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Almerico IPPOLITI

Giuseppe RAGO

ingegnere civile

ingegnere civile

studio tecnico:
via Silvio Baratta, 149
84134 Salerno
tel. e fax 089.3180031 - cell. 347.3552548

studio tecnico:
via Melaro 26 - Agnone
84060 Montecorice (SA)
tel. 0974.964038 - cell. 339.1092953

Comune di MONTECORICE
Provincia di Salerno

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA


DEL TERRITORIO COMUNALE

Data di consegna:
Febbraio 2015

Approvazione Consiglio Comunale:

Elaborato:

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Tav. 2

I Progettisti
ing. Almerico IPPOLITI

ing. Giuseppe RAGO

INDICE
Capo I - Principi generali ................................................................................................... 3
I-1
I-2
I-3
I-4
I-5

Tutela dellinquinamento acustico e zonizzazione acustica del territorio


comunale .................................................................................................................. 3
Finalit della zonizzazione acustica del territorio comunale ....................................... 3
Effetti delladozione del Piano di Zonizzazione Acustica sulla strumentazione
urbanistica ................................................................................................................ 3
Ambiti di tutela del Piano di Zonizzazione Acustica .................................................. 4
Modalit di aggiornamento e revisione del Piano di Zonizzazione Acustica ................ 4

Capo II - Individuazione delle classi acustiche ................................................................... 4


II-1
II-2
II-3
II-4
II-5
II-6
II-7

Classe I (Aree particolarmente protette) .................................................................... 4


Classe II (Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale) .................................. 5
Classe III (Aree di tipo misto) ................................................................................... 5
Classe IV (Aree di intensa attivit umana) ................................................................. 5
Classe V (Aree prevalentemente industriali) .............................................................. 5
Classe VI (Aree esclusivamente industriali) ............................................................... 6
Classificazione delle strade ....................................................................................... 6

Capo III - Adempimenti preliminari a carico di chi intende effettuare


Trasformazioni urbanistiche ed edilizie od utilizzare il patrimonio edilizio ................ 7
III-1 Prescrizioni generali da osservare in sede di formazione di strumenti
urbanistici preventivi ai fini della tutela dellinquinamento acustico .......................... 7
III-2 Documentazione da produrre in sede di presentazione di istanze di
autorizzazione alla formazione di Piani particolareggiati di iniziativa pubblica
e privata, Piani di recupero e strumenti urbanistici preventivi .................................... 7
III-3 Relazione di impatto acustico da presentare in allegato alle istanze di
permesso a costruire, DIA, SCIA o di autorizzazione per lesercizio di attivit
produttive ................................................................................................................. 8
III-4 Relazione di impatto acustico da allegare ai progetti di opere stradali ed
infrastrutture di trasporto .......................................................................................... 9
III-5 Documentazione acustica da presentare in sede di riuso o subentro nelluso
del patrimonio edilizio esistente .............................................................................. 10
Capo IV - Esposizione allinquinamento acustico ed utilizzazione
edificatoria dei suoli ............................................................................................... 10
IV-1 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione
dellinquinamento acustico, relativi a nuovi comparti urbanistici ............................. 10
IV-2 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione
dallinquinamento acustico, relativi a strumenti urbanistici preventivi (Piani
di recupero, comparti a ristrutturazione urbanistica) in contesti ad impianto
consolidato ............................................................................................................. 11

IV-3 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione


dallinquinamento acustico, relativi a interventi edilizi diretti .................................. 11
IV-4 Prescrizioni da osservare per la tutela dellambiente esterno nel caso di
edifici in cui si prevedano impianti, funzioni o attivit in grado di provocare
inquinamento acustico ............................................................................................. 11
IV-5 Prescrizioni da osservare in sede di progettazione e realizzazione di
infrastrutture di trasporto ........................................................................................ 11
Capo V - Disciplina delle attivit rumorose ...................................................................... 12
V-1 Declaratoria di attivit rumorose ............................................................................. 12
V-2 Limiti allusabilit del patrimonio edilizio per attivit funzioni e/o per
linstallazione di impianti in grado di dare luogo ad effetti di inquinamento
acustico .................................................................................................................. 12
V-3 Assoggettabilit delle attivit rumorose al Nulla osta alluso specifico ..................... 12
V-4 Requisiti di fonoisolamento da garantire per immobili o loro porzioni, in cui
si trovino installazioni ed impianti o si svolgano attivit causanti effetti di
inquinamento acustico ............................................................................................. 13
V-5 Disposizioni relative allisolamento degli impianti esterni in grado di
generare effetti di inquinamento acustico ................................................................. 13
V-6 Disposizioni relative alla collocazione di impianti in grado di generare
vibrazioni trasmissibili per via strutturale ................................................................ 13
Capo VI - Disciplina delle attivit rumorose e temporanee ................................................ 13
VI-1 Declaratoria di attivit rumorosa temporanea ........................................................... 13
VI-2 Documentazione da produrre in sede di presentazione di istanze di
autorizzazione in deroga per cantieri edili e per manifestazioni in luogo
pubblico od aperto al pubblico ................................................................................ 14
VI-3 Prescrizioni per il rilascio dellautorizzazione in deroga per i cantieri edili,
stradali ed assimilabili ............................................................................................ 14
VI-4 Relazioni di impatto acustico da allegare allistanza di concessione edilizia ............. 14
VI-5 Orari previsti per i cantieri edili, stradali ed assimilabili autorizzati in deroga .......... 15
VI-6 Prescrizioni per il rilascio dellautorizzazione in deroga per le manifestazioni
allaperto in luogo pubblico od aperto al pubblico, feste popolari, luna park
ed assimilabili ........................................................................................................ 15
VI-7 Prescrizioni per limpiego di attrezzature rumorose con carattere di
temporalit ............................................................................................................. 16
Capo VII - Sanzioni amministrative ed ordinanze ............................................................. 16
VII-1 Sanzioni amministrative .......................................................................................... 16
VII-2 Ordinanze ............................................................................................................... 16

