Licenze Creative Commons

1.1 Le libert
Le due libert sono[2] :

1.2 Le condizioni di utilizzo dell'opera

Le condizioni di utilizzo dell'opera sono quattro e a ognuna associato un simbolo graco allo scopo di renderne
pi facile il riconoscimento:

1.3 Combinazioni
Ognuna di queste quattro clausole individua una condizione particolare a cui il fruitore dell'opera deve sottostare per poterne usufruire liberamente. Dalla combinazione di queste quattro clausole nascono le licenze Creative
Commons in uso:
Logo di Creative Commons

1.4 Attribuzione

Le licenze Creative Commons sono alcune licenze di

diritto d'autore redatte e messe a disposizione del pubblico a partire dal 16 dicembre 2002 dalla Creative
Commons (CC), un ente non-prot statunitense fondato nel 2001 da Lawrence Lessig, professore di diritto
all'Harvard University.

Dal 2004 tutte le licenze richiedono l'attribuzione

dell'autore originale. L'attribuzione deve essere data da
il meglio della [propria] capacit di utilizzare le informazioni disponibili.[4] In genere, questo comporta quanto
segue:

Queste licenze si ispirano al modello copyleft gi diuso negli anni precedenti in ambito informatico e possono
essere applicate a tutti i tipi di opere dell'ingegno.

Includere gli avvisi di copyright (se disponibili). Se l'opera originale contiene degli avvisi di copyright inseriti dal detentore dello stesso, tali avvisi devono essere lasciati intatti o riprodotti in modo ragionevole sul mezzo su cui il lavoro stato
ri-pubblicato.

Queste licenze, in sostanza, rappresentano una via di

mezzo tra copyright completo (full-copyright) e pubblico
dominio (public domain): da una parte la protezione totale realizzata dal modello all rights reserved (tutti i diritti
riservati) e dall'altra l'assenza totale di diritti (no rights
reserved).

Cita il nome dell'autore, il nickname, o l'ID

utente, ecc. Inoltre, se il lavoro viene pubblicato su
Internet, si consiglia di collegare tramite link il nome
dell'autore alla pagina del suo prolo, se tale pagina
esiste.

La losoa su cui si fonda lo strumento giuridico delle

licenze CC si basa sul motto some rights reserved (alcuni
diritti riservati): l'autore di un'opera che decide quali
diritti riservarsi e quali concedere liberamente.

Cita il titolo dell'opera o il nome (se disponibile). Inoltre, se l'opera viene pubblicata su Internet,
si consiglia che il nome o il titolo dell'opera faccia da collegamento ipertestuale che punta all'opera
originale.

Le licenze

Le licenze Creative Commons (attualmente alla versione

4.0[1] ) sono idealmente strutturate in due parti: la prima
parte indica le libert concesse dall'autore per la propria
opera; la seconda, invece, espone le condizioni di utilizzo
dell'opera stessa.

Cita la specica licenza CC con il quale pubblicato il lavoro originale. Inoltre, se l'opera viene
pubblicata su Internet, si consiglia di inserire un link
al sito della licenza CC.
1

3 COMPATIBILIT CON ALTRE LICENZE

Indicare se il lavoro derivato o se un
adattamento. Se l'opera un lavoro derivato,
necessario[5] renderlo evidente, ad esempio scrivendo Questa una traduzione in nlandese dell'opera
[originale] realizzata da [autore]. o Sceneggiatura
sulla base del lavoro [originale] di [autore]".

Inoltre, bene controllare se l'autore stesso ha indicato esplicitamente le modalit con le quali desidera che
l'attribuzione sia eettuata.[6]
Logo non uciale dell'attribuzione CCPlus (Creative Commons)

1.5

Licenze ritirate

Alcune licenze sono state ritirate perch richieste da un

numero ridotto di utenti o per ragioni legali. Creative
Commons mantiene intatti i rispettivi testi legali ai rispettivi indirizzi web, cos da garantire che il materiale
gi pubblicato resti ancora pubblicato con tali licenze, e
sebbene sia tecnicamente possibile usarle per pubblicare
nuovo materiale, ne sconsiglia l'uso.[7]
Tra queste, le combinazioni delle condizioni di utilizzo
prive della condizione Attribution, in quanto richieste da
meno del 3% degli utenti.[8]

