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IL SORRISO PEDAGOGICO DI GIANNI RODARI

non conta il tempo della tua vita, conta il peso degli atti che hai lasciato
non c al mondo niente di pi bello della risata di un bambino
C stato un tempo in cui persone di citt diverse animate da una comunanza di interessi hanno
incrociato le loro storie e percorso un tratto di strada insieme in unepoca molto particolare della
storia di tutti noi.
Una comunit di pensiero e di ricerca ha saputo tradurre per le nuove generazioni il frutto di
pensieri, di ricerche, di forme di convivenza di generazioni e generazioni., portandolo allaltezza e
alla possibilit di impiego di tutti. Si parla di maestri, di persone concrete che si sono incontrate,
hanno progettato insieme, si sono perse di vista, si sono ritrovate, hanno attinto a grandi autori e a
persone comuni le loro invenzioni risorse fantasie.
Era questa lepoca di Gianni, di Bruno, di Mario, di Anna, di Nora,....
Rodari, sensibile allaggregazione spontanea che si riscontra nei bambini in forza di un comune
sentimento dellinfanzia, per cui in linea di principio non vi sono differenze di razze, di lingue,
di culture, di status, di genere, quando due bambini si incontrano, cattura linteresse dei bambini
grazie ai suoi giocattoli poetici ( cos chiama, con straordinaria umilt, le sue poesie).
Filastrocca per tutti i bambini,
per gli italiani e per gli abissini,
per i russi e per gli inglesi,
per gli americani ed i francesi,
per quelli neri come il carbone,
per quelli rissi come il mattone
per i bambini di tutto il mondo
che fanno un grande girotondo
Opera attraverso un sorriso pedagogico ( cfr. Zanzotto in Se la fantasia cavalca con la
ragione, atti del convegno di Reggio Emilia, Juvenilia, 1979) che agisce come molla, motivazione.
Il sorriso pedagogico di Rodari pu scaturire, tramite la poesia, proprio perch basato su una
complice innocenza, che evita il didascalismo e il suggerimento implicito al plagio.
Ogni filastrocca, ogni poesia, ogni fiaba, una sorpresa, una SBANALIZZAZIONE
DELLOVVIO, operata attraverso i meccanismi dello straniamento, del rovesciamento,
dellironia, che abbiamo appreso dai formalisti e dai narratologi.
Parafrasando un celebre passo di Proust, potremmo dire che il vero viaggio ( conoscitivo) non
consiste nel vedere luoghi diversi ma nel vedere con occhi diversi gli stessi luoghi.
LINTEREZZA
Il M.C.E. far dellinterezza in A scuola con il corpo un manifesto pedagogico, ma gi in Rodari
troviamo le premesse per un grande impulso ad accettare la cultura e a promuovere lidentit
infantile che fatta di un corpo sessuato, di memoria, di tutti i sensi, di globalit di vissuto.
Facciamo una scuola in cui possa entrare il bambino intero e restare intero.
Cos la mente, signori miei? Anche locchio, anche la mano sono la mente.

La formazione di un uomo completo, creativo, discende in Rodari dal rifiuto della divisione del
lavoro tra produttori di cultura e consumatori di cultura.
La pedagogia e la didattica dellimmaginazione, che coinvolge lessere umano intero, non sono
momenti di stacco, privilegiati, ma trasversali e presenti in tutte le attivit (espressive, scientifiche,
logiche,).
IL PENSIERO INFANTILE
Gianni ha scritto per incoraggiare i bambini e le bambine a continuare a pensare da s.
Vedo un bambino. E piccolo.
Ce lavr almeno un pensiero?
Sorpresa! Guardate voi stessi:
sta pensando il mondo intero
di contro al fatto che:
Vivere senza testa
non il peggio dei guai:
tanta gente ce lha
ma non ladopera mai
anche il chiodo ha una testa
per non ci ragiona
la stessa cosa capita
a pi di una persona.
Un forte impulso, quindi, a pensare, e a continuare a pensare.
I bambini vengono dal futuro, non sappiamo di preciso che cosa siano, essi sono impastati di
ignoto e di futuro; ogni volta si presentano come un fatto assolutamente nuovo e sconcertante, sono
limmagine stessa dellimprevedibilit.
LINGUAGGIO E PENSIERO
La scuola deve sviluppare non solo la capacit di ascoltare e di ripetere, di imparare a leggere,
scrivere e far di conto, ma anche la capacit di pensare, progettare, verificare, di sbagliare e di
correggere lerrore, cose che prima della scuola egli ha fatto nella felicit del gioco per capire il
mondo vicino, per conquistarsi un lessico e quel minimo di strutture linguistiche che gli hanno
consentito di farsi capire fuori della famiglia, per inventare il linguaggio grafico-figurativo col quale
rappresenta momenti della sua vita, per raccogliere una grande quantit di dati scientifici e di leggi
fisiche, e per diventare altro da s nel gioco della finzione ( il teatro, linguaggio antico quanto
luomo). Senza dimenticare che, nel rapporto con gli altri, egli si formato una sua idea del mondo,
una filosofia pi o meno ottimista o pessimista a seconda del rispetto e dellamore che ha sentito
intorno a s....una scuola che rispetti il patrimonio di intelligenza e di fantasia che ogni bambino
possiede....
Nello sviluppo della personalit, una particolare funzione viene da lui attribuita allimmaginazione.
Nel gruppo naz. Antropologia culturale M.C.E. a lungo si lavorato sul rapporto immaginario come
repertorio storicamente stratificato di immagini, rappresentazioni, valori e orientamenti e
immaginazione.
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IL GIOCO E LA CULTURA DEL BAMBINO


