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Capitolo 1-2
Origini e sviluppi della psicologia scientifica
Metodi di ricerca in psicologia
Psicologia: significa discorso sullanima.
Teoria Ingenua E Teoria Scientifica:
le conoscenze acquisite tramite lesperienza sono utili per elaborare delle
teorie in grado di spiegare il comportamento nostro e altrui. Tali teorie dette
ingenue sono fondate su conoscenze poco attendibili poich basata su criteri
approssimativi. Lesperienze infatti soggetta a errori e non possibile
dimostrarla. Le teorie ingenue applicate alla spiegazione della condotta umana
conducono alla psicologia del senso comune (psicologia ingenua). Tale
psicologia ci porta a capire e interpretare i comportamenti altrui tramite il
ragionamento pratico, ci aiuta a gestire circostanze complesse. Tuttavia le
teorie della psicologia ingenua non in grado di accertare le conoscenze che
fornisce.
Se introduciamo processi di verifica rigorosi, otteniamo conoscenze dotate di
maggiore validit e attendibilit. qui che entra in gioco la psicologia
scientifica, fondata sul metodo sperimentale che offre affidabilit sulle
spiegazioni fornite. Tale metodo stato messo appunto nel 600 prima da
Newton poi da Galileo. Per Galileo il metodo sperimentale consiste nellunione
delle esperienze. In tal modo era possibile giungere a un livello soddisfacente
di comprensione mediante una connessione fra teoria e fatti. Questi ultimi non
sono separati ma accomunati dallintreccio fra oggetto ovvero ci che osservo,
e metodo ovvero il modo in cui osservo. La psicologia scientifica si fonda sul
sapere della psicologia ingenua.
Percorso Standard Della Ricerca In Psicologia:
consideriamo le varie tappe del ricercatore nella ricerca psicologica:
interesse di partenza: allinizio dellattivit di ricerca vi lo stupore
davanti a qualcosa di ignoto. Il punto di partenza il pensiero creativo e
produttivo. Tale interesse implica la domanda di ricerca, che cosa voglio
studiare? Perch? Cosa voglio raggiungere? La domanda di ricerca per
dev essere compatibile con il materiale a disposizione del ricercatore
(strumenti, laboratorio, risorse umane eccetera). La domanda di ricerca
non pu essere banale ma occorre che abbia aspetti di novit.
lipotesi di ricerca: la domanda di ricerca va tradotta in ipotesi di ricerca.
Le ipotesi devono essere precise facendo riferimento a fenomeni
registrabili mediante i protocolli sperimentali. Unipotesi enunciata in
proposizioni se( se si verificano certe condizioni-antecedente), allora
(allora sono prevedibili determinati esiti-conseguente). Il legame fra
antecedente e conseguente consiste nella relazione causa effetto. Data
lipotesi il ricercatore deve proseguire con delle verifiche sperimentali.
