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AZZ
EXPERIENCES
MICROSTORIA DI UN
GRUPPO AMATORIALE
TRADITIONAL
NAPOLI, 1960-1968
Gino Romano
Jazz Experiences:
microstoria di un gruppo amatoriale traditional
Gino Romano
Jazz
Experiences
Microstoria di un gruppo
amatoriale traditional
Napoli, 1960 - 1968
Copia numero
di 50
g. r.
Jazz Experiences
Jazz Experiences
Brevi note
Per contro in quello del 27 aprile 1959 al Metropolitan il teatro era praticamente pieno (circa 3.000 posti) sia per il concerto pomeridiano sia per quello serale. Segno inequivocabile
di una passione coltivata ed accresciuta da parte di fan ormai
sempre pi numerosi.
Inutile dire che io cero. Era il giorno del mio compleanno e
mai pi avrei avuto un regalo migliore.
Certamente Napoli non era Roma, ma il numero e la qualit
dei musicisti locali non aveva nulla da invidiare ad altre realt
geografiche italiane ed il contattarli, anche solo per avere suggerimenti sui dischi da acquistare, era relativamente semplice. I
punti di incontro erano: Ricordi in Galleria Umberto I, La Voce
del Padrone allangolo di piazza Augusteo, Di Biase al Corso Umberto I, i negozi di Gianni
Cesarini alla Duchesca, la libreria
Minerva, al ponte di Tappia, con
Luciano Scateni, lUSIS in via Medina, dove era possibile parlare di
jazz ed ascoltare musica, nellattesa
delle ore serali per poter frequentare
(saltuariamenteeravamo
tra i 18 ed i 20 anni!) le sessioni
del Circolo Napoletano del Jazz o
qualcuna delle iniziative analoghe,
puntualmente descritte da Diego
Librando nel suo Il Jazz a Napoli: dal dopoguerra agli anni
1960 - Napoli, 2004.
Naturale quindi che quei giovani studenti di chimica avvertis-
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Brevi note
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sero sempre pi forte lo stimolo a voler essere non solo ascoltatori ma anche protagonisti attivi di quella ondata di entusiasmo musicale, che continuava ad essere sostenuta dai successivi
arrivi in citt di altri miti quali Dave Brubeck, Kenny Clarke,
Claude Lauter, Erroll Garner e dalle sempre pi frequenti venute a Napoli della Roman New Orleans Jazz Band di Carletto Loffredo e Piero Saraceni, formazione da noi considerata
pari alla stella polare del jazz tradizionale italiano.
La sensibilit mia e degli amici fraterni che mi hanno accompagnato nel percorso di divertissement intrapreso era -in quegli
anni- totalmente captata da quella musica. Erano gli anni della
riscoperta del genere New Orleans e, alle incisioni degli anni
20-40, si accompagnavano le riscoperte dei vecchi pionieri
del jazz con le pi recenti registrazioni degli anni 50 live.
I nomi erano quelli di Oscar Papa Celestin, Kid Ory, Kid
Rena, Bunk Johnson, George Lewis, Lawrence Marrero,
Johnny e Baby Dodds, Alcide Pavagau, Jim Robinson, George
Mitchell, Paul Barbarin, Zutty Singleton, musicisti di sogno
che ci commuovevano per la semplicit di fraseggio accompagnata da un suonare con lanima, dei quali volevamo assolutamente sentirci emuli.
Iniziavamo cos, prima in maniera indipendente, suonando
singolarmente in accompagnamento dei nostri 45 e 33 giri,
quindi - nella avvertita necessit della possibilit di creare
un gruppo- dedicandoci ad altri strumenti a connotazione
pi squisitamente New Orleans; questo passaggio avrebbe
dovuto rappresentare la base per realizzare in un futuro pi
o meno lontano una formazione classica del jazz primitivo,
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secondo la
definizione di Andr Hodair
(tromba,
trombone,
clarinetto,
banjo, contrabbasso,
batteria), come poi avvenne.
Avevo iniziato da solo nel 1959: batteria prima, poi vibrafono; subito dopo, 1960, con Elvio Porta, superversatile: fisarmonica prima, batteria poi, quindi contrabbasso (bianco!) ed
infine al sax tenore.
