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LEZIONE 5

5.1. Risoluzione di sistemi.


Supponiamo che AX = B sia un sistema di equazioni lineari. Ad esso associamo
la sua matrice completa (A|B). Per quanto visto nella precedente lezione, sappiamo di
poter trasformare, con operazioni elementari di riga, la matrice A in una nuova matrice
A0 fortemente ridotta per righe: con le stesse operazioni elementari si ottiene una nuova
matrice (A0 |B 0 ) corrispondente, in generale, ad un nuovo sistema di equazioni lineari A0 X =
B 0 , diverso dal precedente, ma ad esso equivalente. Risolvendo, se possibile, tale sistema
con il metodo descritto nel corso della Lezione 3 si ottiene linsieme delle soluzioni del
sistema da cui siamo partiti.
Se A0 X = B 0 `e compatibile, il numero delle incognite espresse in funzione delle rimanenti
`e esattamente il numero dei pivot, cio`e il numero delle righe contenenti entrate non nulle,
che coincide con rk(A), per definizione.
Siamo ora pronti ad enunciare e dimostrare il principale risultato sulla teoria dei sistemi
di equazioni lineari, detto Teorema di RoucheCapelli.
Proposizione 5.1.1. Siano A k m,n , B k m,1 , k = R, C, e si considerino i sistemi
(5.1.1.1)

AX = B,

(5.1.1.2)

AX = 0m,1 .

i) Il Sistema (5.1.1.1) `e compatibile se e solo se rk(A) = rk(A|B).


ii) Se il Sistema (5.1.1.1) `e compatibile allora le sue soluzioni dipendono da n rk(A)
parametri liberi.
iii) Se il Sistema (5.1.1.1) `e compatibile e X0 k n,1 `e una sua soluzione fissata, allora
le sue soluzioni X k n,1 sono tutte e sole le matrici della forma X = X0 + Y ove
Y k n,1 appartiene allinsieme delle soluzioni del Sistema (5.1.1.2).
Dimostrazione. Iniziamo con il dimostrare laffermazione i). Per quanto visto sopra possiamo sempre assumere che A sia una matrice fortemente ridotta per righe. Si possono
presentare due situazioni per le righe della matrice completa (A|B).
Il primo caso `e quello in cui esiste una riga di A, diciamo quella di indice i, con entrate
tutte nulle che si prolunga in (A|B) a una riga con entrate non tutte nulle: chiaramente
lentrata non nulla deve essere liesima entrata di B, cio`e bi 6= 0. Ci`
o significa che
nel Sistema (5.1.1.1) figura unequazione della forma 0 = bi che, per lipotesi bi 6= 0,
non ha soluzioni. Quindi il Sistema (5.1.1.1) `e, in questo caso, incompatibile: inoltre
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5.1. RISOLUZIONE DI SISTEMI

i numeri di righe di A e di (A|B) contenenti entrate non nulle differiscono di 1, cio`e


rk(A) = rk(A|B) 1, dunque rk(A) 6= rk(A|B).
Nel secondo caso ogni riga di A con entrate tutte nulle si prolunga in (A|B) a una
riga con entrate tutte nulle. In questo caso si pu`o risolvere il Sistema (5.1.1.1) come
spiegato nellEsempio 3.2.1. Quindi il Sistema (5.1.1.1) `e, in questo caso, compatibile:
inoltre i numeri di righe di A e di (A|B) contenenti entrate non nulle coincidono, cio`e
rk(A) = rk(A|B).
Ci`
o conclude la dimostrazione dellaffermazione i) e dimostra anche laffermazione ii):
infatti possiamo esprimere le incognite i cui coefficienti sono i pivot (in totale rk(A)) in
funzione delle rimanenti (in totale n rk(A)), cui possiamo dare valori arbitrari.
Passiamo alla dimostrazione dellaffermazione iii). A tale scopo si tenga conto che
AX0 = B.
Sia X k n,1 una soluzione del Sistema (5.1.1.1), cio`e tale che AX = B: posto Y =
X X0 si ha
AY = A(X X0 ) = AX + A(X0 ) =
= AX + A(1)X0 = AX AX0 = B B = 0m,1 ,
quindi Y `e soluzione del Sistema (5.1.1.2).
Viceversa sia Y k n,1 una soluzione del Sistema (5.1.1.2), cio`e tale che AY = 0m,1 :
posto X = Y + X0 si ha
AX = A(Y + X0 ) = AY + AX0 = 0m,1 + B = B,
quindi X `e soluzione del Sistema (5.1.1.1).

