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Raffaella FAGGIONATO - La Dame brune di Pushkin e la massoneria settecentesca.

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Sui motivi massonici in Pikovaja Dama [1] si gi scritto, si notata labbondanza di riferimenti a
temi e elementi che richiamano il bagaglio culturale proprio alla tradizione dei Liberi Muratori. Il
critico americano H.B. Weber, ad esempio, ha visto in Pikovaja Dama una parodia della
leggenda dellassassinio di Hyram-Abif e del rituale di iniziazione massonica, e nei nomi di alcuni
personaggi del racconto la cifra di uomini reali, membri dellOrdine (Weber 1968). L.G. Leighton
a sua volta ha individuato motivi che proverebbero limpianto massonico del racconto sulla base
del ricorso fatto da Pushkin alle possibilit narrative offerte da teurgia, numerologia, cabala,
ghematria, etc. (Leighton 1979 e 1994).
Come ha notato Lotman, linterpretazione della novella come di una sorta di allegoria massonica
appare forzata; Pushkin fa ricorso a una simbologia che aveva ormai assunto una dimensione
universale, un materiale che racchiudeva possibilit creative inesauribili, a cui gli artisti da secoli
attingevano senza per questo essere necessariamente legati al mondo massonico (Lotman
1997: 786). E, del resto, allo stesso modo arbitraria appare qualunque chiave interpretativa con
pretese di esaustivit[2].
Tuttavia, tra i molteplici piani di lettura che offre il racconto pushkiniano, senza dubbio presente
anche un rimando alluniverso di simboli di cui la massoneria si era fatta portatrice, che aveva
condizionato in modo determinante quella cultura settecentesca di cui Pushkin si sente figlio e
sulla cui eredit egli non cessa di interrogarsi.
Tra gli armamentari simbolici utilizzati e rivitalizzati
dallOrdine dei Liberi Muratori, il pi affascinante
certamente quello ereditato dalla tradizione
ermetica medievale e rinascimentale. A tale
tradizione allude un riferimento cifrato nel titolo
stesso della novella. La donna di picche, ci avverte
Pushkin nellepigrafe di apertura, non soltanto
una carta da gioco; secondo la Novejshaja
gadatelnaja kniga, essa indica una segreta
malevolenza[3]. Nel prezioso studio di H.R.
DAllemagne sulla storia delle carte da gioco in
Francia riprodotta, nel capitolo dedicato alla
divinazione, limmagine della donna di picche con
inscritte ai lati le sue peculiarit; tra di esse figura:
Donna vedova / tradimento / donna malvagia /
inganno / donna di mondo / avarizia[4].
Da dove derivano questi tratti? Unindicazione
contenuta nel fatto che, nel gergo dei giocatori di

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carte francesi, la donna di picche venisse chiamata anche la dame brune[5]. Ma la dame brune
anche la facies nigra con cui, nel linguaggio simbolico delle scienze ermetiche, veniva
rappresentato il carattere melanconico. Si pu pensare quindi a una sorta di contaminazione, in
et barocca, tra due ambiti culturali paralleli, tra cultura bassa e alta, per effetto della quale la
carta della donna di picche si carica degli attributi caratteristici del temperamento melanconico.
Gi a partire dalla teoria medievale che fissava la determinazione dei caratteri e della psicologia
al contesto cosmico, il melanconico dominato da Saturno era scuro di carnagione, nero di capelli
e nel volto, dal colorito livido. I suoi doni erano la misurazione, il calcolo e il conto: misurare la
terra e contare il denaro. I tratti dominanti del suo carattere erano lavarizia e la tendenza a
ingannare. In un testo popolare francese si legge: Il melanconico ha viso triste, avido e pieno
di avarizia, non gli si deve chiedere grazia, non incline mai a far bene, astuzia lo diede in balia
a imbroglio e inganno[6].
Ma nella successiva
interpretazione data dalla
filosofia rinascimentale,
gi a partire da Lullo e
poi con Ficino, Paracelso
e Agrippa, il melanconico
anche dominato da una
tensione verso lalto,
lultraterreno; la
propensione al calcolo si
associa allardente
immaginazione. Secondo
Raimondo Lullo, ben noto
in Russia gi a partire
dagli inizi del Settecento
[7], i figli di Saturno
ricevono forti impressioni
dalla loro immaginazione,
che legata alla
complessione
melanconica pi
strettamente che a ogni
altra. E la ragione per cui
la melanconia ha, con
limmaginazione, una
corrispondenza e un
rapporto pi stretti che
ogni altra complessione,
che limmaginazione si
fonda sulla misura, la
linea, la forma e il
colore (KlibanskyPanofsky-Saxl 1985:
316). Se il carattere
saturnino sa coltivare i
suoi doni, essi lo portano
in prossimit del divino, diventano segno di genialit. Tra Cinquecento e Seicento, la melanconia
diventa lumore degli eroi e dei grandi uomini: il delirio eroico, il furor, lesaltazione
dellimmaginazione, combinati allumore melanconico, si trasformano in sorgente di divina
ispirazione.
Tutti questi complessi e contrastanti elementi si trovano condensati nella descrizione dellumor
scuro saturnino, del temperamento melanconico ispirato fornita nel De occulta philosophia di
Agrippa von Nettesheim, un classico della magia rinascimentale. E una concretizzazione
figurativa di quella stessa teoria costituita dal nero sembiante della Melencolia I di Drer
(1514), che allopera di Agrippa si ispira. Nella famosa incisione la figura femminile ha il colorito
livido, lespressione tetra e la facies nigra della tipologia, tiene un compasso per la misurazione e
il calcolo; circondata da forme geometriche e da arnesi da artigiano, alla spalle ha una
clessidra e una bilancia che alludono alle tradizionali attivit di calcolo e misurazione di Saturno.
Al suo fianco pende un mazzo di chiavi e ai suoi piedi una borsa: La chiave significa potere, la

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borsa ricchezza, recita un altro testo medievale sui temperamenti (Klibansky-Panofsky-Saxl


