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BRUNO MUNARI

Bruno Munari

Bruno Munari (Milano, 24 ottobre 1907 - 30 settembre 1998), stato uno dei massimi protagonisti del des
fondamentali in diversi campi dell'espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, design industriale, g
ricerca poliedrica sul tema del gioco, dell'infanzia e della creativit
Quando qualcuno dice:
questo lo so fare anch'io,
vuol dire
che lo sa rifare
altrimenti
lo avrebbe gi fatto prima.
(Bruno Munari, Verbale scritto, 1992)

Bruno Munari a 6 anni

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LA BIOGRAFIA

Nato a Milano nel 1907,Bruno Munari pass l'infanzia e l'adolescenza a Badia Polesine, un paese della cam
trasferirono.
Qui, tra le macchine costruite dal l'uomo per interagire con una natura mutevole nelle forme, nei colori e n
esperienza di stimoli e suggestioni che saranno per lui una fonte sempre viva di ispirazione.

A diciotto anni torna a Milano e, nel 1925, grazie all'aiuto dello zio ingegnere, comincia a lavorare come gr
Le sue prime creazioni pubblicate su varie riviste dellepoca risalgono al 1926 e sono firmate "bum", perch

Bruno Munari

Nel 1927 cominci a frequentare Marinetti e il movimento futurista, esponendo con loro in varie mostre.
tra il 1927 e il 1933 partecipa alle collettive della galleria Pesaro, oltre che alle Biennali e alle Quadriennal
La sua attivit artistica spazia dalla pittura al collage, alla grafica, al design, alle opere polimateriche.
1928 scrive con Aligi Sassu il Manifesto della pittura "dinamismo e forza muscolare"
Nel 1930 crea la sua prima "macchina aerea", che anticipa le "macchine inutili", costruzioni del tutto astra
Nello stesso anno si associa anche con Ricas (Riccardo Castagneri) e con il marchio R+M i due artisti produ
Nel 1933 Munari allestisce la sua prima personale alla Galleria delle Tre Arti, a Milano. Lanno seguente com
futurista" e nel 1935 realizza una serie di dipinti astratti.
Nel 1934firma con Manzoni, Ricas, Furlan e Regina il Manifesto tecnico della aeroplastica futuristra.
Nella seconda met degli anni Trenta entra in rapporto con gli artisti del Milione, galleria in cui esporr gli "
Negli stessi anni si avvicina anche al gruppo di "Valori Primordiali", firmandone il Manifesto.
Durante un viaggio a Parigi, nel 1933, incontr Louis Aragon e Andr Breton, che gli diedero l'idea delle "m
Nel 1942 pubblica un libro sulle "macchine inutili" e nel 1947 comincia a costruirle in serie.
Dal 1939 al 1945 lavora come grafico per Mondadori ed art-director della rivista "Tempo".
Nel 1945, con il medesimo editore, comincia la sua serie di libri per bambini che, pensati per il figlio Albert
Dopo la seconda guerra mondiale Munari realizza la sua prima opera cinetica (Ora X), prodotta come multip
Nel 1948, insieme a Gillo Dorfles, Gianni Monnet e Atanasio Soldati, fond il Movimento Arte Concreta e ne
Nel 1951 Munari realizza i suoi Negativo - Positivo e conduce ricerche sulla luce polarizzata (1953).
Dal 1952 comincia a produrre giocattoli in gommapiuma, portaceneri cubici, lampade di maglia e firma il "
Realizza una prima fontana per la Biennale di Venezia e altre ancora fino a quella di Tokio del 1965.
Due Compassi d'oro (1954 e 1955), testimoniano la novit del design dei suoi prodotti alla vigilia della col
famiglie di oggetti famosi in tutto il mondo ( Portacenere cubico, lampade).
Nel periodo 1956-1958 realizza in cartone pieghevole le prime Sculture da viaggio e nel 1961 le sculture a
periodo si intensificano i viaggi all'estero e soprattutto in Giappone per evidenti affinit culturali.
Nel 1962 organizza per la Olivetti la famosa mostra di arte programmatae nel 1968 presente alla Trienn
( con Ferges Davanzati e Ranzoni).

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Bruno Munari

Negli anni Sessanta divennero sempre pi frequenti i viaggi in Giappone, verso la cui cultura Munari sentiva
interesse per la natura, la simmetria, il disegno delle abitazioni.

