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Costanzo Preve
Biograa
Il padre, che al momento della nascita di Costanzo mobilitato, lavora come funzionario delle Ferrovie dello Stato mentre la madre, casalinga, proviene da una famiglia
ortodossa di origine armena. Viene cresciuto dalla nonna materna in lingua francese, e attraverso di lei inizia a
conoscere la cultura e la lingua greca; come vedremo, entrambe queste circostanze avranno un grande rilievo nella
vita di Preve. Studia a Torino, dove conseguir la maturit classica nel 1962; durante i mesi estivi lavora in campagna in Inghilterra. Dietro pressioni del padre, nel 1962
si iscrive alla facolt di giurisprudenza dell'Universit di
Torino. Vericando il suo totale disinteresse per gli studi giuridici, nel 1963 decide di passare alla facolt di
Scienze Politiche, che per non frequenter mai; nel giugno 1967 ne conseguir ugualmente la laurea, discutendo
con il professor Alessandro Galante Garrone una tesi sui
Temi delle elezioni politiche italiane del 18 aprile 1948.
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paesi socialisti, alla discussione sulla losoa di Lukcs, alla critica delle ideologie del progresso storico,
all'indagine sullo statuto losoco della critica marxiana dell'economia politica. Nel 1983 contribuisce ad organizzare, insieme con Emilio Agazzi, un congresso internazionale dedicato al centenario della morte di Marx
(Milano, dicembre 1983), e vi svolge una relazione sulle categorie modali di necessit e di possibilit in Marx.
Da quest'esperienza nasce una rivista chiamata Marx
101, che uscir nei due decenni successivi in due serie di numeri monograci e di cui Preve sar membro
del comitato di redazione. Per tutti gli anni ottanta collabora al mensile teorico Democrazia Proletaria, organo
dell'omonimo partito (1976-1991)[2] , che poi diverr insieme con i fuoriusciti dal PCI la seconda componente
politica e militante del PRC (Partito della Rifondazione
Comunista).
Sar iscritto a DP soltanto per un breve periodo (19881991), facendo parte della direzione nazionale; nella battaglia politica fra i sostenitori di una scelta ecologista
(Mario Capanna) e neocomunista, Preve sostiene la seconda con una serie di articoli. Nel 1991, quando le
componenti di Democrazia Proletaria e dell'Associazione
Culturale Marxista conuiscono nel Partito della Rifondazione Comunista, Preve abbandona la militanza politica diretta. Fra il 1989 ed il 1994, con la pubblicazione di
otto volumi consecutivi usciti presso l'editore Vangelista
di Milano, Preve aronta il suo ultimo tentativo personale di coerentizzazione di un paradigma losoco marxista globale. A partire dalla seconda met degli anni
novanta si verica infatti una discontinuit nella sua produzione; Preve opta per l'abbandono di ogni ismo di
riferimento, uscendo del tutto dalla cosiddetta Sinistra
e dalle sue procedure di accoglimento e cooptazione.
Ritenendo che la globalizzazione nata dall'implosione
dell'URSS non si lasci pi interrogare attraverso le categorie di Destra e di Sinistra, ma richieda altre categorie interpretative, Preve diviene inoltre un convinto sostenitore della necessit di superare la dicotomia sinistradestra[3] . Questa posizione, condivisa da alcuni intellettuali e movimenti internazionali, stata criticata da molti, tra cui lo scrittore Valerio Evangelisti, che ne ha sottolineato l'ambiguit ideologica[4] , ed altri, che ne hanno
evidenziato una profonda tendenza all'omogeneit politica con la parte internazionalista del neofascismo postsovietico e post-Strage di Piazza Tien An-men, tendenza parallela all'enfatizzazione del comunitarismo, termine che include i fascismi (sia i fascismi-movimento,
sia i fascismi-regime), i comunismi e i confessionalismi, schemi in cui la libert individuale subordinata all'organicit forte, quasi totalitaria nell'identitarismo
collettivo non universale.
