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CORANI,
CONVEGNI,
GIORNALI.
UN PASTICCIACCIO
sul Corriere del 21.u.s., l amico Pierluigi Battista mi chiama in causa come autore
della Prefazione al Corano edito a cura di Hamza R. Piccardo (Newton Compton),
nel cui commento rileva spunti antisemiti; e pretende da me una decisa presa di dis
tanze . Gia da tempo ho fatto di piu.
Il Corano in oggetto e edito dall Unione delle Comunita ed Organizzazioni Islamich
e in Italia (U.C.O.I.I.), non lontana
dicono - da simpatie fondamentaliste : che vi
figuri la Prefazione di un cattolico e dunque un notevole segno d apertura.
Percio mi meravigliai che Magdi Allam, criticandone il commento antiebraico e antic
ristiano ( Il Corriere , 23.2.2004), non notasse quel dato positivo. Ma la mia letter
a inviata al riguardo al Corriere non fu pubblicata.
Intanto stanno circolando nuove traduzioni; Vittorio Feltri, su Libero , ne ha pres
entata una a fascicoli commentata in modo piuttosto pesante. Per questo, a Fire
nze, con il Gruppo Dia-legein e l Associazione delle Donne Italo-Arabe e col pat
rocinio di Regione, Provincia e Comune, ho organizzato il 23 aprile scorso un co
nvegno sul problema. Vi hanno partecipato Piccardo, Mohsen Mouelhi, l Ambasciatore
Mario Scialoja della Lega Musulmana Mondiale, gli islamologi Paolo Branca e Ma
ssimo Campanini. Avevamo invitato anche Allam e Feltri. Non sono venuti: li aspe
ttiamo in autunno, alla presentazione degli Atti del convegno .
Veniamo al commento di Piccardo, che presenta toni discutibili. Egli sta da temp
o lavorando a rivederlo: cosa opportuna perche il suo Corano e molto diffusio ne
gli ambienti musulmani d Italia, il che comporta ulteriori responsabilita.
Le sue pur incaute espressioni s inscrivono comunque nell ambito non dell antisemitis
mo, bensi in quello riprovevole: ma da non confondersi col primo dell antigiudaism
o, da contestualizzar nella lunga polemica fra le tre religioni abramitiche. La
prima delle citazioni estrapolate da Battista esprime un giudizio sulla storia
d Israele, un Mistero che attraversa tutta la Bibbia; la seconda riguarda il divie
to agli ebrei di prestar a interesse ai correligionari, il che non e ne nuovo ne
scandaloso (Deuteronomio, 22, 20-21); la terza rinvia a una tradizione musulma
na relativa alla punizione divina per gli ebrei rei di aver infranto la loro st
essa Legge, analoga all esempio biblico di Dathan e Abiron inghiottiti dalla terra
(Numeri, 26, 9-10). Rinvio per altri dati al sito web www.francocardini.net.
La citazione rapsodica dei testi sacri e sempre rischiosa. A raccoglier i passi
biblici duri con il popolo d Israele, o che descrivono situazioni di violenza, si
metterebbe insieme un bel libretto antisemita ; stando a certe espressioni evangeli
che, l ebreo Gesu parrebbe antisemita anche lui. Molti scritti ebraici, cristiani e
musulmani si rifanno alla plurisecolare polemica reciproca. Il rabbino Riccardo
Di Segni pubblico nel 1985 un curioso libretto, Il Vangelo del Ghetto (Newton
Compton): cioe le Toledoth Jeshu, racconti ebraici su Gesu, spesso molto violent
i. Un testo usato strumentalmente dagli avversari dell ebraismo.
Resta il fatto che, rispetto all anticristianesimo o all antislamismo, l antigiudaismo
e ormai tanto piu riprovevole perche, dopo Auschwitz, nulla e piu come prima. T
uttavia tutti i pregiudizi vanno combattuti: l antiebraismo di Piccardo, l anticrist
ianesimo di Adel Smith o di Dan Brown, l antislamismo di Oriana Fallaci e cosi via
.
Quanto a me, non c e da pretendere una decisa presa di distanze da un bel niente. Nel
1999, presentando il libro Israele introdotto da Alain Dieckhoff (ed. Dedalo),
definivo Israele una parte di noi e delle nostre vicende di cui non possiamo fare
a meno. Una gloria del mondo (p.14). Non ho nulla ne da aggiungere ne da toglier
e a quelle parole.
