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Piazza Duomo

CENNI STORICI

Provincia di Cremona
Servizio di
Promozione Turistica

Le origini di Crema sono ancora avvolte nel mistero, n i pochi reperti


archeologici conosciuti consentono di avanzare ipotesi concrete. La
tradizione la vuole fondata il 15 agosto 570 quando, di fronte alla
minaccia longobarda, gli abitanti della zona trovarono rifugio nella
parte alta dellinsula Fulcheria. Nella documentazione scritta il nome
Crema appare solo nella seconda met dellXI secolo. Nel 1074 il
nome citato senza alcuna qualifica, nel 1082 Crema classificata
come locus (cio semplice insediamento) e, finalmente, nel 1084
qualificata castrum (cio, centro fortificato): un passaggio, non solo
formale, da una ad altra categoria! Dopo soli 14 anni, nel 1098, le
fortificazioni furono utilizzate nel primo dei tanti scontri armati con
Cremona. L'alleanza con Milano e l'inimicizia con Cremona e con
Lodi sono una costante della politica cremasca per tutto il secolo XII,
ricco di eventi, anche tragici, che interessano le citt, soprattutto padane, tese all'affermazione delle autonomie comunali. Il lungo assedio
del 1159, conclusosi con l'incendio della citt nel gennaio del 1160,
una testimonianza dell'importanza che i contendenti (Federico
Barbarossa, cremonesi e lodigiani da una parte, milanesi ed i loro,
poco numerosi, alleati dall'altra) annettevano a Crema ed al suo territorio, zona ricca di risorgive, attraversata da corsi d'acqua navigabili
che sfociavano direttamente nel Po, percorsa da strade di sicuro interesse per i traffici della rinata attivit commerciale. Le vicende politiche ed il caotico susseguirsi di alleanze e di contrapposizioni che
caratterizzarono il periodo federiciano ebbero una loro composizione
nella pace di Costanza (1183), a cui fece seguito un consolidamento
della leadership di Milano nell'ambito del movimento comunale; e di
questo nuovo assetto benefici Crema che, nel 1185, ottenne
l'autorizzazione imperiale per ricostruire le sue fortificazioni e pot di
nuovo fregiarsi del titolo di castrum.
Nel XIII secolo anche la nostra citt interessata al deleterio fenomeno della nascita delle fazioni (guelfi e ghibellini), delle conseguenti
lotte intestine, del sovvertimento del tradizionale sistema delle alleanRegione Lombardia

Per questo forse pi utile indicare non tanto


dei percorsi quanto piuttosto segnalare monumenti, piazze, chiese e lasciare al turista la
scelta degli itinerari.

