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Riassunto Trattamenti Termochimici di Diffusione

Quando due o pi elementi chimici possono dar luogo a soluzioni solide, si possono unire tra loro oltre che
per fusione, anche per diffusione allo stato solido, purch essi siano in intimo contatto tra di loro.
Questa operazione, che provoca alterazioni della composizione chimica del materiale, interessa
principalmente propriet superficiali (durezza, resistenza allossidazione, etc.).
Nei processi termochimici di diffusione si distinguono in generale due fasi: in primo luogo si deposita sulla
superficie della lega lelemento o gli elementi diffondenti; in secondo luogo gli elementi depositati vengono
fatti diffondere nellinterno del pezzo attraverso la superficie, creando uno strato superficiale pi o meno
profondo che possiede composizione chimica diversa rispetto a quella di partenza.
Nella pratica si indica con cementazione il trattamento del ferro con sostanze carburanti al fine di ottenere
una lega ferro-carbonio; la nitrurazione, invece si propone di realizzare una lega ferro-azoto di grande
durezza.
1) Cementazione
Mettendo un pezzo di acciaio sopra AC3 in contatto con sostanze contenenti carbonio (e in particolare in
contatto con sostanze capaci di sviluppare col riscaldamento CO), si forma una lega superficiale a maggiore
contenuto di carbonio. La cementazione pu avvenire anche senza il CO, per esempio scaldando nel vuoto
un pezzo di ferro in contatto con della polvere di diamante, ma lagente cementante pi importante resta
pur sempre il CO.
La reazione chimica che avviene la seguente:
2CO C + CO2 162,5 kJ
quasi completamente spostata verso sinistra: il CO a contatto col ferro si decompone liberando carbonio
(che si scioglie nel ferro) e producendo CO2; lanidride carbonica, venendo a contatto con C, riforma CO2
che torna a svolgere la sua azione cementante.
La cementazione influenzata da diversi fattori quali la composizione chimica dellacciaio da cementare, la
temperatura a cui si fa il trattamento, la durata del trattamento e dalla sostanza cementante;
A seconda delle condizioni con cui si esegue la cementazione possiamo avere tre andamenti caratteristici:
-

Il tenore di carbonio si mantiene sempre inferiore al valore delleutettoide anche negli strati pi
esterni e diminuisce con laumentare della profondit;
Il tenore di carbonio raggiunge il corrispondente valore delleutettoide e va via via diminuendo
gradualmente;
Nello strato pi esterno la concentrazione di carbonio maggiore dello 0,8%; in questo caso negli
strati pi esterni si pu notare cementite libera al contorno dei grani (strutture ipereutettoidiche).

Si tenga presente che il secondo andamento quello ideale.


Il carbonio si scioglie tanto pi facilmente quanto pi piccolo il tenore iniziale di carbonio.
La cementazione influenzata da alcuni elementi di lega: favorita da Cr, Mo mentre ostacolata da Ni, Si
e Al.

La temperatura di cementazione deve essere superiore al punto AC3 (900-950C) e un suo aumento fa
aumentare la profondit dello strato cementato. Il trattamento termochimico sarebbe possibile anche a
temperature minori, ma oltre a richiedere molto tempo essa avviene con eccesso di carbonio sotto forma
di cementite negli strati pi esterni; daltra parte non conviene aumentare troppo la temperatura del
trattamento sia per ragioni economiche sia per non danneggiare i prodotti (ed incorrere ad esempio
nellingrossamento del grano).
Il trattamento termico dei pezzi cementati consiste in una tempra singola o in una doppia tempra.
Questultimo trattamento viene eseguito quando il punto AC3 dellacciaio molto superiore rispetto a
quello dello strato cementato; per applicare la doppia tempra si riscalda prima il pezzo al di sopra del punto
AC3 dellacciaio in modo che col raffreddamento in olio o acqua si tempri il cuore del pezzo; lo strato
cementato in tal caso pure si tempra ma con struttura grossolana essendo molto alta la temperatura
utilizzata; perci nella seconda tempra, a temperatura inferiore, si tempra lo strato cementato con
rigenerazione della sua struttura (il cuore del pezzo subisce un riscaldo che ha effetti benefici sulla sua
struttura). Infine si effettua in genere un rinvenimento a 100-200C per ridurre le tensioni interne del pezzo
e scongiurare il pericolo di rotture.
2) Differenze tra cementazione e nitrurazione
Esistono quattro sostanziali differenze tra la nitrurazione e la cementazione:
-

Lindurimento superficiale collegato alla cementazione deriva dalla soluzione solida interstiziale di
carbonio nel reticolo della martensite (si parla di indurimento per alligazione); lindurimento
collegato alla nitrurazione conseguente alla formazione di composti dellazoto che induriscono la
superficie attraverso un tipico indurimento per precipitazione.
Il trattamento termico dei pezzi cementati (tempra e rinvenimento) viene effettuato subito dopo
lindurimento; al contrario la nitrurazione si effettua dopo la bonifica dellacciaio ed lultima
operazione del ciclo produttivo (se si esclude leventuale lucidatura finale).
Lo spessore della cementazione dellordine di qualche millimetro; quello della nitrurazione di
qualche decimo di millimetro;
La durezza raggiungibile con la cementazione di circa 700 Vickers mentre quella raggiungibile con
la nitrurazione si aggira ai 1200 Vickers.

3) Nitrurazione
a) Lazoto molecolare N2 quasi insolubile nel ferro anche se si opera in condizioni di pressione e
temperatura elevate;
b) Si pu far diffondere lazoto nel ferro operando a circa 500 C in corrente di ammoniaca secondo la
reazione:
NH3 + 4Fe Fe4N + 3/2H2
c) Si opera in un intervallo molto ristretto di temperature poich sotto i 500 C la reazione procede
molto lentamente; al di sopra di tale temperatura si forma un eutettoide detto braunite (
sconveniente). Non conviene eccedere lo spessore di 2-3 decimi di millimetro per non aumentare la
fragilit dello strato nitrurato ed evitare pericoli di scagliature.
d) Gli alliganti pi comuni che si aggiungono sia per migliorare la durezza dello strato nitrurato sia per
migliorare laderenza di esso alla massa sottostante sono in genere Al, Cr, Mo.

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