Integrazione con altre licenze

(CCPlus)

CCPlus indicata con la sigla CC+, non costituisce di per

s una nuova licenza, bens un protocollo nalizzato ad
estendere le licenze standard del progetto Creative Commons attraverso laggiunta di un ulteriore accordo. CCPlus prevede lintegrazione di una seconda licenza (di natura non necessariamente commerciale), agli eventuali e
gi presenti attributi standard. Il protocollo fornisce agli
utilizzatori dell'opera un sistema semplicato per ottenere ulteriori diritti oltre a quelli concessi da una comune
licenza Creative Commons.

2.1 Utilizzo della clausola CCPlus

possibile impedire usi commerciali di unopera,
adottando una licenza Creative Commons con condizione Attribuzione-Non Commerciale e in seguito stipulare un accordo separato con una controparte (autore stesso, o un terzo) per negoziare diritti
commerciali sullopera in oggetto. (licenze, vendite,
riproduzioni, ecc.).
Tra le opzioni concesso richiedere che le opere
derivate vengano condivise in modo conforme alle condizioni della licenza originaria, adottando una
licenza Creative Commons con condizione Attribuzione-Condividi allo stesso modo, ma orire un accordo separato (come concesso per la casistica precedente), a quelle parti che non intendono rilasciare le opere derivate con unidentica licenza. Sono
inoltre contemplati modi d'impiego simili, ad esempio orire un accordo a quelle parti che preferiscono evitare di dover osservare le condizioni Attribuzione o Non opere derivate previste dalle licenze
Creative Commons applicabili.
Orire un accordo privato a quelle parti che lo
richiedono (ad es. a norma di policy istitutiva, o
per ragioni di garanzia), anche qualora l'uso dellopera da parte di queste sia conforme alle nalit
accordate dalla licenza pubblica.

Ad esempio, una licenza Creative Commons, pu impedire lutilizzo di un'opera a ni commerciali; Con CC+,
laccordo stesso fornisce un link attraverso il quale un
Utilizzare CCPlus per implementare alcune tipoutilizzatore possa vedersi concessi ulteriori diritti, quelogie di sistemi Street Performer Protocol al sti possono essere generalmente commerciali di altra nane di far ricadere le opere in pubblico dominio,
tura (vincolati ad esempio ad una societ di distribuzioo di rilasciarle sotto un'altra licenza, preferibilne), ma anche autorizzazioni o servizi aggiuntivi, come
mente pi aperta e nell'interesse divulgativo della
garanzie, concessioni di utilizzo senza attribuzione della
collettivit.[9]
paternit dell'opera o anche l'accesso alla comunicazione, rappresentazione, esecuzione o recitazione dell'opera,
o ancora alla disponibilit su mezzi sici. La struttura di
CC+ fornisce alle aziende un sistema per muoversi tra 3 Compatibilit con altre licenze
economie commerciali e di condivisione libera, nonch
uno standard essibile per queste forme di sfruttamento Il materiale pubblicato con licenze CC pu includere anche materiale pubblicato con licenze dierenti, scelte tra
dell'opera.[9]

3
quelle approvate da Creative Commons. L'elenco delle
licenze approvate attualmente vuoto (marzo 2012), ma
Creative Commons si riserva di riempirlo in futuro elencando licenze che, come minimo, abbiano lo stesso scopo,
signicato ed eetto di una certa licenza CC, e che consentano esplicitamente la pubblicazione delle opere derivate con licenza CC.[10]
Le licenze con clausola SA (ShareAlike) consentono la
pubblicazione delle opere derivate con la stessa licenza, Simbolo che indica contenuti pubblicati con licenze Creative
Commons: some rights reserved signica alcuni diritti riservati.
oppure con una licenza scelta in tale elenco.[11]

