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1 Premessa
LAssociazione Rinnovamento nello Spirito Santo attua le finalit previste dallart.2 dello
Statuto dellomonima Associazione che si specificano in tre direzioni:
a)
allinterno della Chiesa, promuovendo il Rinnovamento dei singoli cristiani e delle
comunit cristiane con la preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito Santo per la riscoperta
del Battesimo e dellidentit cristiana e della vita carismatica;
b)
allinterno della stessa Associazione proponendo ladesione ad un cammino di fede per la
santificazione degli associati, con la formazione di Gruppi e Comunit da diffondere nel tessuto
ecclesiale e sociale;
c)
allinterno della societ civile e nel mondo, attraverso limpegno di tutta lAssociazione per
la promozione della Nuova Evangelizzazione e della Cultura di Pentecoste, per un profondo
rinnovamento cristiano delle attivit che animano la vita sociale e civile.
1.2 Preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito Santo
1.2.1 Lesperienza spirituale derivante dalla preghiera per una rinnovata effusione dello
Spirito Santo favorisce in chi laccoglie una radicale conversione e pone tutta la vita sotto la guida
dello Spirito Santo e la signoria di Cristo.
La novit che scaturisce da questa esperienza avvia alladesione ad un progetto di vita nuova
che si significa attraverso:
a)
la comunione fraterna nella Associazione e nella Chiesa tutta;
b)
un cammino graduale di conformazione a Cristo;
c)
la ricerca della santit attraverso lobbedienza alla parola di Dio;
d)
la partecipazione ai sacramenti (specialmente Eucarestia e Riconciliazione);
e)
la preghiera personale e liturgica;
f)
limpegno per levangelizzazione;
g)
luso dei carismi per il bene comune;
h)
la creazione di ministeri di fatto a servizio della vita associativa ed ecclesiale.
1.2.2 Per coloro che hanno vissuto lesperienza della preghiera di effusione lAssociazione
propone di sviluppare consapevolmente le capacit spirituali derivanti dal battesimo, con un
cammino di fede che si attua mediante la partecipazione alla vita di un Gruppo o di una Comunit,
in cui si pu trovare cura pastorale, lopportuna formazione spirituale e il sostegno per un
equilibrato esercizio dei carismi e dellimpegno ministeriale.
1.2.3 La proposta per vivere lesperienza spirituale per una rinnovata effusione dello Spirito
Santo opportunamente preceduta da una serie di incontri preparatori nei quali vengono annunciati
in modo kerigmatico e testimoniale i contenuti della fede.
Tale percorso denominato Seminario di vita nuova nello Spirito. Ha come obiettivo la
riscoperta della grazia battesimale, linteriorizzazione delle principali verit della fede e
lintroduzione ad un cammino di vita nuova nello Spirito Santo.
1.2.4 Lesperienza ha sancito che il percorso del Seminario di vita nuova nello Spirito in
preparazione alla preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito Santo necessario per tutti
coloro che decidono di aderire allAssociazione.
1.2.5 La preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito Santo, esperienza centrale della
spiritualit del Rinnovamento nello Spirito Santo, deve essere personale e viene svolta
ordinariamente con un tempo di intercessione animato da un gruppo di fratelli/sorelle anziani del
cammino del Rinnovamento.
1.2.6 LAssociazione promuove la diffusione dellesperienza anche al di fuori dei propri
Gruppi e delle proprie Comunit offrendo il Seminario di vita nuova nello Spirito come strumento
per la Nuova Evangelizzazione.
A quanti hanno partecipato a questo tipo di Seminario di vita nuova ed intendano aderire
allAssociazione Rinnovamento nello Spirito si richiede di completare il cammino formativo
allinterno di un Gruppo o Comunit riconosciuta.
1.3 Itinerario formativo
1.3.1 Litinerario formativo della Associazione fondato sulla Parola di Dio. Il percorso
maturato dallesperienza di questi anni ha visto consolidarsi in modo fondamentale le seguenti
dinamiche:
1) seminario di preparazione alleffusione dello Spirito;
2) cammino di fede allinterno di un gruppo/comunit;
3) formazione permanente ispirata al progetto unitario di formazione;
4) impegno e formazione nei vari ministeri di fatto.
LAssociazione predispone a vantaggio di tali attivit e in generale della vita del
Rinnovamento nello Spirito Santo, un Progetto Unitario di Formazione destinato primariamente ai
Gruppi e alle Comunit.
Tale Progetto, pur non essendo esaustivo dei cammini formativi allinterno del
Rinnovamento, ne costituisce riferimento basilare.
Il Progetto articolato su tre livelli, in particolare:
a)
Livello di Base: destinato a fornire i principi formativi dellidentit carismatica
dellAssociazione, in ordine ai Seminari di vita nuova, alla Preghiera Comunitaria
Carismatica e alla Vita Comunitaria.
b)
Livello di Crescita: destinato a fornire i principi formativi agli animatori e ai
responsabili di ogni livello in ordine alla dimensione del Discepolato, della Vita Pastorale e
della Vita Carismatica;
c)
Livello di Approfondimento: destinato a fornire i principi formativi in ordine ad
alcuni ambiti di impegno e di evangelizzazione quali la Famiglia, i Giovani e i Sacerdoti.
