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Culture Documents
Lavoratori
Uci
e
servizi,
commercio,
arBgianato
e
turismo
AGGIORNAMENTO
(min.
6h)
(ogni
5
anni)
AGGIORNAMENTO
(min.
6h)
(ogni
5
anni)
AGGIORNAMENTO
(min.
6h)
(ogni
5
anni)
Il
nuovo
testo
unico
sulla
sicurezza
D.Lgs
81/08
lavoratori
distaccaG,
lavoratori
somministraG,
lavoratori
a
progeIo,
lavoratori
occasionali,
telelavoratori
(lavoratori
a
distanza),
I
componenG
dellimpresa
familiare,
piccoli
imprenditori
e
soci
delle
societ
semplici
operanG
nel
seIore
agricolo.
Titolo
VII
AIrezzature
munite
di
videoterminale
Prescrizioni
minime
di
sicurezza
e
di
salute
per
le
a-vit
lavora?ve
su
a$rezzature
munite
di
VDT
(gi
626/94)
-
la
partecipazione
a-va
e
collaborazione
di
una
pluralit
di
sogge-;
-
la
realizzazione
e
il
mantenimento
di
un
ambiente
di
lavoro
che
garan?sca
la
salute
e
la
sicurezza
dei
lavoratori
-
il
miglioramento
conGnuo.
Ar#colo
2
-
Denizioni
a)
lavoratore:
persona
che,
indipendentemente
dalla
#pologia
contra<uale,
svolge
una@vit
lavora#va
nellambito
dellorganizzazione
di
un
datore
di
lavoro
pubblico
o
privato,
con
o
senza
retribuzione,
anche
al
solo
ne
di
apprendere
un
mes#ere,
unarte
o
una
professione,
esclusi
gli
adde@
ai
servizi
domes#ci
e
familiari.
b)
datore
di
lavoro:
il
sogge<o
#tolare
del
rapporto
di
lavoro
con
il
lavoratore
o,
comunque,
il
sogge<o
che,
secondo
il
#po
e
lasse<o
dellorganizzazione
nel
cui
ambito
il
lavoratore
presta
la
propria
a@vit,
ha
la
responsabilit
dellorganizzazione
stessa
o
dellunit
produ@va
in
quanto
esercita
i
poteri
decisionali
e
di
spesa.
c)
azienda:
il
complesso
della
stru<ura
organizzata
dal
datore
di
lavoro
pubblico
o
privato;
f)
responsabile
del
servizio
di
prevenzione
e
protezione
R.S.P.P.
:
persona
in
possesso
delle
capacit
e
dei
requisi#
professionali
di
cui
allar#colo
32
designata
dal
datore
di
lavoro,
a
cui
risponde,
per
coordinare
il
servizio
di
prevenzione
e
protezione
dai
rischi;
g)
adde.o
al
servizio
di
prevenzione
e
protezione:
persona
in
possesso
delle
capacit
e
dei
requisi#
professionali
di
cui
allar#colo
32,
facente
parte
del
servizio
di
cui
alla
le<era
l);
h)
medico
competente:
medico
in
possesso
di
uno
dei
#toli
e
dei
requisi#
forma#vi
e
professionali
di
cui
allar#colo
38,
che
collabora,
secondo
quanto
previsto
allar#colo
29,
comma
1,
con
il
datore
di
lavoro
ai
ni
della
valutazione
dei
rischi
ed
nominato
dallo
stesso
per
ee<uare
la
sorveglianza
sanitaria
e
per
tu@
gli
altri
compi#
di
cui
al
presente
decreto;
m)
sorveglianza
sanitaria:
insieme
degli
a@
medici,
nalizza#
alla
tutela
dello
stato
di
salute
e
sicurezza
dei
lavoratori,
in
relazione
allambiente
di
lavoro,
ai
fa<ori
di
rischio
professionali
e
alle
modalit
di
svolgimento
della@vit
lavora#va;
n)
prevenzione:
il
complesso
delle
disposizioni
o
misure
necessarie
anche
secondo
la
par#colarit
del
lavoro,
lesperienza
e
la
tecnica,
per
evitare
o
diminuire
i
rischi
professionali
nel
rispe<o
della
salute
della
popolazione
e
dellintegrit
dellambiente
esterno;
o)
salute:
stato
di
completo
benessere
sico,
mentale
e
sociale,
non
consistente
solo
in
unassenza
di
mala@a
o
dinfermit;
p)
sistema
di
promozione
della
salute
e
sicurezza:
complesso
dei
sogge@
is#tuzionali
che
concorrono,
con
la
partecipazione
delle
par#
sociali,
alla
realizzazione
dei
programmi
di
intervento
nalizza#
a
migliorare
le
condizioni
di
salute
e
sicurezza
dei
lavoratori;
r)
pericolo:
propriet
o
qualit
intrinseca
di
un
determinato
fa<ore
avente
il
potenziale
di
causare
danni;
s)
rischio:
probabilit
di
raggiungimento
del
livello
potenziale
di
danno
nelle
condizioni
di
impiego
o
di
esposizione
ad
un
determinato
fa<ore
o
agente
oppure
alla
loro
combinazione;
t)
unit
produ0va:
stabilimento
o
stru<ura
nalizza#
alla
produzione
di
beni
o
allerogazione
di
servizi,
dota#
di
autonomia
nanziaria
e
tecnico
funzionale;
u)
norma
tecnica:
specica
tecnica,
approvata
e
pubblicata
da
unorganizzazione
internazionale,
da
un
organismo
europeo
o
da
un
organismo
nazionale
di
normalizzazione,
la
cui
osservanza
non
sia
obbligatoria;
v)
buone
prassi:
soluzioni
organizza#ve
o
procedurali
coeren#
con
la
norma#va
vigente
e
con
le
norme
di
buona
tecnica,
ado<ate
volontariamente
e
nalizzate
a
promuovere
la
salute
e
sicurezza
sui
luoghi
di
lavoro
a<raverso
la
riduzione
dei
rischi
e
il
miglioramento
delle
condizioni
di
lavoro,
elaborate
e
raccolte
dalle
regioni,
dallIs#tuto
superiore
per
la
prevenzione
e
la
sicurezza
del
lavoro
(ISPESL),
dallIs#tuto
nazionale
per
lassicurazione
contro
gli
infortuni
sul
lavoro
(INAIL)
e
dagli
organismi
parite#ci
di
cui
allar#colo
51,
validate
dalla
Commissione
consul#va
permanente
di
cui
allar#colo
6,
previa
istru<oria
tecnica
dellISPESL,
che
provvede
a
assicurarne
la
pi
ampia
diusione;
da Codice Penale
Ar3colo
589.
Omicidio
colposo.
