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2.
Il comportamento: ci consente di osservare le azioni rivelatrici di altri individui che,
come abbiamo ragione di credere, sono anche essi dotati di una mente cosciente.
3.
Gli eventi cerebrali: la prospettiva del cervello, che ci permette di studiare alcuni aspetti
della funzione cerebrale in individui nei quali si presume lassenza o la presenza di stati mentali
coscienti.
Il quadro concettuale deve stabilire un nesso fra il comportamento, la mente e gli eventi
cerebrali. Iato fra eventi cerebrali ed esame introspettivo. Per colmare questo abisso bisogna
introdurre una quarta prospettiva.
Quarta prospettiva
La quarta prospettiva ipotetica ed una congettura.
Bisogna ricercare i precursori del s e della coscienza nel passato evolutivo.
Si basa su dati attinti dalla biologia evolutiva e dalla neurobiologia.
Ci impone di percorrere gradualmente la storia evolutiva, prendere nota delle piccole
modificazioni progressive che interessano il sistema nervoso e metterle in relazione con
lemergere progressivo del comportamento, della mente e del s.
Richiede una ipotesi di lavoro interna: che gli eventi mentali siano equivalenti a certi tipi di
eventi cerebrali. Certo, lattivit mentale causata da eventi cerebrali che la precedono, ma in
ultima analisi gli eventi mentali corrispondono a particolari stati dei circuiti cerebrali. Alcune
configurazioni neurali sono simultaneamente immagini mentali.
Grazie alla quarta prospettiva si pu formulare lipotesi per cui la coscienza un prodotto
dellevoluzione.
Il corpo fondamento della mente dotata di coscienza.
Mente: La mente emerge quando lattivit dei piccoli circuiti viene organizzata in grandi reti
dando luogo a configurazioni temporanee, le quali rappresentano oggetti ed eventi che si
trovano fuori dal cervello, nel corpo o nel mondo esterno. Alcune configurazioni, per,
rappresentano anche lelaborazione da parte del cervello di altre configurazioni. Il termine
mappa si applica a tutte queste rappresentazioni. Il cervello traccia delle mappe sia del mondo
esterno che dei propri processi. Nella nostra mente queste mappe vengono esperite come
immagini e per immagine qui si intende non solo la modalit visiva ma a qualsiasi canale
sensoriale: uditivo, olfattivo, tattile, ecc. La nostra mente un archivio immenso di immagini.
La coscienza e il processo del s: il proto-s, il s nucleare e il s autobiografico
Il s scaturisce dallevoluzione del cervello.
Le strutture fondamentali che creano le mappe del corpo e le immagini sono localizzate a un
livello subcorticale, nel tronco encefalico superiore, quindi il cervello comincia a costruire
una mente cosciente nel tronco encefalico.
Le speciali immagini mentali del corpo, costituiscono il proto-s, che prefigura il s a venire.
La coscienza ha inizio quando il s affiora alla mente, ossia quando il cervello aggiunge alla
miscela della mente un processo del s, dapprima modesto, poi pi robusto.
Il s viene costruito in passaggi distinti.
Il primo passo la genesi del proto-s che genera i sentimenti primordiali che sono la
percezione delle emozioni universali.
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Nei cervelli in grado di rappresentare gli stati interni sotto forma di mappe, cervelli dotati di
mente e coscienza, i parametri associati allintervallo omeostatico corrispondono a livelli di
elaborazione cosciente allesperienza del dolore e del piacere. Successivamente, nei cervelli
capaci di linguaggio, quelle esperienze possono ricevere etichette linguistiche specifiche, cos da
poter essere chiamate con il loro nome: piacere, benessere, disagio, dolore.
La gestione e la salvaguardia della vita la fondamentale premessa del valore biologico, il
quale ha influenzato levoluzione delle strutture cerebrali e influenza quasi ogni livello
delle operazioni del singolo cervello.
Il valore biologico si esprime in modo semplice, per esempio nella liberazione di molecole
associate a ricompense e punizioni, oppure in modo pi elaborato, per esempio nel caso delle
nostre emozioni sociali e nel ragionamento sofisticato. Il valore biologico guida e caratterizza
in modo naturale quasi tutto ci che accade nel nostro cervello, dotato in modo tanto
vistoso di mente e coscienza.
Per stabilire come mai assegniamo un valore agli oggetti e spiegare la scelta del metro di cui ci
serviamo per farlo, necessario il riconoscimento di questi due problemi: la conservazione della
vita e i bisogni che ne discendono.
Il valore indissolubilmente legato al bisogno e il bisogno alla vita. Nelle quotidiane attivit
sociali e culturali noi formuliamo valutazioni che hanno una connessione diretta o indiretta con
lomeostasi.
Nel corso dellevoluzione, i programmi alla base dellomeostasi diventano sempre pi
complessi. Questi programmi pi complessi divennero ci che oggi noi conosciamo come
impulsi, motivazioni ed emozioni.