LAssociazione propone inoltre giornate di ritiro, corsi, settimane formative, pubblicazioni e
riviste, audio, video e multimediali che supportino e integrino lindispensabile strumento formativo.
La specifica attenzione ai giovani, alla famiglia e ai sacerdoti si sviluppa in ambiti di
evangelizzazione che avranno cura di promuovere la diffusione della grazia del Rinnovamento in
tali condizioni di vita e vocazionali, perch possano trasmettere la spiritualit carismatica con
momenti esperienziali e formativi specifici, secondo lo stile proprio del Rinnovamento e con
particolare riguardo alla vita della Chiesa locale.
1.4 Formazione Liturgica
La liturgia fonte e culmine della vita della Chiesa (SC, 10). LAssociazione pertanto
educa gli aderenti ad una corretta formazione liturgica che aiuti a partecipare consapevolmente
attivamente e fruttuosamente (SC, 11) alle celebrazioni. A questo scopo invita a dare il giusto
spazio alla creativit e alla partecipazione, nel rispetto delle norme liturgiche vigenti. Tale
educazione avviene anche attraverso lorganizzazione di corsi e settimane dedicate al tema,
attraverso linterazione con la formazione destinata ai ministeri di animazione carismatica quali il
ministero di animazione della preghiera e della musica e del canto e il ministero di intercessione per
i sofferenti.
II APPARTENENZA
2.1 Condizioni
Appartengono allAssociazione i singoli fedeli che, dopo il previsto cammino di preparazione,
hanno ricevuto la preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito Santo (Statuto art.4 1) e che
partecipano attivamente alla Associazione.
debbono intendersi comunit del RnS, in base allart.6 comma 3 dello Statuto, e possono
richiedere di essere iscritti nellAnnuario dellAssociazione con tale denominazione, previa una
fraterna verifica da parte degli Organismi regionali.
2.6.9 Comunit di Alleanza
La Comunit di Alleanza deve possedere anche i seguenti requisiti:
a) comunitariamente: la chiamata ad esprimere una particolare vocazione e missione
nellambito ecclesiale e/o sociale;
b) tra i singoli aderenti: vincoli pi stretti di corresponsabilit, di condivisione e di mutuo
sostegno.
La verifica dellesistenza di tali requisiti effettuata, ai sensi dellart.17 dello Statuto, dal
Consiglio Nazionale, su proposta del Comitato Nazionale di Servizio di Servizio, sentito il livello
regionale e la commissione giuridica.
Ai fini della verifica dei requisiti, gli impegni specifici alla vita fraterna e al servizio saranno
sanciti in una regola scritta, compatibile con lo Statuto dellAssociazione. Tali regole scritte
possono anche prevedere che gli impegni specifici siano assunti sotto forma di promesse e/o
formule di alleanza espressamente indicate.
Ordinariamente, una Comunit appartenente allAssociazione Rinnovamento nello Spirito
Santo esplica la sua missione allinterno della Diocesi di appartenenza.
Qualora dalla Comunit si costituiscano delle Fraternit insistenti su territori di altre Diocesi
e/o Regioni, la costituzione dovr avvenire in comunione con il Comitato Regionale di Servizio di
Servizio. Tale fraternit chiamata a partecipare alla vita dellAssociazione con gli stessi diritti e
doveri di un Gruppo del RnS ed entrer a far parte del Consiglio Diocesano, nel territorio nel quale
insiste.
Si estenda tale procedura, con le relative modifiche statutarie, anche alle Comunit gi in
essere nel Rinnovamento.
Qualora un Gruppo, o parte di esso, si costituisca in Comunit del Rinnovamento nello Spirito
Santo, ai sensi del combinato disposto degli artt.6 comma 3 e 17 comma 2 dello Statuto, godr
dellapprovazione insita nelle norme statutarie e, pertanto, non dovr richiedere ulteriori
approvazioni canoniche.
Qualora un Vescovo decida, in virt della particolare vocazione e missione della Comunit
nella propria Diocesi, di dotare tale realt locale di una Regola di vita valida ai fini canonici,
lappartenenza della Comunit allAssociazione Rinnovamento nello Spirito Santo sar
espressamente inserita nel testo approvato dal Vescovo.
La Regola stessa, in questo caso, dovr ricevere da parte degli organi della Associazione un
Nulla Osta preventivo di compatibilit con lo Statuto dellAssociazione RnS.
2.6.10 Nel caso in cui una Comunit nasca su volont di aderenti gi appartenenti ad uno
specifico gruppo del RnS, la costituzione della stessa avvenga in comunione e con il concorso nel
discernimento del Pastorale di Servizio del Gruppo di appartenenza e del livello regionale.
