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Capitolo

Lanalisi costi-benefici

13

Obiettivi di apprendimento
Dopo aver letto questo capitolo, gli studenti dovrebbero essere in grado di:
spiegare che cosa si intende per valore attuale di una somma futura e perch si
tratta di un concetto importante nellanalisi costi-benefici;
riportare la formula del fattore di sconto ed essere in grado di commentarla;
riportare le formule del valore attuale espresso in termini nominali e reali ed
essere in grado di metterli a confronto;
illustrare il criterio del tasso di rendimento interno per fare lanalisi costi-benefici;
commentare il criterio del rapporto costi-benefici;
presentare e commentare tutti i fattori che distinguono il tasso di sconto sociale da quello di mercato;
spiegare perch il surplus del consumatore un utile strumento per lanalisi
costi-benefici;
illustrare il criterio di Hicks-Kaldor e il concetto di equivalente certo.

Leconomia del benessere fornisce un quadro teorico utile alloperatore pubblico per scegliere quali progetti realizzare: costruire una strada, iniziare un programma di screening
del tumore al seno o finanziare il trasporto pubblico. Confrontando la funzione del benessere sociale precedente e successiva alla realizzazione di un particolare progetto, il decisore pubblico pu stabilire se il benessere aumenter o meno e, in caso affermativo, il
progetto potr essere realizzato.
Questo metodo corretto, ma non molto pratico, perch per specificare e valutare la
funzione del benessere sociale sono necessarie molte informazioni. Detto altrimenti, il
concetto di funzione del benessere sociale di scarso aiuto nella valutazione quotidiana
di progetti alternativi. Tuttavia leconomia del benessere anche il fondamento teorico
della cosiddetta analisi costi-benefici, ovvero di una serie di procedure che aiutano a
prendere decisioni di spesa pubblica.1
Lanalisi costi-benefici consiste in una serie di procedure sistematiche che si possono
utilizzare per stabilire se un progetto presenti o meno benefici per la collettivit e che,
quindi, dovrebbe offrire ai poli- tici la possibilit di fare ci che i mercati che funzionano
in modo corretto fanno auto- maticamente: allocare le risorse per un progetto sino a che
il beneficio sociale margina- le superi il costo sociale marginale.

13.1 Il valore attuale


Di solito lanalisi di un progetto richiede il confronto dei costi e dei benefici in periodi

Il tema della connessione tra economia del benessere e analisi costi-benefici affrontato da Boardman,
Greenberg, Vining e Weimar (1996).

Analisi costi-benefici
Serie di procedure che
aiutano a prendere
decisioni sulla spesa
pubblica.

Valore attuale
Il valore che ha oggi una
data somma da ricevere o
pagare in futuro.

Tasso di sconto
Tasso di interesse utilizzato
per calcolare il valore
attuale.

Fattore di sconto
Numero per il quale una
somma futura deve essere
divisa per calcolarne il
valore attuale; se il tasso di
interesse r e la somma
esigibile fra T periodi nel
futuro, il fattore di sconto
(1 + r)T.

di tempo diversi. Per esempio, un programma scolastico per bambini indigenti necessita
di notevoli risorse quando viene avviato, ma rende molto nel futuro. In questo paragrafo
discuteremo i problemi che nascono quando si vogliano confrontare cifre di denaro in
periodi di tempo diversi. Inizialmente supporremo che non vi sia alcuna inflazione,
vedremo poi come prenderla in considerazione.
Supponete di depositare in banca 100 euro in un conto che frutta un interesse del 5%.
Trascorso un anno, avrete nel vostro conto (1 + 0,05) X 100 = 105 euro vale a dire il capitale di 100 euro (cio il deposito iniziale) pi 5 euro di interessi. Supponete di lasciare questo denaro in banca per un secondo anno, alla fine avrete (1 + 0,05) X 105 = 110,25 euro.
Questequazione si pu scrivere anche (1 + 0,05) X (1 + 0,05) X 100 = (1 + 0,05)2 X 100.
Analogamente, se il denaro viene lasciato in banca per tre anni, al termine del terzo anno
sar diventato (1 + 0,05)3 X 100. Pi in generale se si investono I euro per T anni a un
tasso dinteresse i, trascorsi T anni la somma sar diventata I X (1 + i)T euro. Questa formula consente di determinare il valore futuro di una somma di denaro investita oggi.
Supponiamo ancora che qualcuno vi chieda in prestito 100 euro e vi prometta di restituirveli dopo un anno. La persona affidabile quindi non vi sono pericoli di inadempienza. Ricordate anche che abbiamo supposto che non vi sia inflazione. Qual la somma
massima che dovreste essere disposti a dare oggi a fronte di quella promessa? Verrebbe
spontaneo rispondere che la promessa di restituire 100 euro vale 100 euro. Ma questa
risposta non tiene conto del fatto che i 100 euro prestati potranno essere riscossi solo fra
un anno e nel frattempo voi perdete gli interessi che avreste potuto guadagnare investendo quel denaro. Perch dovreste accettare di prestare oggi 100 euro che vi verranno restituiti fra un anno se, semplicemente depositando la somma in banca, da qui a un anno
potreste ricevere 105 euro? Quindi il valore attuale di 100 euro pagabili tra un anno
inferiore a 100 euro disponibili oggi. Il valore attuale di una somma di denaro disponibile in futuro la cifra massima che sareste disposti a pagare oggi per avere il diritto a
riscuotere quella somma in futuro.
Per determinare la cifra massima a cui dovreste essere disposti a rinunciare ora in cambio di 100 euro pagabili tra un anno bisogna trovare il numero che moltiplicato per
(1 + i) dia come risultato 100 euro. Si noti la simmetria con il problema gi affrontato per
calcolare il valore futuro di una somma di denaro: per calcolare il valore che avr tra un
anno una somma che si possiede oggi, la si moltiplica per uno pi il tasso dinteresse, per
calcolare il valore attuale di una somma che si avr fra un anno, la si divide per uno pi
il tasso dinteresse.
Consideriamo ora un prestito di 100 euro con promessa di restituzione tra due anni al
tasso di interesse del 5%. In questo caso il calcolo deve tener conto del fatto che depositando 100 euro in banca per due anni alla fine di questo periodo il loro valore sarebbe
100 euro X (1 + 0,05)2. Quindi la somma massima che dovreste essere disposti a prestare oggi per avere 100 euro fra due anni quella che moltiplicata per (1 + 0,05) rende esattamente 100, cio 100/(1 + 0,05)2 ossia circa 90,7 euro.
In generale, quando il tasso dinteresse i, il valore attuale di una promessa a pagare
R euro allo scadere di T anni semplicemente2 R/(1 + i)T euro. Perci, anche in assenza
di inflazione, il valore di un euro disponibile in futuro inferiore a quello di un euro
disponibile oggi e deve essere scontato per una somma che dipende dal tasso dinteresse e dal tempo che dovr trascorrere prima che la somma sia esigibile. Per questa ragione spesso i viene definito tasso di sconto e (1 + i)T fattore di sconto. Si noti che pi
lontana la data in cui il prestito sar esigibile (cio pi grande T ) minore sar il valore
attuale. In altre parole, potete intuire che pi a lungo dovete attendere la restituzione della
somma prestata, meno essa vale oggi, ceteris paribus.
Infine, consideriamo una promessa di pagamento di R0 euro oggi, di R1 euro fra un
anno e di R2 euro fra due anni e cos via sino a T anni. Qual il valore di un accordo di
questo tipo? Chiaramente la risposta pi semplice (R0 + R1 + R2 ++ RT) sbagliata perch presuppone che il valore di un euro disponibile in futuro sia esattamente uguale a
2

Qui si presume che il tasso di interesse sia costante, se si suppone che cambi nel tempo per cui nel primo anno
il tasso i1, nel secondo i2 e cos via, il valore attuale della somma RT euro restituita in T anni RT /[(1 + i1)
X (1 + i2) X X (1 + iT)] euro.

TABELLA 13.1 Calcolo del valore attuale.