3.1

CC BY-SA e GFDL

La versione 3.0 delle licenze ha introdotto diverse modiche, tra le quali correzioni alla versione unported
delle licenze per renderla meno orientata al sistema legale statunitense e l'introduzione di una clausola di No
Endorsement.[16][17]
Alcune modiche sono state sottoposte alla comunit e
ai gruppi di lavoro delle singole giurisdizioni, anch
fossero analizzate e prese in considerazione, e sono state respinte; tra queste, la possibilit di eliminare o modicare la clausola anti-TPM, che proibisce ad un licenziatario di produrre un'opera derivata che sia sottoposta
alle cosiddette technological protection measures, ma non
impedisce all'autore dell'opera originaria di concedere a
parte questa autorizzazione con una seconda licenza non
CC.[18]

Queste licenze richiedono che un'opera derivata sia pubblicata con la stessa licenza dell'opera originaria. In altre parole, le opere derivate di un'opera pubblicata in
GFDL devono essere pubblicate necessariamente con licenza GFDL; analogamente per le opere pubblicate in
CC BY-SA.
Ci preclude ai riutilizzatori la possibilit di pubblicare un lavoro che includa insieme contenuto GFDL e
CC BY-SA, in quanto il risultato nale non pu essere pubblicato con alcuna delle due licenze, a meno di
ricevere l'autorizzazione scritta del detentore dei diritti
dell'opera originaria pubblicata con l'altra licenza. Su alcuni progetti, come i wiki, pu essere impossibile ottenere l'autorizzazione di ciascuno dei detentori del copyright. Il 9 dicembre 2011 stato annunciato l'inizio della fase
Quest'incompatibilit limita la libera riutilizzazione del di discussione per la realizzazione delle licenze versione
materiale, pur essendo entrambe licenze copyleft.
4.0. Creative Commons incoraggia chiunque abbia una
Nel 2008, su richiesta della Wikimedia Foundation, la proposta, un dubbio, o altro input ad esprimerlo, anch
Free Software Foundation ha pubblicato una versione possa essere preso in esame. Il termine di questo periodo
[19]
specica della GFDL (v1.3) per consentire ai siti a conte- previsto per febbraio 2012.
nuto aperto e modicabile da chiunque, che tradizional- Il 25 novembre 2013 sono state ucialmente lanciate le
mente pubblicavano contenuto sotto GFDL, di ripubbli- licenze Creative Commons 4.0.[20]
care il proprio contenuto con doppia licenza GFDL + CC
BY-SA (3.0).[12] Ci stato possibile in quanto la versione precedente della GFDL consentiva espressamente
5 Il pubblico dominio
l'uso seguendo i termini e le condizioni di quella versione
[13]
specica o di alcuna versione successiva. L'operazione
ha interessato solo il contenuto pubblicato prima del 1 Oltre alle licenze, Creative Commons ore uno strumennovembre 2008 ed stata possibile solo no a luglio to legale per rinunciare al copyright sull'opera in tutto
2009, in quanto stata concepita come uno strumento il mondo: CC0. Questo strumento (che non una licenza) colloca il materiale nel pubblico dominio nelle
temporaneo per il passaggio di licenza.[14][15]
giurisdizioni in cui possibile, intendendo l'espressione
pubblico dominio nel senso pi ampio consentito dalla legge; nelle altre giurisdizioni, rinuncia al maggior nu4 Evoluzione
mero di diritti possibile tramite una semplice licenza
permissiva.[21][22]
Tra le caratteristiche introdotte con le licenze versione
A livello globale, poche giurisdizioni consentono lattri2.0:[8]
buzione al pubblico dominio delle opere di coloro che
intendono operare in favore dellampliamento del sape l'abbandono delle licenze 1.0 che mancavano della
re pubblico. Spesso risulta complesso se non impossibile
clausola Attribution, in quanto poco usate;
rinunciare ai propri diritti morali in quanto automatica ora l'autore pu chiedere che l'attribuzione sia mente applicati dalla quasi totalit delle giurisdizioni nazionali. Rispetto al concetto di pubblico dominio, la lieettuata tramite un link diretto da lui stabilito;
cenza CC0 si propone di annullare le ambiguit dovute
incompatibilit tra CC BY-SA e CC BY-NC-SA.
alle dierenti legislature locali, con unattribuzione che

APPLICABILIT

tensi, furono riformulate in modo neutrale, sulla base del

linguaggio giuridico dei trattati internazionali sul copyright, e il loro nome venne cambiato denitivamente in
unported.[32]
A dicembre 2011, esistono versioni delle licenze per pi
di 50 giurisdizioni.[33] I testi delle licenze unported e
ported sono resi disponibili in un database apposito.[34]
Per rendere possibile la discussione e lo sviluppo delle
versioni ported, Creative Commons ha organizzato dei
gruppi di lavoro specici per le singole giurisdizioni, i
country teams.