Capo I - Principi generali

I-1

Tutela dellinquinamento acustico e zonizzazione acustica del territorio comunale


Lazione amministrativa del Comune di Montecorice improntata a principi di tutela
dellinquinamento acustico degli ambienti abitativi e dellambiente esterno.
Ai fini dellindividuazione dei limiti massimi di esposizione al rumore da prevedersi
nellambiente esterno, il territorio del Comune di Montecorice suddiviso in zone
acusticamente omogenee, corrispondenti alle classificazioni definite dallart.2 del DPCM
01.03.1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nellambiente
esterno e ss.mm.ii., e dalla normativa regionale Linee Guida Regionali per la Redazione di
Piani Comunali di Zonizzazione Acustica in attuazione dellart.2 del DPCM 01.03.1991,
approvate definitivamente con Deliberazione della Giunta Regionale della Campania del 1
agosto 2003, n.2436.
I-2
1.
2.

3.
4.

Finalit della zonizzazione acustica del territorio comunale


La zonizzazione acustica del territorio comunale persegue i seguenti obiettivi:
stabilire gli standard minimi di comfort acustico da conseguire nelle diverse parti del
territorio comunale, in relazione alle caratteristiche del sistema insediativo di ogni contesto
territoriale, ricondotto alle classificazioni di cui alla Tabella A del DPCM 14.11.1997;
costituire riferimento per la redazione del Piano di risanamento acustico di cui allart.7
della legge 26.10.1995 n.447 ed allart.6 comma 2 del DPCM 14.11.1997, in base al
confronto tra rumorosit ambientale misurata o stimata nei diversi ambiti del territorio
comunale e standard di comfort acustico prescritti nelle diverse zone, secondo le
classificazioni assegnate al Piano di Zonizzazione Acustica;
consentire lindividuazione delle priorit dintervento, in relazione allentit del divario tra
stato di fatto e standard prescritti, ed al grado di sensibilit delle aree e degli insediamenti
esposti allinquinamento acustico;
costituire supporto allazione amministrativa dellEnte locale per la gestione delle
trasformazioni urbanistiche ed edilizie, nonch per la discipline delle attivit antropiche e
degli usi del patrimonio edilizio, secondo principi di tutela dellambiente urbano ed
extraurbano dallinquinamento acustico.

I-3

Effetti delladozione del Piano di Zonizzazione Acustica sulla strumentazione


urbanistica
Ladozione del Piano di Zonizzazione Acustica del territorio comunale costituisce latto
attraverso il quale trovano pieno recepimento, nella prassi amministrativa del Comune di
Montecorice, i principi di tutela dellinquinamento acustico espressi dalla Legge 26.10.1995
n.447.
A far tempo dalladozione del Piano, qualsiasi variante al PUC, e relativi strumenti
attuativi, devono obbligatoriamente essere improntati a principi di conseguimento e/o
salvaguardia dei limiti minimi di comfort acustico prescritti dalla normativa vigente.
I medesimi principi sono perseguiti anche nella fase attuativa degli strumenti urbanistici
previgenti.
3

I-4

Ambiti di tutela del Piano di Zonizzazione Acustica


Lambito di tutela dallinquinamento acustico viene esercitato sullintero territorio
comunale sulla base della zonizzazione acustica adottata.
I-5

Modalit di aggiornamento e revisione del Piano di Zonizzazione Acustica


Il Piano di Zonizzazione Acustica soggetto a revisioni periodiche al fine di
determinare sostanziali variazioni nei parametri caratterizzanti la classe acustica
precedentemente assegnata (densit abitativa, commerciale ed artigianale). Durante dette
revisioni si devono tenere in considerazione le modifiche significative dei flussi di traffico del
sistema di viabilit urbana principale.
Nel caso di varianti al PUC il Piano viene contestualmente revisionato sulla base delle
modificate destinazioni duso in relazione alle caratteristiche del sistema insediativo in
oggetto ed alle classificazioni di cui alla Tabella A del DPCM 14.11.1997.
Per le zone soggette a Piano particolareggiato e/o Piano di recupero, lapprovazione di
questultimo subordinata alla determinazione del Piano di Zonizzazione Acustica sulla base
delle destinazioni duso.
In caso di normative specifiche nazionali e/o regionali, il Piano viene automaticamente
aggiornata se vengono modificati i limiti massimi di esposizione senza variazione del numero
complessivo delle classi di destinazione duso del territorio. Nel caso in cui ci sia variazione
del numero complessivo delle classi sar necessario stabilire un criterio oggettivo di
adeguamento alla nuova normative.

Capo II - Individuazione delle classi acustiche

II-1 Classe I (Aree particolarmente protette)


Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base
per la loro utilizzazione: aree ospedaliere (ospedali e case di cura), scolastiche, aree destinate
al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi
pubblici, parchi nazionali e regionali con leccezione delle parti edificate, le riserve naturali,
le zone di interesse storico-archeologiche, quando necessario in relazione alle esigenze locali,
e, comunque, tutte quelle per le quali la quiete sonica abbia rilevanza per la loro fruizione.
opportuno suddividere la classe I, esclusivamente ai fini della priorit di intervento,
nelle sottoclassi:
I-a Ospedaliera, individuate nella rappresentazione grafico-cromatica col verde scuro;
I-b Scolastica, individuate nella rappresentazione grafico-cromatica col verde medio;
I-c Verde pubblico ed altre zone per le quali abbia rilevanza la quiete sonica, individuate
nella rappresentazione grafico-cromatica col verde chiaro.
Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):
tempo di riferimento diurno

