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IL FOGLIO

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: LARGO CORSIA DEI SERVI 3 - 20122 - MILANO

ANNO IV NUMERO 238

quotidiano

TEL 02.771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO

DIRETTORE GIULIANO FERRARA

LUNED 11 OTTOBRE 1999 - L.1500

DELITTI
Berardi Bice, di anni 53. Sposata con un
Damioli Lino di anni 56, artigiano, tre figli.
Laltra sera la Berardi e il marito erano nel
cascinale di famiglia a preparare lo spiedo
quando il loro cane prese a gironzolare attorno alla carne, la donna gli url di andar
via, luomo le disse di lasciarlo in pace, da l
i due arrivarono agli insulti finch lei, per dispetto, corse con un tizzone in mano verso il
fienile dove il marito teneva gli uccelli da richiamo e appicc il fuoco. Il Damioli, fuori di
s dalla rabbia, le spar quattro colpi in petto col fucile da caccia, subito dopo si asserragli in un capanno vicino casa e si arrese
dopo ore e ore di trattative con i carabinieri.
Verso le 22 di sabato 2 ottobre, in una cascina nei pressi di Gavardo, un centro del Bresciano, lungo la strada per Monte Magno.
, detto Banana, di anni 22.
Operaio, da tutti giudicato un bravo ragazzo, da qualche tempo aveva preso a frequentare un brutto giro. Laltra notte qualcuno lo trascin su una strada sterrata vicino alla pineta di Madras e gli spar un colpo di pistola in testa. Sabato 2 ottobre, a SEna e sa chita, provincia di Nuoro.
Della Giovampaola Luciano, di anni 44, e la
moglie Cecchi Bianca Maria, di anni 36. Molto riservati, un figlio, Duccio, di due mesi,
proprietari di unagenzia immobiliare, negli
ultimi tempi avevano problemi di soldi, ciononostante non avevano cambiato il tenore
di vita piuttosto dispendioso. Domenica pomeriggio misero il bambino nella Citroen
Berlingo nuova di zecca e andarono allappuntamento con uno Spandri Claudio di
anni 39, aiuto cuoco, un tempo loro amico,
che da qualche tempo li odiava in segreto
per un affare di locali notturni da concludere insieme e mai andato in porto. Costui con
una scusa li port in collina e gli spruzz in
faccia uno spray narcotizzante, subito dopo
un suo compare, un Mammana Francesco di
anni 20, li colp su tutto il corpo con un coltello e un punteruolo, poi li gett in un canalone profondo una cinquantina di metri (il
bimbo, ancora in vita, fu ritrovato in macchina due giorni dopo). Pomeriggio di domenica 3 ottobre, sulla strada che porta al monte
Moneta, comune di Massarosa, Viareggio.
, di anni 72. Noto a tutti
come il mago Marcus, omosessuale, zoppo,
malvestito, sempre depresso da quando il suo
convivente, un lombardo di trentanni pi giovane, tossicodipendente e malato di Aids, era
finito in galera. Tempo fa and a vivere da lui
un Veneziani Pippo di anni 49, cartomante, ex
alcolista, condannato a ventanni per omicidio
nell83 e rimesso in libert allinizio del 99 perch giudicato non pi socialmente pericoloso. Costui, stufo delle continue avances sessuali del Fornasari, lo sgozz con un taglierino. Mezzanotte di venerd 1 ottobre, in un appartamento in affitto al centro di Piacenza.
La Monica Luciana, di anni 24. Casalinga,
sposata da un anno con un Melchiorre Luigi di
anni 30, operaio, incinta di tre mesi. Il Melchiorre, schivo e taciturno, ossessionato dal
dubbio che il bimbo non fosse suo, non faceva
che urlare contro la moglie. Marted sera i due
erano in casa che litigavano, quando il Melchiorre colto dallennesima crisi di gelosia si
avvent contro la moglie con un coltello e la
colp pi e pi volte alla schiena e alla pancia,
finch lei non smise di gridare, poi sconvolto
fugg fino alla ferrovia e si gett sotto il treno
in corsa. Verso le 19,30 di marted 5 ottobre al
quinto piano di una palazzina popolare di via
Nergaville, quartiere Mirafiori Sud (Torino).
, di anni 33. Impiegato in una
filiale della Banca di Salento, pare che da
qualche tempo facesse lamore con un Pastore Carlo di anni 18. Marted 5 ottobre verso le
18,30 usc di casa e incontr qualcuno, forse il
Pastore, che sal in auto, lo port in campagna, gli spar un colpo di lupara alla testa e
gli diede fuoco. In un uliveto a cinque chilometri da Mesagne, provincia di Brindisi.
, di anni 54. Viveva a Torano Castello, un piccolo centro alle porte di Cosenza, con due fratelli, Paolo di anni 52 e Lina di
anni 60. Nella mattinata di luned 4 ottobre,
durante una riunione di famiglia, un altro fratello, Maio Francesco di anni 68, fuori di s
per una questione di soldi prese una pistola
e fece fuoco uccidendo Adolfo e ferendo Paolo, Lina e la nipote Esterina, di anni 27.
Scota Tortoioli Lina, di anni 76. Corporatura minuta, carattere deciso, da qualche
tempo tesa e preoccupata, si guadagnava da
vivere affittando le camere del suo palazzo
di quattro piani agli extracomunitari, alcuni dei quali pregiudicati. Nella notte di venerd 1 ottobre qualcuno entr in casa sua,
la stord a forza di calci e di pugni, le leg le
mani con un cavo elettrico, le infil la testa
in un sacchetto di plastica, la port in un appartamento vuoto del secondo piano, la avvolse in un lenzuolo, la distese sul letto e
torn due giorni dopo per darle fuoco. In via
delle Cantine, nel centro storico di Perugia.

SUICIDI
A.C., di anni 23. Nazionalit greca, disoccupato, malato terminale di Aids, da qualche
tempo viveva a Milano. Mercoled 6 ottobre,
appena dimesso dallospedale, vag senza
meta per la citt, poi, verso le 17,30, scese sottoterra nella stazione della metropolitana
delle Bande Nere e si gett sotto al treno.
Madonia Salvatore, di anni 61. Dipendente
della Regione, sposato con una Venturella
Angela di anni 52. Laltra sera i due litigavano furiosamente quando dun tratto lui la
colp allo stomaco con un coltello da cucina.
Convinto di averla uccisa sal in auto, vag

AMORI

A Schumacher manca quel che fa dei piloti una razza a parte:listinto


ALTRO CHE MIRACOLO DEL PAPA, IL TEDESCO TORNA IN PISTA PERCH DOPO LOK DEI MEDICI LE ASSICURAZIONI NON GLI DANNO PI UNA LIRA.COMUNQUE SIA, UNO COME REGAZZONI SAREBBE IN PISTA GI DA UN PEZZO
La storia. L11 luglio, durante il Gp di Silverstone, in Gran Bretagna, il pilota della
Ferrari Michael Schumacher (ingaggiato a
suon di miliardi nel 1996 per riconquistare
un titolo, quello piloti, che manca da ventanni e che lui ha conquistato nel 1994 e nel 1995
col team Benetton diretto da Falvio Briatore)
esce di pista alla curva Stowe fratturandosi tibia e perone della gamba destra (viene immediatamente operato a Northampton, gli
applicano un lungo chiodo). A Maranello ritengono di aver perso ogni possibilit di vincere il titolo ma lirlandese Eddie Irvine (gregario noto soprattutto per il suo amore per le
donne e la bella vita, un tipetto che nel 1992,
durante la 24 ore di Le Mans, sinfuri col suo
primo pilota e prima della sostituzione si
vendic facendo pip sul sedile [1]) conquista
incredibilmente un secondo posto e poi vince due volte di fila andando in testa alla classifica mondiale (complici quelli della McLaren-Mercedes che compiono una serie incredibile di errori). Mentre i tifosi della rossa si
esaltano per le gesta dellirlandese, cominciano le polemiche, i tedeschi della Bild Zeitung accusano gli italiani dingratitudine per
aver dimenticato in fretta il loro connazionale (vedi articolo di Curzio Maltese ripreso sul
Foglio del 9 agosto). Il 24 agosto Schumacher torna in pista al Mugello, percorre 340
km, fa tempi migliori di Irvine, ma il giorno
dopo si ferma per problemi a un ginocchio, il
29 agosto, annuncia che non correr il Gp del
Belgio. Il 1 settembre prova ancora a Monza,
sembra sia la volta buona, poi delude dicendo che non correr il Gp dItalia. Il 26 settembre, Gp dEuropa, il team di Maranello si
comporta in modo disastroso: sulla pista del
Nuerburgring, in Germania, durante una sosta ai box la Ferrari di Irvine perde 20 secondi perch i meccanici non trovano una
ruota, il giorno dopo la Gazzetta titola in
prima pagina Cose da pazzi. Il pilota irlandese superato in testa alla classifica mondiale da Mika Hakkinen, si comincia a parlare di un complotto ordito da una quinta colonna di fedelissimi a Schumacher (primo fra
tutti Jean Todt, il capo della Ferrari) che pur
di evitare imbarazzi al campione tedesco (il
suo vice che riesce dove lui ha fallito) farebbero di tutto per sabotare la vettura numero
4. Il 3 ottobre Schumacher a Parigi per un

consulto, i medici dicono che guarito, lui dice di non sentirsi fisicamente pronto. Il giorno dopo al Mugello, la mattina esce di pista,
il pomeriggio va fortissimo ma non compie
pi di 5 giri di fila e conferma che per questanno ha chiuso. Il 6 ottobre ricevuto dal
Papa ( stata una delle giornate pi belle
della mia vita), la Gazzetta mette in prima
pagina una foto che lo ritrae in ginocchio davanti al Pontefice e nellannuciare per il giorno dopo nuove prove sulla pista di Fiorano
butta l un Pensa alla Malesia? (penultima
prova del campionato mondiale, in programma domenica prossima). Il 7 Schumacher
effettivamente in pista e va tanto forte da
strappare a Irvine il record della pista. Infine, l8 ottobre, un comunicato Ferrari annuncia la sua partecipazione agli ultimi due Gran
Premi della stagione, Malesia (17 ottobre) e
Giappone (31 ottobre).
***
Quello del pilota non un lavoro. Pino Allievi sulla Gazzetta dello Sport del 5 ottobre: Quello del pilota non un lavoro. Pu
diventarlo. Il discorso vale per tutti coloro
che scelgono, per un certo tratto della vita,
di fare sport a livello professionistico. E tra
gli sport, quelli motoristici sono i pi pericolosi [...] Noi, in tanti anni di corse, abbiamo conosciuto solo piloti disposti a tutto, pur
di essere nella mischia. Senza andare allepopea di Nuvolari, pensiamo solo alle ferite
ancora sanguinanti di Lauda quando rientr
dopo il dramma del Nuerburgring. O a Regazzoni che, pur con una costola rotta, si fece tagliare il sedile di guida e gareggi come
se nulla fosse sulla Ferrari. E che dire di
Criville che domenica ha disputato il Gp motociclistico dAustralia con un polso fratturato? un istinto animalesco che porta il pilota a cercare pi la pista che non il divano
del salotto. Ed questo che fa dei piloti una
razza diversa.
***
La Formula 1 un affare miliardario che
per gli sponsor vale unOlimpiade. In pista si
sfidano quasi tutti i grandi costruttori automobilistici, allettati da un pubblico calcolato in 400 milioni di spettatori a Gp. Un business in cui gli sponsor Ferrari (Philip Morris e Shell su tutti) finiscono con linfluenzare le scelte tecniche della squadra: co-

prono infatti il 60 per cento del budget, circa 200 miliardi lanno, 40 miliardi arrivano
dalla Formula one administration (gestisce
diritti tv, un 35 per cento dei quali garantiti
dai tifosi del cavallino). [1]
***
Complotti e manie. Dopo il Nuerburgring,
LEspresso ha intervistato un anonimo
meccanico di Maranello: Un tempo la nostra
organizzazione era quasi infallibile. Ma con
la mania dellordine ci hanno frastornato. E
siamo finiti nel pallone. Ogni meccanico impegnato ai box, ad esempio, deve prendere
posto su seggiolini prestabiliti in modo da
prevenire ingorghi in fase operativa: Un eccesso di rigore. Che i colleghi di altre scuderie e anche molti giornalisti giudicano uninutile carnevalata. Un meccanico di Formula uno un professionista, non un soldatino.
E il complotto? unidiozia. Ogni campione
ha a disposizione una squadra, composta da
una quindicina di tecnici, che si butterebbe
nel fuoco per farlo vincere. Lo spirito di bandiera cos forte che anche lultima ruota del
carro vive il successo del suo pilota come
unaffermazione personale. Solo chi non conosce il mondo della Formula uno pu parlare di malafede. [2]
***
La benedizione del Papa. Perch Schumacher ha cambiato parere dopo cos pochi
giorni? Non dimenticate che sono stato dal
Papa, e certe cose fanno miracoli. [3]
***
Soldi. Interpretazione economica del colpo di scena dell8 ottobre: dopo il consulto
parigino (3 ottobre) in cui i medici avevano
dato lok al suo ritorno in pista, lassicurazione aveva smesso di pagare Schumacher
(200 milioni di lire al giorno per tutta la durata della convalescenza) e siccome non correndo non prendeva soldi nemmeno dalla
Ferrari... [4]
***
Schumacher torna per aiutare Irvine a vincere il Mondiale. Arturo Merzario, ex pilota
Ferrari: Avevano tutti mangiato la foglia. Lo
sapevano i tifosi, i team manager delle altre
squadre e i meccanici della Ferrari, Montezemolo stato lultimo a capire che Schumacher poteva tornare a correre. una vergogna che un nome glorioso come quello della

