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Lanalisi costi-benefici
13
Obiettivi di apprendimento
Dopo aver letto questo capitolo, gli studenti dovrebbero essere in grado di:
spiegare che cosa si intende per valore attuale di una somma futura e perch si
tratta di un concetto importante nellanalisi costi-benefici;
riportare la formula del fattore di sconto ed essere in grado di commentarla;
riportare le formule del valore attuale espresso in termini nominali e reali ed
essere in grado di metterli a confronto;
illustrare il criterio del tasso di rendimento interno per fare lanalisi costi-benefici;
commentare il criterio del rapporto costi-benefici;
presentare e commentare tutti i fattori che distinguono il tasso di sconto sociale da quello di mercato;
spiegare perch il surplus del consumatore un utile strumento per lanalisi
costi-benefici;
illustrare il criterio di Hicks-Kaldor e il concetto di equivalente certo.
Leconomia del benessere fornisce un quadro teorico utile alloperatore pubblico per scegliere quali progetti realizzare: costruire una strada, iniziare un programma di screening
del tumore al seno o finanziare il trasporto pubblico. Confrontando la funzione del benessere sociale precedente e successiva alla realizzazione di un particolare progetto, il decisore pubblico pu stabilire se il benessere aumenter o meno e, in caso affermativo, il
progetto potr essere realizzato.
Questo metodo corretto, ma non molto pratico, perch per specificare e valutare la
funzione del benessere sociale sono necessarie molte informazioni. Detto altrimenti, il
concetto di funzione del benessere sociale di scarso aiuto nella valutazione quotidiana
di progetti alternativi. Tuttavia leconomia del benessere anche il fondamento teorico
della cosiddetta analisi costi-benefici, ovvero di una serie di procedure che aiutano a
prendere decisioni di spesa pubblica.1
Lanalisi costi-benefici consiste in una serie di procedure sistematiche che si possono
utilizzare per stabilire se un progetto presenti o meno benefici per la collettivit e che,
quindi, dovrebbe offrire ai poli- tici la possibilit di fare ci che i mercati che funzionano
in modo corretto fanno auto- maticamente: allocare le risorse per un progetto sino a che
il beneficio sociale margina- le superi il costo sociale marginale.
Il tema della connessione tra economia del benessere e analisi costi-benefici affrontato da Boardman,
Greenberg, Vining e Weimar (1996).
Analisi costi-benefici
Serie di procedure che
aiutano a prendere
decisioni sulla spesa
pubblica.
Valore attuale
Il valore che ha oggi una
data somma da ricevere o
pagare in futuro.
Tasso di sconto
Tasso di interesse utilizzato
per calcolare il valore
attuale.
Fattore di sconto
Numero per il quale una
somma futura deve essere
divisa per calcolarne il
valore attuale; se il tasso di
interesse r e la somma
esigibile fra T periodi nel
futuro, il fattore di sconto
(1 + r)T.
di tempo diversi. Per esempio, un programma scolastico per bambini indigenti necessita
di notevoli risorse quando viene avviato, ma rende molto nel futuro. In questo paragrafo
discuteremo i problemi che nascono quando si vogliano confrontare cifre di denaro in
periodi di tempo diversi. Inizialmente supporremo che non vi sia alcuna inflazione,
vedremo poi come prenderla in considerazione.
Supponete di depositare in banca 100 euro in un conto che frutta un interesse del 5%.
Trascorso un anno, avrete nel vostro conto (1 + 0,05) X 100 = 105 euro vale a dire il capitale di 100 euro (cio il deposito iniziale) pi 5 euro di interessi. Supponete di lasciare questo denaro in banca per un secondo anno, alla fine avrete (1 + 0,05) X 105 = 110,25 euro.
Questequazione si pu scrivere anche (1 + 0,05) X (1 + 0,05) X 100 = (1 + 0,05)2 X 100.
Analogamente, se il denaro viene lasciato in banca per tre anni, al termine del terzo anno
sar diventato (1 + 0,05)3 X 100. Pi in generale se si investono I euro per T anni a un
tasso dinteresse i, trascorsi T anni la somma sar diventata I X (1 + i)T euro. Questa formula consente di determinare il valore futuro di una somma di denaro investita oggi.
