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LE SINAPSI

Esistono sinapsi elettriche e sinapsi chimiche (slide 1). Le sinapsi elettriche sono pi rare,mentre le
sinapsi chimiche costituiscono la gran parte del sistema nervoso.
Le sinapsi chimiche comunicano l'informazione attraverso sostanze chimiche chiamate
neurotrasmettitori mentre le sinapsi elettriche attraverso correnti ioniche.
A livello delle sinapsi chimiche si ha lo scambio e l'elaborazione dell'informazione,mentre nelle
sinapsi elettriche si ha solo il passaggio dell'informazione tra una cellula e l'altra.
Le sinapsi elettriche
In corrispondenza della sinapsi elettriche presente una conformazione particolare delle membrane
citoplasmatiche caratterizzata dalle cosiddette gap-junction (slide 2). La sinapsi elettrica presente
anche in altri distretti dell'organismo,come nel tessuto muscolare miocardico. C' continuit
citoplasmatica tra la cellula pre e postsinaptica,dovuta al fatto che i canali formati dalle gapjunction permettono il passaggio di ioni tra una cellula e l'altra (non comunque una vera e propria
continuit citoplasmatica perch non si ha il passaggio di proteine). Gli ioni quindi attraversano
questi canali dall'interno di una cellula all'interno di un'altra senza entrare in contatto con l'ambiente
extracellulare. Sono proprio questi canali i canali alla base di queste sinapsi.
I messaggeri dell'informazione trasmessa dalle sinapsi elettriche sono quindi correnti ioniche. La
trasmissione dei segnali virtualmente istantanea come avviene nel caso della trasmissione del
segnale lungo un assone. Lo spostamento di correnti ioniche infatti,avviene molto rapidamente, a
differenza delle sinapsi chimiche in cui si ritrova un ritardo sinaptico (anche di 1 ms). Queste
sinapsi sono strutturalmente bidirezionali,ma a volte funzionalmente non sono bidirezionali (non
corretto parlare di cellula pre e postsinaptica,perch i canali delle gap-junction sono simmetrici e
il passaggio di corrente potrebbe avvenire in entrambe le direzioni).
Le sinapsi elettriche sincronizzano le risposte di popolazioni di neuroni (il punto di forza del cuore
la trasmissione di segnali virtualmente distaccati).
Si inietta un impulso di corrente in un neurone A(slide 3),espresso da un'onda rettangolare, che non
genera un potenziale d'azione(fenomeno elettrotonico) e si misura il voltaggio: il segnale non
risponde in maniera temporale alla legge di Ohm a causa della capacit e quindi la salita della
tensione avviene gradualmente cos come la discesa. Nella cellula B il segnale arrivato attenuato a
causa della conduzione elettrotonica. Se nel neurone A si fosse generato un potenziale
d'azione,questo si sarebbe propagato nel neurone B. Iniettando una corrente nel neurone B avviene
lo stesso fenomeno.
Le caratteristiche della membrana dei neuroni coinvolte nella sinapsi, possono far s che la
conduzione delle correnti ioniche non si simmetrica (slide 4). Il neurone pi grande possiede una
resistenza di membrana pi bassa e una capacit di membrana pi alta; queste caratteristiche
rendono il neurone pi difficile da depolarizzare perch a parit di corrente iniettata il voltaggio sale
di meno rispetto ad un neurone pi piccolo. Nella sinapsi in cui sono coinvolti un neurone grande
ed un neurone piccolo, il neurone pi grande quello funzionalmente presinaptico. Il neurone pi
grande infatti,depolarizza pi facilmente il neurone pi piccolo,mentre un impulso che depolarizza
il neurone pi piccolo potrebbe non essere sufficiente a depolarizzare anche il neurone pi grande.
Per cui il meccanismo in s bidirezionale ma in certe condizioni il passaggio dell'informazione
non simmetrico non a causa delle caratteristiche della sinapsi ma a causa delle caratteristiche
fisiche dei neuroni coinvolti.