Poich durante le verifiche si possono commettere degli errori, gli
studiosi hanno fatto ricorso alla via indiretta di verifica dellipotesi. Essi si
sentono autorizzati ad accettarla solo se riescono a dimostrare che
lipotesi opposta (ipotesi nulla falsa). La totalit dei risultati in base ai
quali ci sentiamo giustificati a rigettare lipotesi nulla detta regione
critica, regolata dalle leggi della probabilit. Se i dati che otteniamo
Capitolo 3
Sensazione e percezione
La Sensazione
Lambiente che ci circonda entro cui noi perennemente stiamo ci fornisce in
continuazione degli stimoli (particolari manifestazioni delle diverse forme di
energia quali le radiazione luminose). Tali stimoli giungono a noi e vengono
percepiti tramite gli organi di senso. La sensazione pu essere definita come
limpressione soggettiva, immediata e semplice che corrisponde a una data
intensit dello stimolo fisico. Sono eventi privati e soggettivi ma molto simili a
quelli che un altro individuo pu provare, quando entrambi sono sottoposti allo
stesso stimolo. Questa situazione di confrontabilit fra le sensazioni di differenti
soggetti dovuta a una relazione fra lo stimolo fisico e la sensazione
medesima. Sono le relazioni psicofisiche, che costituiscono una sorta di
interfaccia fra la realt esterna(fisica) e la realt interna(mentale). Il nostro
organismo molto limitato, infatti noi siamo capaci di cogliere gli stimoli solo
quando questi ultimi hanno una certa intensit. Questo stimolo fisico deve
raggiungere un livello minimo per riuscire a suscitare una sensazione, tale
livello detto soglia assoluta e segna il confine fra gli stimoli che vengono
recepiti dallorganismo (stimoli sovra liminari) e gli stimoli che, pur essendo
presenti, non sono avvertiti dallindividuo (stimoli infraliminari). La soglia
assoluta il valore di uno stimolo che nel 50%dei casi pu suscitare la
sensazione corrispondente. c cmq una soglia assoluta iniziale al di sotto della
quale lo stimolo nn viene avvertito. mentre al di sopra della soglia assoluta
terminale, la sensazione si trasforma e colpisce altri sensi. Anche la variazione
di intensit (in decremento o aumento) fra due stimoli della stessa natura
devessere elevata per essere colta dal nostro organismo.
Capitolo4
Attenzione,coscienza,azione
Attenzione:
istante lo stato attuale del mondo con quello previsto in base alla propria
esperienza a alle proprie conoscenze e aspettative (consapevolezza cognitiva).
-esercita un controllo sui processi cognitivi, che consente di pianificare le nostre
attivit mentali. Svolge funzione di rilevatore di errori, una vota rilevati ne
modifica le loro condizioni.
-la coscienza consapevole di se stessa. Tale capacit di auto riflessione alla
base sia dellevoluzione della nostra specie sia dello sviluppo psicologico
dellindividuo.
IN BREVE La coscienza consiste nella capacit di rispondere agli stimoli
provenienti dallambiente. La coscienza esercita anche unattivit di controllo
sui processi cognitivi rendendo possibile organizzare le nostre attivit,
interromperle o modificarle se necessario.
Anche se ha una funzione autonoma, si fonda su processi inconsci come
afferm Freud gi alla fine dell800 portando lesempio delliceberg la
coscienza solo la punta mentre tutto il resto rappresenta linconscio. Occorre
distinguere alcuni livelli: s originario, s nucleare, s autobiografico.
Nel primo abbiamo percezione del nostro organismo. Sono segnali di tipo
interocettivi (suscitati dai visceri) e propriocettivi (generati dalle condizioni
fisiologiche de corpo, contrazione dei muscoli ecc..).
Nel s nucleare gli stimoli somatoviscerali dipendono anche da informazioni
provenienti dagli stimoli dellambiente. la connessione fra ci che riguarda il
nostro corpo e ci che avviene al di fuori di noi in questa situazione. la
coscienza del presente.
Nel s autobiografico non solo siamo consapevoli di ci che accade in questo
momento, ma anche di ci che accaduto in passato e di ci che prefiguriamo
possa accadere in futuro.
La coscienza assume forme fra loro differenti, tali forme quando escono dai
confini standard entrano in zone specifiche dette stati alterati della coscienza
che sono: il sonno, la meditazione e lipnosi.
SONNO: uno stato dellorganismo nel quale si ha una riduzione del livello di
coscienza. dato dallalternanza sonno-veglia. Ci sono 2 livelli di veglia: veglia
attiva (ad occhi aperti presenta onde cerebrali rapide e irregolari) e veglia
rilassata (ad occhi chiusi, onde lente e regolari). Quando ci addormentiamo
passiamo al 1 stadio del sonno, poi si arriva al 2, 3 e 4. Nel 4, sonno
profondo, + difficile svegliare il sogg (si possono avere episodi di
sonnambulismo). Dal 4 si ritorna al 1 e questa fase detta fase REM (si
compiono dei rapidi movimenti oculari). Durante la notte si hanno da 4 a 6 cicli
di sonno. Nella fase REM si ha un cervello attivo in un corpo paralizzato, la
fase in cui si sogna. Va distinto dalla fase NREM (non rem) che prevale nelle
prime ore del sonno.
