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Introduzione
ai Social Network finanziari
Paolo Brambilla
Prefazione
Non tanto laiuto degli amici a giovarci,
quanto la fiduciosa certezza che essi ci aiuteranno. (Epicuro)
Nulla meglio di un social network pu rappresentare il nuovo concetto di amicizia, ormai
ampiamente diffuso fra le nuove generazioni, che pesca nel vissuto della nostra cultura millenaria,
valorizzandone gli aspetti basilari dellantica Grecia o dei classici latini, per rinnovarne
completamente le modalit di fruizione e di diffusione, rese possibili dalla nascita di internet.
Un concetto di amicizia come condivisione dei propri interessi, ma soprattutto della propria
conoscenza, delle proprie scoperte, delle proprie idee, senza secondi fini, a beneficio di tutti
coloro che tramite il network possono accedere gratuitamente a nuovi stimoli culturali in grado di
moltiplicarsi nelle menti di tutti e generare nuove ipotesi di lavoro e nuovi successi e innovazioni.
Per Cicerone, nel De Amicitia, i valori connotativi dellamico vero, di quello che ti segue e non ti
abbandona nemmeno nella cattiva sorte erano: fides, (cio la lealt e laderenza al patto stabilito);
integritas (integrit e trasparenza dellagire); aequalitas (il senso di giustizia sociale che supera lo
spazio e il tempo); liberalitas (la generosit di s, delle proprie cose, del proprio spazio e del
proprio tempo).
Direi che sono proprio questi i valori che dopo duemila anni caratterizzano ancora i social network
finanziari di cui parliamo. Valori innovativi nei comportamenti che solo la nuova tipologia di
amicizia creatasi con i network tematici riesce a rendere credibili. Scambio di informazioni,
scambio di idee, scambio di progetti, scambio di speranze, scambio di successi. In piena libert, in
piena liberalit, proprio come teorizzava Cicerone.
Un nuovo concetto di servizio si sta diffondendo sempre pi nel terzo millennio. Il concetto di
servire non nel senso di servire un altro cio essere sottomessi a qualcun altro, ma nel senso di
servire a un altro cio di portare aiuto a qualcun altro basandosi sulle proprie esperienze, le
proprie capacit, la propria generosit. Senza secondi fini. Per con il grande piacere di scoprire
che in questo modo, di persona o sul web, nascono spesso le vere amicizie.
Ma non esageriamo, lamicizia non per tutti, solo per chi se lo merita. Daltra parte gi Seneca
diceva che lamicizia non va data agli sconosciuti: il giudizio selettivo deve essere severo e, anzi,
anticipare il vincolo amicale: Una volta che c lamicizia, bisogna fidarsi; ma prima dellamicizia
bisogna giudicare. [] Pensaci a lungo se ammettere uno fra i tuoi amici.
Non pubblicate alla leggera i vostri dati sui siti pubblici: non potete sapere che uso vorr farne
qualche malintenzionato: selezionate con cura gli interlocutori e non pubblicate mai dati o
informazioni che qualcuno potrebbe un giorno usare contro di voi.
Ringrazio Andrea Fassi di Consensus per i preziosi contributi e i suggerimenti di utilizzo dei network.
Paolo Brambilla
Direttore responsabile
ActionNews Agenzia di stampa
Introduzione
Dallinizio degli anni 90 ad oggi, abbiamo assistito ad una straordinaria evoluzione dei
canali virtuali. In poco tempo Internet stato in grado di modificare radicalmente le antiche
dinamiche delle relazioni sociali, politiche, culturali ed ecomiche, entrando nella vita delle persone
in maniera permanente e costituendo una vera e propra societ virtuale, che conta ormai pi di 2
miliardi di utilizzatori.
Internet, che inizialmente non era altro che una serie di ipertesti statici collegati fra loro, si
trasformato oggi in uno strumento dalle multeplici funzioni, attraverso il quale gli utenti non solo
possono accedere ad informazioni e applicazioni, ma hanno anche la possibilt di contribuire in
prima persona alimentando e popolando la rete con contenuti propri.
Con larrivo del nuovo millennio le persone hanno cominciato a cambiare radicalmente il
modo di relazionarsi. I social network, i blog e i forum online, sono diventati in pochi anni i mezzi
di comunicazione pi diffusi, comportando la nascita di una societ sempre pi abitutata a
relazionarsi attraverso il mondo virtuale piuttosto che attraverso quello reale.
In molti settori, primo tra tutti quello dei rapporti interpersonali, questo non necessariamente
un bene: chi non ha un conoscente che ha 4.000 amici su Facebook e passa il sabato sera davanti
ad un pc?
Nel mondo della finanza invece luso del network porta un vero valore aggiunto
permettendo di condividere informazioni e risorse che altrimenti sarebbero negate.
Nel 1990 per essere ufficialmente trader professionisti ci si doveva trasferire sui floor
americani, New York o Chicago, e vivere una vita da lavori forzati per intessere le relazioni che poi
avrebbero fatto la differenza: oggi basta avere un Bloomberg con Instant Bloomberg (la chat e la
community) per essere della partita anche lavorando in Valtellina!
Grazie proprio alla generale digitalizzazione delle relazioni sociali e lavorative, anche il
mondo finanziario negli ultimi anni ha saputo sfruttare in modo efficace le nuove risorse
informatiche, arrivando ad essere considerato uno dei settori che si presta maggiormente a
viaggiare attraverso i canali virtuali. Da una parte infatti, nel contesto della finanza retail, le
banche, per stare al passo con le mutevoli esigenze dei propri clienti, hanno creato dei servizi
online in grado di garantire assistenza e di sostituire gran parte delle attivit svolte presso gli
sportelli; dallaltra la finanza professionale ha utilizzato le nuove tecnologie per dematerializzare i
propri prodotti e per permettere una collaborazione mondiale in tempo reale.
