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96
Ottobre
2014
4,90
in Italia
DallEllesponto
allHindukush,
le imprese del
condottiero greco
tra Persiani, Medi,
Frigi e Indiani
ALESSANDRO MAGNO
OLTRE I CONFINI
DEL MONDO
1870: Parigi prov a
fermare Berlino. E le and molto male
da Atene
a Firenze, perch il genio
esplose l e allora
la crisi ambientale
che travolse le civilt
tradimenti e
congiure nella Genova dei Doria
LA TELEVISIONE
DI MUSSOLINI
Sorpresa: gi
negli Anni 30
lItalia trasmetteva
programmi tv.
Sotto gli occhi
di Benito
A
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SETTIM
TRENTA SECOLI DI SESSO: una raccolta di tutti i migliori articoli di Focus Storia. Da Elena di
Troia a Casanova, da Madame de Pompadour a Rudy Valentino... Dallantichit ad oggi la sorte
del mondo, in fondo in fondo, sempre stata scritta sotto le lenzuola.
96
focusstoria.it
ottobre 2014
IN PI...
Jacopo Loredan
direttore
RUBRICHE
4 LA PAGINA
DEI LETTORI
6 NOVIT & SCOPERTE
9 AGENDA
10 MICROSTORIA
76 UNA FOTO, UN FATTO
78 PITTORACCONTI
80 TECNOVINTAGE
81 CURIOSARIO
82 DOMANDE & RISPOSTE
110 FLASHBACK
12 La Tv di Benito
I primi programmi
televisivi italiani sono
del 1939. Poi per
arriv la guerra...
18 Congiura
alla genovese
BRIDGEMANART
Il rocambolesco
tentativo dei Fieschi di
rovesciare il signore di
Genova, Andrea Doria.
Alessandro contro i
Persiani, in un altorilievo
ellenistico oggi a Istanbul.
Lepopea di Alessandro
34
Alexandros, il semidio
I molti volti (contraddittori) di un condottiero che entr
nel mito mentre era ancora in vita.
40
Il mondo di Alessandro
Le cartine e le date delle conquiste, dalla Macedonia allIndo.
42
Professor Aristotele
Il filosofo greco fu precettore di Alessandro: ma non fu un rapporto facile.
48
A casa del nemico
A tu per tu con i Persiani, il popolo che fond la prima superpotenza
dellantichit. E dei quali Alessandro fu il vero erede.
54
Di padre in figlio
Filippo II, padre di Alessandro e re di Macedonia, in pochi anni sottomise
lintero Egeo. Ma chi era il suo popolo, e come viveva?
60
62
68
Un impero multietnico
Origini, usi, costumi e destino delle genti sottomesse da Alessandro.
24 Un genio
tira laltro
Il talento sembra
esplodere in certe
epoche e luoghi:
ecco perch.
84 A.D. 536. La
natura si ribella
Uneruzione vulcanica
e il passaggio di una
cometa 1.500 anni fa
scrissero la Storia.
90 La guerra
del II Reich
Il conflitto francoprussiano del 1870-71
96 Hai da
accendere?
Dalla pietra focaia
allaccendino a gas, i
trucchi accendifuoco.
98 Un anarchico a
New York
La morte sospetta di
Andrea Salsedo da
Pantelleria, che nel
1920 vol gi dal
grattacielo dellFbi.
Inviateci opinioni, idee, proposte, critiche. Pubblicheremo le pi interessanti oltre a una selezione
dei commenti alla nostra pagina Facebook. (www.facebook.com/FocusStoria). Scrivete a
Focus Storia, via Battistotti Sassi 11/a, 20133 Milano o alle-mail redazione@focusstoria.it
Alexandre
Dumas padre.
STORIE DITALIA
MILANO
Antonio Boggia
un cattolico
molto devoto: qui
rappresentato mentre
porta il baldacchino
durante una processione.
Il MOSTRO
dI MIlANO
veva appena passato la sessantina, ma sembrava pi giovane, portava i capelli bianchi lunghi, aveva folte sopracciglia nere e piccoli occhi verdi. Di modi
calmi, con un esteriore quasi di bonariet,
esatto osservatore delle pratiche religiose,
estraneo, almeno apparentemente, a viziose tendenze. Cos lo definiva il quotidiano La Lombardia. A vederlo non pareva
possibile che fosse un assassino. Luomo,
che si chiamava Antonio Boggia, era seduto in un ufficio del Palazzo di Giustizia
di Milano con laccusa di avere ucciso una
donna. Interrogato per oltre due settimane continuava per a dichiararsi innocente e a lamentare forti dolori alla testa. Era
il marzo del 1860 e di fronte a lui si trovava il giudice che laveva fatto arrestare,
Giulio Cesare Crivelli.
Un vicino di casa del Boggia, tale Giovanni Maurier, preoccupato per la prolungata assenza della madre, Ester
Perrocchio, aveva sporto denuncia accusando Antonio. La donna era scomparsa da dieci mesi e Boggia, guarda caso, aveva
ricevuto subito dopo una procura per gestire i beni della signora, in particolare il palazzo di via Santa Marta.
Contro luomo cerano testimonianze inequivocabili,
Antonio
Boggia,
il primo
serial killer
italiano,
nato a Milano
nel 1799.
dere il cerchio. Per placare Maurier, Boggia gli aveva persino offerto quello stesso appartamento: la Perrocchio, secondo
quanto raccontava lui, aveva deciso di trasferirsi a Como.
Boggia sferra
il primo colpo
di scure contro
Angelo Ribbone, attirato
nel magazzino della
Stretta (vicolo) Bagnera
con la scusa di vendergli
alcuni tubi.
Un cadavere smembrato
in contrada Santa Marta
Mancava a questo punto solo una confessione. Quando Boggia si accorse di non
avere pi scampo, e sperando in una riduzione di pena, confess di avere uccisa la
Perrocchio nel maggio dellanno scorso, di
averla sepolta nella casa chessa possedeva ed abitava in contrada di Santa Marta,
daver quindi ottenuto il mandato di procura, presentando una persona che si facesse credere essere la Perrocchio ed aver
trattati parecchi interessi della sua vittima
con questo falso mandato.
Cos il giudice, il pomeriggio di quello
stesso giorno, dispose una perquisizione nella casa di via Santa Marta. Dove, scavando in un sottoscala, fu ritrovato il cadavere della povera donna, mutilato e in stato di decomposizione, le gambe staccate
dal busto da una parte e il cranio
dallaltra, fracassato e riempito con frammenti ossei. Ester
Perrocchio non soltanto era
stata uccisa, ma anche orrendamente fatta a pezzi.
Ester Perrocchio
viene uccisa nella
propria abitazione.
Boggia, dopo aver
frugato in casa in
cerca di valori, si ferma
addirittura a dormire l.
92
Il mostro di Milano
Ho letto con molto interesse su
Focus Storia n 94 larticolo su
Antonio Boggia [...]. Vorrei aggiungere alcuni particolari: lesecuzione
pubblica del Boggia fu lultima
avvenuta a Milano e anche lultima
sentenza di morte del neonato Regno dItalia, infatti la pena di morte
fu abolita nel 1890, salvo essere
ripristinata durante il ventennio
fascista. Poich non vi erano boia
disponibili sulla piazza di Milano,
vennero fatti venire due boia,
uno da Parma e uno da Torino. Il
patibolo venne effettivamente
eretto fra via Bligny e via Beatrice
dEste, cio fra Porta Vigentina e
Porta Ludovica, e pare che lavidit
di denaro di Boggia, che era poi il
motivo per cui aveva commesso
una serie di efferati omicidi, non
venisse meno neppure in punto di
morte, tant che chiese un compenso in denaro a un fotografo
che voleva immortalarlo poche ore
prima dellesecuzione.
I confini mobili
del Messico
Nella cartina di Focus Storia
n 88 a pag. 88, la frontiera fra Usa
e Messico indicata non quella
decisa con il Trattato di Guadalupe
Hidalgo del 2 febbraio 1848, che
correva leggermente pi a nord,
ma quella stabilita dal Trattato de
La Mesilla del 24 giugno 1853,
allorch 30.000 miglia quadrate di
territorio messicano, oggi incluse
negli Stati di Arizona e Nuovo
Messico, furono vendute agli Usa
dal dittatore messicano Antonio
... e il dodicesimo
Nella Top Ten dei cannoni avrebbe
meritato sicuramente un posto il
Parisgeschtz, anche conosciuto
come cannone del Kaiser Guglielmo, usato dallesercito tedesco nel
1918 per bombardare Parigi. Poteva sparare proiettili del calibro 210
mm da 119 kg a oltre 120 km, cifre
che a mio avviso gli garantiscono
un posto in quella classifica.
Lorenzo Righi
Lundicesimo cannone
Vorrei aggiungere alla Top Ten dei
supercannoni (Focus Storia n 94)
un undicesimo gingillo.
Mi riferisco al cosiddetto supercannone di Saddam Hussein, la
cui vicenda, tra la fine degli Anni
80 e linizio del Anni 90, infiamm
la diplomazia di mezzo mondo,
Italia compresa. Da quel che a oggi
dato sapere, progettato, sviluppato e realizzato in parte, in conseguenza del cosiddetto Progetto
Babilonia, esso avrebbe dovuto
dotare le forze armate irachene di
unarma a lunghissima gittata (da
1.000 mm), in grado di colpire le
nazioni confinanti (Iran, Kuwait e
Israele, su tutti), con bombe chimiche, batteriologiche o nucleari.
La Societ delle fucine di Terni
[...] pare avesse realizzato alcune
parti dellarma in questione, delle
quali almeno una raggiunse effettivamente Baghdad (attraverso la
Giordania) [...] e di cui unaltra fu
fermata prima dellimbarco su una
nave-cargo.
Daniele Venturi
Il cannone del
Kaiser Guglielmo.
MONDADORI PORTFOLIO/WWW.BRIDGEMANART.COM
ALINARI/GRANGER
Il martello di Thor
La Grande
guerra
DIGITALE
Combattivo
Il dio nordico Thor con la
sua arma magica, contro i
Giganti. Un amuleto a forma
di martello di Thor (sotto
a sinistra) stato
ritrovato in Danimarca.
SSIMO
NEL PRO
S
DI FOCU
NUMERO IA ALLA
L
A
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L
STORIA,
DELLA
VIGILIA
GUERRA
GRANDE
Embedded
IN PILLOLE
Mummie prefaraoniche
Soldati americani
avanzano in Europa
nel 1918. In alto, due
delle centinaia di opere
di artisti americani al
fronte, digitalizzate dalla
Smithsonian Institution.
Sotto il Duomo
Identikit di un medioevale
Nel 1918 il
Dipartimento
della guerra Usa
invi alcuni artisti
al fronte per
raccontare la vita
dei soldati. Oggi
quelle opere sono
visibili sul Web.
Cervantes segreto
MONDADORI PORTFOLIO/WWW.BRIDGEMANART.COM
a Prima guerra mondiale coinvolse numerosi artisti provenienti da tutti i Paesi belligeranti: Filippo Marinetti, Umberto Boccioni e Giulio Sartorio
per lItalia, Guillaume Apollinaire per la Francia e Otto
Dix per la Germania.
Illustratori e pittori. Parteciparono anche artisti americani: il War Department americano aveva infatti inviato
al fronte otto artisti, per documentare la guerra e produrre materiale utile a scopo
propagandistico.
Erano sei illustratori di libri
e riviste: William J. Aylward,
Walter J. Duncan, Harvey T.
Dunn, George M. Harding,
Wallace Morgan, Harry E.
Townsend; un architetto e incisore, J. A. Smith; e infine
un pittore, Ernest C. Peixotto.
Questi uomini, che avevano
il grado di capitano del Corpo
del Genio, ebbero carta bianca (nel vero senso della parola) nel descrivere il fronte
e la vita dei soldati. Durante
tutto il 1918 e fino allarmistizio, firmato in novembre,
realizzarono circa 700 opere,
usando diverse tecniche: carboncino, acquarello e china.
Il dentifricio
di una volta
Le rovine di
Lagunita e larea
al computer.
Il piano di
Casablanca
apita di perdere le chiavi, il cellulare e persino... la testa. Ma possibile perdere le enormi rovine di unantica citt? Succede.
Come nel caso di Lagunita, citt maya antica di 14 secoli, riscoperta oggi, dopo 40 anni.
Negli Anni 70 laveva identificata larcheologo americano
Eric Von Euw, ma poi scomparve di nuovo, ingoiata dalla
foresta tropicale dello Yucatn.
Avvistamenti. Le informazioni sulla posizione di Lagunita erano vaghe e inutilizzabili, ha raccontato lautore della ricerca, larcheologo Ivan
Sprajc, dellAccademia slovena di Scienze e Arte. Nella
giungla pu capitare di trovarsi a meno di qualche metro da
un grande sito senza averne il
minimo sospetto: noi, grazie a
unindagine finanziata da vari sponsor, tra cui la KJJ Chari-
ALBUM /CONTRASTO
SCALA
Imbarcazioni di
Tonga in una
stampa depoca.
MOSTRA
LONDRA
ANNIVERSARIO
ROMA
MOSTRA
RANCATE (SVIZZERA)
Doni damore
casa di Augusto e verr riaperta la Casa di Livia, mentre nella Villa di Livia sar riallestito il giardino degli allori, dove limperatore
concedeva appunto gli allori. Nel Foro Romano si pas-
RIEVOCAZIONE
SAGRA STORICA
BREUIL (AO)
La dsarpa
La tradizionale festa per
la discesa delle mandrie dagli
alpeggi dei pascoli pi alti
dEuropa.
28-29 settembre. Info
e programma: 0166946811,
www.lovevda.it.
9
DA COSA
NASCE COSA
PAROLE DIMENTICATE
P U L Z E L L A G G I O
Dal francese pulcelage, derivato dallantico termine pulcele (pulzella), indica la
condizione di donna non sposata e, per estensione (spesso con tono scherzoso), vergine.
MARY EVANS/SCALA
IL NUMERO
IL SIMBOLO
10
MILIONI
AFP/GETTY IMAGES
VOCABOLARIO
COSTA/LEEMAGE
DIPLOMAZIA
La parola deriva da diploma, a sua volta dal greco
diploos, doppio. Il diploma
era il documento piegato
in due che portava con
s il diplomarius, lufficiale
imperiale romano preposto alle relazioni tra Stati. Il
documento divenne poi la
lettera credenziale dei principi, che legittimava i loro
ambasciatori a trattare con
i governanti degli altri Paesi
(sopra, John Kerry, capo
della diplomazia Usa).