Nellopera di Rodari si intrecciano temi diversi: la violenza, la scuola e la famiglia, i libri e gli altri
strumenti di conoscenza, la televisione e i fumetti, il gioco e i giocattoli: ma ogni aspetto al
servizio del bambino, dei suoi diritti, della sua autonomia, della sua capacit creativa.
Il gioco per aprire tutte le porte e le finestre della mente per guardare il mondo.
Nei giochi dei bambini, come ci insegnano i folcloristi, rivivono pagine antiche e sepolte della
storia del mondo, miti dimenticati, riti che hanno perduto ogni significato religioso per ridursi al
puro gesto.
Anche dallosservazione di un gioco infantile, ad es. di un bambino e una bambina che giocano a
lungo con due scatoloni, si possono, analizzando le diverse fasi, stimolare delle metamorfosi del
gioco.
LA LINGUA : GIOCO LINGUISTICO E RIFLESSIONE
CON IL LINGUAGGIO SI PUO DIRE TUTTO ( POTENZA DELLA LINGUA)
A fronte di una didattica prescrittivi, si valorizza il ruolo della creativit linguistica ( apertura
alloralit, alla narrazione, anticipando le 10 tesi dell ed. linguistica democratica)
Il linguaggio come strumento flessibile offre molteplici possibilit combinatorie ( SELEZIONE E
COMBINAZIONE: con queste due operazioni si costruisce la lingua): con il linguaggio si pu fare
tutto quello che si vuole. Per costruire efficacemente il linguaggio nel bambino bisogna legare le
operazioni di verbalizzazione allesperienza dei significati, sfruttando le tecniche che scaturiscono
dalle leggi di funzionamento del linguaggio, che sono legate alle leggi di funzionamento del
pensiero ( la legge dei contrari, limplicazione, le leggi associative,). La linguistica semiotica la
base a fronte di una lunga tradizione formalistica della scuola in cui il significato poco importava
per la costruzione grammaticale ( come evidenziava Chomsky, anche una frase inaccettabile come
Verdi idee dormono furiosamente sul piano sintattico ineccepibile).
IL SENSO
Se guardiamo non alle parole isolate ( cfr. il binomio fantastico) ma alle parole messe in relazione,
un po alla volta germina il senso del rapporto profondo che dalle parole rinvia alle cose, e
viceversa, dal mondo al linguaggio, dal linguaggio alla scuola grande come il mondo. E non basta:
se interroghiamo con le parole le cose, queste non solo ci raccontano segreti preziosi, ma ci fanno
avvertire che parole e cose contano in quanto sono in relazione con noi, ciascuno e tutti insieme. Le
parole stanno dentro di noi, nella nostra memoria, nella memoria delle nostre esperienze vitali. Ogni
parola diventa viva davvero ( e noi con lei) se la sentiamo come nodo di relazioni con altre
innumerevoli parole possibili, con le cose del vasto mondo, con lintera nostra personalit
(Tullio De Mauro, op. cit.).
LA FUNZIONE DEMOCRATICA DELLA PAROLA
pure in una societ che non crede nella reciprocit comunicativa:
Abbiamo parole per vendere
prole per comprare
parole per fare parole,
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ma ci servono parole per pensare.


.
Abbiamo parole
per fare rumore,
parole per parlare
non ne abbiamo pi
La parola, bene comune, assume unalta funzione democratica dal valore liberatorio: TUTTI GLI
USI DELLA PAROLA A TUTTI: mi sembra un bel motto democratico: non perch tutti siano artisti,
ma perch nessuno sia schiavo.
Fare del momento linguistico nella scuola un momento di liberazione, di costruzione, un
linguaggio autonomo, creativo. Noi vogliamo partire dalla lingua, cio dalla CULTURA DEL
BAMBINO , e aiutarlo a costruirsi la lingua dellespressione libera e completa, la lingua della sua
ricerca autonoma, la lingua della comunicazione sociale, non la lingua per dire sempre di s, ma la
lingua per dire solo i s che sente suoi e per dire no quando sente no.
Rodari contribuisce cos al rinnovamento delleducazione linguistica. Considera la lingua non una
materia tra le altre, ma ne riconosce la forte interdisciplinariet e il potenziale di coinvolgimento del
bambino nella sua complessit. Attraverso il linguaggio il bambino entra in relazione con la realt,
agisce su di essa, costruisce e modifica su di essa i propri schemi mentali.
Noi siamo nella lingua come il pesce nellacqua, non come il nuotatore. Il nuotatore pu tuffarsi e
uscire, il pesce ci deve stare dentro. Cos siamo dentro la lingua: la parliamo e qualche volta ne
siamo parlati. E la lingua che parla per mezzo nostro con i luoghi comuni, coi modelli
precostituiti, con le parole che abbiamo ricevuto in eredit, con i concetti che abbiamo assorbito.
In Rodari la lingua significa libert. Il che ha un significato ben preciso, in riferimento alla scuola e
alla societ italiana. Vuol dire sblocco delle paratie stagne che per tanto tempo hanno diviso gli usi
e le varianti della lingua: dialetto e idioma standard, variet colte e variet colloquiali e popolari
dellitaliano, situazioni pubbliche e formali e situazioni informali, PARLATO e SCRITTO. (S.
Gensini).
Gli stimoli sono molti, e suggeriscono di attuare:

un educazione alla molteplicit dei codici espressivi


un educazione alle variet linguistiche rispetto al monolinguismo e al monofunzionalismo
un esplorazione ludica e la piena comprensione di testi significativi per i ragazzi doggi
la scoperta delle variet di sensi di parole e frasi ( cfr. Parisi: accettabilit, ambiguit,
parafrasi, scopi, piano del discorso, come elementi strutturanti una grammatica
semantica)
il deragliamento dai sensi correnti e la costruzione di nuovi sensi, anche assurdi, come
base per la creazione di storie e racconti
giochi linguistici e nonsense per la scoperta delle potenzialit nascoste del codice

LASCOLTO
funzione educativa, maieutica, dell ascolto ( il signore con lorecchio verde)
Rodari ha il dono di permanere nellinfanziac in lui una disposizione naturale, rarissima, a
restare per davvero allaltezza dellinfanzia ( cfr. J. Korczck Dite: faticoso frequentare i
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bambini. Avete ragione. Poi aggiungete:perch bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi,
inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non questo che pi stanca. E piuttosto il fatto
di essere obbligati ad innalzarsi fino allaltezza dei loro sentimenti. In Il diritto del bambino al
rispetto, 1929)
Intersezione con il percorso MCE: la pedagogia dellascolto
LA SCRITTURA
Rodari ha sentito la scrittura come laboratorio, farsi e disfarsi continuo della parola, montaggio e
smontaggio della frase.
No al monolinguismo ( sociolinguisti), per il plurilinguismo.
La creativit come ristrutturazione, capacit di investire la propria esperienza e di ristrutturarla
assegnando significati nuovi, inediti, magari contrastanti ed opposti, agli elementi del quadro
(Vygotskj).
Forme, colori, numeri, parole, vengono trasformati sottoponendoli a diversi sistemi di significati.
Trasgressione
Surrealismo1
Divertimento ( di-vertere); prendere unaltra via, divergere
Invenzione di mondi, reti di relazioni, sistemi di significati possibili.
Possibilit dellaltrimenti, dellalternativa (Laeng)
Rivendica la libert del gioco che apre le griglie, le destruttura.
LA LETTURA
I 9 modi ( presentare il libro come alternativa alla TV, al fumetto, dire che i bambini di una volta
leggevano di pi, dare la colpa ai bambini se non amano la lettura, rifiutarsi di leggere al bambino,
ordinare di leggere,) in cui gli adulti riescono a far odiare la lettura ai bambini ( problema del
rifiuto o dellabbandono della lettura da parte dei bambini di oggi).
Per far nascere la voglia di leggere bisogna che il libro sia un bisogno, strumento di conoscenza che
si inserisce nellesperienza-gioco per scoprire il mondo, riflettere sulle cose che accadono, formarsi
una cultura organica.
Commette errore la scuola quando utilizza il libro in funzione del rendimento scolastico, come
strumento che serve al maestro per esprimere un giudizio: La scuola come tribunale, anzich come
vita.
Leggere significa acquistare consapevolezza in se stessi, vivere con pi pienezza la vita della
nostra mente. Nei libri, per questo, noi troviamo una fonte di esperienza vitale, che non sopporta
surrogati. La parola letta non uno spettacolo che pu esser seguito distrattamente, parlando
daltro. Leggere unattivit che ci impegna, che mobilita le nostre risorse interne, che esige il
nostro giudizio intimo. Leggere razionalizzare, criticare, costruire.
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I DEBITI

Rapporti con Calvino, De Mauro, Lodi, Vygotskj, Propp, Piaget


Unalta lezione culturale collega Rodari a quella linea eccentrica della poesia che va dai formalisti russi a Propp, a
Palazzeschi, al surrealismo, a Brton, a Gatto, a Delfini, a Quneau, ecc. Rodari era pienamente inserito in questi settori
della cultura, una cultura liberatrice e libera....
(Andrea Zanzotto, Il sorriso pedagogico di Rodari in Se la fantasia cavalca con la ragione Juvenilia 1983)
Ma anche De Saussure, Chomsky, Hjemslev, Wittgenstein, Freud, .