ze. A questo secolo debbono essere ricondotti la costruzione della cosiddetta Torre
Guelfa o del podest e l'inizio dei lavori
per la ricostruzione del Duomo.
Nel XIV secolo su di un tessuto sociale
lacerato dalle discordie (nemmeno
l'intervento dell'imperatore Arrigo VII
riesce a placarle) si instaura dapprima, e
per un breve periodo la Signoria della
Chiesa, e successivamente quella dei
Visconti, che terranno Crema dal 1335
sino alla fine del secolo. , il XIV, un
secolo di particolare significato nel processo evolutivo della citt. il periodo in
cui prende corpo e si afferma una mentalit imprenditoriale e commerciale destinata ad improntare l'economia cittadina.
Si investono capitali per lo sfruttamento
Duomo, portale sud:
delle risore naturali (creazione della fitta
Madonna del pomo
rete di canali per l'irrigazione, costruzione di opifici azionati da forza idraulica
ecc.), per impiantare colture pregiate, per strappare nuove terre
all'incolto. Viene portata a termine la fabbrica del Duomo (1341) e la
citt assume quell'impianto che poi rimarr definitivamente fissato
con la costruzione delle mura venete (1480/1508).
Due eventi caratterizzano il secolo XV: la Signoria locale dei Benzoni
(Bartolomeo e Paolo dal 1403 al 1405; Giorgio dal
1405 al 1423) e dal 1449 il dominio della
Serenissima, destinato a durare, salvo una breve
interruzione (1509/1512), fino al 1797. Si apre con
l'arrivo di Venezia una fase veramente nuova per la
nostra citt. L'essere provincia di confine del settore occidentale dei domini di terraferma le ottenne
un trattamento privilegiato capace di assicurarle
un buon grado di autonomia amministrativa, senza
dubbio superiore a quello delle citt dello Stato di
Milano. Il periodo della dominazione veneta
altres caratterizzato da una generalizzata tendenza
alla nobilitazione, sia per i privati, sia per gli enti
pubblici.
A Crema viene riconosciuta la dignit di citt,
nel 1580 diviene sede di autonoma diocesi, il
governo cittadino esclusivamente aristocratico.
Ma aristocrazia significava soprattutto adeguare allo stato sociale il tenore di vita, vivere ed operare con liberalit, mantenere un decoro, anche
esteriore, che testimoniasse immediatamente la
posizione sociale. infatti, questo, il periodo della
monumentalit, dello sviluppo delle arti liberali,
delle grandi opere pubbliche: si provvede alla
selciatura generalizzata di strade e piazze (1455),
sorgono possenti mura (1480/1508) e la splendida
Duomo:
basilica di Santa Maria della Croce (1490/1500),
viene ricostruito il palazzo comunale, vengono San Pantaleone
affresco
edificati pressoch tutti i palazzi privati, nascono

trecentesco

Palazzo Comunale

la cappella musicale del Duomo, l'Accademia dei Sospinti, il Teatro,


hanno nuovo impulso le scuole pubbliche, la pittura e la musica conoscono una loro stagione d'oro.
Nel 1797 il periodo della dominazione veneta ha termine e Crema non
pi capoluogo di provincia. Per tutto il periodo della dominazione
austriaca si parla di provincia di Lodi e Crema, ma il centro della
vita amministrativa solo Lodi.
Con l'unit d'Italia Crema viene
definitivamente aggregata, con il
suo territorio, alla provincia di
Cremona. Ben misera consolazione
rispetto alle aspirazioni espresse
dalla nostra citt furono la concessione della Sottoprefettura e
l'istituzione del Tribunale. Tuttavia
proprio questo brusco declassamento sotto il profilo organizzativo
pubblico fu uno stimolo per
l'iniziativa privata. La necessit di
far fronte ad una situazione di conMuseo Civico:
Croce Longobarda
correnzialit senza potersi pi giovare di misure protezionistiche liber energie e potenzialit insospettate. Agricoltura d'avanguardia, industrie precocemente avviate, istituti di credito cooperativo nascono e si sviluppano proprio nel
Cremasco che da sempre rappresenta il polo industriale e produttivo
dell'intera provincia.

ITINERARI ARTISTICI
Crema (intesa come centro storico, interno alle mura) di dimensioni
contenute e pu (ma sarebbe meglio dire deve) essere visitata a
piedi senza fatica. Percorrere le sue strade strette e silenziose non
solo un consiglio... salutistico, anche l'unico modo per capire questa
citt che offre il meglio di s proprio nell'armonia con cui convivono
antico e moderno, spirito mercantilistico e concezioni aristocratiche!