Il logo dello strumento CC0.

rappresenti su scala globale la rinuncia a qualsiasi tipo

di diritto autoriale. Per tali scopi non stata adattata a
nessuna legislazione specica.[23]

Esiste una versione ported della licenza

Stesura di una versione ported in corso
Stesura di una versione ported programmata

La realizzazione di CC0 cominciata nel 2007[24] e

lo strumento stato reso disponibile al pubblico nel
2009.[25][26]
Nel 2010, Creative Commons ha annunciato che sarebbe stato introdotto il Public Domain Mark, uno strumento che permette di segnalare opportunamente le opere
che gi sono nel pubblico dominio.[27] Insieme, CC0 e il
Public Domain Mark sostituiscono quello che precedentemente era noto come Public Domain Dedication and
Certication, il cui approccio era basato sulla legge statunitense e che era usato per gestire insieme due casi
dierenti.[28][29]
Nel 2011, la Free Software Foundation ha incluso CC0
nella lista delle free software licenses, ovvero delle licenze compatibili con la sua denizione di software
libero.[30][31]

Porting

Le licenze Creative Commons erano state stilate inizialmente (2002) sulla base del sistema legale statunitense ed
erano indicate come generic, perch non prendevano
come riferimento un'unica legge o giurisdizione rispetto
alla quale interpretare il testo della licenza. Pertanto, le licenze potevano risultare incompatibili con la legislazione
locale, e quindi essere inapplicabili in alcune giurisdizioni. Nel 2003, Creative Commons lanci un progetto per
la realizzazione di una versione di ogni licenza specica
per ogni giurisdizione. Ciascuna di queste versioni venne indicata con il termine ported. Le licenze generic,
inizialmente coincidenti con le versioni ported statuni-

Relazione tra una licenza unported e le sue versioni ported.

7 Applicabilit
I diritti delle opere pubblicate con una licenza Creative Commons sono protetti dalle leggi sul copyright
applicabili.[35] Di conseguenza, le licenze possono essere
applicate a qualunque opera su cui il copyright sia applicabile, inclusi libri, lmati, musica, articoli, fotograe,

5
blog e siti web. Se un'opera protetta da pi di una licen- t dell'opera e di opporsi a qualsiasi deformazione, muza Creative Commons, l'utilizzatore pu scegliere quella tilazione od altra modicazione, ed a ogni atto a danno
che preferisce.
dell'opera stessa, che possano essere di pregiudizio al suo
[41]
Creative Commons sconsiglia l'uso delle sue licenze per il onore o alla sua reputazione..
software, consigliando invece l'uso di altre licenze libere
come la GPL.[7][36] La stessa Free Software Foundation
indica le licenze CC BY e CC BY-SA come adatte per lavori di arte e spettacolo e lavori educativi, e la CC BY-ND
per lavori di opinione e commenti, sconsigliandole invece
per il software e la documentazione.[37]

Tutte le licenze previste dal progetto Creative Commons

ad eccezione dell'opzione CC0, garantiscono comunque il riconoscimento dell'autore attraverso l'apposizione
dell'attributo "attribuzione".