Somma riscossa

Anni

Fattore di sconto

Valore attuale

R0
R1
R2
.
.
.
RT

0
1
2
.
.
.
T

1
(1 + r)
(1 + r)2
.
.
.
(1 + r)T

R0
R1/(1 + r)
R2/(1 + r)2

RT /(1 + r)T

quello di un euro disponibile adesso. Sommare cifre che si riscuoteranno in periodi diversi senza dividerle per il fattore di sconto come sommare mele e arance. Il procedimento corretto consiste nellattualizzare ciascuna delle cifre e poi sommarle.
Nella Tabella 13.1 indicato il valore attuale delle somme riscosse anno dopo anno;
per calcolare il valore attuale (Va) del flusso di reddito R0, R1, R2, , RT sufficiente
sommare le cifre riportate nellultima colonna:
(13.1)

Il calcolo del valore attuale importante, se lo si ignora si possono commettere errori


molto gravi: iniziative imprenditoriali possono apparire molto redditizie, mentre in realt
non lo sono. Per esempio, pensiamo a un progetto che pu rendere un milione di euro in
ventanni. Se il tasso dinteresse del 5%, il valore attuale 376 889,5 [= 1 000 000/
(1,05)20] euro, mentre se r = 10%, il valore attuale solo 148 643,6 [= 1 000 000/
(1,10)20] euro.

13.1.1 Inflazione
Vediamo ora come si modificano questi calcoli se si prevede che in futuro vi sia un
aumento del livello dei prezzi. Per iniziare prendiamo in considerazione un progetto che
al prezzo attuale abbia lo stesso rendimento ogni anno e chiamiamolo R0. Supponiamo,
inoltre, che il tasso annuo di inflazione sia pari al 7% e che il rendimento aumenti allaumentare dei prezzi, quindi fra un anno il rendimento R 1 sar (1,07) X R0 euro.
Analogamente, fra due anni il rendimento R 2 sar (1,07)2 X R0 euro. In termini genera T = (1,07)T R0 euro e definiamo R 0, R 1, R 2, , R
T
li possiamo dire che in T anni, R
valori nominali, perch sono calcolati in base al livello dei prezzi previsti per lanno in
cui si realizzer il rendimento. Se invece si calcola il rendimento in termini di prezzi in
vigore in un solo anno si parla di valori reali, ossia di valori che non riflettono le variazioni del livello dei prezzi. Nel nostro esempio il valore reale era la costante R0 misurata ai prezzi correnti. In termini pi generali, se i rendimenti reali ai prezzi correnti sono
R0, R1, R2, , RT e il tasso di inflazione di 1r allanno, il rendimento nominale R0, R1
X (1 + 1r), R2 X (1 + 1r)2, , RT X (1 + 1r)T.
Ma la storia non finisce qui. Quando si prevede un aumento dei prezzi, chi presta
denaro non lo prester pi al tasso di interesse i prevalente quando i prezzi erano stabili,
perch sa che il denaro che gli verr restituito avr un minor valore e cio, in termini
reali, sulla somma che gli verr restituita il primo anno dovr considerare anche gli effetti dellinflazione e quindi dovr scontarla anche per (1 + 1r). Analogamente si dovr comportare per la somma restituita il secondo anno calcolando (1 + 1r)2. In altre parole, il
tasso di interesse corrente aumenta approssimativamente di una percentuale pari al tasso
di inflazione atteso, cio da i % passa a i + 1r %.3
Infine, si deve notare che quando prevista linflazione, aumentano sia il flusso dei
3

Il prodotto di (1 + i) X (1 + 1r) 1 + i + 1r + i1r, perci il tasso nominale in realt maggiore del tasso reale
per il valore di 1r + i1r. Tuttavia per cifre di grandezza ragionevole, il valore i1r trascurabile e quindi i + 1r
una buona approssimazione. In certe circostanze i tassi di interesse nominali non hanno il medesimo aumento
del tasso di inflazione. A tal proposito si veda nel Capitolo 18 il paragrafo Imposte e inflazione.

Valori nominali
Si dice a valori nominali
una somma valutata a
livello di prezzi dellanno
in cui la somma
scambiata.

Valori reali
Si dice a valori reali una
somma valutata tenendo
conto della variazione del
livello generale dei prezzi.

rendimenti sia il tasso di sconto. Quindi se esprimiamo il valore attuale di un flusso di


entrate in termini nominali avremo:
(13.2)

Si nota immediatamente che lEquazione (13.2) equivale allEquazione (13.1) perch


tutti termini con (1 + 1r) si eliminano. In sintesi, sia usando grandezze reali sia usando
grandezze nominali si ottiene lo stesso valore attuale. Ci che importa che la grandezza in euro e i tassi di sconto vengano misurati in modo coerente. Se per R si usa un valore reale, anche il tasso di sconto deve essere misurato in valori reali, ossia tasso di interesse corrente meno tasso di inflazione atteso. Altrimenti, se per attualizzare una somma
si usa il tasso di interesse corrente, i rendimenti dovranno essere misurati in termini
nominali.

13.2 Analisi di un progetto privato


Il problema centrale dellanalisi costi-benefici di progetti pubblici la valutazione degli
input e degli output. Un buon punto di partenza pu essere quello di considerare lo stesso problema dal punto di vista di unazienda privata.
Supponiamo che unazienda stia valutando due progetti alternativi, X e Y. I costi e i
benefici reali del progetto X li indichiamo con CX e BX, e quelli del progetto Y con CY e
BY e ipotizziamo che entrambi i progetti si possano realizzare immediatamente. Lazienda
deve rispondere a due domande.
La prima: opportuno realizzare questi progetti, ossia sono ammissibili? Lazienda
potrebbe, infatti, scegliere di non realizzare alcun progetto. La seconda: se entrambi i
progetti sono ammissibili, qual il migliore? Se i costi e i benefici si realizzano immediatamente, rispondere a queste domande semplice: basta calcolare il rendimento netto
del progetto X, ossia (BX CX) e confrontarlo con quello di Y, ossia (BY CY). Un progetto ammissibile solo se il suo rendimento netto positivo, cio se i benefici sono
maggiori dei costi. Se entrambi i progetti sono ammissibili e lazienda pu realizzarne
solo uno dei due, non resta che scegliere quello con il rendimento netto maggiore.
In realt, i benefici, i costi e i rendimenti reali di quasi tutti i progetti non si realizzano immediatamente, ma si producono come somme di flussi temporali. Supponiamo che
i costi e i benefici iniziali del progetto X siano B0X e C0X, che alla fine del primo anno siano
B1X e CX1 e alla fine dellultimo anno siano BTX e CTX. Possiamo definire il progetto X come
flusso di rendimenti netti (alcuni dei quali possono essere negativi):

Il valore attuale di questo flusso di utili (Va X ) :


X

dove i il tasso di sconto adeguato a un progetto del settore privato (pi avanti capiremo meglio cosa significa adeguato e accenneremo ai problemi connessi alla scelta del
tasso di sconto).
Analogamente, supponiamo che il progetto Y generi un flusso di costi e benefici BY e
CY in un periodo di anni T' (T' non deve essere necessariamente uguale a T ). Il valore
attuale del progetto Y :
Y

Dato che abbiamo valutato entrambi i progetti in termini attuali, possiamo confrontare i
due valori attuali tenendo presente che:
un progetto ammissibile solo se il valore attuale positivo;

TABELLA 13.2 Confronto del valore attuale di due progetti.


VA
R&S

Anno

Costi

Rendimenti

0
1
2
3

1000
0
0
0

0
600
0
550

Campagna pubblicitaria
Costi
Rendimenti
1000
0
0
0

0
0
0
1200

R&S

150
128
86
46
10

VA
Campagna
pubblicitaria

200
165
98
37
21

0
0,01
0,03
0,05
0,07

quando due progetti si escludono, il progetto migliore quello con il valore attuale pi
alto.
Il tasso di sconto un elemento chiave dellanalisi, infatti diversi valori di i possono condurre a conclusioni molto diverse circa lammissibilit e il confronto tra i progetti.
Prendiamo in considerazione i due progetti descritti nella Tabella 13.2: un programma
di ricerca e sviluppo (R&S) e una campagna pubblicitaria. Per entrambi la spesa iniziale
di 1000 euro, il programma R&S rende 600 euro alla fine del primo anno e 550 euro alla
fine del terzo anno, mentre la campagna pubblicitaria ha un unico rendimento complessivo di 1200 euro fra tre anni. I calcoli dimostrano quanto la scelta del tasso di sconto sia
importante; per bassi valori di i, la campagna pubblicitaria preferibile al programma di
R&S, mentre con tassi di sconto pi alti non pi cos, perch nel caso della campagna
pubblicitaria i rendimenti sono concentrati nel futuro. Tanto che per alti valori di i il progetto potrebbe anche risultare inammissibile.
Per questo si deve considerare attentamente la scelta di i. Se si sceglie un tasso di sconto troppo alto, si discriminano negativamente i progetti con rendite concentrate in un
futuro relativamente lontano e viceversa. In questo contesto anche il carico fiscale dellazienda importante. Se il tasso di rendimento corrente nel mercato in cui opera lazienda pari al 10% ma laliquota fiscale dellazienda pari al 25%, il suo rendimento netto
solo del 7,5% e poich il rendimento netto di unazienda rappresenta il costo opportunit dei capitali investiti in essa anzich in impieghi alternativi, esso dovrebbe essere utilizzato per scegliere i.
Spesso per valutare i progetti si usano criteri diversi da quello del valore attuale ottenendo risposte discordanti. Sono per metodi molto diffusi ed quindi necessario comprenderli e capirne i problemi.