50 dB(A)

tempo di riferimento notturno

40 dB(A)

II-2 Classe II (Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale)


Sono individuate dalla seguente rappresentazione graficocromatica: Giallo.
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico
veicolare locale, con bassa densit di popolazione, con limitata presenza di attivit
commerciali ed assenza di attivit industriali ed artigianali.
Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):
tempo di riferimento diurno

55 dB(A)

tempo di riferimento notturno

45 dB(A)

II-3 Classe III (Aree di tipo misto)


Sono individuate dalla seguente rappresentazione graficocromatica: Arancione.
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di
attraversamento, con media densit di popolazione, con presenza di attivit commerciali,
uffici, con limitata presenza di attivit artigianali e con assenza di attivit industriali; aree
rurali interessate da attivit che impiegano macchine operatrici.
Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):
tempo di riferimento diurno

60 dB(A)

tempo di riferimento notturno

50 dB(A)

II-4 Classe IV (Aree di intensa attivit umana)


Sono individuate dalla seguente rappresentazione graficocromatica: Rosso.
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con
alta densit di popolazione, con elevata presenza di attivit commerciali e uffici, con presenza
di attivit artigianali; le aree in prossimit di strade di grande comunicazione e di linee
ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.
Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):
tempo di riferimento diurno

65 dB(A)

tempo di riferimento notturno

55 dB(A)

II-5 Classe V (Aree prevalentemente industriali)


Sono individuate dalla seguente rappresentazione grafico-cromatica: Viola.
Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsit di
abitazioni.
Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):
5

tempo di riferimento diurno

70 dB(A)

tempo di riferimento notturno

60 dB(A)

II-6 Classe VI (Aree esclusivamente industriali)


Sono individuate dalla seguente rappresentazione grafico-cromatica: Blu.
Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attivit industriali e
prive di insediamenti abitativi.
Poich in genere non esistono aree industriali del tutto prive di insediamenti abitativi, si
dovr ammettere la presenza di abitazioni occupate da personale con funzioni di custodia. Per
tali insediamenti, al fine di proteggere adeguatamente le persone, si dovr disporre degli
interventi di isolamento acustico.
Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):
tempo di riferimento diurno

70 dB(A)

tempo di riferimento notturno

70 dB(A)

II-7 Classificazione delle strade


In riferimento alla densit di traffico veicolare, appartengono alla classe IV le strade ad
intenso traffico (orientativamente oltre i 500 veicoli lora) e quindi le strade primarie e di
scorrimento, i tronchi terminali o passanti di autostrade, le tangenziali, le strade di grande
comunicazione, specie se con scarsa integrazione con il tessuto urbano attraversato.
Appartengono alla classe III, le strade di quartiere (orientativamente con un traffico
compreso tra 50 e 500 veicoli lora) e quindi le strade prevalentemente utilizzate per servire il
tessuto urbano.
Appartengono alla classe II le strade locali (orientativamente con un flusso di traffico
inferiore ai 50 veicoli lora) prevalentemente situate in zone residenziali.
Qualora le strade da classificare siano interne al tessuto urbano, la zona ad esse propria
limitata dalle superficie degli edifici frontistanti; in condizioni diverse e, comunque, qualora
non esista una continuit di edifici-schermo, la tipologia classificatoria di zona della strada, si
estende ad una fascia di 30 metri a partire dal ciglio delta strada stessa.
Nelle zone gi urbanizzate in cui vengono a contatto aree con valori limite propri che si
discostano in misura superiore a 5 dB(A), deve essere prescritto un piano di risanamento.
Nel caso di zone di classe V e VI a contatto con zone di classe I, II, III e IV, per cui i
rispettivi valori limite si discostano in misura superiore a 5 dB(A), ledificazione dei lotti di
terreno ed il posizionamento degli impianti rumorosi deve avvenire in modo che nelle aree
confinanti, e senza tenere conto dellazione di eventuali rumori estranei, non venga prodotto
in nessun punto un livello sonoro permanente continuo ponderato A, superiore a quello della
classe confinante incrementato di 5 dB.

Capo III - Adempimenti preliminari a carico di chi intende effettuare trasformazioni


urbanistiche ed edilizie od utilizzare il patrimonio edilizio

III-1 Prescrizioni generali da osservare in sede di formazione di strumenti urbanistici