La legislazione in materia di rinuncia ai diritti morali varia in base alla nazione e, nello specico, al modello giuLe licenze possono essere applicate anche ai database, dei ridico che la caratterizza. Alcuni paesi con ordinamento
quali per preservano solo il copyright e non i diritti ca- giuridico conforme al modello civil law, come la Francia,
ratteristici dei database che sono eventualmente previsti impongono un divieto praticamente assoluto di trasferidalle leggi locali.[38]
mento o rinuncia a tali diritti. Alcuni tra i paesi con legislazione ispirata al modello giuridico del common law invece, consentono liberamente la rinuncia ai diritti morali.
In questo senso, ladozione di una licenza CC0 assume
8 Licenze a tre livelli
eetti dierenti in base alle legislazioni locali.
Le licenze Creative Commons agiscono su tre livelli Negli Stati Uniti, il termine diritto morale comunemente riferito al diritto di un autore di prevenire la revisione,
dierenti:
alterazione o distorsione del proprio lavoro, indipenden un testo destinato all'utente medio che vuole pubbli- temente da chi ne sia proprietario o goda dei diritti di uticare o riutilizzare un'opera con licenza CC, che non lizzazione economica. I diritti morali come indicato nella
una vera e propria licenza e non dotato di valore Visual Artists Rights Act del 1990 impediscono all'autore
legale, ma riassume nel modo pi semplice possibile di un'opera visiva di essere associato ad opere che non sono di sua creazione, e al contempo vietano la denigrazione
il contenuto della licenza;
delle sue stesse opere. La legge statunitense prevede, per
il testo legale della licenza, dotato di valore legale;
quanto concerne la rinuncia ai diritti morali, la stipulazione di un accordo scritto in cui siano specicati il lavoro e
informazioni destinate a macchine e strumenti auto- le nalit cui si applica la suddetta rinuncia.
matici, anch la licenza e le relative informazioni (attribuzione, ecc.) possano essere identicate e In Italia, ai sensi dellarticolo 20 della legge sul diritto
catalogate in automatico. Queste informazioni sono dautore, i diritti morali relativi ad unopera dellingegno
creativo sono inalienabili e possono essere fatti valere,
dette metadati.
senza alcuna limitazione temporale, dal coniuge o dai diI metadati sono scritti in un formato chiamato RDF. scendenti dellautore defunto. Tra questi diritti si evidenIl Creative Commons Rights Expression Language (CC ziano il diritto di paternit e il diritto allintegrit delloREL) una specica tecnica che denisce come esprime- pera che restano di fatto non-cedibili in nessun caso e a
re le informazioni della licenza in formato RDF e come discapito dei quali non possibile adottare nessun tipo di
licenza.
integrare i metadati nell'opera.[39]
Tra le applicazioni pratiche di questo livello ci sono la
possibilit di inserire le informazioni della licenza direttamente nel le, se l'opera in formato digitale, e la possibilit di ltrare i risultati di una ricerca svolta su Internet
o sul computer locale.[40]

9
9.1

Diritti diversi dal copyright

Diritti morali

Dalla legge italiana sul diritto d'autore:

Indipendentemente dai diritti esclusivi di utilizzazione economica dell'opera, previsti nelle disposizioni della sezione precedente, ed anche dopo la cessione dei diritti stessi, l'autore conserva il diritto di rivendicare la paterni-

10 Societ per la riscossione dei

compensi
L'adesione ad alcuna di queste societ potrebbe essere
compatibile o no con l'uso di licenze CC per le proprie
opere, a seconda della societ. Ad esempio, in Australia,
Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Spagna e Taiwan, l'artista, aderendo alla societ, concede
a quest'ultima tutti i diritti, anche sulle opere create in futuro: pertanto, non essendo pi il detentore dei diritti delle proprie opere, non pu distribuirle a condizioni diverse
da quelle consentite dalla societ di riscossione.[42][43]