Nei libri noi incontriamo le sterminate riserve dellimmaginazione. E non parlo solo delle grandi
opere di poesia o di narrativa in cui uomini di ogni tempo hanno dato voce e sentimenti
relativamente senza tempo, a dolori di sempre, a speranze non ancora realizzate.
LA POESIA
Consiglio agli alunni di Mario Lodi:
le vostre osservazioni sulla poesia ( come nasce, quando nasce, che cos) sono tutte vere. Ma,
naturalmente, non rappresentano tutte le cose che si possono dire con verit sulla poesia. Spero
che tornerete sullargomento, per approfondire per esempio- la riflessione sul linguaggio della
poesia ( la parola giusta al posto giusto- la parola pi espressiva- la parola pi piena di
significato. Forse troverete che nella poesia certe parole non nascono in presa diretta con
lemozione, il sentimento, la realt, ma da altre parole, che si richiamano, si suggeriscono tra di
loro, si attraggono per formare insiemi di parole che non appartengono al linguaggio di tutti i
giorni.2
Nella nuova scuola linsegnamento sar sempre pi creativo e il bambino sar produttore di cultura.
La poesia dei bambini il risultato del gioco creativo con le parole, presente nelle manifestazioni
spontanee del bambino nei suoi primi anni di vita, quando a volte parola e canto nascono insieme.
Sviluppare questo gioco presentando le parole giuste, piene di significati e di echi contribuisce a
produrre poesia.
Per i bambini vanno aiutati dalleducatore presentando una selezione poetica che risponda alle
esigenze dei ragazzi di misurarsi con i sentimenti e le idee delladulto: un antologia su misura
presentata ai bambini come un paese da scoprire.
IL GIOCO DI PAROLE
Occasione per riflettere:
Il poeta ha la sua musa,
la lepre il suo muso,
il professore il suo museo:
la divisione del lavoro,
la spartizione della parola
a chi la musica,
a chi la museruola.
In molti dei racconti rodariani limmaginazione segue un metodo molto semplice e- a giudicare dai
risultati- infallibile: un nome di citt suggerisce una rima, questa rima suggerisce una situazione
paradossale, questa situazione viene sviluppata in un racconto che la porta alle ultime conseguenze,
e il gioco fatto (I. Calvino, riferimento al Codice di avviamento fantasticoin cui le storie
nascono dai nomi di citt del codice di avviamento postale).
Un modo di rendere produttive, in senso fantastico, le parole, quello di deformarle. Lo fanno i
bambini, con un gioco che ha un contenuto molto serio, perch li aiuta a esplorare le possibilit
delle parole, a dominarle, forzandole a declinazioni inedite; stimola la loro libert di parlanti ( cfr.
Parisi e gruppo lingua MCE, i giudizi del parlante) con diritto alla loro personale PAROLE dentro

Saggio I bambini e la poesia ( 1972)

la LANGUE come sistema aperto. Ne incoraggia lanticonformismo ( La grammatica della


fantasia).
Anteporre un prefisso a un nome per attribuire nuove qualit a un oggetto, non crea solo situazioni
divertenti, ma, suggerendo usi diversi degli oggetti, consente di pensare a un mondo migliore.
LA FUNZIONE EURISTICA DELLERRORE ( LERRORE COME PARADIGMA)
Ritenere la lingua dotata di potenzialit generativa consente di inventare conseguenze fantastiche
ribaltando in positivo e sdrammatizzando gli errori, da quelli di ortografia a quelli di credenza e
pensiero.
Rodari sviluppa una lingua delle possibilit, alternativa a un sistema precostituito e ingessato, esalta
leccezione rispetto a una norma (seguito da pochi, cfr. Ersilia Zamponi).
Lerrore strumento di opposizione ai luoghi comuni, destruttura stereotipi, induce a riflettere e
ristrutturare.
Giocare sullerrore non un invito al permissivismo didattico ma uno stimolo a individuare il
messaggio innovatore che sta dietro quanto si considera comunemente errato, a capovolgere lovvio
per creare nuovi significati. Anche il linguaggio figurato, i modi di dire, i proverbi, le metafore
cristallizzate possono essere utili in funzione euristica. Modificandoli.
Sbagliando simpara, vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando si inventa.
Il prof Grammaticus incontra un gruppo di giovani che potrebbero essere squadristi o appartenenti a
una tifoseria ultr, che gridano: I-taglia! I-taglia!
Recentemente a Verona si tenuta una biciclettata cittadina contro i progetti della ministra, il Giro
di taglia.
Gli errori pi grossi non sono nei verbi, ma nelle cose dice il prof Grammaticus dopo lincontro
con gli emigranti meridionali che dicono, nonostante i suoi tentativi di correzione e di spiegazione
sui verbi intransitivi, abbiamo andato in Germania ( Sar come dice lei, signore. Lei deve aver
studiato molto. Io ho fatto la seconda elementare, ma gi allora dovevo guardare pi alle pecore che
ai libri. LO SA DOVE SIAMO NOI, CON TUTTO IL VERBO ESSERE E CON TUTTO IL
CUORE? Siamo sempre al paese, anche se abbiamo andato in Germania.)
LIMMAGINARIO, IL PENSIERO ANALOGICO
La grande magia del gioco di fantasia rivelare il mondo interiore del bambino: le esperienze, le
paure, i problemi. Limmaginario infantile come proiezione di quel mondo e come strumento di
conoscenza dei bambini da parte di noi adulti.
La scelta o lopportunit di vivere la vita come gioco apre la strada a una esistenza felice, che
propria di chi ( poeti, artisti, scienziati, inventori) compie un lavoro che fonde insieme creativit
scientifica o espressiva e creativit ludica.
LA MAGIA
Fonzi- - Negro Sancipriano: Il mondo magico del bambino : il momento dellipotesi nella ricerca
scientifica pu essere visto come compenetrazione di magia e scienza. Il momento in cui la scienza
coglie la possibilit di un evento che va oltre i limiti del conosciuto, il momento della sospensione
magica del pensiero.
Il bambino che impara a parlare compie anche usi magici del linguaggio. usa il linguaggio anche
in modi che ladulto crede di non potere pi usare. Li usa per dare ordini al tavolo o per
rimproverarlo se ha battuto la testa contro di esso, ma non inventa una lingua magica per compiere

