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I GIGANTI HANNO CAMMINATO SUL NOSTRO PIANETA:

ECCO LE PROVE!

Giganteschi sarcofagi di granito dal peso di 70 tonnellate posizionati in anguste


nicchie scavate nelle profondit della terra.
lenigma di Saqqara, uno dei siti archeologici pi antichi e vasti dellantico
Egitto. Come stato possibile posizionare questi mastodontici manufatti in
spazi cos ristretti? E, soprattutto, perch?
Situato sulla riva ovest del Nilo, a circa 30 km a sud de Il Cairo, si trova il sito di
Saqqara, una delle aree funerarie pi antiche e vaste di tutto lantico Egitto.
Sullimmensa necropoli torreggia la piramide di Teti, il primo sovrano della VI
dinastia dEgitto.
Il faraone costru la piramide e il vicino tempio mortuario durante il suo regno,

pi di 4 mila anni fa.


La piramide di Teti molto importante, in quanto contiene le iscrizioni pi
antiche del mondo, parte dei cosiddetti Testi delle Piramidi, una collezione di
antichi scritti religiosi risalenti al 2400 a.C., contenenti passaggi su Osiride, il dio

egizio dellaldil, e istruzioni su come preparare le spoglie del faraone in vista


della sua ascesa al cielo dopo la morte.
Nei testi delle piramidi tutto ruota intorno alle stelle, al re che diventa una stella,
e che ascende al cielo per raggiungere Osiride-Orione nel firmamento, spiega
Robert Bauval, coautore de Il Mistero della Genesi [Disponibile su IBS].
Quello che importante sottolineare che gli antichi egizi credevano che in
unepoca chiamata ZP TPJ (solitamente trascritto come Zep Tepi,
letteralmente il primo tempo), gli di fossero vissuti tra di loro, per poi
scomparire di nuovo.

Quello che vogliono dire i testi delle piramidi che luomo pu ricongiungersi di
nuovo agli dei. Per farlo, bisogna attraversare la morte: stiamo parlando di un
viaggio extra-dimensionale dellanima, commenta Philip Coppens, autore di
Lenigma di Rosslyn. La verit dietro ai misteri templari e massonici.
Gli egittologi chiamano questi monumenti tombe, ma per gli egizi non erano
affatto tombe, ma porte per laldil, continua Bauval. Era attraverso queste
strutture che il re cominciava il suo viaggio verso il mondo ultraterreno, andando
incontro a ostacoli, pericoli e minacce. Se avesse superato questo minacce,
avrebbe avuto accesso al regno di Osiride.
I miti di creazione degli Antichi Egizi La maggior parte delle informazioni
riguardanti i miti egiziani sulla creazione provengono dalle decorazioni murali e
gli scritti che fanno parte dei Testi delle Piramidi, risalenti allAntico Regno (2780
2250 a.C.) e che si attestano tra le iscrizioni religiose pi antiche al mondo.
In tutti i miti, viene indicato un tempo noto come ZP TPJ (Zep Tepi), nel quale si
racconta delle attivit di otto divinit primordiali (Ogdoade), dalle quali
emergono le figure del dio auto-generato Atum e la sua progenie, la divinit
contemplativa Ptah e il misterioso dio Amun.
La menzione dello Zep Tepi sui testi molti autori antichi greci e romani non
lascia alcun dubbio sulla sua storicit o sulla autenticit delle sue

testimonianze. Gli storici antichi e i testi egizi sono tutti concordi nellaffermare
lestrema antichit dello Zep Tepi.
Il Papiro di Torino riporta la lista dei re divini e semidivini che hanno governato
nel Periodo Predinastico dellEgitto, epoca poco conosciuta che comincia nel
neolitico antico e arriva fino a circa il 3060 a.C.
Manetone fa cominciare la storia predinastica dellEgitto con la dinastia degli di
nel 30544 a.C. (epoca che curiosamente corrisponde ai tempi della scomparsa
dellUomo di Neanderthal e la comparsa dellUomo Cro-Magnon avvenute
entrambe intorno ai 30 mila anni fa), che dura complessivamente 13.900 anni, e
di cui Osiride il quinto sovrano.
Segue una dinastia di semidei, che dura 1255 anni, seguita a sua volta da una
prima stirpe di re umani, che regna per 1817 anni. Altri trenta re, regnano
complessivamente 1790 anni. Poi altri dieci re regnano sulla sola Tebe per 350
anni.
Infine, per 5813 anni, abbiamo lultimo periodo predinastico, quello degli Spiriti
dei defunti (o Spiriti della morte) che il Papiro di Torino chiama Spiriti che
furono seguaci di Horo o I seguaci di Horo. Rimaste indisturbate sotto le
sabbie del deserto per secoli, le rovine di Saqqara custodiscono il vero mistero
di tutto il sito, un enigma situato ad appena 800 metri dalla piramide di Teti.