1985: 267); borsa e chiavi sono gli attributi classici del melanconico, pronto a conseguire gli
strumenti del dominio anche con mezzi disonesti. La figura di Drer tuttavia alata, e dietro di
essa c una scala che sale verso il cielo, a indicare la sua aspirazione al divino. Sotto il segno di
Saturno si trova tanto chi agogna alla ricchezza e al potere quanto chi ricerca i segreti del mondo
ultraterreno.
Pushkin conosceva certamente Agrippa, le cui
prime traduzioni in russo risalgono al 1783-87
[8], e con tutta probabilit anche Drer. Negli
stessi anni in cui egli scrive Pikovaja Dama, in
Germania in atto ad opera degli scrittori
romantici una reinterpretazione della Melencolia
I come raffigurazione diretta del temperamento
faustiano (Carus 1835: 40). La raffigurazione
della dame brune poteva inoltre essergli giunta
anche attraverso lintermediazione di Milton o di
Shakespeare, che avevano entrambi attinto di
frequente alle immagini esoteriche.
Shakespeare, ad esempio, inserisce nel
dramma Loves Labours Lost una donna bruna
come allegoria della melanconia ispirata (Yates
1936). E la studiosa Francis Yates definisce Il
Penseroso di Milton la suprema espressione
poetica della teoria della melanconia ispirata, la
divinissima Melanconia, il cui volto scuro
nasconde un sembiante sacro (Yates 1982:
73). Entrambi questi autori erano ben noti a
Pushkin[9].
Leighton, rilevando la curiosa denominazione
riservata nel gergo dei giocatori alla donna di
picche, associa tale dettaglio al nome di
Madame Lebrun e lo presenta come esempio di
gioco di parole nellimpianto ghematrico del
racconto pushkiniano (Leighton 1982: 15-23).
Ma se seguiamo la traccia che la dame brune ci
indica, scopriamo nel tessuto del testo anche un
nuovo percorso, e una nuova chiave di lettura per lo strano triangolo Germann-ContessaLizaveta; cos come per laccostamento di elementi contrastanti nella personalit del
protagonista.
Germann un giovane ingegnere militare, di origine tedesca, ha una mente fredda e calcolatrice:
Germann tedesco: parsimonioso, ecco tutto[10]. Per lui la numerologia e la cabala, svuotati
del loro significato religioso[11], diventano pura superstizione, favola (PD 212), a cui egli
contrappone le sue tre carte sicure: il calcolo, la moderazione, lamore per il lavoro[12]. Ma nel
suo temperamento calcolo e razionalit si associano in modo curioso al fuoco
dellimmaginazione: Egli aveva forti passioni e unimmaginazione infuocata[13], com tipico del
carattere saturnino.
Secondo la filosofia rinascimentale, Ficino in particolare, questi tratti conflittuali possono anche
condurre alla follia il melanconico che se ne lascia trascinare (Germann impazzito. E rinchiuso
nellospedale Obuchov, nella stanza diciassette...[14]). Per questo Ficino nel terzo libro del De
vita triplici consigliava ai temperamenti melanconici di moderare la severit saturnina (anche
Germann ha un anima severa - PD 229) con gli influssi di Venere e Giove, da attrarre mediante
talismani in grado di richiamare linfluenza delle stelle (Ficino 1963). Infatti il carattere sanguigno
nato sotto Venere ha come qualit la grazia e lavvenenza, quello nato sotto Giove attivo ed
estroverso e la fortuna gli sorride. Il riquadro sulla parete retrostante della Melencolia I contiene
una combinazione di numeri: il quadrato magico di Giove, calcolato per attrarre mediante il suo
sistema numerico gli influssi gioviali; a proposito di esso Paracelso, altro autore ben noto in
Russia dalla fine del Settecento, scrive: Questo simbolo se verr portato render chi lo porta
fortunato in tutte le sue faccende (Klibansky-Panofsky-Saxl 1985: 305)[15]. Grazie al quadrato
numerico, infatti, linflusso grave di Saturno veniva temperato da quello di Giove, come

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consigliava Ficino; e tutta la trama di PD intessuta di riferimenti numerologici. Il metallo che per
eccellenza incarna le virt rasserenanti di Giove loro, loro a cui agogna lanima di Germann; il
fiore che combatte la malinconia la rosa, fiore di Venere, la quale dispensa i suoi benefici effetti
a patto che si abbandonino le passoni terrene: Venere moscovita era chiamata la vecchia
contessa (PD 211), e tanto nel quadro che la raffigura da giovane quanto la sera del ballo ella
porta delle rose tra i capelli (PD 224-225); il suo abito giallo (persino il volto, quando Germann
le si avvicina, appare giallo), mentre in veste bianca ella ritratta dopo la morte e nella sua
apparizione notturna: il talismano consigliato da Ficino ai melanconici per ottenere forza e felicit
limmagine di una giovane Venere vestita di giallo o di bianco, con fiori (Yates 1989: 78-87;
Walker 1958). Ed interessante notare che Germann si reca al funerale perch credeva che la
contessa morta avrebbe potuto avere un influsso nocivo sulla sua vita[16].
Alla base della magia bianca rinascimentale e
dellutilizzo dei talismani c lidea che il mondo sia un
organismo vivente, unificato e insieme diviso in tre
regni, elementare, celeste e intellettuale, legati da uno
scambio costante di forze. Ciascun regno riceve
influssi dal regno superiore, cos che tutte le cose
terrene sono sature delle qualit delle stelle. Luomo, in
quanto essere libero, pu sfruttare gli influssi celesti
esponendosi consapevolmente ad essi; e il mago pu
percorrere il processo allinverso, dal basso verso lalto,
e attirare le virt del livello superiore manipolando le
virt inferiori, tra cui prima la matematica. Il numero
infatti una chiave operativa eccezionale in mano al
mago. Germann che strappa alla vecchia il segreto
delle tre carte appare dunque come una parodia del
mago rinascimentale, del melanconico che aspira a
dominare il mondo soprannaturale. Nel terzo libro del
De occulta philosophia di Agrippa si legge: Lhumor
melancholicus, quando prende fuoco e arde, genera il
delirio (furor) che ci conduce alla sapienza e al vaticinio
[...] Inoltre, questo humor melancholicus ha un potere
tale che dicono attragga certi demoni nei nostri corpi,
per la cui presenza e attivit gli uomini cadono in estasi
e proferiscono molte cose mirabili (KlibanskyPanofsky-Saxl 1985: 333-334).
La figura della vecchia contessa assolve quindi a
diverse funzioni: portatrice dei tratti negativi caratteristici della dame brune (ricchezza, avarizia,
inganno, tradimento), ma insieme anche il talismano che il Germann-melanconico utilizza per
attrarre gli influssi positivi dei pianeti; ed lo spirito che Germann-mago vuole piegare a rivelargli
i segreti per accedere al mondo celeste, e quindi lo strumento della sua affermazione di s in
quanto microcosmo. Ha inoltre una funzione compositiva, che ancora una volta si richiama alla
Melencolia I: la dame brune di Drer ritratta seduta, e limmagine della vecchia contessa,
sempre seduta, si ripete pi volte nel racconto, ne scandisce il ritmo, costituendone insieme una
figura-chiave: la contessa davanti allo specchio circondata dalle tre fanciulle (PD 214), la
contessa seduta in un angolo al ballo, a cui gli ospiti si inchinano secondo un rito
prestabilito (PD 217); la contessa di nuovo davanti allo specchio dopo il ballo, con le rose tra i
capelli e labito giallo (PD 225), in una camera i cui mobili sono disposti in triste simmetria (PD
224). Infine la contessa assisa sulla poltrona alla Voltaire, tutta gialla... (PD 225).
La figura alata della Melencolia I di Drer rapita da unintensa estasi visionaria, e la protezione
degli angeli la garantisce dallintervento demoniaco. I sensi corporei sono affievoliti, come quelli
della contessa nella notte fatale. Secondo Pico della Mirandola, nello stato di sospensione in cui
lanima si separa dal corpo per comunicare col divino lestasi tanto intensa da poter dare
talvolta come risultato la morte corporale, la cosiddetta morte di bacio (Yates 1989: 116; Calvesi
1980). In uno stato di trance, sorda alle sue richieste, la vecchia come appare a Germann: La
contessa stava a sedere tutta gialla, movendo le labbra cascanti, oscillando a destra e a sinistra.
Nei suoi occhi torbidi appariva unassoluta assenza di pensiero; guardandola, si sarebbe potuto
pensare che loscillare dellorribile vecchia derivasse non dalla sua volont, ma dallazione di un
occulto galvanismo[17]. E questo stato estatico si conclude con la morte fisica.