queste operazioni. Mentre le compie si costruisce il suo sistema linguistico secondo la grammatica
e la sintassi della lingua materna in cui cresce.
Nel gruppo educazione e psicanalisi del M.C.E. si lavorato sulla bilogica dello psicanalista
argentino Matte Blanco, in cui molti meccanismi apparentano le operazioni analogiche del pensiero,
sogno, fantasia, metafora, matematica degli insiemi infiniti.
LA FANTASTICA
Materia che tratta delle leggi dellimmaginazione e dellarte di inventare: ne parla nei Frammenti
filosofici Novalis: Se avessimo una fantastica, cos come una logica, sarebbe scoperta larte di
inventare. Alla fantastica appartiene in certo qual modo lestetica, come il razionalismo alla logica
I meccanismi della fantasia, la sua grammatica, consistono in:
-

la vicinanza alla memoria involontaria che collega fatti apparentemente diversi e lontani
la traslazione di significati comuni
il principio di opposizione, secondo il quale dal contrasto, dalla lotta dei diversi, nasce il
nuovo
lapertura verso lipotetico, il possibile
luso di regole di contaminazione fra estremi

Di qui egli ricava quelli che, negli incontri di Reggio Emilia, defin, con unespressione cara anche
al M.C.E., i ferri del mestiere.
Tecniche che si fondano sul movimento associativo delle immagini, sulla scoperta di analogie fra
parole anche molto distanti, sulle libere ipotesi ( cosa succederebbe se la citt di Reggio Emilia si
mettesse a volare), su variazioni di tipo surrealistico di poesie (es.: La gatta di Pascoli,).
La fiaba appare come la forma pi adeguata per linfanzia per sviluppare la creativit, per lalterit
dei suoi soggetti e per gli interventi fantastici in essa permessi.
Fra le tecniche proposte, linsalata di favole, le favole a rovescio, le favole a ricalco, la proposta
delle carte di Propp, il che cosa successe dopo ( Teresa Flores propone la prosecuzione, usando
questa tecnica, delle favole di Perrault e Grimm: Cenerentola e le sorellastre rifiutano le proposte
del principe, aprono una pulisecco e si iscrivono a una scuola di balli sudamericani.), la
trasformazione degli elementi e dei materiali costitutivi di personaggi ,contesti, miti, ( gli omini
di ferro o di carta velina, maestri e alunni verdi, Cappuccetto Rosso fa autostop sulla
tangenziale,), la trasgressione delle leggi della fisica e della matematica ( es.: storie sulla
relativit: il piccolo elefante e il grosso moscone, giocare sulla reversibilit, per risparmiare, invece
di prendere il tram n. 3 e il n. 1, prendere il tram n. 4).
Attraverso la fantastica ci si pu riappropriare dei meccanismi della fiaba e applicarli a fiabe
inventate, favole, filastrocche, nonsense.
Queste trasformazioni si riscontrano a volte nei sogni.
Magia e logica si potenziano vicendevolmente attraverso gli esercizi della fantasia.
LA FANTASIA
Dovevo essere un pessimo maestro, mal preparato al suo lavoro.Forse, per, non sono stato un
maestro noioso. Raccontavo ai bambini un po per simpatia e un po per la voglia di giocare, storie
senza il minimo riferimento alla realt n al buonsenso, che inventavo servendomi delle tecniche
promosse da Brton. Intitolai pomposamente un modesto scartafaccio QUADERNO DI
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FANTASTICA, prendendo nota non delle storie che raccontavo, ma del modo come nascevano,
dei trucchi che scoprivo per mettere in movimento parole e immagini.
( Antefatto a Grammatica della fantasia)
La GRAMMATICA DELLA FANTASIA la traduzione in termini operativi di un progetto
educativo che mira alla realizzazione delluguaglianza di strumenti conoscitivi per tutti. E un libro
di pedagogia e di poetica da tenere sempre presente: di poetica per pedagoghi e di pedagogia per
poeti ( I. Calvino).
Una fantasia che non fuga e evasione, ma quella che consente di pensare in modo nuovo la realt,
di vederla dallalto. Prendere le distanze per capire meglio, pensare in modo libero e critico.
Fantasia come porta aperta sul futuro.
Che spazio ha la fantasia nella nostra vita di adulti?
Dobbiamo preparare i bambini a quello che non c ancora, ma ci sar. La fantasia d sicurezza che
le risposte diverse sono possibili. Il SE condizionale dovrebbe far parte di ogni proposta educativa (
F. Tonucci)
un bel paese davvero,
anche se qualcuno insiste
che non esiste: esister,
che differenza fa?
La Grammatica della fantasia nasce da una fiducia nelluomo e nel suo bisogno di comunicare (
potenza della parola che, penetrata nella mente, determina leffetto del sasso nello stagno, un
mescolarsi di idee, di immagini e ricordi che coinvolgono interamente lessere umano).
Forza generativa della parola e del binomio di parole, da cui possono nascere storie.
Una parola pu generare una storia perch mette in movimento tratti della nostra esperienza, del
nostro vocabolario, tratti del nostro inconscio, mette in movimento le nostre idee, la nostra
ideologia. Da qualsiasi punto noi partiamo per inventare una storia, in quella storia entrano tutti i
nostri contenuti...
la sua bacchetta magica il principio che per far nascere una storia ci vogliono almeno due parole,
pur che il loro accostamento sia abbastanza insolito e imprevisto (Calvino).
su quel pianeta hanno inventato un gioco
che si chiama duello di parole.
A impararlo ci vuole poco.
Uno dice una parola,
per esempio pianta.
Il secondo ne dice unaltra,
per esempio gatti.
Il terzo le mette insieme
e inventa la pianta dei gatti.
Roba da matti.
Ma non tutto.
Il quarto la deve disegnare,
con un gatto al posto dogni frutto.
( da Il pianeta degli alberi di Natale)

