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LE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE

La proiezione assonometrica fa parte delle proiezioni parallele, o


cilindriche.
Essa caratterizzata quindi dallavere il centro di proiezione allinfinito
(S
S), per cui generata da raggi proiettanti paralleli tra loro, che
colpiscono loggetto nello spazio e vengono sezionati da un piano , su cui
si forma limmagine proiettata.
Affinch, per, si possa risalire alla posizione esatta delloggetto nello
spazio, esso viene collocato allinterno di un sistema di riferimento,
formato da una terna di piani 1, 2, 3 ortogonali tra loro a due a due,
sui quali loggetto viene proiettato ortogonalmente; gli assi di intersezione
tra i piani suddetti risultano anchessi ortogonali tra loro, convergono in
un punto O, origine del sistema di riferimento, e vengono denominati assi
di riferimento cartesiano x, y, z. Su ciascuno di essi inoltre identificata
lunit di misura.
Pertanto dal centro di proiezione S
vengono proiettati, oltre alloggetto
anche le sue proiezioni sui piani 1, 2, 3, e la terna cartesiana x,y,z: sul
quadro, quindi, si avr la vera proiezione assonometrica, sia delloggetto
che del sistema di riferimento, ma anche le tre proiezioni assonometriche
delle immagini delloggetto

In base alla direzione dei raggi proiettanti rispetto al quadro , si ha:


Ass. ortogonale, se la direzione S
S ortogonale al quadro

Ass. obliqua, se la direzione S


S
obliqua al quadro

Nella proiezione del sistema di riferimento, in entrambi i casi di ass. obliqua


e ortogonale lunit di misura (u
u) di ciascuno degli assi pu avere
unimmagine assonometrica di dimensioni diverse da quella vera.
Il rapporto di riduzione u/u in cui u il segmento dato e u la sua immagine,
dipende solo dalla direzione della retta r, che lo contiene, rispetto al piano.
Nellassonometria obliqua si pu avere:
u/u< u oppure u/u> u
Nellassonometria ortogonale si ha:
u/u= cos rr < u
rapporto di accorciamento

ASSONOMETRIA ORTOGONALE
IL TRIANGOLO DELLE TRACCE
Nellassonometria ortogonale, si definisce triangolo delle tracce o fondamentale
quello formato dalle tracce dei tre piani di riferimento sul quadro, o dai segmenti
che congiungono le tracce dei tre assi di riferimento su . La proiezione dellorigine
O, denominata O, risulta essere lortocentro del triangolo delle tracce (Tx, Ty, Tz).
Per determinare ux, uy, uz sulle immagini x, y, z occorre ribaltare il punto O sul
quadro, attorno ad almeno due dei lati del triangolo, per ottenere cos la vera unit
di misura u.
Poich il triangolo TzOTy rettangolo in O, tale angolo dovr mantenersi tale su l
piano p;dopo aver tracciato la semicirconferenza di diametro TzTy lintersezione di
TxO con tale semicirconferenza individua O* ribaltamento di O su . Unendo O* con
Tz e Ty si determinano z* e y* ribaltamento di z e y, sui quali a partire da O* si
riportano u*z e uy*.
Tra le immagini z, O, y, e i ribaltamenti z*, O*, y* intercorre una affinit omologica
di ribaltamenti che ha per asse il lato TzTy, per centro U la direzione ad esso
ortogonale e per elementi corrispondenti O e O* oppure z e z* etc.
Ricordando che punti corrispondenti sono allineati con il centro dellomologia,
possibile definire le unit asson. uz e uy. Si procede analogamente per trovare ux.
Applicando le regole della trigonometria, esse risultano funzione degli angoli , ,
che gli assi cartesiano formano con il quadro.

Il triangolo delle tracce e i rapporti di accorciamento possono essere determinati in


funzione degli angoli che gli assi X,Y,Z formano con x, y,z.

ASSONOMETRIA ORTOGONALE
Determinazione delle unita assonometriche noti gli angoli
a ,b ,g.
Il triangolo delle tracce e i relativi
rapporti di accorciamento sulle
immagini degli assi, x,yz, possono
essere determinati in relazione agli
angoli a b e g che gli assi x,y,z
formano con le loro immagini sul
piano di quadro.
Si dimostra che il triangolo delle
tracce acutangolo, per cui noti
due angoli a e b il terzo angolo g
resta determinato.
Pertanto noti gli angoli possibile
costruire il triangolo delle tracce
graficamente;viceversa noto il
triangolo delle tracce possibile
determinare gli angoli a,b,g.
In figura, posizionati glia assi x,y,z, e preso ad arbitrio Tz e O, si tracciato langolo g,
noto, e si ottenuto O* sulla retta passante per O perpendicolare a z, determinando cos
uz. Procedendo graficamente costruendo gli angoli noti, a e b, si determinano le tracce Tx e
Ty e si individuano le altre unit assonometriche ux e uy.

Assonometria Ortogonale
Determinazione delle unit assonometriche mediante il procedimento grafico che
consiste nel ribaltare i piani coordinati yz,xy, xz, sul piano di quadro
adoperando come cerniere di ribaltamento i lati del triangolo delle tracce.