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Ne De occulta philosophia di Agrippa un ruolo centrale ha la cabala, garanzia che la magia


descritta sia una magia bianca. Il carattere angelico dellimmagine femminile, nellincisione di
Drer, sottolineato dalla scala, la scala di Giacobbe per la quale ascendono e discendono gli
angeli. Nella novella, Lizaveta Ivanovna langelo a cui si sale per una stretta scala a
chiocciola, e che avrebbe voluto condurre Germann lungo una scala segreta (PD 224, 229);
lei a permettergli laccesso alle stanze della contessa, e alla conclusione della notte fatale lei a
consegnargli la chiave e istruzioni particolareggiate sul percorso da seguire verso luscita. Per
ottenere il suo aiuto Germann ha adempiuto a tutta la serie di atti e di formule previste dal
rituale del corteggiamento (PD 223). Ma il suo animo impuro, tutto questo stato fatto non
per unaspirazione a elevarsi, bens per smania di denaro: I denari! ecco di cosa era affamata la
sua anima![18]. E gli studi saturnini, o cabalistici, cui portato il carattere melanconico recano
sempre con s il pericolo di farlo cadere preda di spiriti maligni, o diavoli, anzich di spiriti buoni
o angeli. Uno dei pi celebri caratteri melanconici di tutti i tempi, Amleto, oscilla costantemente
tra inferno e paradiso. Lo spettro che gli appare pu essere invenzione diabolica o ispirazione
profetica, allo stesso modo della vecchia contessa che appare a Germann per svelargli il
segreto. Si tratta della melanconia buona della visione ispirata, o della cattiva melanconia delle
streghe?
Ricorrendo alla magia senza purezza di intenti e senza la protezione degli angeli, il carattere
melanconico imbocca una via errata e cade sotto linflusso di demoni malvagi. Sono infatti i
demoni che traggono la loro luce da Dio e la trasmettono agli uomini a fini di rivelazione oppure
di seduzione. Germann, come si gi detto, ha poca fede autentica e molte superstizioni (PD
231). Versione moderna del mago rinascimentale, egli cerca di utilizzare le forze sovrannaturali
per mezzo dei talismani e della cabala a proprio vantaggio individuale; perduta la dimensione
religiosa di queste scienze, perduta la fede, egli diventa vittima di un caso diabolico che ride di
lui. Per questo la dame brune diventa nelle sue mani portatrice di una forza maligna (Vecchia
strega! - PD 226), che ride del giovane ingegnere, gioca con le sue passioni e la sua smania di
dominio e infine lo sprofonda nella follia[19].
Tale spirito maligno il reale protagonista del racconto: in sua balia tutti i personaggi, come ha
notato Lotman, diventano automi, che si animano solo temporaneamente per azione di
passioni irrazionali e, infine, casuali (Lotman 1997: 810). E quindi il demonio a spingere per due
volte Germann verso la casa dallantica architettura (PD 219-220); il demonio ne ispira i sogni e
le visioni. Lo spettro che appare al giovane tre giorni dopo la morte della contessa non
mandato dal cielo, ma dagli inferi; la melanconia ispirata, la magia naturale, lascia il posto alla
magia empia, alla stregoneria. Il segreto delle tre carte svelato dalla contessa lo ossessiona, e
Germann lo ripete come una formula magica di cui diventato prigioniero: il tre, il sette, lasso
non gli uscivano dalla testa e gli si muovevano sulle labbra [...] il tre, il sette, lasso lo
perseguitavano in sogno, assumendo tutti gli aspetti possibili; [...] tutti i suoi pensieri si fusero in
uno solo: approfittare del segreto che gli era costato caro[20] . Tre, sette, asso continuer a
borbottare eccessivamente in fretta una volta sprofondato nella pazzia (PD 237).
In Germann, novello Faust, si ripete la vicenda di quel filone dellutopismo massonico
settecentesco che aveva visto nella trasformazione alchemica dei metalli in oro uno strumento di
dominio sul destino umano. Contro tale pretesa metteva in guardia la Fama fraternitatis, il testobase del rosacrocianesimo europeo, tradotto in russo nel 1784 da Ivan Petrovich Turgenev e
ampiamente diffuso manoscritto negli ambienti massonici. Vi si legge: Ora soffermiamoci
sullarte empia e maledetta di produrre oro, che assurta soprattutto ai giorni nostri a tanta
importanza, che molti furfanti e bricconi sfruttano per commettere azioni indegne [...] e sono
pronti a onorare pi di ogni altro quel Dio che producesse oro a profusione, oppure per ottenere
ci infastidiscono Dio onnisciente, che conosce tutti i cuori, con preghiere irriverenti e
sconsiderate: di fronte a tutto ci dichiariamo pubblicamente che ci falso e che i veri filosofi
attribuiscono poca importanza al produrre oro [...] Infatti colui cui rivelata lintera natura non si
rallegra se pu produrre oro e se i demoni gli ubbidiscono, ma se vede aprirsi il cielo, salire e
discendere gli angeli di Dio e il suo nome scritto nel Libro della Vita[21].