Ferrari sia in balia dei capricci del pilota tedesco. Clay Regazzoni, altro ex pilota Ferrari: Se corre si vede che finalmente qualcuno gli ha ricordato le clausole del contratto [...] Montezemolo si confermato un uomo
bravo nei salotti ma inutile nei box. Chiacchiera molto ma capace solo di dare penultimatum. [...] E poi anche questo ritorno mi
sembra solo una pezza. In queste due ultime
gare non riesco a capire cosa potr fare per
aiutare Irvine, per aiutarlo veramente dovrebbe buttare fuori Hakkinen. [5]
***
Limportante adesso che non si muova
Guariniello. Cos sensibile alla salute della
gente (non) comune e ai titoli dei giornali,
perch non pi tardi di domenica scorsa Michael Schumacher aveva dichiarato di sentirsi bene, s, ma non al punto di correre in
Malesia e Giappone. Per uscirne in bellezza,
si era spinto a invidiare la normalit dei fornai. Restano, in tutta la faccenda, un alone di
mistero e una scia di pressioni che, dopo la
comica della gomma, riportano la Ferrari allonore del pettegolezzo. Naturalmente, Schumi ha esaudito il desiderio della scuderia e
dei tifosi (almeno loro, non tutti proni), di
Montezemolo e di Irvine. Pi inanellava giri,
dal Mugello a Fiorano, pi si accorgeva di volare. Galeotti sarebbero stati, nellordine, la
visita del Papa, la pizza offerta (di tasca sua)
ai meccanici di Maranello, lultimo pranzo
con i grandi capi, troppo mogi, o furibondi?,
unimpennata dorgoglio. Insomma: una pagina da libro Cuore, se non ci fossero di mezzo
lo choc di Silverstone, i ferri del chirurgo e
un intreccio che pi aggrovigliato non si pu.
Seppellito il gran rifiuto, ecco lo slancio del
buon samaritano. Tedeschi si nasce, gregari
si diventa. Schumi ritorna e si mette al servizio di Eddie per soffiare il titolo mondiale a
Mika Hakkinen. Sono stati i giornalisti, tanto
per cambiare, ad aver capito poco o troppo.
A pensar male si fa peccato ma talvolta ci si
azzecca. Farsi male ai duecento allora, anche peggio. O no? (Roberto Beccantini). [6]
Note. [1] Panorama 12/8/99; [2] Gianni Perrelli, LEspresso 7/10/99; [3] Giorgio Zerbini, la Repubblica 9/10/99; [4] Marco De Martino, Il Messaggero 9/10/99; [5] Andrea Greco, Chilometri
8/9/99; [6] La Stampa 9/10/99.

Il caso Mitrokhin e il rischio di fare un regalo alla corporazione dei pistaroli


S
i sperava che la stagione della politica
burlesca, caricaturale, strapaesana
fosse finita una volta per sempre. Dietro ogni anticomunista la sinistra vedeva una
spia della Cia; dietro ogni spia della Cia un
eversore della legalit repubblicana, un nemico della democrazia e dei lavoratori, un potenziale terrorista e bombarolo; dietro i terroristi e i bombaroli cera sempre la forza
oscura della reazione in agguato, con le mani
impastate di soldi sporchi in arrivo dallAmerica; e il massimo, il climax, fu raggiunto
con la vicenda della P2, una loggia affaristica
che ospitava a pari merito gentiluomini, carrieristi e farabutti, ma che divent lemblema
del cosiddetto doppio Stato, la sentina di
tutti i vizi fino alla sentenza di piena assoluzione per i suoi membri veri e presunti, i cui
nomi comparivano in quelle liste sostanzialmente veritiere di cui parl con espressione memorabile la relazione Anselmi.
Non parliamo poi degli incroci: massoneria & mafia, mafia & dc, massoneria & Cia
pi mafia e un pizzico di dc, con il contorno

di onnipresenti servizi deviati. Per anni lunghi, estenuanti e alla fine veramente noiosi,
abbiamo dovuto sorbirci la tiritera delle
stragi di Stato, delle coperture ad altissimo
livello, delle inchieste ventennali, dei misteri eterni. Lansia di verit, in s rispettabilissima e universalmente condivisa, si
piano piano sfarinata e ha lasciato dietro di
s solo polvere, fumo, ciarpame inquisitorio, sfiducia, abitudini dossieristiche, processi inattendibili, un sottobosco di professionisti della mentalit pistarola. In queste
cose contano la precisione fattuale e concettuale, il senso della sostanza politica di
un problema, una considerazione non sacrale ma realistica della ragion di Stato o,
pi blandamente, degli interessi di un paese che ha uno Stato storicamente fragile; invece su Piazza Fontana, su Gelli, sul caso
Moro, su Gladio, su Ustica, su Cossiga, su
tutto abbiamo visto imperversare la cattiva
letteratura, il grottesco, le alchimie totemiche, le danze urlate e faziose intorno al mostro o alla mostruosit del momento.

godibilissimo lo spettacolo di una sinistra confusa, che non ha riflettuto in modo


serio sulla propria storia, che arrivata al
governo con il favore di piccoli machiavellismi e possenti giustizialismi, e che ora balbetta di fronte alle liste delle spie del Kgb
contenute nellarchivio Mitrokhin. comprensibilissimo che lopposizione si getti
sullosso con la mascella stretta stretta, che
esiga un severo rendiconto in nome della
storia. Per sono materiali da maneggiare
con cura, bisogna evitare che il ministro Beniamino Andreatta impartisca impeccabili
lezioni di giornalismo alla corporazione.
Andreatta ha ragione: invece di stare l a
cincischiare con il piccolo pettegolezzo di
palazzo, bisogna guardare alla questione di
sostanza. Nellaffaire Mitrokhin, c qualcosa che parla di pericoli effettivamente corsi dalla sicurezza dello Stato, di spie di alto
livello, in possesso di segreti, o di personalit politiche la cui compromissione renda
impalatabile un proseguimento di carriera?
Where is the beef? Dov la ciccia? Abbia-

mo letto il libro? Ci sembra che venga gi il


mondo o che scappi da ridere? E siamo sicuri che ci sia stato un gigantesco cover up
per non mettere in imbarazzo la nomenclatura di sinistra, appena giunta al potere
(nellautunno del 96) quando gli inglesi trasmisero lincartamento di cui oggi si parla?
Non sappiamo come lavorano i servizi italiani? Da marzo stanno ancora traducendo
le ultime settecento pagine di rivelazioni; se
fossero ricorsi a un service avrebbero finito
da un pezzo, ma forse lepoca della cuccagna e dei fondi riservati davvero finita e
per il cover up allitaliana restano solo gli
spiccioli. Lopposizione faccia attenzione: ci
sono cos tanti motivi seri per demolire la
prosopopea e la vanit di questo governo,
trovarne di dubbi o perfino di ridicoli sarebbe un clamoroso boomerang. E da un ritorno al complottismo e alle teorie del doppio Stato, a parti rovesciate,
avrebbe da guadagnare qualcosa solo la piccola e petulante
corporazione dei pistaroli.

per le campagne, poi si ferm e si spar alla testa. Venerd 1 ottobre nel quartiere Partanna, periferia di Palermo.

to, senza il fiato necessario a spiccicare parola, immiserito nel corpo dalla t-shirt verdognola, i jeans scoloriti, le scarpe da ginnastica
senza lacci ( una misura di sicurezza).
Eppure, sembra quasi voler gridare subito
la propria colpevolezza e liberarsi la coscienza dal peso del delitto commesso nella notte
tra il 24 e 25 aprile scorsi, quando abbandon
il corpo di Maria Monteduro nella campagna
fra Castrignano (il paese in cui Pucci viveva
con la madre) e Gagliano del Capo (il paese
della dottoressa, che l prestava servizio notturno di guardia medica).
Non mangia e non dorme da quattro giorni,
Giovanni Pucci, e quando ripercorre i momenti pi brutali del suo delitto invoca per se
stesso la morte.
Una buona morte, rapida e silenziosa. La
morte che speravo di trovare la notte in cui
uccisi Maria.
Pucci chiama la dottoressa Monteduro sempre per nome, Maria. Ma ripete: Non la conoscevo, era la prima volta che la vedevo. No,
non ne ero innamorato. E non volevo nemmeno rapinarla, o violentarla.
Ma allora perch lo ha fatto?
Non lo so nemmeno io. Ma non una giustificazione. So che devo pagare e pagher...
che quella notte, in quellambulatorio, mi auguravo di trovare un paio di medici, che alle
mie richieste e provocazioni mi riempissero
di botte e mi ammazzassero. E invece cera
Maria, cos disponibile, attenta, paziente.
Sta dicendo che ha ucciso Maria perch lha
trattata con umanit?
No. Voglio dire che io ero strafatto di roba, lavevo acquistata a Lecce poche ore prima; sono andato allambulatorio di Gagliano
perch gli spacciatori mi avevano spaccato il
labbro. S, ho dato false generalit, ma questo
non centra con quel che successo dopo,
quando mi sono trasformato in una belva....
Perch ha costretto la dottoressa ad accompagnarla?

No, non lho costretta. Quando le ho chiesto di accompagnarmi a casa con la sua macchina, lei non ha fatto storie. Forse avr visto
in quali condizioni ero e si impietosita... Ha
lasciato in ambulatorio anche la borsa e il telefonino e si messa alla guida. Non mi aspettavo che facesse questo per me.
E lei lha premiata uccidendola?
che... che... a un certo punto, durante il
tragitto, si messa a parlare, e ha detto che
dovevo andare in una comunit di recupero,
uscire dalla schiavit della droga, in cui ero
precipitato nel 91, in Iraq, dovero andato a lavorare con mio padre....
E allora, non aveva ragione?
S, s, s. Ma in quel momento le sue parole mi hanno fatto infuriare. Le ho detto di finirla e di non rompermi i c... con la sua predica, le ho urlato che lei non sapeva nulla di me
e non doveva pretendere di darmi consigli.
Lei rimasta in silenzio. Ma poi ha ripreso a
parlarmi delle stesse cose, e a un certo punto
mi ha detto: Pensa almeno a tua madre e a
tuo padre. Non ci ho visto pi, quando ha nominato mio padre sono diventato una belva.
Ho cominciato a colpirla con schiaffi e pugni,
e chiss che cosa le ho urlato. Anche lei urlava, e cercava di schivare i colpi. Poi ha fermato la macchina, ha aperto la portiera accanto
a me e mi invitato a scendere... e fuori pioveva, pioveva a dirotto.
E poi?
Quando mi ha detto Vattene via, fuori ho
preso un cacciavite e lho colpita alla fronte.
Una, due volte. Lavevo uccisa, lho capito subito. E questo mi ha fatto uscire di testa ancora di pi. Lho trascinata fuori e le ho scaraventato non so quante pietre sul corpo e sul viso. Non lho colpita, non volevo sfregiarla. Le
ho buttato addosso quelle pietre perch ero
arrabbiato e terrorizzato per averla ammazzata... Non pretendo di essere creduto, ma lo
ripeter sempre, con tutta la forza che mi resta: non volevo uccidere Maria.