CONTRAPPOSIZIONE FRA UNA PEDAGOGIA DEL MODELLO E UNA PEDAGOGIA


DELLO STIMOLO
La metodologia dellanimazione (Passatore. La pesca della storiona)
Da dove gli stimoli anche dalla quotidianit.
Se dovessi ringraziare tutti quelli di cui sono debitore, non finirei mai. Mio padre era fornaio. E
voleva molto bene ai gatti. Avevamo sempre dei gatti per casa. Forse per questo che mi vengono
in mente tante storie di gatti. E non mi si venga a dire che storie cos sono fatte per impedire ai
bambini di diventare persone serie. Si pu parlare degli uomini anche parlando di gatti si pu
parlare di cose serie e importanti anche raccontando fiabe allegre. E poi, cosa intendiamo per
persone serie? Facciamo il caso del signor Isacco Newton. Secondo me era una persona serissima.
Ora una volta, se vero quello che raccontano, stava seduto sotto un albero di mele e gli cadde
una mela in testa. Un altro al suo posto avrebbe detto quattro parole poco gentili allalbero e si
sarebbe cercato un altro albero per stare allombra. Invece il signor Newton comincia a farsi
domande.una persona priva di immaginazione avrebbe detto: -Questo signor Newton poco
serio, crede in forze misteriose, magari crede che ci sia un mago dentro la terra,
Tutta lopera educativa di Rodari tende a evitare ripetitivit, imitazione, stereotipie. La scuola del
modello insegna ad adattarsi passivamente; la scuola degli stimoli insegna a rielaborare, a
concordare pazientemente con gli altri, a costruire.

LA FIABA ( UNA PEDAGOGIA DELLA NARRAZIONE)


La fiaba importante perch il bambino riferisce a s lavventura vissuta dal protagonista, e si
colloca nel mondo del gioco, gioco di parole e immagini che alludono a tutte le possibilit della vita
Il bambino che lascolta gioca a crederla vera, come si gioca a teatro, o allopera, accettando le
convenzioni della rappresentazione teatrale.
La fiaba, come la musica e la poesia, appartengono alla vita delluomo libero, delluomo completo.
La difesa della fiaba si fonda sulla considerazione del valore educativo dellutopia, che rappresenta
il passaggio dalla accettazione passiva della realt alla capacit di criticarla e allimpegno per
trasformarla.
A Rodari va il merito di avere finalmente fatto parlare nella scuola di fiaba, fantasia e fantastica.
Potendo cos cogliere le possibilit offerte dal multiforme universo degli interessi dei bambini e dei
preadolescenti.
La sua proposta fantastica uninvenzione culturale e poetica di grande forza trasgressiva e
innovatrice.
Carica dirompente dei paradossi e del nonsenso.
Stimola i bambini e gli insegnanti non solo a giocare con i segni della realt ( le parole) ma anche a
vedere la realt in un certo modo, a partecipare a uno specifico universo di valori e sentimenti. .
I messaggi che agiscono sulla fantasia funzionano come un gioco e un modo di organizzare le
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proprie esperienze, di concepire il mondo, di rapportarsi agli altri.


Io credo che le fiabe, vecchie e nuove, possano contribuire ad educare la mente. La fiaba il
luogo di tutte le ipotesi, essa ci pu dare le chiavi per entrare nella realt per strade nuove, pu
aiutare il bambino a conoscere il mondo, gli pu dare delle immagini per criticare il mondo.
Sarebbe bello che tutti facessero un lavoro che li impegna, li interessa e li diverte. Questa per
adesso unutopia, cio una fiaba. Ma molte volte le fiabe si realizzano. Quello che diciamo pu
diventare vero. Il grande problema dire le cose giuste per farle diventare vere.
Lo possiamo fare anche scrivendo storie che facciano ridere: non c niente al mondo di pi bello
della risata di un bambino. E se un giorno tutti i bambini del mondo potranno ridere insieme, tutti,
nessuno escluso, sar un gran giorno.3
Le fiabe servono alla matematica, come la matematica serve alle fiabe, servono alla poesia, alla
musica, allutopia, allimpegno politico: insomma alluomo intero e non solo al fantasticatore.
Servono proprio perch, in apparenza, non servono a niente: come la poesia e la musica, come il
teatro e lo sport ( se no, diventano un affare.