TOP TEN
I PI FAMOSI ILLUSIONISTI
J. E. Robert-Houdin (1805-1871)
Considerato il rinnovatore delle arti
magiche, port la magia dalla strada ai
teatri, indossando un elegante abito da
sera e trasformandola in uno spettacolo di
qualit. Invent diversi numeri ancora oggi
utilizzati, come lesperimento di lettura della mente eseguito con il figlio bendato.
LOGGETTO MISTERIOSO
Vi proponiamo, anche in questo numero di Focus Storia,
la foto di un oggetto di uso comune... ma solo fino a qualche
tempo fa! Provate a scoprire di che si tratta e a cosa serviva.
Aspettiamo le vostre risposte, indicando anche la localit, a:
Focus Storia, via Battistotti Sassi, 11/a - 20133 Milano oppure
redazione@focusstoria.it
D.VITTIMBERGA
10
11
ALINARI
SOCIET
FARABOLA
LA
DI
BENITO
13
I programmi prevedevano
2 ore di trasmissioni
al giorno. E i televisori
costavano 15mila lire
(circa 10mila euro)
Teatri di posa
Due immagini tratte dal
Radiocorriere, la rivista
dellEiar, con le foto delle
trasmissioni sperimentali.
Ritrasmissioni olimpiche
Operatori di ripresa durante le Olimpiadi di Berlino del 1936.
Poich in pochi avevano il televisore in casa, le immagini furono
registrate e ritrasmesse nei teatri in varie citt tedesche.
Riprese di qualit
Novembre 1936, lemittente
inglese Bbc comincia a
trasmettere ad alta definizione.
I primi passi
della televisione
GETTY IMAGES
smessa ancora con il sistema elettromeccanico, racconta Diego Verdegiglio, autore del volume La TV di Mussolini. Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista (Castelvecchi). Ma
limmagine entrata nella storia della tv italiana
unaltra, del 1938: quella di un tecnico Eiar,
Manlio Bonini, ripreso dalla telecamera durante
una prova. Altra figura fondamentale fu lingegner Arturo Castellani, fondatore della ditta milanese Safar che con la Magneti Marelli diventer il principale fornitore tecnico dellEiar. La
sua fabbrica produceva tubi catodici su licenza
americana, per Castellani ne produsse una versione migliorata che chiam telepantoscopio
e che fece unottima riuscita.
Dopo le prove sperimentali al Centro di direzione torinese nel 1934, lEiar ebbe sede in Corso Sempione a Milano e in via Asiago a Roma.
Qui, in un attico rialzato fatto costruire per esigenze industriali in deroga al piano regolatore capitolino, furono poi realizzati i set di ripresa delle trasmissioni, mentre la sede veniva collegata al primo trasmettitore tv di Monte Mario
da un enorme cavo coassiale interrato. Intanto
le prime timide sortite del video, in coppia con
lexploit ormai maturo della radio, suscitavano
grande fermento. Con toni alla Asimov, il futurista Marinetti scriveva: Aspettando linvenzione del teletattilismo, del teleprofumo e del tele-
15
Al villaggio
balneare
Mussolini credeva
nella televisione
come utile mezzo di
propaganda e consenso
Cominciano le trasmissioni
Il primo monoscopio (unimmagine televisiva fissa
utile a verificare la qualit della trasmissione video
e degli apparecchi) della Rai, nel 1949.
Cinquantanni
di trasmissioni
FARABOLA (3)
1927 Lamericano
Philo Farnsworth
realizza il primo televisore elettronico.
Rai dannata
FARABOLA
1935 In Germania,
prende avvio la prima programmazione
televisiva regolare.
RINASCIMENTO
Signor
ammiraglio
REALYEASYSTAR
e fosse un film potrebbe cominciare cos: un vecchio con la barba bianca abbandona nottetempo la citt, imboccando una strada di campagna per scampare a un attentato ai suoi danni. Luomo, circondato da
guardie e servit, ha laria fiera di un lupo di mare: un ammiraglio. E un capo
di Stato. Lo Stato quello di Genova, repubblica autonoma guidata da lui, Andrea Doria. Grazie al suo progetto politico, riuscito a portare la pace in una
citt da secoli dilaniata dallinstabilit e
18
Ribelle ingrato
SCALA WWW.SCALARCHIVES.COM
UNA
TRAMA
PERFETTA
la sera del 2 gennaio 1547 e Gian Luigi Fieschi nel suo palazzo
di via Lata, a Genova, riunisce i congiurati. Con la scusa di una
cena convoca i nobili della citt e rivela loro il suo piano per
rovesciare Andrea Doria, invitandoli a partecipare.
REALYEASYSTAR (5)
3
20
Inneggiando alla
libert e alla Francia i
Fieschi tentarono di
far sollevare il popolo.
Ma inutilmente
nel nome del popolo. La sera del 2 gennaio 1547 Gian Luigi radun nel suo palazzo di via Lata (uno dei pi belli della
citt) la nobilt genovese rivelando, tra lo
stupore di tutti, i suoi progetti di congiura
contro quello che considerava un tiranno.
Nel frattempo i fratelli di Gian Luigi, Gerolamo e Ottobono, con i loro fedelissimi,
erano nei vicoli di Genova per impadronirsi della citt in nome della libert e della
repubblica. Giocando sulleffetto sorpresa,
e grazie allimpreparazione dei doriani, i
congiurati riuscirono a occupare una parte della citt, disarmando le poche guardie
in circolazione. Il primo a farne le spese fu
il nipote (e successore designato) dellammiraglio, Giannettino Doria, che usc dal
palazzo allarmato dai rumori provenienti
dal porto: a porta San Tommaso
fu ucciso a colpi di archibugio.
morte improvviSa. La mossa decisiva, tuttavia, spettava a
Gian Luigi. Lasciato il consesso
e indossata larmatura, si rec
anche lui al porto. Ma nel tentativo di assaltare una delle galee
doriane accadde limponderabile: Gian Luigi cadde, pare accidentalmente, in mare e, a causa
della pesante corazza, sprofond
tra i flutti, morendo annegato.
Se fosse un film, la congiura
avrebbe qui il suo colpo di scena
narrativo. Proprio mentre le cose
sembravano mettersi al meglio, i
fratelli Fieschi erano rimasti senza guida, molti nobili si erano
dimostrato indifferenti agli appelli di Gian Luigi, mentre il popolo, che avrebbe dovuto, secondo i piani, insorgere contro il
tiranno, non fece nulla. Nei vicoli silenziosi risuonavano solo le
voci dei cospiratori. La congiura
era senza ombra di dubbio fallita.
I Fieschi sapevano che senza lappoggio
di altri non avrebbero potuto controllare a
lungo la citt. Lunica speranza era un in21
Memoria cancellata
REALYEASYSTAR
Il delfino
Giannettino, nipote di
Andrea Doria, fu lunica
vittima dei congiurati.
22
La crudelt degli uomini di Doria travolse anche i sostenitori dei Fieschi: Vincenzo Calcagno, ex cameriere di Gian Luigi
e poi capitano del contingente entrato in
azione a porta San Tommaso, fu ritenuto
responsabile della morte di Giannettino e
scannato con altri tre. Gli ordini dellammiraglio erano chiari: nessuna piet.
idee vaghe. Ma che cosa sarebbe successo se Gian Luigi non fosse morto e la congiura avesse avuto successo? Per quanto
gli storici abbiano analizzato i documenti,
non si capisce quale fosse il progetto politico: il Fieschi voleva porre al governo di
Genova qualcuno di sua fiducia, o guidare
lui stesso (poco pi che ventenne) la citt? E come avrebbe ripagato il popolo se
si fosse sollevato?
Infine, cera una questione internazionale da non sottovalutare. Genova era sotto
la protezione dellimpero spagnolo di Carlo V, ma faceva gola ai francesi, che si sarebbero voluti impossessare della sua flotta. Eppure, quando fu il momento di intervenire, a Parigi fecero finta di niente, poco
convinti. Lunico a credere nelloperazione era stato Gian Luigi, forse non del tutto consapevole di che cosa significasse governare una citt fondamentale sullo scacchiere europeo del Cinquecento. Cosa che
Andrea Doria, invece, sapeva benissimo.
Federica Ceccherini
Il talento sembra
concentrarsi in
certe epoche
e luoghi, in
cui convivono
personalit
geniali. Perch?
UN GENIO
Innovatori
OLANDA
XVII SEC.
VIENNA
PARIGI
FINE 800
ANNI 20-30
FIRENZE
INFOGRAFICA: VITTORIO SACCHI
400-500
ATENE
TIRA LALTRO
olitario, malinconico e un po matto. questa limmagine romantica del genio, lindividuo molto pi
avanti dei suoi contemporanei, che
tende a isolarsi perch il mondo non lo capisce e lo capir in genere molti anni dopo la sua morte. Unimmagine rinforzata
dallidea antica, e non del tutto superata,
che un genio sia tale fin dalla nascita, destinatario di un dono divino, come si diceva ieri, o di un patrimonio genetico eccezionale, come si direbbe oggi.
Ebbene, questa idea destinata a tramontare. E non solo perch tutti gli studi sulla genialit dimostrano che dietro a
ogni talento eccezionale ci sono sempre
anni e anni di impegno e una buona dose
di stacanovismo. Ma soprattutto perch,
facendo unanalisi storica del fenomeno,
ci si accorge che le menti pi geniali non
sono sparse qua e l nello spazio e nel
tempo, come ci si aspetterebbe se si trattasse di un fenomeno puramente casuale (un dono piovuto dal cielo), ma sono
concentrate in particolari luoghi e in particolari periodi. Insomma: se si va a vedere chi bazzicava nellagor di Atene nel V
secolo a.C., per le vie di Firenze nel Rinascimento, nei porti olandesi del Seicento,
nei salotti della Vienna fin de sicle o nei
caff parigini degli Anni ruggenti, e forse
anche nelle startup della Silicon Valley di
qualche anno fa, viene proprio da pensare
che per diventare un genio sia importante,
prima di tutto, trovarsi nel posto giusto al
momento giusto.
Un essere speciale. Il fenomeno del genio affascina fin dallantichit. I Greci (che
diedero lavvio al culto dei grandi uomini)
lo chiamavano daimon e lo consideravano
una sorta di voce interiore ispirata dagli
di. I Romani lo chiamavano genius (da
geno, generare) per sottolinearne la presenza naturale fin dalla nascita. Unidea, questultima, ripresa durante il Rinascimento, quando
la fama e limmortalit si imposero come virt in
contrapposizione allesaltazione
medioevale dellu25
ATENE
V-IV SECOLO A.C.
sere insegnata o trasmessa ma misteriosamente concessa dalla natura a certe persone e muore con loro.
Spontaneit della creazione, sregolatezza, mancanza di misura e forza rivoluzionaria furono gli ingredienti aggiunti alla ricetta del genio dai romantici: unidea che, attraverso il positivismo, arrivata fino a noi.
lUnatici. Cesare Lombroso aggiunse per un particolare: nel 1877, con la pub-
IL RINASCIMENTO ITALIANO
Fu unepoca segnata dalla singolare fioritura di multiformi
ingegni. La loro caratteristica principale? Leclettismo.
DONATELLO (1386-1466)
Scultore, visse e lavor
soprattutto a Firenze.
GENIO PERCH: super
larte romana classica con
un espressionismo nuovo
e inquieto.
LEONARDO DA VINCI
(1452-1519)
Pittore, ingegnere e scienziato, visse anche a Firenze.
GENIO PERCH: eclettico innovatore, ritenuta la mente pi grande dellumanit.
MICHELANGELO (1475-1564)
Scultore, pittore, architetto
e poeta, si form nella bottega del Ghirlandaio.
GENIO PERCH: con opere
come il David o la Cappella
Sistina, uno degli artisti
pi grandi di sempre.
MASACCIO (1401-1428)
Nel 1418 and a Firenze.
GENIO PERCH: rinnov
la pittura rifiutando gli
eccessi decorativi del
tempo e introducendo
figure plastiche e reali.
FILIPPO BRUNELLESCHI
(1377-1446)
Architetto e ingegnere.
GENIO PERCH: nella grandiosa cupola del Duomo di
Firenze adott numerose
soluzioni innovative.
FIRENZE
TRA IL 400 E IL 500
LORENZO DE MEDICI
(1449-1492)
Il Magnifico fu signore di
Firenze dal 1469 alla morte.
GENIO PERCH: mecenate e
poeta, promosse una politica di pace ed equilibrio.
Filippo Brunelleschi:
insieme a Donatello e
Masaccio, ritenuto
uno dei padri fiorentini
del Rinascimento.
RAFFAELLO SANZIO
(1483-1520)
Nato a Urbino, frequent
assiduamente Firenze.
GENIO PERCH: innov luso del colore e rivaleggi
con Michelangelo.
FRANCESCO DI GIORGIO
MARTINI (1439-1501)
Ingegnere e artista.
GENIO PERCH: per i trattati di architettura militare, ritenuto il fondatore
dellarte fortificatoria.
SANDRO BOTTICELLI
(1445-1510)
Con Leonardo frequent
la bottega del Verrocchio.
GENIO PERCH: dipinse
una bellezza malinconica
e senza tempo.
NICCOL MACHIAVELLI
(1469-1527)
Storico, statista e filosofo
dedic a Cesare Borgia
lopera Il Principe.
GENIO PERCH: il fondatore della scienza politica.
27
REMBRANDT (1606-1669)
Nato a Leida, fu scoperto
dal padre di Christiaan
Huygens, che gli procur
importanti commissioni
dalla corte reale dellAja.
GENIO PERCH: il suo uso
della luce e gli autoritratti
ne fanno un maestro unico.
CARTESIO (1596-1650)
Filosofo e matematico
francese, visse soprattutto a
Leida, dove pubblic il suo
Discorso sul metodo.
GENIO PERCH: il filosofo del
cogito ergo sum considerato il primo pensatore
moderno. Diede vita al
razionalismo.
OLANDA
XVII SECOLO
BARUCH SPINOZA
(1632-1677)
Filosofo, nacque e si form
ad Amsterdam.