Autore e saggista molto prolico, ha dedicato le sue
ultime riessioni a temi come il comunitarismo[5] , la
geopolitica[6] , l'universalismo[7] , la questione nazionale[8] , oltre ovviamente ad un'ininterrotta attenzione al rapporto marxismo-losoa.[9] Muore a Torino il 23 novem-
ATTIVIT POLITICA
2 Pensiero
La sua riessione pu essere distinta in due periodi successivi. Nel primo periodo (1975-1991 circa), ha cercato
di opporsi alla deriva post-moderna e dissolutoria seguita dalla stragrande maggioranza della sinistra italiana (in
particolare dagli intellettuali legati al PCI) con un recupero dei punti alti della tradizione marxista indipendente, del tutto estranea alle incorporazioni burocratiche del
marxismo come ideologia di legittimazione di partiti e
di stati (soprattutto l'ultimo Lukcs, l'ultimo Althusser,
Ernst Bloch, Adorno). In un secondo periodo, dopo la
ne del socialismo reale (che Preve chiama comunismo
storico novecentesco 1917-1991), ed in dissenso con
tutti i tentativi di sua continuazione/rifondazione puramente politico-organizzativa, ha invece lavorato su di
una generale rifondazione antropologica del comunismo,
marcando sempre pi la discontinuit teorica e politica con i conglomerati identitari della sinistra italiana[15]
(Rifondazione Comunista in primis, ma anche la scuola
operaista e Toni Negri in particolar modo).
Durante gli anni novanta i suoi interventi sono apparsi sia su riviste legate alla sinistra alternativa (L'Ernesto,
Bandiera Rossa) che su riviste come Indipendenza e Koin, dove Preve ha sostenuto l'esplicito superamento del
dualismo Destra/Sinistra[16] , approdando a posizioni antitetiche a quelle del losofo Norberto Bobbio (con cui
ebbe uno stretto rapporto per pi di vent'anni). Nei primi
anni del nuovo millennio ha collaborato con la rivista Comunitarismo, prima, e Comunit e Resistenza, poi. stato
no alla morte redattore del quadrimestrale Comunismo
e Comunit[17] .
3 Attivit politica
In giovent ader al PCI dal 1973 al 1975, ma presto si allontan, entrando poi a far parte alla Commissione culturale di Lotta Continua. In seguito si iscrisse a Democrazia
Proletaria durante la sua ultima fase (1988-1991)[18] . Dopo lo scioglimento di DP, e in seguito alla conuenza di
quest'ultima in Rifondazione Comunista, si sempre pi
allontanato dall'attivit politica in senso stretto[19] . Se dal
punto di vista teorico si era gi distanziato a seguito della dissoluzione dell'URSS, il distacco emotivo denitivo
dalla sinistra avvenne con il bombardamento NATO in
Jugoslavia del marzo 1999, cui ader anche il governo
italiano guidato da Massimo D'Alema. Molto clamore
ha suscitato (anche tra le le della sinistra alternativa)
la sua adesione ad alcune tesi del Campo Antimperialista, nel 2003, per l'esplicito sostegno da questi fornito
3
alla resistenza irachena[20] . stato uno dei loso di riferimento del comunismo comunitario, nonch animatore
della rivista Comunismo e Comunit.
The dream and the reality. The spiritual crisis of western Marxism (in AA.VV., Marxism and spirituality. An international anthology). 1993, Bengin and
Gavey.
Il tempo della ricerca. Saggio sul moderno, il postmoderno e la ne della storia. 1993, Vangelista (ebook
gratuito).
Opere
La classe operaia non va in paradiso: dal marxismo
occidentale all'operaismo italiano (in AA.VV., Alla
ricerca della produzione perduta). 1982, Dedalo.
Cosa possiamo chiedere al marxismo (in AA.VV., Il
marxismo in mare aperto). 1983, Franco Angeli.
La teoria in pezzi. La dissoluzione del paradigma teorico operaista in Italia (1976-1983). 1984,
Dedalo.
La ricostruzione del marxismo fra losoa e scienza (in AA.VV., La cognizione della crisi. Saggi sul
marxismo di Louis Althusser). 1986, Franco Angeli.
Vers une nouvelle alliance. Actualit et possibilits de
dveloppement de l'eort ontologique de Bloch et de
Lukcs (in AA.VV. Ernst Bloch et Gyrgy Lukcs.
Un sicle aprs). 1986, Actes Sud [tradotto in tedesco con il titolo Verdinglichung und Utopie. 1987,
Sendler].
La rivoluzione teorica di Louis Althusser (in
AA.VV., Il marxismo di Louis Althusser). 1987,
Vallerini Editore.
Viewing Lukcs from the 1980s. 1987, The University of Chicago Press.
La passione durevole. 1989, Vangelista.
La musa di Clio vestita di rosso (in AA.VV., Trasformazione e persistenza. Saggi sulla storicit del
capitalismo). 1990, Franco Angeli.
Il lo di Arianna. Quindici lezioni di losoa
marxista. 1990, Vangelista.