Se
il
fa<o
commesso
con
violazione
delle
norme
sulla
disciplina
della
circolazione
stradale
o
di
quelle
per
la
prevenzione
degli
infortuni
sul
lavoro
la
pena
della
reclusione
da
uno
a
cinque
anni.
Nel
caso
di
morte
di
pi
persone,
ovvero
di
morte
di
una
o
pi
persone
e
di
lesioni
di
una
o
pi
persone,
si
applica
la
pena
che
dovrebbe
iniggersi
per
la
pi
grave
delle
violazioni
commesse
aumentata
no
al
triplo,
ma
la
pena
non
pu
superare
gli
anni
dodici
Ar3colo
590.
Lesioni
personali
colpose.
Chiunque
cagiona
ad
altri,
per
colpa,
una
lesione
personale
punito
con
la
reclusione
no
a
tre
mesi
o
con
la
multa
no
a
lire
seicentomila.
Se
la
lesione
grave
la
pena
della
reclusione
da
uno
a
sei
mesi
o
della
multa
da
lire
duecentoquarantamila
a
un
milione
duecentomila;
se
gravissima,
della
reclusione
da
tre
mesi
a
due
anni
o
della
multa
da
lire
seicentomila
a
due
milioni
qua<rocentomila.
Se
i
fa@
di
cui
al
precedente
capoverso
sono
commessi
con
violazione
delle
norme
sulla
disciplina
della
circolazione
stradale
o
di
quelle
per
la
prevenzione
degli
infortuni
sul
lavoro,
la
pena
per
le
lesioni
gravi
della
reclusione
da
due
a
sei
mesi
o
della
multa
da
lire
qua<rocento
o<antamila
a
un
milione
duecentomila;
e
la
pena
per
lesioni
gravissime
della
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
o
della
multa
da
lire
un
milione
duecentomila
a
due
milioni
qua<rocentomila
(1).
Nel
caso
di
lesioni
di
pi
persone
si
applica
la
pena
che
dovrebbe
iniggersi
per
la
pi
grave
delle
violazioni
commesse,
aumentata
no
al
triplo;
ma
la
pena
della
reclusione
non
pu
superare
gli
anni
cinque.
Il
deli<o
punibile
a
querela
della
persona
oesa,
salvo
nei
casi
previs#
nel
primo
e
secondo
capoverso,
limitatamente
ai
fa@
commessi
con
violazione
delle
norme
per
la
prevenzione
degli
infortuni
sul
lavoro
o
rela#ve
alligiene
del
lavoro
o
che
abbiano
determinato
una
mala@a
professionale
(2).
FORMAZIONE ADDETTI
ANTINCENDIO
D.M.
10.03.98
AZIENDA
AZIENDA
AZIENDA
BASSO
MEDIO
RISCHIO
ALTO
RISCHIO
4 ORE
8 ORE
16 ORE
RISCHIO
Aggiornamento
Ogni
?
3
anni
FORMAZIONE ADDETTI
PRIMO
SOCCORSO
D.LGS
388/03
AZIENDA
AZIENDA
GRUPPO
C
GRUPPO B
AZIENDA
GRUPPO
A
12 ORE
12 ORE
16 ORE
Aggiornamento
Ogni
3
anni
f)
richiedere
losservanza
da
parte
dei
singoli
lavoratori
delle
norme
vigen?,
nonch
delle
disposizioni
aziendali
in
materia
di
sicurezza
e
di
igiene
del
lavoro
e
di
uso
dei
mezzi
di
protezione
colleCvi
e
dei
disposi?vi
di
protezione
individuali
messi
a
loro
disposizione;
g)
richiedere
al
medico
competente
losservanza
degli
obblighi
previs?
a
suo
carico
nel
presente
decreto;
h)
adoEare
le
misure
per
il
controllo
delle
situazioni
di
rischio
in
caso
di
emergenza
e
dare
istruzioni
anch
i
lavoratori,
in
caso
di
pericolo
grave,
immediato
ed
inevitabile,
abbandonino
il
posto
di
lavoro
o
la
zona
pericolosa;
i)
informare
il
pi
presto
possibile
i
lavoratori
espos?
al
rischio
di
un
pericolo
grave
e
immediato
circa
il
rischio
stesso
e
le
disposizioni
prese
o
da
prendere
in
materia
di
protezione;
l)
adempiere
agli
obblighi
di
informazione,
formazione
e
addestramento
di
cui
agli
ar?coli
36
e
37;
m)
astenersi,
salvo
eccezione
debitamente
mo?vata
da
esigenze
di
tutela
della
salute
e
sicurezza,
dal
richiedere
ai
lavoratori
di
riprendere
la
loro
aCvit
in
una
situazione
di
lavoro
in
cui
persiste
un
pericolo
grave
e
immediato;
n)
consen?re
ai
lavoratori
di
vericare,
mediante
il
rappresentante
dei
lavoratori
per
la
sicurezza,
lapplicazione
delle
misure
di
sicurezza
e
di
protezione
della
salute;
Designazione
del
R.S.P.P.
(interno
o
esterno)
Valutazione
di
tu;
i
rischi
presenB
ed
Elaborazione
del
DVR
RISCHI
LAVORATIVI
Rischi
per
la
Sicurezza
Stru<ure
Movim.
Man.
Carichi
A<rezzature
VDT
Uso
energia
ele<r.
AgenL
sici:
rumore,
Incendio
ed
vibrazioni,
campi
esplosione
ele<romagneLci,
R.O.A.
AgenL
chimici
mutageni,
cancerogeni
Amianto
AgenL
biologici
Atmosfere
esplosive
Rischi
Trasversali
(organizza:vi)
Organizzazione
del
Lavoro
Fa<ori
psicologici
Fa<ori
ergonomici
Fa<ori
organizzaLvi
Condizioni
di
lavoro
dicile
ESEMPIO DI D.V.R.
logo
DOCUMENTO
DELLA SICUREZZA
UNIT LOCALE DI: XXXXXXXX
XXXXXXX
Emissione del 0 febbraio 201X
Revisione X
redatto con la collaborazione di:
X
X
LOGO
Nome file: XX
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 2 di 43
Ditta:
Sede Legale:
xx
Numero di dipendenti:
Numero di dipendenti:
A.S.L. territoriale di competenza della sede in esame: Azienda Sanitaria Locale di XX, distretto di XX
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 3 di 43
INDICE
PARTE GENERALE ..................................................................................................................................... 4
DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO ................................................................................................. 6
UFFICIALIZZAZIONE DOCUMENTO ......................................................................................................... 10
PROCEDURE ADOTTATE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ......................................................... 11
DETERMINAZIONE INDICE DI RISCHIO R .............................................................................................. 12
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI .......................................................................................... 14
VALUTAZIONE DEL FENOMENO INFORTUNISTICO .............................................................................. 16
ANALISI PERICOLI / RISCHI CORRELATI ............................................................................................... 18
SCHEDE ANALISI RISCHI ......................................................................................................................... 22
MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE ATTUATE A SEGUITO DELLA VALUTAZIONE DEI
RISCHI E PROGRAMMATE PER GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO DEL LIVELLO DI
SICUREZZA ............................................................................................................................................... 36
ELENCO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI (D.P.I.) MESSI A DISPOSIZIONE ...................... 43
LOGO
PARTE GENERALE
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 4 di 43
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 5 di 43
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 6 di 43
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 7 di 43
Si sottolinea che lattivit produttiva svolta nei magazzini eseguita unicamente da personale della
cooperativa, mentre i dipendenti della XX effettuano attivit documentale negli uffici nei quali operano,
per conto della XX, altri dipendenti di altre Societ del Gruppo.