Perch quando Maria nomina suo padre lei la


uccide?
Non voglio dare a mio padre la colpa dellomicidio che ho commesso. Lui per me ha
fatto tutto quello che un padre pu fare per un
figlio. Ma non cera mai quando avevo bisogno
di lui, quando sono caduto nella trappola della droga e per farmi ho cominciato anche a
rubare... Poi sono cominciati i conflitti, i litigi,
e i miei problemi venivano affrontati da lui
soltanto con le minacce di punizione. Ma forse meglio di cos lui, grande lavoratore, uomo
onesto, non era in grado di fare. E io ho vissuto questi anni come un uomo solo, emarginato. Ma non erano gli altri a rifiutarmi, ero io a
isolarmi, e a rifugiarmi nella droga.
Ma lanno scorso suo padre tornato dallEgitto apposta per lei, le ha anche aperto una pescheria in paese...
S, ma non andata bene. Per colpa mia,
forse, ma anche perch non era un lavoro per
me. Dopo quel fallimento, mio padre si arreso ed tornato a lavorare allestero. A me
restavano soltanto mia madre, la cara e dolce
mamma, debole come tutte le madri, mio
nonno, don Serino il prete del paese, e la dottoressa Anna Toma, del Sert (il centro di recupero tossicodipendenti). Non ho amici, ho
sempre lavorato allestero, e queste sono le
uniche persone che si son prese cura di me.
Perch scappato in Kazakistan?
Non sono scappato. La ditta Renco mi ha
richiamato ad Alma-Ata, in giugno, perch l
avevo un lavoro importante (come suo padre,
Giovanni Pucci un tecnico specializzato nel
settore elettrico, n.d.r.), controllavo undici cantieri ed ero rispettato persino dallambasciatore italiano. E poi perch l c la mia fidanzata.
Alla sua ragazza ha detto ci che ha fatto?
No. Lei sa solo che da quel giorno non mi
drogo pi. Ma non sa perch. Glielo dir mia
madre. Spero che venga a trovarmi lo stesso.
Carlo Vulpio

MISTERI
Devoto Paolo, di anni 27. Geometra, da tutti giudicato tranquillo e sereno, introverso,
gentile, appassionato di pallanuoto, canottaggio e arti marziali, viveva con la sorella Silvia,
la madre Luisa e il padre Giorgio, titolare di
unimpresa edile, in una palazzina anni Trenta sulle colline di Rapallo. Alle 19.10 di domenica scorsa i genitori, rientrando in casa,
lo trovarono disteso sul pavimento della sua
camera da letto, mani e piedi legati con una
cintura nera da kimono, indosso soltanto gli
slip e una k-way infilata a rovescio con il cappuccio che coprendogli il volto lo fece soffocare. Gli inquirenti non hanno ancora capito
se si suicid, se fu ammazzato, se mor per
sbaglio mentre faceva un gioco erotico con
qualcuno che vedendolo svenire scapp via.
Verso le 16 di domenica 3 ottobre, a Rapallo.

TOSSICI
Corriere della Sera, venerd 1 ottobre
, sono stato io a uccidere la dottoressa
Maria Monteduro. Non me lo perdoner mai. E so che non mi verr mai
perdonato da nessuno. Ma per favore, credetemi, non volevo ucciderla... Non mi rendevo
conto fino in fondo di quel che stavo facendo.
Ero una pianta che vegetava, una larva, un essere inutile che poco prima sera riempito di
cocaina e di eroina fin sopra i capelli. Mi sentivo solo, quella notte, e pioveva, pioveva....
Davanti al suo avvocato, Luigi Piccinni, nel
supercarcere leccese di Borgo San Nicola,
Giovanni Pucci, 30 anni, confessa lomicidio di
Maria Monteduro, 40. La sua confessione acquister valore processuale in serata, durante linterrogatorio condotto dal pubblico ministero Leonardo Leone de Castris.
In carcere, Giovanni Pucci appare prostra-

Theo Van Gogh, fratello del pittore Vincent, si innamor di Jo Bonger la prima volta
che la vide. Ospite del fratello di lei, Andries,
da cui era andato a trascorrere le vacanze
nellagosto 1885, quella volta non riusc a dichiararsi e dovette tornare tre estati di seguito per trovare il coraggio di chiederla in
moglie. Rifiutato da Jo, gi promessa in sposa a un altro, le scrisse al ritorno a Parigi senza ricevere risposta: Il mio soggiorno ad Amsterdam volato via come un sogno. Non capisco perch mi sentivo cos strano. Forse
perch il desiderio che portavo in cuore da
cos tanto tempo si era finalmente avverato, e
mi trovavo sulla soglia di una vita completamente nuova? Per anni avevo vagato in solitudine, poi finalmente pensai di aver trovato ci che cercavo, ma solo per rimanere deluso. I due si incontrarono per caso a Parigi
nel dicembre dellanno dopo e nel giro di pochi giorni decisero di sposarsi. In una lettera
del 14 marzo 1889 Theo descrisse alla fidanzata lappartamento in cui sarebbero andati
a vivere dopo il matrimonio: Avremo un piccolo nido accogliente, e ci sono cos tanti quadri che possono essere ottimi amici con cui
vivere. Nel salone ci saranno soprattutto
quadri di Vincent, con cornici bianche molto
semplici. Nato il primo figlio, chiamato Vincent, la loro serenit fu turbata dal suicidio
del pittore, che si spar un colpo di pistola al
ventre: Non per niente strano che io fossi
cos nervoso e irrequieto la settimana scorsa,
era come se presentissi che stava per succedere qualcosa. Mi parlava cos amabilmente,
e continuava a chiedermi notizie di te e del
piccolo, dicendo che tu non dovevi avere
nemmeno un vago sospetto di tutta linfelicit
della vita. Te lo ripeto, non farti turbare troppo, potrebbe non farti bene. Sta tranquilla,
me la caver, qualunque cosa succeder, dopo tutto ci sei tu per cui vivere (Martin Bailey, Il giornale dellarte ottobre 1999).

GDEL
Il matematico Kurt Gdel superava le sue
paure e le sue fobie solo grazie allamore
della ballerina Adele Porkert, incontrata in
un locale notturno viennese negli anni delluniversit, di sei anni pi vecchia, divorziata, il volto sfigurato da un gigantesco neo.
Lui, ipocondriaco, era ossessionato dallidea
che qualcuno lo volesse avvelenare. Lei, per
farlo mangiare, assaggiava ogni volta il cibo
dal suo piatto. I due si sposarono dopo un
lungo fidanzamento nel 1938. Quando Adele, allet di 77 anni, fu colpita da un ictus e
rimase in ospedale per sei mesi, Gdel digiun fino a morire (il 14 gennaio 1978). La
moglie gli sopravvisse per tre anni (John W.
Dawson, Jr., Le Scienze ottobre 1999).

BEETHOVEN
Ludwig Van Beethoven rimase infatuato
di una donna, Anne Therese von Zandt, nata a Dussendorf nel 1771, andata in sposa
giovanissima ad August Burgmuller, direttore del Nationaltheater di Bonn e grande
amico di Ludwing. Ne fa cenno un allievo
del compositore in un libro scritto nel 1838:
Questa donna lo ha avvinto nel modo pi
intenso e per lunghissimo tempo, vale a dire sette mesi interi (D-la Repubblica delle donne 21/9/99).

STALIN
Aleksieihe Rybrin, guardia del corpo di
Stalin, ha rivelato che il suo capo per quindici anni, dal 38 al 53, anno della sua morte, ebbe unamore clandestino con Rusadan
Packoria, georgiana, di ventotto anni pi
giovane, bella, bruna, audace, tra le prime
donne pilota dellaviazione sovietica. I due,
per giustificare i loro frequenti incontri, fingevano consulenze di tecnica aeronautica
(Il Giorno 3/10/99).

LIMITI
Paolo Limiti, 59 anni, e Justine Mattera, 28,
non hanno voluto trascrivere il loro matrimonio americano nei registri italiani perch
si sono sposati per allegria, per gioco e tenerezza: Ci vogliamo bene ma la differenza
det tanta. Trentun anni... Una vita. Quanto potr durare la nostra unione? Mi auguro
per sempre, ma resta il fatto che quando io
avr 70 anni, Justine sar una splendida donna che ancora non ha compiuto i 40. Io sono
realista. Sposarsi davvero sarebbe stato un
colpo di testa. Comunque, registri o non registri, noi ci sentiamo molto uniti. I due vivono in case separate, lui con la mamma Etta,
di 85 anni, lei nel suo vecchio appartamentino da signorina. Di sera lei va a ballare in discoteca, lui lavora in casa su testi e copioni
anche fino alle quattro del mattino. Parte delle vacanze le passano separati: lei ama Ibiza,
Mikonos e i Caraibi, lui affezionato ad Alassio, dove andava da bambino (Maria Celeste
Crucill, Oggi 13/10/99).

ANNO IV NUMERO 238 - PAG. 2

IL FOGLIO QUOTIDIANO

LUNED 11 OTTOBRE 1999

ABSTRACTS
PANTALONI
Ogni volta che si accorge di avere i pantaloni sbottonati George Bush si ricorda di
Giulio Andreotti: Un giorno Andreotti entr nello Studio Ovale della Casa Bianca,
dove lo aspettava Reagan. Il segretario di
stato George Shultz, che lo accompagnava,
si accorse che aveva i pantaloni aperti, e gli
bisbigli di chiuderli. Andreotti parlava poco linglese, ma cap al volo. Sorpass il presidente, e si ferm davanti al celebre ritratto di George Washington dipinto da Gilbert
Stuart voltandoci le spalle, come se volesse
esaminarlo. Quindi, senza apparente segno
di imbarazzo, si tir su la chiusura lampo
(Da All the best di George Bush; Ennio Caretto, Corriere della Sera 8/10/99).

ght session therapy (sessione terapeutica


del venerd sera) con le party girl, signorine tra i 20 e i 30 anni alte pi di un metro e
70, taglia 42, massimo 44, riservate, disinibite, sexy, raffinate. Lisa, accopagnatrice da 375
dollari lora: Passiamo un sacco di tempo ad
ascoltare i loro problemi, ma anche a sentire
la musica o semplicemente a guardare insieme la tv. Cosa ci chiedono? A volte anche di
spogliarci, di farci toccare o di toccarli. Ma
non arrivano mai allorgasmo. La nostra funzione sostituire le fidanzate, ma senza giudicare n criticare quello che dicono. Eric,
28 anni, agente di borsa: Ti convincono che
non sei come gli altri, ti dicono che sei un
gran fico. E tu sai che una grandissima bugia, ma in quel momento hai voglia di sentirtelo dire (C.U., Panorama 7/10/99).

Padre Giordano Muraro, teologo moralista domenicano, ha scritto sul mensile per
parroci Vita pastorale che lautoerotismo
non peccato grave se praticato da un
adulto sposato che vive momentaneamente e per motivi di forza maggiore lontano
dalla moglie. Ad ogni modo, precisa Muraro, relegare la sessualit alla sola dimensione del piacere solitario come avere un
Ferrari e andare sempre in prima (o. l. r.,
la Repubblica 7/10/99).

LETTERE
Jens Rosenthal, 32 anni, scrive lettere damore a pagamento per conto di innamorati
di sesso maschile che gli mandano via Internet informazioni sulla destinataria e talvolta anche una foto. Per entrare nel giusto
stato danimo ascolta brani di pianoforte
(Giovanni Maria Del Re, diario 6/10/99).

Sempre pi numerosi i giovani broker di


Wall Street che partecipano alla Friday ni-

realizzati con materiali che non assorbono


linchiostro dei timbri postali: per cancellare lannullo e riutilizzare lo stesso bollo basta sfregare con un panno la superficie dorata (lazienda ha fatto sapere che gli evasori sorpresi saranno denunciati). Furiosi i
Cobas per il supplemento di manodopera
richiesto agli sportellisti per moltiplicare i
timbri (Danilo DAnna, il Giornale 4/10/99).
TRASFERTE
Un dipendente del comune di Roma su
tre ha chiesto una trasferta per un anno,
massimo due, in Kosovo, aderendo al programma della Commissione europea di
riattivazione delle Amministrazioni locali
del Kosovo. Oltre allo stipendio ciascun
funzionario inviato in missione ricever
dallUe unindennit di 240 mila lire al
giorno, oltre 8 milioni al mese. Posti riservati allItalia: 110 (Fabrizio Caccia, la Repubblica 7/10/99).