preventivi ai fini della tutela dellinquinamento acustico
In sede di presentazione di Piani particolareggiati e/o di Piani di recupero, con
riferimento allassetto planovolumetrico, alla distribuzione dei fattori di carico urbanistico e
dei diversi usi e destinazioni di progetto, dovranno essere forniti tutti gli elementi utili ai fini
dellassegnazione del comparto ad una delle previste classi del Piano di Zonizzazione
Acustica, ovvero alla suddivisione dello stesso in sub-comparti caratterizzati da differenti
classi acustiche, in funzione delle loro destinazioni duso specifiche (aree verdi, scolastiche,
residenziali, commerciali ecc.), evitando, comunque, le microsuddivisioni acustiche del
territorio.
Lapprovazione dei Piani particolareggiati e/o di recupero comporter laggiornamento
del Piano di Zonizzazione Acustica.
Nella definizione dellassetto planovolumetrico dei suddetti Piani dovr inoltre essere
tenuta, in particolare considerazione, la rumorosit derivante da strade, gi esistenti o di nuova
costruzione, limitrofe o appartenenti al comparto in progetto. In particolare, nella
distribuzione delle volumetrie sullarea dellintervento dovranno essere, di norma, osservati
distacchi, dalle strade e dalle fonti mobili e fisse di rumorosit ambientale, in grado di
garantire lo standard di comfort acustico prescritto dal Piano di Zonizzazione Acustica
relativa al comparto. In subordine, ai fini del rispetto dei limiti di rumorosit potr essere
proposta la previsione di idonee strutture fonoisolanti e/o fonoassorbenti a protezione degli
edifici.
III-2 Documentazione da produrre in sede di presentazione di istanze di autorizzazione
alla formazione di Piani particolareggiati di iniziativa pubblica e privata, Piani di
recupero e strumenti urbanistici preventivi
Ai Piani particolareggiati di iniziativa pubblica e privata ed ai Piani di recupero dovr
essere allegata una relazione di impatto acustico, redatta da un tecnico competente, che
dovr essere costituita dai seguenti punti:
a. relazioni fonometriche per la valutazione del livello di rumorosit ambientale allo stato di
fatto;
b. valutazione delleventuale incremento percentuale del traffico veicolare e del relativo
contributo alla rumorosit ambientale;
c. localizzazione e descrizione di impianti, di apparecchiature e/o di attivit rumorose e
valutazione dei relativi contributi alla rumorosit ambientale;
d. valutazione del contributo complessivo dellinquinamento acustico derivante dal comparto
in progetto e verifica del rispetto del limite massimo di zona previsto dalla zonizzazione
acustica;
e. previsione del rispetto del criterio differenziale, di cui allart.4 del DPCM del 14 novembre
1997, nel caso in cui siano presenti impianti e/o attivit rumorose, oltre ai limiti massimi
previsti dal Piano di Zonizzazione Acustica.
Le eventuali opere di protezione passiva dovranno risultare progettate ed attuate
contestualmente con le opere di urbanizzazione primaria, risultando inoltre la loro completa
7

realizzazione condizione necessaria e vincolante per il conseguimento del certificato di


abitabilit da parte degli edifici alla cui protezione acustica esse risultano destinate.
III-3 Relazione di impatto acustico da presentare in allegato alle istanze di permesso a
costruire, DIA, SCIA o di autorizzazione per lesercizio di attivit produttive
Gli interventi di trasformazione edilizia ad uso privato, pubblico e collettivo ed in
ambienti di lavoro ad uso produttivo nel settore secondario relativi a nuove realizzazioni,
ampliamenti e ristrutturazioni dovranno garantire il rispetto dei limiti di esposizione al rumore
ai sensi del Piano di Zonizzazione Acustica.
Gli interventi di cui alla legge 662/96 e ss.mm.ii. sono esonerati dalla presentazione
della relazione di impatto acustico. In tali casi sar sufficiente la presentazione da parte di un
tecnico abilitato di una dichiarazione in cui si certifichi il non superamento dei limiti
ammissibili nella zona, secondo quando riportato dal Piano di Zonizzazione Acustica.
Contestualmente alla istanza edilizia per interventi di trasformazione edilizia di edifici
civili ad uso privato, pubblico e collettivo relativi a nuove realizzazioni, ampliamenti e
ristrutturazioni dovr essere allegata una relazione di impatto acustico previsionale, redatta da
un tecnico competente, che dovr essere costituita dai seguenti punti:
1. rilevazioni fonometriche per la valutazione del livello di rumorosit ambientale allo stato
di fatto;
2. localizzazione e descrizione degli eventuali impianti tecnologici rumorosi e valutazione dei
relativi contributi alla rumorosit ambientale;
3. valutazione del rispetto dei requisiti di fonoisolamento indicati nel DPCM del 5 dicembre
1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e s.m.i.;
4. valutazione del contributo complessivo allinquinamento acustico derivante dallintervento
in progetto e verifica del rispetto dei limiti massimi di zona previsti dalla Piano di
zonizzazione acustica e del criterio differenziale di cui allart.4 del DPCM del 14
novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore;
5. indicazione delle eventuali misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore
causate dalle attivit o dagli impianti.
Gli edifici destinati a residenza unifamiliare sono esonerati dal rispetto delle normative
previste per quanto riguarda lisolamento acustico degli elementi interni.
Nel caso di interventi di trasformazione edilizia in ambienti di lavoro ad uso produttivo
nel settore secondario e terziario la suddetta relazione dovr contenere anche indicazioni
relative allinquinamento acustico verso lesterno. In questo caso la relazione di impatto
acustico revisionale dovr essere costituita dai seguenti punti:
a) rilevazione fonometriche per la valutazione del livello di rumorosit ambientale allo stato
di fatto;
b) localizzazione e descrizione delle sorgenti sonore connesse allattivit produttiva e
valutazione dei relativi contributi alla rumorosit ambientale;
c) valutazione del contributo complessivo allinquinamento acustico derivante dallintervento
in progetto e verifica del rispetto dei limiti massimi di zona previsti dalla Piano di
zonizzazione acustica e del criterio differenziale di cui allart.4 del DPCM del 14
novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore;
d) indicazione delle eventuali misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore
causate dalle attivit o dagli impianti.
Particolare attenzione deve essere rivolta alla realizzazione, al potenziamento o alla

