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1 Raggruppamento Motorizzato
Se da questo capitolo l'individuazione delle grandi unit
(operative) non incontra difficolt, queste difficolt si riscontrano
invece nella composizione frammentaria dei reparti e nei cicli
operativi che vanno dal Cil, Corpo Italiano di Liberazione
(febbraio/marzo '44) ai Gruppi di combattimento (settembre '44
ma non entrano in linea che ai primi del '45 quando il conflitto
attenuato da uno degli inverni peggiori che si ricordino) che
chiudono il conflitto. Eventuali errori e/o omissioni non sono
quindi frutto della mia volont, ma di valutazione della maggior
parte delle fonti. Non si esclude di apportare modifiche quando a
suggerirle saranno navigatori in grado di dare pi che idonea
luce.
Uno dei primi atti politici del governo del Sud, insediato a Brindisi, fu la costituzione di un esercito e la successiva dichiarazione di
guerra, anche se tardiva, alla Germania in data 13 ottobre 1943, ad oltre un mese dall'armistizio o capitolazione. Il Re e Badoglio
speravano che con tale gesto l'Italia avrebbe potuto evitare le clausole severe della resa incondizionata e magari ottenere la qualifica
di alleata. Speranza vana: gli Alleati accettarono la partecipazione dell'Italia alla guerra come semplice cobelligerante. Intanto i
tedeschi coi quali non eravamo in guerra interpretavano a loro beneficio lo status dei "prigionieri" italiani che erano diventati degli
IMI (internati) senza alcun diritto. Per dichiarare guerra bisognava quindi farla e per farla occorreva un esercito, o almeno una
struttura che gli assomigliasse: Un ministro della guerra, Antonio Sorice fino al 11/2/44, uno stato maggiore con un capo (Vittorio
Ambrosio fino al 18/11/43 poi Messe) etc.. l'avevamo fino ai reparti operativi che stringi stringi non erano molti e qualificati. Il tutti
a casa di settembre aveva scompaginato le fila e di grandi afflati liberatori non si vedeva ombra. Nel Sud i nostri o erano prigionieri
degli alleati perch presi con le armi in mano o capitati li, dopo il 25 luglio, dalle pi strane unit (defilati in Puglia e Basilicata ma
anche nell'interno di Calabria e Campania) e che non avevano visto gli americani se non nei vecchi giornali luce. Il meglio
dell'esercito si era perso in Africa e in Russia. Il trovarsi l era stato per una serie di battaglioni d'Istruzione nati con una circolare
(10960) del 15 giugno 1941 istituiti per i corsi sottufficiali. A questi si affiancavano quelli per Auc (allievo ufficiale di complemento)
in cui gli allevi, dopo il primo esame da caporale, passavano ai reggimenti e in 6 mesi diventavano sergenti Auc (poi Ufficiali se
ritenuti idonei al nono mese). Non era poi finita (dopo 18 mesi di cui 9 da ufficiale) perch in guerra non esiste congedo. Erano
presenti in Puglia alla data del 8 settembre 1943 il VII Btg. a Foggia, il IX a difesa dell'aeroporto di Grottaglie (dipendente da 7a
armata in Sardegna !!! ma l'unit superiore era la div. Piceno), XVII (Gioia del Colle) e il LI e LII battaglione d'istruzione (a
Mesagne aeroporto S. Vito dei Normanni)). Altri reggimenti (Il 67 Reggimento Legnano, in trasferimento col gemello 68 dalla sede di
Bologna alla data dell8 settembre, attuava schieramenti difensivi a Francavilla, a Brindisi, a Fasano e a S. Vito che lo mettevano subito di
fronte a un nuovo ma conosciuto nemico) e divisioni costiere erano presenti un p dappertutto o in arrivo in quei concitati giorni. Non
faremo in questa sede una disamina di tutti i complessi minori che rimandiamo al capitolo del C.I.L. (44) Naturalmente erano
presenti anche i tedeschi.
Il LI btg. BERSAGLIERI svolse la sua attivit a Racizze di Castelnuovo dIstria (circ. 10960 del 15/6/41 e quindi, da novembre, su
ordine dello S.M.R.E., si trasfer a Marostica (VI); qui termin il 1 corso per allievi comandanti di squadra (sergenti). Con linizio
del nuovo anno didattico i corsi non furono pi dedicati alla preparazione dei graduati di truppa bens dei sottoufficiali A.U.C.
