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LA REPRESSIONE
1922
Popolo dItalia organo personale di Mussolini,direttore Arnaldo Mussolini; anche con
Gerarchia
testate nate fasciste Popolo di Trieste, Cremona nuova, Voce di mantova,
Istria nuova, Impero
testate convertite al fascismo Il resto del carlino, Piccolo, Gazzetta di Venezia
testate non fasciste Corriere della sera, Stampa, Nazione, Tribuna, Corriere
mercantile, idea nazionale
idea che il fascismo rappresentasse un passaggio utile x la nazione, favorire lingresso
del fascismo nel governo per poter cosi normalizzare e costituzionalizzare il movimenti
dei fasci.
Maggio 1923 Cesare Rossi (capo uff. stampa della presidenza del consiglio) fa una
prima organizzazione razionale della stampa filofascista e nazionale con quadro
dettagliato sui giornali diffusi nelle prov. E con info varie sui direttori e caporedattori e
finanziatori, e con aiuti al Resto del carlino, benevolenza x il Popolo dItalia, all
Impero, a Idea Nazionale; soppressione di Mondo, Epoca,, Nuovo Paese;
fondazione di Corriere Italianocreato a roma agosto 1923 da Filippo Filippellisi
propone come organo di perfetta aderenza e di esatta interpretazione del pensiero di
M.ma precoce chiusura x coinvolgimento nellaffare Matteotti.
Mussolini sosteneva che il favore delle masse fosse variabile quindi la forza era lunico
metodo da utilizzare x evitare il malcontento.
Dopo la marcia molte redazione vennero visitate dalle camicie nere Voce
repubblicana,
Avanti!,
Rivoluzione
Liberale,Avanguardia,
Comunista,
Obbiettivi di Mussolini:
Ufficio stampa della presidenza del consiglio riorganizzato nel gennaio 1923; primo
capo fu Cesare Rossi, giornalista, che ampli le tradizionali funzioni rafforzando la
raccolta di info riservate e le intercettazioni utilizzando giornalisti ricattabili.
Ufficio stampa interventi di soppressione di giornali ma anche nella fondazione di
nuovi, distribuzione di finanziamenti a testate amiche come quotidiani e periodici del
PNF ex. La Scure, Polemica, Costruire, Lassalto, Lintrepido. Questi
finanziamenti permettevano di ostacolare altri fogli fascisti locali difficilmente
controllabili dal governo.
Primi anni di governo fascista, lUfficio stampa intensific i rapporti con le prefetture.
Dopo la crisi Matteotti le disposizioni ai giornali, le VELINE, veicolate prima dai prefetti,
sarebbero aumentate.
Giugno 1924 Rossi viene allontanato (coinvolgimento omicidio matteotti), nuovo
capo Giovanni Capasso Torre di Pastene, aristocratico, fino al 1928. Ampli i compiti di
vigilanza e propaganda, e assunse il ruolo di pianificazione nelle strategie del fascismo
nella propaganda.
1928-1931 capo uff. stampa Lando Ferretti, giornalista.
Dal 1931 sar Gaetano Polverelli, giornalista, che apr la Sezione Propaganda x
elaborare e diffondere la grandiosa opera del regime; rafforza il mito del duce
incarnandolo in M.
Da questa direzione gli interventi delluff. stampa diventeranno molto frequenti e
minuziosi.
Anche il partito nazionale fascista aveva un proprio UFFICIO STAMPA anche se con
struttura piu semplice.
I suoi compiti:
Ispettorato Giornalistico del PNF creato nel 1927 doveva inizialmente risollevare le
sorti di 3 testate del PNF, invece fu affidato a REZZOLA (amministratore del Popolo di
Brescia) la gestione amministrativa dei giornali dipendenti dal partito che divenne
cosi responsabile unico dellispettorato.
1929 lispettorato assumeva lincarico
rivelazioni
sulle
collusioni
fra
governo
assassini
di
Matteotti.
causando
gravi
danni
economici
agli
editori,
in
pi
consigli
CODIFICA
DEL
CONTRATTO
dei
giornalisti
(antica
richiesta
della
resistenti
al
fascismo;
il
5/11/1926
soppressione
di
tutti
giornali
CAP 2
LA
FORMAZIONE
DI
UN
NUOVO
MODELLO
DI
GIORNALISTA
5 marzo 1927 M. vieta il nascere di nuovi giornali, quotidiani e periodici allo scopo di
tranquillizzare gli editori dei giornali sopravvissuti.