Nel caso che intenda aderire ad una comunit di alleanza un fratello e/o una sorella gi
appartenente ad uno specifico gruppo del Rinnovamento, si coinvolga in modo attivo, con una
condivisione fraterna, il Pastorale di servizio del gruppo di appartenenza nella fase di
accompagnamento e verifica della chiamata ad iniziare il percorso di discepolato e di crescita
nella comunit di alleanza.
Ladesione definitiva ad una specifica comunit di alleanza, ai sensi dello statuto vigente,
comporta la scelta fraterna di partecipare attivamente al cammino in una specifica realt locale, non
potendosi determinare doppio tipo di appartenenza alla stessa associazione che comporterebbe
inevitabili conseguenze in ordine allelenco aderenti del gruppo e alla chiamata ad un eventuale
servizio pastorale. Su tali aspetti chiamato a pronunciarsi il livello regionale per autorizzare
eventuali deroghe.
2.6.11 Comunit con statuto giuridicamente approvato da un Vescovo con diffusione extra
diocesana
Fermo restando che ordinariamente una Comunit esplica la propria missione allinterno della
Diocesi che lha giuridicamente riconosciuta, si rileva in molti casi lesistenza di Comunit di
alleanza del Rinnovamento nello Spirito Santo di pi antica fondazione e dotate di specifico
statuto/regola di vita da parte di un Vescovo di una Chiesa particolare che si sono sviluppate e
diffuse al di fuori della Diocesi di appartenenza. Ci avvenuto con la costituzione di Fraternit, ai
sensi del precedente articolo 2.6.9, in un numero tale da necessitare di un'apposita struttura di
coordinamento, quali ad esempio un Consiglio Generale e/o Moderatore/Moderatori Generale della
Comunit con responsabilit pastorale extra diocesana in ordine al cammino spirituale ed unitario
della Comunit stessa.
Laddove esistenti, tali strutture di coordinamento generale delle Comunit, ai sensi dello
Statuto vigente dell'Associazione con riferimento alla funzione pastorale di rappresentanza, non
sono associabili alle forme di responsabilit previste per i Gruppi e per le Comunit
dell'Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo dal momento che, allinterno dellAssociazione
RnS, ogni membro concorre alla definizione degli Organismi pastorali, prescindendo dal luogo di
appartenenza, sia esso Gruppo o Comunit. Costituiscono, altres, un irrinunciabile punto di
riferimento per gli Organismi pastorali di ogni livello per il consolidamento dei vincoli di
appartenenza, comunione e collaborazione delle singole Fraternit delle Comunit all'Associazione
RnS.
Pertanto, nelle relazioni di comunione tra le varie strutture di servizio allinterno
dellAssociazione RnS, si tengano nella dovuta considerazione i seguenti principi:
a) da parte delle Comunit:
- favorire in ogni modo la partecipazione attiva delle singole Fraternit alla vita associativa a
tutti i livelli;
- procurare che le programmazioni e le attivit non si sovrappongano al cammino unitario dei
Gruppi e delle Comunit della propria Diocesi di appartenenza;
- evitare, nello svolgimento delle proprie attivit di evangelizzazione, la costituzione di
semplici gruppi di effusionati affini alla Comunit e da essa dipendenti;
- evidenziare, nelle relazioni con la Chiesa locale, lappartenenza e la comunione con il
livello Diocesano dellAssociazione RnS, senza che la "fraternit si ponga come un'espressione
distinta dal Rinnovamento nello Spirito;
b) da parte degli Organismi pastorali dell'Associazione RnS:
- favorire a qualsiasi livello e in ogni modo la presenza delle Comunit e, laddove esistenti,
delle loro Fraternit, valorizzando lo specifico carisma e la vocazione della Comunit, favorendone
l'integrazione e la presenza nei Consigli diocesani dellAssociazione RnS;
- relazionarsi ordinariamente con i massimi responsabili delle Comunit, principalmente per
favorire la comunione e la conoscenza dello specifico cammino comunitario e non soltanto per
dirimere eventuali problemi di appartenenza e di comunione;
- indicare nell'Annuario dellAssociazione il Moderatore o il Presidente delle Comunit con
diffusione extra diocesana, previa valutazione di congruit da parte del Comitato Nazionale di
Servizio di Servizio (in ordine alla realt numerica e diffusione);
- convocare il Moderatore o il Presidente delle Comunit inserite nellAnnuario, alla
Assemblea Nazionale annuale;
2.7.1 Nel caso in cui un singolo associato dovesse compiere gravi irregolarit, la decisione di
dichiarare la dissociazione spetta allorgano competente di livello superiore. Nel caso in cui si tratti
di un membro con responsabilit pastorali la decisione di dichiarare la dissociazione spetta al
Comitato Nazionale di Servizio di Servizio.
2.7.2 Contro la dichiarazione di dissociazione linteressato pu proporre ricorso entro sessanta
giorni dalla notifica del provvedimento allorgano superiore e, nel frattempo, il provvedimento rimane
sospeso.
