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Novit nella norma per la

protezione contro i fulmini,


CEI EN 62305 (CEI 81-10): 2013
Parte 1: Principi generali
2012 DEHN + SHNE / protected by ISO 16016

Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

16.01.2013 / 8024_I_1

CEI EN 62305-1 Introduzione


Interconnessione tra le varie parti della CEI EN 62305

CEI EN 62305-1

Il pericolo di fulminazione

LP:

Il rischio connesso alla


fulminazione

CEI
62305-2
IECEN
62305-2

La protezione contro il fulmine

Le misure di
protezione

LPS: sistema completo usato per


ridurre il danno materiale
dovuto alla fulminazione
diretta, costituito da un
impianto di protezione
esterno ed interno

LP

LPS

SPM

CEI
IECEN62305-3
62305-3

IECEN
62305-4
CEI
62305-4

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sistema completo per la


protezione contro il fulmine,
costituito da:

Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

SPM: sistema di misure per la


protezione contro gli effetti
del LEMP

16.01.2013 / 8024_I_2

CEI EN 62305-1 Capitolo 1


Scopo
La presente norma indica i principi generali che sono alla base della
protezione contro il fulmine delle strutture inclusi gli impianti, il
contenuto e le persone.
I seguenti casi non sono compresi nello scopo della Norma:
- sistemi ferroviari;
- veicoli, navi, aerei, installazioni "offshore";
- tubazioni sotterranee ad alta pressione;
- tubazioni, linee elettriche di potenza e di telecomunicazione installate
allesterno della struttura.
NOTA: Questi casi sono normalmente oggetto di speciali normative predisposte dalle diverse
specifiche autorit.

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

16.01.2013 / 8024_I_3

CEI EN 62305-1 Capitolo 5


Danni dovuti al fulmine
La corrente di fulmine la sorgente di danno (S = source).
Le seguenti situazioni devono essere prese in considerazione in funzione
della localizzazione del punto dimpatto rispetto alla struttura:
- S1: fulmine sulla struttura;
- S2: fulmine vicino alla struttura;
- S3: fulmine sulle linee entranti nella struttura;
- S4: fulmine in prossimit delle linee entranti nella struttura.
Il fulmine pu essere causa di tre principali tipi di danno (D = damage):
- D1: danno ad essere viventi per elettrocuzione;
- D2: danno materiale (incendio, esplosione, distruzione meccanica,
rilascio di sostanze chimiche), dovuti agli effetti della corrente
di fulmine;
- D3: guasti agli impianti interni dovuti al LEMP.

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

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CEI EN 62305-1 Capitolo 5


Danni dovuti al fulmine
Ciascun tipo di danno relativo alla struttura da proteggere, solo o in
combinazione con altri, pu produrre differenti perdite. Il tipo di perdita
che si pu verificare dipende dalle caratteristiche della struttura stessa.
La presente norma considera i seguenti tipi di perdita (L = loss) che
possono verificarsi a causa di danneggiamenti alla struttura:
- L1: perdita di vite umane (compreso danno permanente);
- L2: perdita di servizio pubblico;
- L3: perdita di patrimonio culturale;
- L4: perdita economica (struttura, il suo contenuto e perdita di attivit).
Le perdite di tipo L1, L2 e L3 possono essere considerate perdite di valori
sociali, mentre la perdita di tipo L4 esclusivamente una perdita
economica.

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

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CEI EN 62305-1 Tabella 3: Danni e perdite in una struttura in funzione dei diversi punti d'impatto del fulmine
Punto
dimpatto

Sorgente
di danno

Tipo di
danno
D1
D2
D3

Tipo
di perdita
L1, L4(a)
L1, L2, L3, L4
L1, L2, L4

sulla struttura

S1

in prossimit
della struttura

S2

D3

L1(b), L2, L4

linea entrante
nella struttura

S3

D1
D2
D3

L1, L4(a)
L1, L2, L3, L4
L1(b), L2, L4

in prossimit
di una linea

S4

D3

L1(b), L2, L4

(a)
(b)

Nel caso di perdita di animali


Solo con strutture con rischio di esplosione e per ospedali o altre strutture analoghe