X
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 8 di 43
Responsabile
Servizio
Prevenzione
Protezione
LOGO
Nome file: XX
Mansione
Medico
Competente
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 9 di 43
FUNZIONE / RUOLO
XX
Responsabile SPP
Consulente esterno
XX
Medico Competente
Consulente esterno
XX
Dipendente
FUNZIONE / RUOLO
Coordinatore Gruppo
Emergenza
Unit Locale di XX
LOGO
Nome file: XX
UFFICIALIZZAZIONE DOCUMENTO
Il DOCUMENTO DELLA SICUREZZA stato elaborato da:
Datore di lavoro:
GIUSEPPE CERRI
(Firma)
Amministratore Delegato e Delegato alla salute e sicurezza dei lavoratori:
ARTURO BALDUCCIO
(Firma)
in collaborazione con:
il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione:
LUIGI MARCO AGOSTONI
(Firma)
e il Medico competente:
(Firma)
per presa visione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza:
(Firma)
IL PRESENTE DOCUMENTO :
la revisione
del
0 mese 201X
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 10 di 43
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201x
pagina 11 di 43
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 12 di 43
Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno
ipotizzato per i lavoratori
Altament Si sono gi verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa Azienda o in
e
azienda simile o in situazioni operative simili (consultare le fonti di dati su infortuni e
malattie professionali dellazienda, della USSL, dellISPESL, ecc.
probabile
Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore
in azienda
La mancanza rilevata pu provocare un danno, anche se non in modo automatico o
diretto
Probabile
E noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno.
Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in azienda
La mancanza rilevata pu provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi
Poco
Sono noti rarissimi episodi gi verificatisi
probabile Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa
Gravissi
mo
Grave
Medio
Lieve
R=PXD
MATRICE PER LA STIMA DI RISCHIO R
P
4
12
16
12
LOGO
Nome file:
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 13 di 43
Videoterminali
Rumore
Vibrazioni
Campi Elettromagnetici
Radiazioni ottiche
Amianto
Agenti biologici
Atmosfere esplosive
D.Lgs. 151/2001
Minori
Stress lavoro-correlato
TLV - ACGIH
Microclima
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 14 di 43
Uomini
25 Kg
Donne
20 Kg
15 kg
15 kg
Nelle schede di valutazione sono stati calcolati gli indici di rischio per quelle operazioni in cui i pesi movimentati
sono superiori ai 3 kg ed inferiori ai pesi limite raccomandati riportati in tabella 1, in quanto pesi superiori sono gi
da considerarsi a rischio.
Schema del processo di valutazione con Norma ISO 11228:
Il peso limite raccomandato ottenuto con lo Step 3 della norma stato successivamente confrontato con il peso
effettivamente movimentato ricavando cos un indice di rischio il cui valore soglia 1.
Per valori dellindice di rischio superiori ad 1 la movimentazione da considerarsi a rischio e quindi necessitano
interventi di prevenzione, per valori inferiori la situazione accettabile, tuttavia si deciso di distinguere una
fascia di ulteriore cautela (per valori compresi tra 0,85 ed 1 come da griglia interpretativa della norma UNI 10052) in cui quote di popolazione potrebbero non essere adeguatamente protette.
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 15 di 43
Situazione accettabile
0,85 - 1.00
> 1.00
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 16 di 43
LOGO
Nome file:
IF**
/
/
19,94
N giorni di
assenza
0
0
16
Tab. 2 - Numero di infortuni negli anni in relazione alla sede della lesione
Sede della
lesione
capo
occhio
mano
braccio -avambraccio
coscia - gamba
piede
schiena
tutto il corpo
incidente stradale
altro
2010
n.
2011
n
2012
n.
1
Tab. 3 - Numero di infortuni negli anni in relazione alla causa o natura della lesione
Causa/natura
della lesione
corpi estranei
ferite da taglio
schiacciamento
urto - contusione
frattura
ustione
incidente stradale
impigliamento
subamputazione
Altro Scivolava su
lastra di ghiaccio
distorsione
2010
n.
2011
n.
2012
n.
1
/
IG***
/
/
0,32
LOGO
Nome file:
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 17 di 43
Cognome
Mansione
2) Nome
Cognome
Mansione
3) Nome
Mansione
4) Nome
Cognome
Mansione
5) Nome
Cognome
Mansione
6) Nome
Mansione
Cognome
Medico competente
7) Nome
Mansione
Cognome
R.L.S.
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 18 di 43
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 19 di 43
Uffici
Mansione
A1 Addetti attivit
documentale e
tecnica.
Attivit
documentale:
customer service a stock, transiti,
card desk in & out,
traffico,
statistiche, prefatture, contenziosi,
sopralluoghi nei magazzini per
attivit di controllo / verifiche,
distribuzione / consegne di
documenti tra le U.L. di Bressana
gest.amm. del personale,
segreteria,
commerciale,
gestione servizi generali.
tecnica:
assistenza hardware e software
a tutte le Unit Locali di tutte le
Societ della LSE Group.
B Area ricevimento
scarico merci
controllo merci in ingresso ed
etichettatura;
posizionamento;
attivit documentale (gest.
amministrativa dei carichi);
pulizie pav. magazzini.
C Area picking
B1 Carrellista
B2 Addetto generico
D Area spedizioni
LOGO
Reparto/Area
Nome file:
Mansione
F1 Autista
G
H
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 20 di 43
Attivit
manutenzione
effettuata
da
personale esterno.
consolidamento
carico
e
sistemazione telone;
trasporto a destinazione della
merce;
eventuale assistenza allo scarico
a bordo camion della merce;
rifornimento del mezzo presso
distributore interno;
pulizie dei locali effettuate da
personale della Cooperativa.
manutenzioni
ordinarie
straordinarie
effettuata
personale esterno.
e
da
Nota: le mansioni di carrellista e di addetto generico nonch le attivit di pulizia sono svolte esclusivamente da personale
della Cooperativa.