Nel 1970 /'71 progetta per la ditta Robots l'Abitacolo, una struttura abitabile e trasformabile per bambini
L'Abitacolo solo il primo di una serie di oggetti (librerie, divanetti ecc.), ideati e prodotti ancora oggi.
A questi si affiancano libri pensati per i bambini e gli insegnanti ( Premio Andersen 1974 per il miglior auto
Nel 1977, a coronamento del dell'interesse costante verso il mondo dell'infanzia, presso la Pinacoteca di Br
primo laboratorio per bambini in un museo .

Dopo vari e importanti riconoscimenti in onore della sua attivit vastissima.


Per citarne solo al cuni : il premio della Japan Design Foundation (1985), quello dell'Accademia dei Lincei p
1973, 1987) e, nel 1989, la laurea ad honorem in architettura dall'Universit di Genova.

Munari realizz la sua ultima opera pochi mesi prima di morire a 91 anni il 30 settembre 1998 a Milano sua

BRUNO MUNARI E IL FUTURISMO

Bruno Munari in una foto di Cesare Andreoni

IL MANIFESTO DELLA PITTURA FUTURISTA

Il Manifesto della pittura "dinamismo e forza muscolare" fu scritto da Bruno Munarie con Aligi Sassu nel 19
"IL DINAMISMO non annulla la materia ma la spezzetta, la seziona, la sfuma.

Un corpo in movimento crea una traiettoria composta da tante parti del corpo stesso sfumato in gradazione
soggettivo non del tutto annullato, che conserva ancora una forma di realt e che d al corpo nuove forme.

SOLTANTO LE GRANDI VELOCIT RIDUCONO LA MATERIA A UN AMMASSO NEBULOSO, FILIFORME, AFORM


Il meraviglioso GENIO del Grandissimo BOCCIONI ha scoperto per primo la legge del dinamismo, egli per
nostre ricerche noi siamo giunti a questa conclusione che:

UN UOMO, UN CAVALLO, UNA BICICLETTA, NON POSSONO RAGGIUNGERE LA VELOCIT CHE LI TRASP[O]R

Perci nel DINAMISMO un corpo conserva la forma pi o meno delineata e trasformata dal corpo stesso mo
Il DINAMISMO devessere la prima e pi importante cosa ad esser studiata dai pittori Futuristi, potendo app
IL DINAMISMO PRENDE LE FORME DELLESSERE A CUI D VITA.

Creiamo quindi una nuova teoria (Dinamismo e riforma muscolare), ove si comprenda non solo le linee Din
ad essere passatista, ma sar anzi pi futurista essendo il corpo dinamico una fantastica creazione dello sp

ABBIAMO COS CREATO LA "RIFORMA MUSCOLARE" CON CUI UNA NUOVA MUSCOLATURA E UNA NUOVA M

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TRATTATO E UNA NUOVA COMPOSIZIONE PROSPETTICA OTTENIAMO DEGLI ESSERI CHE CONSERVANO AN
MUSCOLATURA, PI POTENTE E PI DINAMICA, OTTENENDO FORME DINAMICHE NUOVE E MECCANIZZAN
ANTIPROSPETTICA, ABOLENDO QUINDI LA PROSPETTIVA NATURALE.

Naturalmente queste figurazioni fantastiche, devono avere tinte pure fantastiche, antinaturali adatte allam
"RIFORMA MUSCOLARE" POTREMO CREARE UN MONDO MECCANICO, ANIMALE, E VEGETALE, COMPLETAME
SALIRE, SALIRE. Dobbiamo superarci continuamente. CREARE, CREARE.
SOLTANTO COS SI FORZERANNO LE PARETI DELLA SCONFINATA FANTASIA DOVE VI SONO LE PI BELLE

1929, ottobre. Inaugurazione della Mostra "Trentatr Futuristi" tenutasi alla Ga


Il terzo da sinistra, in piedi, Tullio d'Albisola, il nono Nicolay Diulgheroff, il dodicesimo, in prima
Seduti vi sono Filippo Tommaso Marinetti, a sinistra, e Fillia a

MANIFESTO TECNICO DELLA AEROPLASTICA FUTURISTA

firmato nel 1934 Bruno Bunari insieme a Manzoni, Ricas, Furlan e Regina.
durante la presentazione della mostra ;"Scelta futuristi venticinquenni. Omaggio deifuturisti venticinquenni
1934, dal 4 al 18 marzo presso la Galleria delle 3 Arti Munari declama i Manifesto Tecnico dellla aeroplastic

[..]Esempio: si vola, indubbiamente esiste una emozione del volo (come una volta esisteva una commozion
autonoma, non assomiglia a nessun'altra emozione; ebbene quale arte all'infuori della nostra aeropittura ch
cari passatisti.