Anche il mondo dei social network ha influenzato inevitabilmente la sfera finanziaria.
Possiamo costatare infatti che le persone, da qualche tempo, hanno iniziato a rivolgersi in maniera
sempre minore alle banche e ai promotori finanziari per investire e tutelare i propri risparmi. Tra le
cause maggiori di questo allontanamento degli investitori dalle tradizionali istituzioni finanziarie
troviamo senza ombra di dubbio la forte crisi reputazionale e la conseguente perdita di fiducia che
ha interessato questultime a partire dallo scandalo dei mutui subprime del 2008. Risulta essere
cambiato anche latteggiamento dellinvestitore stesso, che ad oggi tende ad informarsi e a
confrontarsi su tematiche di carattere finanziario attraverso le numerose piattaforme online (blog,
forum, social network ecc.) nate e sviluppatesi rapidamente dopo lavvento del web 2.0.
Un esempio per tutti sono gli indici di confidenza sui vari titoli che Google e Yahoo stanno
mettendo a punto.
4
Con questi presupposti sono apparsi da qualche anno anche i primi social network
finanziari. Strumenti che mirano a stravolgere gli antichi schemi relazionali e di business, creando
un nuovo punto dincontro totalmente innovativo, veloce e soprattutto imparziale, dove
investitori, consulenti, banche e risparmiatori possono scambiarsi liberamente informazioni e
opinioni su mercati, investimenti e prodotti finanziari.
In estrema sintesi il vecchio adagio sbaglio, ma almeno sbaglio io si andato via via
diffondendo grazie anche ai rendimenti, non certo esaltanti, della finanza tradizionale ed
allatteggiamento istituzionale delle controparti, che spesso si trincerano dietro paroloni tecnici
e logiche, anche corrette, spiegate in modo incomprensibile allutente finale, che si ritrova il
latinorum di Don Abbondio invece di una risposta.
La risposta a questa esigenza viene fornita da piattaforme finanziate da un pool di soggetti i
quali non risultano essere interessati a creare margini di guadagno dalla pura attivit di
intermediazione o collocamento, bens dagli effetti collaterali derivanti dallintermediazione
stessa, quali il web advertising, garantendo oltretutto un alto grado di imparzialit del social
network e di chi opera al suo interno.
Linteresse verso questa tematica nasce principalmente dal fatto che si tratta ancora di un
soggetto fortemente innovativo e per questo quasi totalmente inesplorato; esistono difatti ad oggi
pochissimi studi o pubblicazioni che trattino questo tema.
Questa pubblicazione (e il pi completo e-book scaricabile gratuitamente on line dal sito
www.actionnews.it) si prefigge di portare il pubblico, generalista non professionale in ambito
finanza, a conoscenza dello stato dellarte e delle evoluzioni previste dei social network finanziari
nonch di costruire uno schema di business in grado di soddisfare tre requisiti principali:
-
remunerazione degli investimenti: ogni attore del social network, dallemittente di prodotti
finanziari al singolo risparmiatore, deve trarre un guadagno dalla piattaforma;
1 I SOCIAL NETWORK
Tim OReilly, nellarticolo What Is Web 2.0: Design Patterns and business Models for the Next Generation of
Software, 30.09.2005
Uno dei precursori dei social network SixDegrees fondato da Andrew Weinreich. SixDegrees.com
nasce nel 1997 ed il primo sito che offre ai suoi utenti la possibilt di costruire online la propria
rete sociale, di esplorare quella di altri e di stringere nuove relazioni. Attualmente il sito non pi
attivo, ma in passato stato molto popolare raggiungendo nel 2000 circa un milione di membri.
Fig. n. 5
Con linizio del nuovo millenio internet ha subito per un breve periodo un momento di
stallo, prevalentemente di carattere finanziario. Il periodo delle cosiddette dot.com (societ di
servizi che basavano la maggior parte del proprio business on-line) stava terminando a causa della
bolla speculativa che ha percosso leconomia di tutto il mondo occidentale e per qualche tempo i
riflettori puntati su internet si sono spenti. proprio nei primi anni 2000 che nascono i servizi
collaborativi quali Wikipedia, YouTube e Facebook. Anche Google era appena nata. Il Web 2.0
stava sorgendo dalle ceneri della bolla speculativa e del disastro finanziario del 2001.2
Il 2002 lanno di Friendster, che propone di esplorare e far scoprire i diversi legami tra le
persone arrivando con grande velocit ai tre milioni di utenti ed essendo ancora oggi molto
popolare soprattutto in Asia.
Nel 2003 assistiamo alla nascita di Linkedin, un social network molto sobrio e dedicato al
mondo professionale. Linkedin in crescita costante da allora, raggiungendo oltre i 75 milioni di
utenti in tutto il mondo. Nello stesso anno nasce anche MySpace come spazio virtuale orientato
allespressione artistica e fortemente orbitante attorno al mondo musicale.
Nel 2004 arriva Facebook, fondato a Cambridge da Mark Zuckerberg. Facebook era
inizialmente stato progettato in via esclusiva per gli studenti dell'Universit di Harvard, ma fu
presto aperto a chiunque avesse pi di tredici anni. Da allora Facebook ha raggiunto un successo
incommensurabile. diventato il secondo sito pi visitato al mondo, preceduto solo da Google,
disponibile in oltre 70 lingue e nell'ottobre 2012 ha contato circa 1 miliardo di utenti attivi che
effettuano l'accesso almeno una volta al mese, classificandosi cos come primo servizio di rete
sociale per numero di utenti attivi.