L'Aplysia(slide 5) una lumaca di mare utilizzata molto dai neurofisiologi perch possiede un
sistema nervoso molto semplice. In natura un animale molto vulnerabile e possiede come unica
arma di difesa l'emissione di inchiostro. L'inchiostro viene emesso da ghiandole la cui azione
controllata da motoneuroni che scaricano tutti insieme. Tra questi motoneuroni ci sono sinapsi
elettriche,la cui velocit viene sfruttata per sincronizzare i motoneuroni ottenendo una risposta

rapida e massiva.
Ogni giunzione comunicante (slide 6) formata da una coppia di canali chiamati connessoni. Ogni
connessone formato da 6 subunit uguali chiamate connessine in mezzo alle quali si forma un
poro; normalmente questi canali sono aperti e possono chiudersi solo in determinate condizioni di
emergenza. Poich due cellule connesse da una sinapsi elettrica sono molto affini,se in una di esse
si innesca il meccanismo di apoptosi, la sinapsi si chiude per impedire l'apoptosi anche nell'altra
cellula.
Le sinapsi chimiche
Costituiscono quasi tutti il sistema nervoso (slide 7) perch possono essere eccitatorie o inibitorie e
perch sono sede di elaborazione dell'informazione (plasticit sinaptica). Le sinapsi chimiche sono
caratterizzate da una fessura sinaptica di circa 20-40 nm. Al microscopio elettrico possibile notare
l'asimmetria strutturale tra la componente presinaptica e la componente postsinaptica, e questa
asimmetria le rende unidirezionali. Il segnale viene rigenerato e ricostruito: inizialmente il segnale
elettrico viene trasformato in segnale chimico (sottoforma di neurotrasmettitore) nella cellula
presinaptica e poi ritrasformato in segnale elettrico nella cellula postsinaptica. Inoltre c' un ritardo
sinaptico.
Nelle sinapsi chimiche,la trasmissione sinaptica comporta una serie di passaggi(slide 8). All'interno
del terminale presinaptico sono presenti delle vescicole contenenti il neurotrasmettitore e canali
voltaggio-dipendenti per il Ca2+(molto presenti in questa regione,a differenza di quelli per il Na+
che invece sono assenti). Nel terminale postsinaptico sono invece presenti recettori ionotropici
controllati chimicamente, cio canali ionici aperti dal legame con il neurotrasmettitore.
Quando un pda raggiunge il terminale presinaptico,la depolarizzazione provoca l'apertura dei canali
voltaggio-dipendenti per il Ca2+(ione pi concentrato all'esterno della membrana) che entra nella
membrana. All'interno del terminale presinaptico svolge due funzioni:
1.Provoca la fusione della membrana delle vescicole con la membrana citoplasmatica con esocitosi
del neurotrasmettitore
2.Mobilita le vescicole ancorate al citoscheletro portandole vicino alla membrana citoplasmatica
dove verranno utilizzate alla successiva attivazione della sinapsi (nuovo pda).
Il neurotrasmettitore liberato diffonde nella fessura sinaptica e va a legarsi ai recettori ionotropici
che possono essere permeabili a differenti ioni: se sono permeabili al Na+ e al K+ questi ioni
entrano (soprattutto il Na+) depolarizzando la cellula; se sono permeabili al Cl- questo entra
iperpolarizzando la cellula (sinapsi inibitoria).
Esistono due principali tipi di trasmissione sinaptica chimica che si differenziano dalla tipologia di
recettore postsinaptico attivato (slide 9):
1.Recettori ionotropici, canali ionici che legandosi al neurotrasmettitore si aprono
2.Recettori metabotropici, recettori che promuovono la formazione di secondi messaggeri che
andranno a modulare l'attivit di determinati canali ionici; ad esempio mediante fosforilazione un
canale pu aprirsi o chiudersi; oppure un neurotrasmettitore pu attivare direttamente un recettore
ionotropico la cui permeabilit ad un determinato ione pu essere modulata mediante un secondo
messaggero formatosi dopo l'attivazione di un recettore metabotropico.