Il ricco bagaglio simbolico dellermetismo rinascimentale era ben conosciuto in Russia, grazie
alle traduzioni curate dai rosacroce a partire dagli anni Ottanta del XVIII secolo, sia direttamente
dalle fonti, sia attraverso le interpretazioni fornite da filosofi e teosofi quali Swedenborg, Bhme,
Saint-Martin[22]. Attraverso queste letture, obbligate per chi aderiva alla confraternita dei Liberi
Muratori, intellettuali e letterati russi assimilarono un universo di pensiero che in Occidente era

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stato elaborato nel corso di secoli, con quel sincretismo cos caratteristico della cultura russa. A
questa tradizione forse Pushkin rende omaggio coi riferimenti massonici disseminati nella novella
[23].
Indubbia la sua dimestichezza con quel mondo. E noto che il passaggio attraverso lesperienza
della loggia era una tappa quasi obbligata per un giovane di cultura tra fine Settecento e inizio
Ottocento. Cera passato Pushkin a Kishinev, dovera stato iniziato ai lavori della loggia Ovidij
[24], cerano passati molti dei suoi amici e conoscenti, da Ryleev a Nikolaj Turgenev a
Griboedov, Chadaev, Pestel; massoni erano stati il padre e lo zio di Pushkin, Vasilij Lvovich
(Bakounine 1967).
Per i lavori nelle logge questultimo aveva composto numerosi canti[25]. Dal 1810 membro della
loggia Les Amis Runis, caratterizzata dalla presenza di artisti e scrittori e nota per il suo
carattere mondano, egli era in seguito approdato, nel 1817, alla loggia moscovita Ishchushchich
manny, di indirizzo rosacrociano[26].
Letica e i comportamenti diffusisi attraverso le logge permeavano tutto lambiente della cultura di
inizio secolo. Arzamas veniva definita dal principe Vjazemskij una massoneria
letteraria (Vjazemskij 1883, VIII: 415-426)[27], e per i giovani che vi prendevano parte la parodia
e lallegro gioco letterario non erano in contraddizione con lattivit massonica seria. La Lega
della Prosperit aveva preso a prestito motivi e modello organizzativo dallOrdine dei Liberi
Muratori, di cui i suoi fondatori erano o erano stati membri[28].
Tuttavia, quando Pushkin scrive Pikovaja Dama, i tempi stanno ormai cambiando. Dopo il famoso
decreto del 1822, che aveva vietato ogni forma di associazione segreta, luniverso delle logge era
stato risospinto nella clandestinit. Per tutti gli anni Venti questo mondo sotterraneo diventa
ricettacolo di tendenze mistiche e studi esoterici sempre pi staccati dal reale, da cui Pushkin e i
giovani della sua cerchia si allontanano con un misto di disillusione e scetticismo. I verbali delle
logge pi famose gi a partire dal 1820-21 registrano la preoccupante assenza di molti membri,
indice di una crisi di ampie dimensioni[29]. La mentalit, la cultura a cui questi giovani
appartengono gi altra: comune il rifiuto del principio iniziatico, la ricerca morale e religiosa va
lasciando il posto a interessi letterari e a impegno politico. Si fa strada un nuovo tipo di socialit
[30].
E anche chi ancora si rivolge alla tradizione esoterica di cui la massoneria continua a essere
veicolo, spesso lo fa con un atteggiamento radicalmente diverso, non coglie pi la base eticoreligiosa di quella tradizione, ormai estranea e lontana. Chi cerca di strapparle i suoi segreti, lo fa
da Napoleone, senza il rispetto e la necessaria comprensione, con una volont di dominio nei
confronti del sovrasensibile che gli preclude inevitabilmente la comprensione stessa[31]. Oppure
lo fa da giocatore: per la coscienza del tempo, da homme sans moeurs et sans religion (PD
227)[32]. Anche a questo atteggiamento potrebbe alludere il personaggio di Germann.
Dal verso opposto, la vecchia contessa continua a nutrire grande stima per Saint-Germain, che
pur rappresenta il lato pi discreditato della massoneria settecentesca, quello occultista; di lui
ridevano considerandolo un ciarlatano, e tuttavia la nonna ancora adesso pazza di lui e si
arrabbia se ne parlano senza rispetto[33].
Diversi critici hanno letto in Pikovaja Dama il conflitto tra due epoche, tra il Settecento, con le sue
pastorelle di porcellana, orologi da tavola opera del famoso Leroy, scatolette, roulettes, ventagli
e vari giocattoli femminili[34], e il nuovo secolo, il secolo del denaro; come osserva Lotman, si
tratta dello stesso conflitto generazionale rappresentato in Skupoj rycar o in K velmozhe
(Lotman 1997:801; Busch 1987). Tale chiave di lettura pu servire anche per cogliere in Pikovaja
Dama il confronto-conflitto tra due momenti cruciali per la storia dellOrdine dei Liberi Muratori
[35]. Possiamo da un lato raffigurarci lepoca in cui trascorsa la giovinezza della contessa,
epoca in cui il mondo delle logge ha conosciuto la sua apoteosi; dallaltro, il momento in cui si
svolge la vicenda di Germann, in cui quello stesso mondo sta attraversando una crisi di valori e
uno sbandamento da cui uscir una massoneria profondamente diversa.
Riguardo alla collocazione temporale della disavventura al gioco della contessa, Pushkin fornisce
indicazioni precise attraverso i personaggi di contorno. Innanzi tutto egli insiste sullet della
vecchia: ottantasette anni, e a Parigi la Venere moscovita aveva riscosso i suoi successi
allepoca in cui Saint-Germain ne frequentava i salotti, ovvero negli anni Cinquanta; gi nel 1760,