E' nella logica normale affermare che solo i futuristi potevano risolvere la questione. Hanno lo spirito adatto
essi dopo aver volato studiato analizzato le nuove bellissime emozioni sono in grado di regalarvi le loro sco
elementi sufficientissimi per creare una nuova arte:
. Senso cinepanoramico a sorpresa del volo.
. Ebrezza dello spazio e dei volumi d'aria (colore calore densit umidit ecc.).
. Estetica e ritmo della smaterializzazione della materia.
. Tattilismo aeroplastico polimaterico.
. Senso meccanico allo stato puro (macchina = arte, cio invenzione di macchine inutili).
. Approfondimento nell'universo materiale (realt) e spirituale (creazione).

Per cui ci siamo detti: urge una nuova arte! (naturalmente urge per noi sensibili ch tanto il pubblico se ne
non avr certamente organizzato magnifici festeggiamenti al sig. Newton quando scopr la forza di gravit)
anche la parola arte (che molti applicano con la massima facilit creando l'Arte di radersi, l'Arte di cuocere
autentico fatto artistico) questa nuova sensibilit ha bisogno per esprimersi di una manifestazione al di l d
cinema (senso cinepanoramico) del ritmo, della materia, dell'aria e dello spazio.

Questa nuova espressione noi la chiamiamo aeroplastica futurista o anche progetto di paesaggio (ricostruzi
plastici polimaterici tattili da viaggiarvi dentro, saranno progetti di paesaggio da volarvi dentro anche solo c
realt; per mezzo dei nostri plastici polimaterici noi vogliamo dare a chi guarda la possibilit di entrare a fa
parte del paesaggio in cui vola.

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Di conseguenza la nostra insuperabile fantasia ottimista ci suggerisce: ambienti aeroplasitici termici tattili o
disposti in senso plastico polimaterico tattile luminoso fumigante coloratissimo deviando fiumi costruendo b
di paesaggio[...]

Segue la mostra un ricco programma di incontri, tra questi il 18 marzo 1934 Marinetti, Munari e Masnata so
futurista.

Nel foglio catalogo Munari scrive questa nota:


Bisogna infischiarsene altissimamente delle polemiche - se vi sentite artisti, bene, se non lo siete e volete e
vuole essere sinceri con la propria coscienza artistica - l'opera d'arte non ha bisogno di lettere di raccoman
far cos": fatelo se siete convinti; fate come noi: "noi lavoriamo cantando".

1938 Bruno Munari in costume

INTERVISTA A BRUNO MUNARI SUL FUTURISMO


Come stato il tuo rapporto con i futuristi?

Un rapporto molto amichevole. Un rapporto di reazione a una societ da rifiutare e, nello stesso tempo, pro
Uno sbaglio che ho notato nei futuristi, credo che sia uno sbaglio, quello di cercare di esaltare il dinamism
Se io faccio una scultura che vuol significare velocit per ferma... sar bella sotto altri aspetti, ma sba
movimento.
Cio mi pare che abbiano sbagliato a usare tutti quegli elementi compositivi che erano degli stereotipi men
Per esempio, quella scultura di Boccioni Muscoli in velocit una statua ferma; mentre se io faccio una c

I futuristi come hanno accolto le tue macchine?


Non molto bene. A Marinetti dava fastidio il titolo. Perch macchina inutile? Macchina, splendore!

Che rapporto hai avuto con Marinetti?

Lo vedevo ogni tanto perch lui stava a Roma. Qualche volta veniva a Milano per tenere insieme i futuristi,
mostre. Una delle ultime mostre futuristiche stata fatta alla Galleria Pesaro che era in Via Manzoni.
Ho partecipato anch'io con una sala dove ho esposto una decina di opere... e non sono pi tornate a casa
(tratto da A colloquio con Bruno Munari, a cura di Silvana Sperati in C'era due volte... Munari o della creativit, Rivista del Centro Studi
.

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Bruno Munari con la sua "macchina aerea"

BRUNO MUNARI E IL MAC (Movimento Arte Concreta)

Il Movimento per l'arte concreta, o MAC, fu un movimento artistico fondato a Milano nel 1948 da Atanasio S
designer Gianni Monnet.