In generale i recettori di tipo ionotropico sono recettori di attivazione,mentre i recettori di tipo
metabotropico sono recettori di modulazione.
In realt la cellula postsinaptica non viene per forza depolarizzata; l'attivazione dei canali ionici
genera un potenziale postsinaptico eccitatorio che non un potenziale d'azione in quanto non
oltrepassa la soglia dei -55mV ed dell'ordine di pochi mV. Da solo non in grado di generare un
potenziale d'azione ma quando questi potenziali si sommano, insieme riescono ad oltrepassare la
soglia dei -55mV generando il pda. Questo uno dei meccanismi di integrazione del segnale.

La giunzione neuromuscolare costituisce un ottimo modello per comprendere il funzionamento di


una sinapsi chimica (slide 10). In realt questa struttura sinapsi chimica perch non si ha la
modulazione del segnale ma soltanto il suo trasferimento dal nervo al muscolo;manca quindi la
funzione di integrazione. Il motoneurone infatti,genera un potenziale d'azione che dovr per forza
attivare la fibra muscolare che a sua volta andr a generare un potenziale d'azione per la contrazione
del muscolo.
Una volta che il pda ha indotto la liberazione del neurotrasmettitore,i canali si devono chiudere e la
sinapsi si deve resettare per poter funzionare al successivo potenziale d'azione.Questo viene
effettuato mediante la rimozione del neurotrasmettitore in due modi diversi: il neurotrasmettitore si
slega dal recettore e pu essere o degradato o ricaptato in toto dal terminale presinaptico. Nella
placca neuromuscolare si utilizza acetilcolina (slide 11,12,13,14), che dopo essersi slegata da
recettori colinergici (canali ionici attivati chimicamente a bassa specificit permeabili al K+) viene
degradata dall'enzima di membrana acetilcolinesterasi in gruppo acetato,che viene degradato, e in
colina,che viene ricaptata dal terminale presinaptico e utilizzata per sintetizzare altra Ach. L'ACh di
nuova formazione viene portata all'interno di vescicole appena sintetizzate (trasporto attivo
secondario,cotrasporto con ioni H+), dalle quali verr liberata al successivo potenziale d'azione. E'
per questa elevata attivit metabolica che a livello dei terminali sinaptici sono presenti numerosi
mitocondri.
Il potenziale d'azione generato dalla fibra muscolare(stimolata dal pda trasmesso dal motoneurone)
decade allontanandosi dall'origine del segnale secondo la costante di spazio (slide 15). Inoltre
decade anche temporalmente secondo la costante di tempo.
Un segnale in corrente d luogo ad un segnale in termini di potenziale che ha un andamento
temporale diverso. La morfologia dell'onda di corrente inoltre diversa dalla morfologia dell'onda
di potenziale(slide 16).
Nella cellula postsinaptica la corrente non un'onda quadra ma ha una forma triangolare: si ha un
incremento della corrente improvviso e quasi istantaneo (entrata ioni positivi nella cellula) seguito
da un decadimento esponenziale.
Per il potenziale postsinaptico invece,a causa della deformazione introdotta dalla componente
capacitiva della membrana, si ha un incremento graduale ma non istantaneo del potenziale e poi un
decadimento esponenziale in tempi pi lunghi di quelli della corrente a causa del decremento e della
componente capacitiva della membrana. E' questa la morfologia del potenziale postsinaptico
eccitatorio.
Per capire perch la corrente ha questo profilo si studia un modello a sei recettori per l'ACh(slide
17). Landamento temporale della corrente totale di placca la sommatoria degli impulsi di corrente
che passano attraverso i tanti singoli canali attivati dalAch. Il recettore 1 all'inizio dello stimolo si
apre perch si lega all'ACh e resta aperto. Il recettore 2 si apre e si chiude istantaneamente. Il
recettore 3 si apre istantaneamente e si chiude dopo un po' di tempo e cos via. In poche parole
l'apertura dei canali un evento sincronizzato e quasi istantaneo grazie al fatto che dalla membrana
sinaptica si liberano grandi quantit di neurotrasmettitore che ha elevate probabilit di legarsi al
recettore. La chiusura dei canali invece,avviene in tempi diversi e in maniera casuale per i vari
recettori ed quindi un evento disperso nel tempo (decadimento esponenziale). Questo ci spiega
anche l'andamento del potenziale postsinaptico eccitatorio.