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

16.01.2013 / 8024_I_6

CEI EN 62305-1 Capitolo 6.1


Necessit della protezione
La necessit della protezione contro il fulmine di una struttura deve essere
valutata alfine di ridurre le perdite dei valori sociali L1, L2 e L3.
Al fine di valutare se la protezione sia o meno necessaria, deve essere
effettuata la valutazione del rischio in accordo con la procedura indicata
nella norma CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2).
NOTA 1: Il rischio R4 (rischio di perdita economica) deve essere valutato quando
la protezione contro il fulmine sia economicamente motivata.
NOTA 2: Unautorit competente pu richiedere la protezione contro il fulmine per specifiche
applicazioni senza che sia effettuata la valutazione del rischio. In questo caso il
livello di protezione deve essere specificato dallautorit competente. In alcuni casi
la valutazione del rischio pu essere effettuata al fine di giustificare una deroga a
dette prescrizioni.

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

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CEI EN 62305-1 Capitolo 6.2


Motivazione economica della protezione
La protezione contro il fulmine conveniente se la somma del costo CRL
della perdita residua in presenza delle misure di protezione ed il costo CPM
delle misure di protezione risulta inferiore al costo CL della perdita totale
in assenza delle misure di protezione:
CRL + CPM < CL
NOTA del CT italiano: La valutazione della convenienza economica delle misure di protezione,
anche se facoltativa, tuttavia consigliata in quanto consente la scelta del sistema di protezione pi adatto e conveniente alle esigenze del committente. Essa potrebbe peraltro essere
omessa in presenza di espressa rinuncia da parte del committente.

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

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CEI EN 62305-1 Capitolo 7


Misure di protezione
7.2 Misure di protezione atte a ridurre i danni ad esseri viventi dovuti
ad elettrocuzione
Le possibili misure di protezione comprendono:
- adeguato isolamento delle parti conduttive esposte;
- equipotenzializzazione del suolo per mezzo di un dispersore a maglia;
- barriere e cartelli ammonitori;
- equipotenzializzazione (EB).
NOTA 2: Le misure di protezione sono efficaci solo nelle strutture protette con LPS.

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

16.01.2013 / 8024_I_10

CEI EN 62305-1 Capitolo 7


Misure di protezione
7.3 Misure di protezione atte a ridurre i danni materiali
Le protezione ottenuta per mezzo del sistema di protezione (LPS) che
composto dalle seguenti parti:
- sistema di captatori;
- sistema di calate;
- sistema di dispersori;
- equipotenzializzazione (EB);
- isolamento (e quindi distanza di sicurezza) dallLPS esterno.

Non invece pi considerata la protezione dei servizi


connessi alla struttura.
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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

16.01.2013 / 8024_I_11

CEI EN 62305-1 Capitolo 7


Misure di protezione
7.4 Misure di protezione atte a ridurre i guasti negli impianti elettrici
ed elettronici
Le possibili misure di protezione (SPM) comprendono:
- messa a terra ed equipotenzializzazione;
- schermatura;
- percorso delle linee;
- interfacce isolanti;
- sistema di SPD.
NOTA 1: Quando si consideri la sorgente di danno S1, le misure di protezione sono efficaci
solo nelle strutture protette con LPS.

Non invece pi considerata la protezione dei servizi


connessi alla struttura.
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16.01.2013 / 8024_I_12

CEI EN 62305-1 Capitolo 8.3


Zone di protezione contro il fulmine (LPZ)
Le misure di protezione quali LPS, funi di guardia, schermature e SPD determinano le
zone di protezione (LPZ).
In funzione della severit degli effetti dovuti al fulmine sono definite le seguenti zone:

LPZ 0:
LPZ
LPZ
LPZ

LPZ

la zona esposta ai campi elettromagnetici di un fulmine senza attenuazione


e sottoposta alla corrente impulsiva di scarica piena o parziale. suddivisa in:
0A: zona esposta a scariche dirette. Il pericolo costituito dalla fulminazione
diretta e dal totale campo elettromagnetico del fulmine. Gli impianti interni
possono essere soggetti alla corrente di fulmine (totale o parziale).
0B: zona protetta contro la fulminazione diretta, ma dove il pericolo lesposizione al totale campo elettromagnetico . Gli impianti interni possono essere
soggetti a frazioni della corrente di fulmine.
1:
zona in cui la corrente limitata dalla suddivisione della corrente di fulmine e
dalla presenza di interfacce isolanti e/o SPD ai confini della zona stessa.
Schermi locali possono attenuare il campo elettromagnetico associato alla
corrente di fulmine.
2...n: zona in cui la corrente ulteriormente limitata dalla suddivisione della corrente
di fulmine e dalla presenza di interfacce isolanti e/o di ulteriori SPD ai confini
delle diverse zone. Schermi addizionali possono essere utilizzati per ridurre
ulteriormente il campo elettromagnetico.

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

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CEI EN 62305-1 Capitolo 8.3


Zone di protezione contro il fulmine (LPZ)
LPZ 0A

LEMP
LPZ 0B

barra equipotenziale principale


scaricatore corrente di fulmine 1
captatore
barra equipotenziale secondaria
s limitatore di sovratensione 2

LPZ 1
LEMP

schermo di vano

utenza

ventilazione
LPZ 3

calata

LPZ 0B

LEMP

rete
energetica

SEMP

s
s s

LPZ 1
rete
informatica
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LPZ 2

LPZ 2
s

LPZ 0A

Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

dispersore
nella fondazione
armatura
16.01.2013 / 8024_I_14

CEI EN 62305-1 Tabella 3: Valori massimi dei parametri


di fulmine e dei corrispondenti livelli di protezione (LPL)

Primo impulso positivo


Parametri della corrente
Valore di picco
Carica in un impulso
Energia specifica
Tempi

Livello di protezione

Simbolo

Unit

II

kA

200

150

100

Qcolpo breve

100

75

50

W/R

MJ/

10

5,6

2,5

T1 / T2

s / s

III

IV

10 / 350

Primo impulso negativo (a)

Livello di protezione

Simbolo

Unit

II

kA

100

75

50

Pendenza media

di/dt

kA/s

100

75

50

Tempi

T1 / T2

s / s

Parametri della corrente


Valore di picco

(a)

III

IV

1 / 200

Questi parametri della corrente valgono solo per i calcoli e non per le prove

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

16.01.2013 / 8024_I_15

CEI EN 62305-1 Allegato E


Impulsi causati nei diversi punti dellinstallazione
Tabella E.2 Sovraccorrenti attese dovute ai fulmini sui sistemi
in bassa tensione
Sistemi in bassa tensione
Fulminazione diretta ed indiretta
della linea

Fulmine in prossimit
della struttura

Fulmine sulla
struttura

LPL
(classe)

Sorgente di danno S3
(fulminazione diretta)
Forma donda:
10/350 s
kA

Sorgente di danno S4
(fulminazione indiretta)
Forma donda:
8/20 s
kA

Sorgente di danno S2
(corrente indotta)
Forma donda:
8/20 s
kA

Sorgente di danno S1
(corrente indotta)
Forma donda:
8/20 s
kA

III - IV

2,5

0,1

II

7,5

3,75

0,15

7,5

10

0,2

10

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

16.01.2013 / 8024_I_17

CEI EN 62305-1 Allegato E


Impulsi causati nei diversi punti dellinstallazione
Tabella E.3 Sovraccorrenti attese dovute ai fulmini su sistemi
di telecomunicazione
Linee di telecomunicazione
Fulminazione diretta ed indiretta
della linea

Fulmine in prossimit
della struttura

Fulmine sulla
struttura

LPL
(classe)

Sorgente di danno S3
(fulminazione diretta)
Forma donda:
10/350 s
kA

Sorgente di danno S4
(fulminazione indiretta)
Forma donda:
8/20 s
kA

Sorgente di danno S2
(corrente indotta)
Forma donda:
8/20 s
kA

Sorgente di danno S1
(corrente indotta)
Forma donda:
8/20 s
kA

III - IV

0,035

0,1

II

1,5

0,085

0,15

7,5

0,160

0,2

10

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Norma CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)

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