13.2.1 Tasso interno di rendimento


Supponiamo che unazienda stia analizzando il seguente progetto: intende acquistare
oggi, per un milione di euro, una nuova rete informatica per avere un aumento di rendimenti a 1,04 milioni di euro nel giro di un anno. Diciamo che il tasso di rendimento
della rete informatica del 4%. Per giungere a tale affermazione abbiamo implicitamen-

te calcolato il valore di p che risolve la seguente equazione:


che nel nostro caso, essendo il rendimento del primo anno nullo, diventa:
1 000 000 euro +

1 040 000 euro

=0
(1 + )
Questo esempio pu essere generalizzato cos: se un progetto rende un flusso di benefici (B) e comporta dei costi (C) nel periodo T, il tasso interno di rendimento p definito dal valore di p che risolve questa equazione:
(13.3)

Tasso interno di
rendimento
Tasso di sconto che rende il
valore attuale di un progetto pari a 0.

Detto altrimenti, il tasso interno di rendimento il tasso di sconto che renderebbe il valore attuale del progetto pari a 0, ovvero quello che consente di recuperare al tempo T il
valore dellinvestimento iniziale.
Ne deriva che un progetto ammissibile se p supera il costo opportunit dellinvestimento, i. Per esempio, se il progetto ha un tasso di rendimento del 4%, mentre con altri
investimenti lazienda pu ottenere solo il 3%, il progetto dovrebbe essere realizzato.
Daltra parte, volendo comparare due progetti alternativi, ma entrambi ammissibili, si
deve scegliere quello con il valore di p pi alto.
Scegliere un progetto basandosi sul tasso interno di rendimento pu, comunque, condurre a decisioni sbagliate. Consideriamo il progetto X che richiede una spesa di 100 euro
oggi e genera ricavi di 110 euro fra un anno, ossia che ha un tasso interno di rendimento
del 10%. Il progetto Y, invece, richiede oggi 1000 euro e genera ricavi in un anno di 1080
euro e quindi ha un tasso interno di rendimento pari all8%. Supponiamo inoltre che lazienda possa contrarre e fare prestiti per un tasso dinteresse pari al 6%.
In base al tasso interno di rendimento, X chiaramente migliore di Y, tuttavia lazienda fa solo 4 euro di profitto con X (10 euro 6 euro di interessi passivi), mentre con Y
avrebbe 20 euro di profitto (80 euro 60 euro di interessi passivi). Contrariamente alla
conclusione cui si giunge utilizzando come criterio il tasso di rendimento interno, lazienda dovrebbe preferire Y, il progetto con profitto pi alto. In breve, quando due progetti sono di scala molto diversa il tasso interno di rendimento pu dare indicazioni fuorvianti. Invece, la regola del valore attuale corretta anche quando i progetti sono di scala
diversa, infatti il valore attuale di X 100 + 110/1,06 = 3,77, mentre quello di Y 1000
+ 1080/1,06 = 18,87, e Y risulta il progetto preferibile.

13.2.2 Rapporto costi-benefici


Supponiamo che un progetto generi un flusso di benefici B0, B1, B2, ..., BT, e di costi C0,
C1, C2, ..., CT. Il valore attuale dei benefici B :
B = B0 +

BT
B1
B2
++
+
1 + i (1 + i) 2
(1 + i)T

e il valore attuale dei costi C :


CT
C1
C2
(13.4)
+
++
1 + i (1 + i) 2
(1 + i)T
Il rapporto costi-benefici dato da B/C e perch un progetto sia ammissibile tale rapporto deve essere superiore a uno. Lapplicazione di questa regola fornisce sempre unindicazione corretta. Per capire perch, basta semplicemente pensare che B/C > 1 implica
che B C > 0 il che equivale a valutare un progetto in base al valore attuale.
A ogni modo, utilizzare il rapporto costi-benefici come base per confrontare progetti
ammissibili virtualmente inutile. Supponiamo che un Governo stia valutando due metodi per leliminazione dei rifiuti tossici: il metodo I prevede una discarica di rifiuti con
B = 250 milioni di euro, C = 100 milioni di euro e quindi un rapporto costi-benefici di
2,5. Il metodo II prevede linvio dei rifiuti su Saturno con B = 200 milioni di euro,
C = 100 milioni di euro e quindi un rapporto costi-benefici di 2. Lamministrazione sceglier, chiaramente, la discarica, perch il valore di B/C pi alto.
Ora supponiamo che analizzando il progetto della discarica si sia inavvertitamente
dimenticato di considerare il danno di 40 milioni di euro prodotto dallinquinamento che
avvelena il terreno e compromette i raccolti.4 Se i quaranta milioni di euro fossero considerati come una riduzione dei benefici della discarica, il rapporto B/C sarebbe 210/100
= 2,1 e la discarica sarebbe ancora preferibile allinvio dei rifiuti su Saturno. Per i 40
milioni di euro possono essere anche considerati come aumento dei costi e in tal caso B/C
= 250/140 = 1,79 e Saturno diviene preferibile a una discarica!
C = C0 +

Rapporto costi-benefici
Rapporto fra il valore
attuale di un flusso di
benefici e il valore attuale
di un flusso di costi relativi a
un progetto.

Con il termine danno si indica una vera e propria esternalit negativa, ossia un costo sociale di cui si dovrebbe tener conto (si veda il Capitolo 5).

Con ci abbiamo dimostrato che nel calcolo del rapporto costi-benefici esiste unintrinseca ambiguit, dovuta al fatto che i costi sociali possono essere considerati o una diminuzione dei benefici (e quindi riducono il numeratore) oppure come aumento dei costi (al
denominatore). Nei due casi il risultato non lo stesso, come mostra lesempio. Invece,
il criterio del valore attuale, dal momento che si basa sulla differenza tra benefici e costi
e non sul loro rapporto, non ambiguo.
In conclusione, il tasso di rendimento interno e il rapporto costi-benef ici possono
condurre a deduzioni scorrette, mentre il criterio del valore attuale il criterio pi aff idabile.

13.3 Tasso di sconto nel settore pubblico


Anche i decisori pubblici per scegliere tra progetti alternativi si basano sul criterio del
valore attuale, ma nel settore pubblico costi, benefici e tassi di sconto devono essere calcolati in modo diverso da quanto fatto per il settore privato. In questo paragrafo affronteremo il problema relativo alla scelta del tasso di sconto nel settore pubblico e quindi
vedremo i problemi relativi al calcolo di costi e benefici.
Come abbiamo accennato prima, il tasso di sconto scelto da imprenditori privati
dovrebbe riflettere il tasso di rendimento di eventuali investimenti alternativi. Sebbene sia
praticamente difficile individuare con esattezza questo tasso, a livello teorico si convenuto che il costo opportunit di un investimento effettuato da unazienda offra il valore
corretto di i; non vi il medesimo consenso circa il tasso di sconto concettualmente corretto per i progetti pubblici. Analizziamo, quindi, le varie possibilit.5

