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Siamo interessati alla verifica di interazione

completa del sistema ma troppo complicata.


E ci riconduciamo ad un approccio disaccoppiato,
caratterizzato in primis da unanalisi di risposta
sismica locale caratterizzata dallassenza di qualsiasi
elemento relativo alla fondazione. In seguito si
considera unanalisi di interazione cinematica, cio si
considerano le modifiche al moto indotte dalla
presenza di un elemento caratterizzato da propria
geometria e rigidezza.
Anche questa analisi cinematica rara.
Il moto sismico ottenuto si applica alle masse della
struttura in elevazione e qui sfruttiamo lequivalenza tra il moto alla base e le forzanti
equivalenti alle masse.
Nel caso pi comune il moto che
ricaviamo
a mezzo questa operazione viene poi
applicato
non direttamente alla base ma
distribuito
sulle masse, sfruttando lequivalenza
tra il moto
di un sistema caratterizzato da un certo
numero di
gdl, prodotto da un equivalente numero
di forzanti,
e il moto alla base purch le forzanti
siano le
masse per le accelerazioni alla base e
gli
spostamenti abbiano il carattere di
spostamenti relativi.
Questa linterazione inerziale.
Procedure di analisi sismica della struttura - in funzione dellanalisi che scegliamo cambia
lazione sismica e ci riferiamo alle analisi qui elencate.
Lanalisi modale utilizza uno spettro elastico, la
struttura assimilata ad un certo numero di
oscillatori elementari caratterizzati da propria massa,
rigidezza e periodo di oscillazione e lanalisi fornisce
delle sollecitazioni che hanno carattere statico. E
unanalisi lineare dove la stessa struttura trattata
come tale e lazione viene modificata per tenere in
conto la non linearit del materiale modificando lo
spettro
elastico. Si
ha inoltre lanalisi pushover, statica ma
non
lineare, consistente in una variazione
incrementale delle azioni sismiche fino al
raggiungimento della capacit della
struttura,
osservandone infine le sollecitazioni
raggiunte.
Analisi dinamica al passo della struttura,
dove si
utilizza con input la storia temporale
delle
accelerazioni e non pi lo spettro
elastico, e
si analizza istante per istante quel che
succede
nella struttura dipendentemente dalle inerzie in gioco.
La struttura ha un comportamento dissipativo, a mezzo deformazioni plastiche, ovvero
raggiungimenti locali delle resistenze e dissipazione in calore. E possibile portare in conto la
duttilit e lo si fa, ma dipendentemente dal tipo di analisi svolta. Abbiamo bisogno di un
modello non lineare per tenerne correttamente conto.

Nellanalisi modale ci si riduce alla


riduzione delle ordinate spettrali a
mezzo coefficiente di struttura. La
procedura lineare e quindi a
questa segue la verifica per
accertare che gli elementi dissipativi
svolgano esattamente questa
funzione con comportamento non
lineare gerarchia delle resistenze.
Come teniamo in considerazione le
fondazioni?
Entrano in diversi momenti
nellanalisi.

In linea generale si fanno analisi con vincoli fissi alla base, e la fondazione rappresentata
come un incastro ma dovrebbe essere portata in conto la deformabilit relativa a mezzo vincoli
deformabili e dissipativi. Le azioni sismiche arrivano alla fondazione che si deforma
dipendentemente dalla sua rigidezza e ha una propria capacit di dissipare energia. Anche il
terreno, chiaramente, dissipa energia sia per diffusione che per isteresi. La rappresentazione
pi comune della capacit di un elemento di fondazione di dissipare energia e deformarsi
quella del modello visco-elastico si hanno molle e smorzatori per ogni g.d.l. della fondazione.
Se abbiamo un plinto assimilato a blocco rigido i g.d.l. sono sei.
Qual leffetto degli elementi deformativi? ovviamente aumentano la deformabilit
complessiva del sistema in quanto deformabili e aumentano il periodo di oscillazione ed
incrementano gli smorzamenti.
Consideriamo un modello ad un singolo g.d.l.: oscillatore elementare la cui rigidezza della molla
proporzionale alla rigidezza flessionale dellasta. Abbiamo una fondazione circolare poggiante
inizialmente su un deposito rigido e consideriamo le variazioni di risposta in funzione della
variazione della rigidezza della base.
Abbiamo una pulsazione naturale, una velocit delle onde di taglio del deposito ed a il
diametro della fondazione.
Compare unascissa che un rapporto tra rigidezze relative tra i due sistemi, oscillatore-base
deformabile.
Sullordinata abbiamo il rapporto tra pulsazione equivalente e la pulsazione naturale.
Si ha una dipendenza dallindice di massa normalizzata, ovvero una dipendenza dal volume
significativo di terreno interessato dal moto rapporto tra massa delloscillatore e massa
interessata dal moto sismico. Al crescere lindice di massa relativa tanto pi importante
leffetto della risposta dinamica del sistema.

