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INTRODUZIONE
Numerose condizioni patologiche possono manifestarsi con
sintomatologia neurologica: alcune sono associate a disordini
del sistema nervoso centrale (SNC) o periferico, altre a patologie
sistemiche o metaboliche. In questi casi lapproccio diagnostico
deve quindi partire, come sempre, da un accurato esame clinico e strumentale, per il quale si rimanda a testi di neurologia
veterinaria, che localizzi la sede del problema. Solo nel caso in
cui si escludano patologie a organi o apparati diversi dallSNC
opportuno prendere in considerazione test di laboratorio specifici per le patologie dellSNC, rappresentati prevalentemente
dallanalisi del liquido cefalorachidiano (LCR o liquor).
Alla luce di quanto detto, una descrizione dettagliata degli
aspetti anatomici, funzionali e patologici dellSNC superflua
in questa sede, per cui si rimanda ai testi specifici di neurologia veterinaria. Nella descrizione dellanalisi del liquor verranno solo richiamati alcuni concetti necessari a comprendere
il meccanismo per cui in corso di patologie neurologiche
possono riscontrarsi determinate alterazioni di laboratorio.
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Encefalo
Ventricoli
Plessi
corioidei
Cisterna
magna
Midollo spinale
FIGURA 14.1 Scheda della localizzazione, produzione e distribuzione del liquido cefalorachidiano.
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e dipende strettamente dalla sua concentrazione nel plasma. Il potassio si trova in concentrazioni molto inferiori
rispetto al plasma (< 3 mmol/L) e la sua presenza deve
essere rigidamente regolata in quanto si tratta di uno ione
fondamentale per la trasmissibilit dellimpulso nervoso.
Anche la presenza di cloro, calcio e magnesio, importanti
per la conduzione elettrica, indipendente dalla loro concentrazione plasmatica.
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In molti casi, pur in presenza di patologie neurologiche in atto, lLCR non presenta aspetti anomali (per esempio, epilessia,
intossicazioni, disturbi metabolici, patologie vertebrali ecc.).
Al contrario, alcuni aspetti macro- e microscopici, nonch
biochimici, sono spesso molto indicativi di patologia dellSNC.
In corso di patologia lanalisi del liquor deve tener presente
una serie di aspetti differenti, come riassunto, a fine capitolo,
nella Tabella 14.1.
Aspetto macroscopico Fermo restando che lassenza di alterazioni macroscopiche non permette di escludere a priori
la presenza di alterazioni citologiche o biochimiche, unalterazione del colore e della trasparenza del liquor riflette
spesso la presenza di disturbi a livello di SNC. Le principali
alterazioni potenzialmente rilevabili sono:
Liquido torbido o opaco: spesso il risultato della presenza
di un numero elevato di cellule nucleate (> 500/L), indicando quindi la possibile presenza di processi infiammatori,
infettivi o neoplastici.
Colorazione rosata pi o meno intensa: deve far pensare
alla presenza di sangue; se dopo centrifugazione del campione gli eritrociti precipitano sul fondo della provetta,
mentre il surnatante appare trasparente, probabile che
si tratti di una contaminazione ematica da prelievo o di
unemorragia molto recente (qualche ora) a livello di spazio
subaracnoideo.
Colorazione giallo-arancione omogenea (denominata xantocromia): solitamente dovuta a emorragie avvenute da
un tempo maggiore (un giorno). Tale colorazione pu
essere visibile anche nel surnatante ottenuto dopo centrifugazione del liquor, e dipende dalla degradazione degli eritrociti e dalla presenza di emoglobina (o metaemoglobina)
e bilirubina. La stessa alterazione cromatica si pu osservare
anche in corso di patologie infiammatorie e neoplastiche
o in presenza di elevate concentrazioni di proteine.
Colorazione grigio-verdastra: pu essere riscontrabile in
corso di patologie infiammatorie, soprattutto se a eziologia
batterica.
