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La ricerca “Terziario Futuro” si inserisce nelle attività

dell'Osservatorio Terziario, progettate e coordinate dal TERZIARIO FUTURO


Comitato Scientifico del Cfmt composto da: Elio Borgonovi,
Massimo Bruscaglioni, Domenico De Masi, Walter G. Scott,
Le prospettive delle imprese terziarie
Romano Trabucchi e Francesco Vermiglio. tra il 2010 ed il 2012
All'indagine hanno partecipato in qualità di esperti:
Duccio Bianchi, Stefano Caselli, Alberto Castelvecchi,
Mario Deaglio, Maria Immacolata Macioti, Emanuela Mora,
Serafino Negrelli, Enzo Rullani, Severino Salvemini.
La ricerca previsionale, condotta da S3.Studium, è stata diretta
da Stefano Palumbo, con la collaborazione di Ruben Criscuolo
e Alessandro Gentile.

© 2010 by L’officina di NEXT


00186 Roma, Corso Vittorio Emanuele II, 209
www.s3studium.it

Terziario Futuro 2010-2012


di S3.Studium

Finito di stampare nel mese di febbraio 2010


Impaginazione e stampa a cura di
Link srl Comunicazione d’impresa, Napoli

È consentita la riproduzione, anche parziale,


con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia,
anche ad uso interno o didattico.
INDICE

Introduzione 11

Parte 1. Lo Scenario Economico 17


Risultati in sintesi 19

1. L’Italia e la crisi 21
L’Italia nella crisi globale 23
Le occasioni di cambiamento 27
Le tendenze settoriali 31

2. Finanza ed economia dopo la crisi 37


Il rapporto fra finanza ed economia 39
L’intervento pubblico 41
Il finanziamento delle imprese 43

3. L’ambiente come tema economico


emergente 49
Le scelte dei governi e delle imprese 51
Il consumo sostenibile 56
L’impatto della questione ambientale
sul terziario 60

Parte 2. Lo Scenario Sociale 65


Risultati in sintesi 67

4. Le tendenze dei consumi 69


La fiducia dei consumatori 71
Gli stili di vita e di consumo 74
Tendenze e segmenti specifici 80
5. Impresa, mercato del lavoro
e disagio sociale 85
La condizione dei lavoratori 87
I mutamenti nel lavoro e nelle
professionalità 90
Concertazione e relazioni industriali 92
Il rapporto fra impresa e lavoro 97

6. L’immigrazione e il sistema delle imprese 101


Le tendenze dell’immigrazione 103
Immigrazione e sistema economico 109

Parte 3. Lo Scenario Organizzativo 113


Risultati in sintesi 115

7. L’imprenditorialità terziaria 117


La spinta all’imprenditorialità 119
Made in Italy e competitività internazionale 122
Innovazione e modelli di business 127

8. Le competenze del manager terziario 131


Il management come professione 133
Le competenze e la formazione 137

9. Dal web 2.0 all’impresa collaborativa 143


Il web 2.0 e l’impresa terziaria 145
L’impresa collaborativa 153

Nota sull’indagine 157


Gli esperti 163
9. DAL WEB 2.0 ALL’IMPRESA
COLLABORATIVA

142
Lo scenario organizzativo

IL WEB 2.0 E L’IMPRESA TERZIARIA

Generazione Y

Un mutamento epocale come quello del web 2.0


indurrà – assieme all’interesse, alla curiosità, alle aper-
ture – meccanismi di difesa e resistenze. Comporterà
inoltre un prolungato sforzo di assorbimento, compren-
sione, metabolizzazione (che andrà oltre il triennio con-
siderato), sia per la società, sia per le imprese italiane.
Saranno i giovani della Generazione Y a dettare i
termini dello sviluppo della cultura 2.0, in quanto
rappresenteranno un segmento di consumo sempre
più rilevante e una fascia di lavoratori in costante
incremento. In azienda, la dialettica e la coesistenza
della Generazione Y con quelle più anziane verran-
no caratterizzate dalle medesime tensioni che si veri-
ficano nel nucleo familiare.

