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LEGISLAZIONE

RIFORME

Affidamento, estinzione forzata dell’in house


di Renato Perticarari

Prende il via
A
deguamento ai principi comunitari e gli enti di detenere partecipazioni in
incentivazione alla liberalizzazione: società che non perseguono fini istitu-
la settima modifica sembrano questi gli obiettivi che la zionali;
nuova, verrebbe da dire ennesima, disci- Ÿ Dl 112/2008: articolo 18 in materia di
in tre anni plina in materia di servizi pubblici locali assunzioni del personale delle società
della disciplina intende perseguire. Nel comunicato che miste e, appunto, articolo 23-bis;
la Presidenza del Consiglio ha emesso Ÿ Dl 78/2009: articolo 17 che modifica
dei servizi quando ha licenziato il decreto legge si il Dl 112/2008;
legge «modifica la normativa in materia Ÿ Legge 69/2009: di modifica dell’artico-
pubblici locali. di servizi pubblici locali di rilevanza eco- lo 3 comma 27 legge finanziaria 2008;
Per le forti nomica, così da adeguare la disciplina Ÿ Legge 102/2009: che modifica il Dl
all’ordinamento comunitario e incremen- 78/2009.
ricadute sociali tare la spinta liberalizzatrice in un qua- Come si vede, un bel groviglio di norme
dro regolatorio certo e chiaro, che incenti- tale da mettere a dura prova qualsivoglia
che produce va l’iniziativa dei soggetti privati, riduce struttura amministrativa.
i costi per le pubbliche amministrazioni Torniamo, quindi, all’esame del Dl
il settore avrebbe e garantisce la migliore qualità dei servi- “varato” il 9 settembre, con la speranza
invece bisogno zi resi agli utenti». Vediamo, quindi, se e di non dover tornare a breve a commenta-
come tali obiettivi vengono perseguiti re ulteriori novità legislative.
di una stabilizzazione con le nuova disciplina. Si diceva, dunque, che l’articolo 15 del
Ebbene, tali norme vengono introdotte decreto ha introdotto modifiche all’artico-
normativa con l’articolo 15 del decreto. In particola- lo 23-bis del Dl 112/2008. In particolare
di medio-lungo periodo re si interviene sull’articolo 23-bis del Dl sono stati sostituiti i commi 2, 3 e 4. È
112/2008 poi convertito con la legge stato inserito un nuovo comma 4-bis. So-
133/2008. Come si vede, siamo alla mo- no stati sostituiti i commi 8 e 9 e parzial-
difica - peraltro non marginale - di nor- mente modificato il comma 10. Ecco in
me varate appena un anno fa. Questo, di dettaglio:
per sé, appare oggettivamente un proble- - nuovo comma 2: il decreto recepisce
ma. Il settore delle utilities, forse più di un orientamento maturato ormai sia nella
altri per le forti ricadute sociali che pro- giurisprudenza comunitaria che naziona-
duce, avrebbe necessità di una stabilizza- le riguardo l’opportunità che, ove si opti
zione normativa di medio-lungo periodo per l’affidamento del servizio a società
e non di mutamenti che, invero, si vanno mista pubblico-privata, si possa evitare
producendo con cadenze molto ravvicina- la “doppia gara”: quella per la scelta del
te. Basti pensare che nel corso degli ulti- socio privato e poi quella per lo svolgi-
mi tre anni il settore dei servizi pubblici mento del servizio. In realtà, la norma
locali è stato interessato, a vario titolo, sembra individuare tale metodo quale
dalle seguenti normative che vengono so- unico modello organizzativo per il caso
lo citate per estremi e, per economia di di affidamento a società miste, con ciò
spazio, senza entrare nei loro contenuti: superando anche le previsioni del
Ÿ Dl 223/2006: articolo 13 “Decreto Ber- “vecchio” articolo 113 comma 5 del Dl-
sani” sulle società che erogano servizi gs 267/2000. Ovverosia, laddove si inten-
strumentali; da procedere ad affidamento mediante
Ÿ Legge 296/2006: articolo 1 comma costituzione di società miste, questo po-
734 legge finanziaria 2007, sui vincoli trà d’ora in poi avvenire solo a favore di
alla nomina degli amministratori di so- “società a partecipazione mista pubblica
cietà miste; e privata a condizione che la selezione
Ÿ Legge 244/2007: articolo 3 comma 27 del socio avvenga mediante procedure
legge finanziaria 2008, sul divieto per competitive a evidenza pubblica, nel ri-