Il 1 febbraio 2012 Facebook ha presentato alla SEC3 i documenti per l'offerta pubblica di
vendita e nel mese di maggio 2012 avvenuto il collocamento in borsa del social network con un
prezzo di 38 $ ad azione.
Quella di Facebook stata classificata come l11esima pi grossa quotazione in Borsa di tutti i
tempi, secondo una classifica stilata da Renaissance Capital, societ specializzata nelle IPO4.
Il 2005 la data di nascita di un altro grande colosso della rete: YouTube che oggi
diventato il primo sito di entertainement al mondo con oltre 21 miliardi di video visti al mese.
Il 2006 vede la comparsa di Twitter, un servizio di microblogging tanto minimalista e difficile
da comprendere per molti, quanto amato dai suoi ormai 145 milioni di utenti mondiali.
Negli ultimi cinque anni la nascita e lo sviluppo di questo tipo di servizi (sia per quanto
riguarda il numero sia per quanto riguarda la tipologia: settoriali, tematici e cos via), sono stati
incessanti. Si tratta di un fenomeno che si espande in tempo reale in tutto il pianeta, con profonde
differenze a seconda delle aree geografiche.
La diffusione di dispositivi mobile in grado di supportare i social network, oggi quasi tutti
gli smartphone e tablet escono dalla fabbrica con gli applet dedicati a Facebook e Youtube, ha
portato ad una crescita esponenziale sia degli utilizzatori che del tempo di utilizzo.
Lascesa del fenomeno Social Media (ladozione di massa di modalit di fruizione di contenuti
e di itnerazione sociale attraverso strumenti di social networking o di collaborazione online) tra il
2005 e il 2010 stata estremamente intensa ed inarrestabile. Secondo Wave 5, la ricerca anuale
sui social media di Universal McCann, nel 2010:
Oltre il 70% dei rispondenti usa un social network (meno del 50% tre anni fa);
Le persone che hanno deciso di creare un blog sono passate in due anni dal 30% a quasi
50% dei rispondenti;
Coloro che guardano un video online sono passati in cinque anni dal 30% a quasi il 90%
(nota pag 7)
SEC: La Securities and Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli Scambi) l'ente federale statunitense
preposto alla vigilanza della borsa valori, analogo all'italiana Consob.
4
IPO: Le societ, quando decidono di quotarsi per la prima volta, devono lanciare quella che in gergo si chiama IPO.
Lacronimo sta per offerta pubblica iniziale.
Fig. n. 6
Fonte: HTTP://WWW.BUZZES.EU/BLOGIT/
I Social network possono essere definiti come delle piattaforme web o dei web based
services che hanno come principale funzione duso quella di ricreare online il network delle
relazioni esistenti nel mondo reale.
Un social network in pratica, una struttura sociale composta da individui (o
organizzazioni) chiamati nodi, che sono collegati da uno o pi tipi di interdipendenza, come
amicizia, parentela, Financial Exchange, rapporti di credenze, conoscenze o prestigio, ma anche da
dati anagrafici quali scuole frequentate, circoli sportivi e fan club e banalmente luogo ed anno di
nascita.
I nodi costituiscono i singoli attori allinterno delle reti e le relazioni presenti tra loro sono i legami.
Ci possono essere diverse tipologie di legame tra i nodi.
Ogni utente il centro della propria rete e al contempo nodo di altre reti.
Come rilevano le ricercatrici americane Danah Boyd e Nicole Ellison, vi sono tre caratteristiche
principali idonee a descrivere un social network.
La prima riguarda la presenza di uno spazio virtuale in cui lutente pu costruire ed
esibire un proprio profilo. Il profilo deve essere accessibile, almeno in forma parziale, a tutti gli
utenti dello spazio. La seconda riguarda la possibilit di creare una lista di altri utenti con cui
possibile entrare in contatto e comunicare. L'ultima la possibilit di analizzare le caratteristiche
della propria rete, in particolare le connessioni degli altri utenti.
Ci che differenzia i social network dai media come chat, forum ecc. la capacit di
rendere visibile e utilizzabili le proprie reti sociali. Infatti attraverso di essi possibile identificare
opportunit personali, relazionali e professionali altrimenti non evidenti immediatamente.
Rispetto al web 1.0, caratterizzato dal concetto di community, la quale tendeva ad
aggregare un gruppo di persone intorno ad un interesse comune, il social network uno
strumento condiviso che abilita e facilita le relazioni attraverso una moltiplicit di strumenti a
disposizione degli individui. In questo senso il social network rispecchia la natura partecipativa del
web 2.0. Il social network rappresenta una nuova fase della socializzazione in rete in quanto
ribaltano la modalit d'approccio al web; essi infatti non mirano alla semplice presenza, ma anche
all'atto del connettersi. I social network sono gli strumenti che per antonomasia consentono di
esprimere appieno la natura di internet come rete di telecomunicazione in grado di collegare tra
loro persone anche molto distanti fisicamente.
Fig. n. 7
18,52
USD
118,34
USD
28,9 USD
PINTEREST
104,46
USD
71,43
USD
80 USD
DROPBOX
Fonte: seigradi.corriere.it 2012
10
Privacy e social network: qual il rapporto della generazione dei cosidetti Millennials (+18 34
anni) con la privacy nei social network e pi in generale con la online privacy?
E come cambia rispetto alle generazioni over 35? Che implicazioni ha nel marketing e
nel community management?
Una ricerca di USC Annenberg Center for the Digital Future e Bovitz Inc., mostra sostanziali
differenze tra il comportamento online dei Millennials e la generazione precedente.
Da uno studio condotto da USC Annenberg Center for the Digital Futureand Bovitz Emerge che i
Millennials considerano importante la privacy al 70% contro il 77% degli over 35 anni. Ben un 7% in
meno rispetto agli over 35.