FRANCOBOLLI
I dirigenti delle Poste hanno mandato a
tutti i dipendenti comunicati interni demergenza per invitarli a timbrare ogni lettera pi volte. Motivo: i nuovi francobolli
adesivi della Posta prioritaria sono stati

UNIVERSIT
Risarcimenti previsti a favore degli studenti della Terza Universit di Roma secondo la Carta dei servizi dellateneo: un buono
libri da 50 mila lire da spendere nelle librerie convenzionate in caso di ritardo di un
giorno nella pubblicazione delle graduatorie delle borse di studio, due buoni pasto da
7 mila 295 lire pi Iva in caso di ritardo nellapertura della mensa o di assenza di menu
vegetariano o di alternative al secondo di

Mi ha detto che non vinceva e che lui


voleva vincere.
Con il Fenerbahce potr vincere
Parto alla pari con la Roma: secondi.
Chieder nuovi giocatori? Si parla di Signori, Rimbaudi
In Turchia il mercato aperto sino al
31 gennaio. Vedremo.
Squadra sconosciuta, per lei?
Conosco molti giocatori del Fenerbahce.
Si porter un vice?
S, ma non sar Cangelosi: per motivi
familiari mi ha risposto negativamente.
Verr con me Modica.
La sua scelta pi coraggiosa o pi incosciente?
N luna n laltra. Il
Fenerbahce ha milioni di
tifosi, ha vinto 13 scudetti
e 4 coppe. E se la nazionale batte la Germania
Ripeto: non sono nato nellInter o nella Juve, ma
sui campi polverosi di
provincia. Certe scelte
non mi spaventano.
Ha seguito le polemiche
su Totti?
Di Totti si parla perch bravo.
Soffriva di pubalgia anche con lei?
Aveva problemi alla schiena. Furino,
in ogni caso, con la pubalgia ha tirato
avanti una vita. E poi, quando si parla di
pubalgia si dice tutto e niente. Totti ha
problemi agli adduttori, nulla a che vedere con il malanno di cui si parla.

Il ragazzo chiede maggiori protezioni


I giocatori bravi prendono le botte. E
per quanto riguarda la partita con la Fiorentina, Totti andava cacciato dopo lintervento su Heinrich.
Tommasi dice che lei nel mondo del calcio
una mosca bianca.
Anche lui una mosca bianca: dice
spesso la verit.
E perch nel calcio si dicono tante bugie?
Per difendere laffare, lindustria.
E lei, con le sue battaglie, cosa voleva difendere?
Il calcio. Sono convinto
che difendere questo sport
significa andare contro gli
interessi economici.
Lindustria calcio, per, va bene
vero, i club stanno facendo tanti soldi. Ma stanno facendo sempre meno
calcio
Si sente sconfitto?
No. Mi sento allenatore. E
dato che a Roma bisognava
vincere, come mi ha detto
Sensi, allora vado via.
Questo ancora il suo calcio?
Questo sport si sempre
alimentato con la passione della gente. Ma
se i club pensano solo ai soldi, allora
inevitabile che la gente pensi ai problemi
propri.
Cosa ne pensa della lettera del pentito?
Che in un ambiente in cui circolano
tanti soldi, possano accadere le cose de-

carne di maiale se si professa la religione


islamica (Corriere della Sera 6/10/99).

zoletti e pannolini (Francesca Noceti, Panorama 7/10/99).

SNEAKER
Ultimo ritrovato della tecnologia dei microchip, in mostra in questi giorni al salone di Internet a New York, la sneaker, scarpa da tennis che parla e sgrida con la voce della mamma. Se il figlio dice che va a studiare e invece
si dirige in sala giochi, la scarpa lo riprende:
Dove credi di andare?. Ad inventarla un laureato del Massachusetts e una modella, fondatori della prima societ mondiale di cybermoda (Corriere della Sera 7/10/99).

EDMUNDO
Accolto dagli applausi dei carcerati, a
mezzanotte di mercoled 6 ottobre lex calciatore della Fiorentina Edmundo si costituito alla divisione Catture della polizia di
Rio de Janeiro dove era ricercato per una
condanna a 4 anni e mezzo per omicidio colposo (il 2 dicembre 1995 invest con la sua
Jeep una Fiat Uno, uccidendo tre passeggeri). uscito il giorno dopo, grazie ai suoi avvocati che sono riusciti a fargli avere la libert in attesa della sentenza dappello. Per
alleviare i disagi della notte in galera, i difensori avevano anche tentato di fargli avere
una cella singola ma il direttore della prigione lo ha messo con altri quattro detenuti:
Edmundo ha la licenza media e il regolamento penitenziario brasiliano concede il
privilegio di stare soli esclusivamente ai detenuti con titolo di studio superiore. Primo a
fagli visita in carcere Pai Santana, massaggiatore della sua attuale squadra (il Vasco da
Gama), noto per la sua abilit con le pratiche
di magia bianca e nera: a fine colloquio, intervistato dalla televisione brasiliana, ha
promesso lintervento di un team di santoni
specializzato in questioni giudiziarie. Attualmente Edmundo sotto inchiesta anche da
parte del sindacato dei calciatori brasiliani
e di quello degli arbitri. Gli animalisti, inoltre, lo accusano di maltrattamenti: fece

DEODORANTI
Ricercatori della HaloSource, impresa di
Seattle, stanno mettendo a punto un tessuto che non emana cattivo odore in caso di
sudore. Il tessuto trattato con N-alamina,
molecola che contiene atomi di cloro, efficace contro batteri, virus, lieviti e muffe. Il
responsabile del progetto Jeffrey Williams:
Il cattivo odore negli abiti viene dallazione di batteri che proliferano nel sudore e
tra le cellule della pelle. Quando i batteri
si fissano sul tessuto, gli atomi di cloro si
staccano dalle N-alamine e uccidono gli intrusi. Durante i test, nel tessuto trattato,
stato eliminato in due minuti il 99,9 per
cento degli agenti patogeni presenti, tra cui
salmonella e staffilococco. La nuova fibra
sar usata nellabbigliamento sportivo ma
anche per spugne, strofinacci, lenzuola, faz-

ubriacare una scimmia con la birra per il divertimento dei ragazzini invitati alla festa di
compleanno del figlio (Ricardo Seyton, Corriere dello Sport 7/10/99, 8/10/99).
WILLIAMS
Serena Williams, 18 anni, vincitrice dellOpen Usa di tennis, numero quattro al
mondo, ha giustificato la recente sconfitta
subita per mano della francese Sandine Testud dicendosi demotivata a giocare nei tornei femminili: Non ne posso pi di giocare
con le donne, non mi diverto, sono sicura di
poter battere anche gli uomini, se solo mi
danno questa possibilit. Per trovare nuovi stimoli la madre Oracene lha incoraggiata a richiedere la wild card per il torneo di
tennis maschile di Stoccarda. Risposta negativa dellAtp: Siamo e restiamo unorganizzazione maschile (Emanuela Audisio,
la Repubblica 8/10/99).
LAILA
L8 ottobre Laila Ali, 21 anni, figlia del pugile cinquantaseienne Muhammad Ali, ha
debuttato sul ring del Turning Stone Casino,
a Verona (vittoria per ko dopo appena 31 secondi), localit a nord di New York. Qualche
mese fa aveva detto di voler passare alla storia come suo padre: Voglio vincere il titolo
mondiale femminile, scuotere luniverso
della boxe. Da bambina Laila (notte in
arabo) piangeva in un angolo della casa ogni
volta che il padre tornava dal ring. A tre an-

PALLONE

Zdenek Zeman denuncia


il calcio corrotto e va ad
allenare in Turchia dove
trover lo stesso connubio tra pallone e affari
che lascia in Italia.
DI ANTONIO MAGLIE
Corriere dello Sport, venerd 8 ottobre
ccolo Zdenek Zeman, appoggiato sul
cofano della golf. Tranquillo, con le
sue numerose sigarette tra le labbra. [...] E questo proprio il momento
buono per smettere. Bisogna sempre essere controcorrente. Va a Istanbul, sponda
Fenerbahce, lasciando su questa strada
della collina Fleming, le sue ultime verit.
[...]
Non facile scegliere la Turchia
No, abbastanza facile. Il guaio che
voi pensate che il calcio si faccia solo in
Italia. Poi arriva la Danimarca e batte la
Nazionale. Il calcio si fa dappertutto.
Si sentito tradito dallItalia, dalla Roma?
Tradito? No, per due anni sono stato
trattato bene, poi ci sono stati dei disguidi.
Il guaio che nello sport c troppa politica. E io, invece, faccio solo calcio.
Cos il pallone in Italia?
Un misto di politica e affari.
Le brucia ancora la maniera in cui la Roma lha scaricata?
Ormai, nulla ha pi valore: gli impegni,
la parola data. Oggi sei allenatore di una
squadra, domani non lo sei pi.
Si dice che questa Roma di Capello vada
meglio della sua
Di questi tempi, andava benissimo anche la mia.
I risultati sembrano dar ragione a Sensi. O
no?
Sensi avr ragione quando vincer.
In che cosa differisce da Capello?
C chi nasce nella Juve e nel Milan e
chi, come me, comincia sui campi polverosi di provincia o parte da Licata. Non si
pu ragionare cos, solo con i numeri, altrimenti bisognerebbe dire che il Milan
con Capello ha ottenuto uno dei peggiori
risultati della sua storia, tre anni fa.
Lei non rientrerebbe nel gruppo degli allenatori vincenti.
Ci sono allenatori che vincono senza
sapere come e perch.
Le sue esperienze romane hanno in comune lepilogo tumultuoso
Verissimo. Ma devo dire che forse lepilogo dellesperienza laziale poteva essere giustificato.
Giocatori come Aldair dicono di sentirsi
pi protetti nel modulo di Capello. Offeso?
Aldair andava bene anche lo scorso anno, di questi tempi.
Perch non accetta paragoni?
Perch bisognerebbe farli dopo 34
giornate. Non si pu parlare delle mie 34
giornate, contrapponendole alle 5 di Capello. Non serio.
Ma come mai tanti giocatori adesso dicono
di trovarsi meglio con Capello?
Penso che certe dichiarazioni facciano
parte della politica.
Quali scelte di mercato lei ha subito?
Lo so dove vuole arrivare. Ma non esistono queste contrapposizioni tra me e
Sensi sulla campagna acquisti. Per due anni ho avuto una squadra competitiva. Poi,
se volete, posso dire che mi sono mancati
Maradona, Pel e Cruyff. Magari ci saranno state scelte sbagliate, o qualche giocatore era meno bravo di qualche altro. Ma
sono discorsi che si possono fare per tutte
le squadre.
Ma i giocatori li ha scelti sempre lei?
Quasi mai gli allenatori scelgono i giocatori. Ci sono anche altri, in una societ,
che svolgono questo ruolo. Ci sono i direttori sportivi, ci sono i procuratori che,
chiss perch, hanno sempre i migliori
giocatori. In ogni caso, il tecnico si limita
a dare le indicazioni. chiaro che tutti
vorrebbero Seedorf, ma pu giocare in
una sola squadra.
Le piace questa Roma?
Gioca diversamente dalla mia.
Perch stato esonerato?
Solo Sensi conosce i motivi reali.
La causa stata veramente lingaggio di
Pincolini? (ex preparatore atletico del Milan,
ha seguito Fabio Capello alla Roma, n.d.r.)

E allora?

nunciate nella lettera.


Le hanno tagliato le gambe per le denunce
sul doping?
Non credo di aver pagato quelle denunce.
LItalia va verso il professionismo arbitrale. Laffascina la prospettiva ?
No. Preferisco gli arbitri dilettanti.
Con il professionismo, si rende un business anche larbitraggio.
E cosa pensa della prova Tv?
Che bisognerebbe registrare tutto. Ma
dato che tutto non si pu, allora ci saranno discriminazioni.
Le piace la canzone che le ha dedicato Venditti?
S, anche se siamo diversi. Politicamente e, da quel che intravedo nelle sue
dichiarazioni, calcisticamente.
Ma si sente un eroe?
No, non mi sento un eroe. Anchio coltivo qualche paura. Ad esempio, mi terrorizzano le iniezioni.
Lei sosteneva che Di Biagio non andava
trattenuto. I fatti le hanno dato ragione?
Credo che un giocatore che resta malvolentieri produce solo danni.
Le piace questo campionato?
Ormai un torneo a sette. Sono felice
quando le squadre che non contano nulla
battono una delle sette: la dimostrazione
che il pallone non fatto solo di soldi.
Come andata questa strana trattativa
con i turchi? Avevano bloccato anche Scala.
Mi hanno detto che erano venuti solo
per me, che io ero il primo della lista.
Questa per lei una sfida?

No, solo una possibilit di lavoro.