GENIO PERCH: critic le
letture irrazionalistiche
della Bibbia e tutte le forme
di dispotismo, segnando un
ritorno alla razionalit greca
e anticipando lIlluminismo.
LUDWIG WITTGENSTEIN
(1889-1951)
Filosofo, ingegnere e
logico di origini ebraiche. Scrisse il Tractatus
logico-philosophicus.
GENIO PERCH: diede
contributi fondamentali alla filosofia del linguaggio.
OSKAR KOKOSCHKA
(1886-1980)
Frequent Klimt e Schiele, am Alma Mahler.
GENIO PERCH: dipingeva
gli aspetti pi duri e sconcertanti dellesistenza.
ARNOLD SCHNBERG
(1874-1951)
Di famiglia ebrea.
GENIO PERCH: fu il primo
musicista ad allontanarsi
dal sistema tonale per il
metodo dodecafonico.
VIENNA
FINE 800-PRIMO 900
MARCEL DUCHAMP
(1887-1968)
A Parigi tra il 23 e il 42.
GENIO PERCH: fu linventore dellarte concettuale
(lopera pi celebre
lurinatoio rovesciato).
ERNEST HEMINGWAY
(1899-1961)
Giunse a Parigi con gli scrittori espatriati americani.
GENIO PERCH: molte sue
opere sono pietre miliari
della letteratura americana.
PARIGI
Marta Erba
ANNI 20 E 30
Con Hemingway
giunsero a Parigi gli
scrittori della Lost
generation, tra cui
Fitzgerald, Miller,
Steinbeck, Eliot.
30
GEORGES SIMENON
(1903-1989)
Scrittore nato a Liegi, si trasfer a Parigi nel 1922.
GENIO PERCH: creatore
del commissario Maigret,
scrisse circa 500 romanzi.
ANTONIN ARTAUD
(1896-1948)
Nato a Marsiglia, nel 1920
si trasfer a Parigi.
GENIO PERCH: considerato il padre di molto
teatro contemporaneo.
HENRI MATISSE
(1869-1954)
A Parigi dal 1887.
GENIO PERCH: lesponente di maggior spicco
della corrente artistica
dei Fauves.
MARC CHAGALL
(1887-1985)
Pittore russo di origini
ebraiche, a Parigi dal 23.
GENIO PERCH: uno
degli artisti pi originali e
fantasiosi del Novecento.
ALBERTO GIACOMETTI
(1901-1966)
Nato nel canton Grigioni
(Svizzera), studi a Parigi.
GENIO PERCH: scultore
innovativo per le sue figure esili ed essenziali.
PIET MONDRIAN
(1872-1944)
Olandese, visse a Parigi
tra il 1919 e il 1938.
GENIO PERCH: il suo stile
minimalista continua a
ispirare larte e il design.
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Agadir
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de Tenerife
FUERTEVENTURA
LA GOMERA
TENERIFE
Las Palmas
GRAN CANARIA (Imbarco)
La Santa
Maria, museo
Las Palmas
Marocco,
Marrakech
PRIMO PIANO
Inarrestabile
Alessandro Magno vittorioso
nella Battaglia di Isso (333 a.C.)
contro Dario III, nel celebre
mosaico di Pompei.
Le origini,
leducazione, i lati
oscuri e le conquiste
delluomo che 2.300
anni fa port la Grecia
alle porte dellIndia.
LAMBIGUO
ALESSANDRO
pag. 34
LE MAPPE
DELLIMPERO
pag. 40
A SCUOLA DA
ARISTOTELE
pag. 42
LUISA RICCIARINI/LEEMAGE
I NEMICI
PERSIANI
Alla
conquista
dell
EST
pag. 48
NELLA CULLA
MACEDONE
pag. 54
I SEGRETI DELLA
FALANGE
pag. 60
PADRONE
DELLASIA
pag. 62
I POPOLI
DELLIMPERO
pag. 68
33
PRIMO PIANO
NATIONAL GEOGRAPHIC
IL SEMIDIO
NATIONAL GEOGRAPHIC
Nozze di massa
Per favorire lintegrazione
tra popoli, Alessandro
Magno impose ai propri
soldati di sposare donne
dellalta nobilt persiana.
Sogni di gloria. La megalopsychia, come i Greci chiamavano la grandezza danimo, e la sete di gloria erano inscritte nel
suo Dna: la famiglia del padre, Filippo II di
Macedonia, vantava tra gli ascendenti Ercole, figlio di Zeus; quella materna, i Molossi (dinastia regnante nellEpiro), Achille, leroe della guerra di Troia. Segni soprannaturali e sogni premonitori, del resto, si sprecarono al suo concepimento.
Quasi inevitabile che il rampollo, che vide
la luce nel fastoso palazzo reale di Pella il
20 luglio del 356 a.C., crebbe nel culto degli eroi e degli ideali omerici incarnati da
Achille, Aiace, Agamennone e magnificati
dallIliade: agonismo, rivalit, onore, vendetta. La tensione a essere sempre il migliore e il senso dellamicizia, come quella
che legava il mitico pi veloce (Achille)
a Patroclo: sentimento che Alessandro prov per il compagno di giovent Efestione.
n genere amabile e
generoso, Alessandro
possedeva anche un lato
vendicativo e collerico.
Specie quando si ubriacava
(e negli ultimi anni pare capitasse spesso), cadeva in
preda a eccessi di crudelt.
Spietato. Non perdon
al suo storico di corte Callistene di averlo criticato
per ladozione del cerimo-
36
Il primo contendente, Alessandro lebbe in casa, nel padre. Assistette allirresistibile ascesa del genitore e della potenza
macedone non senza gelosie e insofferenze. Mio padre si prender tutto e non mi
lascer la possibilit di compiere con voi
qualche grossa, luminosa impresa, si sfogava con gli amici. Egli infatti, chios lo
storiografo Plutarco, non aspirava a piaceri o ricchezze, ma a virt e fama, e pensava che quanto pi riceveva dal padre,
tanto meno avrebbe guadagnato da solo.
Allo spirito di competizione saggiunse,
nel 337 a.C., una buona dose di autentico rancore. Nellestate di quellanno Filippo prese in sposa una giovanissima macedone, Cleopatra, unica non straniera delle sue sette mogli. Al banchetto nuziale lo
zio della sposa, Attalo, auspic che dallunione potesse nascere il legittimo erede al
trono, dando implicitamente del bastardo
ad Alessandro, erede designato ma figlio
dunepirota. Il giovane insorse: offeso lui
e offesa la madre, fin l trattata con particolare riguardo in quanto genitrice del delfino. Prese Olimpiade e si ritir con lei in
Epiro. Si rappacific col padre lanno dopo, ma era solo una riconciliazione di facciata. Che non allontana da lui il sospetto di parricidio quando, pochi mesi dopo, nellautunno del 336, Filippo cadde
sotto le pugnalate duna guardia del corpo. Fu dunque in un clima da tragedia che
avvenne il passaggio del testimone. Alessandro eredit una guerra appena dichia-
Persiani
Macedoni
DESTINO SEGNATO
Dario riusc a
mettersi in salvo,
ma solo per andare incontro al
tradimento e alla
morte di l a pochi
mesi.
CARRI
Quelli falcati
dovevano essere
larma decisiva di
Dario, ma furono
neutralizzati.
SOL90
PREDA SFUGGITA
Alessandro punt
fin dallinizio della
battaglia a catturare Dario, ma non
ci riusc.
B DIFFERENZIATO
A SCHIERAMENTO
IMMORTALI IN FUGA
Le truppe dlite persiane si
interposero per consentire
a Dario di ripiegare.
ESERCITO IN ROTTA
La fuga di Dario III semin il panico
fra i Persiani. Una volta tornato ad
aiutare Parmenione, in difficolt,
Alessandro pot distruggere quel
che restava delle forze persiane.
SCALA
Una delle
numerose statue
celebrative di
Alessandro, qui
nelle vesti di
Ares, il dio
greco della
guerra.
come un atleta, gir con i compagni attorno di corsa, come si usa, alla stele di Achille (cos racconta Plutarco). Da l in avanti ebbe cura di circonfondere ogni tappa
del suo progetto dunaura soprannaturale. Non per nulla, tra artisti e scienziati, si
port al seguito alcuni indovini e uno storiografo, Callistene, incaricato di celebrare
a caldo le sue imprese.
pugno di ferro e guanto di velluto. Nella battaglia sul fiume Granico (334 a.C.)
mise subito in chiaro chi era il pi forte:
in netta inferiorit numerica, sbaragli la
cavalleria persiana infliggendo un colpo
mortale al suo prestigio.
Con i nuovi sudditi, invece, us il guanto di velluto. Doveva essere percepito come un liberatore, non come un oppressore. Fin dai primi passi, il Macedone adott una strategia del consenso che divenne
poi un modello per gli imperatori romani:
ammantare un potere assoluto di liberalit e progressismo. Cos, da una parte, riport libert e democrazia nelle citt greche della regione; dallaltra, restaur gli
antichi diritti dei popoli indigeni. In generale ne perpetu lo status quo amministrativo e fiscale, con ununica variazione:
al posto dei satrapi persiani piazz i suoi.
Con questa politica, tutta la parte occidentale dellAsia Minore fin sotto il suo controllo, mentre cresceva la sua fama di demiurgo destinato al dominio dellAsia intera. Lepisodio del nodo di Gordio (Anatolia, attuale Turchia) un anello di questa
apologia: simbolo della saldezza del potere locale, lintreccio in corteccia di corniolo fu troncato, dopo secoli di leggendaria
inviolabilit, da Alessandro con un colpo
netto di spada.
38
BARSINE
Dalla vedova di
Memnone, condottiero greco
al soldo dei
Persiani, ebbe
un figlio, Ercole.
ROXANE
La pi amata
delle mogli. Gli
diede un erede,
Alessandro, e
uccise per
gelosia Statira.
KANDACE
Regina di Kush,
lattuale Sudan.
Con lei Alessandro ebbe
uninfuocata
relazione.
SISIGAMBI
Per la madre di
Dario III (il suo
grande nemico)
provava una
devozione quasi
filiale.
NATIONAL GEOGRAPHIC
Gesto solenne
Un episodio della vita del Macedone: nel
deserto libico gli viene portata lultima
acqua, ma Alessandro vi rinuncia in
segno di solidariet verso i soldati.
divinit. Mentre il greco Memnone, mercenario al soldo dei Persiani, organizzava la controffensiva nellEgeo, Alessandro
cerc lo scontro diretto con il Gran re,
Dario III, penetrando in Cilicia (Turchia).
Prima battaglia, e prima vittoria, nella piana di Isso. Accerchiato dalla cavalleria greco-macedone, Dario si diede alla fuga e la
sua immagine pubblica and in frantumi.
Alessandro fece prigioniere le donne del
sovrano nemico, che lasci fuggire.
Prese Tiro e Gaza con massacri e crocifissioni di massa (su un unico palo, alla
greca). Il Gran re cerc di fermarlo offrendogli la spartizione dellimpero e la mano
di una sua figlia. Alessandro rifiut: fu in
quel frangente che prese corpo il suo progetto di dominio universale, da realizzare
avanzando a oltranza. Quando Alessandro
si prese lEgitto e vi fond Alessandria, si
present ancora una volta come difensore delle tradizioni locali e fu acclamato come un nuovo faraone. Di pi, come una
divinit: il figlio del dio supremo, Amon
Ra. Lui per primo se ne convinse. Nel 331
a.C., il Macedone organizz una spedizione nelloasi libica di Siwa, celebre per loracolo di Amon, dove si autoconsacr semidio. Del resto, i fatti sembrarono dargli ragione. Sconfitto Dario a Gaugamela,
conquist Babilonia, Persepoli e Susa: la
Dario Biagi
ue sfingi a presidiare
lingresso, e in cima al
tumulo un leone alto cinque metri. Potrebbe essere
questa tomba ritrovata
ad Anfipoli, nel nord della
Grecia, a custodire i resti di
Alessandro il Grande, secondo una notizia recente.
PRIMO PIANO
IL MONDO DI
IMPERO UNIVERSALE
Regno di Macedonia
nel 336 a.C.
Lega di Corinto,
alleata di Alessandro
Territori conquistati da
Alessandro (336-323 a.C.)
Battaglie principali
Lago dAral
Nicopoli
MACEDONIA
Istro
Kallatis
Odesso
Apollonia
MAR
NERO
MAR
RA
RA
CO
SI
IA
IA
CASPIO
Alessandria
TRACIA
Eschate
PONTO
FRIGIA
Bisanzio
Pella
DELLESPONTO
SOGDIANA
Alessandria
Abido
sullOxus
a
i
n
Troia
Granico
me
r
Alessandria
Margiana
A
Tebe Sardi L I D I A F R I G I A
C A P PA D O C I A
NIA
Corinto
Efeso
Zadracarta I R C A Alessandropoli B A T T R I A N A
Isso
ME
Gaugamela
CARIA CILICIA
Atene
S
Mileto
MEDIA
Ecatompilo
PA R O PA M I S O
Sparta
Tarso Alessandria O P
Europos
Idaspe
O
ARIA
TA
Arado
P
A
R
T
I
A
Epifania
Alessandria
Biblo
Sidone
SIRIA
Bucefala
M A R M E D I T E R R A N E O
Tiro
Damasco
PERSIA
Alessandria
Gerusalemme
Babilonia
Cirene
dEgitto
Alessandria
di Caracene S U S I A N A
Peretonio
Gaza
CARMANIA
Alessandria
Alessandria
Menfi
sullIndo
G
E
D
R
O
S
I
A
di
Carmania
Persepoli
EGITTO
Pura
Armozia
A
Pattala
Golfo Persico
d i a
I n
Le conquiste
asiatiche
Tebe
b
i a
Lespansione
dellimpero di
Alessandro Magno.
Dopo le conquiste
ai danni dellImpero
persiano, Alessandro
fond una ventina di
nuove citt e avamposti
nellAsia profonda.
MARE ARABICO
MAR
ROSSO
356 a.C.
40
356
340
Alessandro, figlio di
Filippo II re di Macedonia,
nasce a Pella (Grecia).
343
Il filosofo greco
Aristotele diventa
suo precettore.
336
338
Combatte a Cheronea
contro lalleanza
di citt greche.
335
336
Dopo la morte del
padre viene proclamato
re, a soli ventanni.
