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Le droghe dellanima

I VOLI DELLA FARFALLA ESTATICA


Dopo aver girovagato per l'altipiano desertico, Don Juan
e Castaneda sono ora seduti al centro di una radura, tra
cespugli e cactus illuminati dai riverberi arancioni del
tramonto. Mentre parlano e la luce del ciclo ormai
crepuscolare vira verso i colori dell'ametista, Castaneda
si sente assalito da uno strano disagio fisico. Anche se
molto tempo che non prende pi droghe, le sue
sensazioni corporee sono quelle tipiche del disturbo
vegetativo, la cosiddetta "fase somatica" che segue
l'assunzione di molti allucinogeni.
Ero perfettamente sveglio, ricorda chiaramente
Castaneda, i miei occhi erano concentrati sull'orlo della
zona desertica, ma io non stavo guardando, ne pensando,
ne parlando con me stesso. Sentivo che stavo
precipitando attraverso qualcosa di indefinito [...]. Avevo
la sensazione di essere stato colto da una frana e di
precipitare trovandomi alla sommit di qualcosa che
cadeva come una valanga. Potevo vedere ogni singolo
cespuglio, come se stessi guardandoli in un oscuro
crepuscolo. Sembravano spingersi verso di me; la massa
del fogliame appariva come un lembo nero flottante
verso di me, come se fosse spinta dal vento, ma non c'era
vento. Notai poi una sagoma pi chiara sovrapposta alle
forme scure dei cespugli e potei scorgervi
un'incandescenza verde pallida. Poi la guardai senza
metterla a fuoco ed ebbi la certezza che la sagoma pi
chiara era un uomo nascosto nel sottobosco [...]. Sentii
poi una strana sofferenza alla bocca dello stomaco.
Qualcosa parve lacerarsi dentro di me e non riuscii pi a
mantenere tesi i muscoli del tronco. Nel preciso istante in
cui mi lasciai andare, la forma scura di un enorme
uccello o di un qualche animale volante mosse
pesantemente contro di me. Era come se la forma
dell'uomo si fosse trasformata in quella di un uccello.
Ebbi una netta e cosciente sensazione di paura, lanciai un
urlo e caddi sul dorso. Poco dopo Castaneda fugge nel
buio, terrorizzato dalla strana presenza che lo insegue.
Pi tardi don Juan gli dir, con i toni pedagogici della
spiegazione e del rimprovero: Avevate un
appuntamento con il sapere. Non avete visto un uomo e
neppure un uccello. La sagoma tra i cespugli e quello che
volato verso di noi era una farfalla notturna. Se volete
esprimervi in modo preciso secondo il linguaggio degli
stregoni, ma in modo ridicolo secondo il vostro
linguaggio, potete dire che stanotte avevate un
appuntamento con una farfalla notturna. E qui don Juan,
ieratico come un maestro sufi e oscuramente allusivo
come un discepolo di Heidegger, ribadir con enfasi: II
sapere una farfalla notturna.
Con il nostro linguaggio possiamo dire che Castaneda ha
sperimentato, in uno stato alterato di co-