Comune di Crema

Piazza Garibaldi. Posta a ridosso delle


mura, uno dei suoi accessi costituito
dalla neoclassica Porta Serio, riedificata
su progetto del cremonese Faustino Rodi
nel 1806/1807. da visitare la chiesa di
San Benedetto, antichissima ma ricoPIAZZE
struita pi volte. Nell'attuale forma fu
riedificata fra il 1621 e il 1623 da
Francesco Arioldo su progetto di
Piazza Duomo. la piazza per eccellenza. Su
Francesco Maria Richini. Al suo interno,
di essa si affacciano il Duomo, il Palazzo
ricco e fastoso, si conservano tele di Gian
Comunale con il Torrazzo e la Torre del
Giacomo Barbelli, Giovan Battista
Podest, il palazzo vescovile e la cortina di
Botticchio, Martino Cignaroli ed un
case a forte sviluppo verticale del lato sud.
bellissimo organo Serassi.
Ex convento di SantAgostino, refettorio:
Piazza Trento e Trieste. Si affacciano su
Duomo. Nelle forme attuali il Duomo fu
Pietro da Cemmo, Ultima Cena, particolare
di essa:
costruito fra il 1284 e il 1341 sulla stessa area
Lex chiesa di San Domenico, edificata
occupata dalla chiesa distrutta nell'incendio del 1160. Resti significatra il 1463 e il 1471 inglobando la precedente chiesa dedicata a San
tivi di quest'ultima sono ancora visibili nella cripta: particolarmente
Pietro Martire, costruita nel 1332. Restaurata e adibita a teatro dal
interessanti sono l'altarolo forse dell'XI secolo ed i vari tipi di muratu1999,
presenta interessanti cicli decorativi di varie epoche sia nella
ra della zona absidale. L'imponente facciata a vento racchiude nei suoi
sala teatrale che nel foyer (ex refettorio dell'annesso convento).
elementi decorativi (rosone, bifore, portale, clipei ecc.) valori simboliL ex chiesa di Santo Spirito e Santa Maddalena, costruita ad opera
ci che richiamano al storia della Salvezza. L'interno, maestoso e
di Agostino Fondulo a partire dal 1511. di ispirazione bramantesca
solenne caratterizzato da un'armonica coesistenza di elementi romaed ha la facciata in cotto a vista.
nici con stilemi gotici. Alle pareti sono esposte opere di Vincenzo
Il Mercato dei lini e dei grani, progettato dal lodigiano Baldassarre
Civerchio, Mauro Picenardi, Giovan Battista Lucini, Guido Reni,
Corbetta.
La sua costruzione fu deliberata nel 1825, ma solo nel 1842
Francesco Bittolo. Notevole, anche per la particolarit
se ne pose la pietra auspicale.
dell'iconografia, il duecentesco Crocifisso ligneo, oggetto di profonda devozione da parte degli abitanti di Crema.
Palazzo Comunale. costituito da due corpi di fabbrica occupanti
CHIESE
rispettivamente il lato occidentale e il lato settentrionale della piazza.
Il primo stato costruito a far tempo dal 1525. Il porticato scandito
da archi di stile bramantesco, mentre al primo piano la lunga teoria di
Chiesa di San Bernardino. Fu costruita fra il 1518 e il 1534 a ricordo
finestre piacevolmente interrotta da due trifore e una bifora di sapore
della visita di San Bernardino da Siena un secolo prima. Molto sempliveneziano. Gli stemmi in pietra sono le insegne di alcuni podest
ce all'esterno, ha l'interno ricco di decorazioni. I migliori pittori cremaveneti. La parte posta a sud del Torrazzo ospit dal 1681 al 1708 il
schi del XVI e del XVII secolo vi hanno lasciato importanti opere.
Teatro. Il secondo corpo di fabbriCarlo Urbino, Giovanni Battista Brunelli, Tomaso Pombioli, Gian
ca, conosciuto come Palazzo
Giacomo Barbelli, Gian Battista Lucini, Martino Cignaroli e, nel secoPretorio, sicuramente il pi antilo XVIII, Fabrizio Galliari e
co. Sub per un radicale rifacimenMauro Picenardi sono gli artisti
to fra il 1553 ed il 1555. Qui risieche hanno dipinto le tele ancora
deva il podest. La torre che lo
oggi esposte nelle cappelle.
sovrasta del 1286.
Chiesa della Madonna delle
Palazzo Vescovile. Fu costruito nel
Grazie. Fu costruita fra il 1601 ed
1548/1549 e fu, dapprima, sede
il 1611, forse su progetto di
della Notaria. Fu donato al Papa nel
Evangelista Alessandri, autore
1580 perch fosse destinato ad
anche del progetto della chiesa di
abitazione del vescovo che avrebbe
San Giovanni Battista. Il suo
retto l'istituenda diocesi di Crema.
interno stato interamente affreGli edifici del lato meridionale
scato da Gian Giacomo Barbelli
sono addossati gli uni agli altri e
tra il 1641 e il 1643. Rappresenta
rivelano la tipica struttura medievauno dei momenti pi alti dell'arte
del quadraturista cremasco, che vi
le (casa-bottega) degli insediamenti
narra episodi della vita della
commerciali con marcato sviluppo
Vergine mediante effetti forte- Chiesa della Madonna delle Grazie:
verticale. Il porticato antistante il
mente scenografici e giochi di Riposo durante la fuga in Egitto
fondaco risale alla fine del XV
Ex Chiesa di San Domenico
di Gian Giacomo Barbelli
prospettiva.
secolo, risistemato poi nel XVII.