334
Invade lImpero persiano, vincendo Dario III
a Granico (Turchia).
Sar eguagliato solo dai Romani (che ci misero per molto di pi)
ALESSANDRO
P
Conquiste di Filippo
II (359-336 a.C.)
Lega panellenica
contro Filippo II
Il regno allavvento di
Filippo II (359 a.C.)
Impero persiano
Campagne
di Alessandro
332
Dopo un assedio di 7 mesi
prende il porto di Tiro e distrugge la flotta persiana.
Battaglie
principali
Campagne
di Filippo II
M A R
N E R O
Odesso
Cabila
Apollonia
Filippopoli
IL
LI
RI
Anfipoli
PELLA
Ep
Pidna
Dion
ir
CORF
M A R
Cheronea
Tebe
Corinto
LESBO
EUBEA
LEUCADE
CEFALONIA
Eretria
Mileto
CARIA
NASSO
MILO
CERIGO
M A R
D I
RODI
C R E T A
CIPRO
SCARPANTO
326
328
331
Sardi
E G E O
CRETA
A Gaugamela sconfigge
Dario, che fugge. Cadono
Babilonia, Susa e Persepoli.
LIDIA
CHIO
Sparta
I M P E R O
P E R S I A N O
Atene
ZANTE
M A R
I O N I O
FRIGIA DELLESPONTO
LEMNO
Larissa
Ambracia
Perinto Bisanzio
Maronea
Eno
TASO
IMBRO
Olindo
331
A Isso sconfigge
ancora Dario III e si apre
la strada per la Fenicia.
Raggiunge la Battriana
e la Sogdiana, dove
reprime una rivolta.
327
Sposa Roxane,
la pi amata
delle sue mogli.
323 a.C.
333
LA GRANDE MACEDONIA
323
Sulla via del ritorno,
a Babilonia, si
ammala e muore.
41
PROFESSOR
ARISTOTELE
SCALA (2)
PRIMO PIANO
la professoressa di latino,
terrore dei nostri anni al li
ceo, e la maestra delle ele
mentari che ci ha insegnato
le regole importanti della vita. E Aristote
le? Che tipo di insegnante fu? Per gli allie
vi del suo Liceo rimase un irraggiungibile
filosofo, degno della fama che ancora og
gi accompagna il suo nome. Lo stesso pe
r non si pu dire per uno dei suoi pri
mi alunni pi famosi: Alessandro Magno.
Che rapporto si cre tra queste due gran
di personalit, destinate a riempire pagine
di libri di storia e filosofia? Quanto influi
rono le lezioni del maestro sulla condot
ta del conquistatore? E, viceversa, quan
42
I SUOI
INSEGNAMENTI
SCALA
SAPERE
la conoscenza delle cause e interessa
allo stesso modo tutte le discipline.
Con il ragionamento si possono
spiegare la maggior parte dei fenomeni
delluniverso, senza chiamare in causa
interventi soprannaturali.
RAGIONE
Il suo sviluppo lo scopo principale
delleducazione, ma raggiungibile
solo da chi ne degno. anche il
principio fondamentale che regola la
ricerca del giusto mezzo.
FILOSOFIA
unattivit scientifica formata
da discipline diverse (fisica, etica,
matematica, biologia, retorica,
poetica, dialettica) che abbraccia
tutti gli aspetti della realt. Non
serve a trasformare il mondo, ma
a comprenderne lordine.
44
SILLOGISMO
lo strumento principale della logica,
una forma specifica di ragionamento
che, partendo da premesse vere legate
da regole precise, si conclude con la
creazione di unaltra affermazione
ugualmente vera.
GIUSTO MEZZO
la ricerca dellequilibrio tra leccesso
e il difetto di una virt. Se luomo
riesce a trovare un equilibrio tra
questi due estremi, raggiunge il suo
fine pi alto, cio la felicit.
Maestro deccezione
Leducazione di Alessandro
Magno in unillustrazione
di fine 800. A sinistra, un
ritratto rinascimentale
di Aristotele.
BRIDGEMANART/MONDADORI
45
Variet
DEA/SCALA
46
PRIMO PIANO
A CASA DEL
NEMICO
Grandi re
GETTY IMAGES
48
PERSEPOLI,
LA CAPITALE PERDUTA
MERCE DI SCAMBIO
Processione di
popoli tributari,
da un rilievo di
Persepoli.
SOL90
ALTURA SACRA
Artaserse III fu probabilmente
sepolto qui, a ridosso
dellaltura che proteggeva
la citt su un lato.
GUARDIA ARMATA
Un membro degli Immortali, la
guardia reale. I Greci ritenevano
i Persiani barbari (usavano i
pantaloni) che relegavano le
donne negli harem. Ma le orientali
avevano pi diritti delle greche.
LE 100 COLONNE
Il Palazzo delle cento
colonne aveva una pianta
quadrata con 70 m di lato.
Qui cera la sala del trono.
ENTRATA TRIONFALE
La Porta delle nazioni, retta da
colonne alte 18 m, era lentrata
principale alla citt, alla quale
si accedeva da una scalinata.
AISA/LEEMAGE
PROTEZIONE
Limpero offriva, in
cambio di ricchezze, protezione ai
popoli sottomessi.
G. ALBERTINI (2)
MERCANTI
Allinterno dellimpero le merci
viaggiavano sulle
vie reali.
APADANA: LA CORTE
Una grande corte chiamata
Apadana era delimitata da 72
colonne con motivi floreali. Qui
venivano accolte le delegazioni
e avvenivano le processioni dei
popoli tributari.
LULTIMO GRANDE RE
Dario III in una ricostruzione
basata sui rilievi trovati nelle
citt persiane. Per i Greci divenne
sinonimo di codardia. In realt,
quando i sovrani persiani
lasciavano il campo di battaglia lo
facevano solitamente per evitare
di lasciare il regno senza guida.
I Greci li descrivevano
tirannici. In realt,
furono tolleranti
con le popolazioni
sottomesse
le dei Monti Zagros: lodierno Iran del Sud
era la terra originaria di quel popolo. Ma
la futura Persia era allora solo una provincia della Media. Solo quando Ciro si ribell ai dominatori, i Persiani delle altre citt
seguirono il re di Anshan. Dando al primo
imperatore achemenide (v. riquadro nella
pagina seguente) una manciata di sudditi
da governare. E qui si smonta un luogo comune alimentato da secoli di propaganda
greca contro gli invasori dellEst. I Persiani
non erano un popolo assetato di sangue.
Quando il re dei Medi, Astiage, fu fatto
prigioniero, Ciro invece di scuoiare e impalare il sovrano (secondo lusanza locale) lo sped in esilio. E la capitale dei Medi, Ecbtana, fu saccheggiata degli oggetti
di valore ma lasciata praticamente intatta
e riciclata come sede imperiale.
Questo trattamento mite e tollerante verso i nemici sconfitti consent a Ciro di arruolare nel suo esercito i generali e i cavalieri dei Medi (migliori dei suoi) e svelare
la sua arma segreta: il suo regno sarebbe
stato aperto agli influssi culturali stranieri.
Oggi diremmo che lo Stato retto dalla dinastia degli Achemenidi fu unentit multietnica, multilinguistica e sovranazionale, spiega Bruno Genito, docente di Archeologia iranica allUniversit di Napoli.
Se ai tempi di Alessandro gli Achemenidi
erano ancora sul trono, nonostante le congiure e le rivolte, il merito era proprio di
questo stile di governo.
PragmaTici. Si trattava, probabilmente, di senso pratico, non certo di vera tolleranza. Lo dimostra la vicenda di Creso.
Nel 547 a.C. il re di Lidia (attuale Turchia),
ricchissimo, sfid il regno di Ciro passandone le frontiere. Ciro mostr ancora il suo
lato compassionevole: dopo averlo sconfitto, risparmi Creso e si accontent di rapinarlo delle enormi ricchezze. Al posto del
re deposto mise un gruppo di aristocratici
locali a governare in suo nome.
Rispettare divinit e usanze dei popoli sottomessi si rivel uno dei trucchi
pi efficaci dei Persiani. Il culto persiano
51
SCALA
I GRANDI RE ACHEMENIDI
CIRO II IL GRANDE
(590-529 A.C.)
Conquistata la Lidia (Turchia),
invade la Mesopotamia e
prende Babilonia.
La vera diferenza tra Greci e Persiani era il sistema di governo: da una parte
di Ahura-Mazda, divinit creatrice, si fuse
per esempio con lo zoroastrismo, originario della remota Battriana (Afghanistan).
Questa tolleranza religiosa era invece del
tutto ignorata dai Greci, troppo nazionalisti per accogliere divinit altrui. Ma quello che davvero gli ellenici non capivano
(Alessandro invece s) era il ruolo del re
persiano. I miti greci parlavano chiaro: uomini e di dovevano stare ciascuno al proprio posto, pena il caos. Parlare di re divinizzato improprio, precisa Genito. Come provano raffigurazioni e iscrizioni, il
sovrano persiano e la divinit restavano
entit ben distinte. Anche se il re traeva
la sua legittimit a governare da AhuraMazda (principio del Bene), contrapposto
ad Ahriman (principio del Male).
Poco comprensibile allOccidente greco era piuttosto la concezione del pote-
Scolpiti
GETTY IMAGES
a saccheggiarla [...]. Le donne che indossavano gioielli vennero trascinate via e tutti i
prigionieri trattati come schiavi, scriver
lo storico greco Diodoro Siculo.
Alla fine, il vero erede dei Persiani fu
proprio Alessandro, il campione dellellenismo. Gli Achemenidi uscirono di scena,
ma il loro stile di governo fu adottato non
solo da lui, ma anche dai suoi generali,
che dopo la morte del condottiero si spartirono limpero. E, soprattutto, dagli imperatori romani che, prendendo Alessandro
a modello, fecero rivivere i Re dei re.
Aldo Carioli
Tesori
Carro in oro dal corredo
funebre di una tomba
achemenide del V
secolo a.C. I Persiani
avevano fama di
popolo ricchissimo.
53
PRIMO PIANO
n cavallo indomabile, un regno in ascesa e un sogno ambizioso: questi i principali doni che Alessandro Magno ebbe
dal padre Filippo II, sovrano di Macedonia. Il destriero era Bucefalo, impossibile da cavalcare poich troppo irrequieto,
LUISA RICCIARINI/LEEMAGE
Olimpiade
dEpiro, moglie
di Filippo II
e madre di
Alessandro.
54
DI PADRE
pochi anni sottomise lintero Egeo. Ma chi era il suo popolo, e come viveva?
e cos fu... Ottenuto il trono, si affrett infatti a coronare il desiderio del padre, ossia ingrandire il regno fino a sfidare, e sottomettere, il grande Impero persiano. Ma,
per capire come il piccolo Stato macedone
potesse ambire a tali mire, utile tornare
alle sue arcaiche (e mitologiche) origini.
Greci non Greci. La regione storica della Macedonia, in buona parte montuosa,
comprendeva una serie di territori a nord
della Grecia e a sud dellodierna Serbia,
delimitati a ovest dallEpiro e a est dalla
Tracia, racconta Antonio Montesanti, storico dellantichit dellUniversit di Exe-
IN FIGLIO
55
IL TESORO
DEI MACEDONI
Loro custodito a Verghina nella
presunta tomba di Filippo II.
56
3
NATIONAL GEOGRAPHIC/GETTY IMAGES
provenienza etnica pi accreditata infatti greca, vi chi chiama in causa unorigine illirica, ossia dallarea corrispondente
allex Iugoslavia. Di certo per molto tempo la Macedonia rimase isolata rispetto alle poleis greche, e le cose non migliorarono quando, attorno al IX secolo a.C., prese
corpo il primo nucleo di un regno. Oltre
alla posizione geografica defilata, a rendere i Macedoni barbari agli occhi dei Greci era il loro idioma apparentemente diverso dalla lingua greca, sebbene oggi molti
ritengano che non si trattasse di una lingua estranea, ma di un semplice dialetto
del greco antico, riprende lo storico. Chi
vantava origini greche purissime nellantica citt di Argo era la dinastia argeade,
che dal VII secolo a.C. regn incontrastata
sulla Macedonia e le cui radici si facevano
risalire alla mitologica figura del semidio
Eracle, figlio di Zeus.
Tra gli antichi sovrani argeadi brillarono per carisma Perdicca I in carica dal
700 al 678 a.C. e celebre per aver allargato
i domini del regno fino al Monte Olimpo,
sullEgeo e Alessandro I (494-454 a.C.),
che avvicin in maniera decisiva la Macedonia alla cultura greca sostenendo la Grecia nella seconda guerra persiana (480479 a.C.) e venendo ribattezzato Filelleno,
amico degli Elleni. La corte macedone
inizi inoltre a ospitare importanti intellettuali greci, e lo stesso sovrano fu ammesso ai giochi olimpici, riservati di norma ai
soli popoli di lingua greca.
Lascesa di FiLippo. Una nuova, eccezionale, espressione del potere argeade fu
personificata nel IV secolo a.C. da Filippo
II, il pap di Alessandro Magno, continua
Montesanti. Nato nel 382 a.C., sal al trono dopo un periodo trascorso come ostaggio a Tebe, ma lapparente sventura (seguita a una sconfitta del regno) costitu la sua
pi grande fortuna, dacch ebbe modo di
apprendere i preziosi insegnamenti militari
LA STANZA DEL RE
La stanza riservata al re, forse
Filippo II: quadrata e ha una
larghezza di quasi 10 metri.
LE PARETI
Le pareti erano composte da
tre muri di 0,56 metri, per un
totale di 1,68 metri di spessore.
ANTICAMERA
Stanza dove erano custodite
le ceneri di una donna, forse
una delle mogli del sovrano.
INGRESSO
Fregio dorico con un rilievo
e una scena di caccia, lunga
5,6 metri e alta 1,2 metri.