scienza, una forte illusione percettiva e una sinestesia,


ovvero la trasformazione delle sensazioni corporee in
immagini visive. Com' possibile che Castaneda abbia
avuto una tipica esperienza psichedelica, un brutto
viaggio, senza aver preso droghe?
Oggi sappiamo che le sostanze allucinogene, come la
mescalina o I'LSD, possono provocare a distanza di tempo
la rievocazione di esperienze psichedeliche. Si ha il
cosiddetto "flashback" che si manifesta anche in assenza
del sostrato biologico dell'intossicazione, stimolato da
stress, tensione emotiva o altro. I flashback
semiallucinatori sono rari, ma possono essere
sperimentati da chiunque: un opaco frammento di
memoria riacquista una presenza ed una vividezza che
balena improvvisamente alla coscienza anche senza
l'ausilio pregresso di droghe allucinogene. Come nel caso
di Marcel Proust che, in Sodoma e Gomorra, racconta
ancora stupito che un giorno, chinatesi per togliersi le
scarpe, rivide improvvisamente, reale e vivido, il volto
della nonna che pensava di aver dimenticato.
LE VIE DELL'ESTASI
Le droghe psichedeliche disorganizzano i nostri modi
abituali di costruire e percepire la realt, spalancando
molte finestre e allontanandoci da quella abituale e
rassicurante a cui normalmente ci affacciamo. Del resto, i
risultati di molte ricerche di neuropsicologia clinica
concordano oggi sul fatto che la nostra coscienza
decentrata, potenzialmente plurima e dissociabile.
Racconta uno psicologo di Harvard, Richard Alpert,
uno tra i primi entronauti che negli anni Sessanta
sperimentarono la psilocibina: Una calma profonda
pervadeva il mio essere. Il tappeto stava strisciando e i
quadri mi sorridevano, ero deliziato. Improvvisamente
mi si par davanti una figura ad un paio di metri di
distanza, stava l dove ero sicuro che un momento prima
non ci fosse nessuno. L'osservai attentamente nella
penembra e vi riconobbi me stesso. Indossavo la toga e il
cappelline da professore universitario. Era come se una
mia parte si fosse separata o dissociata da me.
L'azione delle droghe psichedeliche tale che la realt
allucinata acquista tutta la pregnanza di quella abituale. A
cui per viene ad aggiungersi un sovrappi di tonalit
cromatiche e di iperdefinizione degli oggetti, che
mettono in luce insospettate qualit estetiche,
consentendo un'aumentata estensione e fsio-naiit della
coscienza di s con l'ambiente. Esperienza che a chi l'ha
provata resta difficile descrivere attraverso il linguaggio
abituale e le sue categorie concettuali. Castaneda, nel
raccontare le sue difficolt provate nel passaggio dalla
realt razionale e profana a quella magica dell'esoterismo
indio, mostra come la trance indotta con le sostanze
psichedeliche sia un mezzo, una scorciatoia, per aiutare
l'allievo ad uscire dalla sua realt, ma spesso non
sufficiente a farlo entrare nella dimensione della vera
conoscenza. Con l'uso delle piante psicotrope, scrive
Castaneda, don Juan riusc a mostrarmi che la mia
concezione del mondo non poteva essere definitiva,
poich era soltanto un'interpretazione. Perch, come