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infatti, questi lascia Parigi per non farvi pi ritorno e si reca tra laltro in Russia, dov accolto con
tutti gli onori nelle case pi illustri della capitale[36]; fatto certamente noto a Pushkin. Inoltre il
Richelieu che impazzisce per la contessa con tutta probabilit Louis Armande Francois de
Vignerot du Plessis, conte di Richelieu (1696-1788), uomo di mondo, intimo amico di Voltaire, il
quale nel 1762, caduto in disgrazia a corte, si ritira a vita privata. La nota sulla somiglianza tra
Germann e Napoleone conferma che la novella ambientata almeno nella seconda met degli
anni Dieci, e che quindi i sessanta anni prima sono esattamente gli anni Cinquanta del secolo
precedente[37].
Gli anni Cinquanta, secondo lo storico della massoneria G. Giarrizzo, sono lepoca in cui il
mondo carsico della gnosi, della cabala, dellalchimia e della teurgia emerge ritrovando nellarea
della sociabilit massonica opportunit favorevoli (Giarrizzo 1994: 101). Sono gli anni in cui,
dopo lo scisma degli Ancient Masons, del 1756, e la pubblicazione dellAhiman Rezon di
Dermott, la cabala diventa scienza massonica per eccellenza, sostituendo larchitettura[38]. Il
1754 la data di nascita dell Ordine segreto fondato da uno dei pi noti teurghi di area
massonica, Martinez de Pasqually, col suo tentativo di mediazione tra cristianesimo e tradizione
ebraico-cabalistica[39]: da lui e dal suo allievo Saint-Martin, che ne divulga la dottrina, prende
avvio quella corrente martinista che tanto peso avr in Russia.
Daltra parte la contessa, che pure non aveva alcuna pretesa di bellezza, sfiorita ormai da gran
tempo, conservava tutte le abitudini della sua giovinezza, seguiva rigorosamente la moda degli
anni Settanta e si vestiva altrettanto a lungo, con altrettanta accuratezza di sessantanni
prima[40]. E curioso che la severa regolamentazione dellabbigliamento massonico risalga
proprio al 1775, quando a Braunschweig si tiene uno dei pi importanti Conventi dellOrdine di
Stretta Osservanza Templare, a cui pochi anni dopo anche la Russia aderisce (Faggionato 1997:
63-73). Le prescrizioni erano estremamente dettagliate e venivano osservate scrupolosamente
nelle logge di Stretta Osservanza: grembiule bianco foderato di taffet rosso, adorno con una
croce di seta rossa entro cornice dorata, bordi ornati di frange lunghe un dito, fatte di filo
dargento opaco, senza pieghe; bande di seta rossa che passano dietro il collo; pallio di lana
bianca bordato di rosso anchesso ornato da una croce rossa, che scende sotto il ginocchio e le
cui maniche coprono i merletti della sottoveste (Le Forestier 1970: 209-218). Forse non un
caso che la cuffia della contessa sia ornata da nastri rosso fuoco (PD 214).
Agli anni Settanta e Ottanta rimandano anche vari oggetti disseminati per la stanza della
contessa, cos come i riferimenti a Montgolfier e al mesmerismo. E questo il momento doro
della massoneria occultista, in cui sono confluiti scienze ermetiche, martinismo e
swedenborghismo. Sono anche gli anni del confronto tra illuministi e illuminati, tra massoneria
visionaria e razionalista, tra il giornalista ed editore F. Nicolai e i Rosacroce doro in Germania;
gli anni degli illuminati di Baviera, delle polemiche infuocate entro lOrdine di Stretta Osservanza.
Mentre molti si gettano nella ricerca dei segreti riposti nella gerarchia dei gradi superiori, Lessing
nei suoi dialoghi denuncia le varie sette in cui uno vuol far loro, laltro evocare gli spiriti e
propone una massoneria come religione razionale (Giarrizzo 1994: 186). Nel 1778, a una
riunione della celebre loggia parigina Les Neuf Soeurs, iniziato alla massoneria anche Voltaire,
alla venerabile et di 84 anni[41] (e la contessa appare a Germann, nella scena notturna
cruciale, assisa su una poltrona in stile Voltaire). Il conflitto tra queste due anime della
massoneria il conflitto tra lantropologia di Voltaire e Helvetius, tra la loro idea di bene e virt e
lidea di un percorso iniziatico di morte e rinascita spirituale riservato agli eletti. Cos alla fine
degli anni Settanta sotto lo stesso tetto e lo stesso nome convivono burrascosamente scelte
culturali e sociali alternative. E prende corpo lillusione di fondare una religione nuova e adatta ai
tempi, cui le due tendenze attribuiscono contenuti diversi.
In conclusione, la giovinezza della contessa abbraccia tutta questepoca cos complessa che va
dagli anni Cinquanta agli Ottanta; in lei si incarna un intero mondo, nei suoi aspetti seri e frivoli,
con i nei finti, i pizzi e le pastorelle di porcellana, con la passione per il gioco dazzardo e il
mesmerismo. Di quel mondo la massoneria era stato un aspetto importante.

La vecchia contessa siede davanti allo specchio, e tutto il suo secolo si specchia con lei. A
questimmagine si affianca nel racconto quella dei giovani ufficiali, giovani come la contessa era
stata, anchessi giocatori sventati e leggeri. Tra di loro, raccolti attorno al tavolo da gioco,
Germann-Napoleone si distingue per la sua anima severa, per lestrema seriet, la
concentrazione con cui segue il succedersi delle mani, lalternarsi delle fortune. Qualcosa

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rimasto in lui del precedente atteggiamento nei confronti dei segreti massonici. Germann pu
ricordare anche un homme de dsir, comerano definiti i seguaci di Louis Claude de Saint-Martin
e del suo magismo teosofico.
Lopera capitale di Saint-Martin, Des erreurs et de la verit, tradotta e pubblicata dal circolo
rosacrociano di Novikov nel 1785, era stata per tutto lultimo ventennio del XVIII secolo la
principale fonte dilluminazione dei massoni russi e uno dei canali attraverso cui essi avevano
preso dimestichezza con la simbologia esoterica. Nel 1786 Ivan Porfilevich Elagin scriveva a
proposito di questopera: Comparsa nella nostra patria e divenuta il comune oggetto di studio di
quasi tutte le persone di cultura, con la proposta scomoda e persuasiva dei misteri in essa celati
sollev le pi svariate reazioni[42]. Il libro contiene unesposizione ricca e dettagliata, anche se
espressa in un linguaggio spesso fumoso, della magia rinascimentale di matrice ficiniana, con le
sue teorie sulluso dei talismani e dei numeri, essenza di tutte le cose materiali: Coi numeri si
provavano gli spiriti per assicurarsi se fossero buoni o cattivi, racconta un allievo di Saint-Martin
(Giarrizzo 1994:467). E linsistenza quasi ossessiva di Pushkin sui numeri lungo tutto il tessuto
del testo stata rilevata con abbondanza di esempi da Leighton e da altri studiosi[43].
Ma Saint-Martin ribadiva anche la necessit che liniziato alla massoneria percorresse tutte le
tappe di un lungo e difficile cammino di rigenerazione, per potersi accostare ai segreti custoditi
dallOrdine con cuore e mente purificati. Secondo il teosofo francese, luomo serba in s il diritto
alla rigenerazione, che avviene attraverso tre momenti: un primo in cui egli riceve passivamente i
benefici della Saggezza, un secondo in cui si sviluppano in lui facolt che gli permettono di
goderne e il terzo in cui raggiunge la conoscenza perfetta del segreto, cui luomo di desiderio
destinato e che contenuto nei numeri, involucri invisibili degli Esseri come i corpi sono gli
involucri visibili[44].
Lestrema seriet, la dedizione con cui Germann si vota alla ricerca del segreto rimandano a
questa tradizione, ma per lui tale idea si svuotata dei suoi contenuti etici e religiosi. Egli rivolge
tutte le proprie energie a strappare alla vecchia contessa il segreto, larcano che custodisce, ma
non disposto a percorrere tutto il cammino iniziatico, che richiede tempo, costanza, studio.
Vuole tutto subito[45]. Il giovane rappresenta quella parte del nostro Ordine divino alterata al
contagio del secolo, insozzata dalle passioni degli uomini corrotti, secondo la denuncia del
martinista Bacon de la Chevalerie[46]; gli uni portati dalla curiosit fino alla soglia del Tempio, la
mascherano sotto altri nomi senza distruggerla nel cuore; luomo frivolo si rivela. Altri, annoiati di
vedere gli stessi oggetti riprodursi senza posa, e delusi per la lentezza della marcia nellOrdine,
finiscono con lindifferenza, talora col disprezzo dellistituzione; cos si legge in un pamphlet di
denuncia, La lenteur de leur marche dans lOrdre, che, scrive Giarrizzo, la spia di un disagio
culturale crescente, di unavidit disordinata di conoscenze che sostiene limpaziente
frequentazione di circoli e logge[47].