BRIDGEMAN/MONDADORI PORTFOLIO
e spoglie rinvenute
presso il grande
tumulo di Verghina e
attribuite a Filippo II
giacevano allinterno di
unurna doro sul cui coperchio spiccava il rilievo di una stella a sedici
punte, nota come sole
di Verghina o stella
argeade. Divenuto
per molti il logo della
dinastia di Alessandro
si tratti di un motivo
ornamentale in uso anche prima della salita
al potere degli Argeadi,
mentre altri affermano
che il simbolo nella
variante a dodici punte
sia un rimando alle
dodici divinit della
mitologia greca. La
diatriba ha contribuito
a creare attriti tra i
due Paesi, tanto che
RI
E
M
U
N
2
A SOLO
7h,9193,80)
(anzic
PRIMO PIANO
LA MORSA DELLA
lessandro Magno
seppe sfruttare al
meglio le componenti dellesercito
creato da suo padre Filippo,
fondato sulla fortezza semovente costituita dalla falange. La tattica macedone, definita dellincudine e del martello, ancora studiata nelle accademie militari di tutto il
mondo. Nella sua applicazione
pi semplice, essa prevedeva di
dividere lesercito in due parti:
una forza di blocco e una forza
durto. Il primo ruolo era affidato ai fanti armati di sarissa
una lancia lunga circa 5 metri
e mezzo organizzati nei massicci battaglioni della falange
(i syntagmata, ciascuno costituito da 16 file di 16 uomini),
Gastone Breccia
PRONTI ALLURTO
Le prime 5 file
si preparavano
allimpatto con il
nemico tenendo la
sarissa orizzontale.
IN CODA
Le ultime file tenevano le sarisse verticali, per ripararsi
dai lanci nemici.
FALANGITA
Era il fante armato
di sarissa (la lancia
lunga). Indossava
lelmo frigio in
bronzo, paraguance e maschera.
CORSETTO
Il corsetto di
cuoio indossato
sotto larmatura
terminava con
strisce, sempre
in cuoio, a
protezione
dellinguine.
60
ANATOMICA
Il falangita vestiva
unarmatura
anatomica in lino
pressato o,
come in questo
caso, in bronzo.
SCHINIERI
Gli schinieri in
bronzo erano
di tipo greco, a
pressione e non
legati sul
polpaccio.
LINIZIO DI UNEPOPEA
MAGGIO 334 a.C.
messa in fuga la cavalleria avversaria, eseguirono una conversione investendo sul fianco
la massa dei mercenari greci
al soldo dei satrapi di Ionia. La
vittoria assicur ai Macedoni il
controllo dellintera regione.
FALANGE
IPASPISTA
Gli hypaspistai
(ipaspisti) erano opliti
che combattevano quasi sempre senza lancia.
Questo ha sulla corazza
la stella simbolo del
regno macedone e di
Alessandro.
STELLATI
Il nome ipaspista
significava portatore di scudo.
Lo scudo oplitico
era rotondo, in
questo caso
decorato con la
stella argeade.
DEA/SCALA
DA PARATA
Questo ipaspista
in tenuta da parata. A questi soldati
veniva affidata la
difesa del fianco
della falange. Ma
compivano anche
incursioni notturne e missioni di
avanscoperta.
30.000
I fanti dellarmata dinvasione
dellAsia Minore.
6.000
9
CHRISTOS GIANNOPOULOS
SARISSA
Lunga in genere 5 metri
e mezzo, era la lancia
caratteristica del
falangite macedone.
NIENTE LANCIA
Diversamente dai
falangiti, gli ipaspisti
combattevano con la
spada, quasi mai con
la sarissa.
e ai cavalieri di Parmenione
quello di trattenere, sullala opposta, il grosso della cavalleria
nemica. Limpeto dei Compagni
del re si rivel inarrestabile:
convergendo a sinistra, Alessandro riusc ad avvolgere
PRIMO PIANO
CONTRASTO
OLTRE I
CONFINI
DEL MONDO
Invasione di Alessandro
Citt fondate da Alessandro
Passi montani
Flotta macedone
Lago
dAral
Chersoneso
CILICIA
Tarso
Edessa
Alessandretta
A
ECI
GR
CIPRO
Palmira
Gaza
Alessandria
dEgitto
Menfi
Damasco
Gerusalemme
Susa
Babilonia
BABILONIA
Alessandria di Caracene
SUS
IAN
IA
IND
Pasargade
Petra
Pattala
Persepoli
PER
Go
ARABIA
Alessandria
sullHyphasis
n j a (avamposto)
Alessandria
sullIndo
Paretonio
Siwa
Sidone
Tiro
raneo
Ecbatana
Pu
MI
r M
edit
er
TA
Ma
Pamir
Alessandria K a s h m i r
sullOxus
Baktra
Alessandria
Gandhara Bucefala
Hinduk
u s h Kabura (Kabul)
Alessandria
Nicea
Ta u r o
IA
PO
ICA
PONTO
SO
ENA
ME
Cirene
FRIG
Efeso
Mileto
Alicarnasso
Rodi
CRETA
SOGDIANA
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Sparta
Eusino)
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BITINIA
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I A Ankyra (Ankara)
M E S Gordio
Atene
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Mar
EPI
Bisanzio Eraclea
CIA
IA
TRA
MACEDON
Pella
r N
ero
(Pon
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COL
Ma
lfo
Per
sic
SID
Pura
E
Karachi
Alessandria
di Carmania
Oceano Indiano
Tebe
alla disfatta del suo esercito, e lOriente si estendeva ancora sconfinato davanti al giovane conquistatore. Alessandro,
prima di potersi dichiarare davvero re
dellAsia, doveva eliminare fisicamente il sovrano che aveva umiliato sul campo di battaglia. Neanche questo, in realt, gli sarebbe bastato: la sua fame di imprese eroiche si sarebbe placata solo al limite estremo del mondo, quando avesse
visto il carro del Sole levarsi dalle acque
delloceano che allora si immaginava circondasse le terre emerse.
63
LA
BATTAGLIA
Attacco di Ceno
Cavalleria e carri indiani
Fiume Idaspe
Nord
PRIMA FASE
Attacco della
cavalleria
di Alessandro.
Attacco degli ipaspisti
SORPRESA
I Macedoni
di Ceno
sorprendono
alle spalle gli
Indiani.
RISERVA
Il contingente
al comando
di Ceno attacca
ai fianchi e
alle spalle.
Alture
Sul fiume Idaspe (fra India e Pakistan) nel 326 a.C. Alessandro Magno affront lesercito del
sovrano indiano Poro (Pururava in sanscrito). Fu la sua ultima e sofferta vittoria, e la battaglia
pi orientale mai combattuta dal condottiero macedone. Dopo, torn verso occidente.
Cavalleria indiana
Opliti macedoni
Fanteria indiana
K. GARRETT
Cavalleria macedone
Elefanti da guerra
Attacchi macedoni
avrebbe tollerato alcuna offesa alla sacralit del dominio di cui si era appropriato
per diritto di guerra.
guerra di montagna. Le estreme province orientali dellimpero restavano per
insicure. Per quasi quattro anni, a partire
dal 330 a.C., i Macedoni furono costretti
a combattere duramente per sottomettere le trib che abitavano i monti del Caucaso indiano, lattuale Hindu Kush, e le
steppe della Sogdiana (v. cartina alla pagina precedente). Non vi fu nessuna grande battaglia, ma una guerriglia difficilissima e sfiancante, in cui Alessandro diede
prova di grande abilit tattica e spietata
determinazione: occupare le creste prima
di avanzare nel fondovalle, raccogliere informazioni prima di agire, terrorizzare la
popolazione con puntate fulminee contro
i centri abitati, spezzarne la volont di resistenza distruggendone la gi fragile economia, bruciando i raccolti e massacrando
le greggi. Probabilmente molti tra i suoi
uomini non compresero tanto accanimento e tanti sacrifici per pacificare una regione periferica e inospitale. Ma Alessandro
pensava a nuove conquiste, e sapeva bene
come fosse necessario garantirsi vie di comunicazione sicure con la Mesopotamia,
cuore di quello che ormai era il suo impero, prima di proseguire lavanzata verso
oriente e le pianure dellIndia.
oltre lindo. Nella primavera del 326
a.C. Alessandro guid finalmente il suo
esercito oltre i passi montani che separavano la Battriana dallIndia, dando accesso alla fertile Terra dei cinque fiumi (il
Punjab, fra India e Pachistan). Affermava di ripercorrere il cammino del dio greco Dioniso, ma lo fece con prudenza, assicurandosi di sottomettere le trib della
zona collinare a ovest dellIndo prima di
attraversare il grande fiume. Al di l del
quale i Macedoni furono ben accolti dal
signore della Taxila, che pensava di poter sconfiggere con il loro aiuto il signore
Asia profonda
Il sito di Ai Khanum, sul fiume
Amu-Darya (Afghanistan): qui
sorgeva lantica Alessandria
sullOxus, fondata dal Macedone.
Sotto, una statua del
locale regno di Gandhara,
con elementi ellenistici.
della regione ancora pi a est, suo nemico storico e indicato dalle fonti greche col
nome di Poro.
Lalleanza con la Taxila obblig Alessandro a combattere contro Poro prima di
proseguire lavanzata. Questi lo attendeva in armi dietro il fiume Idaspe (attuale
Jhelum), confine occidentale del suo regno, il cui ampio letto era gonfio dacqua
per il disgelo. Il re macedone ordin pi
volte, senza neppure tentare di nascondersi, di attraversare il corso dacqua: dopo aver reagito alle incursioni schierandosi sulla riva e respingendo facilmente gli
esploratori nemici, le truppe di Poro allentarono la sorveglianza. Quando Alessandro se ne rese conto, fece scattare il
vero attacco: lasciato un contingente di
fronte allaccampamento nemico, i Macedoni compirono una diversione a nord di
circa 30 km, verso un punto adatto a traghettare rapidamente il grosso delle forze
oltre lIdaspe.
la grande battaglia. Poro non valut la reale portata della minaccia. Decise
di inviare in ricognizione solo un reparto
di cavalleria, agli ordini del figlio, che fu
sconfitto e ucciso.
A quel punto lesercito macedone aveva ormai superato lIdaspe. Rassegnato ad affrontarlo in battaglia, il re indiano dispose le proprie truppe appoggiando, presso il fiume, la cavalleria e i carri
dellala sinistra, e disponendo quindi gli
elefanti 200 secondo Arriano, meno di
un centinaio secondo Quinto Curzio Rufo
in una lunga linea ininterrotta, un animale ogni trenta metri circa, con la massa
della fanteria disposta negli intervalli, in
posizione leggermente arretrata. Lo schieramento (v. schema a sinistra) era completato da un secondo contingente di cavalleria e carri allestremit orientale della linea di battaglia, pronto a contrastare
qualsiasi tentativo di aggiramento nemico sul fianco pi esposto.
SCALA
SCALA
Sileni dOriente
Sopra, testa di sileno scolpita nel
regno di Gandhara (fra Pakistan e
Afghanistan), che fior nei primi secoli
dopo Cristo. Sotto, le mura medioevali
di Balkh (Afghanistan): qui sorgeva
Baktra, lantica capitale della Battriana.
66
nistra, di fronte agli elefanti e alla fanteria indiana. Si stava preparando ad attaccare lala sinistra nemica: una scelta apparentemente poco vantaggiosa, perch
da quel lato era difficile aggirare la linea
di Poro, protetta dal fiume; ma Alessandro aveva in serbo una carta vincente. Il
combattimento venne aperto dagli arcieri
a cavallo macedoni, che svolsero alla perfezione il compito di provocare lavversario: stanchi di venire bersagliati senza
reagire, carri e cavalieri dellala sinistra
indiana avanzarono in colonna, e mentre si trovavano ancora in questa formazione poco adatta al combattimento vennero caricati e travolti dallunit sceltissima dei Compagni del re, guidati da Alessandro in persona.
A questo punto Poro invi la cavalleria
della propria ala destra in soccorso alla sinistra: manovra rischiosissima, da completare passando tra i due eserciti e in piena vista del nemico. E infatti Alessandro
E larte
greca incontr
quella indiana
l Buddha avvolto in
una drappeggiata
tunica greca; un lascivo sileno del corteo
di Dioniso che regge
sulle spalle una divinit
induista; gli stupa, i
monumenti buddisti,
adorni di elleniche
foglie di acanto. Cosa
centra larte greca con
il Buddha? Chiedetelo
ad Alessandro Magno,
che secondo la tradizione raggiunse Gandhara
nel 327 a.C. Bench
loccupazione macedone di questo antico
regno esteso tra gli
attuali Pakistan
settentrionale
e Afghanistan
orientale fosse
stata breve,
gli abitanti
assorbirono
profondamen-
te la cultura ellenistica
dei dominatori. E continuarono ad averci a
che fare dalla fine del II
secolo a.C., quando gli
Indo-Greci di Battriana,
un regno ellenistico
fondato dai successori
di Alessandro, si espansero nelle loro terre.
Eredit. Zona di
frontiera fra mondi diversi, Gandhara venne
occupata nel secolo
successivo dalle popolazioni iraniche. Fu
in questo periodo che
fior larte gandharica:
un mix culturale in cui
Gastone Breccia
CORBIS
K. GARRETT
Statua gandhara
di un bodhisattva
(illuminato), del
II-III secolo d.C.
67
PRIMO PIANO
UN IMPERO
MULTIETNICO
A cura di Matteo Liberti
Mar Nero
Mar
Casp
io
1
Mar Mediterraneo
La mappa dellimpero,
con la collocazione
dei diversi popoli.
medi
Insediato gi da tempo nei territori
a sud del Mar Caspio (attuale Iran), a partire
dal VII secolo a.C. il popolo iranico dei
Medi (a destra, una famiglia) era in origine
un insieme di trib seminomadi, che poi
si unirono in un regno. Questo dovette
affrontare subito gli Assiri (stanziati nel
Nord dellodierno Iraq e votati alla conquista
militare) e gli Sciti (di stirpe indoiranica).
Una successiva alleanza con i Babilonesi, con
i quali avevano parecchie affinit culturali,
permise ai Medi di conquistare la citt di
Ninive (612 a.C.), capitale dellImpero assiro,
e di estendersi poi verso la Cappadocia.
Divenuti a loro volta padroni di un vasto
impero, i sovrani medi non riuscirono per
a gestire leterogeneit dei territori e dei
popoli sottomessi. Cos, nel VI secolo a.C.
il sovrano Astiage non pot far altro che
assistere allarrivo dei Persiani di Ciro
il Grande (di cui il re medo era peraltro
il nonno materno).