Supponiamo ancora che qualcuno vi chieda in prestito 100 euro e vi prometta di restituirveli dopo un anno. La persona affidabile quindi non vi sono pericoli di inadempienza. Ricordate anche che abbiamo supposto che non vi sia inflazione. Qual la somma
massima che dovreste essere disposti a dare oggi a fronte di quella promessa? Verrebbe
spontaneo rispondere che la promessa di restituire 100 euro vale 100 euro. Ma questa
risposta non tiene conto del fatto che i 100 euro prestati potranno essere riscossi solo fra
un anno e nel frattempo voi perdete gli interessi che avreste potuto guadagnare investendo quel denaro. Perch dovreste accettare di prestare oggi 100 euro che vi verranno restituiti fra un anno se, semplicemente depositando la somma in banca, da qui a un anno
potreste ricevere 105 euro? Quindi il valore attuale di 100 euro pagabili tra un anno
inferiore a 100 euro disponibili oggi. Il valore attuale di una somma di denaro disponibile in futuro la cifra massima che sareste disposti a pagare oggi per avere il diritto a
riscuotere quella somma in futuro.
Per determinare la cifra massima a cui dovreste essere disposti a rinunciare ora in cambio di 100 euro pagabili tra un anno bisogna trovare il numero che moltiplicato per
(1 + i) dia come risultato 100 euro. Si noti la simmetria con il problema gi affrontato per
calcolare il valore futuro di una somma di denaro: per calcolare il valore che avr tra un
anno una somma che si possiede oggi, la si moltiplica per uno pi il tasso dinteresse, per
calcolare il valore attuale di una somma che si avr fra un anno, la si divide per uno pi
il tasso dinteresse.
Consideriamo ora un prestito di 100 euro con promessa di restituzione tra due anni al
tasso di interesse del 5%. In questo caso il calcolo deve tener conto del fatto che depositando 100 euro in banca per due anni alla fine di questo periodo il loro valore sarebbe
100 euro X (1 + 0,05)2. Quindi la somma massima che dovreste essere disposti a prestare oggi per avere 100 euro fra due anni quella che moltiplicata per (1 + 0,05) rende esattamente 100, cio 100/(1 + 0,05)2 ossia circa 90,7 euro.
In generale, quando il tasso dinteresse i, il valore attuale di una promessa a pagare
R euro allo scadere di T anni semplicemente2 R/(1 + i)T euro. Perci, anche in assenza
di inflazione, il valore di un euro disponibile in futuro inferiore a quello di un euro
disponibile oggi e deve essere scontato per una somma che dipende dal tasso dinteresse e dal tempo che dovr trascorrere prima che la somma sia esigibile. Per questa ragione spesso i viene definito tasso di sconto e (1 + i)T fattore di sconto. Si noti che pi
lontana la data in cui il prestito sar esigibile (cio pi grande T ) minore sar il valore
attuale. In altre parole, potete intuire che pi a lungo dovete attendere la restituzione della
somma prestata, meno essa vale oggi, ceteris paribus.
Infine, consideriamo una promessa di pagamento di R0 euro oggi, di R1 euro fra un
anno e di R2 euro fra due anni e cos via sino a T anni. Qual il valore di un accordo di
questo tipo? Chiaramente la risposta pi semplice (R0 + R1 + R2 ++ RT) sbagliata perch presuppone che il valore di un euro disponibile in futuro sia esattamente uguale a
2
Qui si presume che il tasso di interesse sia costante, se si suppone che cambi nel tempo per cui nel primo anno
il tasso i1, nel secondo i2 e cos via, il valore attuale della somma RT euro restituita in T anni RT /[(1 + i1)
X (1 + i2) X X (1 + iT)] euro.
Anni
Fattore di sconto
Valore attuale
R0
R1
R2
.
.
.
RT
0
1
2
.
.
.
T
1
(1 + r)
(1 + r)2
.
.
.
(1 + r)T
R0
R1/(1 + r)
R2/(1 + r)2
RT /(1 + r)T
quello di un euro disponibile adesso. Sommare cifre che si riscuoteranno in periodi diversi senza dividerle per il fattore di sconto come sommare mele e arance. Il procedimento corretto consiste nellattualizzare ciascuna delle cifre e poi sommarle.
Nella Tabella 13.1 indicato il valore attuale delle somme riscosse anno dopo anno;
per calcolare il valore attuale (Va) del flusso di reddito R0, R1, R2, , RT sufficiente
sommare le cifre riportate nellultima colonna:
(13.1)
13.1.1 Inflazione
Vediamo ora come si modificano questi calcoli se si prevede che in futuro vi sia un
aumento del livello dei prezzi. Per iniziare prendiamo in considerazione un progetto che
al prezzo attuale abbia lo stesso rendimento ogni anno e chiamiamolo R0. Supponiamo,
inoltre, che il tasso annuo di inflazione sia pari al 7% e che il rendimento aumenti allaumentare dei prezzi, quindi fra un anno il rendimento R 1 sar (1,07) X R0 euro.