modifica delle seguenti opere, per cui la relazione di impatto acustico espressamente
richiesta dallart.8 della Legge 26.10.1995 n.447:
1. Eliporti;
2. Strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane
secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) ed F (strade
locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30.04.1992 n.285, e s.m.i.;
3. Discoteche;
4. Circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;
5. Impianti sportivi e ricreativi;
6. Ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.
Nelle aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamenti:
Scuole ed asili nido;
Ospedali;
Case di cura e di riposo;
Parchi pubblici privati ed extraurbani;
Nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere precedentemente elencate (da 1. a 6.);
la relazione di impatto acustico dovr essere costituita dai seguenti punti:
a) valutazione previsionale del clima acustico delle aree interessate dagli insediamenti
eseguita mediante modelli previsionali e misure fonometriche;
b) valutazione del rispetto dei requisiti di fonoisolamento indicati nel DPCM del 5 dicembre
1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e ss.mm.ii.;
c) indicazione delle eventuali misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore
causate dalle attivit o dagli impianti.
III-4 Relazione di impatto acustico da allegare ai progetti di opere stradali ed
infrastrutture di trasporto
fatto obbligo ai soggetti pubblici e privati, titolari delliniziativa relativa alla
progettazione ed alla realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto nel territorio del
Comune di Montecorice, ovvero alla ristrutturazione di quelle esistenti, di porre in atto tutti i
possibili accorgimenti costruttivi, soluzioni tecnologiche e scelta di materiali (in primo luogo
barriere antirumore ed asfalti a bassa rumorosit) atti a garantire la minimizzazione degli
effetti di inquinamento acustico nei confronti delle aree e degli insediamenti esposti; ci con
particolare riferimento agli interventi relativi a linee ferroviarie, autostrade, assi di viabilit
primaria e strade comunque caratterizzate da elevati flussi di traffico in prossimit di aree
abitate o per le quali gli strumenti urbanistici prevedano il futuro insediamento. Analoghi
criteri dovranno essere osservati per quanto possibile in occasione della ripavimentazione
degli assi viari urbani ad elevato flusso di traffico.
La relazione di impatto acustico previsionale, redatta da un tecnico competente, da
allegare ai progetti relativi alla realizzazione di nuove strade, dovr contenere i seguenti punti:
rilevazioni fonometriche per la valutazione del livello di rumorosit ambientale allo stato
di fatto;
valutazione dei flussi di traffico veicolare complessivo, della percentuale di veicoli pesanti
e del relativo contributo alla rumorosit ambientale;
valutazione del contributo complessivo allinquinamento acustico derivante
dallinfrastruttura in progetto e verifica del rispetto del limite massimo di zona previsto dal
Piano di zonizzazione acustica da rilevare al limite delle zone edificate o da edificare;

proposta di dispositivi finalizzati al contenimento degli effetti di inquinamento acustico.


Nel caso in cui dallesercizio dellinfrastruttura di trasporto in progetto derivi il
superamento degli standard di comfort acustico previsti dalla zonizzazione acustica a carico
delle aree contermini, i piani particellari di esproprio relativi alla realizzazione di nuove linee
di trasporto e/o al potenziamento di quelle esistenti dovranno prevedere lacquisizione delle
aree utili alla realizzazione dei necessari dispositivi di protezione ed il progetto esecutivo
dovr risultare integrato dalla dettagliata descrizione di detti dispositivi.
III-5 Documentazione acustica da presentare in sede di riuso o subentro nelluso del
patrimonio edilizio esistente
Nel caso di manutenzione della destinazione duso di una unit immobiliare, anche in
assenza si trasformazione edilizia, dovr essere presentata, da parte del nuovo utilizzatore, una
dichiarazione in cui si certifica che la nuova attivit non comporta una situazione peggiorativa
sotto il profili delle emissioni di rumore. In caso di aumento della rumorosit ambientale
dovr essere presentata una relazione di impatto acustico, cos come descritta al paragrafo III2.

Capo IV - Esposizione allinquinamento acustico ed utilizzazione edificatoria dei suoli

IV-1 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione


dellinquinamento acustico, relativi a nuovi comparti urbanistici
In linea di principio il grado di protezione dallinquinamento acustico da conseguire nel
caso di comparti urbanistici di nuova costruzione corrisponde al limite massimo di
esposizione al rumore stabilito dal Piano di Zonizzazione Acustica per la classe di
appartenenza del comparto interessato.
Per il conseguimento degli obiettivi attesi potr essere prescritta, da parte
dellAmministrazione comunale, la realizzazione di interventi attivi e passivi per il
contenimento della rumorosit ambientale. In particolare, per gli interventi di protezione
attiva si potr fare ricorso alla limitazione del traffico veicolare, alladozione di limiti di
velocit, allistituzione di isole pedonali e di sensi unici o allutilizzo di asfalti speciali a bassa
rumorosit, mentre per gli interventi di protezione passiva si potr fare ricorso alla
realizzazione di opportune barriere acustiche naturali e/o artificiali oppure potranno essere
prescritte particolari condizioni planovolumetriche degli edifici (altezza, distribuzione e
distanza dagli assi di traffico principali, in questo caso anche distacchi superiori ai rispetti di
tipo urbanistico evidenziati nelle Norme di PUC).
Nel caso di edifici non residenziali o di strutture particolarmente protette potr essere
consentito il non rispetto dei limiti suddetti, misurati in facciata, se i requisiti tecnicocostruttivi delle strutture edilizie in oggetto sono tali da garantire allinterno delle stesse e
lungo tutto il periodo dellanno un adeguato comfort acustico.
Per gli uffici residenziali potr essere consentito il non rispetto generalizzato dei limiti
previsti se sar almeno garantito un adeguato comfort acustico nei singoli locali nelle ore
duso prevalenti (ad esempio, il limite previsto per il periodo notturno dovr essere rispettato
allinterno della camere da letto e non necessariamente negli ambienti dedicati alle attivit
10