Chiesa di San Giovanni


Battista. Progettata da
Evangelista Alessandri, se
ne inizi la costruzione nel
1583. L'interno fu affrescato, nel 1636, da Gian
Giacomo Barbelli. La pala
d'altare attribuita a Camillo
Procaccini o a Giovan
Angelo Ferrario.
Chiesa della Santissima
Trinit. Ha due fastose
facciate barocche ed riccamente decorata anche
all'interno. Costruita nelle
attuali forme tra il 1737 e il
1740 da Andrea Nono, conserva tele di Callisto Piazza,
Giuseppe Peroni, Giovanni
Battista Brunelli, Tommaso
Piomboli, Federico
Chiesa della Santissima Trinit
Bencovich (il Fedrighetto), Pompeo Batoni, affreschi di Fabrizio Galliari, Francesco Savani,
Giuseppe Le Gru.
Basilica di Santa Maria della Croce. Sorge a circa un chilometro di
distanza dal centro storico. Fu edificata fra il 1490 e il 1500 su progetto di Giovanni Battagio. a pianta centrale, esternamente circolare ed
ottagonale all'interno. La loggetta esterna e la cupola sono opera di
Antonio Montanaro. All'interno si possono ammirare: la pale
dell'Assunta di Benedetto Diana (commissionata nel 1501), la
Nativit di Antonio
Campi (1575),
l'Adorazione dei Magi
e la Piet di
Bernardino Campi
(1575), l'Andata al
Calvario di Carlo
Urbino (1579); gli
affreschi di Giacomo
Parravicino (cupola e
fregio), di Gerolamo e
Giovanni Battista
Grandi, di Giuseppe e
Giovanni Antonio
Torricelli, di Eugenio
Giuseppe Conti e di
Angelo Bacchetta.
Ex convento di
Basilica di Santa Maria della Croce
Sant'Agostino.
Fondato nel 1439 dal beato Gian Rocco Porzi, pavese, vide nascere
l'Osservanza Agostiniana di Lombardia, una famiglia sorta dal
vigoroso tronco della regola di Sant'Agostino. Attualmente l'edificio
ospita il Museo Civico che raccoglie le testimonianze storiche, archeologiche, artistiche ed etnografiche della civilt locale. Da visitare,
oltre alle collezioni museali, la sala intitolata a Pietro da Cemmo, in
origine refettorio della comunit monastica: vi si pu ammirare il
ciclo di affreschi, terminato nel 1507, dall'artista camuno.