68
Gandhari
FRIGI
Stanziati nellodierna Turchia Centrale
a partire dal XII secolo a.C., i Frigi erano
una popolazione indoeuropea di origine
balcanica, caratterizzati dalluso di una
lingua sconosciuta (sopra, un musico col
tipico berretto frigio). La capitale (che nel
tempo si espanse sia a est che a ovest) fu la
citt di Gordio, dal nome di un importante
re locale. Questo monarca ricordato dalla
mitologia greca per il nodo impossibile da
sciogliere con cui fiss il giogo di un carro
consacrato a Zeus, che soltanto Alessandro
Magno (recidendolo con la spada) sar in
grado di disfare. Figlio adottivo di Gordio e
suo successore fu laltrettanto leggendario
re Mida, che trasformava in oro tutto ci che
toccava. Dopo aver raggiunto il suo apice
con questi due sovrani, la Frigia fu devastata
da unincursione di Cimmeri (delle
steppe eurasiatiche) e, nel VI secolo a.C.,
piegata dai Persiani.
IONI e lidi
Nellodierna area sud-occidentale
della Turchia, sulle coste dellEgeo e sulle
isole prospicienti la costa (tra le quali
Chio e Samo), viveva dalla fine
del II millennio a.C. il popolo degli Ioni
(sopra, un dignitario), di lingua greca
(o meglio di dialetto ionico). In questo
territorio diedero vita a una confederazione
di citt (la Lega ionia), tra cui spiccava
Mileto. Tale lega era accomunata sia da
affinit religiose (nelle citt che ne facevano
parte era centrale il culto di Poseidone
Eliconio), sia commerciali (data la posizione
strategica dellarea, preferivano non farsi
concorrenza), sia politico-militari.
A partire dal VII secolo a.C. le citt
ioniche passarono prima sotto i Lidi
(anchessi stanziati in Anatolia) e, in seguito,
furono conquistate dai Persiani.
69
Mar Nero
Mar
Casp
io
9
Mar Mediterraneo
Sogdiani
Battriani
Tra le alture dellodierno Afghanistan
Settentrionale viveva il popolo dei Battriani,
di lingua iranica e progenitore del gruppo
etnico dei Tagiki (diffuso in tutta lAsia
Centrale). Abitata gi in epoca precedente,
la Battriana (o Battria, dal nome greco della
capitale, Baktra) fu colonizzata, nel corso del
II millennio a.C., da varie trib provenienti
da nord (in particolare dallattuale
Turkmenistan). In Battriana si pensa sia
vissuto, tra il VII e il VI secolo a.C., il profeta
Zarathustra, ossia il fondatore della religione
zoroastriana (sopra, un sacerdote). Gi
vittime dellespansionismo dei Medi, durante
il VI secolo a.C. i Battriani furono sottomessi
dallimperatore persiano Ciro il Grande.
70
EGIZI
Babilonesi
Nelle terre tra i fiumi Eufrate e Tigri, nella
storica regione della Mesopotamia (odierno
Iraq), fioriva ancora, ai tempi di Alessandro,
la civilt poi detta babilonese. Si trattava
di un insieme di popolazioni semitiche
e accadiche insediatesi l a partire dal II
millennio a.C. Queste diedero poi vita a
un impero con un potente esercito (sopra,
un arciere) e unarte raffinata. Cuore della
Mesopotamia era la citt di Babilonia (la
biblica Babele), dove attorno al 590 a.C.,
per volere del re Nabucodonosor II, furono
progettati i giardini pensili che entreranno
nella lista delle sette meraviglie del mondo
antico. Poco dopo la morte del sovrano,
Babilonia cadde in mano ai Persiani, che ne
fecero una delle loro province. Babilonia
esercit a sua volta unattrazione fatale per
Alessandro Magno, che vi morir.
CARI
Nellarea sud-occidentale dellodierna
Turchia (e in una parte delle isole Sporadi)
si insedi in epoca antica questo popolo
indoeuropeo di lingua anatolica. La citt
caria di Mileto (pi tardi passata alla Ionia)
descritta dai testi omerici come esistente
gi al tempo della Guerra di Troia (XII secolo
a.C.). I Cari (il cui nome deriva da quello
del leggendario re Car) furono spesso
confusi dai Greci con la popolazione
dei Lelegi. Ai Cari attribuita lusanza
di decorare gli elmi con particolari
protuberanze con forme di animali (gli
antenati dei cimieri), al fine di spaventare
i nemici: la cosa non bast a evitar loro di
essere assoggettati dai vicini Ioni prima e
poi dagli inarrestabili Persiani.
71
PRIMO PIANO
saperne di pi
OLTRE IL MITO
La personalit di Alessandro Magno ha
stimolato la creativit di storici e letterati.
Che a lui hanno dedicato saggi e romanzi.
Alessandro Magno
Pietro Citati
(Gli Adelphi)
Un ritratto del condottiero affidato
a una penna raffinata: ne emerge
unimmagine articolata, ricostruita
a partire dalle fonti classiche. E un
io contraddittorio che combina
elementi diversi, a conferma del
fatto che la sete di conquista
di Alessandro scaturiva da una
pulsione interiore. Tipica dei grandi
uomini che hanno fatto la Storia.
Alessandro Magno
il conquistatore
Giampaolo Casati
(Mondadori Electa)
Un ricco repertorio
iconografico che
spazia dai reperti archeologici
alle opere darte per evidenziare il
continuo interesse che la figura di
Alessandro ha suscitato nei secoli.
Alessandro Magno.
La realt e il mito
Claude Moss (Laterza)
Tra esaltazione e demonizzazione,
un viaggio appassionante e
Fuoco persiano
Tom Holland
(Il Saggiatore)
Una narrazione
avvincente e
storicamente
dettagliata di
quello che fu il primo scontro tra
popoli dellEst e dellOvest. Con la
descrizione delle Guerre persiane
(premessa del conflitto con
Alessandro) e la ricostruzione del
panorama sociale del tempo: dal
potere dei sacerdoti di Babilonia
Dalla democrazia ai re
Michael Scott (Laterza)
Come stato possibile per
Atene, culla della democrazia,
in un solo secolo trovarsi nelle
mani di un monarca assoluto
come Alessandro, modello degli
imperatori a venire? E perch in
questo arco di tempo la Grecia
precipitata da una societ
pluralista a un regime dispotico?
Il libro, di uno storico inglese
esperto di divulgazione, prova a
dare una risposta.
nche questo mese History, il canale di Sky dedicato alla Storia, affronta il tema in primo piano su questo
numero di Focus Storia. Lo fa
con tre episodi dedicati allimpero di Alessandro Magno.
LA COSTRUZIONE DI UN
IMPERO: GRECIA ANTICA
La Grecia antica stata la culla
della filosofia, dellarte, dei
giochi olimpici e delle prime
forme di democrazia. Un lascito culturale che ha influenzato
in modo indelebile lOccidente. Il documentario racconta
72
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Sbarco sullisola
delle lacrime
Irene Merli
77
La vita
ai tempi di Tebe
1
antica Tebe ha vissuto secoli gloriosi a partire dal XXII secolo a.C., quando i sovrani dellXI dinastia ne fecero il centro politico del regno egiziano, raggiungendo lapice di potenza e
bellezza sotto i re della XVIII e XIX dinastia (XVI-XII secolo a.C.).
I suoi resti monumentali, nei pressi delle odierne citt di Luxor e
Karnak, dal 1979 fanno parte del Patrimonio dellUmanit tutelato dallUnesco. Sulla sponda est del Nilo i grandiosi templi di
Karnak e quello di Luxor, su quella ovest la valle dei Re e quella
delle Regine, con le necropoli reali in cui stata rinvenuta, tra le
altre, la sepoltura intatta del faraone Tutankhamon. Poco distante, nella localit di Sheikh Abd el-Qurna, si trova la necropoli destinata ai dignitari di corte, meno sontuosa ma di enorme interesse per la grande quantit di pitture parietali ricche di riferimenti
alla vita quotidiana nellEgitto antico.
Storie di tutti i giorni. Vi si trovano scene di vita militare e di
lavoro nei campi e nelle botteghe, banchetti, danze e battute di
caccia tra i canneti di papiro. Scorci di unesistenza che, grazie
al potere simbolicamente attribuito alle pitture, i defunti speravano di ritrovare nellaldil. Tra le pi prodighe di informazioni
la tomba di Nakht, uno scriba, secondo i geroglifici, e sacerdote del dio Amon, vissuto a cavallo dei regni di Thutmosi IV e
Amenofi III nella prima met del XIV secolo a.C. Accanto a lui la
moglie Tawy, ritratta come cantatrice di Amon, gode della ricchezza e della bellezza del mondo sulla soglia delleternit.
Edoardo Monti
4 Lo sfondo occupato da un
classico boschetto di papiri dal
quale, per la presenza del cacciatore, fuggono in volo anatre, farfalle e libellule. Tra gli animali si
vedono due bastoni da lancio che
stanno per colpirli.
11
10
13
12
14
Il potere del
telecomando
D. VITTIMBERGA
RIVOLUZIONI
Il dittatore Fulgencio Batista lascia
Cuba e le forze rivoluzionarie
entrano allHavana. Inizia lera
di Fidel Castro.
80
MUSICA
Domenico Modugno vince il Festival
di Sanremo con la canzone Nel blu
dipinto di blu. Conosciuta pure come
Volare, vender 25 milioni di dischi.
ITALIA
Addio case di tolleranza: il
parlamento, dopo un lunghissimo
iter, approva la legge Merlin (dal
nome della senatrice Lina Merlin).
POLITICA
Entra in vigore il Trattato di
Roma, che istituisce la Comunit
economica europea e pone
le basi della Unione europea.
VINCENZO SIRIANNI
l politico Clodio (I secolo a.C.), negli anni di crisi della Repubblica romana, si fece conoscere come uomo corrotto e violento. Almeno cos ce lo descrive la storiografia ufficiale. In ogni
caso sappiamo che era un amante del gentil sesso. In particolare della moglie di Cesare, Pompea. Una sera decise di intrufolarsi
nella sua casa mentre erano in corso i preparativi per la festa in
onore della Bona Dea. E, per passare in incognito, si travest da flautista, per di pi donna.
Scandalo! Ad accoglierlo cera
unancella, daccordo con Pompea.
Quando Clodio pensava di avercela quasi fatta e aver ingannato tutti, fu per riconosciuto da unaltra ancella che url il suo nome: lo scandalo
fu enorme. Il flautista mascherato se ne and gambe in
spalla, cacciato dalla madre
di Cesare.
Medioevo al buio
Chi erano
Regina Vittoria
REALI INGLESI
Alessandra dAssia
ADOC/CONTRASTO
REALI RUSSI
Aleksej con
la zarina
Alessandra.
REALI TEDESCHI
? ? ? ?
REALI SPAGNOLI
?
Aleksej
Maschio sano
Maschio malato
Femmina normale
Femmina portatrice
Musicista di parte
Il dipinto ottocentesco
Sanfedisti lacerano le carte da
musica a Cimarosa, autore
di un inno repubblicano.
to francese rivoluzionario. I
controrivoluzionari si autonominarono realisti o legittimisti, mentre i francesi
li chiamavano sanfedisti.
Plebei. Il termine indicava in origine le bande armate del popolo rurale e cittadino che nel 1799 si ribellarono ai rivoluzionari nel Re-
Cosa diceva
il Manifesto
della razza
dei fascisti?
Domanda posta da Noemi Vitale.
i sanfedisti?
TESTATINA
SCIENZA
JAMES L. STANFIELD/NGS
LA NATURA SI
aza, 1.500 anni fa, non era un cumulo di macerie, ma una citt romana, importante centro di cultura
ellenistica. L aveva studiato lo storico bizantino Procopio di Cesarea. Nel 536
d.C. Procopio era approdato in Sicilia in qualit di segretario imperiale, testimone di una
grandiosa riconquista. Limperatore romano
dOriente, Giustiniano I, stava infatti cercando
di ricostituire lunit dellimpero, dopo il sacco
di Roma e la caduta dellImpero romano dOccidente (nel 476 d.C.). Il suo generale Belisario
aveva gi liberato dai Vandali e dai Goti la provincia dAfrica, la Sardegna e la Sicilia. E si apprestava a riprendere lItalia peninsulare. Ma
proprio in quel 536 accadde qualcosa di fatale,
che fu interpretato come il presagio di un anno
RIBELLA
Clima impazzito
Il grafico (sotto) mostra
gli scostamenti delle
temperature dalla
media, tra il 500 e il 600
d.C. Pi in basso, gli
eventi di quel periodo.
-1
-2
-3
500
520
Eventi
540
560
580
600
Conseguenze
Declino
della grande
citt-Stato
maya di
Teotihuacn
Eruzione
del vulcano
Ilopango
La peste di
Giustiniano
uccide un quarto
della popolazione
romana dOriente
Collasso della
dinastia cinese
Wei e morte di
tre quarti della
popolazione
Frammento
di cometa
nel golfo di
Carpentaria
Tempo infame
Rovine romane a Dougga,
in Tunisia, fotografate in un
(insolito) giorno di pioggia.
85
E venne il gelo
La citt maya di Teotihuacn,
in Messico, oggi. Il suo declino
cominci nel VI secolo, a causa
del freddo e delle carestie.
86
re la fede nei capi e negli di: ci furono tumulti da parte della popolazione che prese di mira i
templi, incendiandoli.
la fIne dI roma. Il disastro climatico sconvolse anche lAmerica Nord-Occidentale e il Per.
Quanto a Giustiniano (luomo a cui non solo
dobbiamo la costruzione della meravigliosa basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, ma soprattutto il Corpus iuris civilis, compilazione del diritto romano ancora alla base dellordinamento giuridico di molti Paesi del mondo), gli storici ritengono che proprio la crisi ambientale e
la peste abbiano reso vana la liberazione di Roma e troppo debole limpero da lui ricostruito.
Infatti, a qualche anno dalla riconquista, i barbari tornarono a dilagare nella parte occidentale: i Longobardi occuparono due terzi della Penisola e ci restarono per un pezzo. La Storia poteva dire addio allImpero romano dOccidente.
David Keys, autore del libro Catastrofe! (Piemme), sostiene che epidemie come la peste scatenata ai tempi di Giustiniano, che imped allimperatore di realizzare il suo sogno di riunificazione, sono da mettere in relazione proprio con
il raffreddamento del clima. In effetti anche le
altre epidemie di peste in Europa, come quella del Trecento, si sono verificate in presenza di temperature pi basse del solito. E David
Zhang, dellUniversit di Hong Kong, ha mostrato che esiste una correlazione statistica fra i pe-
LA COMETA
Nel 530 la cometa di
Halley rilasci alcuni
grandi frammenti
sulla Terra. Cadendo, i
frammenti sollevarono
detriti, che oscurarono
il Sole per parecchi
anni. La temperatura
cal sensibilmente.