Mainstream market

Nei prossimi anni, il ritardo nazionale riguardante


le competenze tecnologiche e di gestione della Rete
verrà in parte colmato, anche grazie alla massifica-
zione dei fenomeni di Internet. La rivoluzione digi-
tale offrirà spazi di crescita alle imprese tecnologi-
che italiane, specie a quelle più recenti, più duttili e
interessate all’innovazione.

145
Lo scenario organizzativo Lo scenario organizzativo

Le aziende più innovative si avvarranno delle Le trasformazioni indotte dall’esigenza di mag-


nuove possibilità date dalla Rete, passando dal- giore interazione con l’esterno, tuttavia, marceranno
l’early market a una più duratura fase di mainstream lentamente: lo sviluppo delle capacità di comunica-
market. Entro il triennio, peraltro, si tratterà di casi zione scritta, interna ed esterna non avverrà entro lo
numericamente minoritari, anche perché verranno spazio di soli tre anni.
ostacolati dagli scarsi finanziamenti per la ricerca.
Perdurerà inoltre l’arretratezza del sistema pub-
blico, soprattutto sul versante della pubblica ammi- Dal prodotto software al servizio web
nistrazione.
Poiché negli anni passati grandi imprese hanno
ragionato già sugli investimenti sul web 2.0, questi si
Meno immagine, più reputazione concretizzeranno durante tutto il triennio 2010-2012.
Il 2010, dunque, non sarà un anno di “ubriacatura”
Nello spazio di Internet sarà necessario essere, oltre del web 2.0, ma semplicemente quello in cui qualcu-
che creativi e flessibili, fortemente credibili, ossia no accelererà le iniziative. Gli sforzi economici del-
avere un sistema di reputazione e di garanzie adegua- le grandi imprese sul web 2.0 diverranno piuttosto
to, che inviti clienti diversi dai soliti a provare (la pic- consistenti: poi, tra 24-36 mesi, si vedrà quali soldi
cola impresa isolata che produce e vende idee da sola sono stati ben spesi e quali no, per mettere in atto una
farà sempre più la parte del venditore di tappeti in un razionalizzazione.
mercato ormai smaliziato). Si dovrà, fra l’altro, impa- Ad esempio, si passerà dall’acquisto di CMS
rare ad ascoltare i clienti e fornire loro le garanzie che (Content Manager System) proprietari e molto costo-
serviranno per iniziare un viaggio assieme. si (con l’aggiunta di dipendere dai fornitori per la
Sempre più imprese, dunque, si ripenseranno manutenzione), al ricorso a prodotti analoghi dell’o-
come “relazionali”: pen source (come Wordpress o Drupal) – come ha
- scambieranno informazioni con i propri clienti; fatto la Casa Bianca già da qualche mese. Le impre-
- ricorreranno, più che all’outsourcing, al crowd- se di servizio, dunque, dovranno offrire idee per la
sourcing; comunicazione su web, anziché sistemi. Si creerà
- la comunicazione web si diffonderà capillar- molta turbolenza nel segmento di mercato delle soft-
mente in tutta l’impresa, anziché rappresentare ware house italiane, perché molte di loro si troveran-
un settore separato dal resto. no prive della capacità di ridefinire il proprio model-

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Lo scenario organizzativo Lo scenario organizzativo