2.7.3 Lorgano superiore, sentite le parti, decide in modo definitivo. Chiunque venga
dissociato, deve essere rimosso dallelenco ufficiale dei membri dellAssociazione.
2.8 Servizi, ministeri e commissioni
2.8.1 Ordinariamente le molteplici attivit del Rinnovamento nello Spirito Santo ad ogni
livello, vengono favorite dagli organi di servizio pastorale con la promozione di servizi e ministeri.
Gli organi pastorali favoriscono le istituzioni di servizi e/o ministeri di fatto, quali a titolo
esemplificativo: accoglienza, animazione della preghiera e della musica e del canto, intercessione
per i sofferenti, formazione, evangelizzazione e missione, Cultura della Pentecoste, etc. Per la
partecipazione alla vita dei singoli servizi e/o ministeri si tiene conto delle doti umane, del cammino
spirituale e del carisma dei singoli aderenti chiamati a farne parte.
2.8.2 Per ciascun servizio e/o ministero di fatto lorgano pastorale nomina un delegato
regionale, al quale dar gli indirizzi e gli orientamenti in relazione alla propria attivit ministeriale.
La delega sullattivit specifica sottoposta annualmente a verifica. I livelli pastorali hanno cura di
verificare anche la costante appartenenza alla vita attiva del movimento da parte dei delegati e delle
loro equipe.
I delegati dei servizi e/o ministeri agiscono su indicazioni del Comitato Regionale di Servizio
e dovranno collegarsi in relazione con la corrispondente ministerialit nazionale. I delegati non
hanno autonomia n pastorale, n organizzativa.
2.8.3 Eventuali commissioni siano istituite con criteri simili a quelli indicati per i ministeri di
cui al comma precedente. Esse potranno essere permanenti oppure costituite per un progetto
limitato nel tempo e rispondono del loro operato allorgano di servizio che le ha istituite.
III ORGANI DI SERVIZIO PASTORALE
3.1 Servizio pastorale
3.1.1 Gli Organi di servizio pastorale dellAssociazione sono indicati nello Statuto (titolo 3
art.7 Principi generali).
3.1.2 Le linee fondamentali del servizio pastorale devono essere svolte ai singoli livelli
locale, regionale e nazionale, cos come definito nello Statuto mantenendosi ciascuno nel proprio
ambito e rispettando il principio di sussidiariet, ossia affinch favorendo ciascun livello
pastorale possa operare nel rispetto delle proprie competenze e facolt, fatto sempre salvo il
riconoscimento del bene comune e lintervento degli organi superiori in termini supplitivi, di guida,
di vigilanza, di accompagnamento, di verifica, di esortazione e di correzione fraterna.
Tali linee fondamentali di impegno pastorale trovano, allinizio di ogni quadriennio, gli
orientamenti generali di riferimento per la vita di tutta lAssociazione in un apposito documento
approvato dal Consiglio nazionale.
Lattivit pastorale, a qualsiasi livello, deve essere ispirata concretamente al:
a)
criterio della vigilanza: custodire la vocazione e missione della Associazione;
b)
criterio dellaccompagnamento degli aderenti nel cammino di fede proposto ad ogni
livello;
c)
criterio della verifica personale, comunitaria e pastorale;
d)
criterio della correzione fraterna;
Si favorisca che allinterno del Comitato Regionale di Servizio di servizio eletto, nella
cura e nella promozione delle suddette aree si tenga conto di carismi e competenze specifiche.
I Comitati Regionali, assumendo le linee del Consiglio Nazionale in merito alla vita
ministeriale, formativa e di evangelizzazione, avranno cura di:
a)
avviare le attivit regionali;
b)
favorire la partecipazione agli eventi e alle attivit formative proprie dellassociazione;
c)
favorire il sostegno economico necessario alla vita associativa, nazionale e regionale;
d)
gestire con la diligenza del buon padre di famiglia le risorse economiche;
e)
individuare i ministeri di cui si avverte reale necessit;
f)
nominare i delegati regionali;
g)
affiancare ai delegati una quipe di sostegno e di condivisione del lavoro.
3.6 Il Coordinatore regionale
In attuazione dellart.15 comma 2 lettera a) dello Statuto, il Coordinatore regionale presiede il
Comitato Eventi istituito a supporto delle attivit organizzative del livello regionale, secondo
quanto previsto nellatto costitutivo dello stesso.
3.7 Comunione fra gli organi pastorali
Per un proficuo rapporto e una maggiore comunione fra gli Organi pastorali di livello
territoriale differente, pur nel rispetto delle diverse competenze e responsabilit pastorali, si
favorisca la comunicazione delle decisioni e la condivisione dei programmi.
4.1 Assemblea nazionale
LAssemblea nazionale, disciplinata dallart.16 dello Statuto sociale, viene convocata
annualmente, preferibilmente allinizio dellanno sociale, per svolgere le attivit consultive e
propositive proprie.