Il fine del MAC era di promuovere l'arte non figurativa, ed in particolare un tipo di astrattismo libero da ogn
qualsiasi contatto con le forme della natura e dell'ambiente, da cui prendevano invece avvio le ricerche 'ast
In questo senso il nome del movimento si rif ad una accezione del termine "concreto"

Il MAC esord con una mostra collettiva tenuta alla Libreria Salto di Milano il 22 dicembre 1948, presentata
concreta" con dodici stampe a mano astratte di Dorazio, Dorfles, Fontana, Garau, Mino Guerrini, Mazzon, M

Negli anni seguenti, il Movimento si struttura con una rete organizzativa diffusa in varie citt, oltre Milano,
pittori o scultori, ma anche architetti, industrial designers, grafici.
Quest'ultima caratteristica del MAC pu essere messa in relazione con la molteplicit di interessi di due figu

Successivamente alla sua fondazione aderirono al movimento: Gianni Bertini,Ferdinando Chevrier, Franz Fu
Veronesi, Luiso Sturla.
Fra gli architetti che aderironoal MAC : Attilio Mariani, Carlo Perogalli, Tito Varisco, Roberto Menghi, Marco
Vigan. Ebbero rapporti con il MAC anche i giovani pittori romani Accardi, Dorazio, Perilli, che daranno vita
Il MAC si sciolse nel 1958.

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1952 artisti del gruppo MAC, da sinistra a destra dierto


Regina Macchi, Saito, Luigi Veronesi, Gianni Bettini, Bruno Munari, Mimmo Sal
da sinistra a destra davanti, Gianni Monet, Gillo Dorfles, Giusep

1947 Bruno Munari "ricerca della comodit" uso di una polt

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1947 Bruno Munari patocolare "ricerca della comodit" uso di un

LE OPERE

La vulcanica produzione "artistica" in senso stretto di Munari, apparsa in pi di 200 mostre personali e 400
forme.
Negli anni del fascismo, Munari lavor principalmente come grafico nel campo del giornalismo, realizzando
futuristi alcuni dipinti, dedicandosi a opere via via meno convenzionali, come la "tavola tattile" (1931), la "m
collage (1936), il mosaico per la Triennale di Milano (1936), le strutture con elementi oscillanti (1940).

Bruno Munari

Negli anni '40 e '50, cominci a delineare alcune linee guida della sua esplorazione:
l'arte cinetica (le lancette di "Ora X", del 1945)
la luce (le fotografie del 1950, i "Negativi positivi" del 1948, gli esperimenti con luce polarizzata del 1954)
il gioco (i "Giocattoli d'artista" del 1952)
gli oggetti immaginari (le "Scritture illeggibili di popoli sconosciuti", del 1947, il "Museo immaginario del
1958, i "Fossili del 2000" del 1959)
la natura e il caso ("Oggetti trovati" del 1951, "Il mare come artigiano"del 1953).

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1990 Bruno Munari con "tensione e compressione"

Nel 1949 inizi a realizzare i "libri illeggibili", a met fra editoria e arte visiva, in cui esplor le possibilit m
fino al 1988), mentre del 1954 la sua fontana per la Biennale di Venezia.
Negli anni '60, grazie all'adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, foto
un'enciclopedia dell'arte fai-da-te, dove ogni opera conteneva l'implicito messaggio per l'osservatore "prova
strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali ("I colori nella luce", del 1963, comprendeva musiche
di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano.
Durante gli anni '70, dato il maggiore interesse rivolto alla didattica vera e propria e alla scrittura, la produ
riprendere solo alla fine del decennio. Nel 1979 realizz uno spettacolo di luce per il Teatro comunale di Fire
Negli anni '80 e '90 Munari prosegu nell'esplorazione di tutti i temi gi delineati in passato, con la stessa g
ormai avanzata.
Nelle ultime opere si va accentuando la dimensione privata, che ha un riscontro parallelo nella vasta produ
Corraini per amici e bibliofili.

IL DESIGN INDUSTRIALE

Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. - Noi non fa
fu.
(Bruno Munari, a proposito della lampada Falkland)

1953 Bruno Munari con la scimma Zizi

Come libero professionista, Munari ha disegnato dal 1935 al 1992 diverse decine di oggetti d'arredamento
mobili combinabili, ecc.), la maggior parte dei quali per Bruno Danese.
E proprio nel campo del disegno industriale Munari ha creato i suoi oggetti di pi grande successo, come il
viaggio"pieghevole, per ricreare un ambiente estetico familiare nelle anonime camere d'albergo (1958) (fot
(1958) (fotografia), la celebre lampada Falkland (1964) (fotografia), l'Abitacolo (1971) (fotografia) e la lam
Oltre alla progettazione di oggetti d'arredamento, Munari realizz anche allestimenti di vetrine (La Rinascen
automobili (Montecatini, 1954), elementi espositivi (Danese, 1960, Robots, 1980), e persino dei tessuti (As
"Tempo libero" Swatch, del 1997.

