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Risonanza Magnetica

Paola Lucchesi

Imaging RM
1. MAGNETIZZAZIONE del pz
2. Invio di un impulso di RF

3. Cessazione dellimpulso di RF
4. Rilassamento del sistema

spin

1. Imaging dei nuclei RM-ATTIVI

Nucleare
1. Cosa un nucleo RM-ATTIVO ?

spin
E un nucleo dotato di MOMENTO MAGNETICO

Nucleare
1. Il MOMENTO MAGNETICO:
- dipende dal numero di protoni (dispari)

- non influenzato dai neutroni


Idrogeno
Carbonio
Azoto
Ossigeno
Fluoro
Sodio
Fosforo

13
15
17
19
23
31

Nucleare
1. Imaging del NUCLEO DI IDROGENO
- il pi abbondante
- momento magnetico elevato

+
-

Nucleare
Se sottoposti ad un campo magnetico esterno i
protoni si ALLINEANO
B0
+
+

+
+

Nucleare
Allineamento PARALLELO o ANTI-PARALLELO
B0
+

PARALLELO = bassa energia


Magnetizzazione netta

ANTI-PARALLELO = alta energia

+
+

B0

Magnetizzazione netta = Magnetizzazione LONGITUDINALE

Imaging RM
1. MAGNETIZZAZIONE del pz
2. Invio di un impulso di RF

3. Cessazione dellimpulso di RF
4. Rilassamento del sistema

Se sottoposti ad un campo magnetico esterno i


protoni PRECEDONO

B0

w = g B0
Eq. di Larmor

Imaging RM
1. MAGNETIZZAZIONE del pz
2. Invio di un impulso di RF

3. Cessazione dellimpulso di RF
4. Rilassamento del sistema

Imaging RM
1. Invio di un impulso di RF
limpulso di RF deve avere la stessa

frequenza della frequenza di precessione


del nucleo di idrogeno per entrare in
RISONANZA con esso e scambiarvi
energia

w = g B0

Imaging RM
1. Invio di un impulso di RF
a) Eccitazione nucleare
b) Sincronizzazione di fase dei protoni

Imaging RM
1. Invio di un impulso di RF
a) Eccitazione nucleare
scomparsa della ML

b) Sincronizzazione di fase dei protoni

Imaging RM
1. Invio di un impulso di RF
a) Eccitazione nucleare
scomparsa della ML

b) Sincronizzazione di fase dei protoni


creazione della MT

RF

ML

B0

MT

Imaging RM
1. MAGNETIZZAZIONE del pz
2. Invio di un impulso di RF

3. Cessazione dellimpulso di RF e
4. rilassamento del sistema

RF
ML

ML

MT

MT

I
t

FID

free induction decay

Imaging RM
Determinanti del segnale
1. Tempo di rilassamento T1
2. Tempo di rilassamento T2

3. Densit protonica
4. Chemical shift
5. Fenomeni di flusso

Imaging RM
Determinanti del segnale
1. Tempo di rilassamento T1
- tempo con cui viene recuperata la ML (propriet del tessuto)
- tempo necessario a raggiungere il 63% della ML
- spin-reticolo

ML%

100

63%

T1

Curva del rilassamento T1


ML%
100

63%

T1

T1

Imaging RM
Determinanti del segnale
2. Tempo di rilassamento T2
- tempo con cui decade la MT
- tempo necessario a perdere il 63% della MT
- spin-spin

MT% 0

63%
100
T2

Curva del rilassamento T2


MT%
0

100

T2 T2

Imaging RM
Determinanti del segnale
3. Densit protonica
- numero di nuclei risonanti per unit di volume
- solo protoni di idrogeno che costituiscono le
molecole dellacqua libera

Imaging RM
Dal T1 e dal T2
alla immagine
T1 pesata & T2 pesata

Immagine T1 pesata
90

90
180

90
180

TE

TR

T1

T1

grasso

63%

grasso

acqua

acqua

breve

lungo

TR

Immagine T2 pesata
90

90
180

90
180

TE

TR

T2

T2
grasso

63%

grasso
acqua

acqua

breve

lungo

TE

Sequenze convenzionali RM
Spin-Echo
Inversion-recovery
Gradient-echo

Sequenza spin-echo
TR
90

90
180

TE

90
180

TR = tempo di ripetizione
TE = tempo di echo

Sequenza Inversion Recovery


180

180
90

RF

TI

TE

TI = tempo di inversione
TE = tempo di echo

Sequenza inversion-recovery
FLAIR

- FLAIR = fluid attenuated inversion recovery


- STIR = short tau inversion recovery

GRE
RF

Gs
Gf
Gp
Gradiente di rewinding

ANGIO-RM: DEFINIZIONE

tecnica RM che consente la esclusiva


visualizzazione delle strutture vascolari
arteriore e/o venose
tecniche di afflusso =

tempo di volo e
contrasto di fase
senza MDC

tecniche contrastografiche

ANGIO-RM: TECNICHE DI AFFLUSSO (TOF)


si basano sullimpiego di sequenze di impulso con TR molto brevi in
modo tale che il segnale dei tessuti stazionari viene saturato e solo
gli spin dei vasi afferenti generano un segnale elevato

ANGIO-RM: TECNICHE A CONTRASTO DI FASE (PC)


si basano sullimpiego di sequenze che saturano il segnale degli spin
stazionari risaltando quello degli spin in movimento in quanto questi
accumulano uno spostamento di fase