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spetto dei principi di cui alla lettera a)


del presente comma, le quali abbiano ad Le modifiche in pillole
oggetto, al tempo stesso, la qualità di
socio e l’attribuzione dei compiti operati- Società miste senza “doppia gara”. Procedura di evidenza pubblica unica per la scelta
vi connessi alla gestione del servizio e Comma 2 del socio che sia anche soggetto esecutore del servizio. Partecipazione privata non
che al socio sia attribuita una partecipa- inferiore al 40%
zione non inferiore al 40 per cento”. È
una previsione assolutamente opportuna Il ricorso all’in house è eccezionale. Obbligatoria comunque la totale partecipazione
che riduce ad unum le procedure che, Comma 3 pubblica, il controllo analogo come definito in ambito comunitario, la prevalenza
tuttavia, dovranno essere riempite di dell’attività svolta a favore dell’ente socio
maggiori contenuti. Infatti, dovendo sce-
gliere un socio-esecutore, è inevitabile Obbligo del parere preventivo dell’Agcm sugli affidamenti in house. Formazione del
Comma 4
che il bando di selezione dovrà contempe- silenzio-assenso decorsi 60 giorni dalla richiesta
rare, contenendoli entrambi, i requisiti
propri del soggetto-socio e quelli del sog- Fissazione con delibera dell’Agcm di soglie oltre le quali gli affidamenti in house
Comma 4-bis risultano comunque rilevanti per il mercato
getto-operatore. Sembra inevitabile an-
che il ricorso a una procedura di selezio- Nuovo regime transitorio per le gestioni in essere. Vincolo alla dismissione delle quote
ne che ha preponderanti caratteristiche di Comma 8 sociali in mano pubblica nelle società quotate entro il tetto del 30 per cento
appalto di servizi da aggiudicare con il
metodo dell’economicamente più vantag- Le società già affidatarie di servizi pubblici locali soggiacciono all’obbligo di svolgere solo
gioso, dove potranno giocare un ruolo i servizi affidati ab origine, nel territorio di competenza, e solo per gli enti soci. Divieto
Comma 9
(stante la finalità di selezionare un sog- di partecipare a gare indette da altri enti. Facoltà di partecipare alle gare indette per
getto che sia anche socio) non seconda- l’affidamento dei servizi a loro già affidati
rio elementi connessi alla affidabilità eco-
nomica e societaria o, perché no?, il so- Le società in house o miste affidatarie di servizi pubblici locali soggiacciono al patto di
vrapprezzo offerto sulle azioni da sotto- Comma 10 stabilità interno e all’obbligo di procedure di evidenza pubblica per l’acquisto di beni e