La risposta dipende tra i


rapporti di massa e
rigidezza.
Si hanno anche gli
smorzamenti equivalenti
e qui le masse hanno un
effetto importante. Nel
grafico mostrato
anche il caso relativo
allassenza dello
smorzamento di
diffusione.

Come inseriamo questo effetto allinterno di unanalisi strutturale?


Lo si inserisce valutando per ciascun grado di libert del sistema di fondazione le rigidezze e le
costanti di smorzamento dei vincoli equivalenti. Consideriamo una fondazione caricata
verticalmente, il piano di campagna si deforma dipendentemente dallazione verticale statica.
Se lazione armonica e quindi funzione del tempo, il rapporto tra due funzioni armoniche pu
essere un numero reale o complesso dipendentemente dal fatto che vi sia o meno
smorzamento, cui compete un certo sfasamento.
La parte complessa, chiamata impedenza dinamica, contiene in s lo sfasamento. Questa
composta da una parte reale ed una parte immaginaria. La parte reale contiene le ampiezze,
limmaginaria lo sfasamento connesso allo smorzamento. A sua volta la rigidezza (cio il
rapporto tra le ampiezze) dipende dalla frequenze. A seconda della frequenza di sollecitazione
del sistema abbiamo diversi valori delle ampiezze connessi al fattore di amplificazione.
Per ogni grado di libert definiamo limpedenza dinamica come la somma di una rigidezza
dinamica pi una parte dissipativa. La rigidezza dinamica data dalla somma di una rigidezza
statica moltiplicata un coefficiente di amplificazione.
Esistono molteplici soluzioni basate sulla viscoelasticit finalizzate al calcolo dellimpedenza
dinamica. Soluzione di George Gazetas per tutta una serie di situazioni. La soluzione richiede
elevata precisione per il grande numero di coefficienti da ricavare.
Alternativamente possiamo utilizzare il software DYNA che a pagamento e svolge lanalisi di
interazione per diverse situazioni di elasticit e geometria.
Si pongono alcune questioni
Le soluzioni si ottengono a partire da certe propriet meccanica e un certo rapporto di
smorzamento Ma quali sono esattamente valori da utilizzare per ottenere la soluzione? Si
entra con i valori ottenuti da unanalisi di risposta sismica locale per ottenere la variazione di G
rispetto a G0. Senza unanalisi di risposta sismica, ci sono indicazioni nellEC8