Esempio 5.1.2. Si consideri il sistema


1
1

2
1

1
3
4
1

1
2
1
2



a
0
1 1
b
1 2 0
c = .
1
2 3
d
0
5 7
e

Le matrici incompleta e completa del sistema sono

1 1
1 1 1
1
1 3 2 1 2
1
A=
(A|B) =
,
2 4 1 2 3
2
1 1 2 5 7
1
Ricordando quanto visto nellEsempio 4.2.4,
alla matrice ridotta per righe

1 1
0 2
b=
A

0 0
0 0

1
3
4
1

1 1
2 1
1 2
2 5


1

2

3

7

0
0
.
1
0

con operazioni elementari di riga, A si riduce

1 1 1
3 0 1
.
0 0 0
2 4 7

LEZIONE 5

Applichiamo le stesse operazioni di riga alla matrice completa (A|B): poiche leffetto di
tali operazioni sulla parte a sinistra della linea verticale lo conosciamo (otteniamo A0 ),
limitiamoci ad indicare loperazione e leffetto su B.

... 0
... 0
R3 R3 R2
R3 R3 2R1


R R2 R1 . . . 0 R4 R4 R1 . . . 0 R4 R4 +R2

(A|B) 2

... 1
... 1


... 0
... 0

1 1 1 1 1 0

0 2 3 0 1 0
b B)
b =
(A|
.

0 0 0 0 0 1

0 0 2 4 7 0
b = 3 mentre rk(A|B) = rk(A|
b B)
b = 4: da questo deduciamo che
Si noti che rk(A) = rk(A)
il sistema AX = B `e incompatibile.
Esempio 5.1.3. Si consideri ora il sistema
1
1

2
1

1
3
4
1



a
0
1 1 1
b
2 1 2 0
c = .
0
1 2 3
d
1
2 5 7
e

Le matrici incompleta e completa del sistema sono

1 1
1 1 1
1
1 3 2 1 2
1
A=
(A|B) =
,
2 4 1 2 3
2
1 1 2 5 7
1

1
3
4
1


1 1 1 0

2 1 2 0
.
1 2 3 0

2 5 7 1

Ricordando quanto visto nellEsempio 4.2.4, con operazioni elementari di riga, A si riduce
alla matrice fortemente ridotta per righe

1 0 0 6
37/4
0 1 0 3 19/4
A0 =
.
0 0 1 2 7/2
0 0 0 0
0
Applichiamo le stesse operazioni di riga alla matrice completa (A|B): risulta

... 0
... 0
R3 R3 2R1
R3 R3 R2


R R2 R1 . . . 0 R4 R4 R1 . . . 0 R4 R4 +R2
(A|B) 2

... 0
... 0


... 1
... 1

1 1 1 1 1 0

0 2 3 0 1 0
b B)
b =
(A|
.

0 0 0 0 0 0

0 0 2 4 7 1

5.2. EQUAZIONI MATRICIALI

b = 3 = rk(A|
b B)
b = rk(A|B) segue che il sistema in esame `e
Poiche rk(A) = rk(A)
compatibile. Ha senso, perci`o, proseguire con le operazioni elementari di riga riducendo
fortemente la matrice completa del sistema.

. . . 1/2
... 0
R2 R2 +3R4 /2


. . . 0 R1 R1 R4 . . . 0 R1 R1 R2

... 0
... 0


. . . 1/2
. . . 1/2

1/2
1 0 0 6
37/4 5/4

3/4 R3 R4 0 1 0 3 19/4 3/4

.

0
0 0 1 2 7/2 1/2

0
1/2
0 0 0 0
0

b B)
b
(A|

R2 R2 /2
R4 R4 /2

...
...

...
...