Come sono state le sue domeniche?
Mai uguali. A volte soffrivo, altre volte
ero felice.
la prima volta che prende una squadra
a campionato iniziato
S. Alcuni dicono sia uno svantaggio.
Pu darsi che sia un beneficio.
Il Fenerbahce praticher il suo solito gioco?
Si, daltro canto, in questa maniera io
aiuto i giocatori. In campo si va in undici; la
collaborazione pi che mai opportuna.
Chi pi forte tra Roma e Lazio?
Dicono la Lazio. Per quanto mi riguarda, spero solo che la pi forte sia tale anche a fine campionato. Perch non sempre
vincono i migliori.
Si dice che il suo calcio sia
troppo spregiudicato per regalare successi.
Se la mia Roma avesse
beccato a Firenze venti tiri
in porta, mi avrebbero
massacrato. Invece, hanno
parlato di splendida partita difensiva.
Le piace il calcio che si
pratica in Italia?
Tutti esaltano questo
gioco brutto e cinico. Ma se
il calcio fatto per la gente, allora giusto che chi
va allo stadio si diverta. Lo
scorso anno, persi 5-4 con
lInter e dissero che ero un
coglione. Adesso, la Lazio
pareggia con il Milan 4-4 e tutti parlano di
partita memorabile. Anche la Nazionale
vinceva 2-0 e poi ha perso 3-2. A proposito:
per i giocatori, la Nazionale diventata un
peso.
Ma cambier idea in Turchia? Studier di
pi gli avversari?
Io ho sempre tenuto conto degli avversari. Ma prestavo maggiore attenzione alla mia squadra. Altrimenti che ci stavo a
fare in panchina? Avrei dovuto, al limite,
allenare gli avversari.
Ultimo ricordo romano: se lo aspettava lesonero?
Assolutamente no.
Antonio Maglie

Dopo i mondiali di Italia 90


Tot Schillaci era cos famoso che gli intitolavano i
bar in Bulgaria, ora si ricorda di lui solo chi ha pi
di 16 anni.
DI MARCO ANSALDO
La Stampa, gioved 30 settembre
li occhi di Tot Schillaci, che si spalancarono sul mondo mentre cominciava questo decennio, si aprono, ora che sta per finire, su due campi di
terra battuta dove duecento ragazzini imparano cos il calcio. Vestono una divisa
blu notte e bianca che contrasta, nella sua
eleganza, con la Palermo arrangiata che si
vede oltre il muro, fino ai palazzi del Cep,
il quartiere che fu lo sfondo di molte chiacchiere che accompagnavano la leggenda di
Tot, quando, pure lui, come ledilizia locale, era popolare. Schillaci tornato a casa. [...] Ha affittato, in societ con Giovanni
Luna, uno di quei maestri antichi che il calcio ha un po smarrito, il terreno dellAmat,
dove giocava da piccolo: lo stanno ristrutturando e la Scuola calcio Tot Schillaci
gi una realt. Bettega mi ha telefonato.
Dice che vuole vedermi prima della partita di Coppa. Magari ne nasce qualcosa: Palermo come una miniera, soltanto in questa zona ci sono 5 scuole calcio e centinaia
di ragazzi giocano per strada come non si fa
pi da altre parti. Ma nessuno li fa crescere, non c uno sbocco. E i club ormai preferiscono comprare i giocatori belli e fatti,
allestero. A Palermo il calcio morto: per
vedere una partita decente bisogna aspettare che scenda la Juve.
Andr allo stadio?
S. Devo accompagnare mio figlio che
nato a Torino e tifa Juve: perch gli piace
Del Piero, non perch ci ha giocato suo padre. Di me si ricorda solo chi ha pi di 16
anni.
Cosa le rimasto di quel periodo?
I ricordi delle due Coppe vinte con
Zoff, non le frequentazioni. Da quaggi

difficile tenere i contatti: un mondo lontano e io poi ne sono uscito troppo in fretta, andando in Giappone.
Ne pentito?
Lo dissi allora e lo ripeto: dalla Sicilia
partita tanta gente che cercava di guadagnarsi il pane, io in Giappone ho avuto
molto di pi. Sono stato il primo ad andarci, lunico a resisterci. E poi non cera scelta: lInter mi voleva scaricare. Non avevo
altre opportunit.
In che senso?
LInghilterra e la Spagna non compravano stranieri come adesso, altrimenti ci
sarei andato e il nome di Schillaci sarebbe rimasto nel giro. Non ero finito, avrei
potuto giocare ancora in nazionale. Il mio
rimpianto di essere nato
dieci anni troppo presto:
pensi cosa otterrei oggi
dopo un Mondiale, come
quello del 90. In quel momento potevo chiedere
tutto: con i soldi che circolano adesso avrei avuto
lingaggio di Vieri e Del
Piero, o gi di l.
Gi, ma adesso sono di moda i centravanti come Vieri,
non pi gli Schillaci.
Non parliamo di moda,
parliamo di attaccanti.
Bassi, alti, lenti, veloci,
non importa: basta che segnino. Vieri mi piace moltissimo ma nel calcio c
ancora un grande spazio per gli Inzaghi, i
Montella.
A proposito di Inzaghi, cosa farebbe al posto suo, con Del Piero al fianco?
Io ho giocato con Baggio, un vero talento. Del Piero ha colpi straordinari, fa
assist e gol. Tuttavia mi sembra poco continuo. Negli ultimi quindici anni tutto il
calcio ha perso qualit, anche ai vertici.
Se si fanno pazzie per Ronaldo, perch
un bravo attaccante, par comprare Maradona non basterebbe il tesoro americano.
E pi si scende, peggio : oggi una partita
di B o di C inguardabile. Per questo a
Palermo vanno allo stadio 4 mila persone
e quandero bambino io si andava in 30
mila.
Lei fu, di colpo, il pi popolare giocatore del
mondo, le dedicavano persino i bar in cittadine bulgare. E altrettanto in fretta scomparso: perch?
Perch fallii lanno successivo al Mondiale, con una Juve che in teoria doveva
essere pi forte di quella di Zoff e invece
fu disastrosa. Io la Juve di Lippi lho vista
poco, stando in Giappone, ma quando si
parla dei suoi trionfi si consideri cosa fece
Zoff: due Coppe in un anno, e con una
squadra mediocre. Poi andai allInter, mi
infortunai dopo aver segnato 4 gol in 4 gare e Bagnoli teneva in panca Bergkamp
per far giocare me.
Sente di aver sprecato loccasione?
Ho sprecato quella popolarit: ma ero
anche pi insicuro. Ero timido, mi bloccavo davanti alle telecamere, non avrei potuto essere un personaggio come quelli di
oggi: con gli anni sono migliorato un po ma
in fondo continuo a nascondermi.
Gettandosi in politica?
Un giorno venuto Miccich, di Forza
Italia, e mi ha chiesto se volevo candidarmi per le elezioni comunali. Io di politica
non ci ho mai capito niente, ma la proposta
era seria, avrei potuto lavorare per la giovent di Palermo. Ho preso 1300 voti, sono
diventato consigliere comunale, ma potrei
gi dimettermi entro la fine dellanno: la
politica la lascio agli altri.
Si diceva che in realt lei volesse il Palermo:
vero?
Ho avuto un colloquio, non se ne fa
niente. Per vorrei comprare tra qualche
anno i diritti di una seconda squadra per
portarla in alto, partendo dai ragazzi che
costruiamo noi.
Tra cui c suo figlio?
Io non lo vado mai a vedere, mi dicono
che un po brocco ma alla sua et non lo
si pu sapere. E non voglio imitare i padri
che sognano i figli calciatori.
Lei invece cosa sogna?
Magari di tornare a esserlo, un calciatore. Ho smesso presto perch avevo problemi seri alla schiena, ora sto meglio. Il fisico
asciutto, dalla prossima settimana riprendono gli allenamenti e si vedr: Vierchovod
gioca in A a 41 anni, io ne ho 34 e con i livelli magari a qualcuno viene voglia di comprarmi. Forse allestero. Non per soldi ma
perch ho avuto una carriera bella e zoppa:
vorrei prendermi ancora qualcosa.
Marco Ansaldo

ANNO IV NUMERO 238 - PAG. 3

IL FOGLIO QUOTIDIANO LUNED 11 OTTOBRE 1999

ABSTRACTS
ni, quando i medici diagnosticarono al pugile il morbo di Parkinson, lei si chiuse in camera per tre giorni, rifiutandosi di mangiare. Adesso si compiace di somigliargli cos
tanto: Rido come lui, mi muovo come lui,
ballo come lui. Muhammad Ali, allinizio favorevole alla carrera della figlia, da quando
ha assistito allincontro tra Kathy Collins e
Leah Mellinger, finite entrambe in ospedale, la scoraggia invano (Alessandra Farkas,
Corriere della Sera 21/2/99; Emanuela Audisio, la Repubblica 8/10/99).
AEREI
Lex calciatore Eraldo Pecci, ora commentatore televisivo, ha il terrore dellaereo
(tredici anni fa rimase scioccato da un volo
Trento-Napoli tormentato da innumerevoli
perturbazioni e vuoti daria) e lo prende giusto quando non c altro modo per arrivare
a destinazione, sempre con una robusta dose di tranquillanti (almeno quattro volte
quello che mi consiglia il medico). Lultima
volta due settimane fa, per raggiungere Palermo dove giocava la Juve: stato un viaggio interminabile, come se avessi trascinato
laereo fino a Palermo. La settimana scorsa, pur di non volare, ha affrontato un viaggio di 2.300 chilometri in macchina per raggiungere Minsk, in Bielorussia, dove giocava la nazionale italiana. Partito luned notte da Bologna con un amico, ha passato la
notte di marted in un albergo della Polonia, arrivando in Bielorussia la mattina do-

po. Tempo impiegato (escluse le soste): 29


ore. Se dovesse essere convocato come commentatore delle partite della nazionale ai
mondiali del 2002 in Giappone e Corea del
sud, trover il modo di andarci con lautomobile oppure si far mettere sullaereo
completamente
anestetizzato.
Denis
Bergkamp, attaccante dellArsenal e della
nazionale olandese, anche lui terrorizzato
dallaereo, ha fatto mettere nel suo contratto una clausola che gli concede di recarsi in
trasferta in macchina o in treno (per giocare nella partita di Champions League contro la Fiorentina partito due giorni prima
degli altri, 1.700 chilometri da Londra a Firenze). Altri casi famosi: Monica Vitti, Mina
e Anna Magnani, che non accett mai le
proposte dei registi di Hollywood perch il
pensiero del viaggio la spaventava a morte
(and in America una sola volta, in nave).
Adriano Celentano ha paura non solo dellaereo ma anche delle gallerie: quando si
sposta, specialmente nelle zone di montagna, per evitarle costretto a lunghissime
deviazioni. Il terrore di volare cos diffuso
che le compagnie aeree organizzano seminari con persone reduci da voli difficili e allenano il personale a riconoscere i comportamenti aggressivi ed esibizionistici dei
passeggeri spaventati (ad esempio molti molestano le hostess, raccontano a voce alta i
propri fatti al vicino, bevono superalcolici,
eccetera) (Stefano Mancini, La Stampa
6/10/99, 7/10/99; Francesco Cordella Chilo-

metri 7/10/99; Gabriella Mancini, La Gazzetta dello Sport 8/10/99).