13.3.1 Tassi basati sui rendimenti del settore privato


Supponiamo che gli ultimi 1000 euro di un investimento privato fruttino un tasso di rendimento annuo del 16%. Se lo Stato destina a un progetto 1000 euro sottraendoli a un
investimento privato, la societ perde i 160 euro che tale investimento avrebbe fruttato.
Pertanto il costo opportunit del progetto pubblico pari al tasso di rendimento dellinvestimento del settore privato (in questo caso il 16%). Poich esso misura il costo opportunit, il 16% il tasso di sconto adeguato. irrilevante se tale rendimento sia o meno
fiscalizzato, cio che lintera somma rimanga allinvestitore o che parte di essa vada allo
Stato, poich il tasso di rendimento al lordo dellimposta misura il valore delloutput che
linvestimento avrebbe generato per la societ.
In pratica, il denaro da investire in un dato progetto viene raccolto con una serie di
imposte, ciascuna delle quali ha un effetto diverso sui consumi e sugli investimenti e,
contrariamente a quanto abbiamo ipotizzato in precedenza, probabile che il progetto
pubblico venga finanziato con risorse che altrimenti sarebbero state impiegate sia per
consumi sia per investimenti. Per il denaro sottratto agli investimenti, il costo opportunit
dato dal tasso di rendimento lordo e quindi il tasso di sconto adeguato, ma lo stesso
non vale per le risorse sottratte al consumo.
Supponiamo che Rossi stia decidendo quanto consumare e quanto risparmiare questanno. Per ogni euro che Rossi consuma questanno egli rinuncia al consumo di un euro
lanno prossimo pi il tasso di rendimento che avrebbe potuto guadagnare sulleuro
risparmiato, quindi per lui il costo opportunit di un euro di consumo dato dal tasso di
rendimento che avrebbe ottenuto se avesse risparmiato leuro. Supponiamo ora che Rossi
possa ottenere una rendita lorda su un certo investimento pari al 16%, ma che debba versare allo Stato il 50% della sua rendita sotto forma di imposte. A questo punto tutto ci
a cui Rossi rinuncia quando consuma oggi un euro in pi il tasso di rendimento netto e
cio l8%. Poich il tasso di rendimento netto misura ci che un individuo perde quando
riduce il consumo, la somma che si ottiene a scapito del consumo dovrebbe essere scontata del tasso di rendimento netto.

Per approfondimenti su altre opinioni vedi Tresch (1981, Capitolo 24).

Siccome gli investimenti del settore pubblico riducono sia i consumi sia gli investimenti
del settore privato, la soluzione naturale utilizzare una media ponderata dei tassi di rendimento lordi e netti impiegando come peso, per i tassi di rendimento lordi, la parte di
denaro sottratta agli investimenti e, per i tassi di rendimento netti, la parte sottratta ai consumi (Harberger 1974a). Nellesempio precedente se un quarto degli investimenti pubblici fosse finanziato sottraendo risorse agli investimenti privati e tre quarti ai consumi,
il tasso di sconto del settore pubblico sarebbe pari al 10% (1/4 X 16% + 3/4 X 8%). In pratica difficile stabilire quali siano le risorse che si sottraggono ai consumi e agli investimenti e, anche avendo a disposizione linformazione sullimpatto di ciascun imposta sul
consumo e sugli investimenti, difficile stabilire quale imposta viene utilizzata per
finanziare un dato progetto. Limpossibilit di disporre di tutte le informazioni necessarie diminuisce lutilit di questo approccio.

13.3.2 Tasso sociale di sconto


Tasso sociale di sconto
Tasso al quale la societ
disposta a rinunciare al
consumo attuale in cambio
di quello futuro.

In una prospettiva alternativa a quella appena illustrata, la valutazione della spesa pubblica dovrebbe tener conto del tasso sociale di sconto, che sarebbe il valore che la societ
attribuisce al consumo sacrificato per finanziare un dato progetto. Ma perch il valore
attribuito dalla societ al costo opportunit di un consumo corrente dovrebbe essere
diverso dal costo opportunit espresso dai tassi di rendimento del mercato? Le ragioni
sono molte e tutte portano a credere che il tasso sociale di sconto sia inferiore.
Interesse per le generazioni future. dovere di coloro che governano prestare attenzione al benessere non solo delle generazioni esistenti, ma anche a quello delle generazioni
future. Il settore privato, daltra parte, preoccupato solo del benessere della generazione attuale e devolve poche risorse al risparmio, attribuendo un tasso di sconto troppo alto
ai rendimenti futuri.
Paternalismo. Anche in una prospettiva di interesse strettamente personale, le persone
non sempre riescono a essere tanto prudenti da valutare adeguatamente i benefici futuri
e spesso li attualizzano a un tasso eccessivamente alto. Questo il cosiddetto problema
della deficienza di facolt telescopica posto da Pigou. Lo Stato dovrebbe utilizzare il
tasso di sconto che gli individui utilizzerebbero se fossero perfetta- mente consapevoli
del loro interesse. In questa prospettiva lo Stato dovrebbe forzare i cit- tadini a consumare
meno nel presente affinch nel futuro abbiano pi risorse. Come tutte le argomentazioni
di tipo paternalistico, anche questa ripropone la questione di quali siano le circostanze
che giustificano limposizione della volont dello Stato su quella espressa dagli
individui.
Inefficienza del mercato. Quando unazienda decide di investire genera conoscenza e
know-how tecnologico da cui altre aziende potranno trarre beneficio: linvestimento crea
esternalit positive (si veda il paragrafo Esternalit positive nel Capitolo 5). Lo Stato,
per, applicando un tasso di sconto pi basso di quello corrente, pu correggere questa
inefficienza aumentando il livello degli investimenti.
Nessuna delle argomentazioni contrarie allutilizzo dei tassi di mercato fornisce per
indicazioni specifiche circa la scelta di un tasso di sconto per il settore pubblico.
Allora, cosa abbiamo concluso finora? In realt non abbiamo alcun fondato argomento contro un tasso di sconto pubblico calcolato come lo scarto tra rendimento netto e rendimento lordo del settore privato. Una soluzione praticabile quella di calcolare il valore attuale di un progetto rispetto a una serie di tassi di sconto e vedere se rimane positivo per tutti i valori ammissibili di i o meno; se il valore attuale sempre positivo, probabile che la conclusione non sia sensibile al tasso di sconto utilizzato.

13.3.3 Lattualizzazione e leconomia del cambiamento climatico


I sostenitori dellutilizzo di un tasso sociale di sconto sottolineano che i tassi di sconto
basati sul settore privato sono troppo elevati per riflettere correttamente gli interessi delle

generazioni future; gli oppositori, invece, ritengono che essi siano adeguati a tale scopo.
Il dibattito su come valutare il benessere delle generazioni future si fa particolarmente
acceso quando si prendono in esame le politiche in materia di cambiamento climatico
mondiale. Per esempio, da un autorevole resoconto stilato da parte delleconomista
Nicholas Stern per il Governo britannico emerge che il valore attuale del costo del cambiamento climatico nel futuro ingente, per cui oggi le collettivit dovrebbero essere
disposte a spendere importi elevatissimi per ridurre le emissioni di gas che provocano
leffetto serra (Stern, 2006). La messa in atto delle raccomandazioni di Stern potrebbe
costare oggi qualcosa come 27 miliardi di dollari (Nordhaus, 2008).
Questo dato esageratamente pi elevato rispetto a quelli che emergono da altri autorevoli studi. Per quale motivo? Stern, per calcolare il valore attuale dei danni futuri derivanti dal cambiamento climatico, utilizza un tasso sociale di sconto quasi pari a zero.
Con un tasso di sconto cos basso, il risultato a cui egli giunge non sorprende, in quanto implica che il valore attuale dei costi di qualsiasi problema che persiste nel futuro
indipendentemente dalla sua entit avr un ingente valore attuale. Se Stern avesse scelto un tasso di sconto vicino ai tassi di rendimento di mercato, le sue conclusioni sarebbero state completamente diverse. Come ha fatto notare leconomista Weitzman (2007,
p. 705):
Non esagerato dire che la maggiore incertezza in materia di economia del cambiamento
climatico quella riguardo al tasso di sconto da utilizzare nel processo di attualizzazione. In
un modo o nellaltro, questo piccolo segreto noto agli esperti di economia del cambiamento climatico, ma necessario che sia meglio compreso dagli economisti in generale.

13.4 Calcolo dei costi e dei benefici pubblici


Il passo successivo nella valutazione di un progetto il calcolo dei costi e dei benefici.
Dal punto di vista di unazienda privata, questo calcolo relativamente facile: i benefici
di un progetto sono i ricavi ottenuti, i costi sono quelli relativi agli input ed entrambi si
misurano in base ai prezzi di mercato. Il problema diventa pi complicato nel settore pubblico, perch i prezzi di mercato non riflettono i costi e i benefici sociali. Consideriamo
per esempio lampliamento di unautostrada che potrebbe avere un impatto negativo sullambiente, il progetto potrebbe essere realizzato sia dal settore privato sia da quello pubblico, ma lanalisi dei costi e dei benefici nei due settori abbastanza diversa, perch il
settore pubblico dovrebbe tenere in considerazione i costi sociali, includendo le esternalit. Vediamo meglio come fare questo calcolo.