LOGO
Mansione
A1 Addetti attivit documentale e tecnica
B1 Carrellista
B2 Addetto generico
Nome file:
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 21 di 43
Attrezzature utilizzate
computers, stampanti, fotocopiatrici, fax, telefono,
scanner, etichettatrici, attrezzature manuali tipiche da
ufficio (taglierina, forbici, correttori, penne, ecc...).
automezzi aziendali
carrelli elevatori a forche frontali o dotati di pinze;
retrattili e commissionatori;
trans pallet elettrici uomo a bordo
trans pallet manuali;
carrelli per carichi manuali;
cellophanatrici;
tavoli di lavoro attrezzati;
attrezzi manuali (cutter, forbici, macchinette per
applicare il nastro adesivo);
lettori codici a barre e PC / Stampanti Laser /
etichettatrici;
motoscopa
Automezzo omologato per trasporto merci su strada;
F1 Autista
Transpallet manuale
Carrellino manuale
Barre per la sistemazione del carico ed elastici per la
sistemazione del telone.
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 22 di 43
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 23 di 43
SCHEDA DI VALUTAZIONE
PERICOLO DA SOSTANZE PERICOLOSE (Titolo IX)
Agente considerato
Agenti chimici
(Titolo IX, Capo I)
Agenti cancerogeni
(Titolo IX, Capo II)
Amianto
(Titolo IX, Capo III)
Reparti
Mansioni
Attivit
Sostanza/
preparato
Classificazione
Modalit di
contatto
Uso dei
DPI
Livello di
Rischio
I dipendenti non sono esposti a questa tipologia di rischio in quanto non utilizzano e non vengono a contatto con
agenti chimici pericolosi e non pericolosi
Sorveglianza
sanitaria
Salute: IRRILEVANTE
Sicurezza: BASSO
NO
Lattivit non espone i lavoratori ad agenti chimici classificati cancerogeni e/o mutageni.
Tutte le attivit svolte non prevedono lesposizione ad amianto
A-Uffici
F- Camion
Agente
Microrganismi da filtri
condizionamento
Effetti
Malattie respiratorie,allergie
Classificazione
(Allegato XLVI)
Attivit
Lavori in ufficio,
trasporto merci
Mansione
A1 add.
Attivit doc.
e tecnica
F1 - Autista
Uso
P
DPI Probabilit
No
D
Danno
S.
Sanita
Rischio
ria
R
Note
No
Il rischio biologico pu essere associato al potenziale rischio di infezione da spore di tetano, proliferazione batterica in caso di manutenzione degli impianti di condizionamento e alle
attivit di relazione interpersonale.
Si evidenzia che, in genere, le Aziende ASL. consigliano e raccomandano la vaccinazione antitetanica per tutti i lavoratori.
Il rischio da agenti biologici pu essere correlato anche a: tagli e punture con oggetti potenzialmente infetti, esposizione ad agenti presenti nel substrato o derivanti dai processi di
degradazione, possibilit di contatto con parassiti provenienti dagli escrementi di specie murine, correlato alla presenza di insetti vettori di agenti biologici, ecc.
La contaminazione batterica, oltre che la cute e gli indumenti di lavoro, pu interessare le superfici dei locali adibiti a sevizi igienici e spogliatoi. Per tale motivo viene sempre
raccomandato il rispetto delle norme igieniche.
Per quanto attiene alle misure preventive da adottare, la imprevedibilit della concentrazione degli inquinati, il carattere dellesposizione e le modalit di lavoro, e la complessiva ridotta
conoscenza della reale entit del rischio, rendono importante una scelta di prevenzione primaria, in cui diventano determinati la corretta dotazione di presidi di protezione personale,
lattuazione di eventuali profilassi vaccinali in particolare, antitetanica) e gli opportuni interventi di pulizia e manutenzione.
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 24 di 43
SCHEDA DI VALUTAZIONE
PERICOLO DA AGENTI FISICI (Titolo VIII)
P
Uso
D
Probabilit
Danno
DPI
Agente considerato
Reparto
Cause
Effetti
Attivit
Mansione
Rumore
(Titolo VIII, Capo II)
A-B-C-D-F
Rumore
Ipoacusia
Normale attivit
lavorativa
A1-B1-B2-F1
NO
Vibrazioni
(Titolo VIII, Capo III)
Vibrazioni corpo
intero
Possibili disturbi
osteo-articolari,
muscolari, ecc.
Conduzione camion
F1
NO
Campi
elettromagnetici
(Titolo VIII, Capo IV)
Radiazioni Ottiche
(Titolo VIII, Capo V)
S.
Sanitaria
< 80dBA
NO
SI
Microclima
(Titolo VIII)
Valore
R
Rischio
B-C-D-F
Disagio termico,
malattia da
raffreddamento
Attivit in magazzino,
eventuali operazioni di
scarico
B1-B2-F1
NO
Note
Valutazione
strumentale del
28 gennaio 2011
Come da
protocollo
sanitario
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 25 di 43
SCHEDA DI VALUTAZIONE
PERICOLO VDT (TITOLO VII)
Oggetto
Effetti
Situazione
postazione
Operazioni
Mansione
A-Uffici
Attrezzature dotate
di videoterminale
Attrezzature conformi a
quanto previsto
dallAllegato XXXIV
B-C-D
Attrezzature dotate
di videoterminale
Attrezzature conformi a
quanto previsto
dallAllegato XXXIV
Reparto
Probabilit
Danno
Rischio
A1 - Addetti
attivit
documentale
tecnica
SI
B2- Addetti
generici
NO
Note
S. Sanitaria
SCHEDA DI VALUTAZIONE
PERICOLO LUOGHI E LOCALI DI LAVORO (TITOLO II)
Luogo e/o area
F - Area esterna
Tipo di rischio
Operazione
Mansione
Investimento
Collisione
Probabilit
Danno
Rischio
Tutte
Tutte
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del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 26 di 43
SCHEDA DI VALUTAZIONE
PERICOLO LUOGHI E LOCALI DI LAVORO (TITOLO II)
Reparto / Area
A - Uffici
Operazione
Mansione
Lavoro dufficio
B1 - Carrellista
Investimento da mezzi di
sollevamento
Spostamenti del personale nei
magazzini
B, C, D
Circolazione di carrelli elevatori
Spalle verticali delle scaffalature
porta pallets urtate e quindi
danneggiate
Cedimento dellintera
scaffalatura
Stoccaggio materiali
B1 Carrellista
B2 Addetto
generico
Probabilit
Danno
Rischio
Note
LOGO
Reparto / Area
B, C, D
Spostamenti a piedi
Nome file:
Tipo di rischio
Operazione
pagina 27 di 43
Mansione
B1 Carrellista
B2 Addetto
generico
Probabilit
Danno
Rischio
Transito nella
movimentazione dei materiali
Deposito materiali
B1 Carrellista
Caduta dallalto
B1 Carrellista
B2 Addetto
generico
Incendio / esplosione
Investimento da mezzi di
sollevamento
Revisione X
del 0 mese 201X
F1 - Autista
Note
Valutare linstallazione di
specchi in prossimit
degli incroci
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 28 di 43
SCHEDA DI VALUTAZIONE
PERICOLO INFORTUNISTICO DA ATTREZZATURE DI LAVORO (TITOLO III, Capo I)
Reparto / Area
A - Uffici
Macchina
Attrezzatura
Impianto
Autoveicoli aziendali
Mezzi di sollevamento
Transpallet manuale
B, C, D
Tipo di pericolo
A1- Addetti
Collisione con altri mezzi
attivit
e persone nellarea
documentale e
aziendale e fuori
tecnica
schiacciamento
arti superiori
trascinamento
arti inferiori
caduta di oggetti
tutto il corpo
ribaltamento
piedi
urti, schiacciamenti
arti superiori
schiacciamento
arti inferiori
urti, schiacciamenti
dita, mani
taglio
Motoscopa
Attrezzi manuali
Mansione
Attivit
Servizi c/o altre
U.L. / clienti /
ecc.
