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In linea generale si fanno analisi con vincoli fissi alla base, e la fondazione rappresentata
come un incastro ma dovrebbe essere portata in conto la deformabilit relativa a mezzo vincoli
deformabili e dissipativi. Le azioni sismiche arrivano alla fondazione che si deforma
dipendentemente dalla sua rigidezza e ha una propria capacit di dissipare energia. Anche il
terreno, chiaramente, dissipa energia sia per diffusione che per isteresi. La rappresentazione
pi comune della capacit di un elemento di fondazione di dissipare energia e deformarsi
quella del modello visco-elastico si hanno molle e smorzatori per ogni g.d.l. della fondazione.
Se abbiamo un plinto assimilato a blocco rigido i g.d.l. sono sei.
Qual leffetto degli elementi deformativi? ovviamente aumentano la deformabilit
complessiva del sistema in quanto deformabili e aumentano il periodo di oscillazione ed
incrementano gli smorzamenti.
Consideriamo un modello ad un singolo g.d.l.: oscillatore elementare la cui rigidezza della molla
proporzionale alla rigidezza flessionale dellasta. Abbiamo una fondazione circolare poggiante
inizialmente su un deposito rigido e consideriamo le variazioni di risposta in funzione della
variazione della rigidezza della base.
Abbiamo una pulsazione naturale, una velocit delle onde di taglio del deposito ed a il
diametro della fondazione.
Compare unascissa che un rapporto tra rigidezze relative tra i due sistemi, oscillatore-base
deformabile.
Sullordinata abbiamo il rapporto tra pulsazione equivalente e la pulsazione naturale.
Si ha una dipendenza dallindice di massa normalizzata, ovvero una dipendenza dal volume
significativo di terreno interessato dal moto rapporto tra massa delloscillatore e massa
interessata dal moto sismico. Al crescere lindice di massa relativa tanto pi importante
leffetto della risposta dinamica del sistema.
La NTC al paragrafo 7.2.6 dice che, indipendentemente da altre scelte, suggerito tenere
conto dellinterazione nei seguenti casi:
Vs<100 m/s
Strutture alte e stelle
La presenza della deformabilit della deformazioni aumenta i periodi e lo smorzamento, ma allo
stesso tempo incrementa il valore degli spostamenti a causa della possibile rotazione della
fondazione (effetti del secondo ordine!)
Abbiamo visto linterazione terreno-struttura con riguardo alla schematizzazione a mezzo molle
e vincoli deformabili per ogni grado di libert del corpo rigido costituente la fondazione. I vincoli
deformabili inseriti alla base modificano la risposta dinamica sia in termini di modifica dei modi
di vibrare, sia nei riguardi delle frequenze cui sono associati i modi, sia in termini di
smorzamento. Le caratteristiche delle molle e dei smorzatori sono legate alle rigidezze del
continuo equivalente, alla geometria della fondazione, al rapporto di smorzamento e alla
frequenza. Per utilizzare le soluzioni anticipate, consideriamo il terreno come un mezzo viscoelastico con una fissata rigidezza e un fissato smorzamento; i valori anzidetti con cui si entra
nelle relazioni (GAZETAS) sono quelli mobilitati derivanti da unanalisi di risposta sismica
oppure possono essere ricavati approssimativamente attraverso relazioni, come quella
presente nellEC8 che lega la massima accelerazione attesa si danno valori di equivalenti di
G/Gmax e del rapporto di smorzamento.
Come utilizziamo il risultato ottenuto coi vincoli equivalenti?
La verifica dipende dallo strumento di analisi strutturale che usiamo: se ho una serie di vincoli
equivalenti del tipo detto e ho gli strumenti necessari per effettuare uno studio della struttura
nel tempo, avendo caratterizzato il tutto con gli accelerogrammi, devo applicare le mie azioni
inerziali equivalenti ad una struttura in elevazione che possiede alla base, per ogni g.d.l., i
vincoli detti.
Come si modifica lanalisi modale per i casi di interesse?