13.4.1 Prezzi di mercato


Come abbiamo sottolineato nel Capitolo 3, in concorrenza perfetta il prezzo di un bene
riflette simultaneamente il costo marginale sociale di produzione e il valore marginale
per i consumatori. Se lo Stato usa input e/o produce output da scambiare nei mercati privati, i prezzi di mercato potrebbero costituire un riferimento possibile per il calcolo di
costi e benefici. I mercati per sono imperfetti (esistono il monopolio, le esternalit e
cos via) e in questi casi i prezzi non riflettono necessariamente il costo e i benefici sociali marginali.
La questione rilevante, comunque, non se i prezzi di mercato siano perfetti o meno,
ma se siano il miglior criterio, rispetto ad altri, per stabilire il valore. A questo proposito
necessario sottolineare che per costruire o derivare gli altri criteri si deve far ricorso a
modelli economici molto complessi, mentre i prezzi di mercato forniscono moltissime
informazioni a basso costo. In sostanza, la maggior parte degli economisti ritiene che, in
assenza di imperfezioni macroscopiche, i prezzi di mercato siano il miglior criterio cui
riferirsi per calcolare costi e benefici pubblici.

13.4.2 Adeguamento dei prezzi di mercato


Poich il prezzo delle merci scambiate nei mercati imperfetti in genere non riflette il

Prezzo ombra
Il costo marginale sociale
di un bene che si pu
stimare a partire dai
prezzi di mercato.

costo marginale sociale,6 vediamo come si pu ricorrere al prezzo ombra che, pur divergendo dai prezzi di mercato, pu essere stimato a partire da questi. In generale il prezzo
ombra dipende dal modo in cui leconomia risponde agli interventi statali.
Monopolio. In Sudafrica la birra viene prodotta in un mercato di monopolio dominato
dalla societ South African Breweries, Ltd. Proviamo a immaginare che il Ministero
dellIstruzione voglia acquistare della birra per condurre un esperimento controllato
volto a stabilire limpatto del consumo della birra sul rendimento degli studenti universitari. In quale modo lanalisi costi-benefici di questo progetto dovrebbe considerare il
fatto che questo input prodotto in condizioni di monopolio?
Ricordiamo che in regime di monopolio il prezzo superiore al costo marginale
(Capitolo 3). Lo Stato dovrebbe valutare linput al prezzo di mercato (che misura il suo
valore per i consumatori) o al suo costo marginale di produzione (che misura il valore
marginale delle risorse utilizzate nella sua produzione)? La risposta dipende dagli effetti
dellacquisto dello Stato sul mercato. Se si prevede che la produzione dellinput aumenter esattamente di una quantit pari a quella usata per il progetto, il costo opportunit
sociale pari al valore delle risorse usate nella produzione extra, ossia al costo marginale di produzione. Se invece non viene aumentata la produzione di questo input, significa
che lo Stato utilizzer questo input riducendo quello a disposizione dei privati, per i quali
il valore dellinput correttamente misurato dal prezzo di domanda. Se si pensa a una
combinazione delle due risposte, la media ponderata del prezzo e del costo marginale pu
essere la misura adeguata. Si noti lanalogia al problema gi affrontato relativo al tasso
di sconto.
Imposte. Se un input soggetto alle imposte sulla vendita, il prezzo riscosso dal produttore inferiore al prezzo pagato dallacquirente, perch una parte del prezzo di acquisto
destinata al fisco. Quando lo Stato acquista un input soggetto alle imposte di vendita
nel calcolo del costo si deve utilizzare il prezzo pagato dal produttore o quello pagato dallacquirente?
Il principio lo stesso del caso precedente. Se si prevede che la produzione aumenti,
allora giusto fare ricorso al prezzo al consumo, se invece si prevede che la produzione
rimanga costante si dovrebbe far riferimento al prezzo di produzione. Per combinare i due
prezzi necessario effettuare una media ponderata.
Disoccupazione. Se per un progetto del settore pubblico si assume un lavoratore del settore privato, il costo opportunit di questo lavoratore pari al salario che guadagnava nel
settore privato. Le cose diventano pi complesse quando si assume qualcuno che in quel
momento involontariamente disoccupato. Infatti, assumere un lavoratore disoccupato
non diminuisce loutput e il salario pagato non rappresenta un costo opportunit. Questo
problema superato se si presume che il valore del lavoratore assunto sia rappresentato
dal tempo libero che questi consuma, valore presumibilmente basso se la disoccupazione involontaria.
Rimangono, comunque, due complicazioni: (1) se il Governo segue una politica di stabilizzazione mantenendo un tasso di occupazione costante, assumere un lavoratore disoccupato pu comportare la riduzione delloccupazione e delloutput altrove. In questo caso
il costo sociale del lavoratore rappresentato dal suo salario. (2) Anche se il lavoratore
involontariamente disoccupato quando inizia il progetto, non detto che lo sarebbe stato
necessariamente per tutto il periodo di esecuzione e, comunque, prevedere le prospettive
di occupazione future di un individuo difficile. Alla luce dellattuale mancanza di consenso sulle cause e sulla natura della disoccupazione, il costo delle risorse disoccupate
resta un problema senza soluzione convincente, anche se utilizzare il salario corrente
probabilmente lapprossimazione migliore.

Per ulteriori spiegazioni si veda Boardman, Greenberg, Vining e Weimer (1996).

Prezzo al chilo degli avocado

Figura 13.1

Oa

2,89

1,35

O'a

Variazione del
surplus del
consumatore.
Un progetto di
irrigazione da parte
del settore pubblico
comporta la
riduzione dei costi
di produzione di
avocado, spostando
la curva di offerta a
O'a. La riduzione del
prezzo fa
aumentare il surplus
del consumatore
della superficie
bcgd.

Da
A0

A1
Chili di avocado allanno

13.4.3 Surplus del consumatore


Le aziende private si definiscono piccole, rispetto al mercato, quando la variazione della
quantit che esse producono non influisce sul prezzo di mercato del loro prodotto.
Normalmente i progetti del settore pubblico sono talmente grandi da indurre un cambiamento nei prezzi di mercato. Per esempio, un progetto di irrigazione pubblico potrebbe
essere di dimensioni tali da ridurre il costo marginale della produzione agricola e il prezzo di mercato dei prodotti alimentari potrebbe cadere. Ma se il prezzo di mercato cambia
come verr valutata una quantit addizionale di prodotto alimentare: al suo prezzo originale, al suo prezzo dopo il progetto o a qualche prezzo intermedio?
La Figura 13.1 rappresenta la situazioni ipotetica di una regione che produce avocado.
Sullasse orizzontale sono misurati i chilogrammi di avocado, sullasse verticale il prezzo al chilo e la retta Da rappresenta la curva di domanda di avocado. La retta Oa rappresenta la curva dellofferta prima del progetto di irrigazione. Il prezzo di mercato di 2,89
euro per una quantit A0 rappresenta lequilibrio.
Supponiamo che, grazie al progetto di irrigazione, una quantit maggiore di terreno
sia diventata produttiva e che la curva dellofferta si sposti in O'a. In questo nuovo equilibrio il prezzo scende a 1,35 euro e il consumo di avocado aumenta ad A1. Di quanto
aumentato il benessere dei consumatori? O, per porre la questione in un altro modo,
quanto sarebbero disposti a pagare i consumatori per consumare A1 chilogrammi di avocado al prezzo di 1,35 euro invece di consumare A0 chilogrammi al prezzo di 2,89 euro?
Il concetto utilizzato dalla teoria economica per rispondere a questa domanda quello di surplus del consumatore, ovvero la differenza tra quanto i consumatori sarebbero
disposti a pagare per una certa quantit di prodotto e quanto effettivamente pagano.
Come abbiamo dimostrato nellappendice al Capitolo 3, il surplus del consumatore rappresentato dalla superficie al di sotto della curva di domanda e al disopra della linea orizzontale del prezzo di mercato, perci quando il prezzo 2,89 euro, il surplus del consumatore rappresentato dalla superficie ebd, mentre se il prezzo degli avocado scende a
1,35 euro, per effetto del progetto di irrigazione, il surplus del consumatore rappresentato dalla superficie ecg. Il surplus del consumatore aumentato della differenza tra ecg
e ebd, ossia della superficie bcgd. Ci significa che, se si in grado di valutare la forma
della curva di domanda, si possono misurare i benefici del progetto.