Il sonno non uguale x tutti in termini di durata e qualit. Esistono i tipi detti
ALLODOLE si addormentano presto e si svegliano presto; poi ci sono i GUFI
che si addormentano a tarda notte e tendono a svegliarsi in tarda mattinata.
Perch si dorme? 2 teorie: ristorativa (come recupero delle risorse);
circadiana (come protezione della vulnerabilit della specie). La privazione dal
sonno pu determinare dopo alcuni giorni la comparsa di MICROSONNI (le
palpebre si chiudono e nn si risponde agli stimoli esterni x pochi secondi). Ci
che regola il sonno e la veglia sono i ritmi circadiani che hanno delle
variazioni connesse a fattori ambientali e socioculturali. (benessere economico,
clima freddo o caldo, vita stressante, povert).
Da accertare.{TEORIE sui sogni: psicoanalitica sullinterpretazione dei
sogni (Freud i sogni sono scatenati da desideri repressi dallinconscio , spesso
sessuali); rielaborativi dei sogni (i sogni sono la rielaborazione dei dati assunti
Capitolo5
Rappresentazione,conoscenza,simulazione mentale
Per affrontare e governare lambiente in cui viviamo, le informazioni da esso
provenienti vanno non solo acquisite (percezione), selezionate e
ricercate(attenzione e coscienza), ma anche elaborate a livello mentale il
nostro scopo quello di avere una rappresentazione mentale abbastanza
fedele e completa del mondo con cui dobbiamo interagire. Per
rappresentazione mentale si intendono le immagini, simboli o modelli presenti
nella mente,basati su una mappa cerebrale,in corrispondenza a un certo
oggetto o evento. Le r.mentali sono basate sullesperienza in modo da
collegare ci che abbiamo in mente con ci che esiste nellambiente. La mente
in grado di fare calcoli, confronti, combinazioni, equivalenze ecc.. questi
processi sono resi possibili dalla mente computazionale. I processi mentali sono
gli stessi per tutti: le rappresentazioni mentali sarebbero quindi combinazioni di
concetti semplici innati, intesi come entit univoche, chiuse e discrete, in grado
di esprimere verit necessarie (linguaggio della mente). In base a tale
linguaggio, Fodor ha proposto una concezione fortemente localizzatrice della
mente, organizzata in moduli (cassetti), ciascuno dei quali con una determinata
struttura specializzata che lo rende un sistema esperto rispetto allambiente
(modularismo). Le caratteristiche dei moduli sono differenti:
-sono dominio-specifici, in grado di elaborare informazioni riguardanti un
ambito ristretto della realt
-sono veloci, in grado di risolvere problemi in brevi periodi di tempo
-sono vincolati, attribuiscono una determinata struttura alla mente e pu
funzionare solo attraverso processi predefiniti.
Oggi pi che parlare di mente modulare si parla di mente modulare adatta,
corretto dire che la mente in grado di adattarsi alle situazioni.
Alla teoria della mente proposta dal modularismo, si contrappone quella che
afferma che la mente sia fondata momento per momento sullinterazione
senso-motoria con lambiente. una mente situata e radicata nel corpo.
Questo tipo di mente estesa al contesto, impegnata a funzionare come guida
di controllo per il comportamento. Un contributo a tale teoria stato aggiunto
dalla scoperta dei neuroni specchio, fatta in Italia a met degli anni novanta.
Scoperti dapprima nelle scimmie, tali neuroni sono in grado di porre
nellanimale la percezione delle azioni eseguite da altri con il proprio repertorio
di azioni, mettendosi nella condizione di ottenere una comprensione immediata
di ci che viene osservato. Negli umani i neuroni specchio si basano
sullimitazione. Gli stimoli visivi prodotti dal comportamento di qualcun altro
tra loro collegate. Sono utili per il funzionamento della mente, perch facilitano
la risoluzione dei problemi.
La conoscenza si divide in procedurale e conoscenza tacita.