La NTC al paragrafo 7.2.6 dice che, indipendentemente da altre scelte, suggerito tenere
conto dellinterazione nei seguenti casi:
Vs<100 m/s
Strutture alte e stelle
La presenza della deformabilit della deformazioni aumenta i periodi e lo smorzamento, ma allo
stesso tempo incrementa il valore degli spostamenti a causa della possibile rotazione della
fondazione (effetti del secondo ordine!)
Abbiamo visto linterazione terreno-struttura con riguardo alla schematizzazione a mezzo molle
e vincoli deformabili per ogni grado di libert del corpo rigido costituente la fondazione. I vincoli
deformabili inseriti alla base modificano la risposta dinamica sia in termini di modifica dei modi
di vibrare, sia nei riguardi delle frequenze cui sono associati i modi, sia in termini di
smorzamento. Le caratteristiche delle molle e dei smorzatori sono legate alle rigidezze del
continuo equivalente, alla geometria della fondazione, al rapporto di smorzamento e alla
frequenza. Per utilizzare le soluzioni anticipate, consideriamo il terreno come un mezzo viscoelastico con una fissata rigidezza e un fissato smorzamento; i valori anzidetti con cui si entra
nelle relazioni (GAZETAS) sono quelli mobilitati derivanti da unanalisi di risposta sismica
oppure possono essere ricavati approssimativamente attraverso relazioni, come quella
presente nellEC8 che lega la massima accelerazione attesa si danno valori di equivalenti di
G/Gmax e del rapporto di smorzamento.
Come utilizziamo il risultato ottenuto coi vincoli equivalenti?
La verifica dipende dallo strumento di analisi strutturale che usiamo: se ho una serie di vincoli
equivalenti del tipo detto e ho gli strumenti necessari per effettuare uno studio della struttura
nel tempo, avendo caratterizzato il tutto con gli accelerogrammi, devo applicare le mie azioni
inerziali equivalenti ad una struttura in elevazione che possiede alla base, per ogni g.d.l., i
vincoli detti.
Come si modifica lanalisi modale per i casi di interesse?
Se abbiamo le azioni sismiche rappresentate dallo spettro elastico di risposta semplificato, ed
effettuiamo unanalisi modale associata ad un continuo di fondazione rigido, per ogni modo di
vibrare c un legame con il periodo T e il modo di vibrare si modifica se poniamo in essere
lipotesi di deformabilit in base. La modifica del periodo pu essere benefica o meno. Se la
struttura rigida, cio caratterizzata da un periodo iniziale T, considerare la deformabilit alla
base produce un incremento delle sollecitazioni, se la struttura deformabile, cio
caratterizzata da un periodo piuttosto lungo, qui superiore a 0.5, considerare la deformabilit
del terreno migliora la domanda sismica in termini di sollecitazioni, che sono pi basse, ma dal
punto di vista degli spostamenti la situazione peggiora perch questi aumentano in unanalisi a
vincoli deformabili. Vi anche un incremento di smorzamento, di tipo geometrico, e questo
incrementa lo smorzamento equivalente del sistema, inoltre lo stesso smorzamento variabile
con il periodo e ci rappresenta un problema. Una variazione di smorzamento con il periodo, fa
s che laccelerogramma vari punto per punto, risulta scalato, ridotto. In unanalisi modale
convenzionale non si pu usare uno smorzamento che vari con il periodo. Essendo la variazione
(incremento) dello smorzamento un fatto benefico su sollecitazioni e spostamenti, lo si trascura

a favore di sicurezza e si considera esclusivamente la modifica del periodo - ovvero delle


rigidezze - mentre le ordinate spettrali rimangono invariate.

La relazione sopra indicata relativa allo smorzamento csi_segnato somma di due contributi. Il
primo, csi_segnato0, relativo allo smorzamento dellinsieme terreno-fondazione, per esempio
secondo le relazioni di GAZETAS, mentre il secondo lo smorzamento strutturale diviso il
rapporto tra i due periodi, cio il rapporto tra il periodo associato a vincoli deformabili ed il
periodo associato a vincoli fissi.
Queste soluzioni sono valide frequenza per frequenza, perch pensate per un moto armonico.
Le ordinate spettrali per si riducono di quantit diverse ci un po fuori dalle analisi modali
convenzionali.
Esiste per lanalisi modale complessa che consente di generalizzare lanalisi modale con
ordinate spettrali dipendenti dal periodo e dalla frequenze. Non si tratta di qualcosa di davvero
complesso, ma esistono pochi software che lo permettono (SAP non lo permette).
Interazione cinematica dipendente dalla presenza della fondazione che modifica le condizioni al
contorno a causa della sua rigidezza. Sia che ci si trovi nel caso di fondazione superficiale o
profonda, cambiano le condizioni al contorno con effetto scontato sulle caratteristiche del moto
sismico. Si tratta di un effetto generalmente benefico e viene trascurato.