Nel modello della giunzione neuromuscolare (slide 10) ci sono delle strutture specializzate adatte al
modo particolare in cui deve lavorare questa sinapsi. In un neurone normale il potenziale
postsinaptico eccitatorio viene generato principalmente a livello dei dentriti (sinapsi assodendritiche per le eccitatorie,sinapsi asso-assoniche per le inibitorie). Il potenziale postsinaptico
eccitatorio quindi,viene generato lontano dalla struttura su cui deve aver effetto,cio lontano dal
monticolo assonico(ricco di canali voltaggio-dipendenti per il Na+ che quando si aprono scatenano
il pda) e va incontro a decadimento (da -55mV che potrebbe generare un pda a -60mV che non pu

generare un pda). Per essere sicuri che il pda venga scatenato,strutturalmente la sinapsi assodendritica si trova vicino al monticolo assonico.
Nella giunzione neuromuscolare,l'assone del motoneurone si ramifica formando diversi bottoni
sinaptici che prendono contatto con pi fibre muscolari. Nella fibra muscolare invece, assente il
monticolo assonico,ma si hanno delle invaginazioni e delle creste strutturalmente vicine.
Le creste presentano i recettori per l'ACh di tipo nicotinico (ionotropici); a questo livello si genera
il potenziale postsinaptico eccitatorio in quanto questi recettori fanno entrare Na+ e +.
Le invaginazioni presentano i canali voltaggi-dipendenti per il Na+ (zona trigger) e si trovano a
ridosso del punto in cui viene generato il potenziale postsinaptico eccitatorio. La sinapsi si quindi
modificata strutturalmente per permettere la trasformazione del potenziale postsinaptico eccitatorio
in potenziale d'azione.
Un altro meccanismo per il quale si ha la trasformazione del potenziale postsinaptico eccitatorio in
potenziale d'azione a livello della giunzione neuromuscolare la generazione di un potenziale
postsinaptico eccitatorio pi grande.
La cellula muscolare ha un potenziale di riposo di -90mV (pi basso della cellula nervosa) che
rappresenta uno svantaggio in quanto il potenziale d'azione si genera oltre la soglia dei -55mV.
Per studiare il potenziale postsinaptico eccitatorio (slide 18) si devono bloccare i canali voltaggiodipendenti del Na+ (responsabili del pda) mediante la somministrazione di TTX. In questo modo a
livello della cellula muscolare non viene generato il potenziale d'azione e gli eventi elettrici
osservati sono dovuti soltanto ai recettori per l'acetilcolina.
Il potenziale postsinaptico eccitatorio in presenza di TTX arriva a -20mV (si ha quindi un salto
enorme di 70mV) che superando la soglia dei -55mV sufficiente da solo a generare il potenziale
d'azione.
Questo potenziale viene definito potenziale di placca ed dovuto soltanto alle correnti ioniche
generate dal legame dell'ACh con i suoi recettori.
Quindi da un lato si minimizza il decadimento legato allo spazio e dall'altro si genera un potenziale
postsinatico eccitatorio pi grande.
Per generare questo potenzale pi grande si fa in modo che venga liberato pi neurotrasmettitore e
che ci sia una quantit maggiore di recettori,ottenendo quindi una corrente ionica pi grande che
determina un voltaggio maggiore.
Sperimentalmente per studiare questo fenomeno si usa il curaro che blocca i recettori per l'ACh. In
presenza di curaro si ha paralisi del muscolo perch viene ridimensionato il potenziale di placca.
Derivati del curaro sono utilizzati anche nell'anestesia.