In Pikovaja dama in gioco il contraddittorio rapporto di Pushkin con tutto il complesso universo
massonico, che aveva cos fortemente impregnato di s il Settecento europeo e russo. Un
rapporto fatto di fascinazione, attrazione, scetticismo, ma anche di timore reverenziale di fronte
agli aspetti irrazionali, demoniaci, sovrannaturali di quella cultura, con cui Swedenborg con le
sue visioni o Saint-Germain col suo elisir di lunga vita sembravano avere tanta dimestichezza.
Non c alcuna irrisione, comunque. La parodia pushkiniana rid vita a elementi propri a quella
tradizione inserendoli in un contesto semantico nuovo, in una sorta di dialogo con un passato a
cui Pushkin restituisce tutto il suo valore. Lo rivelano le epigrafi, un misto di seriet e
ammiccamento scherzoso[48] al mondo di Swedenborg, a quello delle logge e dei salotti parigini,
delle coquettes e delle riunioni mistiche un mondo che sprofonda nel passato, di cui Pushkin
cerca di cogliere il senso e lessenza. La massoneria era una parte inscindibile, caratterizzante,
delleredit settecentesca; e in Pushkin c sicuramente una presa di distanze, ma anche il
rispetto profondo del figlio nei confronti dei propri padri[49], assieme alla sensibilit storica
rispetto a un fenomeno che aveva condizionato la cultura russa per mezzo secolo.
La riflessione sul passato diventa anche lucido sguardo sul presente, sul cambiamento in atto
nella nuova generazione, di cui il mutato atteggiamento verso la societ dei Liberi Muratori lo
specchio. Dietro alla seriet di Germann-mago rinascimentale, Germann-melanconico,
Germann-Napoleone nei confronti del segreto si cela un gretto utilitarismo, non sete di

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rigenerazione ma di sistemazione, che lo getta in balia di quella forza infernale che si prende
gioco delle passioni umane. Era uno scherzo, vi giuro chera uno scherzo![50] sono le ultime
parole della contessa a Germann: lultima strizzatina docchio di Pushkin al mondo dellocculto,
che fa giustizia a modo suo nel mondo degli uomini meschini.

NOTE
* (*$$

+,,,

[1] Per le citazioni dal testo faccio riferimento a Pushkin 1978, VI: 210-237 (dora in poi lo indicher con
labbreviazione PD seguita dallindicazione della pagina).
[2] La critica relativa a Pikovaja Dama ovviamente vastissima. Indico nel mio lavoro solo le ricerche in
qualche modo attinenti alla chiave interpretativa da me proposta. Per le altre interpretazioni rinvio a:
Materialy 1998, Muraveva 1977 e Cornwell 1993; Cornwell, in particolare, ne fornisce unampia panoramica
e indica i contributi pi significativi. Egli presenta la lettura di Pikovaja Dama in chiave di novella fantastica
come una delle pi esaurienti, dimostrando come le diverse incursioni di forze sovrannaturali si mantengano
nel testo comunque sempre entro i limiti di una sostanziale ambiguit; resta sempre aperta la possibilit di
una loro spiegazione in termini di sogno, delirio o follia del protagonista.
[3] PD 210.
[4] Femme veuve / cocuage / dames mauvaise socit / dames grand pour parler / tromperie de femme /
femme du monde / avarice (DAllemagne 1906, I: 481).
[5] Dame brune sia la donna di picche che quella di fiori; ma nelluso delle carte per la predizione di
avvenimenti futuri la seconda costituisce, nella coppia nera, il polo positivo (cos come la donna di cuori
rispetto a quella di quadri), mentre la prima portatrice di una carica negativa molte forte, dame brune per
eccellenza (Hoffmann 1972). Si veda in proposito anche la bibliografia riportata in DAllemagne 1906, I: 551554.
[6] Milencolique a triste face, / conuoiteux et plain davarice, / lon ne luy doit demander grace, / a nul bien
faire nest propice, / barat le bailla a nourrisse / a tricherie et a fallace... Parigi, Bibl. Nat., Ms fr. 19.994, f.
13r, cit. in Klibansky-Panofsky-Saxl 1985: 264.
[7] Si vedano le molte traduzioni settecentesche di opere lulliane conservate in Nacionalnaja Rossijskaja
Biblioteka - Sezione Manoscritti, F. 550: Osnovnoe sobranie rukopisnoj knigi, nn. 3927-4576.
[8] Un esplicito riferimento ad Agrippa si trova nella recensione pushkiniana a Jurij Miloslavskij di Zagoskin
(1830), in Pushkin 1937-1959, XI: 92.
[9] Le opere citate figuravano nella biblioteca del poeta fin dalla fine degli anni Venti; cf. Modzalevskij 1910:
n. 1175: The poetical works of J. Milton, London 1829; n. 1389: Ouvres compltes de Shakespeare, Paris
1821. Loves Labours Lost si trova nel t. XII, pp. 385-425.
[10] PD 211.
[11] PD 231.
[12] PD 219.
[13] PD 219.
[14] PD 237.
[15] Le principali opere di Paracelso in traduzione settecentesca sono conservate in Rossijskaja
Gosudarstvennaja Biblioteka, Sezione Manoscritti, F. 14: Sobranie V.S. Arseneva, nn. 1195-1206.
[16] PD 231.
[17] PD 225.