Legame fra omeostasi, valore e coscienza
Noi attribuiamo maggior valore a oggetti e azioni che inducono una regolazione ottimale dei
processi vitali. Nella mente cosciente, gli intervalli ottimali si esprimono come sentimenti
piacevoli; gli intervalli pericolosi come sentimenti non troppo piacevoli o addirittura dolorosi.
Quindi, se il mio stato vitale diventa inefficiente e disorganizzato, vero e proprio presagio di
malattia, percepisco sentimenti negativi. Lo stato vitale inefficiente e disorganizzato il
substrato dei sentimenti negativi. Lo stato vitale armonioso ed efficiente costituisce il substrato
dei sentimenti positivi. La coscienza scaturisce dal miglioramento che essa comporta nella
regolazione dei processi vitali in ambienti sempre pi complessi. Una volta emersa la mente, la
regolazione automatica dei processi vitali risult ottimizzata.
Per esempio, quando un dato tessuto sta rischiando la propria salute a causa di un livello
pericolosamente basso di nutrienti, negli organismi dotati di cervello questultimo rileva il
cambiamento e determina lentit del bisogno e lurgenza con cui il cambiamento deve essere
corretto. Questo accade in modo inconscio. Nei cervelli dotati di mente e di coscienza, lo stato
corrispondente a questa informazione pu diventare conscio. Se e quando ci accade, il soggetto
sperimenta un sentimento negativo che pu spaziare dal disagio al dolore. Con o senza coscienza
del processo, lorganismo intraprende una catena di risposte correttive chimiche e neurali. Nel
caso del cervello cosciente, la conseguenza non la mera riduzione di unesperienza negativa
qual il dolore: anche da un lato la riduzione di unesperienza negativa qual il dolore e
dallaltro una esperienza di piacere/ricompensa.
Questultima deriva in parte dallo stato favorevole alla vita ora probabilmente raggiunto dal
tessuto.
La comparsa di strutture cerebrali in grado di rilevare la probabile erogazione di stimoli positivi
(benefici) o negativi (minacce) ebbe anche essa la sua importanza. Specificamente, oltre a
rivelare stimoli positivi e negativi in quanto tali, il cervello cominci a servirsi di indizi per
prevederne lerogazione. Segnalando larrivo di stimoli positivi mediante la liberazione di
molecole come la dopamina e lossitocina; oppure, in caso contrario, segnalando minacce
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incombenti con il fattore di rilascio del cortisolo o con la prolattina. La liberazione di queste
molecole, a sua volta, ottimizza il comportamento necessario per ottenere, o evitare, lerogazione
dello stimolo. Il cervello pu anche usare molecole per segnalare un indizio non corretto (un
errore di previsione); distingue larrivo di un oggetto atteso con quello di un oggetto inatteso con
diversi gradi di intensit di scarica neuronale e con la corrispondente liberazione di una molecola
(la dopamina).
La coscienza ha aumentato ladattabilit, ha consentito ai suoi beneficiari di creare nuove
soluzioni per i problemi legati alla vita e alla sopravvivenza e ha permesso di farlo in
qualsiasi ambiente concepibile. Quando il cervello degli esseri umani cominci a mettere
insieme la mente cosciente, passammo da una regolazione semplice, concentrata sulla
sopravvivenza dellorganismo, a forme di regolazione sempre pi ponderate, basate su una
mente dotata di identit e personalit e ora attivamente concentrata alla ricerca non pi della
mera sopravvivenza, ma di una collocazione allinterno di specifici intervalli di benessere.
Lintenzione di sopravvivere nella cellula eucariota e nella coscienza umana sono la stessa
identica cosa. La regolazione dei processi vitali alla radice di numerose questioni che
richiedono una spiegazione in un contesto biologico generale e umano in particolare, come
lesistenza del cervello, del dolore, del piacere, delle emozioni, dei sentimenti, i comportamenti
sociali, le religioni, le economie, i comportamenti morali, le leggi, la giustizia, la politica, larte
la tecnologia e la scienza. Il cervello esiste per gestire i processi vitali allinterno di un corpo.
Quali sono nel cervello, le possibili sedi della mente?
Oltre a gestire i processi vitali, il cervello umano ha la capacit di creare mappe di informazione
corrispondenti a immagini che si modificano in base al nostro movimento. Le aree corticali
creano mappe dettagliate, ma anche alcune strutture subcorticali (come ad esempio i corpi
genicolati, i collicoli, il nucleo del tratto solitario e il nucleo parabrachiale) sono in grado di
creare mappe. Gli studi recenti di neuroimmagine stanno cercando di indagare la relazione tra le
immagini cerebrali e gli oggetti che ne stimolano la creazione, anche se le immagini sono
necessariamente private in quanto disponibili soltanto nella mente in cui si formano. Le ricerche
di Damasio lo hanno portato a pensare non solo che le immagini della mente sono legate fra loro
in modo logico, ma soprattutto che si formano anche quando non siamo coscienti, influenzando
in qualche modo il nostro pensiero e le nostre azioni. In altri termini, le immagini sono basate
su cambiamenti che hanno luogo nel corpo e nel cervello durante linterazione fisica con un
oggetto. I segnali inviati dai sensori distribuiti nel corpo creano configurazioni neurali che
mappano linterazione dellorganismo con loggetto (p. 98).