servizi
scrivere.
A questo la norma aggiunge l’obbligo di
una partecipazione privata non inferiore pi della disciplina comunitaria». Tale ge-
al 40% del capitale sociale. È da ritenere nerico, e forse volutamente ambiguo, rife-
che ciò sia stato previsto in ossequio alla rimento ai principi della disciplina comu-
affermata esigenza della “spinta liberaliz- nitaria era stato generalmente interpreta-
zatrice” in tema di servizi pubblici locali, to dagli Enti locali come un sostanziale
ma forse anche per evitare che il privato via libera all’in house, metodo di affida-
possa tentare di aggiudicarsi l’esecuzio- mento pur contemplato dalla disciplina
ne del servizio con un chip societario comunitaria, sul presupposto che fosse
semi-simbolico; sempre e comunque facile appellarsi alla
- nuovi commi 3, 4 e 4-bis: questi com- sussistenza di peculiari caratteristiche
mi vanno esaminati congiuntamente in economiche, sociali, ambientali e geo-
quanto disciplinano, in buona sostanza, morfologiche del contesto territoriale di
un’unica controversa fattispecie: quella riferimento. Un via libera, in realtà, che
dell’affidamento in house. Si può forse invece finiva già allora per scontrarsi con
affermare che, finalmente, si va decretan- gli esiti (pressoché tutti negativi) dei pa-
do la morte dell’in house; una vera stortu- reri emessi dall’Autorità garante per la
ra del sistema. concorrenza e il mercato cui gli Enti loca-
Ebbene, l’articolo 23-bis, comma 3, pre- li si sono numerosamente rivolti in base
vedeva, in estrema sintesi, che in deroga a quanto previsto dall’originario comma
all’affidamento a favore di «imprenditori 4 dell’articolo 23-bis. Tale comma, infat-
o di società in qualunque forma costituite ti, prevedeva, per tali casi, l’obbligo del-
individuati mediante procedure competi- l’ente sia di dare adeguata pubblicità alla
tive ad evidenza pubblica», fosse possibi- scelta di usare l’in house, sia di relaziona-
le - in presenza di «peculiari caratteristi- re all’Autorità in merito alla verifica svol-
che economiche, sociali, ambientali e ge- ta circa l’interesse del mercato all’affida-
omorfologiche del contesto territoriale di mento del servizio mediante gare aperte.
riferimento» che non permettessero «un I nuovi commi 3 e 4, se da un lato esco-
efficace e utile ricorso al mercato» - un no dall’equivoco parlando esplicitamen-
affidamento purché rispettoso «dei princi- te di “gestione in house”, dall’altro enfa-