La prima un tipo di conoscenza acquisita tramite le azioni e le procedure.
Promuove lacquisizione di nuove teorie, modelli,o concetti. Sono il che cosa
sappiamo e riguardano i fatti della scienza. Sono anche il come sappiamo fare
le cose.
La seconda (c.tacita), linsieme delle conoscenze ricavate, in maniera
progressiva, dalle pratiche quotidiane e dai procedimenti seguiti per
raggiungere un certo risultato. in larga misura inconsapevole. Consente
allindividuo di muoversi in modo efficace allinterno del proprio habitat grazie
allacquisizione di un buon livello di conoscenza generale.
La Simulazione Mentale:
la mente e il cervello sono in grado di simulare la realt. In tal caso si parler di
mente simulativa. La simulazione la riproduzione di oggetti o eventi
attraverso lelaborazione di appositi modelli. La simulazione ha enormi
vantaggi per la conoscenza e la comprensione dellesperienza, poich consente
di esplorare un numero elevato di funzioni e processi mentali: dalla
ricostruzione del passato, alla creativit alla presa di decisione ecc. la
simulazione anche un motore potente della nostra creativit. Nellambito
scientifico e tecnologico, la simulazione la delineazione di nuove prospettive
e traiettorie. unanticipazione della realt del futuro. il creare cose che
ancora non esistono. Oltre i pro esistono anche i contro, infatti la simulazione
pu condurre gli individui a simulazioni deliranti, con un elevato grado di
deformazione rispetto alla realt.
Capitolo6
Apprendimento ed esperienza
Apprendimento: gli uomini, come tutti gli esseri viventi, ha dei
comportamenti innati: in base alle nostre esperienze possiamo fare previsioni e
adattarci allambiente.
Lapprendimento inteso come modificazione relativamente duratura e stabile
del comportamento a seguito di unesperienza, di solito ripetuta nel tempo.
Apprendimento situato
La radice dellapprendimento lesperienza. Lapprendimento
necessario, un obbligo, noi non possiamo non imparare.
Lapprendimento situato si distingue in:
-apprendimento intenzionale: orientato al raggiungimento di uno scopo.
-apprendimento accidentale: imparare per caso. Senza volontariet.
-apprendimento contingente: la combinazione fra elementi provenienti
dallambiente ed elementi provenienti dai nostri interessi.
classico, da lui chiamato rispondente. Skinner assume che la mente sia come
una scatola nera non osservabile sul piano sperimentale quindi da ignorare.
Il rinforzo una ricompensa in grado di aumentare la probabilit di produrre il
comportamento in oggetto. I rinforzi possono essere positivi (una
gratificazione, come cibo o lacqua) o negativi(leliminazione di una situazione
spiacevole, come la cessazione di una lieve scossa elettrica sul pavimento della
gabbia o di un rumore fastidioso). I rinforzi hanno come scopo quello di
aumentare la probabilit della frequenza del comportamento in oggetto. A
questo riguardo skinner distingue nettamente rinforzo e punizione. La
punizione consiste nella realizzazione di una situazione spiacevole con lo scopo
di diminuire, ma non di annullare, la probabilit della frequenza di un certo
comportamento. Al pari del rinforzo anche la punizione va distinta in positiva e
negativa, positiva quando consiste in uno stimolo doloroso per il soggetto
(come un castigo) negativa quando consiste nella sottrazione di qualcosa di
gratificante (il divertimento o il cibo). I rinforzi possono essere nuovamente
divisi in primari e secondari: nel primario abbiamo eventi che soddisfano il
bisogno fondamentale dellindividuo, nel secondo caso siamo in presenza di
stimoli che sono egualmente in grado di rafforzare l comportamento in oggetto.
Skinner introduce anche il modellamento, dato che un animale poteva metterci
anche molto tempo prima di premere la leva che gli consentisse di avere il
premio, skinner osservava lanimale e gli faceva avere un po di cibo ogni volta
che esso si avvicinava di pi a quella parte della gabbia dove vi era la leva.