Il marxismo ed il problema teorico dell'eguaglianza
oggi (in AA.VV., Egalite/Inegalite). 1990, QuattroVenti.
Il convitato di pietra. Saggio su marxismo e
nichilismo. 1991, Vangelista (ebook gratuito).
Il teatro dell'assurdo (cronaca e storia dei recenti avvenimenti italiani), 1995, Punto rosso, (con
Gianfranco La Grassa).
Una teoria nuova per una diversa strategia politica,
1995, Punto rosso, (con Gianfranco La Grassa).
Un elogio della losoa. 1996 Punto Rosso.
Quale comunismo? (in AA.VV., Uomini usciti di
pianto in ragione. Saggi su Franco Fortini). 1996,
ManifestoLibri.
La ne di una teoria. Il collasso del marxismo storico
del Novecento. 1996, Unicopli, (con Gianfranco La
Grassa).
Il comunismo storico novecentesco (1917-1991).
1997, Punto Rosso.
Nichilismo Verit Storia. Un manifesto losoco della ne del XX secolo. 1997, CRT, (con Massimo
Bontempelli (losofo)).
Ges uomo nella storia, Dio nel pensiero. 1997,
CRT, (con Massimo Bontempelli (losofo)).
Il crepuscolo della profezia comunista. A 150 anni
dal Manifesto. 1998, CRT.
L'alba del Sessantotto. Una interpretazione losoca.
1998, CRT.
Marxismo, Filosoa, Verit. 1998, CRT.
4 OPERE
Individui liberati, comunit solidali. Sulla questione
della societ degli individui. 1998, CRT.
Contro il capitalismo, oltre il comunismo. Riessioni su di una eredit storica e su un futuro possibile.
1998, CRT.
La comunit ritrovata. Rousseau critico della modernit illuminista. (introduzione a Renato Pallavidini,
presentazione di Marzio Pinottini) 2005, Libreria
Stampatori.
Verit e relativismo. Religione, scienza, losoa e politica nell'epoca della globalizzazione. 2006, Alpina
(prefaz. di Franco Cardini, postfaz. di Don Piero
Gallo).
Elogio del comunitarismo. 2006, Controcorrente.
Il paradosso De Benoist. 2006, Edizioni Settimo
Sigillo, (prefaz. di Carlo Gambescia).
Storia della dialettica. 2006, Petite Plaisance.
5
Un trotzkismo capitalistico? Ipotesi sociologicoreligiosa dei Neocons americani e dei loro seguaci europei (in AA.VV., Neocons. L'ideologia
neoconservatrice e le sde della storia). 2007, Il
Cerchio.
Alla ricerca della speranza perduta. 2008, Settimo
Sigillo (con Luigi Tedeschi).
L'enigma dialettico del Sessantotto quarant'anni dopo (in AA.VV., La rivoluzione dietro di noi. Filosoa
e politica prima e dopo il '68). 2008, ManifestoLibri.
Il marxismo e la tradizione culturale europea, 2009,
Petite Plaisance.
Nuovi signori e nuovi sudditi. Ipotesi sulla struttura di
classe del capitalismo contemporaneo, 2010, Petite
Plaisance (con Eugenio Orso).
Logica della storia e comunismo novecentesco.
L'eetto di sdoppiamento, 2010, Petite Plaisance
(con Roberto Sidoli).
Filosoa della verit e della giustizia. Il pensiero
di Karel Kosk, 2012, Petite Plaisance (con Linda
Cesana).
[16] http://files.splinder.com/
358f19899ddf80fe07d71a664d4bfbec.pdf
[17] Comunismo e Comunit Laboratorio per una teoria
anticapitalistica
[18] C.Preve: audio congressi DP (RadioRadicale.it)
[19] Intervista politico-losoca (G. Repaci - C. Preve)
[20] http://www.aginform.org/preve.html.
6 Bibliograa
Una nuova storia alternativa della losoa. Il cammino ontologico-sociale della losoa, 2013, Petite
Plaisance.
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
Breve sintesi del pensiero di C.Preve (losoco.net)
Raccolta di e-book scaricabili gratuitamente (tra cui
alcuni di Costanzo Preve) oerti dalla casa editrice
Petite Plaisance
Antologia di testi di C.Preve ('97-'03)
Raccolta di articoli (AriannaEditrice.it)
COLLEGAMENTI ESTERNI
9.1
Testo
9.2
Immagini
9.3
Licenza dell'opera