Le droghe dellanima
sosteneva il brujo, noi addestriamo i nostri occhi a
guardare le cose che vediamo nel modo in cui le
pensiamo.
Singolare convergenza tra le parole di un oscuro indio
e la prospettiva teorica aperta da un raffinato sociologo
austriaco, Alfred Schutz, che negli anni Trenta ha
dimostrato teoricamente come gli uomini siano in grado
di costruire ed abitare mondi concettualmente ed
emotivamente separati, come quelli della poesia,
dell'economia, della religione, del lavoro o della festa.
Province finite di significato, le defin Schutz, ognuna
con la sua capacit di istituire configurazioni di realt
dotate di simboli, valori, rappresentazioni ed artefatti
concreti. Sistemi di conoscenza capaci di produrre
differenti esperienze psicologiche con un diverso grado
d'intensit e separatezza.
Haroid Garfinkel, riprendendo il pensiero di Schutz,
scrive: Le scene familiari della vita quotidiana
forniscono il punto fisso al quale ritorniamo negli stati di
veglia, sono i punti di
partenza e di arrivo per tutte le modifiche del mondo
quotidiano che si compiono durante il gioco, il sogno, la
trance, il teatro, la ricerca scientifica e le grandi
cerimonie.
Se si considera che Castaneda stato allievo di
Garfinkel, suo relatore alla tesi di dottorato, opportuno
considerare come la scrittura etnografica (e anche
psicologica) sia in molti casi una scrittura di autorivelazione. Come dire che possibile incontrare certi
mondi solo se si possiedono in anticipo le mappe per
vederli. Ma questo non sempre sufficiente, possibile e
raccomandabile, come racconta Castaneda. Pi volte don
Juan lo mette in guardia, avvertendolo che quando un
uomo ha imparato a vedere si trova solo nel mondo e non
ha nulla tranne la sua follia. E per questo che
Castaneda, ad un certo punto del suo noviziato,
abbandoner la scuola dello stregone, spaventato dalla
sensazione di smarrire il suo equilibrio cognitivo.
I discussi libri di Carlos Castaneda resero popolare tra
le giovani generazioni degli anni Settanta ci che gli
antropologi, gli psicologi culturali, gli studiosi di storia
delle religioni gi conoscevano da tempo, ossia il ruolo e
gli effetti di alcune sostanze allucinogene naturali nelle
cosiddette culture dell'estasi. L'"kstasis" si configura
come la liberazione dell'anima dalle costrizioni della
mente. Uno stato di coscienza in cui l'anima s'incontra
con l'essenza spirituale del mondo in una regione mai
visitata dalla mente, dove rameggiami pensieri,
pervenuti ad una nuova crescita in virt di graditi dolori,
mormoreranno al vento invece dei pini, come scrive
John Keats in Ode a Psiche. Estasi, quindi, come
esperienza archetipica indicibile, confinata nell'arte e
nella poesia, che pu essere avvicinata solo vestendola
d'immagini.
L'ideologia della controcultura degli hippy, i "figli dei
fiori" degli anni Sessanta e Settanta, trover negli scritti
di Castaneda, ma anche di altri, come AUen Ginsberg,
Richard Alpert e Timothy Leary, ulteriori stimoli e
suggestioni per rifiutare la razionalit tecnica dell'"uomo
a una dimensione" della societ occidentale. La

diffusione delle conoscenze relative all'uso dei funghi


allucinogeni e del peyote presenti in molte tradizioni
degli indiani, sia del nord che del centro America,
render popolari molti aspetti di una cultura esoterica
dimenticata: una tradizione spirituale e religiosa
sconosciuta e che i film western non avevano mai
raccontata. Per molti giovani studenti dei campus
universitari degli Stati Uniti sar una scoperta e una
rivelazione.
Solo che molti di loro, suggestionati da un certo
esotismo ingenuo ed imitativo, lontani anni luce dai
complessi mondi magico-religiosi della tradizione india,
useranno le droghe allucinogene nel vuoto simbolico ed
immaginativo e in assenza di contesto rituale protettivo e
di guida. Per cui il viaggio psiche delico, privo di radici,
sfocer nell'"horror trip" pi che nell'illuminazione interiore.
Forse ricchi di aspirazioni spirituali verso un'esistenza
esteticamente rinnovata, ma oniricamente poveri ed orfani di un
sapere mitologico, poetico e sapienziale, non avendo un luogo
dove andare oltre la frangia del sogno, i figli dei fiori
risultarono doppiamente sconfitti. Sia dall'industria culturale,
che trasformer in moda la loro ideologia trasgressiva, sia dagli
effetti talvolta devastanti e deludenti delle droghe.
La popolarit della psilocibina (i funghi magici) o della
mescalina (il peyote) o di altre sostanze psichedeliche naturali,
non certamente da imputare ai libri di Castaneda. Anche se
non da escludere che dalle finestre da lui aperte sul
crepuscolo di un'antica e dissolta tradizione sciamanica possano
essere entrate molte farfalle notturne, risvegliando bisogni
spirituali e latenze mistiche in un Occidente materialista e
ingessato in una religiosit formale.