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[18] PD 229.
[19] PD 232.
[20] PD 234.
[21]Fama Fraternitatis o Rivelazione della Confraternita del nobilissimo Ordine della Rosa-Croce, in Yates
1976: 283-304.
[22] I fondi darchivio delle maggiori biblioteche russe riservati alla massoneria raccolgono tutti i classici
della tradizione ermetica e mistica europea, in tedesco e in traduzione russa risalente alla fine del XVIIIinizio XIX sec. Cf. in particolare Rossijskaja Gosudarstvennaja Biblioteka - Sezione manoscritti, F. 14:
Sobranie V.S. Arseneva, nn. 896-1206: Germeticheskaja filosofija; nn. 1467-1511: Alkhimija; nn. 15791627: Germeticheskaja biblioteka, sochinennaja Novikovym i Gamaleem. Tikhvinskoe, 1806-1818. 49
chastej (51 vv.). Rossijskij Gosudarsvennyj Arkhiv Drevnikh Aktov, F. 196: Sobranie Mazurina, nn. 414-462:
Germeticheskie i masonskie dokumenty. Rossijskaja Nacionalnaja Biblioteka - Sezione manoscritti, F. 550:
Osnovnoe sobranie rukopisnoj knigi. Si veda anche il prezioso catalogo 500 let gnozisa v Evrope 1993.
[23] Mi riferisco ai molti dettagli gi osservati dagli studiosi, quali il richiamo insistente alla numerologia, la
somiglianza smaccata tra il funerale della contessa e la cerimonia funeraria massonica, il ricorrere di figure
con le braccia incrociate sul petto, linsistenza ossessiva sulle determinazioni temporali, quasi a memento
mori, etc...
[24] Nel diario tenuto da Pushkin a Kishinev nel 1821 si legge: Il 4 maggio sono stato ammesso alla
massoneria; e in una famosa lettera a V.A. ukovskij del 20.I.1826: Sono stato massone nella loggia di
Kishinev, quella stessa a causa della quale furono soppresse in Russia tutte le logge (Pushkin 1937-1959,
XII: 303; XIII: 257).
[25] Cf. Hymnes et Cantiques pour la R. Loge Des A.R. a lOrient de St. Petersbourg. Lan 5810.
[26] Rossijskaja Gosudarstvennaja Biblioteka - Sezione Manoscritti, F. 147, n. 58; F. 14, nn. 362-370:
Materialy Lozhi Ishchushchikh Manny (1817-1822); Rossijskij Gosudarsvennyj Arkhiv Literatury i Iskusstva,
F. 442, op. 1, ed. khr. 277: Protokol organizacionnogo sobranija moskovskogo obshchestva Ishchushchikh
Manny ob izbranii chinovnikov i oficerov lozhi i po drugim voprosam. V.L. Pushkin vi figura come segretario.
Cf. anche Vinickij 1997.
Nel primo Ottocento il sistema rosacrociano conosce in Russia una grande vitalit, grazie ai molti allievi del
circolo di N.I. Novikov che ne mantengono vivo linsegnamento non solo attraverso le logge, ma anche
aprendo case editrici, pubblicando riviste, traducendo; fedeli allinsegnamento dei maestri, essi associavano
alle ricerche mistico-religiose un intenso impegno civile. Cf. Faggionato 2001.
[27] Si veda in proposito anche Gillelson 1974; Lotman 1975. Lotman parla di carnevalizzazione del rituale
massonico in Arzamas, che non va confusa con lirrisione o con la ridicolizzazione; losservazione
confermata anche dai verbali delle sedute della societ (Arzamas 1933).
[28]Ustav Sojuza Blagodenstvija in Proizvedenija dekabristov 1951, I: 239-275.
[29] Si veda ad es. il protocollo della loggia Umirajushchij sfinks del 18.IV.1820, che riporta la decisione di
escludere diversi fratelli indegni di appartenere alla massoneria, o per il loro assenteismo, o perch hanno
dimostrato interessi mondani e scarso impegno nei lavori della loggia; cf. Rossijskaja Nacionalnaja
Biblioteka - Sezione Manoscritti, F. 550, F.III.64: Podlinnye protokoly pervoj stepeni lozhi Umirajushchego
Sfinksa na vostoke Sankt-Peterburga za 1817-1820, foglio 21.
[30] Sulla massoneria come laboratorio moderno di nuove forme del vivere associato cf. Cazzaniga 1999:
161-172.
[31] Sulla vicenda di Germann come riproduzione in miniatura di quella di Napoleone, sconfitto dal Fato, cf.
Raskolnikoff 1987. Sullaspetto fantastico della novella cf. anche Kodjak 1976.
[32] Lotman osserva che i giochi dazzardo nella Russia della fine del XVIII e inizio XIX sec. erano
formalmente vietati in quanto immorali, sebbene nella pratica si diffondessero (Lotman 1997: 791). La
storia dei giochi di carte in Russia tra Settecento e Ottocento ricostruita nei dettagli in Parchevskij 1998.
Lo studioso osserva come gi a partire dallepoca di Pietro I la legislazione che condannava i giochi di carte
aveva iniziato ad ammorbidirsi, fino al noto Ustav blagochinija emanato da Caterina II nel 1782, in cui era
stabilito che il gioco dazzardo fosse punito con una modicissima ammenda, del tutto simbolica. Negli anni