Quindi il sistema AX = B `e equivalente al sistema A0 X = B 0 , che `e compatibile perche


rk(A) = rk(A0 ) = 3 = rk(A0 |B 0 ) = rk(A|B).
In particolare le incognite corrispondenti ai pivot sono a, b, c e si ha
a = 5/4 6d 37e/4,

b = 3/4 + 3d + 19e/4,

c = 1/2 + 2d + 7e/2.

Linsieme delle sue soluzioni `e




( 5/4 6d 37e/4

3/4 + 3d + 19e/4

1/2 + 2d + 7e/2

d e) |

d, e k .

Per esempio in corrsipondenza a d = e = 0 otteniamo la soluzione particolare X0 =


t
( 5/4 3/4 1/2 0 0 ). Si noti che ogni altra soluzione `e della forma

5/4
6
37/4
3/4
3
19/4

1/2 + d 2 + e 7/2

0
1
0
0
0
1
al variare di d e e in k. Si verifichi che le soluzioni del sistema AX = 0m,1 sono tutte e
sole le matrici della forma

6
37/4
3
19/4

d 2 + e 7/2

1
0
0
1
al variare di d e e in k.
5.2. Equazioni matriciali.
Negli Esempi 5.1.2 e 5.1.3 si sono studiati pi`
u sistemi diversi AX1 = B1 , AX2 =
B2 , . . . , AXp = Bp aventi la stessa matrice incompleta A. Tale tipo di problema si presenta

LEZIONE 5

`
in varie situazioni (vedremo in seguito il problema del calcolo della matrice inversa). E
evidente che `e inutile ripetere le stesse operazioni per ciascun sistema: `e pi`
u conveniente
risolvere i sistemi simultaneamente, cio`e considerare lequazione matriciale AX = B ove X
e B sono rispettivamente una matrice incognita ed una numerica aventi colonna di indice
j pari ad Xj e Bj rispettivamente.
Definizione 5.2.1. Siano A = (ai,j ) 1im k m,n , B = (bi,h ) 1im k m,p , k = R, C.
1jn
1hp
Unequazione matriciale lineare con matrice incompleta A e matrice dei termini noti B `e
unequazione della forma
(5.2.1.1)

AX = B

ove X `e una matrice incognita n p.


La matrice
a
a1,2
1,1
a2,1 a2,2
(A|B) =
..
..
.
.
am,1

am,2

...
...
..
.
...

a1,n
a2,n
..
.


b1,1

b2,1
.
.
.

am,n bm,1

...
...
..
.

b1,p
b2,p
..
.

...

bm,p

viene detta matrice completa dellEquazione (5.2.1.1).


LEquazione (5.2.1.1) si dice omogenea se B = 0m,p , non omogenea altrimenti. Una
a numerica
soluzione dellEquazione (5.2.1.1) `e una matrice numerica X per cui vale lidentit`
AX = B: se esiste una soluzione lEquazione (5.2.1.1) si dice compatibile, incompatibile
altrimenti.
LEquazione (5.2.1.1) pu`o essere pensata come sistema di mp equazioni, una per ogni
entrata di B, in np incognite, una per ogni entrata di X. Si noti per`o che la riga di indice
i di A definisce esattamente p equazioni di tale grande sistema, una per ogni entrata della
riga di indice i della matrice B.
Fissato un tale i, lentrata ai,j moltiplica nelle equazioni considerate tutte le entrate xh,j
di X per j = 1, . . . , p. Indicata con Xh la riga di indice h di X, possiamo allora pensare
allEquazione (5.2.1.1) come un sistema di m equazioni corrispondenti alle m righe di (A|B)
nelle n incognite vettoriali della forma

a X + a1,2 X2 + + a1,n Xn = ( b1,1 . . . b1,p )

1,1 1

a2,1 X1 + a2,2 X2 + + a2,n Xn = ( b2,1 . . . b2,p )


..

am,1 X1 + am,2 X2 + + am,n Xn = ( bm,1 . . . bm,p ) .


Ne segue che il metodo di soluzione delle equazioni matriciali `e totalmente analogo a
quello dei sistemi di equazioni lineari (che ne sono un caso particolare quando la matrice
dei termini noti si riduce ad ununica colonna). Infatti esso si basa sulla riduzione della
matrice completa (A|B) con operazioni elementari di riga che continuano ad avere senso
anche per incognite di tipo vettoriale.
Diamo alcuni esempi.