LE PORTE DELLA PERCEZIONE


La regina delle droghe psichedeliche, I'LSD, ha un'altra
storia e un altro tipo di stregone. In un pomeriggio di
primavera del 1943, per essere esatti il 16 aprile, in un
mondo sconvolto dalla guerra, Albert Hofmann, un
chimico farmaceutico della Sandoz di Basilea, in
Svizzera, and incontro ad una strana esperienza.
Qualche anno prima, Hofmann era riuscito a sintetizzare
alcuni derivati dell'acido lisergico, una sostanza presente
nell'ergot, lo sclerozio di un fungo parassita ("claviceps
purpurea") che pu infestare diversi cereali, tra cui la
segale, nota in questo caso come "segale cornuta",
responsabile nel passato di intossicazioni alimentari
collettive. La scoperta dei principi attivi presenti
nell'ergot della segale cornuta consent alla Sandoz la
produzione di diversi tarmaci, tra cui il Methergin,
impiegato in ostetricia per accelerare il parto ed arrestare
le emorragie, e l'Hydergina, indicato per migliorare la
circolazione cerebrale e usato ancora oggi per i disturbi
geriatrie!.
In quel pomeriggio, nel chiuso del suo laboratorio di
Basilea, Hofmann stava continuando le ricerche sul
venticinquesimo derivato dell'acido lisergico, che aveva
gi sintetizzato qualche anno prima sotto forma di
dietilammide dell'acido lisergico, quando fu costretto ad
interrompere le sue alchimie. Strane sensazioni lo
assalirono: vertigini, illusioni ottiche ed uno stato di
agitazione. Ritornato a casa, si sdrai, entrando in uno

Le droghe dellanima
stato sognante. In una breve memoria, diretta ai suoi
colleghi, rifer: A occhi chiusi percepivo un flusso
ininterrotto di immagini fantastiche, di forme
straordinarie con un gioco caleidoscopico intenso di
colori. Dopo alcune ore questa condizione si dissolta.
Hofmann non era solo un tecnico, un ricercatore di
un'industria farmaceutica, ma anche uno scienziato
erudito, formato secondo la migliore tradizione europea.
Sapendo di botanica e di storia della medicina popolare,
Hofmann conosceva la lunga storia dell'ergotismo,
ovvero gli effetti allucinogeni della segale cornuta, per
cui non ci mise molto a risalire alla causa del suo
malessere, dovuta ad un'ingestione accidentale di LSD25.
L'incidente, invece di fargli condividere la decisione
gi presa dalla Sandoz di scartare definitivamente tutti i
derivati dell'acido lisergico per il loro scarso valore
farmacologico, lo spinse, da vero apprendista stregone, a
ritentare l'esperienza. Questa volta prepar ed inger una
dose di LSD, Che poi si rivel dieci volte pi forte di
quella necessaria ad alterare lo stato di coscienza, e si
mise alla scrivania per annotare sul suo diario di
laboratorio gli effetti.
Dopo quaranta minuti si trov sospinto in un mondo
riflesso di specchi deformanti, precipitando entro un
tempo pulsante e rallentato in cui gli oggetti assumevano
forme grottesche. Sdraiatesi su un sof, pur rimanendo
un osservatore consapevole, Hofmann assiste allo
sdoppiamento del suo corpo, alla disintegrazione del
mondo esterno: Ogni esercizio della mia volont, ogni
tentativo di porre fine alla disintegrazione del mondo
esterno e alla dissoluzione del mio io sembravano uno
sforzo sprecato. Un demone mi aveva invaso, aveva
preso possesso del mio corpo, della mia mente e della
mia anima.
Dieci anni pi tardi, un poliedrico e geniale scrittore,
Aldous Huxiey, sempre sospeso tra scienza e letteratura,
pronto a sperimentare ogni tipo di esplorazione intcriore,
dall'ipnosi pi profonda alle droghe, tent di dilatare le
abituali porte della percezione ingerendo della mescalina,
una sostanza psicotropa contenuta nel cactus peyote,
diffuso nel sud-ovest degli Stati Uniti e nel Messico,
usato dalle popolazioni indigene per rituali religiosi e per
vari tipi di trance. Huxiey ci ha lasciato il resoconto delle
sue dodici ore passate sotto l'influenza della mescalina,
una sostanza allucinogena simile all'LSD, seppure
diversa sul piano biochimico. Nel suo libro Le porte
della percezione Huxiey scrive: Mezz'ora dopo aver
ingerito la mescalina cominciai a vedere luci dorate che
si muovevano lentamente, come se danzassero. Poco
dopo comparvero meravigliose superfici rosse che si
gonfiavano e si espandevano a partire da nodi risplendenti di energia, che vibravano in una luce che formava
disegni in continuo mutamento.
La fantasmagorica esplosione di immagini prodotte dalla
mescalina non solo produce una dilatazione della
coscienza di s, ma rende pi intensa, elaborata,
mostruosa e sorprendente la realt e le sue forme
immaginate, la pervade di nuovi significati che vengono
rivelati da una percezione corporea liberata da vincoli
fisici e di tempo. A questo proposito, Huxiey scrive: Mi