Claudio Vitalone almeno tre volte, tra il 1983


e il 1984. La seconda volta i due cenano insieme al ristorante La Lampara. Poi, coinvolto
da alcuni siciliani, Renatino si adopera per
organizzare lomicidio Pecorelli. Uno dei killer del giornalista, Angelo La Barbera, consegna proprio a De Pedis la pistola, una automatica cromata, usata per lassassinio. Abbruciati dir poi a Fabiola Moretti, che aveva
in mano quellarma: L c labbacchio di Pecorelli.
I diversi gruppi federati nella banda della
Magliana fanno affari insieme, ma poi si affrontano anche in interminabili faide. De Pedis fa parte del commando che il 23 gennaio
1981 entra nella sala-corse romana di via Rubicone e ammazza Orazio Benedetti detto
Orazietto, ras delle scommesse ippiche, aderente al clan dei Proietti: una vendetta per
luccisione di Giuseppucci Er Negro, che sar
in seguito completata con luccisione dei fratelli Mario e Maurizio Proietti. Il mese successivo, De Pedis decide, insieme agli altri
boss della Magliana, leliminazione di Nicolino Selis, ras del gruppo di Acilia-Ostia. Renatino elimina anche uno spacciatore di cui
la banda si era servita, Massimo Barbieri, ritenuto ormai inaffidabile. E secondo i racconti di un collega di banda, Maurizio Abbatino, De Pedis fa parte anche del gruppo di
fuoco che dietro ordine di Pippo Cal elimina, il 17 ottobre 1981, Domenico Balducci detto Mimmo il Cravattaro, che nella vetrina del
suo negozio di elettrodomestici di Campo de
Fiori aveva affisso il cartello: Qui si vendono soldi.
Alla fine, anche Renatino resta vittima della guerra tra le fazioni della banda. Venerd
2 febbraio 1990, in via del Pellegrino, a pochi
passi da Campo de Fiori, due colpi secchi
mettono fine alla sua carriera. Resta a terra,
con un rivolo di sangue che gli esce dalla
bocca. Ha 35 anni. Lascia (intestato a familiari o prestanome) un piccolo impero: ristoranti a Trastevere e nel centro di Roma, la
boutique Coveri, un locale notturno di moda,
il Jackie O, limmobiliare Edda Prima e tanti altri negozi, imprese edili, societ.
Il corpo trasportato allIstituto di Medicina legale. Quattro giorni dopo, il 6 febbraio,
tumulato al cimitero del Verano, area 73,
nel loculo di propriet del suocero, Aldo Di
Giovanni. Ma una soluzione provvisoria. Il
23 marzo la vedova, Carla Di Giovanni, presenta alla direzione dei Servizi funebri comunali la domanda di estumulazione dal
Verano. Subito accettata, con procedura eccezionale. Agli agenti della Dia (la Direzione
investigativa antimafia) che hanno cercato di
capire come sia stato possibile un cos inusuale trattamento, lattuale direttore dei Servizi funebri ha dichiarato che se avesse dovuto trattare personalmente una pratica simile, data leccezionalit dellevento avrebbe sicuramente chiesto parere allAvvocatura dello Stato. Invece, dal 24 aprile 1990 Enrico De Pedis detto Renatino riposa, unico
ospite del Novecento, in un grande sarcofago di marmo bianco, con incisa la scritta Enrico De Pedis. Sopra il sarcofago posta
una cornice dargento con la sua fotografia.
Sulla sinistra del sargofago brilla la scritta
Renato, composta con oro e zaffiri incastonati nel marmo candido.
Laccettazione nella basilica di SantApollinare stata fulminea. Monsignor Piero Vergari, rettore della basilica e amico di De Pedis (era infatti anche cappellano del carcere
di Regina Coeli) manda la vedova dal Vicario
di Roma Ugo Poletti, armata di una dichiarazione datata 6 marzo 1990 che dice: Si attesta che il signor Enrico De Pedis, nato in
Roma-Trastevere il 15.5.1954 e deceduto in
Roma il 2.2.1990, stato un grande benefattore dei poveri che frequentano la Basilica e
ha aiutato concretamente tante iniziative di
bene che sono state patrocinate in questi ultimi tempi, sia di carattere religioso che sociale. Ha dato particolari contributi per aiutare i giovani, interessandosi in particolare
per la loro formazione cristiana e umana.
La dichiarazione accompagnata da una
lettera firmata da don Piero Vergari, rettore e indirizzata a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Ugo Poletti, Vicario Generale di Sua Santit: Eminenza
Reverendissima. Per desiderio della famiglia De Pedis oso chiedere a cotesto Vicariato di Roma il nulla osta perch il loro congiunto Enrico De Pedis possa essere tumulato in una delle camere mortuarie site nei sotterranei della Basilica di SantApollinare. Il
lavoro di sepoltura sar fatto da artigiani e
operai specializzati in questo settore, che gi
hanno lavorato per la tumulazione degli ultimi Sommi Pontefici in Vaticano. Sar questa anche unoccasione per risanare uno degli ambienti dei sotterranei, gi luogo di sepoltura dei parrocchiani di SantApollinare,

da moltissimi anni lasciati in completo abbandono. Il defunto stato generoso nellaiutare i poveri che frequentano la Basilica, i sacerdoti e i seminaristi, e in suo suffragio la famiglia continuer a esercitare opere
di bene, soprattutto contribuendo nella realizzazione di opere diocesane. Mentre la ossequio con ogni cordialit, chiedo la Santa
Benedizione per me, i sacerdoti che collaborano nel servizio pastorale della Basilica, i
seminaristi e i poveri che assistiamo.
Il cardinal Poletti quattro giorni dopo firma il nulla osta: Si dichiara che da parte del
Vicariato nulla osta, per quanto di sua competenza, alla tumulazione della salma di Enrico De Pedis, deceduto il 2.2.1990, in una
delle camere mortuarie site nei sotterranei
della Basilica di SantApollinare in Roma.
I lavori nei sotterranei vengono svolti celermente. Costo dichiarato: 37 milioni dellepoca. Nessuna interferenza del Comune o dello Stato. Daltra parte, il tono della comunicazione inviata in data 20 marzo da monsignor Vergari ai Servizi funebri comunali
perentorio: Il sottoscritto Monsignor Piero
Vergari, rettore della Basilica di SantApollinare, attesta che la Basilica in base al Concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede
dell11 febbraio 1929 propriet esclusiva
della Sede Apostolica che ha la facolt di
dare allimmobile lassetto che crede senza
bisogno di autorizzazioni o consensi da parte di autorit governative, provinciali o comunali italiane.
La vedova di De Pedis spiega agli agenti
della Dia i motivi dellamore per SantApollinare: l, nella basilica a cui era legata
per motivi affettivi personali fin da ragazza, nel 1988 si spos con Renatino. Poi De
Pedis divenne benefattore della basilica
con assidui, costanti e consistenti oboli.
Nel giorno del matrimonio, con fare tra il
serio e il faceto, aveva detto alla moglie: Il
giorno che mi tocca, piuttosto che al cimitero mi piacerebbe essere portato qui....
Giunto il momento, stato realizzato il
desiderio di Renato De Pedis, in vita anima persa dei Testaccini, dopo la morte accolto come un Papa nelle braccia misericordiose di Santa Madre Chiesa, che ha visto lontano e ha assolto il suo generoso benefattore ben prima dei giudici di Perugia.
Gianni Barbacetto

PANICO
Grazie alla sentenza di una giuria di
Manhattan, tredici passeggeri di un volo
American Airlines hanno ottenuto quattro
miliardi di lire come risarcimento per il panico da turbolenza provato il 26 giugno 1995,
quando il jet su cui erano a bordo, incappato
in una violenta tempesta, sal e scese di quota per 28 secondi. Durante il processo il passeggero Louis Weiss, che si ritrov anche un
livido al braccio per via della moglie che lo
stringeva spasmodicamente mentre si preparavano a morire, ha detto che quello che
ha provato in Europa sotto le bombe del 45
non era niente in confronto ai 28 secondi vissuti prima dellatterraggio di emergenza. James Kreidler, lavvocato che ha patrocinato la
causa: Per 28 secondi hanno visto la morte in
faccia. stato un abisso emotivo che hanno
continuato a rivivere anche in seguito (Franco Pantarelli La Stampa 9/10/99).
AQUILONI
Claudio Cappelli, 49 anni, pittore, inventore del festival degli aquiloni (alla prossima edizione, che si terr a Cervia dal 22
aprile al primo maggio, parteciperanno settanta nazioni): Laquilone un simbolo di
libert che vive in prigionia: se si taglia il filo, non vola via, ma cade (Emilio Matarrese, la Repubblica 4/10/99).

SPEED-BALL
A Porta Palazzo, Torino, gli spacciatori
vendono una droga di nome Cavallo Pazzo
(eroina tagliata con cocaina, in America si
chiama Speed-ball), 100 mila lire a dose:
una droga per intenditori, per tossicodipendenti estremi che cercano uno sballo violento, e che sanno di rischiare molto (i carabinieri della compagnia Oltredora che
hanno sequestrato la droga). Il professor
Paolo Tappero, dellIstituto di Medicina Legale allUniversit di Torino: La cocaina
amplifica leffetto della eroina e in teoria
pu aumentare il rischio di insufficienze respiratorie. Come pu far salire la pressione
arteriosa anche in modo sensibile (Angelo
Conti, La Stampa 8/10/99).
COCAINA
Secondo una ricerca commissionata dalla
Bbc sul 99 per cento delle banconote britanniche si trovano tracce di cocaina. Pare che
i biglietti di banca siano ideali per tirare
le strisce di coca, aspirandole nelle narici.
Gli sniffatori dopo linalazione rimettono in
circolazione le banconote usate che quindi
entrano in contatto con le altre nei portafogli o nei bancomat. Da quando in Gran Bretagna il prezzo della cocaina passato da 80
a 40 sterline al grammo (poco meno di 120
mila lire) il suo consumo raddoppiato, diventando la pi popolare sostanza stupefacente usata tra i giovani a scopo ricreativo
(a. p., la Repubblica 5/10/99).

SICARI
Tra le prove richieste per diventare sicari
in Colombia, uccidere un parente prossimo
oppure fermarsi al semaforo e sparare al primo che capita. Chi supera le prove riceve in
dotazione una moto e unarma. Linvestitura
avviene nel santuario di Sabneta, nellhinterland di Medellin, ai piedi dellaltare sovrastato da una Maria Ausiliatrice in tonaca
rossa e manto blu, con Bambino in braccio,
venerata come la Vergine dei sicari. A lei gli
assassini chiedono la benedizione dei tre
simboli di devozione da indossare durante
ogni mandato: uno al cuore per proteggere la
vita, uno al polso per avere polso, uno alla
caviglia per non ferirsi quando stringono i
talloni alla moto in modo da rimanere in
equilibrio mentre prendono di mira il bersaglio a motore acceso. Prima di eseguire un
mandato, i sicari vanno al santuario e fanno
bollire i proiettili nellacqua benedetta (Mario Vargas Llosa, la Repubblica 5/10/99).
GELA
Ai forestieri che arrivano qui, stranieri
italiani, i gelsi raccontano questepisodio,
tratto dalle memorie di un pentito di mafia:
due uomini viaggiano in macchina sulla strada che porta da Licata a Gela. Uno guida, laltro guarda fuori e a un certo punto chiede allautista di fermare. Al lato della strada c un
pastore. Luomo scende e gli spara a sangue
freddo. Risale in auto e lautista gli chiede:
chi era? Di quale clan? Non era nessuno, ri-

sponde il killer, volevo solo provare la pistola


nuova (Attilio Giordano, il Venerd 3/9/99).
MORTI
Ogni settimo mese dellanno lunare Hong
Kong avvolta nellincenso e la gente sputacchia in strada per allontanare gli spettri
dei morti senza discendenti, dei bambini
senza funerali, dei suicidi e degli ammazzati, che secondo la tradizione cinese alla fine
di agosto tornano sulla terra per rubare le
offerte degli antenati altrui e fare dispetti ai
vivi (Ilaria Maria Sala, diario 6/10/99).
FRANCESCANI
In occasione della ricorrenza de loro santo il 4 ottobre i francescani hanno tenuto
aperte le porte della basilica di Assisi agli
animali e hanno invitato a fare altrettanto
in tutto il mondo. Walter Caporale, presidente della Peta italiana (People for the
ethical treatment animals): Vietare lingresso in chiesa agli animali un vero e
proprio schiaffo al Santo e ai suoi ideali(la Repubblica 4/10/99).
COMPASSIONE
Il teologo e psicoanalista Eugen Drewermann: Sono convinto che la compassione
debba includere tutti gli esseri viventi, compresi gli animali. Gi Tolstoj lo aveva compreso quando scrisse: Finch ci saranno
mattatoi, ci saranno le guerre (MAtilde
Passa, lUnit 6/10/99).