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Ottanta, il gioco rientrava ormai nel rituale della vita di corte, e la stessa imperatrice vi si appassionava;
ambasciatori stranieri e ministri erano chiamati a parteciparvi. Ci non modifica tuttavia la percezione
comune che si tratti di cosa immorale. E curiosa, a questo proposito, la testimonianza del nunzio apostolico
cardinale Archetti, che nel 1783 inviato in missione a Pietroburgo dove gli usi di corte gli creano non poco
imbarazzo. In una sua lettera al Segretario di Stato Vaticano cardinal Pallavicini si pu leggere: Il Sig. vice
cancelliere prima che comparisse lImperatrice mi offerse dessere della partita di gioco nel tavolino di Sua
Maest. Io gli risposi che in giorno cos solenne, essendo venuto nellabito vescovile, la qualit di questo
minduceva a pregare di esser dispensato dal gioco. Mi replic che lofferta era provenuta, perch si voleva
usar meco tutte le maggiori distinzioni, ma che il mio contegno in questa stessa cosa sarebbe stato bene
accolto dalla Imperatrice ed applaudito da tutti, come egli faceva. In fatti ho riconosciuto aver avuta
luniversale approvazione (Nonciatures de Russie 1952, I: 130). La proibizione del gioco dazzardo anche a
corte e il ritorno a una legislazione pi severa si hanno con Paolo I e Alessandro I, sebbene proprio in questi
anni il gioco si radichi sempre pi nelle abitudini della nobilt russa. Sar Nicola I a reintrodurre le carte
come passatempo di corte (Parchevskij 1998: 9-25).
[33] PD 212.
[34] PD 224.
[35] Non casuale forse il gioco verbale Germann / Saint-Germain, varianti francese e tedesca dello stesso
nome. Inoltre i due personaggi sono inseriti in uno schema narrativo simmetrico: Saint-Germain svela alla
contessa il segreto, Germann a sua volta lo riceve dalla contessa, il cui ruolo di anello della catena.
Sembrerebbe trattarsi di due varianti nazionali dello stesso personaggio, il primo mistico, avventuriero e
mago secondo il gusto settecentesco, il secondo portatore di quegli stessi tratti nella versione del nuovo
secolo. Dietro questa trasmissione del segreto di mano in mano sta il passaggio tra due epoche, il parallelo
si trasforma in contrasto. Cf. Magazanik 1996.
[36] Sulla figura di Saint-Garmain come uno dei prototipi di avventuriero dellilluminismo cf. Stroev 1998.
[37] Dopo il noto saggio di Lerner 1929, diversi critici hanno cercato di individuare il background storico della
novella, ora sulla base dellidentificazione tra la Contessa*** e la Principessa Natalija Petrovna Golicyna
(1741-1837), ora su quella tra Germann e Pestel (cf. Vilenchik 1985; Mil 1988; Esipov 1989). Altre allusioni
alla rivolta decabrista e ai suoi protagonisti sono state individuate in Leighton 1977. Gi N. Cornwell ha
notato il pericolo metodologico celato in letture storiche di unopera dinvenzione basate su a combination
of facts and personages which are themselves a mixture of fiction and history (Cornwell 1993: 22). Mi
sembra lecito tuttavia cercare di stabilire lo sfondo storico delle vicende sulla base dei personaggi realmente
esistiti nominati nel testo, dato il rigore con cui Pushkin di norma utilizzava il materiale attinto dalla storia.
[38] Ahiman Rezon, or A help to a brother; showing the excellency of secrecy, and the first cause, or motive,
of the institution of free-masonry, London 1756. Cf. anche Gould 1882-1887, III: 1-55.
[39] Cf. Le Forestier 1928: 167-227; Le Forestier 1970; Van Runberk 1938; Faivre 1986.
[40] PD 214.
[41] Cf. Amiable 1897: 199. Tra i membri della loggia incaricati di preparare il candidato cera anche il conte
Aleksandr Stroganov, altro dettaglio certamente noto a Pushkin.
[42] Prosegue Elagin: Allora uno dei nostri fratelli pi degni di stima, mio carissimo amico, grande
benefattore del genere umano [...] non comprendendo il significato recondito celato nel libro [...] spesso ne
parlava con me, indagando come io interpretassi tale strano libro. Io non ebbi dubbi nel palesargli quale
ritenevo fosse lutilit di questopera, che svela chiaramente al pensatore le vere conoscenze riguardanti
tanto la saggezza umana quanto quella divina; e il fatto che essa, imitando lo stile degli antichi sapienti,
soprattutto di Pitagora, fornisce unautentica spiegazione della creazione delluniverso, dellunit e
dellessenza di Dio, dellimmortalit dellanima e delluomo primordiale in una parola, che essa contiene
in s tutta la nostra dottrina e tutto ci propone in senso simbolico. Fatta tale scoperta, iniziammo assieme a
leggere questo libro, accompagnando la lettura con le mie spiegazioni. Lamico a cui Elagin si riferisce ,
come lui stesso rivela poco dopo, Nikita Panin. Questa interessante memoria conservata in Centralnyj
Gosudarstvennyj Arkhiv Drevnikh Aktov, fondo 8: Elagin, n. 250: Uchenie drevnego ljubomudrija i
bogomudrija, ili nauka svobodnykh kamenshchikov iz raznykh tvorcev svetskikh, dukhovnykh i misticheskikh
sobrannaja, chast I, fogli 2-5.
[43] Leighton 1979. Gi Vinogradov aveva notato come numeri e combinazioni numeriche organizzino le
scene e funzionino da motore degli avvenimenti. Cf. Vinogradov 1936: 74-147.
[44] Mercier 1783: 233 sgg. (Martinistes). Cf. anche Amadou 1986; Faivre 1976.

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[45] L.A. Kraval mette in luce la somiglianza tra alcuni tratti di Germann e di Kipriano, protagonista del
racconto di Odoevskij Improvizator (1833). Anche Kipriano, nel desiderio di arricchirsi in fretta, aspira al
dono di creare senza fatica, per ottenere il quale si dichiara pronto a tutto. Lo riceve, ma alla fine, come
Germann, il suo destino sar la follia (Kraval 1994: 42-47).
[46] Giarrizzo 1994: 197. Bacon de la Chevalerie lautore della riforma della loggia parigina La Candeur,
trasformata in centrale della massoneria femminile dellOrdre de adoption, in cui entrano principesse e
contesse. E anche di questa loggia era membro il conte Aleksandr Stroganov (Le Forestier 1989).
[47] Daltra parte la contessa conserva tenacemente il silenzio. Il mistero, scrive Lalande la
discrezione, il silenzio non fanno che stringere i vincoli e sono barriera impenetrabile tra il vizio e e la virt,
tra i profani e gli iniziati, tra le tenebre e la luce (Giarrizzo 1994: 198-200).
[48] Per unanalisi delle epigrafi in Pikovaja dama cf. Williams 1989 e 1991-2.
[49] Un omaggio di Pushkin alla tradizione massonica di famiglia pu essere contenuto anche nella scena
dellapparizione notturna della contessa vestita di bianco a Germann. Secondo le fantasiose memorie
lasciate da Pavlishchev, il fantasma di Vasilij Lvovich Pushkin sarebbe apparso in sogno alla nipote Olga
Sergeevna con indosso un manto bianco ornato dalle onorificenze massoniche, per profetizzarle salute e
felicit. Ed noto che storie simili godevano di grande popolarit nellambiente delle logge. Cf. Vinickij
1997: 192.
[50] PD 225.

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