trovai tutto d'un colpo sull'orlo del panico. Sto andando


troppo in l, pensai subito. Troppo in l, anche se in
effetti era un procedere verso una bellezza pi intensa, un
significato pi profondo. Il timore, come potei poi
analizzare retrospettivamente, di essere sopraffatto, di
disintegrarmi sotto la pressione di una realt pi grande
di quella che poteva sopportare una mente abituata a
vivere per la maggior parte del tempo in un confortevole
mondo di simboli abituali.
Aldous Huxiey mor il 22 novembre 1963. Prima di
spirare, troppo debole per poter parlare - rifer la moglie
Laura scrisse su un biglietto: LSD intramuscolare 100
mmg. Trascurando i timori del medico, la moglie gli
fece l'iniezione. Huxiey mor in modo sereno, senza
convulsioni e attacchi di soffocamento, presenti nella
fase terminale del cancro alle vie respiratorie di cui era
affetto.
Nei primi anni Cinquanta Gordon Wasson era il
vicepresidente di un'importante banca di New York. Sua
moglie Valentina Paviovna, di origine russa, era una
pediatra. Avevano in comune una profonda passione
micologica. Molto probabilmente nessuno dei due
trovava troppo affascinanti le rispettive professioni se, ad
un certo punto, prevalendo laloro passione verso lo
studio dei funghi, decisero di trasformarsi in etnologi,
organizzando diverse spedizioni nel Messico meridionale, con lo scopo di studiare gli effetti di alcuni funghi
psicotropi nella cultura Mazateca. Accompagnati dalla figlia, da AUan Richardson, un fotografo, e poi da un
botanico francese, Roger Heim, i due coniugi riuscirono
ad introdursi e a partecipare ad alcune cerimonie sacre,
interdette e sconosciute agli occidentali. Grazie all'aiuto e
guida di alcune curanderas (sacerdotesse guaritrici), tra
cui una certa Maria Sabina, Wasson speriment gli effetti
dei funghi psichedelici, chiamati "teonanacati", ovvero
"carne di Dio". Rogem Heim chiam questo tipo di
funghi "Psylo-cibe mexicana". Per un singolare de-stino,
dopo gli insuccessi di numerosi farmacologi americani a
cui Heim si era rivolto, toccher ad Albert Hofmann
isolarne le componenti attive. Dopo averlo somministrato
agli animali da laboratorio senza influire sul loro
comportamento, Hofmann prov su di s gli effetti del
fngo. Gli effetti furono simili a quelli provati con I'LSD.
Il procedimento di purificazione fu lungo e, finalmente,
nel 1958, Hofmann isol dalla Psylocibe mexicana, il
cosiddetto "fngo divino", due principi attivi: la
psilocibina e la psilocina, che presentavano una struttura
chimica simile proprio all'LSD.
Oggi ci sono noti gli appunti di laboratorio su cui
Hofmann annot le sue esperienze personali con il fungo
allucinogeno. Ma, per capire gli effetti della nuova
farfalla psichedelica, i suoi voli, colori e svelamenti
d'anima, avvaliamoci di un frammento del diario di
Gordon Wasson, che racconta: II tuo corpo giace
nell'oscurit, pesante come il piombo, ma il tuo spirito
sembra librarsi e lasciare la capanna e, con la velocit del
pensiero, viaggiare dove vuole, nel tempo e nello spazio,
accompagnato dal canto dello sciamano [...]. Alla fine tu
conosci che cos' l'ineffabile e che cosa significa