Ass. trimetrica, se il triangolo delle


tracce scaleno
uxuyuz<1

Ass. dimetrica,se il
triangolo delle tracce
isoscele

ux=uyuz<1

Ass. isometrica, se il triangolo delle tracce equilatero == ux=uy=uz<1

Se le unit di misura
assonometriche hanno
valori tra loro uguali,
lassonometria si dice
isometrica.
isometrica

Se su due assi le
unit hanno valori
uguali e sul terzo un
valore diverso, si
dice dimetrica

Se i tre valori sono tra loro distinti, lassonometria si dice trimetrica

Rappresentazione di un
solido in assonometria
dimetrica assegnate le
proiezioni ortogonali
mediante ribaltamento

La pianta viene determinata


per omologia di ribaltamento:
u=TxTy (asse dellomologia)
UTxTy
La quota riportata sullasse
viene determinata per
omologia:
u=TzTy (asse dellomologia)
UTzTy

ASSONOMETRIA OBLIQUA
Nel caso in cui la direzione di proiezione assonometrica S obliqua rispetto
al piano di quadro , vale il cosiddetto teorema di Polke-Schwarz, secondo
cui, presa una qualsiasi terna di assi, comunque orientati, convergenti in un
punto, e tre valori di unit di misura, sempre possibile risalire ad una
direzione assonometrica, a tre assi nello spazio mutuamente ortogonali ed a
tre rispettive unit di misura, di cui quelle date risultino essere le proiezioni
assonometriche.
In realt si utilizzano tipi di assonometria obliqua in cui il quadro risulti
parallelo o coincidente con uno dei piani cartesiani.
Questo tipo di assonometria detto ass. cavaliera.
In tal modo, langolo formato dagli assi appartenenti al piano parallelo al
quadro rimane invariato, ovvero di 90, per cui limmagine assonometrica
conserva la forma e le dimensioni originarie.
In particolare, quando il quadro parallelo a 1, essa si chiama
ass. cavaliera militare.
Limmagine indeformata sar quindi un prospetto o una pianta, a seconda che
si utilizzi la cavaliera o la cav. militare.

ASSON.
CAVALIERA

ASSONOMETRIA
CAVALIERA MILITARE

Per consuetudine si usano spesso terne di assi assonometrici che dividono


langolo in gio in 90, 135, 135 oppure in 90, 120, 150, mentre per la
uz i valori pi utilizzati sono quelli di 1 o di 1/3 o 2/3 rispetto allunit vera,
ma ci viene fatto per comodit e non vincolante.

RAPPRESENTAZIONE DEGLI ENTI GEOMETRICI


FONDAMENTALI
I VARI TIPI DI ASSONOMERIA NON COMPORTANO CONCETTI
TEORICI DIVERSI PUR DETERMINANDO IMMAGINI DIFFERENTI.
SARA

QUINDI INDIFFERENTE PARLARE DI ASSONOMETRIA


ORTOGONALE O OBLIQUA.
DI

UN ELEMENTO RIFERITO AD UNA TERNA TRIORTOGONALE DI


RIFERIMENTO SI DOVRANNO DETERMINARE LE PROIEZIONI
ORTOGONALI RISPETTO ALLA TERNA CARTESIANA STESSA

RAPPRESENTAZIONE DEL PUNTO


Assegnate le coordinate del
punto, tenendo presente che i
segmenti PP PP PP sono
paralleli nello spazio alla terna
cartesiana di riferimento,
semplice determinare le
proiezione del punto.

RAPPRESENTAZIONE DELLA RETTA


Per raffigurare una retta occorre
conoscere due sue proiezioni o due
sue tracce distinte, per potere
risalire a tutti gli elementi della
retta stessa.

RAPPRESENTAZIONE DEL PIANO


Per definire un piano basta dare due sole
tracce. E noto per che un piano anche
individuato assegnando tre suoi punti distinti e
non allineati, una retta ed un punto non
appartenenti, due rette sue rette incidenti,
etc.

RAPPRESENTAZIONE DI UN SOLIDO IN ASSONOMETRIA

RAPPRESENTAZIONE DI UN CILINDRO IN ASSONOMETRIA


CAVALIERA MILITARE

Rappresentazione di
un cilindro sezionato
da un generico piano

Per costruire la figura di


sezione occorre
adoperare un piano
ausiliario che nel caso
specifico stato scelto
in posizione radiale,
ovvero facendolo
ruotare n volte attorno
al centro della
circonferenza di base in
modo da individuare n
punti, che uniti daranno
la figura di sezione
cercata, ovvero,
lellisse.

Rappresentazione di
un cilindro sezionato
da un generico piano

Per costruire la figura di


sezione occorre
adoperare un piano
ausiliario che nel caso
specifico stato scelto
in posizione parallela al
paino zy, ovvero
spostandolo n volte
parallelamente al piano
zy in modo da
individuare n punti, che
uniti daranno la figura
di sezione cercata,
ovvero, lellisse.

Rappresentazione di un
cilindro verticale intersecato
da un cilindro ad asse
orizzontale di raggio inferiore

Per costruire la figura di


sezione occorre
adoperare un piano
ausiliario che nel caso
specifico stato scelto
in posizione parallela al
paino xz, ovvero
spostandolo n volte
parallelamente al piano
xz in modo da
individuare n punti, che
uniti daranno la curva di
intersezione cercata.

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