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Bruno Munari

Che cos' un abitacolo Bruno Munari per Robots di Milano, Domus n.46

Che cos' un ABITACOLO? Negli aerei monoposto il posto del pilota, contenete comandi e strumenti, spa
Nelle automobili di ogni tipo lo spazio che accoglie le persone. Nelle astronavi lo spazio che accoglie gli
navigazione. Abitacolo lo spazio abitabile in misura essenziale. In modo figurativo anche l'intimo recess
forma il proprio mondo. Nelle case degli adulti, non tutti i ragazzi hanno una camera tutta per loro che pos
solo un letto, un tavolo, una sedia, un posto per i libri, gli abiti in una valigia come ho avuto io stesso per p
isolare, dove poter studiare, meditare, scrivere, leggere, dormire, ascoltare la loro musica, conversare con
Da questa esigenza nasce questo Abitacolo, il quale intende risolvere il problema, per ora, sia dal lato strut
quello economico.
Abitacolo una struttura di acciaio ridotta alla sua essenza. Il modulo di venti centimetri con tutti i suoi s
Questa struttura di acciaio saldato plastificata con resine epossidiche a 200 gradi. Il suo colore grigio m
La struttura base porta un tavolo, regolabile in altezza e inclinazione. Quattro mensole per libri, di ottanta c
superfici di ottanta per centonovanta possono essere fissate a qualunque altezza sui quattro montanti, che
galletti a vite.
Il montaggio molto semplice, non occorrono istruzioni.
Due cesti metallici si possono agganciare dove si vuole, per mettere ogni cosa. Una ventina di ganci per ap
dove si vuole.
Il tutto pesa 51 chili.
L'insieme solido come se fosse saldato; anche un adulto grasso e antipatico pu salire sull'Abitacolo senza
portare anche venti persone.
Non stato ancora stabilito il prezzo di questo Abitacolo, ma certamente coster meno di un tavolo, quattr
letti e quattro scale. Senza calcolare che Abitacolo assolutamente neutro, non impone una sua estetica es
qualunque adattamento o trasformazione che l'ambiente voglia fare, rendendosi sempre pi invisibile secon

Bruno Munari

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1971 Bruno Munari Abitacolo

I LIBRI E LA GRAFICA INDUSTRIALE

La produzione editoriale di Munari si estende per settant'anni, dal 1929 al 1998, e comprende libri veri e pr
bambini, testi scolastici), libri-opuscolo pubblicitari per varie industrie, copertine, illustrazioni, fotografie. In
sperimentale, che lo spinge a esplorare forme insolite e innovative a partire dall'impaginazione, dai Libri ille
divulgative come il famoso Artista e designer (1971). Alla sua vasta produzione come autore vanno aggiun
Gianni Rodari, Nico Orengo e altri.

Bruno Munari mentre realizza un protipo di un libro

Per valutare l'impatto che l'opera di progettazione di Munari ha avuto sull'immagine della cultura in Italia, s
Munari realizz con Max Huber tra il 1962 e il 1972 la grafica delle collane Piccola Biblioteca (con il quadrat
orizzontali rosse), Collezione di poesia (con i versi su fondo bianco in copertina), Nuovo Politecnico (con il q
centrale), Letteratura, Centopagine, e delle opere in pi volumi (Storia d'Italia, Enciclopedia, Letteratura ita
grafiche di grande successo, si ricordano la Nuova Biblioteca di Cultura e le Opere di Marx-Engels per Edito

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Bruno Munari

GIOCHI E LABORATORI

C' sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo del
di cocc e di piciupaci. Di solito i bambini guardano con molta severit queste persone che sono invecchia
giochi, giochi semplici e molto seri."
(Bruno Munari, Fantasia, 1977).
Fra questi si ricordano:
Le costruzioni in legno "Scatola di architettura" per Castelletti (1945)
I giocattoli Gatto Meo (1949) e Scimmietta Ziz (1953) per Pirelli
Dal 1959 al 1976, svariati giochi per Danese (Proiezioni dirette, ABC, Labirinto, Pi e meno, Metti le foglie,
realt)
Primo laboratorio per bambini all'Accademia di Brera di Milano (1977)
Laboratorio "Giocare con l'arte" al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza (1981)
I laboratori per bambini del Kodomo no shiro (Castello dei bambini) di Tokyo (1985)
Il "Libro letto", trapunta scritta che sia libro che letto (1993) per Interflex

I Laboratori per bambini l'esperienza di "Museo vivo"


Giocare una cosa seria!
I bambini di oggi sono gli adulti di domani
aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi
aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi
aiutiamoli a diventare pi sensibili.
Un bambino creativo un bambino felice!
Bruno Munari 1986