Cellularit Il numero di cellule presenti nellLCR , come
abbiamo descritto, molto basso in campioni normali, ma pu
esserlo anche in campioni patologici. In caso di aumento
delle cellule nucleate nel liquor si parla di pleocitosi che, in
base alla tipologia di cellule responsabili dellaumento, verr
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denominata pleocitosi neutrofilica, eosinofilica, linfo-monocitica o mista (vedi oltre). Nelleventualit in cui si riscontri
la presenza di sangue di sospetta origine iatrogena, bisognerebbe riconsiderare la presenza di cellule (sia nucleate sia
non) sulla base dellentit della contaminazione stessa. Alcuni
autori suggeriscono delle formule di correzione (sottrarre 1
cellula nucleata/L ogni 500 eritrociti/L) che per, per loro
stessa ammissione, non si rivelano sempre molto attendibili,
tanto da consigliare la ripetizione del prelievo in caso di
contaminazione ematica massiva.
Morfologia delle cellule presenti Per valutare la morfologia
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di origine infettiva (batterica, virale, fungina o protozoaria). Non raro, tuttavia, il riscontro di tale alterazione in
conseguenza a traumi, o allutilizzo dei mezzi di contrasto
usati per le mielografie e a neoplasie con associata necrosi.
Le principali patologie che inducono quadri infiammatori
neutrofilici sono:
Meningiti/meningoencefaliti batteriche: solitamente una
netta predominanza di neutrofili, in presenza di conte
cellulari elevate (anche superiori alle 1000 cellule/L) e
segni di degenerazione cellulare (cariolisi, carioressi)
indicativa di flogosi batterica, anche se non si osservano i microrganismi responsabili. In corso di terapia, se
lanimale tende a rispondere a tali trattamenti, i neutrofili
vengono gradualmente sostituiti da monociti-macrofagi e
linfociti. Per la conferma diagnostica e un migliore inquadramento eziologico, sono necessarie indagini colturali
microbiologiche (vedi Capitolo 17).
Meningiti-encenfaliti (arteriti) responsive agli steroidi:
si tratta probabilmente di una delle cause pi frequenti
di pleocitosi neutrofilica nel cane. Solitamente colpisce
animali giovani e di media-grossa taglia. La patogenesi
non chiara, anche se sembrano coinvolti meccanismi
immuno-mediati o infettivi. In questo caso i neutrofili
presenti nellLCR, pur se in numero elevato non mostrano segni di degenerazione. Si pu inoltre osservare
un numero minore di cellule mononucleate. In seguito
a somministrazione di corticosteroidi il ripristino delle
condizioni normali tuttavia piuttosto rapido.
Infezioni virali: nel corso di infezioni virali quali il cimurro
canino nella sua forma acuta o la peritonite infettiva felina
nei gatti (FIP), se c interessamento meningoencefalico
comune il riscontro di pleocitosi neutrofiliche (conte
cellulari spesso superiori alle 500 cellule/L). In questi casi
i neutrofili presenti nellLCR non presentano solitamente
fenomeni degenerativi e, nel caso della FIP, in cui possono
inoltre essere presenti numerosi macrofagi, il riscontro di
un elevato contenuto proteico di aiuto nel confermare
la diagnosi. In ogni caso, per la diagnosi di tali infezioni
virali opportuno seguire lapproccio diagnostico descritto
nel Capitolo 17.
Pleocitosi linfocitiche/mononucleari Possono essere riscontrate
in corso di:
Infezioni virali: anche in questo caso una delle cause
principali da ricercarsi nelle infezioni virali, soprattutto
nelle fasi croniche. Ancora una volta, linfezione da cimurro pu determinare quadri di pleocitosi (conte cellulari
> 50 cellule/L) linfocitica, talvolta in presenza di corpi
inclusi intracitoplasmatici patognomonici.