Rimaneva irrisolto il problema di alcuni elementi ancora nn sufficientemente allineati
al regime. Quindi dopo aver creato una legislazione per la professione giornalistica, ora
il sindacato fascista dei giornalisti di Amicucci si incaric della gestione degli albi e la
conseguente selezione dei giornalisti.
Amicucci ridisegn anche la struttura del sindacato semplificandola e dimezzandola x
seguire politica di subordinazione che garantisse al governo pi controlli. Selezione x
liscrizione al partito a chi aveva dimostrato buona condotta politica e morale, no
obbligo di iscrizione ma il sindacato controllava e gestiva lalbo allontanamento
forzato di chi sgradito al regime strumentalizzando lalbo professionale. Divisione in
professionisti/praticanti/pubblicisti. Ridefinizione del direttore generale che doveva
essere un giornalista, questo permise una selezione di futuri direttori allineati
contrastando il potere degli editori.
Commissione Superiore per la stampa maggio 1929 organo giurisdizionale con il
compito di riesaminare i ricorsi contro i comitati regionali del sindacato.
Questa legge aveva lo scopo di creare un giornalista moralmente e intellettualmente
allaltezza della sua missione con la certezza che i vantaggi dati loro sarebbero bastati
a sopperire alla mancanza dellautonomia.
Ma questepurazione presenta esiti molto contradditori.
I giornali stranieri per rimanere in Italia dovevano utilizzare giornalisti nn sgraditi.
Accanimento verso chi aveva atteggiamenti critici x il fascismo dopo Matteotti o verso
chi aveva aderito al Manifesto degli intellettuali antifascisti maggio 1925. Su 52
firmatari solo 4 iscritti allalbo e al sindacato, 3 solo iscrizione allalbo.
Giornalisti risposero con atteggiamento remissivo, finirono per adattarsi lavorando in
modo conformista; parte di loro x lalbo si ingrazi i dirigenti del sindacato (Pestelli e
Cajumi della Stampa), altri rinnegarono il proprio passato, altri non si piegarono
(Amendola, Gobetti).
Spesso sia i proprietari delle testate che i direttori nn tolleravano troppe intromissioni
quando si trattava di privarsi di giornalisti di valore senza adeguate sostituzioni. Il
governo puntava a consolidare rapporti con gli uomini di potere della finanza e
delleconomia affinch condizionassero la scelta dei direttori delle testate; questo x
limitava lintransigenza del sindacato ed Amicucci non era daccordo gran fascismo
riporta la funzione educativa della stampa e lesigenza di una nuova epurazione a
favore di camice nere fedelissime Ojetti (Corriere) sostituito con Maffio Maffii;
Michelotti (Stampa); Cajumi (Stampa) con motivazioni arbitrarie. Altri potereno
continuare a contare sulla linea moderata come Giovanni Agnelli x la Stampa anche se
poi si sarebbe ammorbidito in favore a cio ke il fascismo richiedeva. I proprietari hanno
bisogno del sostegno del governo xk sanno ke la sua ostilit avrebbe potuto troncare
i giornali.
1928 maggioranza testate in mano a uomini fidati.
Ottobre 1928 M. convoca 70 direttori di testate, nel discorso afferma che nel suo
regime totalitario la stampa fosse un anello fondamentale, metafore dellorchestra
dove la direttiva centrale era uguale x tutti ma landamento multiforme dato dalle
diverse personalit avrebbe consentito il prorompere della piena e divina armonia.
Fra il 1927 e il 1928 circa la met della totalit dei giornalisti (prof, pratic. E pubbl) nn
poterono iscriversi allalbo, poi per molti furono riammessi, possiamo affermare che x
quanto imponente, il processo di epurazione nella stampa fu cmnq moderato, anche
xke il governo era consapevole della necessit dell
riconfermato alla guida del SNFG) ma a fine anno avvennero nuovi fatti e relative
implicazioni: destituzione di Giurati da segretario del PNF e al suo posto nomina di
Starace. Nello stesso momento torna alla ribalta la questione dei grossi compensi
percepiti da Amicucci come direttore della Gazzetta del popolo fiducia delle nuove
gerarchie in lui venne meno; in pi la scuola di giornalismo stava diventando un
problema x la sua eccessiva indipendenza; e gli editori malcontenti della nuova
legislazione voluta proprio da Amicucci.