10.1

11

SIAE

Per l'articolo 2576 del Codice Civile e l'articolo 6 della

Legge 22 aprile 1941, n. 633 sul diritto d'autore, lacquisizione del diritto dautore data dalla creazione stessa
dellopera[44] . In Italia, gli artisti sono tutelati dalla legge
sul diritto d'autore; n la SIAE n le licenze CC creano
diritti.
La SIAE un ente di gestione collettiva e ha il compito di
tutelare gli artisti che depositano volontariamente le loro
opere; l'autore che si rivolge alla gestione collettiva presso
la SIAE accetta di non concedere libert a terzi e si ada
alla SIAE sia per la concessione di licenze e utilizzazioni delle proprie opere sia per riscossione e distribuzione
dei compensi. Di conseguenza, no al sopraggiungere di
modiche allo statuto e al regolamento SIAE, la gestione
collettiva tradizionale eettuata dalla SIAE non pu convivere con la gestione fatta in autonomia dall'autore che
sceglie di applicare una licenza CC.
Creative Commons non un ente di gestione dei diritti
d'autore alternativo alla SIAE, attualmente lavorano infatti su due piani diversi soprattutto per quanto riguarda
le politiche di diusione commerciale delle opere. Le licenze Creative Commons vanno a collocarsi in unottica
intermedia tra il copyright con le prescrizioni normative
ad esso legate, e il pubblico dominio, per il quale non
prevista la riservazione di alcun diritto. A dierenza delle
normative della Societ Italiana Autori e Editori (SIAE),
le licenze Creative Commons non prevedono limitazioni
relative ai supporti di incorporamento delle opere poste
in circolazione; per qualsiasi supporto tutelato da Creative Commons potrebbe essere necessario applicare le prescrizioni del bollino SIAE secondo le norme vigenti in
materia di tutela del copyright.
La categorizzazione degli oggetti per i quali imposta
l'applicazione del bollino SIAE conforme alle speciche delle licenze Creative Commons, le tipologie di
opere per le quali necessaria la tutela della societ Italiana Autori e Editori (SIAE) costituiscono infatti un sottoinsieme ridotto delle categorie contemplate dal progetto Creative Commons Relativamente al ne per il quale l'esemplare dellopera messo in circolazione, la regolamentazione SIAE norma la diusione nalizzata al
commercio e ad ogni altro genere di attivit lucrativa. Le
licenze CC daltro canto non pregiudicano lutilizzo commerciale, esplicitando chiaramente la possibilit di sfruttare l'opera in tal senso attraverso lattribuzione o meno
dell'apposita clausola non commerciale prevista dalle
CC Public Licenses. Ci signica che all'atto pratico, le
opere sprovviste di tale licenza richiedano quasi certamente l'applicazione del bollino SIAE qualora anche gli
altri requisiti per tale apposizione siano soddisfatti o lo
rendano necessario.

DIFFUSIONE E UTILIZZO

tazione, non escludibile in tal senso la necessit di apporre il bollino SIAE anche su opere registrate con licenza CC non commerciale. A titolo d'esempio valgono
le distribuzioni di copie promozionali gratuite di opere
per le quali non si riscontra un vantaggio commerciale
diretto ma che costituiscono unattivit dichiaratamente
nalizzata al lucro..[45]

11 Diusione e utilizzo

Ristorante a Granada nel quale viene riprodotta solo musica

disponibile con una licenza CC.

Le licenze Creative Commons sono state usate con successo per difendere il diritto d'autore in molti casi in tutto il mondo.[46] . Anche numerosi enti ed organizzazioni
pubblicano con licenze Creative Commons i dati prodotti
o il materiale pubblicato sui rispettivi siti Internet.

11.1 Universit e ricerca

Il progetto OpenCourseWare del Massachusetts Institute
of Technology raccoglie materiale per la didattica universitaria disponibile pubblicamente e riutilizzabile con
licenza non commerciale.[47]
Le licenze CC sono spesso usate per la pubblicazione dei
contenuti in ambito Open access.
Il CERN pubblica materiale con varie licenze Creative
Commons, giudicandole inoltre come lo strumento perfetto per pubblicare i risultati degli esperimenti svolti
tramite il Large Hadron Collider.[48]

11.2 Progetti a contenuto aperto

I progetti della Wikimedia Foundation pubblicano il proprio contenuto con licenza CC BY-SA, ad eccezione di
L'art. 181 bis della legge sul diritto d'autore, relativa- Wikinews, che invece usa la CC BY,[49] e Wikimedia
mente alla denizione di attivit lucrativa, non esamina Commons, che ospita anche materiale nel pubblico dodettagliatamente quali azioni rientrino nella regolamen- minio o pubblicato con licenze libere non CC.[50] In par-

7
ticolare, da giugno 2009, Wikipedia pubblica contenuto
con doppia licenza CC BY-SA e GFDL.
Le TEDTalks sono distribuite con licenza CC BY-NCND.[51]

11.3

Istituzioni pubbliche

[13] GNU Free Documentation License, punto 10, Future

revisions of this license. URL consultato il 3 gennaio
2012.
[14] Free Software Foundation, GFDL v1.3 FAQ. URL
consultato il 3 gennaio 2012.
[15] Licensing update/Questions and Answers. URL consultato il 1 gennaio 2012.

