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PER RIDURRE LA DIPENDENZA DELL'ENERGIA ELETTRICA DAI COMBUSTIBILI FOSSILI *

- Nota Breve presentata da Riccardo Sersale nella seduta dellAccademia Pontaniana il 31/01/2013
La crescita dei consumi energetici a livello mondiale, unitamente allaumento del costo del petrolio
ed alla costante preoccupazione per il riscaldamento del Pianeta, richiamano lattenzione su di una
pi puntuale utilizzazione delle fonti energetiche rinnovabili. Energia idraulica, geotermica per usi
elettrici e termici, solare termico e fotovoltaico, biomasse e biogas ed altro sono sotto esame.
Nel Libro Bianco: Una politica energetica per l'Unione Europea1, la Commissione si impegnata
ad una crescita annuale di tali fonti, con sensibili ricadute sulla riduzione delle emissioni di biossido
di carbonio. Secondo lIstituto tedesco che si occupa di rinnovabili, di efficienza energetica e di
inquinamento2 nel 2011 le emissioni di CO2 in tutto il mondo hanno toccato i 34 miliardi di
tonnellate, il dato peggiore da sempre. Al primo posto, per volume di emissioni, ancora una volta
c la Cina, con 8,9 miliardi di tonnellate. Seguono Stati Uniti con 6 miliardi di tonn., lIndia con
1,8 miliardi di tonn., la Russia con 1,7 miliardi di tonn., il Giappone con 1,3 miliardi di tonn., la
Germania con 804 milioni di tonn. Soltanto Stati Uniti, Russia e Germania hanno ridotto le proprie
emissioni rispetto al precedente anno. La produzione media pro-capite di CO 2 prossima a 5
tonnellate/anno.
Per contenere il riscaldamento globale, la quota pro-capite dovrebbe scendere ad 1/5. Gli oceani,
unitamente al patrimonio forestale, costituiscono i polmoni verdi per la trattenuta di CO 2, ma
lassorbimento assolutamente insufficiente se posto in relazione alle quantit emesse. Queste
allarmanti considerazioni sollecitano linvestimento in nuove tecnologie che consentano di
abbassare la dipendenza dellenergia elettrica dai combustibili fossili, poich la generazione di
energia termoelettrica figura ai primi posti nella produzione di emissioni di CO2.
Le energie rinnovabili si presentano attraenti anche sotto il profilo occupazionale. Le migliori
prospettive vengono infatti dal settore energetico. Secondo il Rapporto Energy (Revolution) 3, quasi
mezzo milione di posti .di lavoro sono previsti in pi in Europa entro il 2020, se le rinnovabili e
lefficienza energetica diventeranno realmente soggetti prioritari. Le rinnovabili sono in Europa la
fonte energetica che pi cresce, grazie, in parte, agli obiettivi europei prefissati. Il Rapporto Green
Italy 20124, redatto con il patrocinio dei Ministeri dellAmbiente e dello Sviluppo Economico, ha
** La nota fu presentata nella seduta dellAccademia Pontaniana il 31/01/2013, in assenza dellautore, dal
Presidente Carlo Sbordone. Scomparso il Socio Sersale, al momento della raccolta dei testi per la
preparazione del volume degli Atti dellannata 2013, non si trov traccia del lavoro, che si credette perduto.
Quasi un anno dopo se ne rinvenuta una copia cartacea, da cui stato desunto il testo qui presentato, che
quindi lultimo scritto dal compianto Socio Sersale, a testimonianza di una vita dedicata alla studio e alla
diffusione della conoscenza.
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posto in luce che il 23,6% delle imprese italiane punta sulla Green Economy' per superare la crisi
e che il 38,2% delle assunzioni si registra nei settori verdi dell'economia.
Passiamo ora ad esaminare la situazione in fatto di energie rinnovabili.