Se abbiamo le azioni sismiche rappresentate dallo spettro elastico di risposta semplificato, ed
effettuiamo unanalisi modale associata ad un continuo di fondazione rigido, per ogni modo di
vibrare c un legame con il periodo T e il modo di vibrare si modifica se poniamo in essere
lipotesi di deformabilit in base. La modifica del periodo pu essere benefica o meno. Se la
struttura rigida, cio caratterizzata da un periodo iniziale T, considerare la deformabilit alla
base produce un incremento delle sollecitazioni, se la struttura deformabile, cio
caratterizzata da un periodo piuttosto lungo, qui superiore a 0.5, considerare la deformabilit
del terreno migliora la domanda sismica in termini di sollecitazioni, che sono pi basse, ma dal
punto di vista degli spostamenti la situazione peggiora perch questi aumentano in unanalisi a
vincoli deformabili. Vi anche un incremento di smorzamento, di tipo geometrico, e questo
incrementa lo smorzamento equivalente del sistema, inoltre lo stesso smorzamento variabile
con il periodo e ci rappresenta un problema. Una variazione di smorzamento con il periodo, fa
s che laccelerogramma vari punto per punto, risulta scalato, ridotto. In unanalisi modale
convenzionale non si pu usare uno smorzamento che vari con il periodo. Essendo la variazione
(incremento) dello smorzamento un fatto benefico su sollecitazioni e spostamenti, lo si trascura
La relazione sopra indicata relativa allo smorzamento csi_segnato somma di due contributi. Il
primo, csi_segnato0, relativo allo smorzamento dellinsieme terreno-fondazione, per esempio
secondo le relazioni di GAZETAS, mentre il secondo lo smorzamento strutturale diviso il
rapporto tra i due periodi, cio il rapporto tra il periodo associato a vincoli deformabili ed il
periodo associato a vincoli fissi.
Queste soluzioni sono valide frequenza per frequenza, perch pensate per un moto armonico.
Le ordinate spettrali per si riducono di quantit diverse ci un po fuori dalle analisi modali
convenzionali.
Esiste per lanalisi modale complessa che consente di generalizzare lanalisi modale con
ordinate spettrali dipendenti dal periodo e dalla frequenze. Non si tratta di qualcosa di davvero
complesso, ma esistono pochi software che lo permettono (SAP non lo permette).
Interazione cinematica dipendente dalla presenza della fondazione che modifica le condizioni al
contorno a causa della sua rigidezza. Sia che ci si trovi nel caso di fondazione superficiale o
profonda, cambiano le condizioni al contorno con effetto scontato sulle caratteristiche del moto
sismico. Si tratta di un effetto generalmente benefico e viene trascurato.
Soluzione di Veletsos
Abbiamo la radice quadrata del rapporto tra le ampiezze del moto. Il numeratore rappresenta le
ampiezze calcolate in presenza della struttura di fondazione, mentre al denominatore abbiamo
le ampiezze calcolate da un analisi di risposta sismica in assenza della struttura. Lascissa un
parametro dipendente dalla frequenza ancora si pensa al moto sismico come ad una
decomposizione in frequenze per un assegnata velocit di propagazione delle onde di taglio
Esistono soluzioni relative anche al caso di fondazioni immerse utilizzabili anche per fondazioni
che abbiano una profondit non trascurabile rispetto alle dimensioni in pianta.
Si ha un riduzione delle ampiezze del moto sismico per ogni frequenza normalizzata, e per ogni
rapporto di immersione considerato. Il rapporto di immersione dato da e/r, dove e
q il fattore di struttura che maggiore di uno per SLU e pari ad 1 per SLE.
Si possono modificare i valori delle ampiezze dello spettro utilizzando le soluzioni viste di
Gazetis e Veletsos e se si vuole utilizzare i valori dello smorzamento si procede con unanalisi
modale complessa. A questo punto abbiamo le azioni in fondazioni derivanti da analisi modale
che corrispondono ad una stima dei massimi.