diurne).
IV-2 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione
dallinquinamento acustico, relativi a strumenti urbanistici preventivi (Piani di
recupero, comparti a ristrutturazione urbanistica) in contesti ad impianto
consolidato
Nel caso di interventi di trasformazione edilizia in contesti ad impianto consolidato
dovr essere perseguito, per quanto possibile, il rispetto dei limiti previsti dal Piano di
Zonizzazione Acustica misurato in facciata agli edifici.
Il mancato rispetto dei limiti previsti, misurati in facciata, potr essere consentito:
per gli edifici non residenziali o per le strutture particolarmente protette, se i requisiti
tecnico-costruttivi delle strutture edilizie in oggetto sono tali da garantire almeno
allinterno delle stesse e lungo tutto il periodo dellanno un adeguato comfort acustico;
per gli edifici residenziali il rispetto dei limiti previsti se sar almeno garantito un adeguato
comfort acustico, nei singoli locali nelle ore duso prevalenti.
vietato il recupero ai fini residenziali di edifici o loro parti in assenza del rispetto delle
prescrizioni di cui al precedente.
IV-3 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione
dallinquinamento acustico, relativi a interventi edilizi diretti
Nel caso di edifici di nuova costruzione o di ristrutturazione, ampliamenti o
sopraelevazioni che comportino il rifacimento di muri e di serramenti esterni, di muri divisori
tra appartamenti e di solai e pavimenti, valgono i vincoli riportati ai punti IV-1 e IV-2.
IV-4 Prescrizioni da osservare per la tutela dellambiente esterno nel caso di edifici in
cui si prevedano impianti, funzioni o attivit in grado di provocare inquinamento
acustico
Fermo restando il rispetto del criterio differenziale allinterno di edifici contermini, i
limiti massimi ammissibili di rumore proveniente da sorgenti interne ad edifici in cui si
prevedano impianti, funzioni o attivit in grado di provocare inquinamento acustico sono
quelli previsti dallart.4 del DPCM 14.11.1997.
IV-5 Prescrizioni da osservare in sede di progettazione e realizzazione di infrastrutture
di trasporto
In sede di progettazione e realizzazione di strade caratterizzate da flussi di traffico
elevati, con punte orarie superiori a 500 veicoli/ora e di tratte ferroviarie, dovranno essere
predisposti idonei dispositivi, sia di tipo attivo che di tipo passivo, di mitigazione a protezione
degli edifici limitrofi esistenti, per contenere il livello di rumorosit, nei limiti previsti dalla
zonizzazione acustica, misurato in facciata agli edifici, secondo le seguenti disposizioni
generali.
La prevenzione dallinquinamento acustico da traffico si attua con interventi sui
parametri stessi del traffico (provvedimenti sulla viabilit, sulla velocit di scorrimento e sulla
discipline della circolazione). Un effetto importante sulla rumorosit da traffico indotto dal
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tipo di pavimentazione che deve comunque rispondere, oltre che alle esigenze di silenziosit,
alle esigenze primarie di sicurezza (gelivit, assorbimento dellacqua piovana ecc.).
Lutilizzo di asfalti fonoassorbenti deve essere preceduto dal calcolo della efficacia
acustica dellintervento nei confronti delle aree disturbate e della prevista conservazione nel
tempo delle caratteristiche acustiche.
Se gli interventi di cui sopra non sono sufficienti a consentire il rispetto dei limiti
previsti si pu ricorrere, per il rumore indotto sia da traffico veicolare che da traffico
ferroviario, alla difesa passiva delle aree interessate con opportune barriere acustiche, i cui
effetti devono essere preventivamente determinati.

Capo V - Disciplina delle attivit rumorose

V-1 Declaratoria di attivit rumorose


Si definisce attivit rumorosa luso di impianti, apparecchiature, macchine di ogni genere
in attivit di cantiere produttivo, ricreativo o di ogni altro tipo che comporti emissioni sonore
provocanti sulluomo effetti indesiderati, disturbanti o determinanti un qualsiasi
deterioramento qualitativo dellambiente.
V-2 Limiti allusabilit del patrimonio edilizio per attivit funzioni e/o per
linstallazione di impianti in grado di dare luogo ad effetti di inquinamento
acustico
Lallocazione delle attivit a maggiore impatto acustico del patrimonio edilizio esistente
deve essere improntata alla minimizzazione della rumorosit ambientale esterna.
Linsediamento di tali attivit non deve avvenire, per quanto possibile, in edifici a
prevalente destinazione residenziale.
Linsediamento di attivit ad elevato impatto acustico che si svolgono in periodo
notturno (ad esempio discoteche e sale da ballo) dovrebbe avvenire in strutture dedicate a
bassa presenza di funzioni residenziali dove sono presenti elevate dotazioni a parcheggio non
altamente utilizzate durante il periodo notturno.
Nel caso di edifici ad uso residenziale, la relazione di impatto acustico dovr verificare
sia lemissione sonora che quella indiretta causata dal traffico indotto con particolare
riferimento al periodo notturno. Il rumore causato dal traffico indotto non dovr superare il
limite previsto dal Piano di Zonizzazione Acustica. Nel caso in cui il rumore ambientale
risulti superiore al limite di zona, il rumore misurato con lattivit in funzione non dovr
essere superiore al rumore con lattivit chiusa (misurato nel giorno di chiusura).
Nelle aree residenziali linsediamento di attivit rumorose non dovr causare un
incremento della rumorosit ambientale allinterno dei locali adiacenti da ritenersi
disturbante ai sensi dellart.4 del DPCM 14.11.1997.
V-3 Assoggettabilit delle attivit rumorose al Nulla osta alluso specifico
Lesercizio di attivit rumorose, cos come precedentemente definite al punto V-1,
soggetto al Nulla osta alluso specifico, prima dellinsediamento in una determinata unit
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immobiliare.
V-4 Requisiti di fonoisolamento da garantire per immobili o loro porzioni, in cui si
trovino installazioni ed impianti o si svolgano attivit causanti effetti di
inquinamento acustico
Il rilascio dellautorizzazione alluso specifico per locali per attivit rumorose
subordinato alla presentazione di una relazione di impatto acustico, redatta da un tecnico
competente, in cui vengono fissati i requisiti acustici di elementi edilizi atti a tutelare gli
abitanti dai rumori trasmessi per vi aerea, prodotti nellambito dello stesso edificio.
Negli ambienti che devono ospitare attivit rumorose lisolamento acustico
normalizzato per via aerea, fra ambienti adiacenti e sovrapposti, non deve essere inferiore a 50
dB(A).
V-5 Disposizioni relative allisolamento degli impianti esterni in grado di generare
effetti di inquinamento acustico
Linstallazione di impianti esterni in grado di generare effetti di inquinamento acustico
(impianto di condizionamento, climatizzazione, ricambio aria ed altro) in edifici o in singole
porzioni collocate in aree residenziali classificate secondo la zonizzazione acustica in classe I,
II, III o IV ovvero in aree non residenziali contermini ad aree in cui siano presenti funzioni
residenziali potr avvenire soltanto dopo verifica che la rumorosit misurata, con
lapparecchio in funzione alla distanza di 1,00 m dal punto di emissione sonora, non dia, in
ogni caso, luogo al superamento del limite massimo di zona nel caso in cui questultimo risulti
rispettato con limpianto non funzionante; nel caso in cui il limite di zona risultasse superato,
il funzionamento dellapparecchio non dovr dare luogo allincremento della rumorosit
ambientale.
Il mancato adeguamento allordinanza, di cui al successivo capo VII, comporter il
divieto di esercizio degli impianti.
V-6 Disposizioni relative alla collocazione di impianti in grado di generare vibrazioni
trasmissibili per via strutturale
Linstallazione di impianti o macchine che durante il loro funzionamento possano dare
luogo a vibrazioni o rumori trasmissibili per via strutturale devono di norma essere collocate
ai piani terra su idonei supporti e basamenti antivibrazioni. E esclusa la loro collocazione su
piani sovrastanti e seminterrati (deroga pu essere concessa dietro presentazione di una
relazione redatta da un tecnico competente attestante la non rumorosit della macchina).