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tizzano ancor più l’eccezionalità del ri- alla mancata emissione del parere non il
corso a tale tipo di affidamento le cui silenzio-assenso ma il silenzio-rifiuto
caratteristiche, peraltro, vengono più cui, semmai, ci si potrà opporre dinanzi
esattamente definite. al giudice amministrativo.
Infatti, con il nuovo comma 3 il Legisla- Ciò detto, il Legislatore, a riprova del
tore ha ritenuto necessario qualificare maggior rigore con cui si intende guarda-
con il termine “eccezionali” le situazioni re all’affidamento in house e restringere
per le quali, ferma restando la necessità i casi di possibile parere favorevole del-
Il decreto recepisce delle «peculiari caratteristiche economi- l’AGCM, ha anche introdotto il nuovo
che, sociali, ambientali e geomorfologi- comma 4-bis con il quale si attribuisce
un orientamento che del contesto territoriale di riferimen- all’Autorità garante della concorrenza e
to», è ammissibile la deroga agli affida- del mercato il compito di individuare,
maturato ormai sia menti ordinari (quelli con gara). Tale vo- con propria deliberazione, «le soglie ol-
nella giurisprudenza Ue luta qualificazione di eccezionalità non tre le quali gli affidamenti di servizi pub-
può non far pensare alla volontà di rende- blici locali assumono rilevanza ai fini
che nazionale: re ancor più stringenti le limitazioni al dell’espressione del parere di cui al com-
ricorso a tale affidamento. Non solo, la ma 4».
prevista una sola gara norma richiama espressamente la necessi- È ovvia, stante il richiamo al criterio
per le società miste tà che la società affidataria in house sia delle soglie per l’espressione del parere
totalmente pubblica e «abbia i requisiti in merito alla rilevanza degli affidamenti
a condizione richiesti dall’ordinamento comunitario rispetto al mercato, la volontà di delinea-
per la gestione in house e comunque nel re un quadro ove tale rilevanza viene
che la selezione rispetto dei principi della disciplina co- correlata alla valutazione di valori che
munitaria in materia di controllo analogo possono o meno risultare irrilevanti ri-
del socio avvenga sulla società e di prevalenza dell’attività spetto al mercato. È da ritenere, quindi,
mediante procedura svolta dalla stessa con l’ente o gli enti che l’AGCM potrà fissare soglie, seppu-
pubblici che la controllano». re variabili in relazione ai vari servizi,
competitiva a evidenza Il nuovo comma 4, invece, si segnala per sotto alle quali - per la loro relativa mo-
una modifica che appare assolutamente destia - possa risultare indifferente per il
pubblica nel rispetto contestabile, in quanto chiaramente in mercato l’affidamento in house.
dei principi stabiliti contrasto con quelli che sono stati enun- - nuovo comma 8: il comma ridefinisce
ciati come obiettivi delle modificazioni il quadro del regime transitorio per le
introdotte alla disciplina dei SS.PP.LL. gestioni in essere, non conformi a quanto
sulla strada dell’apertura al mercato. stabilito nei commi 2 e 3, stabilendo
Infatti, con il nuovo comma 4, se da un quanto segue:
lato si chiarisce, qualora ve ne fosse biso- a) le gestioni in house (purché confor-
gno, che il parere da emettere da parte mi ai principi comunitari in materia di in
dell’AGCM è “preventivo” rispetto alla house) in essere alla data del 22 agosto
scelta definitiva di affidamento, dall’al- 2008 cessano improrogabilmente, e sen-
tro si afferma che, in caso di mancata za bisogno di deliberazione dell’ente affi-
emissione entro 60 giorni dalla richiesta, dante, il 31 dicembre 2011;
il parere deve intendersi come favorevo- b) le gestioni affidate direttamente a
le. La formazione di tale sorta di silen- società miste, ove il socio sia stato scelto
zio-assenso appare criticabile e foriera di con procedura di evidenza pubblica ma
distorsioni, se non altro per la possibilità non si tratti di “socio-esecutore” (quindi,
che l’AGCM, gravata di innumerevoli con gara che non sia stata svolta anche a
richieste, possa, per oggettive difficoltà questo fine), cessano improrogabilmen-
di gestione del suo lavoro, rilasciare te, e senza bisogno di deliberazione del-
“involontari” pareri favorevoli. La tutela l’ente affidante, il 31 dicembre 2011;
del mercato e della concorrenza non può c) le gestioni affidate direttamente a
essere lasciata alle incertezze di una buro- società miste, ove il socio sia stato scelto
crazia per quanto attenta. Non si vedono con procedura di evidenza pubblica ma
quindi che tre soluzioni: a) allungare di si tratti di “socio-esecutore” (quindi, con
molto il termine di 60 giorni; b) dotare gara svolta anche a questo fine), cessano
l’AGCM di adeguate strutture per evita- alla scadenza del contratto di servizio in
re il problema di sovraccarico; oppure, e vigore;
sembra la via migliore, c) far discendere d) le gestioni dirette in essere alla da-