lo di business, e verranno spiazzate da nuove picco- re al meglio i nuovi strumenti nei processi organiz-
le imprese di giovani, che nasceranno nei prossimi zativi.
mesi. Tuttavia, in Italia mancherà un terreno culturale
completamente recettivo a tali innovazioni, a causa
di una frammentazione degli interessi degli stakehol-
Il declino della segretezza der collettivi e della capacità a percepirsi come sog-
getti interattivi.
La crescita dell’interattività subirà un’ulteriore
accelerazione nei prossimi tre anni, mentre il ruolo
della “carta” e della comunicazione tradizionale ten- Esplosione comunicativa
derà inesorabilmente a declinare.
L’innovazione interattiva si svilupperà più rapida- La capacità dei manager di applicare all’interno
mente nel no profit e nel volontariato, attraverso lo delle imprese i cambiamenti comunicativi che deri-
scambio di informazioni e prodotti. Nonostante la vano dai social network, comunque, esploderà nei
tendenza degli italiani e delle imprese italiane all’in- prossimi anni: sebbene nell’insieme delle imprese le
dividualismo e alla segretezza, peraltro, si riuscirà resistenze alle innovazioni continueranno ad essere
nel prossimo futuro a far progredire l’interattività forti (così com’è stato per altre ondate di innovazio-
organizzativa anche al di fuori dagli ambiti del terzo ne tecnologica), alcune organizzazioni – soprattutto
settore. In sostanza, le distanze delle imprese italiane grandi – avvieranno esperienze innovative, concre-
dall’interattività, anche in molti campi del terziario tizzate grazie a un’attività progettuale già avviata nel
avanzato, si ridurranno tra il 2010 e il 2012, anche se recente passato.
rimarranno considerevoli. Evolveranno quindi molto rapidamente le compe-
tenze manageriali relative alle relazioni interne e alla
gestione del personale.
Arretratezza sociale

Nel corso dei prossimi tre anni vi sarà una presa di Il soft-fordismo
consapevolezza del ruolo degli strumenti del web 2.0.
Un maggior numero di imprese del terziario chiede- La facilità di accesso e di replica su Internet ten-
rà l’intervento di specialisti per riuscire ad introdur- derà a creare mode e competenze di massa, per certi

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Lo scenario organizzativo Lo scenario organizzativo

versi simili ad una sorta di “soft-fordismo” (con la Il commercio elettronico, tuttavia, avrà forti
risoluzione di problemi delegati a software specializ- potenzialità di sviluppo nei prossimi anni soprattutto
zati e call center ultrastandardizzati, in modo da perché un numero crescente di operatori comprende-
creare percorsi di differenziazione e personalizzazio- rà che i clienti cercheranno in rete un rapporto più
ne di tipo anonimo, e quindi rendere irrilevanti interattivo e impegnativo con un esperto esterno, per
rispetto al processo lavorativo la capacità espressiva ottenere soluzioni originali e affidabili, assai più che
e l’unicità dei singoli). la comodità (la consegna a casa) o il risparmio di
Il segmento di Internet destinato alla massificazio- tempo. Avrà dunque successo chi andrà oltre la ven-
ne sarà quindi dotato di grandissimi moltiplicatori: dita via Internet degli stessi prodotti e servizi che
per cui tutti lo inseguiranno, ma in realtà in esso pre- vende nel supermercato, nell’ipermercato, o anche
varranno pochi grandissimi operatori, magari frutto nella bottega all’angolo.
di fusioni o acquisizioni tra i pochi esistenti. In que-
sta massificazione lo spazio libero disponibile per
idee imprenditoriali sarà sempre più l’elaborazione Filosofi ad alto valore aggiunto
condivisa di soluzioni personalizzate a esigenze che
vengono co-costruite col potenziale cliente/utilizza- L’ingresso massiccio delle imprese italiane nella
tore, valorizzando originalità, creatività, capacità di cultura del web 2.0 aprirà ampi spazi per le imprese
ascolto del cliente, flessibilità e affidabilità. del terziario avanzato (software house, agenzie di
comunicazione, etc.) che sapranno offrire servizi.
Lo sviluppo economico in chiave 2.0 rappresente-
Relazioni impegnative rà anche una grossa opportunità per i giovani laurea-
ti in materie umanistiche (filosofi, sociologi – tutti
L’e-commerce si amplierà, nel lungo termine, coloro che risponderanno al bisogno delle imprese di
soprattutto in rapporto ai suoi minori costi di distribu- incrementare la comunicazione scritta). Si creeranno
zione. Questo sarà un vantaggio di crescente impor- pochi posti di lavoro stabili ma molte startup nella
tanza, perché negli anni a venire il terziario sarà carat- consulenza alle imprese.
terizzato, come gli altri settori, oltre che dalla necessi-
tà di abbassare i costi per gli utenti e di aumentare la
creatività nelle proposte di offerta, da una logica di
riduzione delle catene di intermediazione.