Conduzione
mezzi di
sollevamento
B1 Carrellista
B2 Addetto
generico
Movimentazione
carichi
Interventi su
organi in moto
Pulizia in
prossimit di
altre persone
Apertura /
chiusura cartoni
o altri imballi
Uso
DPI
Probabilit
Danno
Rischio
NO
NO
NO
Note
SI
NO
NO
SI
LOGO
Reparto / Area
F Area esterna
/ Camion
Nome file:
Macchina
Attrezzatura
Impianto
Tipo di pericolo
Automezzi in manovra
Tutto il corpo
Camion
Transpallet manuale
Carrellino manuale
E Area ricarica
Carrelli elevatori
carrelli
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 29 di 43
Attivit
Uso
DPI
Probabilit
Danno
Rischio
Investimento
Circolazione
automezzi
NO
Tutto il corpo
Conduzione del
camion
NO
Tutto il corpo
Arti superiori
Schiacciamento, urto,
impatto
Arti superiori e
inferiori
Schiacciamento, urto,
impatto
Viso
Proiezione oggetti
(es. elastici)
Arti inferiori
caduta di oggetti
Piedi
urti, schiacciamenti
Piedi
urti, schiacciamenti
Testa
Tutto il corpo
Investimento
Mansione
F1- Autista
B1 Carrellista
Salita / discesa
dalla cabina e/o NO
dal cassone
Chiusura sportelli
e operazioni
SI
carco e scarico
merce
Sgancio /
aggancio del
SI
semirimorchio
Sistemazione del
NO
telone
Sistemazione del
carico,
operazioni di
Si
scarico,
sistemazione
delle traverse.
SI
Eventuale
movimentazione
carichi
SI
NO
Transito carrelli
NO
Nota: gli autisti, in caso di foratura di pneumatico, non effettuano loro la sostituzione dello stesso bens chiamano lassistenza convenzionata.
Note
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 30 di 43
SCHEDA DI VALUTAZIONE
PERICOLO INFORTUNISTICO DA LAVORI IN QUOTA (TITOLO IV, Capo II)
Macchina Attrezzatura
Impianto
Reparto
B, C, D
scale portatili
Mansione
Attivit
Tipo di pericolo
Uso
DPI
Probabilit
Danno
Rischio
tutto il corpo
Caduta dallalto
NO
Note
Tutti
Tutti
Mansione
Procedura di
sicurezza
Uso
DPI
manutentori
Verifiche periodiche
tutte
Procedura verbale
NO
Probabilit Danno
R
Rischio
Tutti
Contatti indiretti
tutte
Verifiche periodiche
NO
Tutti
tutte
NO
E Area ricarica
carrelli
Note
Gli interventi elettrici agli impianti e
alle attrezzature sono svolti da
elettricisti esterni
Vengono effettuate verifiche biennali
dellimpianto di terra dalla U.O.
Impiantistica della ASL di Pavia e
verifiche periodiche degli interruttori
differenziali
stato fatta la valutazione del rischio
da fulminazione.
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 31 di 43
SCHEDA DI VALUTAZIONE
PERICOLO INCENDIO/ESPLOSIONI (TITOLO XI)
Reparto
A - Uffici
Attivit
Mansione
Livello di rischio
incendio secondo DM
10/3/98
Ufficio
BASSO
Materiale cartaceo
MEDIO
Impianto elettrico
B, C, D
Materiale plastico
Materiale da imballaggio
BASSO
Attivit di magazzino
B1 Carrellista
B2 Addetto
generico
MEDIO
MEDIO
Palletts in legno
MEDIO
Cartone da imballo
MEDIO
Impianto elettrico
Idrogeno che si libera dai processi di ricarica delle
batterie dei carrelli elevatori
F - Camion
Note
BASSO
Ricarica accumulatori
Per la valutazione del rischio incendio fare riferimento al Certificato Prevenzione Incendio
Trasporto merci
B1 Carrellista
F1-Autista
BASSO
BASSO
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 32 di 43
B,C, D, F
Movimentazione
confezioni
(d)
(h)
()
(c)
(f)
30
70
60
B2
Addetto
generico
90
F1 - Autista
30
10
60
90
40
25
30
10
30
Ok se <
10000
15.56
0.32
(20)
12.45
0.40
Non significativa
(25)
18.11
0.28
FF=1
(20)
14.49
0.35
(25)
19.42
0.26
(20)
15.54
0.32
(25)
15.56
0.64
(20)
12.45
0.80
Non significativa
(25)
18.11
0.55
FF=1
(20)
14.49
0.69
(25)
19.42
0.51
Scarsa
70
25
Ok se < 1
min - max
(25)
10
40
(Mref1 = 25 20 Kg)
Scarsa
(20)
15.54
0.64
Distanza
trasporto
Presa
(v)
Peso
Raccomandato
Massa totale
trasportata al
giorno
Angolo
rotazione
Frequenza
Operazioni (pezzi
al minuto / giorno)
F
Indice di rischio
Distanza dal
corpo
Mansione
Peso
(Kg)
Dislocazione
verticale
Descrizione carico
movimentato
(descrizione
movimentazione)
Altezza presa
SCHEDA ANALISI RISCHI - RISCHIO DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO DORSO LOMBARE (TITOLO VI)
Massa di riferimento
Tab. 1 Iso 11228
(Mcum<Mmax)
Kg/mi
n
Kg/h
Kg/8h
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
LOGO
15
B,C, D, F
Movimentazione
confezioni
(d)
(h)
()
(c)
(f)
30
70
60
B2
Addetto
generico
90
F1 - Autista
30
20
60
90
40
25
30
10
30
Ok se <
10000
15.56
0.96
(20)
12.45
1.21
Non significativa
(25)
18.11
0.83
FF=1
(20)
14.49
1.04
(25)
19.42
0.77
(20)
15.54
0.97
(25)
15.56
1.29
(20)
12.45
1.61
Non significativa
(25)
18.11
1.10
FF=1
(20)
14.49
1.38
(25)
19.42
1.03
15.54
1.29
Scarsa
70
25
Ok se < 1
min - max
(25)
10
40
(Mref1 = 25 20 Kg)
Scarsa
(20)
Distanza
trasporto
Presa
(v)
Peso
Raccomandato
Massa totale
trasportata al
giorno
Angolo
rotazione
Frequenza
Operazioni (pezzi
al minuto / giorno)
F
pagina 33 di 43
Indice di rischio
Distanza dal
corpo
Peso
(Kg)
Dislocazione
verticale
Mansione
Nome file:
Altezza presa
Descrizione carico
movimentato
(descrizione
movimentazione)
Revisione X
del 0 mese 201X
Massa di riferimento
Tab. 1 Iso 11228
(Mcum<Mmax)
Kg/min
Kg/h
Kg/8h
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
ok
2m
ok
ok
ok
NOTA:
osservando i lavoratori esterni della Cooperativa nellespletamento delle varie attivit di magazzino per i piccoli elettrodomestici (PED), si valutato che difficile applicare il metodo
ISO 11228 per la valutazione del sovraccarico dorso lombare per la movimentazione manuale dei carichi e pertanto viene seguita la Sorveglianza Sanitaria con il controllo clinico
funzionale del rachide come stabilito dal medico competente nel piano sanitario.
