, attrezzeria, mobili, arredi
- Costumi e make up
- Incisione e registrazioni colonne sonore/effetti speciali audio
- Traduzioni, stesure, duplicatura, noleggio testi e partiture
- Noleggio strumenti musicali e accordature

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121

LO SCHEMA DI BUDGETING
- Noleggio attrezzature illuminotecniche, foniche, proiezioni, video
- Noleggio apparecchiature speciali
- Compensi team tecnico ed oneri sociali relativi
- Pulizia e bonifica area
- Allestimento strutture, arredo dellarea, dotazioni, coperture, ring luci, bagni
- Segnalizzazione, transenne, recinzioni, barriere
- Allacci idro-elettrici, energia, gruppi elettrogeni
- Allacci telefonia, isdn e adsl volanti
- Architettura e noleggio radio intercom
- Strutture per gli sponsor
- Megascreen
- Facchinaggi e mezzi per spostamento/sollevamento
- Allestimenti floreali
- Liste tecnici ed attrezzeria minuta
- Lavanderia, tintoria, stireria
- Personale tecnico montaggio/smontaggio/serale
- Impianti, dotazioni e staff sicurezza (antincendio, VVFF, sanitario)
Costi logistici
- Viaggi persone
- Trasporti materiali
- Imballo e custodie
- Trasferimenti interni e da/per aeroporto o stazione
- Spese di alloggio
- Catering e ristorazione
- Diarie ed indennit di trasferta
- Runner
- Movimento opere e film
- Spedizioni e corriere citt
- Sopralluoghi
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122

LO SCHEMA DI BUDGETING
Costi organizzativi
- Affitto location e/o diritti occupazione suolo pubblico
- Tasse e spese rilascio autorizzazioni, licenze
- Assicurazioni luoghi ed altri rischi
- Compensi team di produzione e relativi oneri sociali
- Servizi e personale di cassa
- Personale di accoglienza ed hostess
- Personale di controllo e sicurezza, servizio dordine, vigilanza non armata
- Vigilanza armata
- Realizzazione dei badge/passi team, ospiti ed autoveicoli
- Pulizie, disinfestazioni
- Provvigioni agenzia nazionale. ed internazionale
- Diritti di autore ed oneri Siae
- Acquisto frequenze radio intercom PPTT
- Oneri ufficio produzione (totale o in quota parte)
- Utenze (totale o in quota parte)
- Telefoniche e dati (totale o in quota parte)
- Noleggio macchine di ufficio
- Postali (totale o in quota parte)
- Organizzative
- Fitto magazzini
- Spese cancelleria, materiali di facile consumo (totale o in quota parte)
- Spese notarili, certificazioni, amministrative (totale o in quota parte)
- Consulenze (totale o in quota parte)
- Spese di rappresentanza, omaggi, cadeau
- Spese documentazione
- Note spese
- Spese e commissioni bancarie (totale o in quota parte)
- Spese di manutenzione/ riparazione (totale o in quota parte)
- Interessi passivi
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123

LO SCHEMA DI BUDGETING

Costi di comunicazione
- Immagine
- Costi di grafica ed impaginazione, correzione bozze
- Deposito del marchio eventuale
- Carta intestata, cartelle, etc.
- Materiali pubblicitari stampa ed allestimento
- Pubblicit esterna,
- Pubblicit sulla stampa
- Distribuzione, volantinaggi
- Stampati, propaganda,
- Pubblicit radiofonica e/o televisiva
- Mailing list
- Promozione diretta verso gruppi, scuole ed associazioni
- Pubblicit speciale
- Pubblicit in movimento
- Edizioni, pubblicazioni
- Sito internet
- Corredo fotografico (diritti e prestazione)
- Ufficio stampa, press kit, conferenza stampa
- Spese di relazioni esterne
- Merchandising e gadget
- Fee agenzia
- Altre forme di comunicazione

