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Prova 1
Leggete listruzione della prima prova.
[40''] Primo ascolto
Forse 40mila morti, le stime per ora sono imprecise. Si tratta di 30mila o 40mila morti, per lappunto in
Pakistan, sono comunque numeri terribili. Tutta una generazione stata perduta, lo ha detto lUnicef, lo ha
detto anche il portavoce dellesercito pakistano, il generale Sultan, spiegando che la maggior parte delle
vittime del terremoto di sabato scorso rappresentata da bambini e da scolaresche. Il Kashmir, la regione
montuosa e contesa del Nord, stato devastato da questo sisma a 7 punto 6 di magnitudo sulla scala
Richter. Il presidente pakistano Musharaf ha chiesto aiuto a tutto il mondo, ha chiesto soprattutto elicotteri
per raggiungere villaggi rasi al suolo e isolati. Tra i dispersi, come sapete, c anche un dipendente
dellambasciata italiana che si chiama Alberto Bonanni.
CAMPIONE
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Prova 3
Leggete listruzione della terza prova.
[60''] Primo ascolto
Mi chiamo Manuela Tomei sono la direttrice del programma sulle condizioni di lavoro e di impiego della
Organizzazione Internazionale del Lavoro a Ginevra e mi occupo di diversi aspetti relativi alle condizioni di
lavoro di uomini e donne. Abbiamo una particolare attenzione, particolare interesse, nel monitorare le
disparit tra uomini e donne, landamento delle disparit tra uomini e donne per quel che riguarda gli
stipendi, per quel che riguarda il tasso di partecipazione nel mercato del lavoro, per quel che riguarda anche
le ore dedicate al lavoro remunerato. Per quel che riguarda lItalia in particolare, purtroppo, su molti aspetti
siamo veramente il fanalino di coda dellEuropa. Ci supera in genere Malta, altrimenti diciamo che non siamo
tra i casi modello. Per esempio vorrei riferirmi al tasso di occupazione femminile, nonostante in Italia
soprattutto le corti pi giovani di donne abbiano un livello di educazione relativamente elevato e decisamente
pi elevato rispetto a quello degli uomini, il loro tasso di occupazione soprattutto a partire dal primo figlio
basso e si riduce lentamente ma inesorabilmente in media a partire dai 31 anni che in Italia coincide diciamo
con let media in cui si ha il primo figlio. Quindi questo un indicatore molto chiaro del fatto che la maternit
in Italia altamente penalizzante, per le donne. Questo il risultato di una serie di fattori tra cui la discriminazione basata sulla maternit, lassenza o linadeguatezza di politiche di supporto volte a riconciliare
appunto lavoro e famiglia per i lavoratori con responsabilit familiari, ma siccome le responsabilit familiari
tendono a ricadere essenzialmente sulle donne lavoratrici quindi, diciamo, lassenza di queste politiche
particolarmente penalizzante per le donne che lavorano e il fatto anche che per ragioni culturali, sociali,
esiste un divario molto importante tra uomini e donne per quel che riguarda il numero di ore dedicato al
lavoro retribuito e al lavoro non retribuito. Per lavoro non retribuito intendo: occuparsi dei figli, fare da
mangiare, andare a fare la spesa, occuparsi di..., esatto, di lavori di cura in generale. Allora in Italia le donne
lavorano un numero diciamo medio, al giorno, di ore in lavori di cura, circa 7 ore e mezzo al giorno, in media,
oltre al lavoro vero. Invece nel caso degli uomini lItalia il paese in cui gli uomini dedicano il pi basso
numero di ore ad attivit di cura rispetto ad altri paesi europei e questo spiega anche il perch gli uomini
tendono a fare pi ore di lavoro straordinario che le donne, il motivo per cui da quando il lavoro a tempo
parziale stato introdotto in Italia ha assorbito un numero, una proporzione crescente di donne lavoratrici.
CAMPIONE
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Prova 4
Leggete listruzione della quarta prova.
[40''] Primo ascolto
Quinta isola del Mediterraneo, culla della civilt minoica, sospesa tra lAfrica e la Grecia, Creta non ha quasi
bisogno di presentazioni. Per anni per la politica turistica attuata sullisola si basata su criteri quantitativi
pi che qualitativi. I megalberghi, i grandi villaggi turistici soprattutto, in poche parole.
Oggi per si assiste ad una graduale inversione di rotta. Lo conferma, al microfono di Fabrizio Noli, Jenny
Iliopulu, della Prefettura di Iraklion.
CAMPIONE
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