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Lo scenario organizzativo Lo scenario organizzativo

Le avanguardie del terziario online L’IMPRESA COLLABORATIVA

Il terziario on line crescerà nei campi in cui emer-


geranno i nuovi bisogni dei consumatori. Fra quelli Pensare insieme
in forte sviluppo nel prossimo triennio vi saranno:
- i servizi per lo sviluppo della casa ecologica; Nel prossimo futuro, per cercare nuove opportu-
- l’offerta di derrate alimentari per i gruppi forma- nità di sviluppo diverrà essenziale l’incontro tra la
ti da famiglie che si aggregano per l’acquisto cultura, la conoscenza e l’innovazione, la valorizza-
diretto; zione e la comunicazione sul terreno della ricerca
- i servizi di cura degli anziani e dei bambini basa- scientifica. Si manifesterà quindi una crescente pro-
ti su nuove forme di monitoraggio e di contatto pensione al confronto, alla partecipazione e alla crea-
a distanza; zione di reti.
- il noleggio dell’auto o la richiesta dell’autobus Si svilupperà sempre più nei prossimi anni un
on demand (con il cellulare); mondo della relazione e del “pensare insieme”: non
- l’offerta di libri e articoli di giornale da leggere solo per effetto delle nuove tecnologie, ma anche per
sul proprio device multimediale. il bisogno di recuperare le capacità di immaginazione
e di passione collettiva che una volta venivano offer-
te dalla vicinanza fisica e dalla massificazione delle
abitudini e dei simboli sociali. Questa tendenza darà
adito allo sviluppo di nuove imprese, nate dal basso,
alla riorganizzazione di imprese preesistenti, e alla
nascita di nuove figure professionali, anche nel setto-
re della dirigenza e dell’imprenditorialità terziaria.

L’ora dei legami forti

L’instabilità della situazione economica interna-


zionale metterà sempre più in evidenza il rischio che
si corre nei moderni sistemi di divisione globale del

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Lo scenario organizzativo Lo scenario organizzativo

lavoro, in cui ciascuno lavora come modulo di un Le imprese del terziario italiano saranno forzate
sistema più grande (filiera, distretto, territorio) in cui dal momento storico-sociale creato dalla rivoluzione
il profitto, la produttività e il valore prodotto dipen- di Internet ad aprirsi al confronto, cercare alleanze,
dono in modo essenziale dal comportamento “vir- reti di collaborazioni, partnership e strategie condi-
tuoso” e leale degli altri. Per reggere all’instabilità vise per uscire dalla crisi, le cui implicazioni condi-
senza dare avvio a dinamiche distruttive si punterà a zionanti si faranno sentire a lungo.
progettare e costruire tra le parti della filiera, del ter- Il progresso della collaborazione imprenditoriale
ritorio o del distretto una relazione di servizio, non di avverrà al di fuori di un andamento univoco, mono-
semplice compravendita, ossia una “connessione lineare, richiedendo tentativi anche disordinati di
durevole” tra chi offre competenze e capacità e chi le creazione di relazioni a fini innovativi: proseguiran-
compra, per utilizzarle a proprio vantaggio. no dunque le esperienze di nuove aggregazioni, nuo-
A crisi terminata, dunque, i legami delle imprese ve sinergie e relazioni tra imprese del mondo della
con la propria filiera, col territorio, con i dipendenti, tecnologia e università, tra imprese e enti di ricerca e
con la banca, “allentati” dalla situazione di difficol- territorio.
tà, verranno ricostituiti in forma più salda: sempre
più le imprese cercheranno di agire attraverso reti
stabili di relazioni e dunque in un rapporto di reci- Delocalizzare di meno, deverticalizzare di più
proco servizio con la filiera, il territorio, le persone
coinvolte nell’attività, le istituzioni, i finanziatori. In seguito alla crisi economica i processi di
“deverticalizzazione” che hanno interessato le gran-
di imprese sui mercati globali tenderanno a combi-
Confini porosi narsi con una decrescita (o minor crescita) dei pro-
cessi di delocalizzazione.
Nel prossimo triennio vi sarà una forte crescita Il progressivo cambiamento di logica all’interno
delle transazioni commerciali via web e degli scam- dell’economia italiana originerà grandi opportunità
bi rilevanti. Si verificherà quindi una crescita della per le medie imprese italiane eccellenti, dell’indu-
concorrenza, con maggiore trasparenza e “democra- stria quanto del terziario, favorendo il forte coinvol-
zia”, in quanto il web metterà a nudo le caratteristi- gimento delle reti, dei distretti e dei cluster delle
che dell’offerta a prescindere dalla dimensione e dal- imprese italiane di dimensione minore.
la potenza.