Analogamente, fra due anni il rendimento R 2 sar (1,07)2 X R0 euro. In termini genera T = (1,07)T R0 euro e definiamo R 0, R 1, R 2, , R
T
li possiamo dire che in T anni, R
valori nominali, perch sono calcolati in base al livello dei prezzi previsti per lanno in
cui si realizzer il rendimento. Se invece si calcola il rendimento in termini di prezzi in
vigore in un solo anno si parla di valori reali, ossia di valori che non riflettono le variazioni del livello dei prezzi. Nel nostro esempio il valore reale era la costante R0 misurata ai prezzi correnti. In termini pi generali, se i rendimenti reali ai prezzi correnti sono
R0, R1, R2, , RT e il tasso di inflazione di 1r allanno, il rendimento nominale R0, R1
X (1 + 1r), R2 X (1 + 1r)2, , RT X (1 + 1r)T.
Ma la storia non finisce qui. Quando si prevede un aumento dei prezzi, chi presta
denaro non lo prester pi al tasso di interesse i prevalente quando i prezzi erano stabili,
perch sa che il denaro che gli verr restituito avr un minor valore e cio, in termini
reali, sulla somma che gli verr restituita il primo anno dovr considerare anche gli effetti dellinflazione e quindi dovr scontarla anche per (1 + 1r). Analogamente si dovr comportare per la somma restituita il secondo anno calcolando (1 + 1r)2. In altre parole, il
tasso di interesse corrente aumenta approssimativamente di una percentuale pari al tasso
di inflazione atteso, cio da i % passa a i + 1r %.3
Infine, si deve notare che quando prevista linflazione, aumentano sia il flusso dei
3
Il prodotto di (1 + i) X (1 + 1r) 1 + i + 1r + i1r, perci il tasso nominale in realt maggiore del tasso reale
per il valore di 1r + i1r. Tuttavia per cifre di grandezza ragionevole, il valore i1r trascurabile e quindi i + 1r
una buona approssimazione. In certe circostanze i tassi di interesse nominali non hanno il medesimo aumento
del tasso di inflazione. A tal proposito si veda nel Capitolo 18 il paragrafo Imposte e inflazione.
Valori nominali
Si dice a valori nominali
una somma valutata a
livello di prezzi dellanno
in cui la somma
scambiata.
Valori reali
Si dice a valori reali una
somma valutata tenendo
conto della variazione del
livello generale dei prezzi.
dove i il tasso di sconto adeguato a un progetto del settore privato (pi avanti capiremo meglio cosa significa adeguato e accenneremo ai problemi connessi alla scelta del
tasso di sconto).
Analogamente, supponiamo che il progetto Y generi un flusso di costi e benefici BY e
CY in un periodo di anni T' (T' non deve essere necessariamente uguale a T ). Il valore
attuale del progetto Y :
Y
Dato che abbiamo valutato entrambi i progetti in termini attuali, possiamo confrontare i
due valori attuali tenendo presente che:
un progetto ammissibile solo se il valore attuale positivo;
Anno
Costi
Rendimenti
0
1
2
3
1000
0
0
0
0
600
0
550
Campagna pubblicitaria
Costi
Rendimenti
1000
0
0
0
0
0
0
1200
R&S
150
128
86
46
10
VA
Campagna
pubblicitaria
200
165
98
37
21
0
0,01
0,03
0,05
0,07
quando due progetti si escludono, il progetto migliore quello con il valore attuale pi
alto.
Il tasso di sconto un elemento chiave dellanalisi, infatti diversi valori di i possono condurre a conclusioni molto diverse circa lammissibilit e il confronto tra i progetti.
Prendiamo in considerazione i due progetti descritti nella Tabella 13.2: un programma
di ricerca e sviluppo (R&S) e una campagna pubblicitaria. Per entrambi la spesa iniziale
di 1000 euro, il programma R&S rende 600 euro alla fine del primo anno e 550 euro alla
fine del terzo anno, mentre la campagna pubblicitaria ha un unico rendimento complessivo di 1200 euro fra tre anni. I calcoli dimostrano quanto la scelta del tasso di sconto sia
importante; per bassi valori di i, la campagna pubblicitaria preferibile al programma di
R&S, mentre con tassi di sconto pi alti non pi cos, perch nel caso della campagna
pubblicitaria i rendimenti sono concentrati nel futuro. Tanto che per alti valori di i il progetto potrebbe anche risultare inammissibile.