Per i grossi elettrodomestici (GED) la movimentazione avviene con lausilio di mezzi meccanici di sollevamento e carrelli manuali.
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 34 di 43
SCHEDA ANALISI RISCHI - RISCHIO DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEGLI ARTI SUPERIORI (TITOLO VI)
REPARTO
Operazione
Mansione
Tutti
Attivit
Rischio
Il rischio pu essere di varia natura, ed essenzialmente legato
alleventuale comprensione non adeguata della lingua usata per la
formazione e per lo scambio di comunicazioni in azienda
Note
Al momento non vi sono lavoratori
stranieri che non comprendono
adeguatamente la lingua italiana
Lavoratori stranieri
Lavoratori minori
Lavoratrici in gravidanza
ed allattamento
Fare riferimento alla valutazione dettagliata riportata nel documento elaborato ai sensi del D.Lgs. 151/01
Lavoratori in et avanzata
Non si ravvisano particolari rischi specifici per lavoratori in et avanzata. Il medico competente avr il compito di segnalare situazioni di rischio aggiuntive per il
personale in relazione allet.
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 35 di 43
Mansione
B1 - Carrellista
B, C, D
B2 Addetti generici
F
F1 - Autista
LOGO
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 36 di 43
Revisione X
del 0 mese 201X
LOGO
Nome file:
pagina 37 di 43
Tempi previsti di
intervento
Rapporto di prova n.
6314 del 29:03.2010
realizzato dallo Studio
Alfa Srl di Reggio Emilia
Modalit di
mantenimento
In occasione dellacquisto
di nuovi prodotti
Monitoraggio periodico e
comunque in caso di
variazioni significative
dellattivit
Incaricato allattuazione
della misura di
prevenzione e protezione
Preposto
Datore lavoro / Delegato alla
Sicurezza / Resp. Operativo
CANCEROGENO/MUTAGENO
AMIANTO
VIBRAZIONI
CAMPI ELETTROMAGNETICI
Prima dellinverno
RUMORE
MICROCLIMA
RADIAZIONI OTTICHE
BIOLOGICO
Rilievo fonometrico
Rev. 2 del 28 gennaio
2011
Secondo le indicazioni
riportate sui libretti
duso e manutenzione
Resp. Operativo
LOGO
Tipo di rischio
VDT
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 38 di 43
Tempi previsti di
intervento
Modalit di
mantenimento
Formazione effettuata
periodicamente e in
occasione di nuove
assunzioni
Incaricato allattuazione
della misura di
prevenzione e protezione
R.S.P.P.
RISCHI INFORTUNISTICI
Tipo di rischio
LUOGHI DI LAVORO
Tempi previsti
di intervento
Modalit di
mantenimento
Controlli sistematici
Incaricato allattuazione
della misura di prevenzione
e protezione
Ottemperato nel
giugno 2010
Da subito
Controlli sistematici
Al pi presto
Al pi presto
LOGO
Tipo di rischio
LUOGHI DI LAVORO
ATTREZZATURE
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 39 di 43
Tempi previsti di
intervento
Modalit di
mantenimento
Da subito
Sistematico
Preposto
Sistematico in caso di
nuove assunzioni, cambi
mansioni, introduzione
nuovi rischi
R.S.P.P.
Controllo sistematico in
caso di nuovi addetti
della Cooperativa
Preposto.
in occasione di nuovi
acquisti
verifiche periodiche
Periodicit di legge e
definite dal costruttore
Verifiche trimestali
Preposto
Sistematico
LOGO
Tipo di rischio
ATTREZZATURE
Nome file:
Informazione, formazione gli autisti sui rischi legati alla fase di guida del
mezzo con particolare riguardo agli effetti sulla guida dellalcol, dei farmaci,
della corretta alimentazione, del corretto comportamento in caso
demergenza.
Informazione, formazione sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale
INCENDIO /
ESPLOSIONE
pagina 40 di 43
ELETTRICO
Revisione X
del 0 mese 201X
Modalit di
mantenimento
Sistematico in caso di
nuove assunzioni di autisti
Sistematico
allintroduzione di nuovi
DPI, nuove assunzioni,
cambi mansione
verifiche periodiche /
revisioni
Sistematico
Sistematico e in caso di
nuove assunzioni
Verifica effettuata
il 17/11/2010
Biennale
Controlli sistematici
Verifica semestrale
Annuale
Agg.to costante con
evoluzione aziendale e
legislativa
Verifica annuale; se
necessario effettuare
nuove nomine e far
frequentare appositi corsi
R.S.P.P.
R.S.P.P. con studio stC di Ciocca
Preposti / R.S.P.P.