Surplus del consumatore


Differenza fra quanto i
consumatori sarebbero
disposti a pagare per una
certa quantit di prodotto
e quanto effettivamente
pagano.

13.4.4 Alcune deduzioni basate sul comportamento degli agenti


economici
Finora ci siamo occupati di casi in cui i dati di mercato servivano come punto di partenza per valutare costi e benefici sociali, ma a volte il bene in questione non viene scambiato in modo esplicito, perci non esiste un suo prezzo di mercato.
Consideriamo due esempi per spiegare come si possa valutare la disponibilit degli
individui a pagare per beni simili.
Il valore del tempo. Supponiamo che lo Stato finanzi i lavori per ampliare lautostrada
Bologna-Firenze, in questo modo i pendolari tra le due citt risparmieranno mezzora al
giorno di viaggio. Laffermazione il tempo denaro senzaltro vera, ma ai fini dellanalisi costi-benefici necessario sapere di quanto denaro si tratta. Un modo comune
per calcolare il valore del tempo basarsi sulla teoria della scelta tempo libero-salario.
Alcuni lavoratori possono scegliere quanto lavorare e decidono di lavorare sino al punto
in cui il valore soggettivo del tempo libero uguale al salario che ottengono lavorando
unora in pi. In questa prospettiva il salario netto pu essere utilizzato per misurare il
valore del tempo.
Questo approccio utile, ma ha due limiti: (1) alcune persone non possono scegliere
il loro orario di lavoro; (2) non tutti usano il tempo di non lavoro nello stesso modo. Per
esempio, una persona che detesta guidare, per evitare di passare il proprio tempo sulla
strada, potrebbe essere disposta a pagare una somma che eccede il suo salario netto, mentre una persona a cui piace guidare far una valutazione diversa dei benefici derivanti dallampliamento dellautostrada.
In molti lavori di economia applicata il valore del tempo calcolato a partire dalle
scelte individuali rispetto a mezzi di trasporto che comportano tempi di viaggio diversi.
Per esempio, supponiamo che un gruppo di persone possa scegliere se andare a lavorare
in corriera o in treno. Il treno pi veloce, ma pi costoso. Stabilendo quanto denaro in
pi quelle persone sono disposte a pagare per prendere il treno, possiamo dedurre quanto sono disposte a pagare per ridurre il loro tempo di spostamento e quindi che valore
danno al loro tempo. Naturalmente, la scelta del mezzo di trasporto dipende anche da
altre caratteristiche personali, come il reddito, ed esistono tecniche statistiche che permettono di tener conto anche di queste variabili. I risultati di vari studi confermano, in
modo abbastanza plausibile, che il costo effettivo del tempo di spostamento vale circa il
50% del salario netto (Small, 1992, pp. 43-45).
Il valore della vita. Un giornalista una volta chiese al responsabile del settore sicurezza
e salute sul lavoro in che modo veniva attribuito un valore monetario alla vita o alla salute (Shabecoff, 1981, p. E9). La domanda indubbiamente difficile e pu suscitare indignazione in quelle persone che, soprattutto in Occidente, ritengono che la vita non abbia
prezzo. Facciamo un esempio; molti anni fa Brigitte Gerney, mentre passeggiava lungo
Manhattan Street, fu travolta da una gru (Greer, 1985):
Centinaia di poliziotti deviarono il traffico... vennero portate altre due gru per sollevare
quella che era caduta. I medici... organizzarono un ospedale mobile nel cantiere, mentre gli
operatori del pronto intervento rischiavano la loro vita per salvare la sua. Quando venne liberata la polizia ferm il traffico per trenta isolati... affinch il trasporto al pronto soccorso non
fosse intralciato. Nessuno si chiese quanto tutta questa organizzazione di salvataggio cost
alla citt, n se laver salvato la vita della signora Gerney valeva quel prezzo. Un ragionamento simile sarebbe stato impensabile. Un portavoce del dipartimento di polizia della citt
sostenne che in un caso simile non si raggiunge mai il punto in cui si possa dire che si sta
spendendo troppo.

Analogamente, se vi fosse chiesto qual il valore della vostra vita nessuno si stupirebbe
se rispondeste che infinito. Una posizione simile, per, difficile da considerare in un
contesto di analisi costi-benefici. Se il valore della vita infinito, qualunque progetto che
salvi anche una sola vita ha un valore attuale infinitamente alto: ci non consente di stabilire in alcun modo lammissibilit dei progetti. Se tutte le autostrade fossero a quattro

corsie, gli incidenti stradali diminuirebbero senzaltro. Ci significa che questo un


obettivo da perseguire?
Gli economisti hanno studiato due metodi per assegnare un valore finito alla vita
umana, uno si basa sulla perdita di guadagno e laltro sulla probabilit di morte.
Perdita di guadagno. Il valore della vita dato dal valore attuale dei guadagni netti di
un individuo durante la sua vita. Se un individuo muore in seguito a un certo progetto, il
costo sociale proprio il valore attuale atteso delloutput che quella persona avrebbe prodotto. Questo approccio viene spesso utilizzato nei tribunali per stabilire il risarcimento
da accordare ai parenti di una persona deceduta in un incidente. Tuttavia, preso in senso
letterale, questo approccio sottintende che la societ non subirebbe alcuna perdita se una
persona anziana, un malato o un handicappato grave fossero sommariamente giustiziati.
Questa implicazione abbastanza discutibile da indurre la maggior parte degli economisti a rifiutare questo metodo.
Probabilit di morte. Questo secondo approccio parte dallidea che la maggior parte dei
progetti in realt non influisce con certezza sulla speranza di vita di un individuo, ma,
piuttosto, pu mutare la sua probabilit di morte. Per esempio nessuno sa se la ricerca sul
cancro salver la sua vita, tuttal pi si pu pensare che tale ricerca possa diminuire la
probabilit di morire. Il motivo per cui questa distinzione cos importante sta nel fatto
che, anche se le persone danno alla propria vita un valore infinito, esse accettano continuamente di aumentare le probabilit di morire per una quantit di denaro finita. Una
persona che guida unauto leggera ha molte pi probabilit di morire in un incidente di
quante ne abbia chi guida unauto pesante e questa persona accetta il maggior rischio di
morire perch, acquistando unauto pi leggera, risparmia del denaro. La preferenza per
il rischio espressa anche con la scelta occupazionale: molte occupazioni comportano
una probabilit di morire molto pi elevata di altre. Supponiamo di mettere a confronto
due lavoratori che abbiano la medesima qualificazione professionale (istruzione, esperienza ecc.), ma uno ha un incarico pi rischioso dellaltro. presumibile che il suo salario sar pi alto proprio per compensare la maggior probabilit di morire. La differenza
tra i due salari una stima del valore che le persone attribuiscono a una maggiore probabilit di morire.

13.4.5 Valutazione dei beni immateriali


Esistono costi e benefici che anche lanalista pi ingegnoso non sar in grado di valutare. Non facile attribuire un valore in denaro a beni quali laumento del prestigio
nazionale che deriva da un programma spaziale o alla soddisfazione di godere di un bel
paesaggio grazie alla creazione di un parco. I beni immateriali, per, possono alterare
completamente i risultati dellanalisi costi-benefici: se si attribuisce loro un peso abbastanza grande, qualunque progetto pu essere reso ammissibile. Tanto vero che un giornalista, intervenendo nel dibattito riguardante la necessit o meno di costruire il tunnel
sotto la Manica, sostenne che si sarebbe dovuto costruirlo non tanto perch tediose analisi costi-benefici rendevano il progetto ammissibile, ma perch la Gran Bretagna aveva
bisogno di un progetto di quella grandiosit per risollevarsi (Will, 1985a).

13.5 Alcuni errori


Tresh (1981), ha messo in evidenza una serie di errori che normalmente si commettono
con lanalisi costi-benefici. Eccone alcuni.