154 155
Lo scenario organizzativo

L’impresa “non standard” GLI ESPERTI

Nei prossimi anni vi sarà un’accelerazione sem-


pre più spinta del processo di cambiamento verso
l’impresa orizzontale, ovvero “non standard”, con la
crescita delle collaborazioni e le aggregazioni tra le
imprese. Si diffonderanno quindi i processi interatti-
vi di learning by monitoring, mediante meccanismi
pragmatici quali benchmarking, simultaneous engi-
neering, error detection, etc.
I processi aggregativi verranno in alcuni casi raf-
forzati da soluzioni consorziali, o più normative e
istituzionalizzate (particolarmente necessarie per il
nostro sistema produttivo e dei servizi basato su
imprese di piccola e media dimensione).

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Gli esperti

Duccio Bianchi
È stato amministratore e direttore
dell’Istituto di ricerche Ambiente
Italia, una delle principali società
italiane di consulenza e studi di
pianificazione ambientale. Dal
1984 è ricercatore e consulente
nel campo delle politiche ambientali e, in particola-
re, della gestione dei rifiuti.
Ha coordinato ricerche in tema di pianificazione del-
la gestione dei rifiuti per diverse province e regioni
italiane. È consulente per enti locali e aziende nel
campo della valutazione ambientale ed economica
dei sistemi di gestione dei rifiuti e di riciclo. Ha fat-
to parte di commissioni ministeriali e regionali e in
qualità di esperto del Ministero del Tesoro per la
valutazione dei programmi dei Fondi Strutturali nel
settore rifiuti e aree inquinate (dal 2000).
È autore e curatore del rapporto annuale di Legam-
biente (Ambiente Italia) e del rapporto sulla qualità
ambientale delle città Ecosistema Urbano, pubblica-
to dal Sole24ore. Ha recentemente pubblicato Il rici-
clo eco-efficiente.

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Gli esperti Gli esperti

Stefano Caselli Alberto Castelvecchi


Professore Ordinario di Econo- Editore, consulente d’impresa e
mia dei Mercati e degli Interme- saggista italiano. Fondatore, nel
diari Finanziari presso il Diparti- 1993 della Casa editrice Castel-
mento di Finanza dell’Università vecchi (oltre 500 titoli), e in
“Luigi Bocconi” di Milano, ove seguito della casa editrice Aliber-
insegna Private Equity, Invest- tiCastelvecchi (con Francesco
ment Banking, Corporate Banking. Direttore della Aliberti). È specializzato in nuovi scenari sociali,
Divisione Executive Education Custom Programs per trend e stili di vita, culture giovanili. Ha portato
Banche e intermediari Finanziari della Sda Bocconi all’esordio numerosi scrittori e saggisti poco più che
School of Management. Presso la stessa Università è ventenni (ad esempio Aldo Nove, Isabella Santacro-
membro del consiglio direttivo di Enter, Centro Stu- ce, Pulsatilla). La sua casa editrice fu la prima ad
di sull’Imprenditorialità, research fellow presso occuparsi di Internet e civiltà della rete, tra il 1993 e
Carefin, Centro Studi sulla Finanza, direttore accade- il 1995. Filologo e linguista per formazione, è co-
mico del Master in International Management Cems. autore con Luca Serianni della Grammatica Italiana
Sviluppa attività di ricerca a livello internazionale, Utet, attualmente ristampata come Garzantina.
collaborando con diverse università europee e ameri- Nel campo della consulenza d’Impresa, si occupa di
cane. È inoltre consulente di direzione su temi di cultura umanistica per il top management, immagine
corporate finance di numerose istituzioni finanziarie strategica e web 2.0. Attualmente è consulente per la
e imprese, con particolare riguardo agli aspetti della comunicazione, l’editoria e i new media dell’Univer-
finanza straordinaria e dei rapporti con la governan- sità “Luiss Guido Carli”. È membro del think-tank
ce. Membro indipendente dal 2002 del Consiglio di veDrò, e ha appena concluso, in partnership con
Amministrazione di Mps Venture Sgr S.pA., del GPF (Giampaolo Fabris & Associati), una ricerca sui
consiglio di sorveglianza di Manutencoop S.p.A. e social network per Telecom Italia.
del comitato scientifico di Evca, European Venture
Capital Association per il triennio 2009-2011 quale
rappresentante italiano.