Per questo si deve considerare attentamente la scelta di i. Se si sceglie un tasso di sconto troppo alto, si discriminano negativamente i progetti con rendite concentrate in un
futuro relativamente lontano e viceversa. In questo contesto anche il carico fiscale dellazienda importante. Se il tasso di rendimento corrente nel mercato in cui opera lazienda pari al 10% ma laliquota fiscale dellazienda pari al 25%, il suo rendimento netto
solo del 7,5% e poich il rendimento netto di unazienda rappresenta il costo opportunit dei capitali investiti in essa anzich in impieghi alternativi, esso dovrebbe essere utilizzato per scegliere i.
Spesso per valutare i progetti si usano criteri diversi da quello del valore attuale ottenendo risposte discordanti. Sono per metodi molto diffusi ed quindi necessario comprenderli e capirne i problemi.
=0
(1 + )
Questo esempio pu essere generalizzato cos: se un progetto rende un flusso di benefici (B) e comporta dei costi (C) nel periodo T, il tasso interno di rendimento p definito dal valore di p che risolve questa equazione:
(13.3)
Tasso interno di
rendimento
Tasso di sconto che rende il
valore attuale di un progetto pari a 0.
Detto altrimenti, il tasso interno di rendimento il tasso di sconto che renderebbe il valore attuale del progetto pari a 0, ovvero quello che consente di recuperare al tempo T il
valore dellinvestimento iniziale.
Ne deriva che un progetto ammissibile se p supera il costo opportunit dellinvestimento, i. Per esempio, se il progetto ha un tasso di rendimento del 4%, mentre con altri
investimenti lazienda pu ottenere solo il 3%, il progetto dovrebbe essere realizzato.
Daltra parte, volendo comparare due progetti alternativi, ma entrambi ammissibili, si
deve scegliere quello con il valore di p pi alto.
Scegliere un progetto basandosi sul tasso interno di rendimento pu, comunque, condurre a decisioni sbagliate. Consideriamo il progetto X che richiede una spesa di 100 euro
oggi e genera ricavi di 110 euro fra un anno, ossia che ha un tasso interno di rendimento
del 10%. Il progetto Y, invece, richiede oggi 1000 euro e genera ricavi in un anno di 1080
euro e quindi ha un tasso interno di rendimento pari all8%. Supponiamo inoltre che lazienda possa contrarre e fare prestiti per un tasso dinteresse pari al 6%.
In base al tasso interno di rendimento, X chiaramente migliore di Y, tuttavia lazienda fa solo 4 euro di profitto con X (10 euro 6 euro di interessi passivi), mentre con Y
avrebbe 20 euro di profitto (80 euro 60 euro di interessi passivi). Contrariamente alla
conclusione cui si giunge utilizzando come criterio il tasso di rendimento interno, lazienda dovrebbe preferire Y, il progetto con profitto pi alto. In breve, quando due progetti sono di scala molto diversa il tasso interno di rendimento pu dare indicazioni fuorvianti. Invece, la regola del valore attuale corretta anche quando i progetti sono di scala
diversa, infatti il valore attuale di X 100 + 110/1,06 = 3,77, mentre quello di Y 1000
+ 1080/1,06 = 18,87, e Y risulta il progetto preferibile.
BT
B1
B2
++
+
1 + i (1 + i) 2
(1 + i)T
Rapporto costi-benefici
Rapporto fra il valore
attuale di un flusso di
benefici e il valore attuale
di un flusso di costi relativi a
un progetto.
Con il termine danno si indica una vera e propria esternalit negativa, ossia un costo sociale di cui si dovrebbe tener conto (si veda il Capitolo 5).
Con ci abbiamo dimostrato che nel calcolo del rapporto costi-benefici esiste unintrinseca ambiguit, dovuta al fatto che i costi sociali possono essere considerati o una diminuzione dei benefici (e quindi riducono il numeratore) oppure come aumento dei costi (al
denominatore). Nei due casi il risultato non lo stesso, come mostra lesempio. Invece,
il criterio del valore attuale, dal momento che si basa sulla differenza tra benefici e costi
e non sul loro rapporto, non ambiguo.
In conclusione, il tasso di rendimento interno e il rapporto costi-benef ici possono
condurre a deduzioni scorrette, mentre il criterio del valore attuale il criterio pi aff idabile.