Solare fotovoltaico
L'ERIA5 ha affermato che nel 2030 un quarto dellenergia elettrica necessaria alle popolazioni
europee verr prodotta dal solare fotovoltaico. Viene stimato che si potr fornire 18% di elettricit
nel 2020 ed il 15% nel 2030. A ci contribuir la riduzione dei costi. Nel segmento residenziale
ogni watt costa oggi 2,31 Euro; entro dieci anni il costo potrebbe scendere ad 1,30 Euro.
C l'esempio dei pannelli solari che sono scesi dai 20mila Euro per 3 kW di dieci anni fa, ai 6mila
di oggi e si prevede che nel 2020 scenderanno a 4mila cinquecento 6. Nel nostro Paese il 25,5% di
energia elettrica viene ottenuta da rinnovabili. La fonte principale la idrica, con 66,4%, seguita da
biomasse, con 12,3%, eolico con 11,9%, geotermico con 7% e fotovoltaico con 2,5%.
La maggior percentuale di rinnovabili si registra nella Valle dAosta, in Trentino, Umbria,
Basilicata7. LItalia, con una capacit di generazione di energia elettrica da acqua, sole, vento, calore
della Terra, pari a circa 21 miliardi di kWh, una disponibilit sufficiente a soddisfare i consumi di
oltre 7,5 milioni di famiglie e di evitare limmissione nellatmosfera di 15,5 milioni di tonn. di CO 2,
il secondo Paese al mondo in termini di rinnovabili 8. ENEL Green Power allavanguardia a
livello mondiale, con circa 600 impianti operativi in sedici Paesi europei e nel continente
americano, una generazione di circa 21 miliardi di kWh ed investimenti di circa 5 miliardi di Euro
entro il 20148. Per nuova potenza installata proveniente da fotovoltaico, si valuta che circa 1000
MW di nuova capacit siano stati installati ad oggi dal 2009. Rispetto alla potenza complessiva
installata, circa la met, ossia 2650 MW, opera nel nostro Paese e produce pi o meno 12milioni di
kWh, corrispondenti ai consumi annuali di 4,5 milioni di famiglie italiane, gli abitanti di Roma e
Milano, evitando limmissione di oltre 7 milioni di tonnellate/anno di CO 2. In Sicilia, a Catania,
sorger una grande fabbrica di pannelli fotovoltaici. Inoltre Green Power, STM Microelectronics e
Sharp realizzeranno un impianto fotovoltaico con capacit produttiva di 160 MW/anno, che
richieder un investimento di 320 milioni di Euro. Il capoluogo etneo ospiter anche un Centro di
Ricerca ENEL (Conphoebus), interamente dedicato alle fonti rinnovabili ed al risparmio energetico.
Solare termico
Nel 2010 l'Italia si confermata il primo Paese europeo nel solare termico, con 400mila m 2 di
collettori, per un volume di affari di 500 milioni di Euro 9. Inoltre, a fronte di un mercato europeo
sceso del 14%, il solare termico italiano cresce ancora del 3%.
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Energia eolica
La produzione di energia eolica nel mondo in continua espansione. Nel primo semestre 2011
aumentata di 18,4 GW, portando la capacit globale installata a 215 GW. Loccupazione mondiale
legata allo sviluppo delle tecnologie eoliche stimata in 650mila addetti per un mercato globale
pari a 54 milioni di Euro10. I primi cinque mercati a livello mondiale sono: Cina, USA, Germania,
Spagna, India. LItalia al sesto posto, con il 6,4%, con una produzione energetica mondiale da
fonte eolica di 7250 MW. La regione con maggiore potenza eolica installata la Sicilia, seguita da
Puglia e Campania. Lambizioso traguardo riportato in un Rapporto redatto dallautorit cinese che
si occupa della pianificazione industriale, propone la produzione di un milione di MW di energia
eolica entro il 205011. Prevede anche, per la met di questo secolo, la copertura eolica del 17% circa
della domanda elettrica del Paese. La Cina sarebbe pertanto in grado di praticare un taglio di
emissioni di circa 1.5 miliardi di tonn. di CO 2, prossime alle emissioni prodotte nel 2009 da Italia,
Francia, Germania. Il finanziamento del progetto richiede un investimento di oltre 12mila miliardi
di yuan (1350 miliardi di Euro).
Biocarburanti
La produzione totale nel 2009, di carburante verde, stimata in 3,7 miliardi di litri, contro 2;8 del
200812. La Francia rimane in vetta alla classifica, poich, da sola, ha prodotto 1/3 del quantitativo
europeo (1 miliardo 250mila litri). Al secondo posto, la Germania, con un aumento costante, di