Alcuni Ministeri di alcuni Stati, tra cui Brasile, Bulgaria, [16] Version 3.0 Launched - Creative Commons. URL
Ecuador, Georgia, Grecia, Israele, Paesi Bassi, Nuova Zeconsultato l'11 gennaio 2012.
landa, Polonia, Serbia, Spagna, e Thailandia, pubblicano con licenze Creative Commons materiale vario e/o il [17] Creative Commons Version 3.0 Licenses A Brief
Explanation. URL consultato il 31 dicembre 2011.
contenuto dei rispettivi siti Internet.[52]
Parte dei contenuti pubblicati sul sito Internet della Casa [18] Version 3 - CC Wiki. URL consultato il 10 gennaio 2012.
Bianca sono pubblicati con licenza CC BY-SA, dove non [19] Version 4.0 Public Discussion Launches. URL consul specicato diversamente.[53]
tato il 31 dicembre 2011.
La Camera dei deputati, nell'ambito del progetto da- [20] CCs Next Generation Licenses Welcome Version 4.0!.
ti.camera.it, pubblica i dati relativi ai deputati, agli organi
URL consultato il 16 dicembre 2013.
e ai lavori parlamentari, con licenza CC BY-SA.[54]
La Pubblica Amministrazione pubblica parte della [21] CC0 1.0
documentazione e dei dataset con licenze Creative
[22] CC0. URL consultato il 2 ottobre 2011.
Commons.[55][56]
L'ISTAT pubblica tutti i dati con licenza CC BY.[57]

[23] , Scheda Licenza CC0.

[24] Creative Commons Launches CC0 and CC+ Programs.
URL consultato il 31 dicembre 2011.

12

Note

[25] Report from CC board meeting. URL consultato il 31

dicembre 2011.

[1] La nuova generazione di licenze Creative Commons:

benvenuta Versione 4.0!: http://www.creativecommons.
it/cc4

[26] Expanding the Public Domain: Part Zero. URL consultato

il 31 dicembre 2011.

[2] Aliprandi, Creative Commons: a User Guide, Lulu

Enterprises Inc., 2010

[27] Marking and Tagging the Public Domain: An Invitation to

Comment. URL consultato il 31 dicembre 2011.

[3] Licenze Creative Commons

[4] Creative Commons, Frequently Frequently Asked Questions. URL consultato il 31 dicembre 2011.
[5] Creative Commons FAQ.
[6] Creative Commons Australia, Attributing Creative Commons Materials (PDF), Australian Research Council Centre of Excellence for Creative Industries and Innovation,
p. 3. URL consultato il 31 dicembre 2011.
[7] Retired Legal Tools. URL consultato il 31 dicembre 2011.
[8] Announcing (and explaining) our new 2.0 licenses. URL
consultato il 31 dicembre 2011.
[9] Licenza aggiuntiva CCPlus. URL consultato l'11 febbraio
2013.
[10] Compatible Licenses - Creative Commons
[11] Creative Commons Legal Code, CC BY-SA 3.0.
[12] Free Software Foundation, GNU Free Documentation
License, section 11 - Relicensing. URL consultato il 3
gennaio 2012.

[28] Creative Commons, Copyright-Only Dedication* (based

on United States law) or Public Domain Certication.
URL consultato il 31 dicembre 2011.
[29] Creative Commons, Retired Legal Tools. URL consultato
il 31 dicembre 2011.
[30] Creative Commons, Using CC0 for public domain
software. URL consultato il 31 dicembre 2011.
[31] Licenze varie e commenti relativi (Licenze di software
libero compatibili con la GPL). URL consultato il 31
dicembre 2011.
[32] Creative Commons Version 3.0 Licenses A Brief
Explanation. URL consultato il 31 dicembre 2011.
[33] Creative Commons, CC Aliate Network. URL consultato il 31 dicembre 2011.
[34] Jurisdiction Database. URL consultato il 31 dicembre
2011.
[35] Creative Commons, Creative Commons Legal Code.
URL consultato il 31 dicembre 2011.
[36] Creative Commons FAQ: Can I use a Creative Commons
license for software?