Lucio Argano Project Management Culturale

124

LO SCHEMA DI BUDGETING

RICAVI
Ricavi commerciali
- Vendita evento a cachet
- Vendita evento % incassi
- Vendita biglietti/abbonamenti
- Cessione e/o utilizzo diritti
- Diritti di prevendita
- Vendita/nolo spazi pubblicitari
- Vendita merchandising
- Rimborsi spese
- Ricavi da servizi
Finanziamenti pubblici
- Stato
- Regione
- Provincia
- Comune
- Altre istituzioni nazionali ed internazionali
Finanziamenti da privati
- Sponsorizzazioni in cash
- Sponsorizzazioni in merce e servizi
- Erogazioni liberali, donazioni

Lucio Argano Project Management Culturale

125

LE OPERAZIONI DI CONTROLLO

Le azioni di controllo, previste durante la pianificazione, hanno lo scopo in


corso dopera di verificare il rispetto dei tempi, dei costi, delle specifiche e della
qualit del progetto e risponde alle seguenti domande:
Che cosa non funziona? Che cosa potrebbe andare storto?
Quali difficolt potrebbero insorgere? Che cosa ci preoccupa?
Che cosa potremmo fare?

vanno definiti:
 Lidentificazione dei punti di controllo
 La misurazione degli scostamenti dei tempi
 Le pietre miliari (milestones) e gli eventi dinterfaccia
 Le verifiche periodiche (check up) del lavoro in essere
 La misurazione degli scostamenti dei costi/ricavi ed il controllo budgettario
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126

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Tutti i progetti implicano rischio ed incertezza, ma questi


aspetti possono essere limitati :
1.

Identificando il tipo, il livello e le fonti dei rischi del progetto o di talune sue
aree

2.

Valutando limpatto, la probabilit e lentit dei rischi stessi

3.

Intraprendendo le necessarie azioni (se possibile) per ridurre o eliminare


tali rischi, elaborando un eventuale piano della contingenza

4.

Decidendo se accettare o meno tali rischi

Lucio Argano Project Management Culturale

127

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Le soluzioni
1. elusione - si cambia il modo di procedere scegliendo una
azione o dei tempi pi sicuri
2. prevenzione - si cerca di ridurre le cause che possono
generare il rischio e si pianificano le vie alternative
3. assicurazione - ci si cautela trasferendo ad una compagnia
assicurativa il rischio intero o parziale, subendone il costo
4. trasferimento - il rischio viene affidato a terzi (fornitori, appalti,
ecc.), con un possibile aumento dei costi.

Lucio Argano Project Management Culturale

128

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI


IL DIAGRAMMA A SPINA DI PESCE (Ishikawa)

Risorse umane

Metodi

Cause
Le attivit b, c, sono
in ritardo rispetto alla
pianificazione

Cause

Risorse tecniche
Lucio Argano Project Management Culturale

Budget/Piano Finanziario
129

LATTUAZIONE
Nella fase dellattuazione vengono realizzate le diverse attivit ed azioni, neii
tempi prefissati e con limpiego delle risorse individuate, sviluppando le
necessarie azioni di controllo.
Gli aspetti coinvolti (pianificai come azioni) sono riassumibili nelle seguentii
macro aree:
1.

ASPETTI ORGANIZZATIVI E PRODUTTIVI

2.

ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI E COMMERCIALI

3.

ASPETTI CONTRATTUALI ED ACCORDI

4.

ASPETTI AMMINISTRATIVI

5.

ASPETTI LOGISTICI

6.

ASPETTI TECNICO-ALLESTITIVI

7.

ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE

Lucio Argano Project Management Culturale

130

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI E PRODUTTIVI
LA PRODUZIONE ARTISTICA
preparazione e
pre-produzione

lavoro di
esecuzione /
intepretazione

Ricerche
Acquisto diritti

casting

lavoro di
allestimento

realizzazione e
costruzione dei
predisposizione
materiali scenici
materiali artistici
confezione
incisioni e
costumi ed
registrazioni
accessori
prove
noleggi e
utilizzi speciali
realizzazioni
speciali

lavorazioni
tecniche

suono
video
luci
impianti speciali

trucco
Lucio Argano Project Management Culturale

131

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI E PRODUTTIVI
LE MODALITA DI SVOLGIMENTO

ARTICOLAZIONE DELLEVENTO
 Durata dellevento o di singoli parti
 Intervalli, pause tecniche
MODALITA DI PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO
 Modalit di accesso
 Percorsi
 Ordine di accesso
 Tempi
 Vincoli e limitazioni
Lucio Argano Project Management Culturale

132

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI E PRODUTTIVI
SERVIZI PER IL PUBBLICO

 Riconoscibilit e raggiungibilit del luogo


 Aree di parcheggio
 Servizi per il pubblico
 Servizi per il pubblico a mobilit ridotta
 Servizi della manifestazione
 Servizi per sponsor
 Sicurezza
 Segnalizzazione
Lucio Argano Project Management Culturale

133

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI E COMMERCIALI
AUTOFINANZIAMENTO

FINANZIAMENTI

FINANZIAMENTI

ENTRATE PROPRIE

PUBBLICI

PRIVATI

Biglietteria

Governo

Sponsorizzazoni

Cachet

Regioni

Mecenatismo

Royalties

Enti Locali

Erogazioni liberali

Distribuzione

Altre istituzioni pubbliche

Coproduzioni
Registrazioni

FINANZIAMENTI

Pubblicazioni

SOVRANAZIONALI

Merchandising
Noleggi
Servizi

Commissione Europea
Altre istituzioni intern.li

Lucio Argano Project Management Culturale

134

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI E COMMERCIALI

I DIRITTI

Oggetto di royalties

 Diritto di pubblicazione, trascrizione e traduzione


 Diritto di riproduzione con qualsiasi procedimento
 Diritto di rappresentazione, esecuzione e recitazione
 Diritto di diffusione a distanza
 Diritto di messa in commercio
 Diritto di esposizione al pubblico
 Diritto di elaborazione
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135

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI E COMMERCIALI

LA GESTIONE DEI FINANZIAMENTI PUBBLICI


fasi
1.

condizioni e requisiti di accesso ed ammissibilit

2.

istanza e documentazione a corredo

3.

programmi di attivit e preventivi economici

4.

assegnazione

5.

effettuazione attivit

6.

raccolta documentazione consuntiva

7.

rendicontazione

8.

consegna

9.

liquidazione

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136

LATTUAZIONE

GLI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI E COMMERCIALI


LA GESTIONE FINANZIARIA
Individuate le risorse economiche, come e dove reperiamo materialmente il
denaro per far fronte alle uscite previste nel piano finanziario (di tesoreria)?

 MEZZI PROPRI
 PREVENDITA COMMERCIALE
 RICORSO AL CREDITO ORDINARIO E SPECIALE
 COPRODUZIONI
 DILAZIONI DEI PAGAMENTI

Lucio Argano Project Management Culturale

137

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI CONTRATTUALI ED ACCORDI
TIPOLOGIE DI ACCORDO
ACCORDI CON PARTNERS

Collaborazioni organizzative ed operative


Contratti di coproduzione

ACCORDI CON SOGGETTI


FINANZIATORI

Contratti o Convenzioni con enti pubblici o locali


Contratti con sponsor

CONTRATTI ARTISTICI
persone giuridiche e fisiche

Vendita o acquisto spettacolo


Ingaggio di compagnie,
acquisto e cessione diritti
Contratti di prestazione professionale artistica

CONTRATTO DI LAVORO
AUTONOMO E SUBORDINATO

Contratti di prestazione dopera, a progetto,


assunzione personale, tempo determinato,
interinale

CONTRATTI DI APPALTO E
FORNITURA BENI O
PRESTAZIONE DI SERVIZI

Contratti vendita, agenzia, locazione, alberghieri,


viaggi, trasporti, noleggio, assicurativi,
costruzione, ecc..