5.2. EQUAZIONI MATRICIALI

Esempio 5.2.2. Si consideri lequazione matriciale




1
2

(5.2.2.1)

2
1


X=

1
0

2
1


,

la cui matrice completa `e






2 1 2
,
1 0 1

1
2

corrispondente al sistema


X1 + 2X2 = ( 1

2)

2X1 + X2 = ( 0 1 ) .
Trasformando (A|B) con operazioni elementari di riga otteniamo
(A|B)

1



2 1
2 R2 R2 /3

3 2 3




2 R1 R1 2R2 1 0 1/3 0

.
1
0 1 2/3 1

R2 R2 2R1


2 1
1 2/3

1
0

Pertanto lEquazione (5.2.2.1) `e equivalente a




1
0

0
1


X=

1/3 0
2/3 1


,

ovvero al sistema ad incognite vettoriali




X1 = ( 1/3 0 )
X2 = ( 2/3 1 )

che, come unica soluzione, ha ovviamente la matrice




1/3 0
2/3 1


.

Esempio 5.2.3. Si consideri lequazione matriciale



(5.2.3.1)

1
1

2
1

1
1


X=

1
1

1
0

1
0

la cui matrice completa `e




1
1


2 1 1
1 1 1


,

LEZIONE 5

LEquazione (5.2.3.1) equivale al sistema



X1 + 2X2 + X3 = ( 1

1 )

X1 X2 + X3 = ( 1 0 ) .
Trasformando (A|B) con operazioni elementari di riga otteniamo


1 2 1 1 1 R2 R2 /3

(A|B)
0 3 0 0 1






1
1 0 1 1 1/3
1 2 1 1
R1 R1 2R2

0 1 0 0 1/3
0 1 0 0 1/3
R2 R2 R1

Pertanto lEquazione (5.2.3.1) `e equivalente a





1 0 1
1
X=
0 1 0
0
ovvero a

X1 + X3 = ( 1
X2 = ( 0

1/3
1/3

1/3 )

1/3 ) .

Quindi linsieme delle soluzioni dellEquazione (5.2.3.1) `e

1 x3,1 1/3 x3,2

0
1/3
| x3,1 , x3,2 k .

x3,1
x3,2
Perci`
o le soluzioni dipendono da 1 = 3 2 = n rk(A) righe libere.
Anche per equazioni matriciali vale il Teorema di RoucheCapelli. Lo enunciamo
omettendone la dimostrazione in quanto totalmente analoga a quella della Proposizione
5.1.1.
Proposizione 5.2.4. Siano A k m,n , B k m,p , k = R, C, e si considerino le equazioni
matriciali
(5.2.4.1)

AX = B,

(5.2.4.2)

AX = 0m,p .

i) LEquazione (5.2.4.1) `e compatibile se e solo se rk(A) = rk(A|B).


ii) Se lEquazione (5.2.4.1) `e compatibile allora le matrici n p che sono sue soluzioni
dipendono da n rk(A) righe libere.
iii) Se il Sistema (5.2.4.1) `e compatibile e X0 k n,p `e una sua soluzione fissata, allora
le sue soluzioni X k n,p sono tutte e sole le matrici della forma X = X0 + Y ove
Y k n,p appartiene allinsieme delle soluzioni del Sistema (5.2.4.2). 

5.3. CALCOLO DELLINVERSA DI UNA MATRICE

Esempio 5.2.5. Si considerino i sistemi degli Esempi 5.1.2 e


separatamente consideriamo lequazione

a1 a2
1 1
1 1 1
0
b1 b2
1 3 2 1 2
0
(5.2.5.1)
c2 =

c
2 4 1 2 3 1
1

d1 d2
1 1 2 5 7
0
e1 e2
La matrice completa dellEquazione (5.2.5.1) `e

1 1
1
1
3
2

(A|B) =
2 4 1
1 1 2

1
1
2
5


1

2

3

7

0
0
1
0

5.1.3. Invece di risolverli

0
0
.
0
1

0
0
.
0
1

Con le operazioni elementari indicate nellEsempio 4.2.4, tenendo conto dei gi`
a citati
Esempi 5.1.2 e 5.1.3, possiamo trasformarla nella matrice