14 VOCI CORRELATE

[37] Licenze varie e commenti relativi. URL consultato il 31

dicembre 2011.
[38] Frequently Asked Questions - Can I apply a Creative
Commons license to data or a database?.
[39] CC REL. URL consultato il 10 gennaio 2012.
[40] CC Search. URL consultato il 10 gennaio 2012.

Creative
Commons,
Creative
Commons
Attribution-NonCommercial 3.0 Unported (CC
BY-NC 3.0). URL consultato il 31 dicembre 2011.
Creative
Commons,
Creative
Commons
Attribution-NonCommercial-ShareAlike
3.0
Unported (CC BY-NC-SA 3.0). URL consultato il 31
dicembre 2011.

[41] Art. 20 della Legge Italiana sul Diritto d'autore

[42] Before Licensing. URL consultato il 10 gennaio 2012.
[43] Collecting Society Projects. URL consultato il 10 gennaio
2012.
[44] LDA
[45] Appunti di lavoro CC
[46] Case Law - CC Wiki. URL consultato il 10 gennaio 2012.
[47] Privacy and Terms of Use. URL consultato il 1 gennaio
2012.
[48] CERN. URL consultato il 2 ottobre 2011.
[49] The Wikinews Licensure Poll is closed. URL consultato il
1 gennaio 2012.
[50] Licensing. URL consultato il 1 gennaio 2012.
[51] Are TEDTalks copyrighted?. URL consultato il 1
gennaio 2012.
[52] Government Use of Creative Commons. URL consultato
il 2 ottobre 2011.
[53] Copyright Policy | The White House. URL consultato il 2
ottobre 2011.
[54] Camera dei deputati, Il Progetto. URL consultato il 1
gennaio 2012.
[55] Note legali. URL consultato il 1 gennaio 2012.
[56] Ricerca dataset. URL consultato il 1 gennaio 2012.

Creative
Commons,
Creative
Commons
Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported (CC BY-NC-ND 3.0). URL consultato il 31
dicembre 2011.
Creative Commons, CC0 1.0 Universal (CC0 1.0)
Public Domain Dedication. URL consultato il 31
dicembre 2011.
Altre fonti
Aliprandi, Creative Commons: manuale operativo.
Guida all'uso delle licenze e degli altri strumenti CC,
ed. Stampa Alternativa, 2008
Aliprandi, Teoria e pratica del copyleft - Guida
all'uso delle licenze opencontent, ed. NDA press,
2006
Aliprandi (a cura di), Compendio di libert informatica e cultura open, ed. PrimaOra, 2006
Lessig, Cultura libera. Un equilibrio fra anarchia e controllo, contro l'estremismo della propriet
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[57] Istat.it - note legali. URL consultato il 2 ottobre 2011.

14 Voci correlate
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Bibliograa

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17 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

17
17.1

Fonti per testo e immagini; autori; licenze

Testo

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Wisbot, SanniBot, SieBot, PaulMcPazzi, Fioravante Patrone, Pracchia-78, Bottuzzu, No2, ^musaz, CarsracBot, LaaknorBot, Marco 27,
Luckas-bot, FrescoBot, Ptbotgourou, Umberto NURS, Baboz, Lepido, AttoBot, Euphydryas, Alicecila, RedBot, Dega180, Dinamik-bot,
Horcrux92, LoStrangolatore, EmausBot, ZroBot, Marco Lunghi, Wilcott, SicilianoBot, Taueres, MLWatts, Bradipo Lento, SoundOfSoul,
Francescabobba, Mey9026, NotChiara, Ricordisamoa, Paroledipolvere, Botcrux, MiM, ValterVBot, AxelCruise, Addbot, ClaudioArtusio
e Anonimo: 35

17.2

Immagini

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