Soluzione di Veletsos
Abbiamo la radice quadrata del rapporto tra le ampiezze del moto. Il numeratore rappresenta le
ampiezze calcolate in presenza della struttura di fondazione, mentre al denominatore abbiamo
le ampiezze calcolate da un analisi di risposta sismica in assenza della struttura. Lascissa un
parametro dipendente dalla frequenza ancora si pensa al moto sismico come ad una
decomposizione in frequenze per un assegnata velocit di propagazione delle onde di taglio

dipendentemente dal caso di fondazione superficiale o immersa; inoltre funzione di r,


dimensione caratteristica della fondazione stessa (rettangolare).
Come usiamo la soluzione?
Per ogni frequenza il rapporto inferiore ad uno. I valori rappresentati nel primo grafico
andrebbero utilizzati per modificare le ampiezze degli spettri di Fourier del moto ricavato da
unanalisi di risposta sismica: ricaviamo il moto alla profondit di interesse per la nostra
fondazione, prendiamo gli spettri ottenuti a mezzo trasformata e applichiamo, frequenza per
frequenza, la forma analitica della soluzione qui rappresentata. Se ripetiamo loperazione
modificando le ordinate spettrali dello spettro elastico di risposta, si ottiene in via approssimata
la stessa soluzione.
La modifica deriva dal fatto che la presenza della fondazione, tipicamente ipotizzata
infinitamente rigida, obbliga i punti del contatto terreno fondazione a vibrare in modo sincrono,
in tal modo mediando le caratteristiche del moto. Questo fenomeno detto slab-averaging
Mediazione moto sismico indotto da una piastra di fondazione.

Esistono soluzioni relative anche al caso di fondazioni immerse utilizzabili anche per fondazioni
che abbiano una profondit non trascurabile rispetto alle dimensioni in pianta.
Si ha un riduzione delle ampiezze del moto sismico per ogni frequenza normalizzata, e per ogni
rapporto di immersione considerato. Il rapporto di immersione dato da e/r, dove e

limmersione ed r la dimensione caratteristica della fondazione. La modifica del moto sismico


ottenuta ricavando il fattore di riduzione delle ampiezze spettrali, che uguale al fattore delle
accelerazioni. Quando ho una struttura in elevazione, di dimensioni in pianta trascurabili
rispetto alla profondit dimmersione della fondazione, che riceve azioni orizzontali, queste si
traducono in una rototraslazione alla base della fondazione. Si ha un accoppiamento tra le due
componenti di spostamento che corrisponde ad una matrice di rigidezza relativa alla base del
contatto e contenente termini relativi allaccoppiamento tra traslazioni e rotazioni.
Abbiamo s una riduzione delle ampiezze del moto, cui per connesso linsorgere di rotazioni:
la base sottoposta a rotazioni per effetto cinematico, e queste non possono essere ottenute a
mezzo analisi equivalente delle forze inerziali agenti sulla struttura. Lunico modo di tenerne in
conto a mezzo un analisi nel dominio del tempo in cui, alla base, vengono imposte rototraslazioni. La presenza delle rotazioni difficilmente portata in conto.

q il fattore di struttura che maggiore di uno per SLU e pari ad 1 per SLE.
Si possono modificare i valori delle ampiezze dello spettro utilizzando le soluzioni viste di
Gazetis e Veletsos e se si vuole utilizzare i valori dello smorzamento si procede con unanalisi
modale complessa. A questo punto abbiamo le azioni in fondazioni derivanti da analisi modale
che corrispondono ad una stima dei massimi.
Se procediamo a mezzo accelerogrammi: abbiamo un problema di caratterizzazione pi
impegnativo (rigidezza, decadimento) inoltre potremmo essere cos bravi da seguire
unanalisi di interazione completa.
A questo punto procediamo ad unanalisi di risposta sismica 1D, magari ci spingiamo sulla 2D e
riusciamo addirittura ad inserire un modello non lineare.
Otteniamo degli accelerogrammi che sfruttiamo diversamente a seconda delle nostre scelte.
E possibile seguire unanalisi nel dominio del tempo associando alla nostra struttura un
modello di terreno caratterizzato da viscoelasticit smorzamento alla Rayleigh. Oppure
possibile seguire la strada che prevede uno spettro di inviluppo.
Se seguiamo lanalisi al passo, come rappresentiamo la duttilit strutturale?? Abbiamo bisogno
di un modello non lineare.
Alla fine arriviamo con delle azioni in fondazione che si traducono in verifiche:

VERIFICHE
Quando abbiamo la combinazione sismica i
coefficienti parziali sulle azioni diventano
unitari e i coefficienti psi variano come al
solito accade.
La progettazione per gerarchia delle
resistenze consiste nellindividuazione di
meccanismi plastici localizzati in alcuni
punti della struttura escludendo la
presenza di un meccanismo di collasso
globale.
Il meccanismo plastico una nostra scelta,
tipicamente progettiamo un telaio con
travi dissipative e pilastri non dissipativi.
Gli elementi non dissipativi sono caricati con azioni equivalenti alle resistenze degli elementi
dissipativi moltiplicate per un coefficienti
di sovraresistenza dipendente dalla classe
di duttilit.
Per quanto riguarda le fondazioni, da

normativa, devono rimanere in campo elastico. In pratica diventano lelemento non dissipativo
rispetto al pilastro che viene visto come lelemento dissipativo.
Le fondazioni quindi vengono caricate con la resistenza del pilastro.
La duttilit attiva la non linearit strutturale. Le azioni vengono ridotte in modo equivalente ma
ci non una via sicura: nessuno ci conferma che la riduzione che ha carattere convenzionale
corrisponda alla reale riduzione.
Anzich il momento resistente e taglio

Tli
m

resistente, si adotta il taglio di equilibrio.

La sicurezza, nel caso delle fondazioni, dipende dalle resistenze e dalle azioni.
Intorno al 54 minuto accenna a qualche differenza con lEC e la NTC relativamente ai
coefficienti di sicurezza in condizioni sismiche.
Da 58

Se abbiamo una fondazione che in assenza


di sisma soggetta ad azioni verticali, la
presenza di coppie e forze orizzontali in
fondazioni produce come effetto una
sostanziale riduzione del carico limite, a
causa della condizione di forte eccentricit.
Linclinazione del carico fa s che compaiano
coefficienti che da un lato riducono lazione
del carico stesso, ma alla stessa inclinazione
corrisponde una riduzione dellarea attiva ai
fini della resistenza a carico limite, e quindi
un incremento delle tensioni di contatto.
Inoltre potrebbe risultare necessaria una
verifica a scorrimento.
Nel caso di fondazioni su pali, a parte il
caso di palo isolato, la presenza di una
coppia non cambia il modo di funzionare
della fondazione. La coppia assorbita da
incrementi e decrementi delle forze assiali.
La presenza di un azione orizzontale
chiama in causa un meccanismo diverso,
che viene studiato attraverso unanalisi
plastica.
Queste sono verifiche geotecniche, mentre
per le verifiche strutturali si determinano
le sollecitazioni in fondazione sulla base
delle massime azioni utilizzando un
modello di sottosuolo alla Winkler.
Abbiamo vari approcci progettuali.
Le azioni non sono fattorizzate e nelle
fondazioni bisog 1.02

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Da 1.06
Aspetti di interesse relativi allinterazione
cinematica.
Consideriamo il terreno che interagisce con
la fondazione superficiale, nellipotesi che
la struttura non abbia peso, e quindi non
sia caratterizzata da una propria inerzia,
ma ugualmente capace di trasmettere una
forza in fondazione. Nel sottosuolo
nascono forze inerziali e in un certo istante
di tempo il volume di terreno risulta
accelerato. Le forze inerziali possono
indurre la condizione di carico limite
(stiamo considerando la forza verticale).
Esistono soluzione che trattano questo caso nella ipotesi in cui in cui le accelerazioni siano
uniformi, cui corrisponde uninerzia
costante.
Queste soluzione offrono ulteriori tre
coefficienti correttivi minori dellunit.
Soluzione di Paolucci e Pech.
Il valore di Nc non varia apprezzabilmente,
mentre Nq ed N_gamma si riducono in
modo sostanzialmente identico ed in modo
significativo e dovrebbero essere introdotti
in unanalisi relativa ad una fondazione
superficiale.
La riduzione del carico limite dipende dalla
accelerazione laterale appena detta.