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Gli esperti Gli esperti

Mario Deaglio Maria Immacolata Macioti


È professore ordinario di Econo- Professore ordinario di Istituzio-
mia Internazionale presso la ni di Sociologia e Comunicazioni
Facoltà di Economia dell’Uni- presso la Facoltà di Sociologia
versità di Torino. della “Sapienza Università di
Ha seguito due carriere parallele, Roma ” e vice presidente dell’A-
in campo accademico e nel gior- teneo SUAA, Scienze Umane,
nalismo economico. Dopo aver studiato la struttura Arte e Ambiente, la Sapienza. Dirige da nove anni il
delle moderne economie occidentali (in particolare Master Immigrati e Rifugiati della “Sapienza”; coor-
la distribuzione del reddito, l’economia sommersa, il dina il Dottorato di ricerca in Teoria e Ricerca socia-
risparmio e i cicli “lunghi”) si occupa da un decen- le nella stessa università. Per la casa editrice Guerini
nio della globalizzazione. Il suo saggio Postglobal (Milano) dirige la collana “Il vissuto sociale”. Redat-
(Laterza, 2004) ha largamente anticipato le debolez- tore capo del trimestrale La Critica Sociologica. Ha
ze e la precarietà del processo di globalizzazione pubblicato numerose opere tra cui le più recenti
emersi con la crisi finanziaria. sono: L’esperienza migratoria. Immigrati e rifugiati
Cura il Rapporto sull’economia globale e l’Italia in Italia (2006); Pellegrinaggi e giubilei. I luoghi del
giunto nel 2009 alla sua quattordicesima edizione. culto (2000); Sociologia generale. I processi sociali
Dirige il sito www.quadrantefuturo.it dedicato alla nelle società industriali avanzate (1998); Il concetto
documentazione e all’analisi di problemi globali. di ruolo (1998); Il Buddha che è in noi. Germogli del
Ha collaborato stabilmente a vari quotidiani e perio- Sutra del Loto (1997); La ricerca qualitativa nelle
dici, tra cui The Economist. Panorama, Il Secolo scienze sociali (1997). Collabora da anni ai Dossier
XIX. Ha diretto Il Sole 24 Ore (1980-83) ed è attual- Caritas sull’immigrazione e ai Rapporti annuali sugli
mente editorialista economico de La Stampa. italiani nel mondo.