Palazzo Albergoni - Arrigoni - Via Cavour 8.


nato dall'accorpamento di vari edifici. Splendido il corpo di fabbrica che raccorda le due ali
e che contiene il maestoso scalone a tenaglia: la
sua costruzione risale al
1756.
Palazzo Benzoni - Via
Civerchi 9.
Nella sua forma attuale il
palazzo fu portato a
termine nel 1627. Ha un
portale ed uno scalone di
accesso al piano nobile
imponenti. Al piano
nobile stucchi ed affreschi impreziosiscono le
sale. Recentemente
restaurato, ospita la
Museo Civico: Pinacoteca
Biblioteca Comunale.
Palazzo Terni-Bondenti - via Dante Alighieri 22.
Il palazzo uno dei pi belli della citt, ricco di soluzioni decorative
che esaltano la calda espressivit del cotto a vista. Fu costruito per il
conte Nicol Maria Bondenti, su progetto di Giuseppe Cozzi, a partire
dal 1698. I lavori furono definitivamente interrotti nel 1737 e la fabbrica rimase in parte incompiuta.
Palazzo Vimercati Sanseverino - via Benzoni 11-13.
La sua costruzione inizi nel 1590 e fu portata a termine nel 1602. Ha
un'imponente facciata. All'interno vi sono affreschi settecenteschi e
tavolette da soffitto del XVI secolo. Da ammirare la splendida cancellata in ferro battuto che chiude il portico di fronte all'androne
d'ingresso e la ringhiera del piano nobile, sempre in ferro battuto,
firmata da Alvisio Chaneval e datata 1704.

Palazzo Terni-Bondenti

Principali Uffici e Servizi Pubblici


Main Offices and Public Services - Principaux Offices
et Services Publics - mter und ffentliche
Verwaltung - Principales Oficinas y Servicios Pblicos

Hotels, Htels, Hoteles

1 Hotel Palace

Duomo, Palazzo Comunale, Torrazzo,


Palazzo Pretorio, Palazzo Vescovile
Palazzo Benzoni
Arco di Porta Serio
Arco di Porta Ombriano
Mura Venete
Palazzo Fadini-Zurla
Palazzo Patrini - Pozzali
Ex chiesa di S. Spirito e S. Maddalena
Mercato austroungarico
Ex chiesa e convento di San Domenico
Palazzo Benzoni - Donati
Palazzo Bondenti - Terni

C3

Ex convento di SantAgostino
Palazzo Vimercati-Sanseverino
Palazzo della Provincia
Ex chiesa di San Rocco
Monte di Piet
Casa e Giardino Chiappa
Palazzo Albergoni-Arrigoni
Palazzo Marazzi

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San Bernardino
Santa Chiara
San Benedetto
Santissima Trinit
Santa Maria delle Grazie
SantAntonio Abate
San Giovanni Battista
San Giacomo Maggiore
Basilica Santa Maria della Croce

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via Cresmiero 10 - tel. 0373.81487

2 Il Ponte di Rialto

via Cadorna 7 - tel. 0373.82342

3 Park Hotel Residence


via IV Novembre 51 - tel. 0373.86353

4 Dimora Storica Antica Hostelleria San Bernardino


Via Izano - 2/A tel. 0373 80782

B&B
5 B&B DELLE ARTI
Via C. Urbino 17/A - Tel. 0373 81331

Agriturismo

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Agritourism - Agro-Tourisme
Ferien Auf Dem Bauernhof - Turismo Rural

6 LA COSTA
Via Piacenza, 137 - tel. 0373 86258

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Civica Scuola Musicale Luigi Folcioni
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Alberghi

Churches, Eglises, Kirchen, Iglesias

Main seesights, Principaux monuments,


wichtige Bauwerke, Principales monumentos

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Chiese

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Per informazioni: Ufficio Turistico di Crema - Via Racchetti 8 - 26013 Crema - Tel. 0373 81020 - Fax 0373 255728 (www.prolococrema.it - info@prolococrema.it)
Provincia di Cremona, Servizio di Promozione Turistica - Piazza del Comune, 5 - 26100 Cremona Tel. 0372 23233 - Fax 0372 534080 - www.provincia.cremona.it - info.turismo@provincia.cremona.it

Testo di: Carlo Piastrella - Foto di: Archivio Provincia di Cremona - Servizio Promozione Turistica - Luigi Briselli - Luigi Lena
Grafica: Gionata Franzini - Stampa: Tipolito Gerevini - Copyright Provincia di Cremona - Servizio di Promozione Turistica

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