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ta del 1˚ ottobre 2003 in capo a società la Borsa Italiana, ma anche, per esempio,
miste già quotate a quella data, nonché a l’AIM per le piccole e medie imprese).
società dalle stesse controllate ai sensi Tale deroga potrebbe essere una impor-
dell’articolo 2359 codice civile, cessano tante soluzione, praticabile per una note-
alla scadenza del contratto di servizio, vole serie di operatori che vedrebbero
purché la partecipazione pubblica si ridu- fortemente condizionata la loro attività
ca anche progressivamente a una quota dalle limitazioni sopra indicate.
non superiore al 30% entro il 31 dicem- Infine, il comma prevede che gli affidata- Contestata la norma
bre 2012. Ove ciò non avvenga, gli affi- ri diretti - ed è da ritenere che la norma si
damenti cessano improrogabilmente, e riferisca alle gestioni di cui al comma 8, che introduce
senza bisogno di deliberazione dell’ente cioè quelle già in essere - possano parte-
affidante, il 31 dicembre 2012. È eviden- cipare alla prima gara indetta per lo svol- una sorta
te, quindi, la volontà - anche sanzionato- gimento dei servizi a loro già affidati. di silenzio-assenso
ria - di liberalizzare/privatizzare questo - modifiche al comma 10: è stato rinvia-
settore di attività, aprendo maggiormente to al 31 dicembre 2009 il termine conces- nel caso in cui
al mercato privato la partecipazione nel- so al Governo per adottare uno o più
le multi-utilities quotate, fino a imporre regolamenti attuativi della disciplina in- l’Autorità garante
che “il pubblico” vada in minoranza nel- trodotta con l’articolo 23-bis. In partico- per la concorrenza
le Assemblee societarie. Non è chi non lare prevedendo l’assoggettamento, tenu-
veda la rilevanza che tale previsione po- to conto delle scadenze transitorie fissate e il mercato
trà avere per veri e propri “attori” della dal comma 8, degli affidatari in house
nostra Borsa e quali ricadute potrà ancor (ma anche delle società miste) di servizi non esprima
più avere sugli equilibri di governance e, pubblici locali al patto di stabilità interno
anche, sui bilanci degli Enti locali che e l’obbligo per tali società di applicare entro 60 giorni
detengono ora partecipazioni importanti procedure di evidenza pubblica per l’ac- dalla richiesta
in tali società quotate; quisto di beni e servizi e per l’assunzione
e) tutte le altre gestioni che non rientra- di personale. Due misure che, ove ve ne il parere preventivo
no nella casistica precedente cessano im- fosse bisogno, disincentivano, rendendo-
prorogabilmente, e senza bisogno di deli- la oltremodo gravosa, la scelta dell’in sulla scelta definitiva
berazione dell’ente affidante, il 31 dicem- house. Da segnalare che, curiosamente, dell’affidamento
bre 2010. la norma sembra dimenticare i “lavori”
- nuovo comma 9: il comma sembra tra i settori per i quali obbligare le socie-
avere la natura di norma di chiusura ri- tà alle procedure di evidenza pubblica.
spetto a un panorama che, per effetto Ma è da ritenere una svista cui si rimedie-
delle stratificazioni legislative che si so- rà in sede regolamentare.
no prodotte, è molto variegato. In buona Infine, merita segnalare che, con il com-
sostanza, il comma dispone che le socie- ma 2 dell’articolo 15 del decreto varato
tà che già gestiscono, a qualunque titolo, il 9 settembre, si riporta sotto la compe-
servizi pubblici locali (ivi comprese quel- tenza dell’AGCM il parere ex articolo
le che fossero costituite ai sensi del com- 23-bis del Dl 112/2008, che l’articolo
ma 2 lettera b), nonché i soggetti cui è 9-bis comma 6 della legge 39/2009 (In-
affidata la gestione delle reti, degli im- terventi urgenti in favore delle popolazio-
pianti e delle altre dotazioni patrimoniali ni colpite dagli eventi sismici nella regio-
degli Enti locali, qualora separata dall’at- ne Abruzzo nel mese di aprile 2009 e
tività di erogazione dei servizi, debbono ulteriori interventi urgenti di protezione
limitare la loro attività alla gestione dei civile) le aveva sottratto in relazione al
servizi affidati ab origine, restando negli «Programma nazionale per il coordina-
ambiti territoriali di competenza ratione mento delle iniziative di monitoraggio,
loci, e senza poter svolgere, né diretta- verifica e consolidamento degli impianti
mente, né tramite loro controllanti o altre per la gestione dei servizi idrici», che il
società che siano da esse controllate o ministero dell’Ambiente andrà ad adotta-
partecipate, servizi o attività per altri enti re per garantire l’efficienza degli impian-
pubblici o privati, né potendo partecipare ti per la gestione dei servizi idrici e la
a gare indette da altri enti. salvaguardia delle risorse idriche nel ter-
Viene, tuttavia, prevista una deroga a tali ritorio nazionale, ai fini della prevenzio-
limitazioni per i casi di società quotate in ne e del controllo degli effetti di eventi
mercati regolamentati (quindi, non solo sismici. l

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