BELZEB

La tumulazione di un
gangster nella Basilica
romana di SantApollinare in Urbe: una storia di
innocente andreottismo.
DI GIANNI BARBACETTO
diario, 6 ottobre
nrico De Pedis, detto Renatino, non ha
potuto godere dellassoluzione ecumenica che ha mandato a casa puliti
tutti gli imputati davanti alla Corte dassise di
Perugia per lomicidio del giornalista Mino
Pecorelli. Assolto Giulio Andreotti. [...] Assolto Claudio Vitalone [...].
Non ha potuto gioire, Renatino De Pedis
(che della Magliana stato un boss), perch da
nove anni riposa in pace: in una sontuosa tomba nella cripta di una basilica romana, in
compagnia di santi, benefattori insigni e principi della Chiesa. Lui, che secondo la ricostruzione dei fatti presentata dalla pubblica
accusa (e ora smentita dalla Corte) fu uno dei
protagonisti delloperazione Pecorelli, lui
che sincontr faccia a faccia con Vitalone per
discutere gli affari della banda della Magliana, stato il primo della compagnia a essere santificato: due mesi dopo la sua morte
(anchegli fu assassinato, in una delle tante faide tra i diversi gruppi che componevano la
banda) fu inumato nella basilica di SantApollinare in Urbe, dentro un sarcofago di marmo bianco, argento, oro e zaffiri. La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta risalgono infatti al secolo scorso, e
venne sbloccata grazie a un nulla osta concesso a tempo di record dal Vicario di Roma
cardinale Ugo Poletti. Una piccola storia di
ordinario, innocente andreottismo romano.
Conoscevo Renato De Pedis fin da piccolo, quando andavamo insieme al Gianicolo a
cacciare le vipere per trarne il veleno che
vendevamo in farmacia per raggranellare
qualche lira. Cos lo ricorda, nelle sue deposizioni, Fabiola Moretti, dark lady della Magliana ora accusata di falsa testimonianza.
Con De Pedis sono stata legata da un sincero
vincolo di amicizia, diciamo pure fraterno,
perch siamo cresciuti insieme, essendo nati
nello stesso quartiere di Roma, ossia Trastevere. Inizi durissimi: Ho avuto una vita difficile, sono cresciuta nella povert e nella miseria e per vivere ho imparato a fare di tutto.
Fabiola si lega ai boss del gruppo di Testaccio-Trastevere, i cosiddetti Testaccini, che poi
diventeranno una delle batterie criminali
federate nella banda della Magliana. Diventa
la donna di Danilo Abbruciati, capo dei Testaccini. vero, ho commesso reati con le persone che mi sono state pi care di tutti, Danilo e Renato. [...] Danilo lho amato come nel nostro ambiente si sa amare. [...].
Nel 1982 Abbruciati, il povero Danilo, viene ucciso a Milano da una guardia giurata,
mentre tenta di assassinare il vicepresidente
del Banco Ambrosiano Roberto Rosone. Una
morte che mostra come la banda della Magliana si fosse trasformata: certo, per anni si
era dedicata con profitto al commercio di droga, allusura, ai sequestri di persona, al traffico darmi, al racket dei videogiochi, alle scommesse clandestine; ma era nel tempo divenuta qualcosa di pi che una superbanda di
gangster romani, era diventata unagenzia di
servizi criminali, pronta a entrare in funzione per i pi diversi lavori sporchi, a disposizione di molti poteri, al centro di una fitta rete di rapporti, di alleanze, daffari: con la Cosa
Nostra rappresentata a Roma da Pippo Cal,
con la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, con i camorristi di Michele Zaza e
Lorenzo Nuvoletta, con la Ndrangheta calabrese di Paolo De Stefano, con i milanesi di
Francis Turatello; ma anche con i fascisti di
Aldo Semerari e di Giusva Fioravanti, con faccendieri come Flavio Carboni, con la P2 di Licio Gelli, con i servizi segreti stregati da Francesco Pazienza, con ambienti e personaggi
(quelli andreottiani) della magistratura e della politica. Dopo la morte di Abbruciati, Renato De Pedis ad assumere la guida dei Testaccini. Due anni prima era morto (ammazzato dai killer del clan dei Proietti) anche Franco
Giuseppucci detto Er Negro, boss del gruppo
originario del quartiere della Magliana. De
Pedis ne aveva ereditato i rapporti di un certo livello: Non i contatti con persone della
malavita, che erano piuttosto normali, ma,
racconta Antonio Mancini detto LAccattone, i
contatti con organi dello Stato, con funzionari
di questa o quella polizia.
De Pedis, secondo la ricostruzione (ora
smentita) della pubblica accusa, incontra

Processo giornalistico
allItalia dic di Giulio
Andreotti: un debito
pubblico pazzesco, 168
impiegati allarchivio di
Cosenza, 76 perizie di
variante per una diga...
DI GIAN ANTONIO STELLA
Corriere della Sera, venerd 1 ottobre
mmetter almeno... Ma non ammetto proprio niente. Contesto il
principio stesso del processo storico e politico alla Democrazia cristiana.
Giulio Andreotti, [...] dice che s, lha seguito sui giornali linvito quasi corale a prender atto dellassoluzione giudiziaria di Perugia senza per dimenticare le responsabilit in base alle quali gli stessi democristiani dovrebbero processare la loro storia,
intessuta di colpe politiche, culturali e gestionali. E dopo aver accettato di farsi processare da Busi e Chiambretti figuratevi
se non accetta [...] un processo giornalistico. [...] Che si faccia una rivisitazione degli anni del dopoguerra mi sta bene. Purch si faccia riferimento al momento. La
storia non si pu analizzare con modellini
validi nel 1600 e nel 2100. Bisogna vedere le
condizioni. Non si possono mettere in evidenza solo peccati e omissioni. Le linee di
fondo erano o no giuste? La collocazione
internazionale era o no giusta? Abbiamo
garantito o no grande libert di opinione a
tutte le voci?.
Lei sa che questo vi gi riconosciuto.
Fino a un certo punto: due giorni la settimana. Negli altri cinque pare che la Prima
Repubblica fosse una sorta dinferno dantesco....
Ci sono cose che non potete negare, come laver
scelto di finanziare lo sviluppo col debito creando
una voragine nei conti pubblici di cui paghiamo
il conto ancora oggi.
Guardi, dal punto di vista strettamente
giuridico l'articolo 81 della Costituzione era ri-

gido: ogni spesa andava coperta. vero. Ma


lei ricorda, gi ai tempi di Vanoni, la teoria
del volano? Era lidea che le spese di investimento, dato che creavano ricchezza, potessero essere finanziate anche col debito. Non
era unidea solo nostra. Certo, qualche ombra
venuta dal fatto che certe spese erano s di
investimento ma venivano computate con una
certa elasticit....
Cio?
Spese pluriennali per cui il primo anno
davi una copertura esatta creando una nuova
entrata ma per i successivi dicevi: sar finanziata sul bilancio. Questo era un po equivoco. Ma chiedo: interpretando rigidamente
larticolo 81 ci saremmo mai mossi dalla depressione in cui lItalia stava? I consumi, dal
pane alla pasta, erano quelli dun Paese sottosviluppato.
Vuol dire che ancora oggi, a ripensarci, trova
un senso in quelle scelte?
S. Ma guardi, a parte il fatto che negli ultimi due o tre anni avevamo cominciato a distinguere il debito primario (che non si faceva pi) da quello secondario, la svolta
stata data dalleuro. Poi sar stato merito di
Carli, Amato, Ciampi, per carit. Per questo cammino ricostruttivo era iniziato. Per
non parlare dei problemi creati anche da
questo risanamento.
Quali?
C tutto un nuovo tipo di povert nella
media borghesia. Cera gente che aveva investito la liquidazione in titoli di Stato e che
con quel 7 o 8 per cento di interessi quadrava i conti.
Se la sente Amato fare questi discorsi, tassi
alti, ma anche inflazione alta. Dovrebbe guardare ai rendimenti reali.
Per cos. Cera gente che coi 200 milioni di liquidazione comprava titoli che davano quei sedici o diciassette milioni lanno con cui coprire certe spese, metter da
parte la dote per la figlia o far le vacanze....
Ma a che prezzo? Un debito pubblico pazzesco, le finanziarie assaltate come diligenze, le 76
perizie di variante per la costruzione della diga
sul Metrano...
Infatti in materia di lavori pubblici alcune correzioni sono state fatte.
Avete dovuto crollare voi perch fosse varata una legge che obbligasse alla penale per i ritardi nei lavori pubblici.
Pu essere. Ma non ricordo che una legge di questo tipo sia stata mai promossa dallopposizione. Non ricordo.
Lei stesso un giorno ha ammesso che per anni la sana gestione contabile della cosa pubblica fu considerata degradante.
Detta cos troppo dura. Dissi che una
maggiore attenzione alle regole giuridicoamministrative era considerata ordinaria
amministrazione, come se questa ordinaria
amministrazione fosse una cosa degradante: questo s, vero. Anche perch tutta la
struttura dello Stato si trovava ad affrontare una quantit e una qualit di problemi
cui non era preparata.
Alla base di certe confusioni non ci sar stata anche una scelta vostra di piegare le esigenze delleconomia e dello Stato a quelle elettorali? Lei dir che avevate le motivazioni pi nobili ma facendo pagare ai contadini lequivalente attuale di 94.500 lire di contributi pensionistici lanno...
L cera una iniquit da sanare. Il mondo contadino, che rappresentava una notevole parte della popolazione....
... e un bel serbatoio di voti dic...
Non aveva niente: non aveva la pensione, non aveva lassistenza sanitaria, non
aveva le medicine. Certo, ci sono stati degli
oneri per la collettivit per....
Lo sapevate che i conti non sarebbero tornati mai.
Pensavamo che migliorando il tenore di
vita si mettessero in moto tante cose, creando una spirale virtuosa che avrebbe fatto
aumentare le entrate. Dove potevamo fare
delle strette le abbiamo fatte. Penso alla
guerra al contrabbando petrolifero. Si poteva far di pi? Certo. Ma mi lasci dire che
gli atti parlamentari sono l, a disposizione
di tutti. E dicono che lopposizione....
... non era affatto pi rigorosa di voi.
A parte il voto di bandiera contro le spese militari vorrei sapere quali sono state le
proposte di minori spese fatte nei decenni
dallopposizione. E confrontarle con quelle
di maggiori spese. I ministri del Tesoro a
ogni Finanziaria dovevano tenere una quota da distribuire al momento della discussione in aula.
Perci una certa gestione scellerata della cosa pubblica...
Scellerata no....
Come no? Pensi alle dighe in Sicilia, allelefantiasi degli organici pubblici, alle strade che
finiscono nel nulla...

Pensi anche allautostrada del Sole: nessuno se la sognava. Non guardiamo solo alle cose che non sono andate bene.
Converr che almeno sul clientelismo la Dc
questo benedetto processo storico...
Che vuol dire clientelismo? Se non fai
cose scorrette... La riforma agraria labbiamo fatta anche se non la voleva nessuno. Gli
agrari no perch gli portava via le terre, la
sinistra no perch facevamo bella figura
noi... Labbiamo fatta o no?.
Anche le 168 assunzioni allarchivio di Stato
di Cosenza le avete fatte voi.
Ma non era personale assunto. un caso che conosco. Cera un certo numero di
persone che era stato assunto in un certo
posto e poi, non potendo stare pi l, doveva
esser sistemato. Se prendi uno di Cosenza e
lo mandi a Milano dove deve trovare casa...
Le spese... Insomma, sul piano umano....
Per carit: fatto sta che a forza di assumere postini a Belluno per poi rimpatriarli in Sicilia...
Questo successo anche perch al Nord
non partecipavano ai concorsi. Per anni. Sa
quando hanno cominciato? Quando sono
cresciuti i figli dei meridionali al Nord, che
conservavano dellimpiego statale un certo
fascino.
Quindi lei nega perfino ci che da anni stato
ammesso da tanti suoi compagni di partito ovvero che le pensioni ai finti invalidi fossero ammortizzatori sociali?
Io parlo della mia esperienza. Se c chi ha
concepito lidea che fosse giusto dare una pensione di invalidit per far campare qualcuno
ha sbagliato. Sarebbe stata una distorsione.
Scusi presidente: ma cera lei l, al governo.
Cero, non cero... Non che fossi commissario al governo. Non che potessi sciogliere
il consiglio e fare di testa mia. Abbiamo avuto
sempre un sistema collettivo. Sia di governo
sia di controlli parlamentari. Certo, se alcune
cose le avessi conosciute meglio forse avrei
puntato anche i piedi. [...]
Quante persone ha fatto assumere lei, in mezzo secolo?
Non so. Certo, quando si faceva una fabbrica mi davo da fare [...].
Fatto sta che, dalle poste alle ferrovie, avete
consegnato ai posteri dei carrozzoni ingovernabili: allestero non cos.
Forse hanno anche una tradizione maggiore. Certo, su alcune cose ci sono stati ritardi [...].
Cambiamo tema: il suo stesso avvocato, Franco Coppi, ha detto tirando in ballo un po tutti che
ci fu una sottovalutazione della mafia.
Vediamo i tempi. Cosa trovammo, nel secondo dopoguerra? Un fortissimo separatismo con una triangolazione di poteri. Primo:
il separatismo politico di Finocchiaro Aprile
e Concetto Gallo. Secondo: la mafia, con legami rafforzati per ragioni belliche con quella
americana. Terzo: Giuliano. Questa era la Sicilia. Alla quale demmo una risposta sia sul
piano della sicurezza sia, con lautonomia, su
quello politico. Quella mafia fu sottovalutata?
Forse s. Nel momento in cui premeva di pi
prendere Giuliano si badava meno al fatto che
questo o quel sindaco fossero considerati mafiosi. Per....
Per?
Per il confine tra mafiosi e non mafiosi
non era facile. Se prendiamo la prima relazione di minoranza allAntimafia, firmata da
Pio La Torre, cera una lista di cognomi tra i
quali non si capisce perch dovrebbero essere davvero mafiosi i democristiani e non
quelli non democristiani.
Tuttavia lei...

