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SOMMARIO
Dopo una breve descrizione dei principali argomenti trattati nel capitolo 7 (Pile Foundations) dellultima versione
dellEurocodice 7 (EN 1997-1 Geotechnical Design - Part 1: General Rules) datata Maggio 2002, sono stati presi in
considerazione gli aspetti fondamentali che caratterizzano la progettazione dei pali di fondazione con il metodo
semiprobabilistico agli stati limite. Nel caso delle verifiche agli stati limite ultimi per carichi assiali di compressione,
vengono presentati alcuni grafici che permettono di confrontare, in termini di probabilit di rottura, i risultati del
dimensionamento dei pali derivanti dai diversi approcci progettuali indicati nellEN 1997-1 (versione 2002) e dallattuale
norma nazionale (Decreto Ministeriale del 11 Marzo 1988). Infine, sono stati proposti due esempi di calcolo che prendono in
considerazione pali trivellati di medio e grande diametro in terreni prevalentemente coesivi al fine di concretizzare dal
punto di vista applicativo le osservazioni ed i commenti di carattere generale proposti nella presente nota ed in un articolo
precedente (Manassero, 1996) al quale si rimanda per eventuali approfondimenti e confronti con la prima versione dellEN 1997-1.
1 INTRODUZIONE
LEurocodice 7 (EN 1997/1 - Geotechnical Design - Part
1: General Rules), che fornisce i principi e le
raccomandazioni generali per la progettazione geotecnica,
si basa, come gli altri Eurocodici, sul metodo
semiprobabilistico agli stati limite.
Il metodo semiprobabilistico agli stati limite, gi da tempo
proposto ed utilizzato per il dimensionamento e le verifiche
strutturali, rappresenta senza dubbio un passo in avanti
importante nellapproccio metodologico alla progettazione
nel campo dellingegneria civile.
Anche se non tutti gli aspetti discutibili e talvolta
contraddittori dei procedimenti di calcolo indicati nelle
varie edizioni del EN 1997-1 (Baecher, 1985; Franke, 1989;
Levi e Lancellotta, 1991; Fleming, 1992; Kulhawy, 1993;
Meyerhof, 1994; Ovesen, 1994; Jappelli, 1996) sono stati
completamente chiariti o corretti, la versione pi recente
dellEurocodice 7 stata modificata e messa a punto in modo
tale da soddisfare i criteri di sicurezza generali consentendo,
nello stesso tempo, lutilizzo di procedure, formule di calcolo
e coefficienti vari ai quali si fatto fino ad oggi riferimento
nellambito dei singoli paesi della Comunit Europea.
Laccordo raggiunto tra i principali paesi Europei
sullultima versione del EN 1997-1, a seguito di
(1)
5 ( !
(2)
5 ( !
V60 >V 5 V (@
(3)
V 5 5
(4)
F(
V( (
(5)
Rc=Rs+Rb
(6)
VX W V
V XN
kPa
Q
x3=1.31 e x4=1.2
Con riferimento alle singole verticali di indagine si ha:
Verticale 1
5 V
S'/D V X
5 E
5 F
5 V 5 E
'
D E V X N1
Verticale 2
5 V
S'/D V X
/
'
D E VX
5 E
5 F
5 V 5 E
( FG d 5 FG
/
Verticale 3
5 V
S'/D V X
5 E
'
S
D E V X
5 F
Verifica di ULS:
N1
5 V 5 E
Verticale 4
5 V
S'/D V X
5 E
5 F
5 V 5 E
S /
/
N1
/
( FG
5 F PLQ
/
5 FG
5 FN
5 FN
5 FN
5 VN
J V 5 EN J E J 5G
/
Verifica di ULS:
/
( FG d 5 FG
N1
'
D E V X N1
J 6G J * * N J 44 N
/ P
5 VN 5 EN
PLQ^5 F [ 5 F PLQ [ `
/
DA 2) Verifica progettuale
Calcolo del valore di progetto delleffetto delle azioni
(carico verticale totale sul palo):
( FG
J 6G J * * N J 4 4 N
N1
( FG
5 FG
J 6G J * * N J 4 4 N
N1
5 VN
J V 5 EN J E J 5G
/
5 VN
Verifica di ULS:
J V 5 EN J E J 5G
( FG d 5 FG
/
DA 3) Verifica progettuale
Calcolo del valore di progetto delleffetto delle azioni
(carico verticale totale sul palo):
( FG
J 6G J * * N J 4 4 N
( FN
V XG
5 FP
S'/D V X S ' D E V X
/
N3D
)6N
( FN
N1
/ P
5 V XN J VX J 5G
5 VG 5 EG
N1
N1
* N 4N
S'/DV XG S ' D E V XG
/
Verifica di ULS:
( FG d 5 FG
10
11
12
(7)
Qamm[1] / Qamm[2] =
10500 (kN) / 6660 (kN) = 1.58
(8)
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
5 OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
La recente pubblicazione della versione definitiva
dellEurocodice 7 (EN 1997/1) ha fornito lo spunto per
approfondire, in alcune sue parti, il capitolo 7 che tratta i
pali di fondazione.
Dopo alcuni accenni ai principi statistici su cui si basa
lapproccio di calcolo semiprobabilistico agli stati limite sono
stati brevemente descritti i principali temi trattati in
questultima versione della nuova norma (maggio 2002) in
relazione ai pali di fondazione.
Sono inoltre stati forniti alcuni strumenti che permettono
di confrontare, nel caso dei pali di fondazione, i metodi ed i
risultati del dimensionamento derivanti dallEN 1997/1 e dal
D.M. (1988) in termini di probabilit di rottura in funzione
dei coefficienti di variazione delle distribuzioni di frequenza
delle azioni e delle resistenze.
Infine sono stati proposti due esempi di calcolo che
prendono in considerazione pali trivellati di medio e grande
diametro in terreni prevalentemente coesivi. Le verifiche ed
i dimensionamenti sono stati basati sui risultati di una serie di
prove in sito e laboratorio piuttosto consistente. Inoltre per il
palo trivellato di grande diametro si dispone anche dei risultati di una prova di carico assiale spinta a 16500 kN.
Facendo riferimento ai metodi di calcolo che utilizzano
le correlazioni con i parametri di resistenza del terreno e con
le prove in sito, stato possibile verificare che i carichi
nominali ammissibili secondo il D.M. (1988) ed i carichi
caratteristici secondo EN(V) 1997/1 possono differire di oltre
il 30%, con maggiore sfruttamento del palo da parte dellEN
1997/1, contrariamente a quanto accade per i calcoli basati
sui risultati della prova di carico disponibile.
Lapplicazione delle indicazioni di EN 1997/1 riduce il
divario tra le stime del carico assiale caratteristico del palo
in esame basate o meno sui risultati delle prove di carico
rispetto a quanto si verifica nel caso di applicazione del D.M.
(1988) in relazione alla portata ammissibile.
Gli esempi specifici di dimensionamento e verifica
13
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