Capo VI - Disciplina delle attivit rumorose e temporanee

VI-1

Declaratoria di attivit rumorosa temporanea


Si definisce attivit rumorosa temporanea qualsiasi attivit, definita rumorosa ai sensi
del paragrafo V-1, che si esaurisce in periodi di tempo limitati o legata ad ubicazioni variabili
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e che viene svolta allaperto o in strutture precarie o comunque al di fuori di edifici o


insediamenti aziendali, quali ad esempio:
Spettacoli allaperto;
Mercati e fiere.
LAmministrazione comunale dovr, tenendo presente le preesistenti destinazioni duso
del territorio, indicare aree da destinare a spettacolo a carattere temporaneo, ovvero mobile,
ovvero allaperto, stabilendo il divieto di contatto diretto con aree, anche appartenenti a
comuni confinanti, quando tali valori si discostano in misura superiore a 5 dB(A) di livello
sonoro equivalente misurato secondo i criteri generali stabiliti dal DPCM 14.11.1997.
VI-2

Documentazione da produrre in sede di presentazione di istanze di autorizzazione


in deroga per cantieri edili e per manifestazioni in luogo pubblico od aperto al
pubblico
La domanda di autorizzazione in deroga per i cantieri edili, come definiti nel successivo
paragrafo VI-3, e per le manifestazioni in luogo pubblico od aperto al pubblico, come definito
nel successivo paragrafo VI-7, deve intendersi compresa rispettivamente nellistanza di
concessione edilizia e/o nella domanda di licenza per spettacoli e intrattenimenti pubblici.
In conformit a quanto prescritto nei successivi paragrafi dovr essere allegata alle
suddette istanze una relazione di impatto acustico secondo le modalit riportate nei paragrafi
VI-1 e VI-7.
VI-3

Prescrizioni per il rilascio dellautorizzazione in deroga per i cantieri edili,


stradali ed assimilabili
Lautorizzazione in deroga per i cantieri edili, stradali ed assimilabili viene rilasciata
contestualmente alla concessione edilizia a condizione che limpiego di attrezzature ed
impianti rumorosi avvenga attuando tutti gli accorgimenti tecnicamente disponibili per
rendere meno disturbante il loro uso.
Gli impianti fissi (motocompressori, betoniere, gruppi elettrogeni, ecc.) dovranno essere
opportunamente collocati nei cantieri in modo da risultare schermanti rispetto agli edifici
residenziali circostanti.
Gli schermi potranno essere costituiti da barriere anche provvisorie (ad esempio laterizi
di cantiere, cumuli di sabbia, ecc.) opportunamente posizionate. Sono comunque vietate tutte
le modifiche che comportano una maggiore emissione di rumore (ad esempio la rimozione dei
carter dai macchinari). Gli avvisatori acustici potranno essere utilizzati solo se non sostituibili
con altri di tipo luminoso e nel rispetto delle norme antinfortunistiche.
VI-4

Relazioni di impatto acustico da allegare allistanza di concessione edilizia


vietato linizio dei lavori relativi allapertura di cantieri edili in aree zonizzate nelle
classi I, II, III, IV nellambito dei quali si preveda luso con carattere non occasionale di
attrezzature o macchine rumorose (ad esempio motocompressori, gruppi elettrogeni, martelli
demolitori, escavatori, pale caricatrici, betoniere, ecc.) in mancanza del preventivo deposito di
una relazione di impatto acustico concernente: la descrizione del tipo di macchine ed impianti
rumorosi di cui si prevede limpiego; la loro collocazione allinterno del cantiere e la presenza
di eventuali schermature acustiche; il numero di ore giornaliere e complessive dellintero
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periodo; il livello di pressione sonora a distanza nota; la distanza e lubicazione degli edifici
occupati esposti alla propagazione del rumore; il percorso di accesso e le aree di carico e
scarico dei materiali e dei rifiuti. Nel caso in cui la situazione descritta dovrebbe far prevedere
il superamento del livello equivalente di 70 dB(A) in facciata degli edifici residenziali esposti
ovvero di 60 dB(A) allinterno delle abitazioni a finestre chiuse potranno essere prescritte
limitazioni aggiuntive rispetto a quelle prescritte nel presente paragrafo. Gli interventi di cui
alla legge 662/96 e ss.mm.ii. sono esonerati dalla presentazione della relazione di impatto
acustico. In tali casi sar sufficiente la presentazione da parte di un tecnico abilitato di una
dichiarazione in cui si certifichi il non superamento dei limiti ammissibili nella zona, secondo
quando riportato dal Piano di Zonizzazione Acustica. Restando facolt dellamministrazione
comunale disporre la sospensione dei lavori nel caso in cui si accertino le condizioni di
esposizione al rumore a carico degli edifici contermini eccedenti quanto descritto al presente
paragrafo.
VI-5