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Se consideriamo la forza risultate inclinata,


causata dalla presenza di una forza
orizzontale, abbiamo un coefficiente di
inclinazione dipendente da delta.
Se abbiamo uno struttura di fondazione
molto rigida, kh dipendente da delta
nella misura di tan(delta)=kh
Leffetto dellinclinazione ben peggiore
delleffetto inerziale del terreno.
Supponiamo di avere una certa
accelerazione massima pari a .22g, le azioni
sismiche sono caratterizzate da uno spettro
elastico di risposta e la struttura molto rigida. In
quanto estremamente rigida, caratterizzata da
un periodo breve, corrispondente al punto segnato
prossimo allo zero allinterno dello spettro sotto
disegnato.
Associamo allaccelerazione (kh) il corrispondente
valore del coefficiente inerziale, ed
allaccelerazione spettrale max della struttura
connessa al periodo proprio - il rispettivo
coefficiente di inclinazione. Essendo la struttura
rigida, che si scelta il coefficiente di inclinazione o
si tenga conto del coefficiente inerziale
moltiplicandolo per quello dinclinazione, il
risultato sostanzialmente invariato. 0.34 vs 0.29.
Se considero una struttura estremamente
deformabile, caratterizzata da
unaccelerazione spettrale massima pari a
0.1g, il mio coefficiente di inclinazione
corrispondente pari a 0.73, mentre se
considero laccelerazione massima relativa
al terreno, il coefficiente assume valore
pari a 0.49.
Il prodotto dei coefficienti fornisce 0.36
che la met del solo coefficiente di
inclinazione pari a 0.73
Anche se la costruzione, essendo
caratterizzata da un periodo cos lungo,
soggetta ad un minore livello di
sollecitazione, linstabilit del terreno rimane ancora potenziale perch questo ancora
soggetto allaccelerazione sismica.

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Consideriamo i pali di fondazione.


Gli effetti sopra indicati sono trascurabili,
perch le fondazioni su pali hanno un
volume significativo ridotto rispetto ad una
fondazione superficiale. La base del palo
relativamente piccola ed i pali stessi
occupano da loro un volume di terreno
significativo.
Ma i pali non sopportano bene le
sollecitazioni flettenti.
Supponiamo una propagazione del moto
sismico dal basso verso lalto e che in
assenza di palo, abbiamo una certa
deformata del terreno.
Essendo il palo dotato duna propria rigidezza flettente, questo tende ad opporsi alla
deformazione che avremmo nel terreno in sua assenza, e si pu dimostrare che le massime
inflessioni si verificano quando c un contrasto di rigidezza del terreno.
Supponiamo di avere un palo (questo
anche un metodo di calcolo) di lunghezza
indefinita che attraversa uninterfaccia tra
due strati caratterizzate da diverse
rigidezze. G2 > G1.
Se facciamo unanalisi di risposta sismica
in assenza del palo troveremmo che,
essendovi la continuit delle tensioni
tangenziali, si ha una corrispondente
disuniformit delle deformazioni. In
corrispondenza della discontinuit si
concentrano le massime deformazioni nel
palo, dovendo il palo obbedire alle
deformazioni.
Il metodo di calcolo consiste nel modellare
il terreno con un modello elastico -> molle elastiche: le costanti di sottofondo sono
proporzionali a G/d.
In questa analisi, la massima sollecitazione nel palo, ottenuta a mezzo teoria della linea
elastica della trave con una riduzione in funzione dellascissa data alle nostre molle ed in
maniera tale che lazione sia costituita dalla deformata gamma1\gamma2 applicata ai punti
fissi delle molle. Ci sono spostamenti e non forze: si imprime alle molle uno spostamento pari a
gamma1*distanza.
Si arriva ad una soluzione che fornisce il momento massimo nella sezione corrispondente alla
discontinuit, proporzionale ai vari termini indicati. Quando G1=G2 la F pari a zero.
Gli incrementi di sollecitazione variano molto meno che linearmente con lincremento del
rapporto tra le rigidezze: il grafico ha lascissa in scala logaritma.