Le droghe dellanima
l'estasi. Tra le allucinazioni di Hofmann con I'LSD,
quelle di Huxiey con la mescalina e l'esperienza di volo
con la psylocibe di Wasson, esistono delle differenze
importanti. Albert Hofmann, almeno nelle prime
esperienze, ebbe un flusso di coscienza caotico e disorganizzato e fece quello che si dice in gergo un "brutto
viaggio", entrando in un mondo angoscioso dominato
dalla paura di dissoluzione dell'io e dall'incubo di una
realt fatta di oggetti deformati. Il suo resoconto ci ricorda un quadro di Salvador Dali. Aldous Huxiey,
invece, ci introduce in una realt cangiante, ricca di luce
e di colori, talvolta inquietante, ma esteticamente affascinante, in cui l'Io si fonde in un'appartenenza
cosmica. Gordon Wasson ha una vera e propria
esperienza estatica, il volo liberato dell'anima. La sua
esperienza ricorda un genere narrativo noto. Da un lato
l'ascensione al cielo descritta da S. Paolo nella seconda
epistola ai Corinzi, dall'altro il panteismo poetico di
Nathaniel Hawthor-ne, quando liricamente descrive la
comunione con la natura di un fauno e l'affrancarsi
dell'anima dal corpo grazie ad un incanto, un murmurc,
una specie di canto, un mormorto, lene, seducente,
persuasivo ed amico. Non sorprenda questo
accostamento. L'esperienza mistica sempre poetica: sia
essa passionale e sublime, come in S. Giovanni della
Croce, o lampeggi mitica ed aurorale nei racconti del
capo indiano Alce Nero, o acquisti, sensitiva e misterica,
il terso splendore dell'anima mundi" di William Yeats.
GLI ARCHITETTI
DELL'ESTASI PSICHEDELICA
Se certe droghe aiutano a spalancare i cancelli della
percezione, consentendo l'accesso ai giardini intcriori,
quel che si vede e di cui si fa esperienza gi contenuto!
nei modelli mentali capaci di costruire e dare un senso a
quel mondo. La fuoriuscita di una parte di s, la
cosiddetta "trance esomatica", ricorrente nelle esperienze
psichedeliche, pu essere trasformata in elemento ricco
di significato se inserita in una credenza che fa del volo
metafisico una narrazione di ascensione verso il divino,
di incontro con lo spirito guida, di esperienza astrale o di
assorbimento nella natura cosmica delle cose.
Si tratta degli effetti di ci che gli psicologi cognitivi
chiamano "schema d'evento", o "copione", la cui origine
pu essere legata ad un archetipo, o a un genere narrativo
appreso, oppure anche al secondo al servizio del primo.
Su quest'ultimo aspetto non dato di avere certezze. Lo
"schema d'evento" consente a chi si predispone a fare il
viaggio psichedelico, ma anche un semplice viaggio
turistico, di immettersi in una rappresentazione capace di
conferire senso e significato ad un episodio che,
pienamente sentito e percepito, vivr nell'esperienza
soggettiva.
Perch lo stato allucinatorio caotico si trasformi nel
volo iniziatico, nel rapimento d'anima, nell'uscita
visionaria dal corpo, si debbono intersecare situazioni
simboliche socialmente condivise (il dispositivo socioculturale) e caratteristiche personali (la disposizione
individuale) in un contesto predisposto e adatto. Quanto
pi il contesto affidato alla forza strutturante della

tradizione e del rito, tanto pi il "viaggio" prevedibile.