La realt fotografata da questa analisi che io considero veramente paradigmatica sta nel capire
come percepito il rapporto tra Privacy e social network da parte della generazione dei
millennials.
I Millennials considerano la privacy importante esattamente come le older generations, ma a
differenza della generazione over 35 considerano prioritaria alla privacy leconomia delle idee.
Economia delle idee vs privacy: quali risvolti sullonline marketing?
Con economia delle idee si intende lo scambio di informazioni finalizzate ad incrementare,
potenziare e rendere migliore il proprio stile di vita.
Per fare un esempio: un millennial accetta di buon grado taggare gli amici nelle proprie foto
mentre va a fare scouting in montagna oppure mentre fa check-in tramite Foursquare e questo
non percepito come violazione della privacy individuale.
E lo fa poich implicitamente pensa che
Questa condivisione - anche se espone una parte della propria sfera personale potr in un
qualche modo essere generativa di nuove idee, di nuovi stimoli, di nuove opportunit che
possano arricchire il proprio stile di vita.
proprio leconomia delle idee che modifica la percezione della privacy in forme di condivisione
della privacy nei social network al fine di generare un valore che in parte anche economico.
Condividere la propria sfera personale percepito dai millennials come una opportunit, mentre
dagli over 35 viene percepito come uningerenza
Questa analisi mostra delle differenze fondamentali tra il comportamento online dei Millennials e
le generazioni precedenti.
Mentre le generazioni dagli over 35 si sentono a disagio nel momento in cui la loro privacy viene
esposta (per esempio da un tag in una foto di Facebook), i Millennials si sentono a proprio agio
nel condividere la loro privacy nei social network e sono p cooperativi con le forme di marketing
su internet soprattutto quelle basate sugli interessi poich ne percepiscono un tangibile ritorno
economico (nel senso delleconomia delle idee)
Fonte: http://www.buzzes.eu/blogit/2013/04/privacy-e-social-network.html aprile 2013
11
Il rapido sviluppo del web 3.0 e lenorme successo dei grandi colossi della rete come
Facebook, Linkedin o Twitter stanno cambiando direttamente ed indirettamente il mondo delle
relazioni sociali e del business.
Sempre pi persone hanno inziato a vedere le reti sociali come nuove ed intriganti fonti di
investimento ed per questo che negli ultimi due/tre anni il web stato caratterizzato dalla
nascita costante di website di social networking dalle caratteristiche pi varie.
In particolar modo, il cos definito social network verticale sembra essere quello pi
apprezzato dagli utenti web ed stato definito dagli esperti il futuro delle reti sociali.
Per social network verticali o di nicchia ci si riferisce a vere e proprie community rivolte ad
un target di utenti preciso caratterizzato dalla condivisione di interessi comuni che possono
spaziare dalla passione al professionale.
Si tratta quindi di uno spazio che riproduce una sorta di club privato virtuale, nel quale solo le
persone in qualche modo affiliate a quellinteresse vi partecipano.
In questa logica si costruisce un punto di riferimento reale riguardo lo specifico interesse, ma non
lontano e dispersivo come i grandi social network esistenti. Il social network verticale diventa
quindi una piazza tematica, un luogo di incontro, di scambio di informazioni, di proposte riguardo
ad uno specifico tema.
Una ricerca recentemente pubblicata di Experian ha confermato che i social verticali stanno
guadagnando una fetta sempre pi consistente del mercato. Al vertice della classifica delle reti
sociali di nicchia pi in voga nellultimo anno vi sono senza dubbio Pinterest e Instagram, i due
social fotografici che sono le vere rivelazioni del 2012: solo in UK, da luglio 2011 a luglio 2012,
Instagram cresciuto del 2028% e Pinterest del 1489%. Unascesa che li ha portati nellOlimpo
della top 20 in America, UK e Singapore.5
Linkedin un altro ottimo esempo di social network verticale, comunemente definito business
social network perch interamente dedicato a tematiche professionali e di business. Si tratta di
lavoro, di ricerca di lavoro e nelle moltissime discussioni attive nei vari gruppi si parla di tematiche
professionali, aziendali o imprenditoriali.
La fotografia o la ricerca di un impiego non sono certo i soli ambiti tematici che hanno dato
spunto alla creazione di questi salotti privati, il web infatti ormai ricco di social verticali che
trattano argomenti di ogni tipo; dai viaggi al cibo, dalle recensioni di ristoranti, come Yelp, alla
musica, dai motori allinformatica e dalla letteratura alla finanza.
La finalit principale di questa pubblicazione proprio quella di approfondire ed analizzare
il ruolo che i social network hanno cominciato a svolgere nel contesto finanziario.
http://www.ninjamarketing.it/2012/09/27/social-network-verticali-crescita-saranno-la-fine-di-facebook/
12
I social network finanziari costituiscono negli Stati Uniti una realt gi affermata da molto
tempo, mentre in Europa si stanno sviluppando soltanto da qualche anno. Essi trattano temi di
carattere finanziario e possono essere considerati come levoluzione dei classici forum o blog, nei
quali i vari utenti (sia piccoli risparmiatori che professionisti) possono scambiarsi informazioni e
opinioni su mercati, prodotti e opportunit di investimento.
Sono social network verticali che ricreano quel punto di contatto tra istituzioni finanziarie e
pubblico che esisteva nei gi citati borsini.
Il social finanziario nato dunque per mettere in relazione persone che operano nel mondo
della finanza, un mondo che si caratterizza tradizionalmente per la sua riservatezza e condivisione
ponderata delle informazioni. Questo strumento mira dunque a stravolgere gli antichi schemi sia
relazionali, sia di business, creando un nuovo punto dincontro totalmente innovativo, veloce ed
imparziale, dove investitori, consulenti, banche ed esperti del settore possono scambiarsi
informazioni liberamente.