SCALA
LA PESTE
Le basse temperature,
e le conseguenti
carestie e migrazioni
di popoli, favorirono
unepidemia di peste
(a destra, vittime di
peste benedette da un
prete in una miniatura
medioevale).
IL VULCANO
Intorno al 536 ci
fu leruzione del
vulcano Ilopango in
Salvador, che contribu
alloscuramento solare
(a sinistra, il lago
Ilopango, che
occupa oggi il
cratere del vulcano).
DREAMSTIME
CONTRASTO
riodi di raffreddamento del clima e fame, migrazione, epidemie, tumulti e guerre. Io credo che
un raffreddamento durato 10 anni, dal 536 in
poi, possa avere determinato lepidemia di peste di Giustiniano, non solo per le migrazioni di
persone in difficolt (con i roditori commensali
infetti al seguito), ma anche per la carenza alimentare e la diminuzione di difese nelle popolazioni locali, dice Zhang.
Colpa dI un vulCano. Uno sconvolgimento su
larga scala deve comunque avere avuto una potente causa scatenante. La scienza moderna sa
che per oscurare il Sole, senza che vi sia uneclissi, qualche cosa di grande deve avere sollevato nellatmosfera ceneri o detriti. Un vulcano? Un corpo celeste entrato in collisione con la
Terra? Una cosa sicura: mentre i cronisti antichi registravano il black-out solare e il raffreddamento del clima, nessuno di loro era a conoscenza di unesplosione vulcanica o di oggetti
infuocati caduti dal cielo in quel periodo. Per un
motivo: levento scatenante era avvenuto molto
lontano da loro. Sono queste le conclusioni dei
ricercatori che finora hanno provato a risolvere
il mistero del funesto anno 536.
Nel 2008 gli esperti dellUniversit di Copenhagen trovarono nel ghiaccio della Groenlandia
un significativo strato di sostanze solfuree depositate nel 536 circa, a firma di una eruzione
vulcanica avvenuta probabilmente allEquatore,
TRE CONGIUNTURE
I segreti
degli anelli
inquemila anni di
Storia messi a confronto con gli anelli di
crescita degli alberi. Con
una sorpresa: in 5 periodi gli anelli mostrano
bassi livelli di crescita
(rallentamento della
fotosintesi) e coincidono
con altrettante catastrofi. Quelle da cui la Bibbia
trasse forse ispirazione
per il racconto delle
grandi punizioni divine.
Momenti critici. Michael
Baillie, massima autorit
nello studio degli anelli
di crescita, ha pure collegato queste anomalie
delle piante con impatti
imputabili alle comete.
Ha individuato insomma
5 rallentamenti della
crescita vegetale a livello
globale: fra il 2354 e il
2345 a.C. (in coincidenza
con la presunta data del
Diluvio universale), dal
1628 al 1623 a.C. (crisi
del Regno egizio ed esodo degli Ebrei), dal 1159
al 1141 a.C. (carestie in
Israele e fine del regno
di Davide).
Anche in Cina. Il rallentamento della crescita
degli anelli verificatosi
dal 208 al 204 a.C. coincide con la carestia che
in Cina port alla caduta
della dinastia Chin. E
quello dal 536 al 545 d.C.
con il raffreddamento
climatico e la peste ai
tempi di Giustiniano.
Nel libro di Baillie Exodus
to Arthur (Batsford) si
spiegano cos anche la
fine del mitico regno di
re Art e Merlino e la
crisi medioevale inglese.
Impatti cometari della
potenza di 20 megatoni
(come quella dellesplosione di Tungusa in Siberia nel 1908) furono sufficienti, secondo Baillie,
a provocare terremoti e
maremoti, eruzioni vulcaniche ed esalazione di
gas velenosi dai fondali
oceanici. Proprio quelle
alluvioni e nebbie velenose descritte nella Bibbia e nei resoconti degli
storiografi antichi.
88
neri emessi non potrebbero essere rimasti in sospensione per dieci anni nellatmosfera. Qualcosa daltro deve essere successo.
ComplICe dal CIelo. Enter Dallas Abbott, geologo della Columbia University a Palisades, New
York, ha studiato gli strati di ghiaccio groenlandesi, trovandovi piccole sfere metalliche databili al 536, ma soprattutto nichel in alte concentrazioni: lindizio dellimpatto di un corpo celeste, in particolare un frammento di cometa, in
cui il nichel era sicuramente presente.
Sappiamo che la cometa di Halley si avvicin molto alla Terra nel 530 d.C. e che gli astronomi cinesi registrarono la sua particolare brillantezza, spiega Abbot. Ci significa che perse
molto materiale dal suo corpo ghiacciato e che
i detriti entrarono nellatmosfera. Anche nella
nostra epoca la Terra passa ogni anno attraverso due piogge di meteoriti prodotte dalla polvere
e dai detriti della cometa di Halley. Dal 530 al
540 d.C. questa pioggia di meteoriti dovette essere particolarmente pesante, aggiunge Abbot.
Ma c di pi: nuclei estratti dal ghiaccio groenlandese nello strato corrispondente allanno
536 presentano i resti di organismi marini che
vivono solo nelle acque basse tropicali, oltre a
fossili di et pi antica. Una sola spiegazione
possibile, secondo Abbot: un impatto di frammenti di cometa con la Terra fece volare in atmosfera, assieme ai detriti che oscurarono il Sole, questi organismi, che ricaddero poi nellArtico. Rilievi recenti indicherebbero il golfo di
Carpentaria in Australia come uno dei maggiori
luoghi dellimpatto.
Riassumendo: la cometa rilasci nel 530 alcuni grandi frammenti durante il suo viaggio
allinterno del Sistema solare. Negli anni seguenti, nel 536 e anche nel 540, i frammenti
caddero nelloceano sollevando detriti, organismi viventi e fossili. E il Sole oscurato dai materiali cometari abbass la temperatura globale,
con effetti a catena sulla fotosintesi e sul clima
globale, facendo regredire leconomia fino alla
fame e alle epidemie.
Ma allora, fu un vulcano o una cometa a provocare la crisi ambientale? La persistenza per
anni del raffreddamento, e le prove incriminanti individuate dai ricercatori nel ghiaccio, sembrano indicare che i colpevoli furono entrambi:
il vulcano Ilopango e la cometa di Halley. Capaci di scombinare i piani degli umani, di mettere
in crisi un impero potente come quello di Giustiniano e quindi di scrivere la Storia.
Franco Capone
MONDADORI PORTFOLIO/WWW.BRIDGEMANART.COM
ci furono tempeste e
inondazioni di grandi
fiumi. Neve rossa
cadde per un anno
dallUngheria allItalia. I prezzi dei cereali
andarono alle stelle,
molti capi di bestiame
morirono e si diffuse
la miseria.
Gli storici indicano
lanno senza estate
come una spinta per
la conquista dellOvest americano. In
Gran Bretagna e Francia, vi furono rivolte
per il cibo. Persino la
Svizzera fu pervasa
da disperazione e
violenze.
Il lato positivo. Ma
dalla crisi nacque anche qualcosa di buono. La mancanza di
Periodi bui
Durante la crisi del 536 in alcune
regioni, come nella Bretagna della
foto, non ci furono praticamente
estati, con gravi conseguenze.
89
DEL II REICH
I
l 1 aprile 1867, a Parigi si inaugurava lExposition Universelle: lexpo dellepoca. A fare gli onori di casa cera Napoleone III, da quasi 20 anni dominus della vita francese. Tra
i vip invitati, tre grandi tedeschi: il re di Prussia Guglielmo
I, il suo energico cancelliere Otto von Bismarck e il generale Helmuth von Moltke. Nel grande padiglione centrale dellesposizione i rappresentanti dei due imperi si trovarono in un vis vis
metaforico, ognuno con le sue eccellenze. La Francia esponeva prodotti di gran lusso, la Prussia un potentissimo cannone Krupp. Cinquanta tonnellate di acciaio, che di l a tre
anni avrebbe fatto sfoggio di s sui campi di battaglia.
RitoRno alloRdine. Ma facciamo un passo indietro.
Precisamente al biennio 1814-15, data del Congresso
di Vienna, in cui, estromesso Napoleone Bonaparte,
inizi la cosiddetta Restaurazione. La Prussia e la
Francia di Luigi XVIII si trovarono alleate nel
riportare le lancette della Storia a prima della rivoluzione. E, dopo i moti insurrezionali
del 1848, complici nel soffocare le spinte liberali che facevano vacillare le secolari monarchie.
Ogni nazione intanto perseguiva i suoi interessi: Napoleone III, forte del consenso internazionale, restaur limpero (1852), ribadendo anche il
suo ruolo centrale nel conflitto in Crimea (1853-56). La
Prussia manteneva invece un profilo defilato, impegnata a
sottrarre allAustria il controllo della Confederazione tedesca istituita al Congresso di Vienna. Che il feeling tra i due
non potesse durare a lungo, per, era evidente. Le ambizioni espansionistiche di Napoleone III e Bismarck (dal
1862 primo ministro di Prussia) entrarono infatti presto
in rotta di collisione. Con una particolarit: la prosperit economica raggiunta dalla Francia simboleggiata dal
profondo rinnovamento architettonico di Parigi non spaventava il futuro cancelliere prussiano, che arriv alla conclusione che labilit politica del suo rivale fosse stata fino a
quel momento ampiamente sopravvalutata. Incurante dellapparente grandeur francese, prosegu cos nella sua politica espansionistica sconfiggendo lImpero austriaco e creando la Confederazione del Nord (1867), ununione di Stati comandati di fatto
dalla grande Prussia.
Nazionalismi
Napoleone III
(a sinistra) e il re di
Prussia Guglielmo I
(a destra); sullo
sfondo, il dipinto
Il cimitero di Saint
Privat, con
la battaglia di
Gravelotte
dellagosto 1870.
90
AKG/MONDADORI PORTFOLIO
Altri Paesi
Cultura e societ
1870
1870
1870
PHOTO JOSSE/LEEMAGE
2 gennaio
Svolta liberale
in Francia e
formazione del
governo Ollivier.
8 maggio
Un referendum
trasforma
Napoleone III
in monarca
costituzionale.
3 febbraio
Approvato il 15
emendamento
alla Costituzione
Usa, che permette
il voto agli
afro-americani.
27 aprile
Al termine di
una sanguinosa
guerra civile,
diventa presidente
del Venezuela il
liberale Antonio
Guzmn Blanco.
3 gennaio
Inizia a New York
la costruzione del
ponte di Brooklyn
(terminato nel
1883).
10 marzo
Viene fondata a
Berlino la potente
Deutsche Bank.
9 giugno
Muore lo scrittore
inglese Charles
Dickens.
23 giugno
Inaugurato
il telegrafo
Londra-Bombay.
BRIDGEMAN/MONDADORI PORTFOLIO
3 luglio
Leopoldo de
HohenzollernSigmaringen si
candida al trono
spagnolo, vacante
dal 1868.
19 luglio
La Francia dichiara
guerra alla Prussia.
2 agosto
Inaugurato il
primo tratto di
metropolitana
sotterranea
passante sotto un
fiume, a Londra.
4 settembre
Abdicazione di
Napoleone III.
Proclamata la Terza
Repubblica, la
guerra continua.
19 settembre
I prussiani cingono
dassedio Parigi.
20 settembre
I bersaglieri
entrano a Roma
dalla breccia di
Porta Pia.
MONDADORI PORTFOLIO
AKG/MONDADORI PORTFOLIO
Otto Von
Bismarck, capo
del governo della
Confederazione
tedesca del Nord
che si impose
sullImpero
francese.
La situazione precipit nel 1870. Napoleone, sempre pi indebolito fisicamente e psicologicamente, guardava con timore i
comportamenti tedeschi nella crisi spagnola innescata dalla caduta della regina Isabella II. Le Cortes offrirono la corona al principe tedesco Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen. Limperatore francese fragile di nervi (e di salute) temette il ritorno ai tempi
di Carlo V, con laccerchiamento questa volta saldato da una Germania sempre pi forte sul Reno, e insediata anche a sud, dove
gi nel 1866 si era registrata lalleanza anti-austriaca tra Prussia e
Italia. Napoleone stabil quindi un punto di non ritorno: laccettazione della corona da parte degli Hohenzollern. Guglielmo I non
voleva la guerra e indusse il nipote Leopoldo a rinunciare. Ma Bismarck non intendeva avallare una politica rinunciataria, e non
esit a modificare il telegramma che il re aveva scritto dalla localit termale di Ems, eliminando le frasi pi accomodanti. Il testo
finale si chiudeva cos: Sua Maest il Re ha ricusato di ricevere
ancora lambasciatore francese e ha fatto dire per mezzo del suo
aiutante che non aveva nulla da comunicare allambasciatore.
Uno schiaffo al Regime. Il dispaccio cos taroccato, giunto sulla scrivania di Napoleone, ebbe leffetto della dinamite. Limperatore si infuri. E, proprio come aveva previsto il cancelliere, il
19 luglio la Francia dichiar guerra alla Confederazione. Napoleone passava per laggressore, e i tedeschi, trovatisi dalla parte
delle vittime, si unirono attorno al loro poco amato cancelliere.
Dopo aver lanciato un attacco dimostrativo nella Saar tedesca,
le truppe francesi finirono per stritolate da una macchina militare perfettamente organizzata e rapidamente mobilitata gra-
27 dicembre
Lartiglieria
prussiana inizia a
bombardare Parigi.
1871
18 gennaio
Proclamato a
Versailles il secondo
impero germanico.
16 novembre
Le Cortes
proclamano
re di Spagna
Amedeo di Savoia,
secondogenito di
Vittorio Emanuele II.
31 dicembre
Completato il
tunnel ferroviario
del Frjus.
1871
1871
21 marzo
Varata la Legge
delle Guarentigie,
che regola i
rapporti tra Papato
e Stato italiano.
29 marzo
Si inaugura a
Londra la Royal
Albert Hall (sopra).
28 gennaio
Capitolazione di
Parigi, e armistizio
seguito dallavvio
delle trattative di
pace a Versailles.