Diversamente, pu divenire bizzarro e terrificante.
La notevole variabilit delle esperienze psicologiche che
possono essere fatte con I'LSD e altre droghe affini in
assenza del dispositivo socio-culturale, di un contesto e
di un'adeguata disposizione personale, intesa come
preparazione, equilibrio e capacit di guidare
l'immaginazione, rende assai difficile sottoporre lo studio
degli effetti ai protocolli della psicologia sperimentale o
empirica. Nonostante ci, Wallace, uno studioso di
antropologia psicologica, comparando gli effetti del
peyote nei bianchi e negli indiani, constat che solo nei
secondi avveniva la trasformazione delle allucinazioni in
visioni.
George Lapassade, un ricercatore nel campo degli stati
modificati di coscienza, studiando la trance liturgica
delle
popolazioni
amazzoniche
che
ricorrono
all'ayabuasca per evocare gli spiriti e dialogarci, fa notare
che gli adolescenti invitati a quelle cerimonie non
vedono gli spiriti evocati ma hanno allucinazioni
terrificanti e prive di senso. Solo attraverso l'addestramento progressivo questi giovani indios riescono a
trasformare i loro stati di coscienza in visioni sovrannaturali. Un fatto analogo stato rilevato da Howard
Becker durante l'iniziazione dei giovani americani all'uso
della marijuana: solo dopo essere stati assimilati al
gruppo deviante e averne condiviso i linguaggi, le attese
e una certa ritualit, solo allora riescono a sperimentare
pienamente la serena euforia data dalla droga.
I tratti pi frequentemente legati alla trance estatica
sono: il senso di unit con gli oggetti e il mondo, la
perdita di senso del tempo e dello spazi, un sentimento di
spiritualit, la certezza della realt sperimentata, la
consapevolezza del suo aspetto straordinario, giudicato
pi come un risveglio che come uno stato di sogno.
Molte di queste esperienze furono riscontrate da Walter
Panke in due gruppi di studenti di teologia, valutati dopo
averli fatti assistere ad una messa di due ore il VenerdSanto, e aver somministrato al primo gruppo della
psilocibina e all'altro una sostanza placebo. L'esperienza
mistica, opportunamente misurata con un questionario di
autovalutazione, risult significativamente pi elevata
nel gruppo che aveva assunto la droga. Il risultato di
questa ricerca stato interpretato riconoscendo alle
droghe psichedeliche una funzione capace di immettere i
soggetti predisposti in stati superiori di coscienza,
facilitando la trascendenza spirituale.

LE ALI DELLA FARFALLA


Albert Hofmann ha superato da poco i novant'anni,
continua a vivere nei dintorni di Basilea, ma la sua
curiosit scientifica gli ha cambiato la visione del
mondo. Non uscito indenne da decine di esperienze con
le droghe psichedeliche di varia natura. La sua originaria
concezione della realt, un po' materialistica (anche se
non sappiamo fino a che punto), si trasformata col
tempo in una graduale illuminazione intcriore ed
espansione spirituale. Recentemente ha scritto, in
collaborazione con Werner Huber, un libro dal titolo
eloquente: Elogio del puro contemplare, dedicato, guarda