Tra il 1929 e il 1932 M. estromise dai vertici alcuni personaggi di spicco del regime
(Bottai) e raffredd il suo interesse x il corporativismo. Polverelli, nuovo capo Uff.
stampa intensific le intromissioni nei giornali, fece una contrazione dello spazio
dedicato alla cronaca nera (molto importante x i giornali locali)
Agosto 1933 Ciano allufficio stampa del capo del governo con imitazione del
modello tedesco conseguenze: esplosione delle veline; deresponsabilizzazione del
ruolo dei giornalisti
ulteriormente
la
struttura
giornalistica
dove
il
direttore
diventa
il sequestro in via
amministrativa.
Fatto curioso che solo dopo un decennio dall ascesa al potere del suo regime
totalitario, M. trasform lUffico Stampa della presidenza del consiglio in una struttura
autonoma e con strumenti operativi adeguati, in pi questa ristrutturazione segu il
modello del ministero tedesco per la propaganda e leducazione popolare, che fu x
creato dopo neanche due mesi dopo lascesa al potere di Hitler.
illustrazioni
dal
1934
le
fotografie.
Scenette
ricavare
dai
Giornali satirici Il naso Rosso, Il becco giallonasce nel gennaio 1924 con
notevole e immediato successo, chiude forzatamente il gennaio 1926 , Asino,nasce
nel 1892 posizione socialista anticlericale, dopo lascesa del fascismo il giornale fu
sequestrato e sospeso pi volte fino alla chiusura del settembre 1925. MarcAurelio
satira fascista nasce nel 1931 nn polemico verso il fascismo ma con toni disincantati e
vicino allala moderata (gruppo di collaboratori del Becco Giallo), ma con il tempo
perder vena satirica
razzistici.
Satira abbastanza insidiosa x il fascismo dove era possibile vederne ridicolizzati gli
atteggiamenti tipici infatti nel 1937 gli si impose un pesante bavaglio con indicazioni al
direttori dei giornali.
Stampa
dei
pregiudizio,
ragazzi
sulletnocentrismo
sullesaltazione
della
disciplina
ricorrendo
molti
collaboratori
militanti
come
Polverelli
fu
spesso
un
organo
propagandistico sempre uguale a se stesso. Dal 1936 Pini come caporedattore prima
timido
rinnovamento
impaginazione
vivace,
(uno
degli
editoriali
ultimi),
graffianti,
poi
miglioramento
interventi
del
qualitativo
duce
in
con:
persona,
della comunic.
Assenze di esperienze storiche precedenti e pari al fascismo da cui trarre
insegnamenti
guidato da Ciano
Ristrutturazione con le nuove direzioni generali: Stampa italiana che ebbe
rapporti stabili con il mondo giornalistico, Stampa estera raccoglie e vaglia tutto
il materiale estero e diffonde allestero le notizie ita e censura a dovere che
critica, controlla giornalisti stranieri; Propaganda
Giugno 1935 diventa ministero, nel 1936 lopera di accentramento continu senza
soste(Luce, enti provinciali del turismo); si crearono 6 dirzioni generali del
ministero(stampa ita, stampa estera, propaganda, cinema, turismo, teatro) ricalcava
la struttura del Reich. Nel 1937 Alfieri, successore di Ciano, cre lispettorato x la
radiodiffusione e la tv.
Maggio 1937 questo dicastero muta nel MINCULPOP = MINISTERO DELLA CULTURA
POPOLARE (ALFIERI)
Febbraio 1938 Minculpop ottenne la prerogativa di trasmettere tutti comunicati
dellagenzia Stefani
1939 Pavolini succede ad Alfieri e come lui instaura rapporto amichevole con Goebbles
(comuni strategie); fu costituita lUnione della Stampa tedesco-itacosi che ognuno
potesse segnalare i temi e il tono da dare ingerenze tedesche
Crescita esponenziale delle veline istruzioni scritte x le pubblicazioni delle notizie
sia nei contenuti che x lo stile (battuta su carta velina); le direttive volte a plasmare
lopinione pubblica venivano quotidianamente date a voce dalluff. stampa; ai direttori
inviate fino a 6/7 in un giorno.