Meningo-encefalite granulomatosa (GME): si tratta di una
condizione, di cui ancora si ignora leziologia, che colpisce
pi frequentemente cani giovani e adulti di piccola-media
taglia (razze toy e terrier). Solitamente accanto ai linfociti
possibile riscontrare un numero elevato di cellule mo-
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presenta un elevato numero di cellule, ma non vi la netta prevalenza di un tipo cellulare in particolare, al contrario, possono essere presenti contemporaneamente linfociti,
monociti-macrofagi, neutrofili, eosinofili e plasmacellule. In
realt, rappresenta la forma di pleocitosi pi comune che si
pu verificare come risposta aspecifica in corso di patologie
infiammatorie di diversa natura (infettive e infestive, traumatiche, degenerative e neoplastiche).
Liquor neoplastici Innanzitutto bisogna specificare che in corso di neoplasie localizzate a livello dellSNC, molto raramente
esfoliano cellule neoplastiche allinterno del liquor, pertanto si
pu affermare che lanalisi citologica del liquor, quando vi sia
il sospetto diagnostico di neoplasia, ha una sensibilit molto
bassa. Tuttavia, possibile riscontrare cellule neoplastiche
in corso di linfoma localizzato alle meningi, durante il quale
frequente identificare cellule linfoidi anomale, soprattutto
se il linfoma di tipo linfoblastico. In questo caso, infatti, le
cellule linfoidi immature hanno caratteristiche citologiche e
atipie che permettono di differenziarle da quelle normalmente
presenti nellLCR e da quelle che si possono riscontrare in
corso di pleocitosi linfocitica infiammatoria. Al contrario, se
il processo neoplastico a carico dei linfociti maturi, sar
molto pi difficile distinguere nel liquor i linfociti neoplastici
dai normali residenti o dai linfociti reattivi. In questi casi
consigliabile eseguire ulteriori indagini diagnostiche. Anche
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Tabella 14.1
Principali alterazioni biochimiche e citologiche del liquido cefalo-rachidiano associate a particolari condizioni
patologiche
Conta cellulare
Cellule predominanti
Concentrazione proteine
Approccio diagnostico
Meningoencefaliti
batteriche
Marcatamente elevata,
anche > 1000 cellule/L
Pleocitosi neutrolica
(>75%) con o senza
segni di degenerazione
Meningoencefaliti fungine
Moderata-elevata 30-1000
cellule/L
Pleocitosi mista
e prevalente neutrolia
(> 50%). Talvolta
eosinolia
Moderatamente elevata
> 50 mg/dL
Ricerca microscopica
micromiceti. Esami colturali
e sierologici (ricerca
antigene) per Cryptococcus
neoformans
Meningoencefaliti
protozoarie
Moderata-elevata 50-200
cellule/L
Pleocitosi mista:
monociti > linfociti >
neutroli > eosinoli
Cimurro
Moderata 50-100
cellule/L
Pleocitosi neutrolica
nella fase acuta,
linfocitica
successivamente
Marcatamente elevata,
anche > 500 cellule/L
Pleocitosi neutrolica
(> 50%) senza segni
di degenerazione
Marcatamente elevata,
spesso > 200 mg/dL
Elettroforesi proteine
del siero (eventualmente
del versamento).
Determinazione 1glicoproteina acida. Ricerca
di lesioni piogranulomatose
Meningoencefalite
granulomatosa (razze toy
e Terrier)
Moderata 30-100
cellule/L
Pi spesso pleocitosi
linfocitica-monocitica/
macrofagica. Raramente
neutrolica
Marcatamente elevata, no
a 500 mg/dL
Meningoencefalite/arterite
responsiva agli steroidi
(cani taglia medio-grande)
Pleocitosi neutrolica
(80-100%), neutroli non
degenerati
Elevata,
solitamente > 100 mg/dL
Meningoencefalite
eosinolica responsiva agli
steroidi
Marcatamente elevata,
anche > 1000 cellule/L
Pleocitosi eosinolica
(80-100%)
Encefalite necrotizzante
dei cani di piccola taglia
Pleocitosi linfocitica
(80-100%) o mista
Trauma/compressione
Lievemente
aumentata > 20 cellule/L
Neoplasia
Da normale a elevata
(meningioma)
Variabili (pleocitosi
linfocitica nel linfoma)
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