Lucio Argano Project Management Culturale

138

LATTUAZIONE

GLI ASPETTI AMMINISTRATIVI





IMPOSTAZIONE AMMINISTRATIVA DEL PROGETTO







PERMESSI DI LAVORO

GESTIONE FISCALE
LICENZE, PERMESSI, AUTORIZZAZIONI CONNESSE ALLO SPAZIO
ED ALLEVENTO

GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL LAVORO


RAPPORTI CON LA S.I.A.E.
GESTIONE DELLE ASSICURAZIONI
PRATICHE DOGANALI E DI ESPORTAZIONE/IMPORTAZIONE

Lucio Argano Project Management Culturale

139

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI LOGISTICI







GESTIONE DEI VIAGGI, SPOSTAMENTI, TRASFERIMENTI


GESTIONE DEI TRASPORTI
GESTIONE DEGLI ALLOGGI
GESTIONE DELLA RISTORAZIONE E CATERING
GESTIONE DELLACCOGLIENZA

Lucio Argano Project Management Culturale

140

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI TECNICO-ALLESTITIVI
IL RIDER TECNICO DEL LE PROBLEMATICHE
LUOGO/SPAZIO
DELLA SICUREZZA

IL RIDER TECNICO
DELLEVENTO

planimetrie

vie di fuga

scheda generale

dotazioni di palcoscenico

ignifucazione

scenotecnica

impianti elettrici

planning di arrivo di tecnici e


materiali

impianti

sistemi antincendio

elenco attrezzature
illuminotecniche e foniche

servizio medico

elenco servizi
elenco personale disponibile

planning tecnico
scheda esigenze
scenotecniche e servizi
pianta scena
scheda illuminotecnica
pianta luci
scheda suono
scheda video

Lucio Argano Project Management Culturale

141

LATTUAZIONE

GLI ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE


MIX COMUNICAZIONALE








PUBBLICITA
PROMOZIONE
RAPPORTI CON ORGANI DINFORMAZIONE
PUBBLICHE RELAZIONI
EDIZIONI
MERCHANDISING

Lucio Argano Project Management Culturale

142

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE
CREDITI


Nome e logotipo della struttura organizzatrice e dei partner finanziari e/o


collaborativi,

Marchio, denominazione e logotipo delle aziende sponsor,

Indicazione del patrocinio, sostegno, aiuto, collaborazione di enti ed


amministrazioni pubbliche e private, nazionali ed estere;

Nomi in ditta cio indicazione dei principali artisti o realizzatori che per
notoriet, importanza e prestigio o pi semplicemente per accordi
contrattuali devono essere citati in ogni forma di pubblicit.

1.

procurarsi, nel formato occorrente, marchi, logotipo, esatta denominazione


dai diretti interessati;

2.

stabilire posizionamento, dimensioni, ordine dei nomi;

3.

controllare e far controllare ed approvare il risultato finale.

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143

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE
MEZZI PUBBLICITARI
 Gli organi di stampa (quotidiani, magazine, periodici)
 Le emittenti radiotelevisive (nazionali o locali)
 La pubblicit esterna:
affissioni (tabelloni, portamanifesti sottovetro),
dinamica (su mezzi di trasporto, autoposter, fiancate mezzi pubblici,
interno mezzi pubblici),
su impianti speciali e di arredo urbano (indicatori stradali
monofacciali o bifacciali, strutture per miniposter, delimitatori di
parcheggio, maxicartelloni, parapedonali, insegne luminose);
 La distribuzione di stampati (volantinaggi, espositori, ecc.)
 La pubblicit nei punti vendita, i punti info ed i presidi
 Le nuove tecnologie
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144

LATTUAZIONE
GLI ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE
PROMOZIONE