circa il 32%. L'Italia, con un aumento del 20%, rimane allundicesimo posto fra i diciassette Paesi
europei produttori. Parallelamente allaumento, cresciuto anche il consumo: 4 miliardi e 278mila
litri di etanolo, rispetto ai 3 miliardi e 701mila del 2008. Nei campi italiani vi sono 18 milioni di
tonn. di scarti della produzione agricola che ogni anno potrebbero essere convertiti in 4,5 milioni di
tonnellate di bioetanolo. LUnione Europea ha stabilito che nel 2020 i biocarburanti dovrebbero
esser il 10% del totale ed il Gruppo Mossi & Ghisolfi (AL) si prepara a produrli sui campi italiani.
Al Governo non si chiedono sussidi, ma la redazione di un piano nazionale per i biocarburanti ed i
carburanti tradizionali.
Biomasse
Individuano un vastissimo insieme di prodotti organici che possono venir direttamente utilizzati
come combustibili, oppure convertiti in altre specie solide, liquide o gassose 13. Rivestono
particolare interesse poich partecipano con il 12,3% alla fornitura di energia elettrica, comportando
una riduzione di 230-360 milioni di tonn. di CO 2. Al vantaggio di costituire una risorsa reperibile a
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portata di mano, uniscono quella di non contribuire alleffetto serra, poich la quantit di CO 2 che
si libera nel corso della decomposizione della materia uguaglia pressappoco quella fissata nel corso
della formazione della biomassa. Attualmente il fabbisogno di energia della popolazione mondiale
solo piuttosto modestamente soddisfatto dall?utilizzazione di biomasse. Assai pi largamente sale
limpiego di biomasse nei Paesi in via di sviluppo, dove, per, si registrano bassissimi rendimenti di
conversione per effetto di adozione di tecnologie arretrate. Fra i processi di utilizzazione energetica
delle biomasse, la combustione senza dubbio il pi antico e pi maturo. Il potere calorifico
inferiore varia da 10.500 a 19.000 KJ/kg, in funzione del tipo di biomassa utilizzato, del contenuto
dumidit e della qualit delle ceneri.
Biogas
Notevole interesse riveste anche la produzione di biogas da rifiuti zootecnici, la cui enorme
quantit, valutabile in Italia ad alcune decine di milioni di tonn./anno, rende particolarmente pesante
il problema dello smaltimento, complicato dalle difficolt tecnico-economiche della depurazione.
Il trattamento degli scarichi in impianti di gestione anaerobica sembra interessante, poich consente
di ridurre di circa 90-95% il carico inquinante di tali rifiuti ed in pari tempo conseguire un
consistente recupero energetico. La digestione anaerobica, con relativa produzione di biogas, pu
anche esser con successo applicata a scarichi industriali altamente inquinanti e difficili da trattare,
come le acque reflue provenienti dalle distillerie.
Conclusioni
La cruciale situazione che si viene determinando per effetto di uneccessiva dipendenza del
fabbisogno energetico dallenergia termoelettrica, con pericolose ricadute sulla conservazione
dellambiente, impone un pi ragionevole equilibrio sullutilizzazione delle fonti energetiche.
pertanto imperativo un maggiore coinvolgimento delle energie rinnovabili nella domanda
energetica delle popolazioni ed un potenziamento degli investimenti rivolti a favorire, in particolare,
le tecnologie che mettono a frutto il solare e leolico.
Bibliografia
1.ENEA. Libro bianco per la valorizzazione delle fonti rinnovabili. Roma (1999).
2.

Renewable Energy Industry Institute (2011).

3.

Energy Revolution. Centro Nazionale Tedesco per l'Aerospazio, l'Energia, ed i Trasporti.

4.

Unioncamere e Fondazione Symbola (2012).

5.

European Photovoltaic Industry Association (2012).


4

6.

Famiglia Cristiana,44, 107 (2012).

7.

Famiglia Cristiana, 5, Gennaio (2012).

8.

Famiglia Cristiana, 42, 66 (2010).

9.

Chiaroni D., Energy and Strategy Group. Politecnico di Milano.

10. Global Wind Energy Council.


11. Famiglia Cristiana, 46, 121 (2011).
12. European Bioethanol Fuel Association.
13. Sersale R., Biomassa: una risorsa scarsamente utilizzata a fini energetici. Atti Accad.
Pontaniana, Napoli, 55, 173 (2006).

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