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Il valore della massima deformazione lo si


pu ottenere da unanalisi di risposta
sismica locale. Alternativamente possibile
utilizzare la via semplificata per ricavare la
tensione tangenziale massima alla base, e i
valori di G possono essere ricavati in
maniera iterativa utilizzando le curve di
decadimento.
Vi da precisare che nella realt pi
immaginabile una distribuzione pi
graduale delle deformazioni, tale cio da

non essere cos localizzata nellintorno dellinterfaccia.


Inoltre vi sono problemi relativi alla duttilit del palo, potrebbe rompersi. E lipotesi di stradi di
lunghezza indefinita in direzione verticale, chiaramente esclude linfluenza (benefica) della
lunghezza finita dello stesso.
Se ne trova traccia nellEC ma sopravvalutato.

Criteri costruttivi capitolo 7 NTC


Le fondazioni devono essere di un unico tipo. No pali e plinti i moti si differenziano in funzione
della profondit. Lazione sismica su di un
plinto superficiale pu essere
sostanzialmente differente da quella che
riguarda un gruppo di pali delevata
profondit di infissione.
Per analoghi motivi, la fondazione deve
avere una rigidezza orizzontale elevata. Ci
al fine di evitare spostamenti relativi che
possono indurre sollecitazioni torsionali nei
pilastri.
Da qui la necessit di integrare delle
strutture irrigidenti, p.es., un cordolo tra i
plinti, qualora non si abbia una platea o
una trave rovescia.
La trave di collegamento dimensionata a trazione con unaliquota dellazione assiale del
pilastro proporzionale ad una normalizzazione della massima accelerazione attesa.

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Le prescrizioni non sono valide per i ponti perch la distanza tra gli elementi strutturali
elevata E un capannone industriale? Vi sono luci lunghe..Se non viene verificato questo
requisito, richiesto che sia verificata la struttura nonostante uno spostamento relativo tra
due punti della fondazione, il cui ordine di grandezza definito attraverso la normativa.
La fondazione un elemento non dissipativo nellottica della gerarchia delle resistenze.

Per quanto riguarda i pali:


E prescritta lestensione dellarmatura dei pali a tutta la lunghezza e vi un livello minimo di
armatura necessario. Ci si giustifica a fronte della presenza degli effetti cinematici sulla
fondazione, che induce la necessit di garantire una capacit flessionale. Siamo abituati a
pensare che le sollecitazioni flessionali sismiche siano concentrate alla testa dei pali ma questo
vero nella misura in cui consideriamo le azioni inerziali escludendo gli effetti cinematici.
Generalmente le sollecitazioni dipendenti dagli effetti cinematici non sono calcolati e ci
impone la cautela tradotta nella presenza dellarmatura lungo tutta la lunghezza del palo.
Evitare pali inclinati (?) che si intende evitare? Come valuto laliquota di azioni orizzontali nel
mio palo inclinato, e come valuto il livello di mobilitazione della resistenza a flessione? I pali
hanno comportamenti troppo diversi quando sollecitati assialmente o a flessione la nostra
capacit di conoscere le rigidezze ed integrarle coerentemente in un inter di calcolo scarsa.
Evitare cerniere plastiche nei pali (?) Tutte le fondazioni non devono subire plasticizzazioni, e
allora che senso ha evitare le plasticizzazioni nei pali? In pratica, se non siamo in grado di
garantire lassenza di cerniere plastiche nel palo, almeno cerchiamo di garantire un buon livello
di plasticit funzione della percentuale di armatura disponibile.
Il raggiungimento locale della resistenza, a patto che la sezione sia sufficientemente duttile,
non un fatto assolutamente drammatico. Il problema che non abbiamo un chiaro criterio di
verifica: le sollecitazioni, in concomitanza dello svilupparsi della cerniera plastica, sono
ovviamente maggiori delle resistenze.
Nella nuova ntc proposta una qualche sorta di verifica.

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