Siccome gli investimenti del settore pubblico riducono sia i consumi sia gli investimenti
del settore privato, la soluzione naturale utilizzare una media ponderata dei tassi di rendimento lordi e netti impiegando come peso, per i tassi di rendimento lordi, la parte di
denaro sottratta agli investimenti e, per i tassi di rendimento netti, la parte sottratta ai consumi (Harberger 1974a). Nellesempio precedente se un quarto degli investimenti pubblici fosse finanziato sottraendo risorse agli investimenti privati e tre quarti ai consumi,
il tasso di sconto del settore pubblico sarebbe pari al 10% (1/4 X 16% + 3/4 X 8%). In pratica difficile stabilire quali siano le risorse che si sottraggono ai consumi e agli investimenti e, anche avendo a disposizione linformazione sullimpatto di ciascun imposta sul
consumo e sugli investimenti, difficile stabilire quale imposta viene utilizzata per
finanziare un dato progetto. Limpossibilit di disporre di tutte le informazioni necessarie diminuisce lutilit di questo approccio.
In una prospettiva alternativa a quella appena illustrata, la valutazione della spesa pubblica dovrebbe tener conto del tasso sociale di sconto, che sarebbe il valore che la societ
attribuisce al consumo sacrificato per finanziare un dato progetto. Ma perch il valore
attribuito dalla societ al costo opportunit di un consumo corrente dovrebbe essere
diverso dal costo opportunit espresso dai tassi di rendimento del mercato? Le ragioni
sono molte e tutte portano a credere che il tasso sociale di sconto sia inferiore.
Interesse per le generazioni future. dovere di coloro che governano prestare attenzione al benessere non solo delle generazioni esistenti, ma anche a quello delle generazioni
future. Il settore privato, daltra parte, preoccupato solo del benessere della generazione attuale e devolve poche risorse al risparmio, attribuendo un tasso di sconto troppo alto
ai rendimenti futuri.
Paternalismo. Anche in una prospettiva di interesse strettamente personale, le persone
non sempre riescono a essere tanto prudenti da valutare adeguatamente i benefici futuri
e spesso li attualizzano a un tasso eccessivamente alto. Questo il cosiddetto problema
della deficienza di facolt telescopica posto da Pigou. Lo Stato dovrebbe utilizzare il
tasso di sconto che gli individui utilizzerebbero se fossero perfetta- mente consapevoli
del loro interesse. In questa prospettiva lo Stato dovrebbe forzare i cit- tadini a consumare
meno nel presente affinch nel futuro abbiano pi risorse. Come tutte le argomentazioni
di tipo paternalistico, anche questa ripropone la questione di quali siano le circostanze
che giustificano limposizione della volont dello Stato su quella espressa dagli
individui.
Inefficienza del mercato. Quando unazienda decide di investire genera conoscenza e
know-how tecnologico da cui altre aziende potranno trarre beneficio: linvestimento crea
esternalit positive (si veda il paragrafo Esternalit positive nel Capitolo 5). Lo Stato,
per, applicando un tasso di sconto pi basso di quello corrente, pu correggere questa
inefficienza aumentando il livello degli investimenti.
Nessuna delle argomentazioni contrarie allutilizzo dei tassi di mercato fornisce per
indicazioni specifiche circa la scelta di un tasso di sconto per il settore pubblico.
Allora, cosa abbiamo concluso finora? In realt non abbiamo alcun fondato argomento contro un tasso di sconto pubblico calcolato come lo scarto tra rendimento netto e rendimento lordo del settore privato. Una soluzione praticabile quella di calcolare il valore attuale di un progetto rispetto a una serie di tassi di sconto e vedere se rimane positivo per tutti i valori ammissibili di i o meno; se il valore attuale sempre positivo, probabile che la conclusione non sia sensibile al tasso di sconto utilizzato.
generazioni future; gli oppositori, invece, ritengono che essi siano adeguati a tale scopo.
Il dibattito su come valutare il benessere delle generazioni future si fa particolarmente
acceso quando si prendono in esame le politiche in materia di cambiamento climatico
mondiale. Per esempio, da un autorevole resoconto stilato da parte delleconomista
Nicholas Stern per il Governo britannico emerge che il valore attuale del costo del cambiamento climatico nel futuro ingente, per cui oggi le collettivit dovrebbero essere
disposte a spendere importi elevatissimi per ridurre le emissioni di gas che provocano
leffetto serra (Stern, 2006). La messa in atto delle raccomandazioni di Stern potrebbe
costare oggi qualcosa come 27 miliardi di dollari (Nordhaus, 2008).
Questo dato esageratamente pi elevato rispetto a quelli che emergono da altri autorevoli studi. Per quale motivo? Stern, per calcolare il valore attuale dei danni futuri derivanti dal cambiamento climatico, utilizza un tasso sociale di sconto quasi pari a zero.