Questo esperimento dimostra anche che posibile modulare il potenziale postsinaptico eccitatorio
modulando anche la quantit di recettori funzionanti a livello della sinapsi.
Il neurotrasmettitore viene rilasciato dal neurone presinaptico grazie all'apertura dei canali
voltaggio-dipendenti per il Ca2+ che determinano un aumento del Ca2+ intracellulare(slide 19).
Gli agenti chelanti il Ca2+ nello spazio extracellulare impediscono al calcio di entrare nella cellula
presinaptica; in queste condizioni il neurotrasmettitore viene rilsciato in minime quantit nonostante
sia presente un pda e il potenziale postsinaptico eccitatorio troppo basso (non raggiunge i -55mV)
per generare un pda nella cellula postsinaptica. Invece pi calcio entra nella cellula presinaptca,pi
neurotrasmettitore viene liberato,maggiore il potenziale postsinaptico eccitatorio.
Per modulare il potenziale postsinaptico eccitatorio quindi,si pu lavorare sia sulla cellula
postsinaptica modulando il numero dei recettori per il neurotrasmettitore,sia sulla cellula
presinaptica modulando la quantit di neurotrasmettitore rilasciata. Questi,insieme ad altri
meccanismi,sono alla base dell'apprendimento sinaptico.
Il neurotrasmettitore viene rilasciato in quanti,in pacchetti (1 vescicola contiene 5000 molecole di
Ach). Ci si accorti di questo registrando quello che succede a livello della cellula postsinaptica
(slide 20). Si osservano potenziali di placca in miniatura di 1mV causati da liberazione di quanti di

neurotrasmettitore da parte della cellula presinaptica in assenza di stimolazione. 5000 molecole di


ACh andranno cos a legarsi a 2500 recettori determinando una piccola corrente di ioni che causa un
piccolo potenziale postsinaptico eccitatorio. Somministrando eserina,sostanza che blocca
l'acetilcolinaesterasi facendo lavorare di pi l'ACh,si osservano potenziali di placca anche da 2 o 3
mV,ma mai di 2,5 perch la liberazione di neurotrasmettitore avviene in quanti.
Il potenziale di placca quindi determinato dalla somma di un appropriato numero di quanti di
neurotrasmettitore liberati dalla terminazione (slide 21). Facendo un istogramma della distribuzione
delle ampiezze dei potenziali in miniatura si osservano un'altezza che corrisponde ad un
quanto,un'altezza doppia che corrisponde a due quanti e cos via.
A livello del terminale della cellula presinaptica (slide 21),si ritrovano vescicole a ridosso della
membrana e vescicole pi lontane dalla membrana e ancorate al citoscheletro mediante molecole di
sinapsina. L'ingresso di calcio determina due fenomeni:
1.Fusione con la membrana citoplasmatica delle vescicole a ridosso di essa con esocitosi del
neurotrasmettitore.
2.Mobilitazione delle vescicole ancorate al citoscheletro mediante legame con la sinapsina,
permettendone la migrazione a ridosso della membrana dove libereranno il neurotrasmettitore alla
successiva attivazione.
In questi meccanismi sono coinvolte numerose molecole (ultime slide). Una serie di proteine
agganciano la vescicola alla membrana citoplasmatica e ne determinano il corretto alineamento.
Successivamente altre molecole promuovono la fusione delle due membrane che fa fuoriuscire il
neurotrasmettitore. Da qui la membrana della vescicola pu subire due destini:
1.La membrana della vescicola si appiattisce e si integra con la membrana citoplasmatica;in questo
caso la superficie della membrana aumenterebbe,causando un aumento della capacit della
membrana (molto ridotto a causa del secondo meccanismo)
2.Pi frequente,la vescicola non si appiattisce grazie a determinate proteine e successivamente il
legame tra le due membrane viene scisso; la vescicola riprende la sua integrit e la forma sferica e
viene riempita di nuovo di neurotrasmettitore (sintetizzato ex-novo o ricaptato) grazie a pompe
primarie per ioni H+.

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