Le droghe dellanima
caso, al sentimento estetico stimolato dalla bellezza delle
farfalle. Libro in cui, tra l'altro, cerca di dimostrare che
non c' contrasto fra le scienze naturali e l'esperienza
mistica.
Ormai affrancato dagli horror trip delle sue iniziali
esperienze, Hofmann sostiene che I'LSD una semplice
sostanza che stimola alcuni centri cerebrali. Questa
sostanza, insieme alle altre sostanze psichedeliche affini,
ha un ruolo importante per la psicologia transpersonale
che, diversamente da Freud, non punta sull'introspezione
ma nell'uscire fuori di s, nell'aprire il proprio io
all'esperienza del tutto. Ci che lo psicologo Abraham
Maslow ha chiamato "peak experience" e gli yogi in
meditazione "samadhi". In modo gnostico e allegorico,
cos espressa nelle scritture sacre ind, i Vedanta,
l'esperienza dell'anima libera dai tr involucri delle
illusioni corporee: Oh! Mira la farfalla dell'onnipresente
con le ali bordate di stelle, di lune e di soli, ebbra della
sua estasi di gioia nel sogno diurno della creazione
cosmica.
Salomon Snyder, uno dei massimi psicofarmacologi, che
insieme a Candace Pert ha scoperto i recettori degli
oppioidi endogeni (encefaline ed endorfine), sembra
concordare con il punto di vista di Hofmann: Bench gli
psichedelici distorcano la percezione e la cognizione, chi
ne fa uso sente soggettivamente che la sua
consapevolezza aumentata e che i cambiamenti nella
visione, nell'udito e nel pensare possono riflettere una
realt maggiore di quella con cui sono sintonizzati
quando sono in uno stato di consapevolezza normale.
Gli effetti psicologici delle droghe psichedeliche secondo
Hofmann si pongono su due livelli: al primo si hanno
delle visioni estetiche, immagini e colori intensi, al
secondo si perde il senso dell'Io, e allora si presi, dice,
da un sentimento oceanico, cosmico, da un'esperienza
ineffabile, in cui lo svanire dell'individualit pu essere
vissuto come un'estasi ma anche come un incubo.
Sentendosi immersi nel tutto si pu avere sia
un'impressione di protezione e di familiarit, sia un senso
di sgomento e di angoscia: un paradiso o un inferno.
Prossimamente, su questa Rivista, ci soffermeremo
sugli effetti psicobiologici, clinici e psicosociali, di
alcune tra le pi importanti sostanze psichedeliche. Qui,
intanto, concludendo queste note, possiamo provare a
chiederci che senso abbia la nostalgia di mondi ideali che
queste droghe sembrano appagare. Parafrasando Elmire
Zolla si pu forse dire che la nostalgia di mondi ideali
pu agire come un veleno sulla mente: la visionarit e le
gioie che elargisce non sono ancora libert. Ma talvolta
sono pi di quanto il mondo possa offrire, o anche di
quanto siamo in grado di vedere.
Racconta Carlos Castaneda: Alla luce di quello che
mi aveva detto don Juan, avevo cominciato a dubitare
della funzione delle piante allucinogene. "Perch", gli
chiesi, "mi avete fatto prendere per tanto tempo quelle
piante potenti?". Sorrise e mormor pianissimo: "Perch
siete ottuso... e non c'era altro mezzo per scuotervi".
Riferimenti bibliografici
AA.W. (1997), Eresie psichedeliche. Roma, Stampa
Alternativa. CASTANEDA C. (1975), L'isola del Tonai (tr.

it.), Milano, Rizzoli. HOFMANN A. (1998), Lsd: il mio


bambino difficile (tr. it.), Milano, Urr. HuxusvA. (1970),
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M. R. (1997), Droghe e formaci psicoattivi (tr. it.),
Bologna,
Zanichelli. SALVINI A., ZANELLATO L. (1998),
Psicologia cllnica delle tossicodipendeme. Roma ,on ardo Editore. SNYDER S. H. I
>89 Fumaci, dmgh 'ervello (ti B'
Zanichelli. SMORTI A. (19S pensiero
nativo, Firenze, GiunI
Alessandro Salvini Ordinario di Psicologia Cllnica
all'Universit di Padova, dove insegna anche Psicologia
delle tossicodipendenze. La sua attivit di ricerca e gli
interessi cli-nici vertono sui problemi dell'identit di
genere, i comportamenti devianti, i disturbi della
coscienza di s e i nuovi modelli di psicoterapia.

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