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Isola delle Femmine, duello a tre con liti fino


all' ultimo minuto
ISOLA DELLE FEMMINE - A due chilometri da Sferracavallo, l' ultimo
avamposto cittadino che con un referendum ha sfidato Palermo sull' autonomia
cittadina, le Europee sono gi dimenticate. A Isola delle Femmine sono sepolte
dalla contemporanea sfida a tre per la scalata al municipio, un mastio bianco
calce che domina il porticciolo della cittadina marinara. E che marinara oggi
vuole essere nel senso pi moderno del termine: chi andr al potere avr da
gestire due aree marine protette, per le quali il futuro scritto nei programmi
turistici e della piccola pesca locale. Avr da gestire i 1.200 metri di spiaggia e
di scogliera, dove ogni estate aprono almeno undici stabilimenti balneari. E non
solo. C' in ballo anche la riconversione dell' area industriale, dove l'
Italcementi attualmente gioca nel ruolo della Fiat locale: 300 dipendenti e una
stabilit che fa invidia a quella della stessa fabbrica d' auto. Le decine di
capannoni dismessi o abbandonati gi da qualche tempo sono un grande affare
per piccole imprese e ditte artigiane, dal cantiere nautico alla falegnameria, all'
officina ad alta specializzazione. Gli spazi liberi sono ancora migliaia. Davanti al
municipio c' la Uno dei carabinieri, impegnati a sedare quella che sembra una
rissa. Ma che invece solo il duello all' ultimo comizio di uno dei tre candidati
alla poltrona di sindaco del minuscolo comune, settemila anime delle quali le
urne, domenica, ne attendono cinquemila e duecento. Gli animi sono roventi:
una ventina di persone impegnata a discutere con un cinquantenne dall' aria
giovanile. Agguerritissimo. una questione di civilt e di democrazia, sbraita
lui muovendosi a larghe falcate. Orazio, ragiona, ribatte la folla. Sale dal
sindaco, appena cinque minuti dopo gi: tutti si trasferiscono in caserma. Lui
Orazio Cataldo, presidente del Consiglio comunale in carica, ex vicesindaco,
ex retino e simpatizzante dell' area progressista che oggi corre per la poltrona
di primo cittadino. A sostenerlo c' Insieme-Isola delle Femmine, lista civica
vicina al centrodestra dentro la quale ci sono anche Giuseppe Span e Pino
Aiello, le due massime cariche cittadine di Forza Italia. Dall' altra parte, al
primo piano del palazzo, c' il suo diretto avversario, anche se tale solo sulla
carta: il sindaco in carica Stefano Bologna, sostenuto dal centro e dal
centrosinistra, al secondo mandato e non pu ricandidarsi. Torner in pista,
forse, da assessore della lista "Isola per tutti". Il competitor Gaspare
Portobello, insegnante, attuale assessore alla Pubblica istruzione. Tra i due
scoppiata la lite sulla prenotazione delle ultime ore di propaganda elettorale,
per le quali ognuno vanta diritti. Decideranno i carabinieri, che qui sono ancora
un' autorit indiscussa. Il terzo concorrente Vincenzo Di Maggio, ex sindaco,
destituito dal ministro dell' Interno nel '91 per una serie di condanne
amministrative passate in giudicato. A lui, figlio di una famiglia di ex
monarchici che a Isola ha visto avvicendarsi sulla poltrona pi alta della citt
perfino un podest, succeduto proprio Stefano Bologna. La Torre, simbolo
della sua lista, a Isola da sempre sinonimo della destra conservatrice. I

progressisti puntano sui giovani e sul voto d' opinione, i liberal vanno a pescare
tra i delusi e tra coloro che sono in caccia di novit. Litigano giusto ora, che
ce ne stiamo liberando, scherza qualcuno nel bar accanto al palazzo
municipale. La rissa esplosa per la serata clou di oggi, quando il
cardiochirurgo Carlo Marcelletti sar l' ospite d' onore di un momento dedicato
ai progetti per la salute di Insieme. Cataldo un informatore scientifico, il
settore medico gli caro, ne ha fatto un punto d' onore del suo programma.
entusiasta del suo progetto, dice che la risposta che ha avuto dalla gente
stata impressionante. Il gruppo di Bologna non gioca al rialzo, ribatte agli
show di Cataldo con il comizio di Leoluca Orlando, con i risultati di quella che
per Isola stata una innegabile rinascita - dice l' ex sindaco - servizi come
acqua e scuolabus per tutti, e la popolazione quasi raddoppiata in dieci anni.
E conta sul fatto che Cataldo, per correre da solo, ha spaccato l' opposizione.
Ma a Isola non sono pochi a guardarlo con simpatia, dopo otto anni di governo
del centrosinistra. Bologna aveva iniziato bene, poi..., dicono gli intervistati,
allargando le braccia. Tutte le macchine di governo si stancano, inevitabile dice lo stesso Bologna - e bisogna essere bravi a rinnovarsi nel ricambio della
classe dirigente. Del terzo candidato sembrano conservare qualche nostalgia
solo i pi anziani. Anche se pochi sanno che tra il ' 74 e il ' 78 quella scuola
materna che sorse a Isola durante una sindacatura Di Maggio, fu costruita dal
Comune senza i necessari nulla osta. E solo nel '97 il Comune ottenne la
sanatoria. Allora anche i podest potevano sbagliare, senza che nessuno ci
facesse caso. Anzi.
ALBERTO BONANNO11 giugno 2004

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