4.2 Il Consiglio nazionale
Il Consiglio Nazionale, agli inizi di ogni quadriennio, dopo le elezioni degli organi nazionali e
regionali, risulta composto come indicato nellart.17 dello Statuto della Associazione.
Le decisioni del CN, ispirate secondo i principi del discernimento comunitario, spirituale ed
evangelico, costituiscono le linee guida di riferimento di tutta la vita associativa. Esse sono il
fondamento delle attivit spirituali, formative, missionarie, pastorali, organizzative ed economiche a
tutti i livelli.
Il Consiglio Nazionale, oltre ad assicurare le linee guida in ordine alla vita associativa,
determina anche i principi generali delle modalit contributive dei singoli aderenti; ha cura di
monitorare periodicamente la situazione economica, in relazione alle attivit deliberate; approva
annualmente i rendiconti consuntivi e i previsionali elaborati e proposti dal Comitato Nazionale di
Servizio.
Il Consiglio Nazionale, in relazione alla propria attivit, pu nominare commissioni referenti
che istruiscano proposte che il Comitato Nazionale di Servizio valuter e sottoporr allo stesso
Consiglio Nazionale perch decida sugli argomenti trattati.
Il Consiglio Nazionale lOrgano cui statutariamente spetta linterpretazione delle norme dello
Statuto e del presente regolamento.
4.3 Il Comitato Nazionale di Servizio
Il Comitato Nazionale di Servizio un organo attuativo di natura collegiale e i vari membri
assumono responsabilit in solido.
I membri eletti nel Comitato Nazionale di Servizio hanno un profilo pastorale definito e il loro
impegno, pur caratterizzandosi su una specifica area della vita dellAssociazione, non pu
considerarsi una mera delega di servizio ministeriale.
Il Direttore d attuazione alle delibere del Comitato Nazionale di Servizio verificando che le
procedure, economiche, giuridiche e amministrative, siano rispondenti ai principi di trasparenza,
legalit e diligenza richiesti, nonch ai requisiti spirituali, evangelici e pastorali dellAssociazione.
Su delega del Presidente, assume responsabilit di firma in ordine alle attivit economiche,
secondo le modalit del regolamento amministrativo interno emanato tempo per tempo dal
Comitato Nazionale di Servizio.
Cura che lorganizzazione del lavoro e delle strutture associative siano funzionali e rispondano
ai bisogni della vita della Associazione e alle indicazioni del Consiglio Nazionale.
Assicura un costante monitoraggio delle attivit economiche e dei flussi economici e
finanziari. Effettua, di concerto con il Coordinatore nazionale, la verifica dei criteri di appartenenza
degli Organi pastorali specificamente per quanto riguarda le forme di partecipazione e sostegno
degli aderenti alla vita del Movimento.
Pu proporre la decadenza degli organi pastorali nel caso in cui riscontri oggettiva carenza dei
requisiti richiesti o mancata accettazione dei criteri di appartenenza e vita pastorale.
IV ELEZIONI
7.1 Diritto di voto per il rinnovo degli organi pastorali
7.1.1 Hanno diritto di voto tutti coloro che fanno parte legittimamente dellAssociazione (art.4
dello Statuto; art.2.3 del Regolamento).
7.1.2 Perde il diritto di voto:
- chi incorso in sanzioni canoniche (cf artt. 313-338 Codice di Diritto Canonico);
- chi per pi di dodici mesi, coincidenti con lultimo anno di mandato precedente la data delle
elezioni, non partecipa regolarmente e/o attivamente alla vita del Rinnovamento nello Spirito Santo
per cause non giustificate.
7.1.3
Il diritto di voto non pu essere esercitato tramite deleghe. Per le elezioni del livello
diocesano, regionale e nazionale, in caso di assenza o impedimento di un Coordinatore, il voto potr
essere espresso da un membro scelto a maggioranza nellorgano pastorale da lui presieduto.
7.2 Requisiti per le candidature
7.2.1 Le persone che vengono candidate, oltre a testimoniare in modo concreto ladesione al
Rinnovamento nello Spirito Santo, secondo quanto indicato negli artt.2, 3.1.2 e 3.1.3 del
Regolamento devono rispondere a precisi requisiti - verificati nel discernimento comunitario - di
idoneit:
a) umana: buon senso, equilibrio, maturit e senso di responsabilit, specchiata moralit;
b) spirituale: evidente e comprovato cammino di conversione; vita guidata dallo Spirito Santo;
adeguata conoscenza della Parola di Dio e del Magistero derivante da un cammino di
formazione permanente;
c) carismatica: esperienza maturata nellesercizio dei carismi e capacit di discernimento;
d) di comunione nella realt locale e/o nellorgano pastorale in cui si pu essere eletti;
e) di maturit ecclesiale necessaria per affrontare adeguatamente le responsabilit derivanti
dallassunzione dellincarico;
f) di impegno temporale adeguato all'incarico assunto e prioritario rispetto ad altri impegni di natura
ecclesiale o di tipo associativo o di volontariato.