 VERSO GRUPPI DI PERSONE IDENTIFICABILI


 MIRATA AL SINGOLO INDIVIDUO
 ORGANIZZAZIONE DI GRUPPI
 MAILING
 DIRECT MARKETING

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145

IL COMPLETAMENTO
E la fase in cui si procede alla chiusura del progetto ed alle
rendicontazioni che permettono la liquidazione di contributi pubblici

 RICONSEGNE MATERIALI
 RIPRISTINO AREA/SPAZIO
 SCIOGLIMENTO TEAM
 CHIUSURE AMMINISTRATIVE
 RACCOLTA MATERIALI E DOCUMENTAZIONE
 RENDICONTAZIONI FINANZIAMENTI PUBBLICI E PRIVATI
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146

LA VALUTAZIONE

La valutazione un passaggio importantissimo del ciclo di vita di un


progetto culturale.
Comprende:
1. Il processo di valutazione
2. I criteri, gli indicatori
3. Gli attori
4. I destinatari dei risultati

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147

LA VALUTAZIONE
Con il committente/istituzioni/partner/team
 Lo stato attuale del progetto
 Gli obiettivi raggiunti rispetto a quelli dichiarati
 I risultati prodotti rispetto a quelli attesi
 I vantaggi ottenuti rispetto a quelli preventivati
 Le problematiche createsi rispetto al procedere del progetto
 Il ritorno di immagine, visibilit ed accreditamento
 Il valore prodotto nel suo insieme
 Le potenzialit e le opportunit generate dal progetto in prospettiva

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148

LA VALUTAZIONE

Con il committente/il team


 I metodi utilizzati
 Il rispetto del budget e del piano finanziario
 Il fund raising (obiettivi, prospettive, strategie ed azioni, strumenti)
 Il rispetto dei tempi
 I problemi incontrati e le soluzioni adottate
 Gli obiettivi strategici, organizzativi
 Il marketing (obiettivi, prospettive, strategie ed azioni, strumenti)
 La qualit organizzativa e del processo
 Il lavoro del team

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149

LA VALUTAZIONE
INDICATORI DI VERIFICA
Obiettivi

Indicatori

Budget

Risultati Economici
Risultati Finanziari
Percentuali costi per settore
Percentuali per centri di costo
Comparazioni storiche finanziamenti pubblici
Comparazioni storiche finanziamenti privati
Dati di biglietteria

Artistici

Risultati della critica


Numero e tipo di artisti intervenuti
Applausometro

Comunicazione

Numero dei materiali promozionali realizzati


Numero spazi pubblicitari acquistati
Numero degli articoli stampa usciti
Numero dei passaggi televisivi e durata
Numero dei dossier stampa inviati
Numero dei critici intervenuti

Marketing

Capacit del teatro


Numero delle presenze
Media a recita
Numero dei posti invenduti
Tasso riempimento della sala
Mailing: num. contatti e tasso ritorno
Rilevazioni: num questionari e tasso ritorno
Costo contatto a spettatore

Pubbliche Relazioni

Numero ed articolazione personalit presenti


Numero biglietti omaggio dati
Numero inviti fatti

Strategici
Organizzativi

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Mission statment
Numero delle persone impiegate
Giorni ed ore di lavoro
Numero fornitori impiegati
Numero servizi attivati
Numero degli spazi utilizzati
Culturale

150

TRA I VALORI DA ASCOLTARE

Esperienze umane: relazioni e condivisioni


Creativit costante (capacit di immaginare e sviluppare soluzioni aderenti)
Antenne, istinto, ascolto, soglie di attenzione
Esperienza, in prima persona
Scenari e vision
Qualit e lentezza, organizzazione e fluidit
Equilibrio, mediazione, filtraggio ed elaborazione
Responsabilit, limiti, rischi e margini
Buon senso e alchimia
Curiosit, confronto e arricchimento
Elasticit, capacit di raccapezzarsi
Buon umore, tra accettazione e reattivit
Percezione e timone (consapevolezza della navigazione)

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Pessoa, 1902
[] Chiss se due rette parallele
non giungano a incontrarsi quando le perdiamo di vista?

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