Importanza della suggestione e del coinvolgimento emotivo cosi da indurre i giornali
ad utilizzare il simbolismo e lenfasi (soprattutto nei titoli, frasi brevi e memorabili), ma
cmnq riusciva difficile mantenere sempre viva la tensione evitare di dare la
percezione che qualcosa, allinterno del paese, nn funzionasse x il meglio cosi il lavoro
dei giornalisti diventava pura burocrazia disagio dei giornalisti/vittime
Che facevano una professione vantaggiosa con buon salario, agevolazione x la carriera
politica, erano come pubblici funzionari, ma con risvolti negativi come laccettazione
passiva delle leggi razziali.
Ad ogni modo gli interventi del Minculpop nn furono sempre razionali e coerenti, anche
perche ai funzionari mancava una conoscenza delle teorie dellinfo diversamente dai
tedeschi laspirazione ad un controllo capillare sullinfo si scontr sempre con limiti
oggettivi e inefficienze anche dei vertici, saranno le intuizioni e gli umori di M. a
guidare toni e contenuti della stampa xke i giornali dovevano soddisfare M. in primis.
AGENZIA STEFANI
Fu la prima moderna agenzia di stampa dItalia, nasce a Torino nel 1853. Ebbe
notevole sviluppo e un ruolo di primo piano nel panorama giornalistico ita. Ottenne
lesclusiva durante la 1 G.G. e dal 1920 fece da tramite di tutte le info ufficiali dello
stato. Dal 1924 ne fu la guida Morgagni (ex direttore amministr. Del Popolo dItalia.
Durante il ventennio ebbe uno sviluppo impetuoso (da 14 uffici a 32).
posta al totale servizio del fascismo che le garantiva agevolazioni e finanziamenti
Ununica agenzia di stampa come lagenzia Stefani garantiva allinfo la necessaria
continuit, ma rendeva il sistema macchinoso anche xke le furono trasferite alcune
competenze delluff. stampa cosi molti organi della stampa presero i comunicati da
agenzie estere. Sistema farraginoso anche a causa del percorso tortuoso della notizia.
CAMPAGNA ANTISEMITA
Fino al periodo 1936-43 nn si sarebbe espressa una vera e propria posizione ufficiale
del fascismo rispetto alla razza. Dopo la conquista dellEtiopia, fra il 1936-37 si ebbero
i primi segnali di una pianificata politica razzista con legislazioni che vietavano
rapporti fra italiani e indigeni.
Nella scelta della persecuzione ebraica giovarono i nuovi rapporti con la Germania e la
presenza nellentourage di M. di xsonaggi antisemiti come Starace, Ciano, Preziosi. Nel
1937 esce il libro Gli ebrei in Italia di Orano e nella stampa si accese la corsa alla
pubblicazione di articoli antisemiti.
1938 tutti i quotidiani boicottarono le notizie che mettevano in buona luce gli ebrei
14 luglio 1938 Manifesto degli scienziati razzisti pubblicato sul Giornale dItalia
Tra settembre e novembre 1938 fu articolata una legislazione razziale antiebraica e
comparirono anche le prime pubblicazioni volte alla propaganda razziale, come La
difesa della Razza diretto da Telesio Interlandi e impostato come una rassegna dove
spiccavano pretese scientifiche che in realt erano luoghi comuni.
Soppressione della stampa ebraica e sionista non diffusa ma di un certo rilievo come :
Israel, Lidea sionista; poi furono destituiti i direttori ebrei responsabili di periodici;
poi la Commissione x la bonifica letteraria fece ritirare gli scritti di 900 autori (ebrei e
nn). Nel 1939 ci fu limmediata radiazione dallalbo dei giornalisti.
Nei mesi precedenti alla guerra dEtiopia si utilizzarono le esperienze di controllo delle
info maturate fino ad allora. Per contrastare la propaganda antifascista ci fu unazione
di denigro verso lEtiopia con pregiudizi antiafricani pi giudizi anti-inglesi, e
convincimento dellopinione pubblica sulla necessit dellimpresa coloniale, mentre
saranno taciute le violenze e le sconfitte.
Presenza di due uffici stampa in Etiopia: Asmara e Mogadiscio che dovevano
raccogliere le info, rimaneggiarle e telegrafarle 3 volte al giorno al ministero delle
colonie che le smistava a sua volta agli altri ministeri carattere macchinoso che
causava malumori fra i reporter e clima di tensione fra gerarchie militari e i vertici
politici.
Anche nella guerra di Spagna era presente un dislocamento delluff stampa che si
gettava sullenfasi e sulla retorica per alimentare il mito della crociata cattolica e
antibolscevica.