LOGO
Nome file:
Tipo di rischio
SOVRACCARICO
BIOMECCANICO
PARTICOLARI
ALTRI FATTORI
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 41 di 43
Tempi previsti
di intervento
-
Sistematico
Formazione effettuata
periodicamente e in
occasione di nuove
assunzioni
Formazione effettuata,
qualora sia necessario,
in occasione di nuove
assunzioni
Ottemperato
In occasione di nuove
assunzioni di
personale femminile
Qualora necessario
Verifica trimestrale
Modalit di
mantenimento
Aggiornamento
triennale
Aggiornamento
annuale
Annuale
LOGO
Tipo di rischio
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 42 di 43
Tempi previsti
di intervento
Modalit di
mantenimento
Incaricato allattuazione
della misura di prevenzione
e protezione
Controlli sistematici
Verifica trimestrale
Autisti
Annuale
LOGO
Nome file:
Revisione X
del 0 mese 201X
pagina 43 di 43
MANSIONE
A-Uffici
B, C, D Magazzino
Carrellisti
Addetti generici
E- Area ricarica
accumulatori
Carrellisti
ELMETTO
Autisti dipendenti della LSE
BRETELLE ALTA VISIBILIT
LAVORATORI cui
richiesto l'uso del DPI
DPI da indossare
ELMETTO DI PROTEZIONE
Nella stagione fredda a protezione dal freddo e quindi da FELPA, GIUBBOTTO con fascia
indossare, a seconda del microclima ed in relazione alla alta visibilit e PANTALONI
sensazione soggettiva di freddo.
INVERNALI.
5.
Gli
esi8
della
visita
medica
devono
essere
allega8
alla
cartella
sanitaria
e
di
rischio
di
cui
allar2colo
25,
comma
1,
leKera
c),
secondo
i
requisi2
minimi
contenu2
nell
ALLEGATO
3A
e
predisposta
su
formato
cartaceo
o
informa2zzato,
secondo
quanto
previsto
dallar2colo
53.
(sanzione
amministra8va
pecuniaria
da
1.000
a
4.000
euro
il
medico
competente)
6.
Il
medico
competente,
sulla
base
delle
risultanze
delle
visite
mediche
di
cui
al
comma
2,
esprime
uno
dei
seguen2
giudizi
rela2vi
alla
mansione
specica:
a)
idoneit;
b)
idoneit
parziale,
temporanea
o
permanente,
con
prescrizioni
o
limitazioni;
c)
inidoneit
temporanea;
d)
inidoneit
permanente.
7.
Nel
caso
di
espressione
del
giudizio
di
inidoneit
temporanea
vanno
precisa2
i
limi2
temporali
di
validit.
8.
Abrogato.
9.
Avverso
i
giudizi
del
medico
competente,
ivi
compresi
quelli
formula8
in
fase
preassun8va,
ammesso
ricorso,
entro
trenta
giorni
dalla
data
di
comunicazione
del
giudizio
medesimo,
allorgano
di
vigilanza
territorialmente
competente
che
dispone,
dopo
eventuali
ulteriori
accertamen2,
la
conferma,
la
modica
o
la
revoca
del
giudizio
stesso.
Ar8colo
42
-
Provvedimen8
in
caso
di
inidoneit
alla
mansione
specica
1.
Il
datore
di
lavoro,
anche
in
considerazione
di
quanto
disposto
dalla
legge
12
marzo
1999,
n.68,
in
relazione
ai
giudizi
di
cui
allar8colo
41,
comma
6,
a2ua
le
misure
indicate
dal
medico
competente
e
qualora
le
stesse
prevedano
uninidoneit
alla
mansione
specica
adibisce
il
lavoratore,
ove
possibile,
a
mansioni
equivalen8
o,
in
dife2o,
a
mansioni
inferiori
garantendo
il
tra2amento
corrispondente
alle
mansioni
di
provenienza;
2.
Abrogato
5.
Gli
esi8
della
visita
medica
devono
essere
allega8
alla
cartella
sanitaria
e
di
rischio
di
cui
allar2colo
25,
comma
1,
leKera
c),
secondo
i
requisi2
minimi
contenu2
nell
ALLEGATO
3A
e
predisposta
su
formato
cartaceo
o
informa2zzato,
secondo
quanto
previsto
dallar2colo
53.
(sanzione
amministra8va
pecuniaria
da
1.000
a
4.000
euro
il
medico
competente)
6.
Il
medico
competente,
sulla
base
delle
risultanze
delle
visite
mediche
di
cui
al
comma
2,
esprime
uno
dei
seguen2
giudizi
rela2vi
alla
mansione
specica:
a)
idoneit;
b)
idoneit
parziale,
temporanea
o
permanente,
con
prescrizioni
o
limitazioni;
c)
inidoneit
temporanea;
d)
inidoneit
permanente.
7.
Nel
caso
di
espressione
del
giudizio
di
inidoneit
temporanea
vanno
precisa2
i
limi2
temporali
di
validit.
8.
Abrogato.
9.
Avverso
i
giudizi
del
medico
competente,
ivi
compresi
quelli
formula8
in
fase
preassun8va,
ammesso
ricorso,
entro
trenta
giorni
dalla
data
di
comunicazione
del
giudizio
medesimo,
allorgano
di
vigilanza
territorialmente
competente
che
dispone,
dopo
eventuali
ulteriori
accertamen2,
la
conferma,
la
modica
o
la
revoca
del
giudizio
stesso.
Ar8colo
42
-
Provvedimen8
in
caso
di
inidoneit
alla
mansione
specica
1.
Il
datore
di
lavoro,
anche
in
considerazione
di
quanto
disposto
dalla
legge
12
marzo
1999,
n.68,
in
relazione
ai
giudizi
di
cui
allar8colo
41,
comma
6,
a2ua
le
misure
indicate
dal
medico
competente
e
qualora
le
stesse
prevedano
uninidoneit
alla
mansione
specica
adibisce
il
lavoratore,
ove
possibile,
a
mansioni
equivalen8
o,
in
dife2o,
a
mansioni
inferiori
garantendo
il
tra2amento
corrispondente
alle
mansioni
di
provenienza;
2.
Abrogato
2.
LISPESL,
lINAIL
e
lIPSEMA
operano
in
funzione
delle
aHribuzioni
loro
assegnate
dalla
norma3va
vigente,
svolgendo
in
forma
coordinata,
per
una
maggiore
sinergia
e
complementariet
,
le
seguen3
aAvit:
f)
promozione
e
divulgazione,
della
cultura
della
salute
e
della
sicurezza
del
lavoro
nei
percorsi
forma3vi
scolas3ci,
universitari
e
delle
is3tuzioni
dellalta
formazione
ar3s3ca,
musicale
e
coreu3ca,
previa
s3pula
di
apposite
convenzioni
con
le
is3tuzioni
interessate;
h)
consulenza
alla
Commissione
consul3va
permanente
per
la
salute
e
sicurezza
del
lavoro
di
cui
allar3colo
6;
3.