Non di ostacolo alla candidatura la relazione di parentela o affinit con altro candidato della
stessa lista.
7.2.2
Ogni singolo aderente alla associazione pu dichiarare la disponibilit ad essere
candidato. La dichiarazione di disponibilit ad essere formato, secondo quanto previsto dal
tradizionale documento pastorale di prassi elaborato dal Comitato Nazionale di Servizio e dal
Consiglio Nazionale in vista delle elezioni, non comporta lautomatica accettazione della
candidatura, che sempre subordinata alla verifica della presenza dei requisiti richiesti, alla
effettiva formazione e al discernimento degli organi pastorali ai vari livelli. Non ammessa in
qualsiasi forma la propaganda elettorale o lautocandidatura.
7.2.3 Per essere eletti in un Pastorale di servizio, di norma, si richiede unanzianit di almeno
due anni dalla data di effusione e la partecipazione al cammino di orientamento e formazione
previsto nel documento pastorale appositamente emanato, fatta eccezione per il Pastorale di
servizio dei gruppi di nuova formazione.
Lorgano superiore pu preventivamente autorizzare deroghe su richiesta dellorgano
pastorale uscente.
7.2.4
Per essere eletti negli organi di servizio di livello diocesano e regionale si richiede
unesperienza di almeno un mandato in un organo di servizio pastorale o, se ministeriale, di livello
regionale/nazionale, o di un mandato come Consigliere spirituale. Oltre ai requisiti previsti al punto
7.2.1 costituisce elemento per il discernimento da parte dellorgano superiore, anche per i sacerdoti
aderenti, la partecipazione al cammino di orientamento e formazione previsto nel documento
pastorale appositamente emanato.
7.3 Modalit per le candidature
7.3.1 Per essere inseriti in una lista di candidati per il livello diocesano - laddove esistono i
Comitati diocesani necessario ricevere almeno due segnalazioni da parte del pastorale di
servizio delle realt locali.
Per il livello regionale, per lelezione del Comitato Regionale di Servizio necessario che
ogni Consiglio Diocesano proponga fino a cinque nominativi; nelle regioni in cui lassemblea
elettiva regionale ai sensi dellart.13 comma 2 dello Statuto, i cinque nominativi saranno proposti
dal pastorale di servizio delle realt locali.
7.3.2 Per il livello delle realt locali, diocesano e regionale, ogni organo di servizio uscente
responsabile del discernimento sui candidati di cui prepara la lista che comunica all'organo
competente per la nomina del presidente dell'assemblea elettorale. Leventuale esclusione di
candidati, comunque frutto di un attento discernimento, deve essere comunicata fraternamente e
secondo i principi evangelici e deve essere motivata allorgano pastorale superiore.
Lorgano pastorale superiore ha facolt di effettuare osservazioni, di richiedere ulteriori
approfondimenti ed eventualmente di riammettere i candidati esclusi.
7.3.3 La suddetta comunicazione va fatta secondo tempi necessari e sufficienti perch si
sviluppi, in un clima autenticamente evangelico, una reale verifica pastorale spirituale e
comunitaria.
7.3.4 data facolt anche agli organi pastorali di livello superiore verificare, per ogni
candidato, precedentemente alle elezioni, la presenza dei requisiti necessari, con il metodo del
discernimento collegiale.
Nel caso si ravvisi levidente carenza dei requisiti necessari, tale da poter compromettere
loperato dellorgano pastorale o il buon nome dellAssociazione, lorgano pastorale di livello
superiore pu operare lesclusione della candidatura, motivandola al diretto interessato e allorgano
pastorale di livello inferiore. La verifica delloperato, in ultima istanza, spetter al Comitato
Nazionale di Servizio.
7.3.5 Per il Pastorale di servizio sono candidati tutti i membri che ne abbiano i requisiti, come
dallultimo elenco ufficiale di aderenti alla realt locale, eccetto coloro che si autoescludono, in
forma scritta o la rendano manifesta pubblicamente, o siano stati esclusi dagli organi preposti.
7.3.6 Ogni Comitato diocesano di servizio stabilisce il numero di candidature che possono
essere fatte da ogni realt locale per il rinnovo del Comitato di Servizio stesso, fino ad un massimo
di 3 per lelezione dei Comitati diocesani composti da tre membri e fino ad un massimo di 5 per i
Comitati diocesani composti da cinque membri.
verifica delle attivit poste in essere. In presenza di comprovate carenze, tale organo, in
comunione con lorgano pastorale superiore, pu decidere lo scioglimento dellorgano di
servizio e/o la decadenza dalle funzioni del singolo membro.