Bruno munari e i laboratori visivi per bambini

Giocare con l'arte. L'idea viene sviluppata nel corso di una serie di seminari promossi da Franco Russoli, So
di un "Museo vivo".
L'anno seguente, nel 1977, nasce il primo laboratorio nella stessa Pinacoteca. "L'unico problema che abbiam
bambini, che non smetterebbero mai di giocare, di scoprire nuove cose, attraverso tutte le loro potenzialit

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Lo spirito di fondo che ha animato, sin dall'inizio, il progetto dei laboratori "giocare con l'arte" di Bruno Mu
artistica per mezzo di attivit concrete:

- Ritrovare l'Azione
- Esplorare le Variazioni
- Misurare i Limiti
- Moltiplicare i Punti di vista
- Cambiare le Dimensioni
-Trasformare l'Organizzazione
- Ricercare le Analogie
- Spiazzare le Abitudini

Bruno munari e i laboratori visivi per bambini

PREMI E RICONOSCIMENTI
Premio "Compasso d'Oro" dell'Associazione per il Disegno Industriale (1954, 1955, 1979)
Medaglia d'oro della Triennale di Milano per i libri illeggibili (1957)
Premio Andersen come miglior autore per l'infanzia (1974)
Menzione onorevole dell'Accademia delle Scienze di New York (1974)
Premio grafico Fiera di Bologna per l'infanzia (1984)
Premio della Japan Design Foundation, "per l'intenso valore umano del suo design" (1985)
Premio Lego "per il suo eccezionale contributo allo sviluppo della creativit nei bambini" (1986)
Premio dell'Accademia dei Lincei "per l'attivit grafica" (1988)
Premio "Spiel Gut" di Ulm (1971, 1973, 1987)
Laurea honoris causa in architettura dall'Universit di Genova (1989)
Socio Onorario dell'Accademia di Brera - Premio Marconi (1992)
Cavaliere di Gran Croce (1994)
"Compasso d'oro" alla carriera (1995)
Membro onorario della Harvard University

LIBRI DI BRUNO MUNARI


Tavolozza di possibilit grafiche, con Ricas - Muggiani editore (1935)
Fotocronache di Munari - Domus (1944)
Supplemento al dizionario italiano - Carpano (1958)
Le forchette di Munari - La Giostra (1958)
La scoperta del quadrato - Scheiwiller (1960)
Teoremi sull'arte - Scheiwiller (1961)
Vetrine negozi italiani - Editrice L'ufficio moderno (1961)
Good design - Scheiwiller (1963)
La scoperta del cerchio - Scheiwiller (1964)
Arte come mestiere - Laterza (1966)
Design e comunicazione visiva - Laterza (1968)
Artista e designer - Laterza (1971)
Codice ovvio - Einaudi (1971)
La scoperta del triangolo - Zanichelli (1976)
Fantasia - Laterza (1977)
Xerografie originali - Zanichelli (1977)
Guida ai lavori in legno - Mondadori (1978)
Da cosa nasce cosa - Laterza (1981)
Il laboratorio per bambini a Brera - Zanichelli (1981)

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Il laboratorio per bambini a Faenza al museo internazionale delle


ceramiche - Zanichelli (1981)
Cicc Cocc - FotoSelex (1982)
Uno spettacolo di luce - Zanichelli (1984)
I laboratori tattili - Zanichelli (1985)
Direzione sorpresa, con Mario De Biasi - Cordani (1986)
Giochi e grafica - Comune di Soncino (1990)
Il dizionario dei gesti italiani - adnkronos libri (1994)
Il castello dei bambini a Tokyo - Einaudi (1995)
Spazio abitabile 1968-1996 - Stampa Alternativa (1996)