LaAvit
di
consulenza
di
cui
alla
leHera
c)
del
comma
2,
non
pu
essere
svolta
dai
funzionari
degli
is3tu3
di
cui
al
presente
ar3colo
che
svolgono
aAvit
di
controllo
e
verica
degli
obblighi
nelle
materie
di
competenza
degli
is3tu3
medesimi.
I
soggeA
che
prestano
tale
aAvit
non
possono,
per
un
periodo
di
tre
anni
dalla
cessazione
dellincarico,
esercitare
aAvit
di
controllo
e
verica
degli
obblighi
nelle
materie
di
competenza
degli
is3tu3
medesimi.
Nellesercizio
dellaAvit
di
consulenza
non
vi
lobbligo
di
denuncia
di
cui
allar3colo
331
del
codice
4.
LINAIL
fermo
restando
quanto
previsto
dallar3colo
12
della
legge
11
marzo
1988,
n.
67,
dallar3colo
2,
comma
6,
della
legge
28
dicembre
1995,
n.
549,
e
dallar3colo
2,
comma
130,
della
legge
23
dicembre
1996,
n.
662,
nonch
da
ogni
altra
disposizione
previgente,
svolge,
con
la
nalit
di
ridurre
il
fenomeno
infortunis3co
e
ad
integrazione
delle
proprie
competenze
quale
gestore
dellassicurazione
obbligatoria
contro
gli
infortuni
sul
lavoro
e
le
malaAe
professionali,
i
seguen3
compi3
oltre
a
quanto
previsto
negli
altri
ar3coli
del
presente
decreto:
a)
raccoglie
e
registra,
a
ni
sta3s3ci
e
informa3vi,
i
da3
rela3vi
agli
infortuni
sul
lavoro
che
compor3no
unassenza
dal
lavoro
di
almeno
un
giorno,
escluso
quello
dellevento;
b)
concorre,
alla
realizzazione
di
studi
e
ricerche
sugli
infortuni
e
sulle
malaAe
correlate
al
lavoro,
coordinandosi
con
il
Ministero
del
lavoro,
della
salute
e
delle
poli#che
sociali
e
con
lISPESL;
d)
eroga,
previo
trasferimento
delle
necessarie
risorse
da
parte
del
Ministero
del
lavoro,
della
salute
e
delle
poli#che
sociali,
le
prestazioni
del
Fondo
di
cui
allar3colo
1,
comma
1187,
della
legge
27
dicembre
2006,
n.
296.
In
sede
di
prima
applicazione,
le
rela3ve
prestazioni
sono
fornite
con
riferimento
agli
infortuni
verica3si
a
fare
data
dal
1
gennaio
2007.
Le
somme
eventualmente
riversate
allentrata
del
bilancio
dello
Stato
a
seguito
di
economie
di
ges#one
realizzatesi
nellesercizio
nanziario
sono
rassegnate
al
per#nente
capitolo
dello
stato
di
previsione
del
Ministero
del
lavoro,
della
salute
e
delle
poli#che
sociali;
6.
LISPESL,
nellambito
delle
sue
aHribuzioni
is3tuzionali,
opera
avvalendosi
delle
proprie
struHure
centrali
e
territoriali,
garantendo
unitariet
della
azione
di
prevenzione
nei
suoi
aspeA
interdisciplinari
e
svolge
le
seguen3
aAvit:
f)
fornisce
consulenza
al
Ministero
del
lavoro,
della
salute
e
delle
poli#che
sociali,
agli
altri
Ministeri
e
alle
regioni
e
alle
province
autonome
in
materia
salute
e
sicurezza
del
lavoro;
g)
fornisce
assistenza
al
Ministero
del
lavoro,
della
salute
e
delle
poli#che
sociali
e
alle
regioni
e
alle
province
autonome
per
lelaborazione
del
Piano
sanitario
nazionale,
dei
piani
sanitari
regionali
e
dei
piani
nazionali
e
regionali
della
prevenzione,
per
il
monitoraggio
delle
azioni
poste
in
essere
nel
campo
salute
e
sicurezza
del
lavoro
e
per
la
verica
del
raggiungimento
dei
livelli
essenziali
di
assistenza
in
materia.
Vigilanza
Ar#colo
13
1.
La
vigilanza
sullapplicazione
della
legislazione
in
materia
di
salute
e
sicurezza
nei
luoghi
di
lavoro
svolta
dalla
azienda
sanitaria
locale
ASL
competente
per
territorio
e,
per
quanto
di
specica
competenza,
dal
Corpo
nazionale
dei
vigili
del
fuoco
VVF,
nonch
per
il
seHore
minerario,
no
alleeAva
aHuazione
del
trasferimento
di
competenze
da
adoHarsi
ai
sensi
del
decreto
legisla3vo
30
luglio
1999,
n.
300,
e
successive
modicazioni,
dal
Ministero
dello
sviluppo
economico,
e
per
le
industrie
estraAve
di
seconda
categoria
e
le
acque
minerali
e
termali
dalle
regioni
e
province
autonome
di
Trento
e
di
Bolzano.
Le
province
autonome
di
Trento
e
di
Bolzano
provvedono
alle
nalit
del
presente
ar3colo,
nellambito
delle
proprie
competenze,
secondo
quanto
previsto
dai
rispeAvi
ordinamen3.
1-bis.
Nei
luoghi
di
lavoro
delle
Forze
armate,
delle
Forze
di
polizia
e
dei
vigili
del
fuoco
la
vigilanza
sulla
applicazione
della
legislazione
in
materia
di
salute
e
sicurezza
sul
lavoro
svolta
esclusivamente
dai
servizi
sanitari
e
tecnici
is#tui#
presso
le
predeRe
amministrazioni.
ISPEZIONE
COMUNICAZIONE
AL
LEGALE
RAPPRESENTANTE
PRESCRIZIONE
con
termine
<
6
mesi
RICHIESTA
PROROGA
COMUNICAZIONE
NOTIZIA
REATO
AL
P.M.
SOSPENSIONE
AZIONE
PENALE
CONSESSIONE
PROROGA
massimo
6
mesi
VERIFICA
entro
60
gg
scad
ADEMPIMENTO
INADEMPIMENTO
ADEMPIMENTO
AMMISSIONE
AL
PAGAMENTO
di
massimo
pena
COMUNICAZIONE
AL
P.M.
entro
120
gg
INADEMPIMENTO
COMUNICAZIONE
ALLINADEMPIENTE
entro
90
gg.
COMUNICAZIONE
AL
P.M.
entro
90
gg.
RIATTIVAZIONE
AZIONE
PENALE
ARCHIVIAZIONE
PROCESSO
PENALE
OBLAZIONE
162
bis