Io non sono pi buono n pi cattivo degli altri. Quando mi son trovato a dare una
mano a Falcone per anticipare lentrata in vigore del trattato con gli americani o farlo andare in Brasile a interrogare Buscetta,
glielho data. Tutta lazione contro il traffico
di droga... Non voglio benemerenze ma, sar
una coincidenza, tutte le leggi pi dure contro la mafia sono state fatte dai miei governi.
In quegli stessi anni per lei si appoggiava a
Lima...
Guardi, io ho cominciato la mia carriera
giovanile andando a fare dei comizietti per
difendere Bernardo Mattarella. E mi davano addosso come mafioso. Ma non un caso
che dopo sette anni di brusca e striglia nessuno mi ha potuto chiamare in causa per appalti che abbiano riguardato la Sicilia o altre parti. Tutto dipeso da una combinazione. Se Lima non avesse litigato con Gioia
per ragioni di preferenze nel 68 sarebbero
rimasti tutti e due nella corrente fanfaniana
e io avrei continuato la mia vita politica lo
stesso....
Non pu negare che ci sia stata per anni una
ambiguit della Dc nei confronti della mafia: Lima, Ciancimino, Siino...
S, s... Ma non si pu dire che la Dc in Sicilia vivesse solo perch cera la mafia. Tanto vero che quando i pentiti raccontano che
nell87 la mafia pun la Dc facendo votare i
socialisti sono contraddetti dai fatti: la Dc
non perse affatto voti. Io credo, in realt, che
la quota di voti mossi dalla mafia in Sicilia
sia relativamente piccola.
Ma Lima le diceva che esisteva o no, la mafia?
Guardi, Lima era un uomo duna riservatezza assoluta. E poi stato dopo che quello diventato un problema clamoroso. In
quel momento non lo era.
A rileggere la storia come fa lei, hanno scritto
in questi giorni, pare quasi che lItalia fosse unisola felice dove non scoppiavano le bombe e non
venivano abbattuti gli aerei...
Non vero. Nessuno lo nega. Ci sono state cose negative. Altre oscure per le quali
non si trovato il bandolo della matassa. Ma
nego possano essere queste le caratteristiche
dei decenni dellItalia democristiana. Poi, se
volete, potete pure dire che cresciuta nonostante noi, ma cresciuta o no?.
Me ne dica una, una sola imputazione politica che la Dc, in un processo storico, si meriterebbe: una.
Ma perch la Dc? Forse le persone... Ma
non la Dc!.
Neppure laver fatto una certa confusione
collettiva tra gestione dello Stato, del potere,
dei voti...
Poco.
Poco?
Poco. Io sono stato in tanti ministeri. Sfido chiunque, dai portieri ai capi di gabinetto, a dire che io gli ho fatto fare una cosa storta. Il fatto che in questi anni un po difficili io
non sia affondato deriva anche da questo.
A farla breve, se questo processo storico e politico si facesse davvero, la Dc uscirebbe assolta?
Io penso di s. Le cose positive sono state
molte di pi di quelle negative. E in quelle
negative non cera dolo. Forse insufficienze,
errori, difficolt di comprendere. Ma dolo
no.
Quindi convinto che pure la Dc andr in Paradiso?
Il Paradiso non fatto per le entit collettive.
I democristiani?
Credo di s. Almeno quanto ci vanno gli
altri.
Gian Antonio Stella

ASPETTANDO IL GIUBILEO
di Pietro Acquafredda

89.

Convocare a Roma, citt universale soprattutto perch citt mistica,


religiosa, tutti i credenti fu dal 1300 in poi una impresa coronata da successo. Si resta un poco imbarazzati nel vedere come in quei tempi di miserie, di lotte formidabili e di ostacoli straordinari di lunga durata, si trovassero duecentomila e pi pellegrini, che si portarono a respirare questaria mondiale, a comunicare col corpo e con il cuore con tutto luniverso delle anime. Il pontefice Romano del 1300 si chiamava
Bonifacio VIII; con questo solo nome si pone in rilievo leroismo mistico e del capo e dei fedeli
del primo Anno Santo. Questo primo Giubileo doveva manifestare agli occhi dei sovrani, che
contestavano la giurisdizione papale sulla loro vita politica, lattaccamento tenace delle nazioni e delle plebi, che si muovevano verso la citt di Dio.
Dimani, cio cominciando da questo natale del 1924, le vie di terra e di mare saranno
percorse da nuovi ricercatori della pace di spirito. I manieri di Francia non sono
pi, gli imperatori germanici sono spariti; la S. Sede sempre l in piedi e
convoca luniverso cattolico per il gran perdono del Giubileo.
(Le Feuille dAvis. Orbe, Svizzera, giugno 1924)

ANNO IV NUMERO 238 - PAG. 4

IL FOGLIO QUOTIDIANO

LUNED 11 OTTOBRE 1999

SHOPPING
la Repubblica, gioved 30 settembre
isogna arrivare allaeroporto, prendere laereo, volare per circa due
ore e mezza, passare la frontiera,
quindi salire su un taxi e dirigersi verso il
centro. Tutto questo moltiplicato per due,
perch a casa poi si deve tornare. Un po
complicato, ma conviene lo stesso, giurano
i giornali britannici: nonostante la fatica e
la spesa del viaggio, per un inglese fare
shopping a Milano un gran risparmio.
Complice il cambio favorevole della
sterlina, le tariffe scontatissime delle compagnie aeree (ad esempio per un LondraMilano-Londra passando per Torino possono bastare appena 150 mila lire), ma soprattutto vista la scarsa competitivit dei
prezzi del Regno Unito, i sudditi di Elisabetta farebbero bene a disertare le patrie
vetrine per preferire quelle forestiere, in
testa a tutte le nostre. A lanciare per primo
linvito a scegliere lItalia - provocatorio,

ma tanto documentato da far prevedere


che saranno in tanti a raccoglierlo - stato
nei giorni scorsi lObserver. Ma poi a
ruota hanno squillato anche gli altri. Ieri
lHerald Tribune arrivato al paradosso:
inglesi, perfino varcare lOceano e arrivare negli Stati Uniti ben pi conveniente
che restare fedeli ai negozi sotto casa.
Per adesso naturalmente non si assiste
a invasioni di maniaci dello shopping. Volare a Milano per dare unocchiata a quello che suggeriscono gli stilisti di casa nostra e gioire per un paio di pantaloni di
Prada a mezzo milione invece che a 700
mila lire ancora appannaggio di pochi,
dai portafogli privilegiati. E infatti, come
esempio dei britannici che hanno scelto
via della Spiga, il domenicale inglese cita
il calciatore del Manchester United Ryan
Giggs: Si dice sia un habitu, annota
lautore dellarticolo. Ma, si sa, ai vip capita spesso di anticipare mode che diventa-

no popolari nel giro di una stagione. C


da giurare quindi che ben presto le agenzie di viaggi si attrezzeranno per fornire
pacchetti shopping tutto compreso. Un po come avviene gi
nei paesi dellEst, dove societ
specializzate offrono la possibilit ai cittadini
ex sovietici di venire in Italia - e
in Romagna in
particolare - a
comprare merci
made in Italy
che poi vengono
rivendute a caro prezzo in patria.
Che la Gran Bretagna sia un paese poco
abbordabile non un argomento nuovo. An-

che lUnione europea e lOrganizzazione


per la cooperazione e lo sviluppo in Europa - ricorda lHerald Tribune - sottolineano da tempo
come in media
sullisola si sia
costretti a sborsare per automobili, abiti e tanti
altri prodotti il
20-40 per cento
in pi che nelle
altre capitali europee. E la differenza si fa ancora pi pronunciata se il paragone si fa tra
Londra e le metropoli degli Stati Uniti. Non fanno eccezione neanche i prodotti pure british: la jeep
Discovery della Land Rover, fabbricata a

Birmingham, costa 85 milioni, mentre in


Olanda bastano 42 milioni e mezzo. Per
Schizophonic, lalbum dellex Spice Geri, a
Piccadilly ci vogliono 44 mila lire, mentre
nella newyorkese Times Square sono sufficienti meno di 20 mila lire.
Nelle ultime settimane i media britannici hanno trasformato quello dei prezzi
alti in un tema caldo. E molti commentatori non esitano a parlare di rapina-Gran
Bretagna. Gli analisti economici danno
diverse spiegazioni del fenomeno, facendo
riferimento a forze del mercato, a
uninveterata cultura di rifiuto della
competitivit, a costi particolarmente
alti per gli esercizi che fanno commercio
al dettaglio.
Larma del governo per frenare il carovita dovrebbe essere il Competition Act,
che entrer in vigore a marzo e prevede
multe milionarie per imprenditori o commercianti colpevoli di alzare artificial-

mente i prezzi. Tra i commercianti, sono


proprio gli inglesi quelli che hanno un
maggiore margine di guadagno rispetto ai
colleghi di qualunque altra parte del vecchio e del nuovo continente. Un esempio?
Le grandi catene di alimentari targate Gb
hanno profitti del 4-6 per cento sulle vendite, mentre quelle americane si limitano
al 2-3 per cento. Gli imputati tendono a
rispedire la palla al mittente spiegando
che i veri rapinati sono proprio loro, costretti a pagare stipendi alti ai dipendenti,
tasse eccessive e affitti da capogiro per gli
spazi di vendita.
Per gli osservatori americani, per, le
analisi puramente economiche non bastano. Bisogna frugare nella testa degli inglesi
- dicono - cos legati alla tradizione da continuare a difendere a scapito della grande
distribuzione i loro vecchi, esosi, piccoli negozi.
Stefania Di Lellis

Firme
ANSALDO Marco. 43 anni, di Torino, caposervizio della redazione sportiva della
Stampa. Ha cominciato nel 78 collaborando con il Corriere dello Sport, dove
stato assunto nell82. Dall89 al 91 ha scritto per la Repubblica. Sposato, due figli:
Alice, di 14 anni e Andrea, di 10. Nel tempo libero gioca a tennis e a calcio, corre e
va in palestra.
BARBACETTO Gianni. 46 anni, di Milano, scrive per diario e Micromega.
Laureato in Filosofia, ha iniziato collaborando con unemittente radiofonica milanese, ha scritto per Brescia Oggi e Corriere della Sera, nel 1988 arrivato al
Mondo, poi allEuropeo. Libri: Milano
degli scandali (Laterza, 1990), storia della
corruzione e delle tangenti milanesi scritta un anno prima di Mani Pulite; Il grande
vecchio (Baldini e Castoldi, 1993), sui grandi misteri dItalia, da piazza Fontana a Gladio. Nel tempo libero suona la batteria.
MAGLIE Antonio. 44 anni, di Taranto,
sposato con Vania, ha un figlio, Daniele, di
17 anni. Ha iniziato a scrivere una ventina danni fa su Il Globo, poi il praticantato al Quotidiano di Lecce, Brindisi e Taranto. Nel 1984 stato assunto al Corriere dello Sport, dal 1991 fa linviato. Ha girato tutta lEuropa, il Nord America e buona parte dellAfrica dove rimasto affascinato dal Lago Rosa (Il colore dovuto al
sale presente nellacqua. Ma la cosa che mi
ha pi impressionato vedere tanta acqua
e tanta vegetazione in mezzo alla desolazione del Senegal) e dal deserto (Non so
spiegare perch, forse per il grande silenzio che ti circonda, ma mi d una sensazione di vita). Questanno ha vinto il Premio
Saint-Vincent per uninchiesta sulla Lega
nazionale dilettanti di calcio. Vive a Roma
da quindici anni, ma il suo cuore calcistico rimasto a Taranto (Faccio il tifo per
tutte le squadre del Sud: insomma, per
quelle un po pi sfigate). Grande passione la musica: rock (Bruce Springsteen),
jazz (Sono rimasto a Charlie Parker),
blues (Johnny Lee Hooker). Per fortuna
ama viaggiare (altrimenti impazzirei, visto che sono in giro per il mondo duecento
giorni lanno). Quando capita si tiene in
forma con il basket.
STELLA Gian Antonio. 45 anni, nato ad
Asolo (Treviso), inviato speciale del Corriere della Sera si occupa di politica, costume ed economia. Ha iniziato a scrivere
quando frequentava il liceo classico. A 22
anni entrato al Corriere di informazione, edizione pomeridiana del Corsera.
stato corrispondente sportivo di varie testate. I libri: Schei (edizioni Baldini & Castoldi), rapporto sul nord-est italiano; Dio
Po (Baldini & Castoldi, novembre 96), sulla
Lega; Lo spreco. Come buttare via 2 milioni di
miliardi. In collaborazione con Igor Man,
Sabatino Moscati e Sergio Noia ha scritto i
testi del libro fotografico Giordania. Padre
professore di filosofia, madre maestra. Sposato con un figlio: Massimo (25 anni). Ama
cucinare, soprattutto primi piatti, e suonare la chitarra. Autori preferiti: De Gregori,
Guccini, Ruggeri, Neil Young.
VULPIO Carlo. 39 anni, di Altamura (Bari), scrive per il Corriere della Sera. Laureato in Giurisprudenza, prima di diventare giornalista ha fatto vari mestieri, anche
il cameriere, il muratore e il vigile urbano.
A 25 anni ha fondato il giornale locale
Piazza, poi ha collaborato con LEspresso e lUnit. al Corriere della
Sera da nove anni, ha scritto di cronaca,
cultura, economia, politica, stato inviato
in Croazia e in Albania. Sposato, due figli:
Davide, di 13 anni e Adriano, di 9. Gioca a
calcetto e a tennis.

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