(come visto sopra) sino allultimo corso, iniziato nel febbraio 1943, che avrebbe visto il Battaglione del T. Col. S.P.E. Domenico
Trapani lasciare il 5 luglio 1943 la sede di Marostica per Bari Palese. Il battaglione era costituito su 2 cp ciclisti e una moto oltre la
cp. comando. L'annuncio dell'Armistizio avvenne con gli allievi gi fuori per la libera uscita. Quelli rimasti in caserma furono
allertati e pattuglie uscirono per evitare colpi di mano dei tedeschi e per recuperare gli allievi. Dopo le vicende gi narrate nel
capitolo la "liberazione di Bari" gli allievi o quanto restava dopo le defezioni (non molte) e il disarmo del XVII (Gioia del
Colle)con la fuga del comandante, familiarizzarono con gli alleati (nuovi arrivati in pochi giorni, 9 sera a Taranto Operazione
Slapstick 4th Parachute Brigade) e i nuovi vertici del Regno sfascistizzato. Il 26 settembre Umberto di Savoia, si dice anche lui con
la fascia nera alla divisa, pass in rivista il LI ed annunci di aver ottenuto dagli alleati la nostra entrata in guerra al loro fianco.
Due giorni dopo a S. Pietro Vernotico nasce il raggruppamento motorizzato al comando del Gen. Vincenzo Dapino, 50enne torinese
che aveva iniziato la sua carriera militare in Libia nel 1912.
Il I Raggruppamento motorizzato (dizione eufemistica per dire che avevano i camion) strutturato su I Btg/67 fanteria Legnano, I/93
Messina (arrivato integro dalla Jugoslavia il 18 settembre) e LI Bersaglieri Auc. - 11 artiglieria Mantova su 4 gruppi (2 da 75/18 e 2 da
100/22 e 105/28), batteria contraerea, V Btg controcarri Piceno con 2 cp da 47/32 e 1 cp carri L3/35 lanciafiamme (che verr sciolta)
+ genio e e sussistenza.
Le divisioni Piceno e Mantova (vedi nel '44 Gruppi di comb... la genesi delle Unit che evitarono lo sfacelo dell'Armistizio) erano dislocate nel Sud e
non erano state che marginalmente coinvolte negli scontri. Verso la fine di ottobre vennero assegnati anche il 34 Nucleo chirurgico
e il 244 ospedale da campo sempre provenienti dalla divisione Legnano. Gli equipaggiamenti e larmamento erano quelli standard
del Regio Esercito. Nel mese di novembre '43 il reparto fu messo a disposizione del II Corpo dArmata del generale Keyes ( 3 e la
36 divisione di fanteria USA) della V Armata Americana. Ma gli italiani continuavano a soffrire di grossi handicap rilevati anche
dal nuovo Capo di S.M. Giovanni Messe. Gi all'inizio del '43 i magazzini del Regio
Esercito non erano particolarmente forniti: dopo un altro anno, senza
approvvigionamenti da parte delle industrie (rimaste nelle zone d'Italia occupate dai
tedeschi), la situazione era desolante; oltretutto l'equipaggiamento del soldato
italiano durante la II G.M. era sensibilmente inferiore, per qualit e quantit, a
quello degli altri belligeranti, figuriamoci dei tedeschi.
Citiamo in corsivo blu dal libro "Ci riconosceremo sempre fratelli" diario di Gino Damiani scritto dal figlio
Ernesto NordPress Ed. Chiari Bs. http://digilander.libero.it/freetime1836/libri/libri23.htm . L'argomento dei
IL RAGGRUPPAMENTO CURTATONE E MONTANARA -Ma non era solo il Raggruppamento Motorizzato a costituire forza
armata del nuovo regno del sud. Se fosse stato per il numero di generali, quello Italiano poteva essere ancora il secondo esercito del
mondo. Da settembre era "operativo" (si fa per dire) il LI Corpo d'Armata al comando del Gen. De Stefanis con le divisioni
Legnano, Piceno, 209a e 210a costiere, XXXI brigata costiera. Gli alleati dissuasero a costituire grandi unit suggerendo di scegliere
gli uomini migliori e con quelli di preparare una piccola unit "d'elite" Fu cos che nacque il Curtatone-Montanara mettendo
insieme i 3 battaglioni d'istruzione (VII, IX, LII e i resti del XVIII) che non si erano sciolti, il comando del 194 reggimento costiero
e alcune batterie del "Montanara". Bianciardi li valuta in circa 2.000/2.300 uomini. La maggior parte si dilegu. - ma bisogna pur
chiedersi quanti allievi del centro nord rimasero solo perch a casa loro era impossibile tornare ? Alcuni volontari verranno
incorporati nel Legnano per l'attacco a Montelungo. La necessit di approntare un Battaglione di marcia (23/11-460 uomini)
derivava dal fatto che il 67 per tutti i motivi gi detti per gli altri era andato sotto organico (ad Avellino ai primi di dicembre
arrivarono in pochi). - Gli universitari Auc che sono arrivati quass sono stati suddivisi a caso nei due battaglioni: amicizia,
fratellanza, affiatamento sono andati dispersi una vera delusione, gli allievi non avevano in alcun modo la possibilit di conoscere i
nuovi compagni e i nuovi ufficiali, di fondamentale importanza per la coesione delle piccole unit, pi lassi di cos non si poteva.
Nemmeno nel '18 (nel post Caporetto) si facevano pi simili errori. Dei 460 uomini facevano parte anche 65 bersaglieri del XXIX
battaglione rientrato dalla Jugoslavia (vedi sotto) e 167 di altre unit di Fanteria, Genio e Costiere (10).