LIBRI PER L'INFANZIA


Movo: modelli volanti e parti staccate - Grafitalia (1940)
Mondo aria acqua terra - (1940)
Le macchine di Munari - Einaudi (1942)
Abecedario di Munari - Einaudi (1942)
Scatola di architettura - Castelletti (1945)
Mai contenti - Mondadori (1945)
L'uomo del camion - Mondadori (1945)
Toc toc - Mondadori (1945)
Il prestigiatore verde - Mondadori (1945)
Storie di tre uccellini - Mondadori (1945)
Il venditore di animali - Mondadori (1945)
Gigi cerca il suo berretto - Mondadori (1945)
Che cos' l'orologio - Editrice Piccoli (1947)
Che cos' il termometro - Editrice Piccoli (1947)
Meo il gatto matto - Pirelli (1948)
Acqua terra aria - Orlando Cibelli Editore (1952)
Nella notte buia - Muggiani (1956)
L'alfabetiere - Einaudi (1960)
Bruno Munari's ABC - World Publishing Company (1960)
Bruno Munari's Zoo - World Publishing Company (1963)
Nella nebbia di Milano - Emme edizioni (1968)
Da lontano era un'isola - Emme edizioni (1971)
L'uccellino Tic Tic, con Emanuele Luzzati - Einaudi (1972)
Cappuccetto Verde - Einaudi (1972)
Cappuccetto Giallo - Einaudi (1972)
Dove andiamo?, con Mari Carmen Diaz - Emme edizioni (1973)
Un fiore con amore - Einaudi (1973)
Un paese di plastica, con Ettore Maiotti - Einaudi (1973)
Rose nell'insalata - Einaudi (1974)
Pantera nera, con Franca Capalbi - Einaudi (1975)
L'esempio dei grandi, con Florenzio Corona - Einaudi (1976)
Il furbo colibr, con Paola Bianchetto - Einaudi (1977)
Disegnare un albero - Zanichelli (1977)
Disegnare il sole - Zanichelli (1980)
I prelibri (12 libri) - Danese (1980)
Cappuccetto Rosso Verde Giallo Blu e Bianco - Einaudi (1981)
Tantagente - The Museum of Modern Art (1983)
Il merlo ha perso il becco, con Giovanni Belgrano - Danese (1987)
La favola delle favole - Publi-Paolini (1994)
La rana Romilda - Corraini (1997)
Il prestigiatore giallo - Corraini (1997)
Buona notte a tutti - Corraini (1997)
Cappuccetto bianco - Corraini (1999)
.

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1937 Bruno Munari copertina e


impaginazione del poema di
Filippo Tommaso Marinetti "Il
poema del vestito di latte"

1937 Bruno Munari pagine


interne del poema di Filippo
Tommaso Marinetti "Il poema del
vestito di latte"

1937 Bruno Munari pagine


interne del poema di Filippo
Tommaso Marinetti "Il poema
del vestito di latte"

1934 Bruno Munari "nacchnia


inutile" con guscio di zucca
ed elementi mobili

1938 Bruno Munari "tavola tattile"


con elementi mobili , Filippo
Tommaso Marinetti fu il primo a
creare delle tavole tattili
(famosissima la;"Sudan-Paris"
;del 1920) e scrisse il manifesto
del tattilismo nel 1921.

1933 Bruno Munari scultura


"polimaterico", nel 1934
Francesco Depero scrisse "
di l della pittura, verso i
polimaterici"

1932 Bruno Munari illustrazioni


per il "cantastorie Campari, con
27 figurazioni grafiche .
Stampato in 1000 esemplari in
cui si alternano alle poesie
d'amore di Renato Simone le
invenzioni visive di Munari.

1929 Bruno Munari "l'ospedale


delle machine"

1929 Bruno Munari disegno per


lo scritto di Filippo Tommaso
Marinetti "il sugeritore nudo"

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1929 Bruno Munari disegno per


lo scritto di Filippo Tommaso
Marinetti "il sugeritore nudo"

1936 Bruno Munari pagina


"previsione costruttiva" per l'Ala
d'Italia

1936 Bruno Munari pagina


"invito al turismo" per l'Ala
d'Italia

1934 Bruno Munari ceramica "la


tassa delle imposte"

1935 Bruno Munari copertina "la


tavolozza di possibilit
tipografiche"

1934 Bruno Munari collage


"amori subaquei"

1933 Bruno Munari "atmosfera


1933, dopo la gerra vien la
pace" pagina interna dell'
Almanacco Bompiani

1933 Bruno Munari "atmosfera


1933, sex appeal" pagina interna
dell' Almanacco Bompiani

1933 Bruno Munari "atmosfera


1933, arte modernal" pagina
interna dell' Almanacco
Bompiani

1931 Bruno Munari "infinito


verticale" pubblicata come
illustrazione dell' articolo di V.
Orazi "La mostra di
aeropittura" in Rivista del Popolo
d'Italia

1936 Bruno Munari murale per


la IV Triennale

1930 Bruno Munari "cartina


cosmica"

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1937 Bruno Munari copertina


dell " almanacco antiletterario
Bompiani"

1932 Bruno Munari scultura


mobile "respiro di macchina"

1946 Bruno Munari scultura


mobile "macchina inutile",
legno, metallo, perspex"

1948 Bruno Munari scultura


mobile "macchina aritmica"

1950 Bruno Munari "curve


negativo positio" Arte Concreta

1950 Bruno Munari " positivo


negativo" Arte Concreta

1951 Bruno Munari


"compentrazion positivo
negativo" Arte Concreta

1951 Bruno Munari "simultaneit


degli opposti" Arte Concreta

Bruno Munari "negativo positivo


" Arte Concreta

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1965 Bruno Munari "tetracono"


scultura cinetica

1963 Bruno Munari "l'ora x"


probabilmente la prima opera
cinetica prodotta in serie nella
storia dell'arte

1958 Bruno Munari "scultura di


viaggio" ottenuta da un unico
foglio di alluminio, la scultura
viene ottenuta piegando in un
colpo solo il foglio, i tagli e le
linee da piegare sono tracciate
mediante un bagno grazie
all'azione corrosiva di un acido.