1 0 0 6
37/4 0 1/2

0
0 1 0 3 19/4 0
(A|B) =

.
0 0 1 2 7/2 0 1/2

1
0
0 0 0 0
0
Deduciamo che lEquazione (5.2.5.1) `e incompatibile perche rk(A) = 3 < 4 = rk(A|B)
(infatti ogni sua soluzione darebbe una soluzione del sistema avente come colonna dei
termini noti la prima colonna di B, che `e incompatibile: si veda lEsempio 5.1.2).
5.3. Calcolo dellinversa di una matrice.
Un caso particolarmente interessante di equazioni matriciali `e quello delle equazioni della
forma AX = In ove A k n,n , k = R, C. Chiedere che una tale equazione sia compatibile
equivale a chiedere se la matrice A sia invertibile. Infatti se lequazione `e compatibile la
sua unica soluzione `e A1 .
Per la Proposizione 5.2.4, data A k n,n lequazione AX = In `e compatibile se e solo
se rk(A) = rk(A|In ): questultima matrice `e fortemente ridotta per righe ed il suo rango `e
esattamente rk(In ) = n. Abbiamo perci`o dimostrato
Proposizione 5.3.1. A k n,n , k = R, C, `e invertibile se e solo se rk(A) = n.

Si noti che. se A `e invertibile, per calcolarne linversa si pu`o procedere come segue.
Si scrive la matrice completa (A|In ): con trasformazioni elementari di riga si riduce tale
matrice alla matrice fortemente ridotta (A0 |A00 ). Su ogni riga di A0 ci deve essere unentrata
pari ad 1, poiche rk(A) = n: poiche ci sono n colonne su ogni riga tutte le entrate sono nulle
eccetto una che vale 1 e che si trova sempre in una colonna diversa. Quindi, semplicemente
con permutazioni di riga, si pu`o ulteriormente trasformare (A0 |A00 ) in una nuova matrice
della forma (In |A000 ). A questo punto si osservi che lequazione di partenza `e equivalente
a In X = A000 , dunque A1 = A000 .

LEZIONE 5

Esempio 5.3.2. Si consideri la matrice

1 2

A= 1 1
2 3

1
0 .
1

Vogliamo stabilire se A `e invertibile e, in caso affermativo, determinarne linversa. A tale


scopo scriviamo la matrice (A|I3 ) trasformandola, come spiegato sopra, con operazioni
elementari di riga:

1 2 1 1 0 0
1 2 1 1 0 0
3 3R2
3 +R1
1 1 0 0 1 0 R3 R
1 1 0 0 1 0 R3 R



3 5 0 1 0 1
2 3 1 0 0 1

1 2 1 1 0 0
1 1 0 0 1 0 :
0 2 0 1 3 1
si noti che a questo punto osserviamo che rk(A) = 3, dunque A `e invertibile per la
Proposizione 5.3.1, perci`
o ha senso continuare il calcolo di A1 . Risulta

R2 R2 R3
1 2 1 1
0
0
1 2 1 1 0 0
R3 /2
1 2R3
R1 R
1 1 0 0
1 1 0 0 1 0 R3
1
0



0 1 0 1/2 3/2 1/2
0 2 0 1 3 1

3
1
1 0 1 0
R R
1 0 0 1/2 5/2 1/2 1 1
0 1 0 1/2 3/2 1/2

3
1
1 0 1 0
R R1 +R2
1 0 0 1/2 5/2 1/2 1
0 1 0 1/2 3/2 1/2

0 0 1 1/2 1/2 1/2


R1 R2
1 0 0 1/2 5/2 1/2
0 1 0 1/2 3/2 1/2

1 0 0 1/2 5/2 1/2


R2 R3
0 0 1 1/2 1/2 1/2
0 1 0 1/2 3/2 1/2

1
0
0
Concludiamo che

0
1
0

A1


0 1/2
0 1/2
1 1/2

1/2
= 1/2
1/2

5/2
3/2
1/2

5/2
3/2
1/2

1/2
1/2 .
1/2

1/2
1/2 .
1/2

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