Grandeur e decadenza
Il ritorno in patria delle truppe
francesi dopo la Guerra di Crimea
(1856), che aveva sancito il successo
internazionale di Napoleone III.
18 marzo
Parigi insorge
e proclama la
Comune.
16 aprile
Emanata la nuova
costituzione
federale tedesca.
Fucili e cannoni
Fucile a retrocarica Chassepot usato
dai francesi durante la guerra; sotto, il
cannone prussiano Krupp presentato
allexpo di Parigi nel 1867.
10 maggio
Il trattato di
Francoforte mette
fine alla guerra
franco-prussiana.
La Francia cede
lAlsazia e parte
della Lorena.
21-28 maggio
La settimana di
sangue pone fine
alla Comune di
Parigi.
11 maggio
Muore lastronomo
inglese John
Herschel.
3 giugno
Attivato il telegrafo
transpacifico, da
San Francisco a
Vladivostok, via
Cina e Giappone.
10 luglio
Nasce lo scrittore
francese Marcel
Proust.
93
PHOTO JOSSE/LEEMAGE
Corpo a corpo
prussiani prosegu inesorabile, con la conquista di Toul, Strasburgo e Orlans: il 27 ottobre Bazaine si arrese con 180mila uomini, mentre dal 19 settembre Parigi stessa fin sotto uno straziante assedio in cui si dice che i parigini affamati furono costretti a
cibarsi con gli animali custoditi allo zoo.
Ma la resistenza organizzata da Lon Gambetta, il capopopolo
che incarnava ormai lanima della nuova strategia militare francese, e che il 7 ottobre aveva lasciato la capitale in pallone per
coordinare la controffensiva (cui avrebbe contribuito anche Garibaldi, v. riquadro in alto a destra), si stava facendo sentire: il
30 ottobre Orlans fu ripresa ai tedeschi, battuti 10 giorni dopo
a Coulmiers. Nonostante le perplessit di Moltke, Bismarck e il
re decisero di bombardare Parigi con quei cannoni Krupp che tre
anni prima erano stati esposti nel padiglione del Campo di Marte.
VeRso la Pace. A corto di viveri, e sotto il fuoco dellartiglieria
pesante, il governo francese si arrese, e il 28 gennaio 1871 fu firmata la convenzione che sanciva la capitolazione di Parigi a condizioni miti: i prussiani sarebbero cio entrati il 2 marzo solo per
BRIDGEMAN/MONDADORI PORTFOLIO
iuseppe Garibaldi,
che a Napoleone III
doveva due sconfitte
(a Roma e a Mentana),
non esit ad accorrere in
Francia con un pugno di
volontari per difendere
la Repubblica. Sbarcato
a Marsiglia il 7 ottobre,
gli fu affidata lArmata
dei Vosgi, un nome altisonante per un corpo
di 10mila tra volontari,
guardie nazionali e regolari, scarsi di artiglieria e
col morale sotto i tacchi.
Acciaccato. Garibaldi
li concentr a sud di
Digione, occupata dai
prussiani del generale
Werder. Secondo uno
storico dellepoca, Carlo
Corsi, Garibaldi era invecchiato, malaticcio, sfatato, e non poco, dal 1867,
avea perduto la miglior
parte della sua potenza.
In effetti leroe, 63enne,
soffriva lartrite e le conseguenze di molte ferite,
che lo costringevano a
muoversi in carrozza.
Mar
Baltico
Mare
del Nord
Grande Germania
Giuliano Da Fr
Austria-Ungheria
ALBUM/CONTRASTO
TRAPANO AD ARCO
5000 a.C.
F
HAI DA
Stefano Bernuzzi
Dalla pietra focaia allaccendino: i modi per avere del fuoco sono
cambiati nei secoli. Non senza sperimentazioni curiose (e pericolose)
ACCIARINO
1000 a.C.
ACCENDERE?
1
2
3
Lattrice
hollywoodiana
di origine
francese Corinne
Calvet mentre
si fa accendere
scenograficamente
una sigaretta.
SSPL/GETTY IMAGES
INVENZIONI
BETTMANN/CORBIS
CERINI 1835
1 Il funzionamento si basava su un
bastoncino che
girava sul proprio
asse, azionato dalla
corda dellarco
(foto), su una tavoletta bucata sotto
cui era posta lesca
infiammabile. Lo
sfregamento produceva calore che
incendiava lesca.
2 Acciarino del
500: una piastrina
di acciaio battuta
su una pietra focaia
produceva scintille
che alimentavano
lesca per il fuoco.
XI-XII secolo
3 La leggenda
vuole che siano
stati ideati dallinventore Archimede
che avrebbe cos
salvato Siracusa
dallassedio romano (212 a.C.):
si trattava di far
convergere i raggi
solari in un punto,
detto fuoco, dello
specchio.
4
SSPL/GETTY IMAGES
GETTY IMAGES
LENTI DI VISBY
97
ZIPPO 1922
4 A Visby (Svezia)
gli archeologi
hanno trovato una
collezione di manufatti a forma di
lente costruiti con
quarzi lavorati (foto). Oltre che come
gioielli queste pietre si usavano per
accendere il fuoco.
Come? Il loro taglio
permetteva di
concentrare i raggi
in un unico fuoco
orientato verso
lesca.
5 Se in Cina gi
nel VI secolo si
usavano bastoncini
di pino e zolfo, dal
600 in Europa fu
un susseguirsi di
esperimenti grazie
alluso del fosforo. I
cosiddetti svedesi
avevano fosforo
rosso (1844) meno
nocivo e tossico di
quello bianco usato in precedenza.
FIAMMIFERI 1700
7 Tra il 1832 e il
1836 si registrarono ben tre titolari di brevetti per
questa invenzione.
Uno litaliano
Sansone Valobra,
di Fossano (Cuneo), che dal 1835
commercializz
piccoli bastoncini
di carta e cera detti
candelette. Pi
economici degli
svedesi, ebbero
successo nellItalia
autarchica fascista.
ACCENDINO 1823
9 A differenza
degli accendini
in commercio
dallinizio del 900,
quelli a gas della
ditta francese Bic
erano rivoluzionari,
principalmente
perch usa e
getta. Al contrario
degli altri, ricaricati
con benzina alcol e
gas liquido, il Bic
non si ricicla: dopo
3.000 accensioni si
esaurisce e viene
buttato.
PANTELLERIA
Un
anarchico
a NEW
YORK
Il giornale
dei ribelli
Il frontespizio di
Cronaca Sovversiva,
la rivista anarchica
pubblicata da Luigi
Galleani nel 1903.
98
STORIE DITALIA
Piccola Italia
Lamico ritrovato
Sopra, lanarchico Luigi
Galleani, amico di
Salsedo conosciuto a
Pantelleria e ritrovato in
America.
Sotto, una tipografia
dellepoca: Salsedo era
attivo come stampatore
ed editore di testi
anarchici a New York.
100
persone in un solo giorno: in 3.000, fra cui Luigi Galleani, furono espulsi dagli States.
Come risposta, le bombe cominciarono a
scoppiare sempre pi di frequente. A Washington, vicino al corpo di un attentatore crivellato
di colpi, la polizia aveva raccolto alcuni volantini rossi: Plain Words (Parole chiare) erano
intitolati. Chi li aveva stampati? Le indagini portarono a un certo Ravarini, che fece un nome:
quello di Roberto Elia, che lavorava in una tipografia dove si stampavano anche cose anarchiche. Era la tipografia Canzani di New York. La
tipografia di Andrea Salsedo.
arrestato. La notte del 25 febbraio 1920, Roberto Elia e Andrea Salsedo vennero prelevati
dalle loro abitazioni e portati in uno negli uffici dellFbi a Manhattan, nel Park Row Building.
Furono interrogati separatamente. Elia, rilasciato quasi subito, dichiarer in seguito di aver
intravisto per un attimo Salsedo con la faccia
insanguinata. Maria Petrillo, moglie di Andrea,
nellunico colloquio avuto con lui, denunci alla stampa che il viso del marito era sfigurato. In
unintervista che fece clamore afferm che lavvocato Narciso Donato aveva fatto tutto, meno
che il suo lavoro di difensore dufficio. Qualche
tempo dopo si scoprir che Donato era al soldo del ministero della Giustizia. Lo confermer,
anni dopo, anche la figlia di Salsedo, Silvestra:
Risulta da vari documenti che lavvocato si dichiar in pi occasioni dalla parte della polizia.
Nei suoi interrogatori, Roberto Elia aveva affermato di non sapere nulla dei volantini incriminati trovati addosso allattentatore di Wa-
E poi vennero
Sacco e Vanzetti
Pino Casamassima
Suicidio?
LEEMAGE/MONDADORI PORTFOLIO
INCIDENTI
DEBUTTO
COL
FLOP
A cura di Daniele Venturoli
102
si conclusero imputando il
naufragio alleccessiva velocit mantenuta dalla nave
nonostante lavvertimento
di presenza di ghiaccio in
acqua.
Reazioni. Il rapporto finale
statunitense addoss la
responsabilit al capitano
Edward Smith (morto nel
naufragio), mentre linchiesta inglese concluse che la
condotta di Smith fu quella
che avrebbe tenuto qualsiasi
altro comandante esperto.
Il naufragio, comunque, non
fu soltanto unimmane tragedia: subito dopo, nel 1913,
si tenne a Londra la prima
Convenzione internazionale
per la salvaguardia della vita
umana in mare.
Un ragazzo
inglese con la
prima pagina
di un giornale
che annuncia
il disastro del
Titanic (1912).
BRIDGEMAN/MONDADORI PORTFOLIO
Il naufragio del
veliero svedese Vasa
che affond a soli
120 metri dalla costa.
Lanfiteatro di Cassino
costruito negli stessi
anni di quello di
Fidenae (I secolo).
gremito, in particolare da
quando limperatore Tiberio
aveva reintrodotto i giochi
con i gladiatori, temporaneamente vietati. Il risultato di
tale afflusso fu il collassamento delle fondamenta.
SCALA
a cattedrale di Beauvais
(Francia del Nord) tra
gli esempi pi importanti
dello stile gotico. Linizio
della sua costruzione si fa
risalire al 1225. Avrebbe
dovuto essere la chiesa
pi alta di tutta la cristianit. Cos, i progettisti e
i costruttori spinsero al
limite le loro conoscenze
di statica degli edifici, realizzando una costruzione
di unaltezza imponente
sorretta da strutture snelle
te avvenuto il 27
gennaio 1967 alla
navicella Apollo,
con il razzo Saturn
204 (AS204): la
missione Apollo 1.
LAS204 avrebbe
dovuto essere il
primo volo di prova con equipaggio
La cattedrale di
Beauvais: ha volte
che toccano i 48,5
m daltezza.
104
La Mary Celeste
fu trovata senza
nessuno a bordo,
alla deriva (1872).
Alimentando
leggende su una
nave fantasma
SEMAFORI
si sarebbero forse
potuti salvare se
fosse stata usata,
come si fece in seguito, una miscela
di ossigeno e azoto
invece dellossigeno puro. Ma non
sarebbe bastato:
la capsula avrebbe
dovuto essere
dotata, come
avevano suggerito
alcuni progettisti,
di un portellone
di emergenza con
bulloni esplosivi da utilizzare
proprio in caso di
evacuazione.
GETTY IMAGES
I componenti dellApollo 1 al
decollo: tutti morirono sulla
rampa di lancio di quel volo.
Era il 27 gennaio 1967.
McLellan, il comandante,
aveva contratto la polmonite
nove giorni prima della partenza ed era morto allinizio
del viaggio inaugurale.
Incidenti. Lufficiale che lo
aveva sostituito, John Nutting Parker, aveva colpito
una boa con la nave e aveva
dovuto invertire la rotta per
riportare lAmazon in porto
per riparazioni. Oltretutto,
nella prima traversata atlantica Parker si scontr con
SSPL/GETTY IMAGES
105
POPPERFOTO/GETTY IMAGES
Il disegno ritrae il
momento in cui il treno
cadde dal ponte sul
fiume Tay in Scozia.
BRIDGEMAN/MONDADORI PORTFOLIO
ll 22 ottobre
1895 ci fu lo
spettacolare
incidente
alla stazione
di Parigi
Montparnasse:
la locomotiva
precipit fuori
dalla stazione,
su unedicola
106
Non poteva avere un effetto distruttivo, come bomba termonucleare, perch la parte centrale
in plutonio era immagazzinata
in unaltra zona dellaereo, ma i
detonatori tradizionali la fecero
comunque esplodere producendo un cratere di quasi 8 metri
di diametro. Il disastro sparse
detriti per oltre un chilometro,
dove la radioattivit riscontrabili ancora oggi nonostante la
decontaminazione.
Bombardiere americano
B36, simile a quello
che perse la bomba.
GETTY IMAGES
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ANO
IN PRIMO PI
, 191DE4 GUERRA
ITALIA
LLA GRAN
ALLA VIGILIA DE
Spensierati
(ma non troppo)
La cultura
del sesso
Nel 1954 esplodeva
negli Stati Uniti il
fenomeno Playboy,
la rivista per soli
uomini (ma letta
anche da donne)
che rivoluzion
il costume. E
sulla quale si
pubblicavano,
oltre alle foto os,
romanzi dautore.
Il califfato
di Baghdad
DallVIII secolo
fino alla met del
Duecento, Baghdad
fu la capitale del
califfato degli
Abbasidi: un florido
regno, culla
della cultura
islamica, dove
fecero i primi passi
la chimica
e altre scienze.
MEDIOEVO
NOVECENTO
La vita quotidiana, la
politica, leconomia
del nostro Paese
nellautunno del 1914,
alla vigilia dellentrata
nella Grande guerra.
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GETTY IMAGES
Sembra la scena di un film come Il dottor Stranamore, invece uno scatto fotografico del 1941, in una cittadina britannica. Due vicine
in tenuta da casalinga chiacchierano del pi e del meno in una pausa tra i mestieri di casa. Peccato che stiano indossando con assoluta
naturalezza due vistose maschere antigas, che probabilmente dovevano proteggerle da un attacco chimico aereo degli odiati nazisti.
Il Regno Unito, infatti, aveva dichiarato guerra alla Germania il 3 settembre 1939, due giorni dopo linvasione tedesca della Polonia.
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NUOVO
NUMERO!