7.4.8 Sono cause di decadenza:
a) dimissioni;
b) sopravvenute cause di ineleggibilit o sopravvenuta conoscenza di preesistenti cause di
ineleggibilit ai sensi dellart.7.2.1;
c) ingiustificata assenza per oltre dodici mesi consecutivi dalla vita del gruppo o comunit e/o
dallorgano pastorale del quale membro o al quale partecipa in funzione della carica;
d) ingiustificata assenza per oltre sei mesi consecutivi dalle attivit del Comitato Regionale di
Servizio;
e) ingiustificata assenza per oltre tre sedute consecutive del Consiglio Nazionale;
f) mancata accettazione di fatto dei principi sanciti dallo Statuto e dal regolamento
dellAssociazione;
g) mancata accettazione di fatto dei programmi e delle prassi dellAssociazione e venir
meno agli impegni assunti ai sensi dellart.2 del presente Regolamento;
h) reiterata assenza ai momenti formativi previsti, a partire dagli eventi nazionali e
regionali;
i) reiterata richiesta nei confronti dellAssociazione di prestazioni economiche collegate e
collegabili al servizio svolto, in qualsiasi forma esso sia esercitato ed in qualsiasi modo le
pretese economiche siano state avanzate.
La decadenza pronunciata dallorgano pastorale di livello superiore, dopo le opportune
verifiche. In caso di inerzia, in ultima istanza, interviene il Comitato Nazionale di Servizio.
7.5 Procedimento elettorale per il livello nazionale
7.5.1 Il Coordinatore nazionale uscente convoca lAssemblea nazionale per lelezione del
Presidente e dei sei membri aggiunti del Consiglio nazionale.
Contestualmente il Presidente convoca il Consiglio Nazionale uscente per lelezione dei
membri del Comitato Nazionale di Servizio.
Tutti gli aventi diritto al voto sono convocati in forma scritta. La convocazione va spedita
almeno quindici giorni prima della data fissata per lelezione.
7.5.2 LAssemblea nazionale presieduta dal Coordinatore nazionale uscente; il Consiglio
nazionale dal Presidente nazionale uscente.
Per la validit dellelezione necessario che siano presenti in prima convocazione i 2/3 degli
aventi diritto.
Nel caso non si costituisca validamente in prima convocazione, lAssemblea nazionale
risulta validamente costituita, in seconda convocazione, con la presenza della maggioranza assoluta
(50%+1) dei suoi componenti.
7.5.3 Possono essere candidati al ruolo di Presidente solo coloro che hanno gi maturato
almeno un mandato di servizio nel Comitato Nazionale di Servizio.
Per lelezione del Presidente possono proporre candidature:
a) il Consiglio Nazionale uscente, il quale pu proporre fino a 3 candidature con le seguenti
modalit: ogni membro del Consiglio Nazionale, appositamente convocato in seduta ordinaria, ha
facolt di proporre un candidato. I nominativi che avranno riportato il maggior numero di
segnalazioni, saranno inseriti nella lista. Per essere inseriti in una lista di candidati, necessario
ricevere almeno tre segnalazioni;
b) ogni Consiglio Regionale pu proporre candidature fino ad un massimo di tre, con procedura
analoga a quella prevista per il Consiglio Nazionale.
7.5.4 Il Comitato Nazionale di Servizio uscente raccoglie le candidature e verifica, a norma
del regolamento, la presenza dei requisiti e la disponibilit da parte dei singoli candidati. Il
Comitato Nazionale di Servizio, in caso di non accettazione di candidature, comunica a chi propone
1) Coordinatore nazionale;
2) Direttore;
3) altri eventuali membri del Comitato Nazionale di Servizio, fino ad un massimo di tre, secondo
quanto stabilito dal Consiglio Nazionale uscente.
7.5.9 Di norma possono essere candidati al ruolo di Coordinatore nazionale e di Direttore
coloro che hanno gi maturato almeno un mandato di servizio nel Comitato Nazionale.
Possono essere candidati tra i 3 membri del Comitato Nazionale di Servizio coloro che hanno
gi maturato almeno un mandato di servizio nel Consiglio nazionale.
Le candidature per il Coordinatore nazionale e per il Direttore possono essere proposte dal:
a) Comitato Nazionale di Servizio uscente il quale pu proporre nella lista fino a tre candidati
con le seguenti modalit: ogni membro del Comitato Nazionale di Servizio, appositamente
convocato in seduta ordinaria, ha facolt di proporre un candidato;
b) ogni Comitato Regionale di Servizio pu proporre al Comitato Nazionale di Servizio uscente
le candidature di sorelle e di fratelli, fino ad un massimo di tre, con procedura analoga a quella
prevista per il Comitato Nazionale di Servizio.
I nominativi che avranno riportato il maggior numero di segnalazioni, saranno inseriti nella
lista. Per essere inseriti in una lista di candidati, necessario ricevere almeno tre segnalazioni.
7.5.10 Il Comitato Nazionale di Servizio uscente raccoglie le candidature, verifica, a norma
del regolamento, la presenza dei requisiti, la disponibilit da parte dei singoli nominativi proposti e
predispone le liste per ogni ambito.
7.5.11 Il giorno delle votazioni il Consiglio Nazionale, costituito il seggio elettorale, procede
in ordinata successione e con singola votazione a scrutinio segreto, alla elezione del Coordinatore
nazionale e del Direttore.