13.5.1 Il trucco della reazione a catena


Una persona che voglia sostenere una proposta pu renderla particolarmente attraente
calcolando come benefici i profitti secondari che da essa derivano. Per esempio, se un
Governo costruisce una strada, il beneficio principale la riduzione dei costi di traspor-

to, ma allo stesso tempo, probabilmente, crescono i profitti di ristoranti, alberghi e aree
di servizio locali, che a loro volta possono far aumentare i profitti nei settori alimentare,
della biancheria da letto e della produzione di carburanti e cos via. Insomma, considerando come benefici tutti i possibili effetti secondari facile ottenere un valore attuale
positivo per qualunque progetto.
Ma un progetto pu produrre profitti e perdite: dopo aver costruito la strada, i profitti delle ferrovie diminuiranno perch molti utenti preferiranno utilizzare lauto e un maggior uso di auto pu portare a un aumento del costo della benzina, diminuendo il benessere di molti consumatori di questo bene. In breve, il trucco della reazione a catena sta
nel conteggiare come benefici effetti che in realt sono trasferimenti di reddito.

13.5.2 Il trucco della creazione di posti di lavoro


Molti anni fa, quando il Congresso degli Stati Uniti discusse se continuare il programma
di difesa con i B-2 Stealth, il Dipartimento della difesa non voleva impegnare denaro in
questo progetto, mentre il senatore della California Dianne Feinstein ne era unaccanita
sostenitrice. Tenendo il proprio discorso fece un lapsus freudiano confondendo di termine payload (portata esplosiva) con payroll (libro paga), come fu precisato il giorno successivo nei verbali della seduta.
Il lapsus dimostra quanto largomentazione della creazione di posti di lavoro possa
essere importante per indurre ad approvare un progetto. In questo caso infatti si considerarono i salari dei lavoratori occupati come benefici del progetto, cosa quanto meno
discutibile visto che i salari sono costi e non benefici. Naturalmente, come abbiamo gi
sottolineato, il costo sociale di lavoratori involontariamente disoccupati minore del loro
salario e anche nelle zone a elevata disoccupazione improbabile che tutta la manodopera occupata nel progetto sarebbe rimasta disoccupata o che tutti coloro che erano disoccupati lo sarebbero rimasti per tutto il tempo.

13.5.3 Il trucco del doppio conteggio


Supponiamo che il Governo stia considerando di provvedere allirrigazione di alcuni terreni che attualmente non possono essere coltivati e che calcoli come benefici, sommandoli, laumento del valore della terra e il valore attuale del flusso di reddito netto derivante dalle attivit agricole. Il problema qui che un agricoltore pu o coltivare la terra, e
considerare il flusso di reddito netto come guadagno, oppure vendere la terra a qualcun
altro. Se si fosse in situazione di concorrenza perfetta, il prezzo di vendita della terra
sarebbe pari al reddito netto che si ottiene coltivandola, ma poich lagricoltore non pu
fare entrambe le cose contemporaneamente, conteggiarle come due diversi benefici
significa solo duplicare il beneficio effettivo.

13.6 Considerazioni sulla ridistribuzione del reddito

Criterio di Hicks-Kaldor
Un progetto dovrebbe
essere realizzato soltanto se
presenta un valore attuale
netto positivo,
indipendentemente dalle
conseguenze in termini di
distribuzione.

Sinora non abbiamo considerato gli effetti distributivi dei progetti pubblici. Nel settore
privato normalmente non si d alcun peso a chi gode i benefici e chi sopporta i costi di
un progetto. Alcuni economisti ritengono che si possa mantenere lo stesso punto di vista
anche analizzando i progetti pubblici e quindi se il valore attuale di un progetto positivo bisogna portarlo avanti, indipendentemente da chi ci guadagna e chi ci perde. Una
delle argomentazioni con cui si sostiene questa tesi che fintanto che il valore attuale
positivo chi guadagna potrebbe compensare chi perde e godere ancora di un aumento
netto di utilit.
Secondo questo criterio, denominato criterio di Hicks-Kaldor,7 per valutare un progetto bisogna verificare se vi sia o meno un potenziale miglioramento paretiano. La compensazione non necessariamente deve esserci, perch questo criterio ammette la possibi-

Dal nome dei due economi John Hicks e Nicholas Kaldor.

lit di imporre i costi per alcuni membri della societ se ci procura maggiori benefici
per altri individui. Ossia se i benefici netti sono positivi.
Altri sostengono che le implicazioni distributive di un progetto dovrebbero essere
tenute in considerazione perch il fine dello Stato non il profitto, ma massimizzare il
benessere sociale. In questa prospettiva si pu pensare che lo Stato riesca a correggere la
distribuzione del reddito prima dellesecuzione di qualsiasi progetto pubblico, di modo
che chi esegue lanalisi costi-benefici debba solo preoccuparsi di calcolare i valori attuali. chiaro che in realt le cose non sono cos semplici, perch lo Stato non ha n il potere n la capacit di ridistribuire il reddito in modo ottimale.
Supponiamo che un politico ritenga che una certa fascia di popolazione meriti una particolare attenzione. Di questo si pu tener conto presumendo che un beneficio per un
membro di questo gruppo valga pi di un beneficio per altri. In questa prospettiva saranno privilegiati i progetti che procurano benefici al gruppo protetto. A questo proposito
non va dimenticato che, sebbene gran parte del dibattito sui problemi distributivi sia centrato sul reddito come indicatore fondamentale per confrontare il benessere delle persone, sicuramente la definizione degli standard di vita dipende da un complesso di caratteristiche individuali quali la razza, lo stato di salute e il sesso ecc.
Una volta stabilito il criterio per definire lappartenenza a quel gruppo, bisogna affrontare la questione di quale sia precisamente il peso dei benefici per i membri di quel gruppo rispetto al resto della societ. Per esempio, un euro per una persona povera vale il doppio di un euro destinato a una persona ricca o vale 50 volte tanto? La risposta a domande
simili dipende da giudizi di valore. In tal caso tutto ci che si pu fare indurre il politico a dichiarare apertamente il proprio giudizio di valore e a capirne le implicazioni.
Introducendo considerazioni distributive vi il pericolo che le istanze politiche dominino lanalisi costi-benefici generando un valore attuale positivo per qualunque progetto,
indipendentemente dalla sua efficienza. Inoltre, queste considerazioni aumentano sostanzialmente la necessit di informazioni, dato che in tal caso non si devono valutare solo
costi e benefici ma anche come essi siano distribuiti nella popolazione.

13.7 Il problema dellincertezza


Da oltre ventanni lamministrazione di Los Angeles si sta dedicando alla costruzione
della metropolitana. Il progetto, che si sta rivelando una delle opere pubbliche pi costose al mondo, afflitto da innumerevoli vizi, da fatali incidenti sul lavoro a cattiva pianificazione, con conseguenti enormi ritardi. Una tratta di circa un chilometro e mezzo
costata 500 milioni di dollari, una cifra molte volte superiore a quella preventivata inizialmente e ancora non chiaro se la metropolitana sar mai completata. Il cantiere sempre aperto di Los Angeles un chiaro esempio di come gli esiti dei progetti pubblici siano
sempre incerti. Molto spesso il tema centrale di molti importanti dibattiti sulle proposte
di progetti proprio il fatto che non si sa come il progetto finir: un programma di formazione lavoro aumenter effettivamente il reddito dei partecipanti? Il sistema di difesa
altamente tecnologico funzioner correttamente?
Supponiamo di dover valutare due progetti, entrambi hanno il medesimo costo e
avranno effetto su una sola persona, Giorgio. Il progetto X garantisce con certezza un
beneficio di 1000 euro, il progetto Y ha il 50% di probabilit di dare un beneficio 0 e il
50% di dare un beneficio di 2000 euro. Quale progetto sceglier Giorgio?
In media il beneficio che si ottiene da Y uguale a quello che si ottiene da X perch il
beneficio atteso per Y 1/2 X 0 + 1/2 X 2000 = 1000 euro. Ci nonostante se Giorgio
avverso al rischio sceglier X, perch il progetto Y a rischio mentre X sicuro. In altre
parole, se Giorgio avverso al rischio sar disposto a rinunciare al progetto Y per una
somma di denaro inferiore a 1000 euro ma certa, ossia rinuncer a una parte di guadagno
per garantirsi la sicurezza.8 La prova pi evidente che le persone sono effettivamente disposte a pagare per evitare il rischio la diffusione sempre maggiore delle assicurazioni.
8

Lo studente che non abbia ben chiara questa affermazione pu tornare allAppendice 9.1.

Equivalente certo
Somma certa che un
individuo sarebbe disposto
a scambiare con un flusso di
esiti incerti generati da un
progetto.