Nei mesi successivi il giro era destinato ad allargarsi: il 16 gennaio del 1962, di ritorno da un concerto jazz (la data certa: ho conservato il biglietto dinvito del Circolo Napoletano
del Jazz, presso lAuditorium dellUSIS in via San Giacomo),
passai per via San Sebastiano e da uno dei negozi dei fratelli
Miletti, il secondo salendo, sulla destra (dopo un altro negozio famoso: Strumenti Musicali De Falco), acquistavo la mia
prima tromba in Sib. Uno strumento da sempre amato, ma
con il quale non avevo mai avuto il coraggio di cimentarmi.
Dopo pochi mesi di studio (da autodidatta, ma supportato dalla consultazione del Metodo per Tromba di Louis Armstrong
e da una guida da me realizzata ad hoc trasponendo le note
della chitarra su posizioni della tromba) la coppia Romano e
Porta si ampliava rapidamente: Franco Astarita, amico di una
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Il repertorio.
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Questo veniva finalmente sviluppato secondo le regole del canone traditional: tema tutti insieme, due - tre assolo, tema tutti
insieme. Un riferimento per tutti noi, i Firehouse 5+2.
Personalmente, la mia tecnica era anche molto migliorata grazie ad unassidua frequentazione del Jazz Power a Milano ed ai
numerosi consigli avuti da Giorgio Alberti, della storica Milan
College Jazz Society. Conseguenza: lacquisto di una tromba
Selmer, dai nostri fornitori abituali: i fratelli Miletti.
Indimenticabile davvero una jam session a Salerno nel marzo
1967, terminata al Ristorante Santa Lucia, con grandi bevute e
successiva ripresa della session - dopo la mezzanotte - con alcuni
di noi che improvvisavamo in piedi sui tavoli del ristorante!!
Cos come unaltra fu eseguita al termine delle prove al coperto, stando seduti sulla scogliera di Mergellina. naturalmente solo i fiati ed il banjo; Walter Schlumpf era con noi in
quella occasione, in cui - tra laltro si era rotta una corda del
basso. Corsa da Miletti e problema risolto. Cena ala pizzeria
Lombardi a Santa Chiara.
Quindi il concentrarsi sulle rispettive lauree, le prime esperienze di
lavoro, percorsi di vita sostanzialmente diversi fecero perdere i
contatti nel gruppo: solamente io
e Franco Astarita mantenemmo
in vita il nome del complesso e
continuando un minimo di attivit fino ai primi mesi del 1968.
Nei pochi mesi di quellanno
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a la passione continuava...
S! La passione continuava: dopo circa 44 anni siamo ancora
qui, abbiamo ricostruito quei momenti, anche con la raccolta
di quella minima documentazione che i tempi avevano consentito di conservare, ed abbiamo anche ripreso a suonare i
nostri strumenti.
A volte ritornano diceva Stephen King: il passato continua a
far capolino nel presente, con gli stessi protagonisti.
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APPENDICE
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DOCUMENTI
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Documenti
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Jazz Experiences
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Le Registrazioni
Nel CD allegato sono riportate, in formato MP3, le registrazioni occasionali di alcune prove, miracolosamente sopravvissute allusura del tempo, ai
cambi di tecnologie, alla selezione naturale delle tante piccole cose che si
acquisiscono anche quotidianamente ma che si perdono con pari rapidit.
Sono brevi testimonianze dei nostri semplici tentativi, con formazioni diverse che possono essere desunte dalle pagine precedenti, raccolte con un glorioso Grundig TK20, che ci ha accompagnato in numerose occasioni, anche
per la funzione di amplificatore (!) che aveva allepoca.
1) When the Saints go marchin in marzo 1967
2) Mood indigo aprile 1967
3) Tin roof blues dicembre 1963
4) St. James Infirmary marzo 1963
5) Wabash blues marzo 1963
6) In the mood settembre 1962
IMMAGINI
da
JAM SESSIONS
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1963
Jazz Experiences
1964
Immagini
1967
39
40
Jazz Experiences
1967
Immagini
1967
41
42
Jazz Experiences
1967
IERI
ed
OGGI
44
Jazz Experiences
Ieri ed oggi
Gino
45
46
Jazz Experiences
Franco
Ieri ed oggi
Elvio
47
48
Jazz Experiences
Bepi
Ieri ed oggi
Gianni
49
50
Jazz Experiences
Franco Saviano
Ieri ed oggi
Ren Borel
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Jazz Experiences
Rino Amich
Enrico Parrilli
Schizzi
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Jazz Experiences
Schizzi
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Jazz Experiences
Formazione bibliografica
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La formazione bibliografica
La formazione musicale, per chi non ha studiato Musica ( ed era
assolutamente il mio caso in quegli anni) veniva per lo meno agevolata
dalla lettura di dei pochi libri allora in circolazione sul tema. Questi,
analizzando a vari livelli il pi ampio quadro di evoluzione storica del
jazz e di cronologia delle incisioni, oltre ad essere di incommensurabile
supporto per calarsi in modo documentato nella complessit del
fenomeno, fornivano anche un sia pur piccolo aiuto per qualche aspetto
tecnico talvolta suggerito nei testi.