Se procediamo a mezzo accelerogrammi: abbiamo un problema di caratterizzazione pi
impegnativo (rigidezza, decadimento) inoltre potremmo essere cos bravi da seguire
unanalisi di interazione completa.
A questo punto procediamo ad unanalisi di risposta sismica 1D, magari ci spingiamo sulla 2D e
riusciamo addirittura ad inserire un modello non lineare.
Otteniamo degli accelerogrammi che sfruttiamo diversamente a seconda delle nostre scelte.
E possibile seguire unanalisi nel dominio del tempo associando alla nostra struttura un
modello di terreno caratterizzato da viscoelasticit smorzamento alla Rayleigh. Oppure
possibile seguire la strada che prevede uno spettro di inviluppo.
Se seguiamo lanalisi al passo, come rappresentiamo la duttilit strutturale?? Abbiamo bisogno
di un modello non lineare.
Alla fine arriviamo con delle azioni in fondazione che si traducono in verifiche:
VERIFICHE
Quando abbiamo la combinazione sismica i
coefficienti parziali sulle azioni diventano
unitari e i coefficienti psi variano come al
solito accade.
La progettazione per gerarchia delle
resistenze consiste nellindividuazione di
meccanismi plastici localizzati in alcuni
punti della struttura escludendo la
presenza di un meccanismo di collasso
globale.
Il meccanismo plastico una nostra scelta,
tipicamente progettiamo un telaio con
travi dissipative e pilastri non dissipativi.
Gli elementi non dissipativi sono caricati con azioni equivalenti alle resistenze degli elementi
dissipativi moltiplicate per un coefficienti
di sovraresistenza dipendente dalla classe
di duttilit.
Per quanto riguarda le fondazioni, da
normativa, devono rimanere in campo elastico. In pratica diventano lelemento non dissipativo
rispetto al pilastro che viene visto come lelemento dissipativo.
Le fondazioni quindi vengono caricate con la resistenza del pilastro.
La duttilit attiva la non linearit strutturale. Le azioni vengono ridotte in modo equivalente ma
ci non una via sicura: nessuno ci conferma che la riduzione che ha carattere convenzionale
corrisponda alla reale riduzione.
Anzich il momento resistente e taglio
Tli
m
La sicurezza, nel caso delle fondazioni, dipende dalle resistenze e dalle azioni.
Intorno al 54 minuto accenna a qualche differenza con lEC e la NTC relativamente ai
coefficienti di sicurezza in condizioni sismiche.
Da 58
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Da 1.06
Aspetti di interesse relativi allinterazione
cinematica.
Consideriamo il terreno che interagisce con
la fondazione superficiale, nellipotesi che
la struttura non abbia peso, e quindi non
sia caratterizzata da una propria inerzia,
ma ugualmente capace di trasmettere una
forza in fondazione. Nel sottosuolo
nascono forze inerziali e in un certo istante
di tempo il volume di terreno risulta
accelerato. Le forze inerziali possono
indurre la condizione di carico limite
(stiamo considerando la forza verticale).
Esistono soluzione che trattano questo caso nella ipotesi in cui in cui le accelerazioni siano
uniformi, cui corrisponde uninerzia
costante.
Queste soluzione offrono ulteriori tre
coefficienti correttivi minori dellunit.
Soluzione di Paolucci e Pech.
Il valore di Nc non varia apprezzabilmente,
mentre Nq ed N_gamma si riducono in
modo sostanzialmente identico ed in modo
significativo e dovrebbero essere introdotti
in unanalisi relativa ad una fondazione
superficiale.
La riduzione del carico limite dipende dalla
accelerazione laterale appena detta.
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Le prescrizioni non sono valide per i ponti perch la distanza tra gli elementi strutturali
elevata E un capannone industriale? Vi sono luci lunghe..Se non viene verificato questo
requisito, richiesto che sia verificata la struttura nonostante uno spostamento relativo tra
due punti della fondazione, il cui ordine di grandezza definito attraverso la normativa.
La fondazione un elemento non dissipativo nellottica della gerarchia delle resistenze.
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