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sibilit capace di resistere al tecnicismo senzanima e di aprire al plenum di senso donato alla coscienza di ogni uomo. Lungi dal travisare
o dal racchiudere le potenzialit dellopera musicale, la lettura cristiana ne amplica il senso liberandolo da certi strangolamenti razionalistici o dagli ebbri eccessi di ben noti irrazionalismi. Il Logos dona e rispetta il logos, cos come la fede richiede e rispetta la ragione. a partire da questarmonia di fondo che san Tommaso ha potuto riprendere il celebre detto, attribuito allo pseudo-Ambrogio, omne verum
a quocumque dicatur a Spiritu Sancto est 3. In forza della circolarit
dei trascendentali dellessere (verum, bonum, pulchrum) e rispettivamente allinterpretazione della musica qui oerta possiamo dire che
anche ogni Bello, da chiunque sia rappresentato, viene dallo Spirito
Santo e lo Spirito Santo annuncia Cristo (cf. Gv 16,13-14). In questo modo, nellinterpretazione cristiana delle opere musicali, il rispetto per lintenzione dellautore unito ad una capacit di lettura che
libera lopera in direzione di potenzialit inedite e, al limite, divine
di senso. Capaci di risollevarci da quel cinismo della lettura proprio
di una cultura eccessivamente tecnica che, incosciente del nichilismo
di cui sammanta, troppo spesso languisce in quello che Paul Ricoeur
chiamava il deserto della critica4, impedendo ad innumerevoli frutti del genio umano di parlarci ancora in modo vitale.
in questa cornice che mi piace collocare le penetranti letture di
Chiara Bertoglio, frutto della contemplazione sullespressione musicata del Mistero che viene condivisa con grande libert e gioia. Noi
domenicani siamo abituati a vivere questa dinamica nella predicazione e, sempre con san Tommaso, diciamo: contemplari et contemplata aliis tradere.
Milano, 12 aprile 2009
Domenica di Pasqua nella Risurrezione del Signore
Prof. Fr. MARCO SALVIOLI O.P.
Studio Filosoco Domenicano
5
Note
S. Th. I, q. 39, a. 8, co.
Devo questosservazione a unintuizione di Giuseppe Barzaghi O.P. su Bach,
cf. Il dono delle lacrime, divina malinconia, in Bo7 di Avvenire, 14 agosto 2005 (ed.
Bologna).
3
Cf., tra gli altri luoghi, S. Th. I-II, q. 109, a. 1.
4
P. RICOEUR, Il simbolo d a pensare, ed. it. a cura di I. Bartoletti, Morcelliana,
Brescia 2002, p. 9.
1
2
Introduzione
sono sgorgate per me grandi ricchezze spirituali, artistiche ed umane. Se ne giova la spiritualit, che si abbellisce, si fa lieta, si completa ed umanizza a contatto con la bellezza dei suoni; se ne giova larte,
che sfronda il proprio narcisismo per diventare contemplazione del
trascendente; se ne giova la persona, che scopre la latente unitariet
delle proprie pi grandi aspirazioni, e diventa capace di maggior empatia nei confronti dei propri simili, nel momento in cui la sfera apparentemente astratta dellarte trova la concretezza di unincarnazione nel quotidiano.
Proprio nel desiderio di far conoscere tra loro i miei amici, ho
pensato quindi di raccogliere nelle pagine che seguiranno una serie
di passeggiate musicali e spirituali, alle quali invito cordialmente
anche il lettore. Si tratta di camminate di esplorazione, in cui mi avventuro, umilmente e gioiosamente, in alcuni degli sterminati sentieri potenzialmente insiti in capolavori della musica occidentale. Su di
essi si posa lo sguardo curioso ed aperto di chi desidera cogliere ogni
occasione per avvicinarsi al senso profondo ed ultimo dellesistenza;
lascolto musicale si fa icona dellascolto del Logos, che diviene a sua
volta accoglienza dellIncarnazione.
Ascolta, Israele : il comando dello shema, dello spalancare le porte
del proprio cuore tramite il senso delludito prelude al comandamento dellamore divino e dellamore del prossimo. Dallascolto del Bello musicale pu nascere una contemplazione assorta ed orante, che si
traduce in charitas se trova unadeguata disposizione dello spirito.
Percorrere i sentieri di cui le musiche di Bach, Hndel, Haydn,
Beethoven e Mussorgskij sono intessute diventa quindi quasi un pellegrinaggio: la gioia che nasce dallammirazione per i paesaggi musicali scaturiti dalla penna dei compositori si assomma alla felicit dellavvicinarsi alla Civitas Dei, tempio divino sfolgorante di bellezza.
Ancora una volta, quindi, le pagine che ho scritto sono quasi dei
diari di viaggio, dei giornali di bordo: resoconti di esperienze spirituali ed artistiche nei viaggi interiori compiuti in compagnia della fe8