Per ogni singola votazione, ciascun membro del Consiglio Nazionale pu esprimere una sola
preferenza. Risulta eletto chi riceve almeno i due terzi (2/3) dei voti. Se dopo il primo scrutinio
nessuno raggiunge detta maggioranza, si ripete la votazione tra i primi due candidati della lista
con il maggior numero di voti, fino a quando uno dei due non raggiunga i 2/3. Se dopo 5
scrutini nessuno avr raggiunto il quorum, il Presidente dellAssemblea el ettiva, previo
discernimento, ha facolt di sospendere e aggiornare le elezioni, o procedere a votazione a
maggioranza assoluta.
7.5.12 Il Consiglio Nazionale procede di seguito alla elezione di altri membri il Comitato
Nazionale di Servizio, fino ad un massimo di tre. Il Consiglio Nazionale uscente avr cura,
precedentemente alle votazioni, di individuare fino a tre aree di attivit, per le quali si rende
necessario eleggere i rimanenti componenti del Comitato Nazionale di Servizio.
7.5.13 La procedura per le candidature degli altri componenti del Comitato Nazionale di
Servizio la seguente:
a) il Comitato Nazionale di Servizio pu esprimere fino a 5 candidature;
b) ogni Comitato Regionale di Servizio pu esprimere fino a 5 candidature.
Il Comitato Nazionale di Servizio uscente raccoglie tutte le candidature, verifica a norma del
Regolamento la presenza dei requisiti e la disponibilit da parte dei singoli nominativi proposti.
Tutti i nominativi raccolti saranno assegnati dal Comitato Nazionale di Servizio alle liste
corrispondenti alle aree di attivit. Per essere inseriti nella lista di candidati, necessario ricevere
almeno due segnalazioni.
Il Consiglio Nazionale a norma di quanto indicato allart.7.5.13 del presente Regolamento
procede con votazione separata per ogni singolo membro allelezione dei componenti del Comitato
Nazionale di Servizio, utilizzando le apposite liste predisposte per aree di attivit. Per eleggere i
membri del Comitato Nazionale di Servizio, ciascun membro del Consiglio Nazionale pu
esprimere una sola preferenza per lista. Risulta eletto chi riceve al primo scrutinio almeno il
cinquanta per cento pi uno (50%+1) dei voti. Se dopo il primo scrutinio nessuno raggiunge detta
maggioranza, si ripete la votazione tra i primi due candidati della lista con il maggior numero
di voti, fino a quando uno dei due non raggiunga la maggioranza assoluta dei voti. Se dopo 5
9.4 Per assicurare che la Fondazione Alleanza del Rinnovamento nello Spirito Santo
ONLUS agisca sempre in conformit alle finalit dellAssociazione Rinnovamento nello Spirito
Santo, tre membri del Comitato Nazionale di Servizio e due Consiglieri Nazionali fanno parte del
Consiglio Direttivo della Fondazione Alleanza del Rinnovamento nello Spirito Santo ONLUS.
Questi ultimi vanno eletti nella prima seduta utile di Consiglio Nazionale dopo il rinnovo del
Comitato Nazionale di Servizio. Per lelezione, ogni membro del Consiglio Nazionale dispone di un
voto. Risultano eletti i primi due. A parit di voto si proceda al ballottaggio; in caso di ulteriore
parit al sorteggio.
VII - DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
10.1 Nel caso che lAssociazione Rinnovamento nello Spirito Santo dovesse sciogliersi, le
risorse disponibili passeranno alla Conferenza Episcopale Italiana la quale ne assicurer la
destinazione ad altre associazioni che abbiano finalit simili alla nostra. In questa operazione il
CDC (cfr. can 326, 1 e 2) prescrive che siano salvaguardati gli eventuali diritti acquisiti come
anche le volont degli offerenti.
10.2 Per quanto non previsto dallo Statuto o dal presente Regolamento si far riferimento
alle prassi di comportamento approvate ed aggiornate dal Consiglio Nazionale.
10.3 I Consigli Regionali nella loro autonomia organizzativa ed amministrativa possono
emanare direttive purch non siano gi previste od in contrasto con le norme dello Statuto e del
Regolamento e dandone comunicazione scritta al Coordinatore Nazionale.
10.4 Nelleventualit che sorgessero dei dubbi o delle controversie sullinterpretazione dello
Statuto, del Regolamento o delle prassi di comportamento lorgano competente il Comitato
Nazionale di Servizio, il quale pu avvalersi di una Commissione consultiva nominata dal
Consiglio Nazionale. Tale commissione pu essere incaricata anche di valutare preventivamente se
ladozione di eventuali Regolamenti a livello regionale e/o diocesano e la conformit degli Statuti
e/o Regolamenti di Comunit o altre aggregazioni che chiedono di associarsi al Rinnovamento nello
Spirito Santo non siano in contrasto con le finalit dellAssociazione Rinnovamento nello Spirito
Santo.