Nel 1850, larcheologo francese Auguste Mariette fece una scoperta


straordinaria: un enorme bunker sotterraneo, il Serapeo di Saqqara, un dedalo
di gallerie scavato nella roccia.

Al suo interno, sono posizionati enormi sarcofagi di granito che si pensa siano
stati trasportati dalla citt di Assuan a circa 960 chilometri di distanza. Se ne
contano a dozzine e pesano circa 70 tonnellate ognuno, ciascuno ricavato da
un unico blocco di granito, tanto levigato da potercisi specchiare.
Ma il vero mistero come siano riusciti gli antichi egizi a trasportare questi
massi enormi per chilometri, per poi posizionarli nellangusto labirinto
sotterraneo del Serapeo. A quale scopo?
un autentico rompicapo, commenta Erich Von Dnikem, uno dei padri
fondatori della Teoria degli Antichi Astronauti. Bisogna immaginare gli antichi
egizi che scavato chilometri e chilometri di gallerie sotterranee nella roccia,
ricavandone delle nicchie sui lati. Poi, viaggiano per giorni fino a raggiungere la
citt di Assuan per estrarre dalla roccia il granito pi duro che esista e lo
trasportano, in qualche modo a noi sconosciuto, gi per questi tunnel
sotterranei.

La maggior parte degli studiosi ipotizza che il Serapeo e i suoi enormi sarcofagi

siano stati realizzati per ospitare i resti mummificati dei sacri Tori Api, ritenuti
dagli antichi egizi come venuti dal cielo e onorati con cerimonie molto elaborate.
Tuttavia, quando Mariette apr i sarcofagi scopr che essi erano vuoti, ad
eccezione di poche ossa. Sul sito, infatti, venne rinvenuta la mummia di un solo
Toro Api.
Questo dato ha fatto ritenere ad alcuni studiosi che in realt gli egizi temessero
i Tori Api, piuttosto che venerarli, perch creati dagli di: essendo animali sacri,
si attendeva che morissero di morte naturale e una volta morti venivano
distrutti, frantumandone le ossa che poi venivano sigillate nei sarcofagi.

Si tratta di una pratica unica nel suo genere, dato che in antico Egitto anche gli
animali venivano mummificati, perci, quando si trovano sarcofagi con dentro
solo un mucchio di ossa, bisogna chiedersi perch quando moriva un Toro Api,
gli egizi ne frantumavano le ossa e ci mettevano sopra un coperchio di 35
tonnellate? Volevano assicurarsi che non sarebbero pi tornati in futuro?
Ad ogni modo, gli studiosi sono perplessi, dato che non si riesce a comprendere
fino in fondo lo scopo originario di tali casse. Perch molte di esse sono vuote?

Alcuni ipotizzano che in realt il Serapeo di Saqqara sia molto pi antico di


quanto si pensi e che sia solo stato riutilizzato per scopi sacri dagli egizi vissuti
allepoca della VI dinastia. Secondo i Teorici degli Antichi Astronauti, i sarcofagi
potrebbero provenire direttamente dallepoca predinastica, quando gli di
erano qui sulla Terra.
Se cos fosse, i sarcofagi potrebbero aver avuto una funzione a noi del tutto
sconosciuta e che difficilmente potremmo comprendere con le conoscenze
attuali. Il Serapeo di Saqqara consegna alle generazioni attuali un messaggio
ancora da decifrare e che potrebbero rivelare la vera provenienza e il destino
del genere umano.

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