Con un tasso di sconto cos basso, il risultato a cui egli giunge non sorprende, in quanto implica che il valore attuale dei costi di qualsiasi problema che persiste nel futuro
indipendentemente dalla sua entit avr un ingente valore attuale. Se Stern avesse scelto un tasso di sconto vicino ai tassi di rendimento di mercato, le sue conclusioni sarebbero state completamente diverse. Come ha fatto notare leconomista Weitzman (2007,
p. 705):
Non esagerato dire che la maggiore incertezza in materia di economia del cambiamento
climatico quella riguardo al tasso di sconto da utilizzare nel processo di attualizzazione. In
un modo o nellaltro, questo piccolo segreto noto agli esperti di economia del cambiamento climatico, ma necessario che sia meglio compreso dagli economisti in generale.
Prezzo ombra
Il costo marginale sociale
di un bene che si pu
stimare a partire dai
prezzi di mercato.
costo marginale sociale,6 vediamo come si pu ricorrere al prezzo ombra che, pur divergendo dai prezzi di mercato, pu essere stimato a partire da questi. In generale il prezzo
ombra dipende dal modo in cui leconomia risponde agli interventi statali.
Monopolio. In Sudafrica la birra viene prodotta in un mercato di monopolio dominato
dalla societ South African Breweries, Ltd. Proviamo a immaginare che il Ministero
dellIstruzione voglia acquistare della birra per condurre un esperimento controllato
volto a stabilire limpatto del consumo della birra sul rendimento degli studenti universitari. In quale modo lanalisi costi-benefici di questo progetto dovrebbe considerare il
fatto che questo input prodotto in condizioni di monopolio?
Ricordiamo che in regime di monopolio il prezzo superiore al costo marginale
(Capitolo 3). Lo Stato dovrebbe valutare linput al prezzo di mercato (che misura il suo
valore per i consumatori) o al suo costo marginale di produzione (che misura il valore
marginale delle risorse utilizzate nella sua produzione)? La risposta dipende dagli effetti
dellacquisto dello Stato sul mercato. Se si prevede che la produzione dellinput aumenter esattamente di una quantit pari a quella usata per il progetto, il costo opportunit
sociale pari al valore delle risorse usate nella produzione extra, ossia al costo marginale di produzione. Se invece non viene aumentata la produzione di questo input, significa
che lo Stato utilizzer questo input riducendo quello a disposizione dei privati, per i quali
il valore dellinput correttamente misurato dal prezzo di domanda. Se si pensa a una
combinazione delle due risposte, la media ponderata del prezzo e del costo marginale pu
essere la misura adeguata. Si noti lanalogia al problema gi affrontato relativo al tasso
di sconto.
Imposte. Se un input soggetto alle imposte sulla vendita, il prezzo riscosso dal produttore inferiore al prezzo pagato dallacquirente, perch una parte del prezzo di acquisto
destinata al fisco. Quando lo Stato acquista un input soggetto alle imposte di vendita
nel calcolo del costo si deve utilizzare il prezzo pagato dal produttore o quello pagato dallacquirente?
Il principio lo stesso del caso precedente. Se si prevede che la produzione aumenti,
allora giusto fare ricorso al prezzo al consumo, se invece si prevede che la produzione
rimanga costante si dovrebbe far riferimento al prezzo di produzione. Per combinare i due
prezzi necessario effettuare una media ponderata.
Disoccupazione. Se per un progetto del settore pubblico si assume un lavoratore del settore privato, il costo opportunit di questo lavoratore pari al salario che guadagnava nel
settore privato. Le cose diventano pi complesse quando si assume qualcuno che in quel
momento involontariamente disoccupato. Infatti, assumere un lavoratore disoccupato
non diminuisce loutput e il salario pagato non rappresenta un costo opportunit. Questo
problema superato se si presume che il valore del lavoratore assunto sia rappresentato
dal tempo libero che questi consuma, valore presumibilmente basso se la disoccupazione involontaria.
Rimangono, comunque, due complicazioni: (1) se il Governo segue una politica di stabilizzazione mantenendo un tasso di occupazione costante, assumere un lavoratore disoccupato pu comportare la riduzione delloccupazione e delloutput altrove. In questo caso
il costo sociale del lavoratore rappresentato dal suo salario. (2) Anche se il lavoratore
involontariamente disoccupato quando inizia il progetto, non detto che lo sarebbe stato
necessariamente per tutto il periodo di esecuzione e, comunque, prevedere le prospettive
di occupazione future di un individuo difficile. Alla luce dellattuale mancanza di consenso sulle cause e sulla natura della disoccupazione, il costo delle risorse disoccupate
resta un problema senza soluzione convincente, anche se utilizzare il salario corrente
probabilmente lapprossimazione migliore.