Rinforzando cos la risposta di avvicinamento, rendeva pi probabile il
raggiungimento del bersaglio (premere la leva).
Lapprendimento non avviene per caso, ma lesito di un processo attivo e
intelligente. La connessioni degli elementi distribuiti nellambiente, avviene
allimprovviso come una sorta di intuizione. Lapprendimento consiste in tale
processo. Prendiamo come esempio lesperimento realizzato da Kohler, egli
pone uno scimpanz davanti ad una soluzione apparentemente irrisolvibile. Ad
una certa distanza, fuori dalla gabbia, vi una banana, ma lanimale non pu
recuperarla a causa della distanza. Prova ripetute volte ad afferrare la banano
con larto superiore, ma niente da fare. Deluso dal suo insuccesso lanimale
riprende a gironzolare nella gabbia e a giocherellare con alcuni bastoni che
sono stati posti allinterno. Ad un certo punto lanimale afferra un bastone, si
dirige verso le sbarre della gabbia e con il bastone avvicina la banana fino a
poterla afferrare con la mano. Tale apprendimento detto apprendimento per
insight , la soluzione appare allimprovviso.
Apprendimento da modelli
-Apprendimento individuale: la competenza nellacquisire nuove informazioni
a seguito di unesperienza personale nellinterazione diretta con lambiente.
-Apprendimento sociale: inteso come la capacit di acquisire nuove conoscenze
e pratiche tramite e con i propri consimili. un apprendimento da modelli,
poich implica uninterazione indiretta con lambiente, fondata sullesperienza
di altri.
-imprinting:
un apprendimento qualitativamente diverso da quello
associativo. La costruzione del legame sociale neonato-modello guidata da
dispositivi genetici, avviene nel corso di un breve periodo ed irreversibile.
-apprendimento osservativo:
si basa su una rete complessa di dispositivi che comprendono lattivit dei
neuroni specchio. una forma di apprendimento che avviene senza bisogno di
ricorrere a un rinforzo diretto.
-apprendimento imitativo: si manifesta quando un individuo osserva il
comportamento di un modello senza attuare nessuna azione,quindi, il soggetto
non esprime alcuna diretta conseguenza.
Capitolo7
Memoria e oblio
Memoria: la memoria la capacit di conservare nel tempo le informazioni
apprese e di recuperarle quando servono in modo pertinente. Essa la nostra
storia come individui (memoria personale) e come comunit cui apparteniamo
(memoria collettiva). La memoria pur essendo molto estesa non infinita.
limitata sia in termini quantitativi sia in termini di durata. La memoria quindi
connessa alloblio. Esistono due tipi di memoria a lungo termine e memoria di
lavoro detta anche a breve termine.
Per poter collocare le informazioni nei depositi di memoria occorre prima di
tutto codificarli. La codifica consiste nel trasformare uninformazione in una
rappresentazione mentale collocata in un deposito di memoria. Ci sono diversi
fattori che potenziano il processo di codifica:
-effetto produzione:la partecipazione attiva nella produzione dellinformazione
da ricordare
-effetto distanziamento temporale: a parit del numero delle ripetizioni, la
codifica degli stimoli assai pi potente se distribuita nel tempo in differenti
periodi, anzich essere concentrata in un periodo unico.
Se ammassiamo la codifica in una volta sola, rischiamo di essere distratti e di
annoiarci. Questa integrazione consente di ricordare un oggetto come unit.
La memoria a lungo termine si distingue in:
-memoria procedurale e memoria dichiarativa: la prima riguarda la
conservazione delle competenze e procedure con cui fare le cose. Mentre la
seconda concerne la conservazione delle conoscenze sui fatti che possono
essere acquisite in una volta sola e che sono direttamente accessibili alla
coscienza. La loro differenza si esprime rispettivamente con: il sapere cosa e il
sapere come.
-memoria semantica e memoria episodica: la prima va considerata come un
lessico mentale che organizza le conoscenze che una persona possiede circa le
parole e i simboli, i significati e i concetti. Mentre la seconda si riferisce alla
capacit di memorizzare e recuperare eventi specifici e contiene informazioni
spaziali e temporali che definiscono il dove e il quando levento ha avuto luogo.