2.1 La fiducia
Conferenza svoltasi presso il Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari a Milano, il giorno 15 Novembre 2012. Organizzata
da Milano Finanza, in collaborazione con UNI e Progetica e sponsorizzato da JP Morgan Asset Management, Banca
Fideuran, Finanza e Futuro Deusche Bank, Cattolica Previdenza, Sanpaolo Invest e Gaa Sim.
7
Gli investitori retail sono ritenuti privi delle specifiche competenze professionali necessarie per orientare in maniera
consapevole le proprie decisioni in materia di investimento.
13
Fig. n. 8
Gli strumenti informatici fino ad ora pi diffusi e pi utilizzati per ricevere e dare
informazioni on line di carattere finanziario sono senza alcun dubbio i forum tematici. Si tratta di
piattaforme informatiche che ospitano centinaia di discussioni intorno ad argomenti differenti, ma
tutti inerenti allambito finanziario. Lutenza di questi forum piuttosto varia, anche se in gran
parte costituita da piccoli investitori poco competenti che usano il web per comprendere concetti
di finanza pi o meno elementari e per chiedere ausilio su eventuali investimenti.
Non manca sicuramente la platea degli inferociti dalle delusioni date dalle controparti
istituzionali, mercati in primis, spesso mal spiegate e mal supportate.
Lutilizzo di questi strumenti limitato dunque al semplice scambio di informazioni ed per questo
molto lontano dalla multifunzionalit di un social network vero e proprio. Inoltre ci che distingue
il social network finanziario da altri portali on line il carattere professionale di questutlimo.
Il social network finanziario oltre ad essere un social network verticale, cio con un target di
utenti ben preciso, anche un social professionale ossia uno strumento utilizzato per aggregare
persone che hanno interessi professionali o lavorativi simili, al fine di fornire loro assistenza, per
consentire un semplice scambio di idee e per gestire il loro portafoglio di investimenti.
Non dunque soltanto uno strumento di consulenza finanziaria, ma anche una vera e propria
piazza dove persone che lavorano nello stesso ambito tematico e con interessi analoghi possono
incontrarsi, conoscersi e stringere relazioni sia sociali che lavorative.
14
Abbiamo detto che un social network finanziario caratterizzato dal ricevere e dare
informazioni on line di carattere finanziario in modo proattivo e costruttivo: non tutti ovviamente
sono capaci di farlo, ma nel vasto panorama offerto oggi sul web abbiamo selezionato alcuni link
per permettere al lettore di verificare con mano quello che il mercato offre. Abbiamo aggiunto
una nostra personale valutazione dei vari aspetti che caratterizzano ciascun sito. Si va da un
minimo di 1 per chi non fornisce il servizio o ne ha uno troppo semplice, a un ottimo 5 per servizi
di altissima qualit. Va da s che questo tipo di giudizio molto volatile e pu facilmente essere
smentito dalle innovazioni che quotidianamente i players pi attivi apportano ai loro siti.
Nome
Link
Trading
Consulenza Gestione
Informativa
Tools
Advise Only
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Ayondo
http://www.ayondo.com/it/home
E-Toro
http://www.etoro.com/it/
Zulutrade
http://www.zulutrade.com/
IAM
https://www.iamfx.com/mirrortrader.php
AvaFx
http://www.avafx.com/mirror-trader/
Mirror trading
http://www.mirrortrading.com/
Tradency
http://www.tradency.com/en/homepage.aspx
Equisam
http://www.equisam.eu/page5.html
Money Farm
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Clarity
http://clarity.fm/home
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nella sezione Portafogli. Periodo di prova gratuito.
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permettere alle persone di prendere il controllo delle loro finanze e gestirle in maniera semplice ed
efficiente.
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Clarity offre la possibilit di scegliere fra 9.000 esperti selezionati sulla base della loro affidabilit
nei diversi settori: dal design al copywriting, dalle offerte strutturate al fund raising. Questo vale
anche per i diversi settori d'investimento. Una volta scelto l'esperto che si desidera consultare,
Clarity organizza il contatto telefonico a un costo indicativo di 100 dollari all'ora.
Promessa: Regardless if you live in San Francisco or rural Canada, getting advice from those who've
been successful is one of the best ways to move your dreams forward.
http://www.accountingdegree.com/blog/2009/50-awesome-social-networks-for-finance-geeks/
Accounting Degree non un sito finanziario: si occupa di orientamento per gli studenti
universitari. Il link indicato porta soltanto a uno dei suoi blog in cui si elencano numerosi siti
americani che permettono a studenti e investitori alle prime armi di contattare molte altre
persone con le stesse esigenze di apprendimento.
Promessa: 50 Awesome Social Networks for Finance Geeks. Learning about finance is so much
easier when you can see first-hand what others are doing to achieve success. Thats the beauty of
social networks with a focus on finance.
Puntualizzazione
La parola Mirror in Mirror trading intende riflettere l'operativit di ciascun consulente della
originale mirrortrading.com. Sul loro sito giustamente chiarito che in seguito per il nome stato
tratto da grossi competitor stranieri gi esistenti sul mercati finanziari, che possono aver creato
sistemi fuori dai limiti della legalit: ma il vero mirrortrading.com perfettamente legale.
Purtroppo questa similitudine letterale ha generato confusione tra gli utenti, per cui meglio
ricorrere alla definizione pubblicata dalla Consob, che differenzia il Mirror Trading illegale (o
meglio auto-trading) dal Pop Up Trading (che legale, cio ad esempio quello praticato da
mirrortrading.com ).