La mia personale raccolta, relativamente a quegli anni e ad alcuni
immediatamente successivi, era basata sui volumi elencati di seguito
(in ordine di anno di edizione): essi ancora oggi sostanziano la mia
biblioteca.
Lang I. Il Jazz Arnoldo Mondadori Editore, 1951
Ramsey F. A Guide to Longplay Jazz Records Scribner Press, 1954
Cerri L. Antologia del jazz Nistri Lischi, 1955
Panassi H., Gautier M. Guide to Jazz Riverside Press, 1956
Armstrong L. Satchmo. La mia vita a New Orleans Garzanti, 1956
Malson L. I maestri del jazz Garzanti, 1957
Terkel S. Giants of jazz T.Y. Crowell Company, 1957
Stearns M. La storia del Jazz ELI Milano, 1957
Harris R., Rust B. Recorded jazz: a critical guide Penguin Books, 1957
Biamonte S.G., Micocci E. Il libro del jazz Cappelli, 1958
Hodeir A. Uomini e problemi del jazz Longanesi, 1958
Ulanov B. Manuale del jazz Feltrinelli Editore, 1959
Barazzetta G. Jazz inciso in Italia Messaggerie Musicale, 1960
Polillo A. Il jazz di oggi Ricordi, 1961
Mc Carthy A. Louis Armstrong Ricordi, 1961
Lambert G. E. Duke Ellington Ricordi, 1961
James M. Dizzy Gillespie Ricordi, 1961
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Formazione bibliografica
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Jazz Experiences
La formazione discografica
Due dicembre duemilaundici: da un incontro tra quattro dei prin-
La formazione discografica
61
Weary Blues, Twelfth street Rag ***, St. James Infirmary, West
End Blues, Basin Street Blues)
Louis Armstrong, Satchmo at Symphony Hall Decca (include:
Body and soul, Black and Blue, Squeeze me, Royal Garden Blues,
High Society)
Louis Armstrong, Town Hall Concert RCA Victor (include:
Rockin Chair, Pennies from Heaven, Aint Misbehavin)
Louis Armstrong, Ambassador Satch Columbia (include: Tin
Roof Blues, The Faithful Hussar, All of Me)
Chris Barber, Here is CB Hallmark (include: Tuxedo rag, Papade-da-da, Tishomingo blues, Trombone cholly)
Bix Beiderbecke, Singin the Blues (include: Singin te Blues,
Clarinet marmalade, Ostrich walk, Im coming Virginia, In a
mist, Riverboat shuffle)
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Jazz Experiences
La formazione discografica
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64
Jazz Experiences
in quegli anni...
in quegli anni...
65
in quegli anni...
Per contestualizzare
Parafrasando Georges Perec, di quegli anni, in particolare, ricordo:
Papa
Presidente
Repubblica
Scudetto
Giro
Eventi
notevoli
Giovanni XXIII
Gronchi
Juve
Anquetil
Olimpiadi di Roma
i Beatles
Juve
Pambianco
Yuri Gagarin
Muro di Berlino
Milan
Balmamion
Inter
Balmamion
muore JF Kennedy
il Vajont
Nobel a Giulio Natta
Bologna
Anquetil
1965
Inter
Adorni
1966
Inter
Motta
alluvione a Firenze
Mondiali: Italia-Corea
1967
Milan
Gimondi
1968
Fiorentina
Mercks
la contestazione
2001 Odissea nello spazio
1960
1961
1962
1963
1964
Segni
Paolo VI
Saragat
Ricordi personali...
Indice
pag.
Brevi note
7
Apppendice
27
Documenti
29
Immagini da Jam Sessions
36
Ieri ed oggi
43
Schizzi
53
La formazione bibliografica
57
La formazione discografica 60
In quegli anni 64
GINO ROMANO
AZZ
EXPERIENCES
MICROSTORIA DI UN
GRUPPO AMATORIALE
TRADITIONAL
NAPOLI, 1960-1968