Figura 13.1
Oa
2,89
1,35
O'a
Variazione del
surplus del
consumatore.
Un progetto di
irrigazione da parte
del settore pubblico
comporta la
riduzione dei costi
di produzione di
avocado, spostando
la curva di offerta a
O'a. La riduzione del
prezzo fa
aumentare il surplus
del consumatore
della superficie
bcgd.
Da
A0
A1
Chili di avocado allanno
Analogamente, se vi fosse chiesto qual il valore della vostra vita nessuno si stupirebbe
se rispondeste che infinito. Una posizione simile, per, difficile da considerare in un
contesto di analisi costi-benefici. Se il valore della vita infinito, qualunque progetto che
salvi anche una sola vita ha un valore attuale infinitamente alto: ci non consente di stabilire in alcun modo lammissibilit dei progetti. Se tutte le autostrade fossero a quattro
to, ma allo stesso tempo, probabilmente, crescono i profitti di ristoranti, alberghi e aree
di servizio locali, che a loro volta possono far aumentare i profitti nei settori alimentare,
della biancheria da letto e della produzione di carburanti e cos via. Insomma, considerando come benefici tutti i possibili effetti secondari facile ottenere un valore attuale
positivo per qualunque progetto.
Ma un progetto pu produrre profitti e perdite: dopo aver costruito la strada, i profitti delle ferrovie diminuiranno perch molti utenti preferiranno utilizzare lauto e un maggior uso di auto pu portare a un aumento del costo della benzina, diminuendo il benessere di molti consumatori di questo bene. In breve, il trucco della reazione a catena sta
nel conteggiare come benefici effetti che in realt sono trasferimenti di reddito.
Criterio di Hicks-Kaldor
Un progetto dovrebbe
essere realizzato soltanto se
presenta un valore attuale
netto positivo,
indipendentemente dalle
conseguenze in termini di
distribuzione.
Sinora non abbiamo considerato gli effetti distributivi dei progetti pubblici. Nel settore
privato normalmente non si d alcun peso a chi gode i benefici e chi sopporta i costi di
un progetto. Alcuni economisti ritengono che si possa mantenere lo stesso punto di vista
anche analizzando i progetti pubblici e quindi se il valore attuale di un progetto positivo bisogna portarlo avanti, indipendentemente da chi ci guadagna e chi ci perde. Una
delle argomentazioni con cui si sostiene questa tesi che fintanto che il valore attuale
positivo chi guadagna potrebbe compensare chi perde e godere ancora di un aumento
netto di utilit.
Secondo questo criterio, denominato criterio di Hicks-Kaldor,7 per valutare un progetto bisogna verificare se vi sia o meno un potenziale miglioramento paretiano. La compensazione non necessariamente deve esserci, perch questo criterio ammette la possibi-
lit di imporre i costi per alcuni membri della societ se ci procura maggiori benefici
per altri individui. Ossia se i benefici netti sono positivi.
Altri sostengono che le implicazioni distributive di un progetto dovrebbero essere
tenute in considerazione perch il fine dello Stato non il profitto, ma massimizzare il
benessere sociale. In questa prospettiva si pu pensare che lo Stato riesca a correggere la
distribuzione del reddito prima dellesecuzione di qualsiasi progetto pubblico, di modo
che chi esegue lanalisi costi-benefici debba solo preoccuparsi di calcolare i valori attuali. chiaro che in realt le cose non sono cos semplici, perch lo Stato non ha n il potere n la capacit di ridistribuire il reddito in modo ottimale.
Supponiamo che un politico ritenga che una certa fascia di popolazione meriti una particolare attenzione. Di questo si pu tener conto presumendo che un beneficio per un
membro di questo gruppo valga pi di un beneficio per altri. In questa prospettiva saranno privilegiati i progetti che procurano benefici al gruppo protetto. A questo proposito
non va dimenticato che, sebbene gran parte del dibattito sui problemi distributivi sia centrato sul reddito come indicatore fondamentale per confrontare il benessere delle persone, sicuramente la definizione degli standard di vita dipende da un complesso di caratteristiche individuali quali la razza, lo stato di salute e il sesso ecc.
Una volta stabilito il criterio per definire lappartenenza a quel gruppo, bisogna affrontare la questione di quale sia precisamente il peso dei benefici per i membri di quel gruppo rispetto al resto della societ. Per esempio, un euro per una persona povera vale il doppio di un euro destinato a una persona ricca o vale 50 volte tanto? La risposta a domande
simili dipende da giudizi di valore. In tal caso tutto ci che si pu fare indurre il politico a dichiarare apertamente il proprio giudizio di valore e a capirne le implicazioni.