Consob vieta il Mirror Trading mentre possibile solo il Pop Up Trading.
L'Autorit di Vigilanza sui Mercati e gli Intermediari finanziari ha richiamato una decisione della
European Securities and Markets Authority (lAutorit Europea), stabilendo che lo svolgimento
dell'attivit di esecuzione automatica dei segnali di trading (definita nella prassi operativa come
"auto-trading" o "mirror trading") si configura come un servizio di gestione di portafogli (Articolo
4(1)(9) della direttiva 2004/39/CE, MiFID). In particolare si tratta dell'automatica esecuzione di
segnali di trading (acquisto/vendita di strumenti finanziari) proposti da soggetti terzi (cd. "fornitori
18
di segnali"), senza che il cliente debba ulteriormente intervenire in fase di trasmissione della
decisione di investimento all'intermediario negoziatore. Questo chiarimento di fatto stabilisce che
il Mirror Trading non potr essere offerto da chi non abilitato alla gestione. Ove invece non sia
prevista l'esecuzione automatica dei segnali di trading, il servizio offerto potr semplicemente
integrare la prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti, ovvero la diffusione
di raccomandazioni generalizzate, a seconda dell'interazione tra prestatore e cliente. Viene quindi
concesso un lasciapassare per il Pop Up Trading o lAlert Trading. Tornando al Mirror Trading, lo
schema operativo prevede che il fornitore del servizio, attraverso una piattaforma web accessibile
al pubblico, raccolga i segnali operativi proposti dai trader selezionati dal cliente e ne assicuri
l'esecuzione automatica in virt di una specifica autorizzazione a operare per conto di quest'ultimo
nei confronti del negoziatore prescelto. Il potere-dovere del prestatore del servizio di tradurre in
operativit i "consigli" resi dai fornitori di segnali, riscontrato nello schema operativo in oggetto,
integra per un'attivit di gestione, su base discrezionale e individualizzata, di portafogli di
investimento nell'ambito di un mandato appositamente conferito dal cliente. Di conseguenza,
conformemente alle espresse indicazioni rese dall'Esma, tutti i soggetti che intendono prestare
professionalmente il servizio di esecuzione automatica di segnali di trading nei confronti del
pubblico (italiano) devono essere dotati della necessaria autorizzazione rilasciata dalle competenti
Autorit e rispettare le pertinenti regole di condotta. In tale contesto, l'Esma ha altres chiarito che
la riconducibilit di tale attivit al servizio di investimento della gestione di portafogli non viene
meno ove sia prevista la possibilit per il cliente di fissare a priori specifici parametri per le
successive negoziazioni (come ad esempio l'importo che intende investire o la perdita massima
tollerata).
3.
4.
5.
6.
10. Sono un professionista della finanza, a cosa mi servono i social network? Domanda molto
semplice e molto complessa al tempo stesso, ma legittima, per cui vediamo di dare una risposta.
Primo utilizzo quello enciclopedico: posso essere un professionista super preparato, ma non
posso sapere tutto! Il secondo utilizzo quello di relazionarmi con le controparti istituzionali in
modo pi agevole rispetto ai canali formali tradizionali. Il terzo utilizzo quello di analizzare
velocemente il mercato e la sua evoluzione guardando le proposte in rete e linteresse che esse
suscitano.Vi sono naturalmente moltissimi utilizzi che non possibile citare, quindi mi limito a
citare la visibilit che posso ottenere con commenti ed opinioni su normative, notizie price
sensitive ed eventi macroeconomici.
http://www.borsaitaliana.it/bitApp/login.bit
Per un italiano che vuole interessarsi di finanza sarebbe per lo meno ridicolo non accedere mai al sito di
Borsa Italiana. E gratuito, basta registrarsi. Si possono sottoscrivere servizi pi o meno utili, come Alert
http://www.borsaitaliana.it/speciali/alert/alert.htm Newsletter e Comunicati urgenti, cos come consultare
il listino ufficiale http://www.borsaitaliana.it/azioni/cercatitolo/ricercaavanzata/indexricercaavanzata.htm ,
i calendari, le date delle assemblee. Non che sia un sito di grande navigabilit, per con pazienza si pu
trovare tutto, o quasi. Quello che certamente non si pu trovare sono pareri o consigli. Il sito impeccabile
nella sua neutralit.
22
www.sole24ore.it
La home page dellautorevole quotidiano Il Sole 24 Ore dispensa gratuitamente i dati sintetici pi comuni:
indici, spread, ultime notizie Radiocor http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/analisi-e-news/tuttele-news/news-radiocor/main.php , fondi, classifiche e logicamente uninfinita gamma di articoli sugli
argomenti pi caldi del momento. Difficile sopravvivere senza dargli almeno unocchiata ogni giorno. Il
supplemento Finanza e Mercati http://www.ilsole24ore.com/finanza-e-mercati/plus24.shtml
particolarmente ricco di stimoli. Interessante anche, per gli appassionati di video, il link a
http://video.ilsole24ore.com/Radio24/Video/Borsa%20in%20un%20minuto Borsa in un minuto, con varie
edizioni giornaliere. Verso le 19.30 si riassume landamento delle borse.
http://www.bloomberg.com/
Bloomberg , a torto o ragione, considerata la Bibbia dei mercati internazionali. Ovvio che il sito vada
consultato quotidianamente. La pagina riguardante lItalia http://www.bloomberg.com/news/italy/ e
anche http://topics.bloomberg.com/italy/ Forse risulta pi utile la versione italiana pubblicata da
Repubblica http://bloomberg.finanza.repubblica.it/ Interessante anche il sito di Business Week, il
settimanale pubblicato da Bloomberg http://www.businessweek.com/ Dalla homepage si passa alla
sezione Market & Finance che tocca molti argomenti.