Orari previsti per i cantieri edili, stradali ed assimilabili autorizzati in deroga


Lattivazione di macchine rumorose e lesecuzione di lavori rumorosi autorizzati in
deroga ai limiti fissati dal DPCM 14.11.1997, nei cantieri edili e stradali pu essere consentita
nei giorni feriali, escluso il sabato pomeriggio, dalle ore 7.00 alle ore 20.00.
Le attivit che non comportano limpiego di attrezzature che danno luogo al
superamento dei limiti di zona sono vietate dopo le ore 20.00 e comunque durante il periodo
notturno.
Per i cantieri edili e stradali da attivarsi per il ripristino urgente dellerogazione di
servizi pubblici (linee telefoniche ed elettriche, condotte fognarie, di acqua potabile, di gas
ecc.) ovvero in situazioni di pericolo per lincolumit della popolazione concessa deroga
agli orari ed agli adempimenti amministrativi previsti dalla presente normativa.
VI-6

Prescrizioni per il rilascio dellautorizzazione in deroga per le manifestazioni


allaperto in luogo pubblico od aperto al pubblico, feste popolari, luna park ed
assimilabili
Lautorizzazione in deroga per le manifestazioni in luogo pubblico od aperto al pubblico
prevista dallart.6 della Legge 26.10.1995 n.447 e ss.mm.ii., deve intendersi compresa nella
licenza per spettacoli e intrattenimenti pubblici nel caso in cui la loro durata temporale non
ecceda i 7 giorni, tenuto conto che limpiego allaperto di strumenti musicali, amplificatori,
altoparlanti o apparecchiature rumorose in genere deve essere comunque interrotto in periodo
notturno dopo le 24.00.
Sono da considerarsi attivit rumorose a carattere temporaneo anche quelle esercitate
presso pubblici esercizi allaperto a supporto dellattivit principale licenziata (ad esempio
piano-bar, serate musicali, karaoke, cabaret ecc, e comunque tutte quelle soggette
allautorizzazione ex art.68 e 69 TULPS) con limitazioni sopra indicate.
Manifestazioni allaperto di durata superiore ai 7 giorni dovranno ottenere formale
autorizzazione previa presentazione di una relazione di impatto acustico da allegare alla
domanda di licenza per spettacoli e intrattenimenti pubblici che dovr attestare che strumenti
musicali, amplificatori, altoparlanti o apparecchiature rumorose in genere di cui si prevede
luso, in seguito agli accorgimenti adottati, diano luogo ad un livello equivalente non
superiore a 70 dB(A) misurato sul perimetro esterno dellarea, non superiore a 60 dB(A)
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misurato in facciata agli edifici residenziali esposti e non superiore a 40 dB(A) misurato
allinterno delle abitazioni circostanti a finestre chiuse nel periodo diurno.
Limpiego allaperto delle apparecchiature rumorose dovr in ogni caso essere interrotto
durante il periodo notturno dopo le ore 24.00.
La valutazione dovr tener conto della localizzazione di impianti e di attrezzature
rumorose in relazione al tipo di manifestazione ed al periodo dellanno di svolgimento
(estivo-invernale); tali manifestazioni dovranno essere ubicate in apposite zone individuate
dallAmministrazione comunale, preferibilmente con esclusione delle zone di classe I, II, e
III.
VI-7 Prescrizioni per limpiego di attrezzature rumorose con carattere di temporalit
Macchine da giardino: limpiego di macchine ed impianti rumorosi per lesecuzione di
lavori di giardinaggio consentito nei giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 7.30 alle
ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e nei giorni festivi e al sabato dalle ore 9.00 alle
ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Le macchine e gli impianti in uso per
lesecuzione di lavori di giardinaggio devono essere tali da ridurre linquinamento acustico
nelle zone circostanti ai livelli pi bassi consentiti dalla tecnica corrente ovvero conformi
alle direttive comunitarie recepite dalla normativa nazionale.
Altoparlanti: limpiego di altoparlanti installati su veicoli, ai sensi dellart.59 del
Regolamento del Codice della Strada, consentito nei giorni feriali dalle ore 8.00 alle ore
13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Allarmi antifurto: i sistemi di allarme acustico antifurto devono essere dotati di un
dispositivo temporizzatore che ne limiti lemissione sonora al massimo di 15 minuti primi;
nel caso di sistemi di allarme acustico antifurto installati su veicoli, lemissione sonora
deve essere intervallata e comunque contenuta nella durata massima di 3 minuti primi. In
tutti i casi il riarmo del sistema di allarme non pu essere di tipo automatico, ma deve
essere effettuato manualmente.

Capo VII - Sanzioni amministrative ed ordinanze

VII-1 Sanzioni amministrative


In violazione delle norme sullimpatto acustico il Sindaco, ove se ne verificasse la
necessit ed in quanto applicabili, adotta, nei confronti dei soggetti titolari delle attivit
oggetto delle violazioni, le sanzioni amministrative di cui allart.10 della Legge 447/95.
VII-2 Ordinanze
Le ordinanze sono previste allart.9 della Legge 447/95.

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