La neurologia della mente
Che parti del cervello hanno a che fare con la mente e quali no? alcune regioni cerebrali non
sono implicati nei fondamentali processi di creazione della mente. Altre vi sono implicate a
livello indispensabile e altre coadiuvano la creazione della mente, eseguendo compiti che
implicano generazione di immagini e gestione del loro flusso.
Il midollo spinale non essenziale per i fondamentali processi di creazione della mente.
Infatti la perdita completa del midollo spinale d luogo a gravissimi deficit motori ma i processi
della mente non sono cancellati. Esentato anche il cervelletto, che ha un ruolo importante nel
coordinamento del movimento e nel modulare le emozioni. Neanche lippocampo coinvolto.
coinvolta la corteccia cerebrale: numerose regioni corticali sono inequivocabilmente
coinvolte nella formazione delle immagini poi contemplate e manipolate nella mente. Le prime
manifestazioni affiorano nel tronco encefalico in cui affiorano anche i primi sentimenti.
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Le neuroscienze hanno identificato diverse sostanze chimiche che sono associate a stati di
ricompensa e punizione e quindi, per estensione, al valore.
Alcuni nuclei cerebrali sintetizzano queste molecole e le inviano ad altre parti del cervello e al
resto del corpo. I nuclei cerebrali sono raggruppamenti di neuroni localizzati in regioni
subcorticali.
Che cosa induce i neuroni a liberare quelle molecole e cosa accade con la loro liberazione?
Dove si trova il motore dei sistemi di valore?che cosa mette in moto questo sofisticatissimo
macchinario? il valore ha a che fare con la sopravvivenza e nel caso degli esseri umani, con la
qualit della sopravvivenza e quindi con il benessere.
Ricompense e punizioni
Piano omeostatico: insieme di linee guida che lorganismo deve seguire per raggiungere i suoi
obiettivi.
Perch una certa azione sia realizzata in maniera efficiente e corretta, occorre che vi sia un
incentivo. Sono questi i complessi dispositivi che abbiamo chiamato ricompensa e punizione.
Nessuna di queste operazioni necessita di una mente, e meno che mai di una mente dotata di
coscienza.
Ricompense e punizioni sono somministrate in base allo schema del piano omeostatico, che ha
un protocollo di reazione. Tutta loperazione cieca, senza soggetto, proprio come le reti
geniche. Lassenza di mente e del s perfettamente compatibile con intenzioni e scopi
spontanei e impliciti. Lintenzione quella di conservare stato e struttura. Lo scopo quello di
sopravvivere.
Come si sviluppano gli incentivi?
Le mappe cerebrali degli stati in cui i parametri tissutali si discostano significativamente
dallintervallo omeostatico, andando in una direzione non favorevole alla sopravvivenza, sono
esperite con una qualit che abbiamo chiamato dolore e punizione. Allo stesso modo, quando i
tessuti operano nel settore pi favorevole dellintervallo omeostatico, le mappe cerebrali degli
stati corrispondenti sono esperite con una qualit che abbiamo chiamato piacere e ricompensa.
Gli agenti implicati in questa orchestrazione si chiamano ormoni e neuromodulatori.
Il cortisolo un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali. La sua azione principale consiste
nell'indurre un aumento della glicemia. Una ulteriore funzione, non meno importante, quella di
contrastare le infiammazioni, in quanto il cortisolo ha una azione anti-immunitaria: Cause
dellaumento: uso di alcuni farmaci, stress, gestazione, ipertiroidismo, scorretta alimentazione.
L'eccesso di quest'ormone viene detto ipercorticosurrenalismo, o ipercortisolismo, o sindrome di
Cushing, ha come sintomi stanchezza, osteoporosi, iperglicemia, diabete mellito tipo II, perdita
di tono muscolare e cutaneo, colite, gastrite, impotenza, perdita della libido, aumento della
pressione arteriosa e della concentrazione sanguigna di sodio, strie cutanee, depressione, apatia,
euforia, diminuzione della memoria.
Dopamina:
Stimoli che
producono
motivazione
e ricompensa (fisiologici
quali
il sesso, cibo buono, acqua, o artificiali come sostanze stupefacenti, o elettrici ma anche l'ascolto
della musica), stimolano parallelamente il rilascio di dopamina nel nucleus accumbens. Si visto
che bloccando il recettore D2, si ottiene ancora la liberazione di dopamina e la trasmissione del
piacere incrementa. Su questo principio si basa la cura della depressione, che consiste nel
bloccare il recettore D2 e fare liberare quanta pi dopamina possibile, per risollevare il tono
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