http://www.reuters.com/
Anche Reuter ha una prestigiosa storia pluriennale come data provider. Il sito http://www.reuters.com/
una fonte inesauribile di dati e di commenti. La versione italiana http://it.reuters.com/ ovviamente pi
utile per chi opera sul mercato domestico. Sotto la voce Mercati collegata a Borsa Italiana
http://borsaitaliana.it.reuters.com/investing/stocks c tutto.
http://www.ft.com/home/uk
Lautorevole Financial Times permette di accedere a numerose sezioni molto interessanti, ma dopo un po
bisogna sottoscrivere un abbonamento a pagamento. Peccato. Il blog http://ftalphaville.ft.com/ molto
frequentato, non sempre per gli argomenti sono vicini alle esigenze di un pubblico italiano. Interessante la
sezione Markets Live http://ftalphaville.ft.com/marketslive/ con un sistema di valutazione dei contributi
dei lettori. La consultazione un po impegnativa.
http://www.morningstar.it/it/
Morningstar leader indiscusso del mercato per il risparmio gestito ed offre contenuti su tutti i prodotti del
settore http://www.morningstar.it/it/funds/default.aspx . Le informazioni sono complete e corredate da
elementi di sintesi come il rating di Morningstar http://www.morningstar.it/it/tools/default.aspx espresso
in stellette. Utile sia per trovare idee di investimento, ricerche ed analisi, sia per valutare le scelte del
proprio gestore o consulente. Completano il panorama informativo le classifiche dei migliori fondi
23
http://tools.morningstar.it/it/fundscreener/results.aspx?LanguageId=itIT&Universe=FOITAP%24ALL&Rating=0|0|0|0|1&QualRating=0|0|0|0|1&CurrencyId=EUR&InvestorType=
0|0|1&FundOfFunds=1|0|0 ed una componente redazionale sui trend di mercato
http://www.morningstar.it/it/collection/3008/Oggi-in-Borsa.aspx sia domestici, sia esteri.
http://www.milanofinanza.it/
FTSE MIB, migliori e peggiori, spread, obbligazioni, fondi, ecc. C tutto. Servizi gratuiti e a pagamento.
Molto attivi su Twitter https://twitter.com/MilanoFinanza C anche un blog
http://www.milanofinanza.it/talkback/blogMF/HPblog.asp ma non molto attivo.
http://www.teleborsa.it/
Teleborsa un editore puro con ottimi contenuti giornalistici http://www.teleborsa.it/gen_news.html
pubblicati in tempo reale e numerose sezioni di approfondimento. Punti di forza per sono i prodotti a
pagamento http://www.teleborsa.it/Prodotti.aspx in tecnologia push.
www.affaritaliani.it
Affari Italiani il primo quotidiano on line italiano. E stato il pioniere dellinformazione finanziaria sul web
e resta ancora un punto di riferimento di grande interesse. Nella sezione
http://www.affaritaliani.it/economia/index.html Economia c anche un link a http://it.advfn.com che
permette di accedere a questa ulteriore fonte di dati finanziari (fornisce gratuitamente agli iscritti anche i
dati di borsa in tempo reale).
www.londonstockexchange.com
Sito della Borsa di Londra. La pi grande borsa europea, proprietaria anche della Borsa Italiana. Contiene
tutte le informazioni relative al mercato inglese http://www.londonstockexchange.com/prices-andmarkets/markets/prices.htm e molto altro, ma il sito non granch utile ai privati.
http://www.nyx.com/
NYSE Euronext, dopo aver riunito le maggiori piazze europee e statunitensi, rappresenta un terzo delle
transazioni mondiali. Alle News releases http://ir.nyse.com/phoenix.zhtml?c=129145&p=irol-news&nyo=0
(gli avvisi di Borsa di un tempo) affianca numerose sezioni relative ai mercati, ad es. vedasi il link
https://europeanequities.nyx.com/ per quelli europei, oppure http://usequities.nyx.com/ per quelli USA.
24
http://it.finance.yahoo.com/
Molte notizie utili, sito ben fatto e facile da navigare,vale la pena di consultarlo spesso. Ha un proprio
Forum http://it.finance.yahoo.com/speciali/forum/ che permette di approfondire, con laiuto degli altri
utenti, decine di argomenti sul mercato italiano. Non per particolarmente aggiornato.
http://www.finanza.com/
Finanza.com un sito storico che raccoglie moltissime notizie interessanti. Ancor pi utile il suo blog
http://blog.finanza.com/ Altrettanto interessante il sito collegato www.finanzaonline.com con le ultime
notizie dai forum.
http://www.borse.it/
Altro sito storico con molte informazioni molto ben presentate. Due sezioni sono particolarmente
interessanti: Ultime dal blog e Ultime dal forum. Si accede a entrambe dalla homepage. Alla voce
Servizi si accede al Forum http://www.borse.it/forum/ con molti interessanti argomenti da approfondire
e discutere con altri utenti in genere molto preparati. Molto curato il mercato italiano
http://www.borse.it/forum/mercato-italiano/ anche se meglio a fare attenzione alle pubblicit
interessate, mascherate talvolta da consigli spassionati, allinsaputa delleditore, che non pu controllare
ci che tutti gli utenti scrivono liberamente.
http://www.investireoggi.it/
A un notiziario in continuo aggiornamento si affiancano quotazioni storiche
http://www.investireoggi.it/borsa/ sul listino italiano e su una selezione di commodities, valute ed indici
esteri http://www.investireoggi.it/forum/piazza-affari-vf1.html . I grafici storici
http://www.investireoggi.it/borsa/index.php?pag_id=73 sono molto utili. Molto frequentato il forum
http://www.investireoggi.it/forum/piazza-affari-vf1.html che costituisce un fiore allocchiello del sito.
http://www.finanzaonline.com/
Finanza on line la testata web di Brown Editore. La sua struttura d risalto agli argomenti dedicati alla
finanza operativa
http://www.finanzaonline.com/mercati/atech/index.php?=&folsession=ae411c8ebfa58cf84053f058f33377
e3 e riporta molte notizie interessanti. Particolarmente attivo il Forum
http://www.finanzaonline.com/forum/ con punte di alta affluenza sul
http://www.finanzaonline.com/forum/mercato-italiano/ mercato italiano e
http://www.finanzaonline.com/forum/small-cap/ sulle Small Cap.