RAPPORTO FRA IMMAGINARIO E PENSIERO SCIENTIFICO


FUNZIONE DEMOCRATICA DELLA CONOSCENZA
Il punto di partenza di una formazione scientifica, cio di uneducazione al metodo scientifico, deve
essere lattivit pratico-sociale della classe.Non si ha, cos, il semplice passaggio da una nozione
allaltra, da un punto allaltro del programma, ma da unesperienza ad unaltra, in un processo che
diventa sistematico, perch la scienza lo , ma ha sempre una sua motivazione interna,.Ci che
educa lintelligenza, educa la personalit. E probabile che quei bambini che arrivano, per
manipolazione, a concepire matematiche fondate su basi diverse da quella decimale, arrivino prima
di altri a comprendere che vi sono non soltanto matematiche, ma uomini fondati su basi diverse:
ideali, politiche, religiose, ecc.
Limmaginazione serve per fare ipotesi e di fare ipotesi ha bisogno anche lo scienziato. Anche il
matematico, che fa dimostrazioni per assurdo, si serve dellimmaginazione. La fantasia serve per
esplorare la realt.
la fantasia ha bisogno delle nostre cure almeno quanto la ricerca scientifica.
Newton ha scoperto le leggi della gravitazione universale perch aveva una mente aperta in tutte
le direzioni, capace di immaginare cose sconosciute, aveva una grande fantasia e sapeva
adoperarla. Occorre una grande fantasia, una forte immaginazione per essere un vero scienziato,
3

( discorso per la consegna del premio Andersen).

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per immaginare cose che non esistono ancora e scoprirle, per immaginare un mondo migliore di
quello in cui viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo.

LIMPEGNO CIVILE E POLITICO


LA FUNZIONE PEDAGOGICA
Unisce al messaggio civile e laico un grande lavoro educativo: insegna ad amare la spontaneit dei
sentimenti e della loro espressione, a sorridere giocando con le parole in un tirocinio di umorismo, a
scoprire la ricchezza di mezzi che la lingua fornisce fin dai pi piccoli, che non sono in-fantes, ad
essere curiosi e ad amare la conoscenza, ad avere fiducia in se stessi e a saper chiedere la
cooperazione degli altri.
Dal 1950 direttore de Il Pioniere, giornale dellassociazione Pionieri dItalia. Innover
fortemente il giornalismo per ragazzi. Parla ai ragazzi degli ideali di pace, della democrazia, della
giustizia sociale, dellamore e del rispetto per il lavoro, un lavoro sempre dignitoso (i colori e gli
odori dei mestieri; il padre fornaio;) della solidariet tra ragazzi di ogni paese e condizione
sociale, delluguaglianza tra le razze. (Marcello Argilli).
Il simbolo del Pioniere diventer Cipollino con la sua banda di frutta e verdura.
LA SCUOLA

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La cosa pi urgente da fare. sottrarre il bambino alla speculazione privata. Il paese ha il dovere
di guardare ad una gestione pubblica dellassistenza allinfanzia.
Sono le istituzioni, non i bambini, che devono adattarsi.
La sua idea di scuola quella di una comunit scolastica con la partecipazione di tutti in cui ognuno
fa la sua parte, mettendo al servizio di tutti la sua intelligenza, la sua esperienza, il suo mestiere.
( M. Di Rienzo)
Non una scuola autosufficiente, chiusa in se stessa, ma una scuola grande come il mondo, aperta,
curiosa, in cui molteplici sono gli insegnanti e gli insegnamenti sapendoli andare a cercare.
( invito a guardar fuori dalla finestra per scoprire il mondo e incantarsi allo spettacolo della
vita).
I LIBRI DI TESTO
Sono stato molto contento di vedere che anche della geometria sapete parlare in modo creativo,
inventandovi delle soluzioni e non fermandovi a quel che dicono i libri: i quali spesso continuano a
copiarsi lun laltro e a ripetere cose che sembrano vere solo perch sono sempre state dette a quel
modo.
( lettera agli alunni di Mario Lodi): sviluppo del pensiero critico che il testo unico non consente.
LA STORIA DEGLI UOMINI
Non sono uno storico, anzi, come narratore di favole, quasi il contrario. Gli storici di professione,
per, non possono pensare al pubblico dei giornali, ai lettori di un settimanale illustrato, ai ragazzi.
Tra i ragazzi e questo pubblico c posto per un mediatore, per esempio un giornalista
( G. Rodari La storia degli uomini a puntate su Vie nuove)
Attenti agli uomini illustri, avverte Rodari. Riempiono i libri di storia, ma non fatevi prendere e
stupire dai gesti imponenti che essi mettono in scena, ma tenete conto di quelli minimi, dei pi
semplici. Tipo: Alessandro Magno con il suo esercito raggiunse le Indie: bene! Bravo! Ma
chiedetevi. che cosa scopr di quei popoli? Quanti soldati ha perduto? Quanti profughi vi sono
stati? Con quanti uomini superstiti tornato? Che vantaggio hanno avuto gli artigiani del suo
popolo dalla sua vittoria? Non fermiamoci allapparenza dei fatti ma capovolgiamoli,
mastichiamoli, annusiamoli. Non facciamoci ingannare da bugie: il benessere generale vuole le sue
vittime, la storia ci insegna che da che mondo mondo c chi comanda e chi ubbidisce, il mondo
fatto cos, non lo si pu cambiare, bisogna adattarsi. Parafrasando Galileo, tutto si muove, tutto si
pu rovesciare. 4
Una storia che pu avvalersi di pagine dissacranti come ne Il dittatore di Filastrocche in cielo e in
terra:
Un punto piccoletto, / superbioso ed iracondo,/ Dopo di me-gridava- / verr la fine del mondo./
Le parole protestarono: / Ma che grilli ha pel capo? Si crede un punto-e-basta,- e non che un
punto-a-capo./ Tutto solo a mezza pagina/ lo piantarono in asso, / e il mondo continu / una
riga pi in basso.
LA SOCIETA

Dario Fo, appendice a Rodari, La storia degli uomini). Cfr. Brecht, Tebe dalle sette porte da chi fu costruita?