Franco Cardini
In data 23.5.2005 questo testo e stato stampato sul Corriere della se
ra , pagina Cultura. Con titolo Citazioni antigiudaiche , non antisemite. E la revisi
one e in corso, e occhiello Lo storico Franco Cardini risponde a Pieluigi Battista
sulla prefazione al Corano di Piccardo, che contiene passi antiebraci . Il testo inv
iato e stato stampato quasi fedelmente, a parte la (significativa) omissione del
la parola amico , all inizio, riferita a Battista, sostituita con vicedirettore .
La controreplica di Battista (che non ama esser definito amico , e che quindi da or
a in poi definiro vicedirettore ) e stata del seguente tenore:
Spiace che Franco Cardini sottovaluti l evidente impronta antiebraica di alcuni pas
saggi del commento al Corano di Piccardo. Che sorvoli sull allusione alle peripezie
di cui gli ebrei, vittime dello sterminio, sarebbero in realta i colpevoli (se l
a sono andata a cercate). Che non colga la non coincidenza del testo coranico co
l commento di Piccardo in cui si descrive la trasformazione degli ebrei in porci e
scimmie . Che trascuri il rifarsi di Piccardo allo stereotipo antisemita degli ebr
ei usurai ingannatori (testuale: considerano del tutto lecito l inganno e la truffa ).
Spiace davvero. E preoccupa anche .
Poiche non c e peggior sordo di chi non vuol sentire, e evidente che appare inutil
e risponder concontrorepliche a chi, avendo tutti gli elementi per giudicare ser
enamente, si ostina a usar toni inquisitorii, recriminatorii e oscuramente intim
idatorii (la sequenza degli spiace culminante nel preoccupa e quasi da manuale). Bat
tista passa disinvoltamente su tutto: e vicedirettore di un quotidiano un illust
re collaboratore del quale non ha risposto all invito d intervenire a un convegno di
studi organizzato in seguito a un caso da lui stesso sollevato, un giornale che
non pubblica le lettere che gli vengono indirizzate, ma tutto cio non sembra pr
eoccuparlo e non lo degna nemmeno di una parola (sara questa la famosa informazi
one democratica ?). Giudica unilateralmente e soggettivamente
senza documentare il
suo parere che i suoi interlocutori abbiano sottovalutato questo e sorvolato quell al
tro (insomma: decide lui chi e antisemita). Liquida tutta la questione della sto
ria d Israele e del rapporto con il suo Dio, che coinvolge tutta la Sacra Scrittur
a e riguarda quindi anche i cristiani, per i quali essa e Antico Testamento, la
questione su cui si sono piegati pensosi tutti i profeti, e Martin Buber, e Prim
o levi, e tanti altri, con un ironica frase fatta ( se la sono andati a cercare ). Fin
ge d ignorare (perche c e da sperare che finga) che l Islam sunnita accetta nella sua
tradizione non solo il Corano, ma anche altre fonti, come gli hadith. Finge di n
on essersi accorto che la trasformazione in animali secondo la tradizione extrac
oranica richiamata da Piccardo non riguarda tutti gli ebrei, ma quelli che trasg
rediscono il sabato (da qui la plausibilita del rapporto con l episodio di Dathan
e Abiron, da me proposto e da Battista non raccolto). Si dice preoccupato, ma no
n spiega perche. Preoccupato forse del dilagare dell antisemitismo strisciante, di
cui sarei un esempio anch io? Ho una lunga carriera e un ampia bibliografia disponi
bili a dimostrare l inanita di tali insinuazioni. Su questi argomenti, non accetto
lezioni da nessuno e non raccolgo le provocazioni di nessuno. Nemmeno quelle ch
e vengono dai vicedirettori. Pero invito anche lui, il vicedirettore, al secondo
turno del convegno sui Corani che faremo a Firenze, per presentare gli Atti del
23 aprile. Lo invito: e sia chiaro che questo invito e una sfida. Venga a far v
alere le sue ragioni e ad esporre i suoi argomenti, senza spiace e senza preoccupa .
La democrazia e fatta di confronto, non di uso intimidatorio dei massmedia dietr
o ai quali arroccarsi per prendersi il diritto dell ultima parola.