1961 Bruno Munari mulltiplo


Acon Bicomb gioco per
Danese, nata in origine come
scultura e frutto delle
esplorazioni di Munari sul tema
del multiplo, Acon Biconb
venne prodotto come gioco per
la prima volta da Danese nel
1961.

1961-1965 Bruno Munari scultura


mulltiplo Acon Bicomb

1961-1965 Bruno Munari


scultura mulltiplo Acon
Bicomb

1953 Bruno Munari maifesto per


le suole Coria della Pirelli

Bruno Munari copertina"le


meraviglie del possibile, raccolta
di fantascienza" edito da Einaudi

1950 Bruno Munari maifesto


"biro, la penna a sfera, il doppio
refil "magum""per l'Agenzia Biro

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Bruno Munari copertina"sfida di


venere"

Bruno Munari copertina"Opera


Aperta" di Umberto Eco per i
Satelliti Bompiani, Il progetto di
graphic design comprende tutte
le copertine per tutta la collana

Bruno Munari copertina"la cit


induastriale" per la piccola
bibilteca EinaudiIl progetto di
graphic design comprende tutte
le copertine per tutta la collana

Bruno Munari copertina


semiotica" per Enaudi
rPaperbck, il progetto di graphic
design comprende tutte le
copertine per tutta la collana

1941 Bruno Munari copertina


Progetto per il primo libro di
Bruno Munari "le macchine di del
Munari" Copertina a collage, 16
pagine. Questa realizzazione su
sfondo nero non venne utilizzata
a causa del formato fuori
standard cm 12,5 x 34,5

1942 Bruno Munari copertina


Progetto per il primo libro di
Bruno Munari "le macchine di
Munari"venne stampata con
una composizione a sfondo
rosso in formato 21,5 x 28,5
cm.

1960 Bruno Munari pagina


interna del libro "Alfabetriere"

1960 Bruno Munari pagina


interna del libro "Alfabetriere"

Bruno Munari copertina per ll


libro di Gianni Rodari "il libro
degli errori"edito da G.Einaudi

1950 Bruno Munari copertina


"amore in climi freddi" e progetto
grafico per la collana " uno a
giorno" edita da Bompiani

1950 Bruno Munari copertina "il


bambino perduto" e progetto
grafico per la collana " uno a
giorno" edita da Bompiani

1950 Bruno Munari copertina


"la moglie inglese" e progetto
grafico per la collana " uno a
giorno" edita da Bompiani

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1945 Bruno Munari copertina il


suo libro"il venditore degli
animali" edito da Mondadori la
collana completa era composta
da 7 titoli, riedito da Corraini

1951 Bruno Munaripagia interne


del suo libro"il libro illeggibile"i

Bruno Munari copertina per il


suo libro"Zoo"

1945 Bruno Munari scatola di


architettura MC1

1964 Bruno Munari manifesto per


Campare

1968 Bruno Munari logotipo

1947 Bruno Munari sedia per


sedute brevi, sedia impossibile
con seduta inclinata

1950 Bruno Munari lampada


cubica

1947 II gatto Meo Romeo


realizzato con scheletro in fil di
ferro, rivestito in Gommapiuma
Pirelli e con i baffi di nailon
prodotto da Pirelli.
Il gatto Meo finisce come
portafortuna sopra una
mensola dello studio di
Picasso. E a chi gli chiedeva se
sapesse chi aveva ideato quel
gatto di gommapiuma, il
Maestro rispose: " Certamente
lo so. E' un filosofo italiano:
Bruno Munari".

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grafica

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web

stampa

1954 Bruno Munari secchiello


per il ghiaccio

1958 Bruno Munari lampada Bali

1958 Bruno Munari posacenere


cubo per Danese

1959 Bruno Munari lampada


esagonale

1964 Bruno Munari lampada


Falkand

1967 Bruno Munari poltrona


Derby per Styldomus

1974 Bruno Munariposacwener


e portaoggetti da scrivania Cipro

1978 Bruno Munari lampada Stilo

1979 Bruno Munari libreria per


Robot

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photo

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