Ma con lingresso dellitalia nella 1 G.G. tutto ci si dilegua progressivamente, anche
con il risveglio della popolazione che nn credeva pi a nulla di ci che i giornali
scrivevano e che vivevano sulle loro spalle i risultati della politica del regime.
fece
rimaneggiamenti
affidamento
forzati
delle
sulle
azioni
propriet.
intimidatorie,
Fece
poi
sulla
approvare
censura
una
sui
legislazione
Cosi
modello tedesco
con
lo
scoppio
del
conflitto
emerse
uninevitabile
corto
circuito:
efficienza
1915 nasce lOPERA NAZIONALE PER LA BUONA STAMPA (con dimensioni imponenti)
preposta a promuovere una intensa e progressiva diffusione del pensiero e del
sentimento cattolico contro quella antireligiosa.
Significativa anche la diffusione delle singole pubblicazione come Squilli di
resurrezione, Pro familia, Langelo della famiglia
Leggi fascistissime del 1926 ridimensionamento dei quotidiani: da 21 a 5
(LAvvenire dItalia, LItalia, Il nuovo cittadino, LEco di Bergamo, LOrdine);
perdita di rilevanza politica.
LOsservatore Romano considerato giornale italiano solo fino alla firma dei Patti
Lateranensi (1929). lorgano ufficiale della Santa Sede. Si riferiva al lettore piccolomedio borghese, tradizionalista, anticomunista, ansioso di info e portatore di
consenso. Ma nn rappresenta tutta la generalit della stampa cattolica.
I propositi di M. di risolvere problemi (anticlericalismo socialista, massoneria) che
erano da sempre presenti per Chiesa li colp favorevolmente. Le testate cattoliche
risposero sia con le critiche che con le lodi, nn commentando la violenza delle camicie
nere, e distinguendo il comportamento di M. dalle sopraffazioni dei fascisti.
Dopo il 1923 gran parte delle testate nate identificandosi con lo spirito popolare o
antifasciste (Il lavoratore, LIdea Popolare) nn riusciranno a resistere alla riduzione
delle entrate derivanti dai ripetuti sequestri (pi distacco dei lettori). Altri invece
davano il proprio appoggio al partito anche rivendicavano la distinzione fra
cattolicismo e fascismo (Leco di bergamo, Civitas). Altri saranno a chiara
tendenza filofascista (Il momento)
vi erano interpretazioni a livello politico e sociale (urbano/puro mondo rurale,
autorit della famiglia, marginalizzazione della donna,rispetto gerarchico e richiamo
alla tradizione)che avvicinavano il fascismo al mondo cattolico
M. aveva bisogno di avere alleati in Vaticano x guadagnarsi il pieno appoggio delle
masse cattoliche cosi corteggi esponenti del Centro Nazionale in grado di influenzare
la pubblicistica cattolica, In seguito il governo gli corrisponder cospicui finanziamenti
Stampa diocesana dipendeva dai singoli vescovi. Anche se apprezzava il nuovo
governo esit a schierarsi
Il Corriere di Torino (direttore Caselli, Sturzo collaboratore). Nato nel 1924 dalle
giunte diocesane piemontesi si distinse xke mantenne x un periodo significativo una
chiara connotazione antifascista. Il primo numero, dic 1924 fu subito sequestrato e nel
suo primo editoriale reclamava le dimissioni di M.
Questo giornale si mantenne su posizioni democratiche fino al 1926, fu sempre
osteggiato dai giornali rivali cattolici e dal Vaticano, poi dal 1926 con le nuove
relativa
indipendenza,
interessato
conservare
il
messaggio
culturale,
posizione di forte sostegno al regime anche se il governo serber sempre dei timori a
causa della sua relativa indipendenza; la tiratura crebbe di 10 volte dagli accordi alla
guerra.
Nel 1938 Goebbels chiede la soppressione dellorgano vaticano a causa delle
incrinatura che poteva creare nellopinione pubblica; infatti lOsservatore poteva
riflettere con maggiore attenzione la realt nazionale, con il vantaggio di nn essere
sottoposto alle veline del Minculpop. Questo quotidiano riportava estratti di giornali
esteri proibiti nel paese i responsabili erano abili a scrivere fra le righe e potevano
accedere a info riservate e precluse agli altri giornalisti italiani.
Il fascismo tent di contrastarne lazione attraverso azioni indirette(requisendo
copie,denunciando e minacciando i lettori). Con il tempo, LOsservatore si trasformer
in simbolo di indipendenza e obbiettivit.