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Gli esperti Gli esperti

Emanuela Mora Serafino Negrelli


Professore associato di Sociolo- Professore ordinario di Sociolo-
gia dei Prodotti Culturali presso gia dei processi economici e del
la Facoltà di Scienze Politiche lavoro nella Facoltà di Sociolo-
dell’Università Cattolica di Mila- gia dell’Università degli Studi di
no, dove insegna anche Cittadi- Milano Bicocca.
nanza e Consumi in Europa. Ha condotto numerosi studi e
Membro del Consiglio Direttivo del Centro per lo ricerche empiriche di sociologia economica, del
studio della moda e della produzione culturale lavoro e delle relazioni industriali. Ha partecipato a
(Modacult) dell’Università Cattolica di Milano. network internazionali di ricerca nel settore delle
Membro del board scientifico del Consorzio interu- telecomunicazioni, sui sistemi produttivi locali, sui
niversitario Milano Fashion Institute. processi aziendali di ristrutturazione nell’Unione
Membro del Comitato editoriale della rivista Sociolog- Europea (Progetto Agire: www.fse-agire.com).
ica edita da Il Mulino e del Comitato di redazione del- Attualmente collabora al progetto integrato europeo
la rivista Studi di Sociologia edita da Vita e Pensiero. “Capright”, Resources, rights, and capabilities: in
Si occupa principalmente di moda e industria cultu- search of social foundations for Europe
rale e di culture del consumo. (www.capright.eu).
Tra le ultime pubblicazioni Fare Moda. Esperienze Tra le sue pubblicazioni: Impresa senza confini. Per-
di produzione e consumo, Bruno Mondadori, Milano corsi, strategie e regolazione dell’outsourcing nel
2009. post-fordismo maturo, (a cura, con G. Bonazzi),
Angeli, Milano 2003; Sociologia del lavoro, Laterza,
Roma-Bari 2009; Building Anticipation of Restruc-
turing in Europe, (a cura, con M.A.Moreau e Ph.
Pochet), Peter Lang, Bruxelles 2009.

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Gli esperti Gli esperti

Enzo Rullani Severino Salvemini


Direttore del T.Lab (Laboratorio Professore ordinario di Organiz-
del terziario che innova), presso il zazione aziendale presso l’Uni-
CFMT – Centro di Formazione versità Bocconi, dove è anche
Management del Terziario. Ha Direttore del Corso di laurea in
collaborato alle ricerche sul ter- Economia per le Arti, la Cultura
ziario innovativo svolte dal e la Comunicazione. È stato per
CFMT negli ultimi anni, analizzando – con il metodo quattro anni Protettore dello stesso Ateneo.
dello studio di casi – il modello di business di un cen- Ha insegnato in qualità di professore straordinario e
tinaio di imprese. I risultati di questo lavoro di ricerca, supplente presso l’Università di Bologna, l’Universi-
per adesso esposti nei tre libri Intelligenza terziaria tà di Trento e l’Università Parthenope di Napoli e in
motore dell’economia; Innovare che passione e Crea- qualità di visiting professor all’INSEAD di Fontai-
tività in rete, diventeranno oggetto di discussione sul nebleau, ad HEC-Paris e alla Stockholm School of
nuovo blog del T.Lab, significativamente intitolato Economics. È attualmente membro dei Consigli di
ServicEmotion. Amministrazione di alcune società e gruppi fra i qua-
È professore di Economia della conoscenza presso la li Mediacontech, Lottomatica, Cinemeccanica, Fon-
Venice International University, in cui presiede il do Investimenti Piemonte, Cargo Italia e Magnolia
centro di ricerca Tedis; seguendo temi di ricerca che Spa (di cui è Presidente). È Vicepresidente dell’As-
riguardano l’economia della conoscenza, il rapporto sociazione NedCommunity. È nel Consiglio Scienti-
locale-globale, impresa e istituzioni nel passaggio al fico di Triennale di Milano e di Hangar Bicocca. È
postfordismo, distretti industriali e sistemi locali, ter- membro del Collegio dei Probiviri dell’Associazione
ziario innovativo e sentieri di sviluppo dell’econo- Generale dell’Industria dello Spettacolo (Agis).
mia italiana. Tra le sue pubblicazioni recenti: La cri- È autore di numerosi testi ed articoli sulle tematiche
si come occasione di apprendimento (2009); Reti del Lavoro e dell’Organizzazione e sul Management
d’impresa oltre i distretti (2008); Innovare. Re- delle Industrie Culturali.
inventare il made in Italy (2007).

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