Oltre ai bersaglieri della Corsica del XXXIII Btg. (vedi sotto) distaccato dall'11 rgt. che restava col comando in
Jugoslavia, un altro battaglione fuori dai confini nazionali ebbe l'opportunit di salvarsi: era il XXIX del 4 rgt. di
stanza in Croazia alla data dell'Armistizio.
Il XXIX Btg del 4 fu colto dagli avvenimenti a Prgomet ove era di stanza lungo un tratto della ferrovia Knin Spalato. Il reparto
attraverso dolorose peripezie raggiungeva Spalato sul mare nonostante che i tedeschi avessero ingaggiato una caccia aperta per terra
e per cielo per intercettarlo. La neutralit dei partigiani di Tito gli tenne aperta la porta di Spalato e permise al reparto di trovare
imbarcazioni di fortuna per passare al di qu dell'adriatico, pur in assenza di notizie certe che davano sgombro il Sud. Il 22
settembre, stremato ma armato, il battaglione sbarcava a Bari liberata alcuni giorni prima. All'atto della costituzione della prima
grande unit (il I raggruppamento motorizzato) gli uomini non vennero ritenuti in condizioni di combattere, sia per la falcidia, che
per le condizioni fisiche e sanitarie in cui si trovavano da diversi mesi. Tutto l'armamento pesante e i mezzi erano andati perduti e
quindi come altri reparti aveva bisogno di un periodo di accasermamento e di ricondizionamento. Per l'impiego era necessaria come
abbiamo gi visto un nuovo addestramento sulle direttive emanate dal comando alleato e sotto la loro supervisione (un ufficiale
detto di collegamento si occupava di informare il comando alleato dei progressi e delle necessit). Solo un piccolo gruppo di uomini
idonei entrarono a far parte del I rappruppamento motorizzato e saranno presenti a Montelungo in dicembre. Gi a partire da
Gennaio '44 il battaglione svolgeva compiti di retrovia e il 31 sostituiva i Francesi a Castelnuovo al Volturno. All'atto dello
scioglimento del raggruppamento (fine gennaio) gli altri bersaglieri della Sardegna ( si erano qui spostati quelli XXXIII, coi
Granatieri, come forza d'occupazione e antisbarco) raggiunsero Napoli, dove col XXIX formarono un reggimento bersaglieri, il 4
bis, della forza di 1250 uomini. Sia il 4 che l'11 si erano sciolti in Jugoslavia e i componenti (2 btg dei 3 che ne avevano) fatti
prigionieri (vedi capitolo Jugoslavia e Quaglino nei Diari).
buon padre. Altrimenti (che) cosa succedeva nella prima adunata di Raggr. Meglio cos. Fame, senza soldi...Notizie gravi sulle terre occupate
dai Tedeschi. Poveri cari!
(Nota - Quali fossero le brutte idee non dato sapere, ma si possono intuire da questo passo di Stelio Tofone, 67 Reggimento Fanteria Legnano, Croce di Guerra al Valor
Militare sul campo a Monte Lungo, come mio padre Gino A.U.C. e presente ad Oria: pag. 55
Dovevamo fare una scelta penosa e per molti terribile: ci si chiedeva di dimenticare che cosa era stato per noi l8 settembre, e quante
vite umane era costato. La guerra continuava... Tutto era lecito per chi voleva rifarsi la verginit. Per alcuni giorni vissi come in un
incubo, per me era inconcepibile ripresentarsi a combattere per quelle persone che ci avevano abbandonato l8 settembre.". La
formazione del Raggruppamento non sembra cambiare la vita degli Allievi:
15 novembre: Scuola A.U.C.. Anche questo ci voleva per prenderci in giro! Il Corso continua per tutto novembre, fino a quando: 3
dicembre:....i primi volontari partono per il fronte. Buona fortuna!. (Nota - Le circostanze che portarono alla partenza dei primi volontari
sono descritte bene da Ernani Costantini: 26 ottobre 43: Capannone a Oria. E stato appeso con le puntine sulla parete di legno un
manifesto che annuncia lArruolamento Volontario per formare un gruppo di A.U.C. da aggregare ad un reparto destinato al Fronte
italiano per la Campagna di Liberazione. Nessuna pressione. Chi vuole si presenti al Comando., op. cit. 72).
Per la data Saverio Cortellino da Trani conferma essere il 7 ottobre 1943 (In quella occasione il Re consegn tre medaglie ai
protagonisti di una vicenda bellica che per fortuna si concluse con la liberazione di 50 ostaggi che dovevano essere fucilati dai tedeschi e
che grazie all'intervento dei protagonisti fu scongiurata). Un'altra fonte Marco Patricelli de "Il Tempo" suggerisce essere proprio il
lutto per il genero Boris e per l'internamento della figlia Mafalda, lutto gi portato un mese prima sulla Corvetta Baionetta.