Questo anche il motivo per cui nel caso in cui i benef ici o costi di un progetto siano a
rischio devono essere convertiti in equivalenti certi, ossia nella somma certa che gli
individui sono disposti a scambiare con un flusso di esiti incerti generati da un progetto. Per calcolare lequivalente certo necessario raccogliere informazioni sia sulla
distribuzione dei rendimenti del progetto sia su quanto siano avverse al rischio le persone interessate. Il metodo di calcolo dellequivalente certo illustrato in appendice al
Capitolo 10.
Il calcolo degli equivalenti certi presuppone la conoscenza della distribuzione casuale dei costi e dei benef ici, che in alcuni casi si pu prevedere in modo abbastanza corretto. Per esempio, nel caso di una diga, i dati tecnici e climatici potrebbero essere utilizzati per calcolare la riduzione delle probabilit di inondazione. Altre volte, per, diff icile stabilire la probabilit degli esiti perch le esperienze precedenti sono troppo scarse: per esempio, sar diff icile stabilire la probabilit del cattivo funzionamento di un
reattore nucleare, come sar diff icile conoscere le probabilit di eff icacia di un nuovo
vaccino anti-AIDS. Come sempre la cosa migliore che si pu fare rendere esplicite le
assunzioni dellanalisi e stabilire in che misura i risultati mutano al mutare di queste
assunzioni.

Riepilogo
Lanalisi costi-benefici uno strumento
delleconomia del benessere per valutare progetti
alternativi.
Lanalisi costi-benefici considera i benefici netti
ottenuti nel tempo. Per poterli confrontare tra loro
necessario calcolare il valore attuale di tutti i
benefici netti futuri.
Esistono altri metodi (tasso interno di
rendimento, rapporto costi-benefici) che per
possono condurre a conclusioni contrastanti.
Nellanalisi costi-benefici la scelta del tasso di
sconto cruciale. Nellanalisi per il settore
pubblico esistono tre misure possibili: il tasso di
rendimento lordo del settore privato, una media
ponderata dei tassi di rendimento lordo e netto
del settore privato e il tasso sociale di sconto.
La scelta dipende dallattivit privata da cui sono
state sottratte le risorse (investimenti o consumi)
e da quanto il mercato privato riflette le
preferenze della societ.
Il calcolo di costi e benefici dei progetti pubblici
deve tenere conto di diversi aspetti:
i prezzi di mercato sono un valido riferimento
quando vi siano fondate ragioni per credere
che derivino dai costi marginali;
i prezzi ombra adeguano i prezzi di mercato
correggendo le deviazioni dai costi sociali
marginali dovuti alle imperfezioni del
mercato;
se la manodopera disoccupata e rimarr tale
per tutta la durata del progetto il costo
opportunit basso, ma prevedere la
disoccupazione difficile;
se progetti statali di vasta portata mutano i
prezzi di equilibrio, si pu ricorrere al surplus
del consumatore per misurarne gli effetti sugli
individui;

per i beni le cui ragioni di scambio non sono


definite dal mercato, il loro valore pu essere
dedotto osservando il comportamento delle
persone. Due esempi sono il calcolo dei
benefici nel risparmio di tempo e i benefici
nel ridurre le probabilit di morte.
I costi e i benefici di certi beni immateriali non
possono essere calcolati. Lapproccio pi sicuro
escluderli dallanalisi e poi calcolare a che livello
essi possano ribaltare la decisione.
Lanalisi costi-benefici talvolta soggetta ad
alcuni tranelli.
Il tranello della reazione a catena: si calcolano
benefici secondari per rendere la proposta pi
appetibile senza includere i corrispondenti
costi secondari.
Il tranello della manodopera: si calcolano i
salari come benefici e non come costi del
progetto.
Il tranello del doppio conteggio: i benef ici
vengono conteggiati, erroneamente, due
volte.
Esistono opinioni discordi riguardanti
lopportunit o meno di inserire nellanalisi costibenefici considerazioni di tipo distributivo.
Alcuni analisti ritengono che il denaro abbia il
medesimo valore per tutti, mentre altri applicano
pesi diversi per favorire i progetti destinati a certi
gruppi. Date le rilevanti implicazioni politiche di
questo tipo di considerazioni, i pesi distributivi
devono essere introdotti nellanalisi in modo
esplicito.
Nelle situazioni di incertezza, a parit di
condizioni, gli individui tendono a scartare i
progetti rischiosi. In generale i costi-benefici di
progetti incerti devono essere corretti tenendo
conto di questo aspetto.

Domande di riepilogo
13.1 Se foste a capo del Governo, cerchereste di
stabilire se redditizio produrre pigiami per
bambini con materiale ignifugo, o imporreste ai
produttori di farlo comunque? Avreste a cuore la
condizione dei produttori di culle, che si
lamentano del costo ingente richiesto per
riavvicinare le assicelle protettive? (Herbert,
1995). Come rispondereste a queste domande?
13.2 Un progetto di investimento produce un
beneficio annuo di 25 euro, a partire dal
prossimo anno e per sempre. Qual il valore
attuale dei benefici se il tasso di interesse il
10%? [Suggerimento: la serie infinita x + x2 +
x3 + somma a (1 x).]
13.3 Spendendo 1000 euro oggi si ottiene un
beneficio annuo di 80 euro, a partire dal
prossimo anno e per sempre. Non c

inflazione, il tasso di interesse lordo di mercato


del 10% e il tasso di interesse al netto delle
imposte del 5%.
a. Qual il tasso interno di rendimento?
b. Le imposte raccolte per finanziare il progetto
provengono interamente dalla spesa per
consumi. Il progetto ammissibile? Perch?
Supponiamo che invece le imposte siano
raccolte attraverso una riduzione della spesa
per investimento delle imprese private. Il
progetto ammissibile in questo caso? Infine,
supponiamo che i consumatori spendano 60
centesimi sulleuro marginale, risparmiando
40 centesimi. Adesso il progetto
ammissibile? Spiegate i vostri calcoli.
c. Supponiamo che il tasso sociale di sconto sia
il 4%. Qual il valore attuale del progetto?

CAP11.QXP

15-01-2010

15:44

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d. Supponiamo adesso che il tasso di inflazione


atteso nei prossimi 10 anni sia il 10%. Come
cambiano le vostre risposte ai punti (a) (b) e
(c)?
13.4 Antonio prende la metropolitana se il biglietto
costa 75 centesimi, ma cambierebbe mezzo di
trasporto se il costo fosse superiore. Lunica
alternativa a sua disposizione un autobus, che
impiega 5 minuti in pi ma costa solo 50
centesimi. Antonio effettua 10 spostamenti
allanno. Lamministrazione comunale sta
valutando la possibilit di ammodernare la
metropolitana; ci ridurrebbe la durata degli
spostamenti di 10 minuti, ma il costo del
biglietto aumenterebbe di 40 centesimi per
coprire il costo dell'investimento. Laumento
della tariffa e la riduzione dei tempi di trasporto
diventano effettivi dopo un anno e durano per
sempre. Il tasso di interesse il 25%.
a. Dal punto di vista di Antonio, qual il valore
attuale dei benefici e dei costi del progetto?
b. Degli abitanti della citt, 55 000
appartengono alla classe media e sono
identici ad Antonio e 5000 sono poveri. I
poveri sono disoccupati o lavorano vicino

casa, quindi non usano i trasporti pubblici.


Quali sono i benefici e i costi totali del
progetto per la citt nel suo complesso? Qual
il valore attuale netto del progetto?
c. Alcuni assessori propongono un progetto
alternativo, che consiste in una tassa di 1,25
euro a individuo della classe media per
finanziare dei servizi legali gratuiti per i
poveri nei due anni successivi. I poveri
valutano questi servizi legali in 62 500 euro
allanno (ipotizzate che ricevano questa
somma alla fine di ciascuno dei due anni).
Qual il valore attuale netto del progetto?
d. Dovendo scegliere tra il progetto di
ammodernamento della metropolitana e
quello di fornitura di servizi legali, su quale
dovrebbe cadere la scelta
dellamministrazione cittadina?
e. Qual il peso distributivo di ciascun euro
ricevuto da un individuo povero, che
porterebbe a uguagliare i valori attuali dei
due progetti? In altre parole, qual il peso
che bisogna attribuire al reddito di un
individuo povero rispetto a uno di classe
media? Giustificate la vostra risposta.

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