-memoria esplicita e memoria implicita: la prima la conservazione di
informazioni che riguardano specifici eventi o conoscenze generali. un
processo consapevole, poich sappiamo di ricordare. La seconda riguarda la
capacit di ricordare senza averne consapevolezza, poich una conoscenza
che si manifesta in prestazioni senza che il soggetto ne abbia coscienza.
-memoria autobiografica: per indicare la capacit di conservare le informazioni
e le conoscenze legate al s a partire dagli inizi della seconda infanzia (verso i
3 anni).
-memoria del passato e memoria del futuro: la prima detta anche memoria
retrospettiva che riguarda gli episodi del passato. Mentre la seconda la
memoria prospettica che non altro che la memoria per gli eventi futuri.
La memoria unorganizzazione dinamica delle informazioni che pur
prevedendo magazzini e registri di dati,implica una sequenza continua di
Capitolo8
Decisione,ragionamento,creativit
Solitamente quando abbiamo una sensazione ambigua riguardo a ci che
abbiamo sentito, la nostra prima impressione fare da matrice per le
impressioni seguenti. Questo avviene tramite il sistema di riconoscimento che c
fa assumere una certa probabilit a priori sulle impressioni. Quando poi
otteniamo nuove informazioni, siamo disposti a cambiare limpressione iniziale,
ma sempre da essa partono poi i lavori di elaborazione. questa procedura
rapidissima e inconscia.
La decisione. Quando dobbiamo prendere una decisione,qualsiasi essa sia, si
va a creare una sorta di albero decisionale nella nostra mente. Esso parte dal
punto esso parte dal punto di decisione (il momento in cui siamo posti dinanzi
alla scelta) e si dirama nella possibilit dello status quo (mantenere la
situazione com) oppure si dirama verso unaltra situa scelta . ovviamente
prendere una scelta diversa comporta dei rischi (ad es finire in una situazione
peggiore di quella precedente) senza contare ovviamente la possibilit del lato
positivo, daltro canto anche il rimanere sullo status quo pu
comportare dei
rischi (perdere una buona occasione). Quando siamo posti davanti a delle
scelte che in possibilit possono o farci vincere o farci perdere, subentra la
tendenza dellavversione alle perdite, grazie la quale si rischia pure di evitarle
(finendo in possibilit in una situazione di maggiore perdita), questo perch
chiaro che e perdite fanno pi male rispetto al guadagno. Inoltre quando si vive
in questa avversione,subentra anche leffetto dotazione,ovvero la preferenza
per ci che si ha per il fatto stesso che in nostro possesso. Ovviamente
prendere una scelta non semplice, poich subentrano diverse e infinite
variabili come il rapporto tra le possibili decisione, il passare del tempo e
lutilit soggettiva. Capita alcune volte per che abbiamo cadute
dellautocontrollo,scegliendo le azioni di gratificazione immediate. Queste, per
quanto piacevoli sul momento,possono avere pessimi risultati nel futuro (come
labuso di alcool oo lutilizzo di sostanze stupefacenti). Siamo indotti a
Capitolo9
Comunicazione e linguaggio
Noi siamo esseri comunicanti. La comunicazione non un mezzo per mettersi
in contatto con qualcuno, bens un vincolo costitutivo con noi stessi, costituisce
una piattaforma mentale in cui convengono le funzioni cognitive,relazionali ed
espressive. Come gi detto tramite il simbolo che lessere umano ha potuto
iniziare a comunicare come al giorno doggi.
necessari precisare che la comunicazione non coincide con il
comportamento,inteso come una qualsiasi azione motoria di un individuo
osservabile in una qualche maniera da un altro. Vi per tra essi un rapporto di
inclusione: ogni comunicazione un comportamento ma non ogni
comportamento una comunicazione, poich nella comunicazione deve esserci
necessariamente un cert grado di intenzionalit. Similmente, necessario