ANGIO-RM: TECNICHE CONTRASTOGRAFICHE


si basano sullimpiego di sequenze molto veloci abbinate alla
somministrazione endovenosa di gadolinio

la diffusione e la perfusione
sono fenomeni fisico-biologici che
possono essere studiati mediante
sequenze dedicate di Risonanza

Magnetica

Diffusione

sequenza di impulsi che valuta la mobilit browniana delle molecole


di acqua
Ove presente una
ridotta diffusione
delle molecole di
acqua si osserva un
incremento di segnale
nelle relative
sequenze ed un
decremento nelle
relative mappe ADC
Lesioni
ischemiche precoci
Lesioni
neoplastiche e
flogistiche

PERFUSIONE CON RM
il mezzo di contrasto paramagnetico durante il passaggio
nelle strutture vascolari compartimentalizzato al loro
interno
ci determina un piccolo campo magnetico locale che
decresce per una distanza approssimativamente pari al
raggio del vaso

PERFUSIONE RM
MDC (gadolinio) a bolo 30 ml
(4 ml/sec)
acquisizione ultrarapida sequenziale
multistrato
1 slice/secondo (40 acquisizioni)

Valutazione lesioni
sospette neoplasiche
Valutazione penombra
ischemica

elaborazione post-processing
mappe di
volume (rCBV)
flusso (rCBF)
RELATIVE
tempo di transito, arrivo e picco

STUDI FUNZIONALI CON RM: TECNICA BOLD


gli studi funzionali con RM si basano sulla diversa
ossigenazione dellemoglobina nelle aree corticali ove
presente maggiore attivazione e quindi maggiore
metabolismo
BLOOD OXYGEN LEVEL DETECTION
la metaemoglobina ossigenata e desossigenata hanno
infatti un diverso effetto sul segnale del tessuto
cerebrale utilizzando sequenze dedicate (GE)
quindi nel momento in cui si attiva una area corticale si
osserva un diverso segnale nelle sequenze dedicate
dallanalisi delle immagini in fase di attivit (ON) e non
(OFF) si deduce lattivazione corticale

RM funzionale nella
definizione dei
rapporti tra corteccia
motoria e neoplasia

Spettroscopia RM
Valutazione sospette
lesioni neoplastiche

choline
creatine
citrate

Applicazioni cliniche
Apparato muscolo scheletrico e
tessuti molli
Organi addominali
Apparato cardio-vascolare

Studi neuroradiologici

Apparato muscolo scheletrico e


tessuti molli
Perfetta visualizzazione di:

muscoli
tendini
legamenti
cartilagine
osso spugnoso e compatto

Apparato muscolo scheletrico e


tessuti molli

T1

T2

Organi addominali
Fegato: patologie focali e diffuse (Cirrosi, Steatosi,
Emocromatosi)
Vie biliari e colecisti: patologie infiammatorie e tumorali
Apparato genito-urinario: patologie infiammatorie e tumorali
Milza e surreni: lesioni focali e tumorali
Retroperitoneo: patologie infiammatorie e tumorali

Cirrosi
Noduli di
rigenerazione

HCC
Utilizzo di m.d.c
epatospecifici

Steatosi

La valutazione del grasso intracellulare in RM si effettua sfruttando il


fenomeno del chemical shift
Il chemical shift di un nucleo la variazione relativa della frequenza di
risonanza del nucleo rispetto ad una frequenza presa come riferimento
VARIAZIONE DEL SEGNAL INTRAVOXEL :

TE 4.2 msec (e multipli) protoni H20 e grasso: in fase (si addizionano)

TE 2.1 msec (6.3 msec etc) fuori fase (si cancellano)

Effetto bordo nelle immagini fuori fase

In fase: TE 4.2 msec

Fuori fase: TE 2.1 msec

MR Quantification of Hepatic
Iron Concentration (Radiology 2004)
J.M Alstiza et al.

For estimated concentrations of more than 85 mol/g, the positive


predictive value for hemochromatosis was 100%;
for those less than 40 mol/g, the negative predictive value for
hemochro-matosis was 100%.
For estimated concentrations of more than 58 mol/g, the positive
predictive value for iron overload was 100%;
for those less than 20 mol/g, the negative predictive value for iron
overload was 100%.
CONCLUSION: MR imaging is a useful and noninvasive diagnostic tool

for quantification of hepatic iron concentration.

A: normale
B: emosiderosi
C: emocromatosi

Lesioni focali epatiche


Benigne: angioma

Maligne: metastasi

Colangio-RM
Sequenze fortemente T2
pesate
Valutazione morfologia VB
Presenza di calcoli
Stimolo secretinico per
valutare la funzionalit
pancreatica

Pelvi femminile

Morfologia

Neoplasie
(TNM)
Endometriosi

Pelvi maschile

Recidiva

Prostatiti e neoplasie

Apparato cardiovascolare
Infarto
emorragico

Cardiomiopatie
Patologice congenite
(es. Tetralogia di
Fallot)
Patologia ischemica
Ipertensione
polmonare

CONTROINDICAZIONI ALLESAME RM

portatori di pace-maker
clips vascolari (aneurismi cerebrali !!)
protesi valvolari meccaniche
protesi del cristallino (vecchia concezione)
impianti otologici
corpi estranei (intra-oculari)
CHIEDERE AL MEDICO RADIOLOGO DI VALUTARE SEMPRE I PRONTUARI
DI COMPATIBILITA DI QUALUNQUE ELEMENTO PROTESICO

Grazie!!!!

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