Introducendo considerazioni distributive vi il pericolo che le istanze politiche dominino lanalisi costi-benefici generando un valore attuale positivo per qualunque progetto,
indipendentemente dalla sua efficienza. Inoltre, queste considerazioni aumentano sostanzialmente la necessit di informazioni, dato che in tal caso non si devono valutare solo
costi e benefici ma anche come essi siano distribuiti nella popolazione.
Lo studente che non abbia ben chiara questa affermazione pu tornare allAppendice 9.1.
Equivalente certo
Somma certa che un
individuo sarebbe disposto
a scambiare con un flusso di
esiti incerti generati da un
progetto.
Questo anche il motivo per cui nel caso in cui i benef ici o costi di un progetto siano a
rischio devono essere convertiti in equivalenti certi, ossia nella somma certa che gli
individui sono disposti a scambiare con un flusso di esiti incerti generati da un progetto. Per calcolare lequivalente certo necessario raccogliere informazioni sia sulla
distribuzione dei rendimenti del progetto sia su quanto siano avverse al rischio le persone interessate. Il metodo di calcolo dellequivalente certo illustrato in appendice al
Capitolo 10.
Il calcolo degli equivalenti certi presuppone la conoscenza della distribuzione casuale dei costi e dei benef ici, che in alcuni casi si pu prevedere in modo abbastanza corretto. Per esempio, nel caso di una diga, i dati tecnici e climatici potrebbero essere utilizzati per calcolare la riduzione delle probabilit di inondazione. Altre volte, per, diff icile stabilire la probabilit degli esiti perch le esperienze precedenti sono troppo scarse: per esempio, sar diff icile stabilire la probabilit del cattivo funzionamento di un
reattore nucleare, come sar diff icile conoscere le probabilit di eff icacia di un nuovo
vaccino anti-AIDS. Come sempre la cosa migliore che si pu fare rendere esplicite le
assunzioni dellanalisi e stabilire in che misura i risultati mutano al mutare di queste
assunzioni.
Riepilogo
Lanalisi costi-benefici uno strumento
delleconomia del benessere per valutare progetti
alternativi.
Lanalisi costi-benefici considera i benefici netti
ottenuti nel tempo. Per poterli confrontare tra loro
necessario calcolare il valore attuale di tutti i
benefici netti futuri.
Esistono altri metodi (tasso interno di
rendimento, rapporto costi-benefici) che per
possono condurre a conclusioni contrastanti.
Nellanalisi costi-benefici la scelta del tasso di
sconto cruciale. Nellanalisi per il settore
pubblico esistono tre misure possibili: il tasso di
rendimento lordo del settore privato, una media
ponderata dei tassi di rendimento lordo e netto
del settore privato e il tasso sociale di sconto.
La scelta dipende dallattivit privata da cui sono
state sottratte le risorse (investimenti o consumi)
e da quanto il mercato privato riflette le
preferenze della societ.
Il calcolo di costi e benefici dei progetti pubblici
deve tenere conto di diversi aspetti:
i prezzi di mercato sono un valido riferimento
quando vi siano fondate ragioni per credere
che derivino dai costi marginali;
i prezzi ombra adeguano i prezzi di mercato
correggendo le deviazioni dai costi sociali
marginali dovuti alle imperfezioni del
mercato;
se la manodopera disoccupata e rimarr tale
per tutta la durata del progetto il costo
opportunit basso, ma prevedere la
disoccupazione difficile;
se progetti statali di vasta portata mutano i
prezzi di equilibrio, si pu ricorrere al surplus
del consumatore per misurarne gli effetti sugli
individui;
Domande di riepilogo
13.1 Se foste a capo del Governo, cerchereste di
stabilire se redditizio produrre pigiami per
bambini con materiale ignifugo, o imporreste ai
produttori di farlo comunque? Avreste a cuore la
condizione dei produttori di culle, che si
lamentano del costo ingente richiesto per
riavvicinare le assicelle protettive? (Herbert,
1995). Come rispondereste a queste domande?
13.2 Un progetto di investimento produce un
beneficio annuo di 25 euro, a partire dal
prossimo anno e per sempre. Qual il valore
attuale dei benefici se il tasso di interesse il
10%? [Suggerimento: la serie infinita x + x2 +
x3 + somma a (1 x).]
13.3 Spendendo 1000 euro oggi si ottiene un
beneficio annuo di 80 euro, a partire dal
prossimo anno e per sempre. Non c
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