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Se vogliamo vedere le cose in faccia e parlarne senza ipocrisie, dobbiamo dire chiaramente che
nella logica di un mondo che idolatra la propria efficienza, la propria produttivit, isolare ed
escludere o addirittura rinchiudere i meno produttivi.
PASSIONE
INTENDO PER PASSIONE LA CAPACITA DI RESISTENZA E DI RIVOLTA;
LINTRANSIGENZA NEL RIFIUTO DEL FARISEISMO, COMUNQUE MASCHERATO; LA
VOLONTA DI AZIONE E DI DEDIZIONE; IL CORAGGIO DI SOGNARE IN GRANDE; LA
COSCIENZA DEL DOVERE CHE ABBIAMO, COME UOMINI, DI CAMBIARE IL MONDO
IN MEGLIO, SENZA ACCONTENTARCI DEI MEDIOCRI CAMBIAMENTI DI SCENA CHE
LASCIANO TUTTO COMERA PRIMA; IL CORAGGIO DI DIRE DI NO QUANDE
NECESSARIO, ANCHE SE DIRE DI SI E PIU COMODO, DI NON FARE COME GLI
ALTRI, ANCHE SE PER QUESTO BISOGNA PAGARE UN PREZZO.
PER I GENITORI
Il discorso educativo iniziato da Rodari su Noi donne continua nel GIORNALE DEI
GENITORI, in cui fondamentale larticolo del 1964, NOVE MODI PER INSEGNARE AI
BAMBINI AD ODIARE LA LETTURA, e successivamente articoli sulla fantastica.
Passando a Paese sera, terr una rubrica di approfondimento su quesiti posti dai lettori: Dialoghi
con i genitori, A porte aperte, Personale.
Di contro alla tendenza alla chiusura, alla privatizzazione dei figli, afferma che la porta di casa
ripara, protegge, ma anche chiude nellegoismo.
Dai figli, una volta cresciuti, possiamo ricevere due sorte di rimproveri. Potranno rimproverarci di
non averli aiutati a far fortuna, e sarebbe triste per loro e per noi, perch significherebbe che
abbiamo educato dei cinici egoisti. Ma sarebbe molto pi grave se ci potessero rimproverare di
aver dato alla loro vita un orizzonte moralmente meschino.
In un ricordo di Bruno Ciari su Il giornale dei genitori del 1976, oltre a citarne il ruolo nel
M.C.E.sulle orme della pedagogia popolare di Freinet, cita gli esperimenti di gestione sociale
delle scuole comunali di Bologna e di sperimentazione del tempo pieno e la partecipazione al
movimento bolognese dei Comitati Scuola-Societ, superamento delle associazioni di genitori e
forma di partecipazione popolare ai problemi della scuola.
PER I BAMBINI
Intitola le prime filastrocche nellinserto dellUnit La domenica dei piccoli nel 1949 firmandosi
Lino Picco.
Fra la vastissima editoria per ragazzi, indimenticabili Il libro degli errori, vero trattato di
antigrammatica basato sul meccanismo del rovesciamento e sullo stimolo a far emergere la
propria competenza semantica sintattica lessicale; La freccia azzurra; Gelsomino nel paese dei
bugiardi; Marionette in libert; La gondola fantasma; Cera due volte il barone Lamberto; La
torta in cielo; Filastrocche in cielo e in terra; Tante storie per giocare; Favole al telefono; Il
libro dei perch; Novelle fatte a macchina; Il pianeta degli alberi di Natale; I viaggi di
Giovannino Perdigiorno;.). Molti libri sono illustrati da Munari, Luzzatti, Altan.

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Dirige un fortunato programma radio per ragazzi.


Gli scritti di Rodari sono esempi di proposte di valori civili e politici ai bambini senza cadere nella
predicazione ideologica.
E difficile fare le cose difficili: / parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco./ Bambini, imparate a
fare le cose difficili:/ dare la mano al cieco, cantare per il sordo,/ liberare gli schiavi che si
credono liberi./
Le favole al telefono sono per tutti, per tutte le et. Giorgio Testa in Verbali ne descrive
limpiego in una scuola speciale con alunni disabili e quasi-adatti.
Il suo messaggio ai ragazzi : bisogna sperare in un mondo migliore, questo mondo non pu
nascere da una bacchetta magica, ma da tanti mutamenti, piccoli e grandi, visibili e invisibili, che
noi stessi possiamo aiutare a prodursi ( se non sperassimo in un futuro migliore, chi ce lo farebbe
fare di andare dal dentista?); ciascuno pu fare una piccola rivoluzione in s stesso, uscendo dal
suo guscio egoistico, per rendersi responsabile di tutto e di tutti.
A volte viene chiesto se nella nostra societ c ancora spazio per limmaginario, la fantasia, se pu
esserci il bambino fantastico.
Noi riteniamo che ci sia bisogno di Gianni, perch c bisogno di nutrire con la fantasia e
limmaginario la nostra passione civile e pedagogica., per progettare dei futuri sostenibili e non tutti
predeterminati.

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