25
http://online.barrons.com/home-page
Barrons un settimanale storico che fa sempre piacere consultare. Divertente sotto la voce Daily
consultare gli scoop. Altra voce interessante i Barron's Stock Picks & Pans
http://online.barrons.com/stockpicks?mod=BOL_Nav_INV_other con un portafoglio scelto da loro che ci
azzecca spesso facendo molto meglio del benchmark (per ad es. per il mercato bullish nel 2007, anno
difficile, hanno sbagliato parecchio e nel 2011 hanno soltanto performato pi o meno come gli altri).
http://www.smartmoney.com/
Smart Money un sito del gruppo Wall Street Journal http://europe.wsj.com/home-page# con un
interessante Investor Center http://www.smartmoney.com/invest/?link=SM_topnav_invest
particolarmente indicato per il mercato USA.
http://www.marketwatch.com/
Anche Market Watch un sito del gruppo Wall Street Journal http://europe.wsj.com/home-page# con
frequenti commenti http://www.marketwatch.com/commentary e un valido blog
http://blogs.marketwatch.com/thetell/ aggiornato dalla redazione.
http://www.finanzaworld.it
Finanza World, il blog di finanza ed economia di Francesco Carl http://www.finanzaworld.it/blog/ stato
uno dei primi, gi nel 1999, a fornire servizi di informazione e consulenza ai privati. Nella Zonafree
http://www.finanzaworld.it/statico/page/2/free ci si pu iscrivere a numerose newsletter gratuite. Anche
altri settori del sito sono gratuiti, ma la parte pi importante del servizio di analisi offerto richiede la
sottoscrizione di un abbonamento a pagamento.
http://www.virgilio.it
Virgilio un portale generalista molto noto. La sua sezione finanza http://finanza.economia.virgilio.it/
molto aggiornata e riunisce fonti diverse con numerosi link. Ad es. la Borsa Italiana allindirizzo
http://finanza.economia.virgilio.it/borsa-italiana.html?refresh_cens mentre
http://finanza.economia.virgilio.it/borsa-estere.html porta alle borse estere.
http://spazioweb.inwind.it/borsaweb/
Non si tratta di un vero e proprio sito, ma di un elenco di links finanziari che possono riscuotere un qualche
interesse nel lettore.E lesempio di quanto un semplice privato possa mettere a disposizione degli altri le
sue esperienze di navigazione. Purtroppo non molto aggiornato e non tutti i links sono validi, comunque
fa spesso risparmiare tempo quando si cerca qualche fonte nuova.
26
http://www.altroconsumo.it/
Altroconsumo non propriamente un sito finanziario, ma, come noto a molti, lAssociazione si propone di
tutelare gli interessi dei cittadini in vari campi. Il collegamento alla sezione Finanza
http://www.altroconsumo.it/finanza/ permette per di accedere a numerosi argomenti selezionati fra
quelli che pi pongono problemi a investitori privati o semplici risparmiatori. Al di l di indispensabili
richiami a porre attenzione quando si investono i propri risparmi ad es.
http://www.altroconsumo.it/finanza/avvisi-ai-risparmiatori-archivio-p202033.htm il sito pubblica anche un
blog, per non molto aggiornato.
http://www.aduc.it/
Anche ADUC non un sito finanziario, ma unAssociazione che tutela diritti di consumatori ed utenti. La
sezione Investire informati http://investire.aduc.it/ gestita con estrema competenza, fornendo
informazioni dettagliate e consigli pratici. Per un privato risparmiatore chiedere consigli
http://investire.aduc.it/info/scrivici non costa nulla e le risposte sono sempre molto chiare. La tradizionale
discussione di argomenti vari al forum http://dilatua.aduc.it/ contiene spesso riferimenti a problemi
economici o finanziari.
http://www.ilrisparmiotradito.it/
Il risparmio tradito il titolo di un famoso libro di Beppe Scienza http://www.beppescienza.it/ professore
di matematica allUniversit di Torino. Gi il libro stesso era una miniera di suggerimenti su come tutelare i
propri investimenti, ma logicamente gli aggiornamenti sul sito
http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/investimento.htm sono una continua esortazione a non
farsi imbrogliare dalle nuove facili promesse di guadagno del mercato.
http://www.finanzasostenibile.it/
Il Forum per la Finanza Sostenibile un'Associazione senza scopo di lucro la cui missione la promozione
della cultura della responsabilit sociale nella pratica degli investimenti finanziari in Italia. Investire con i
piedi per terra
http://www.finanzasostenibile.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=54&Ite
mid=168 il link a una delle pagine educational.
http://www.consob.it/
Consob Commissione Nazionale per le Societ e la Borsa un'autorit amministrativa indipendente che
ha come obiettivi la tutela degli investitori e l'efficienza, la trasparenza e lo sviluppo del mercato mobiliare.
Purtroppo il sito molto ingessato e non in pratica cos utile da consultare. Anche larea cosiddetta
interattiva http://www.consob.it/main/area_interattiva/sipe/index.html non ha notizie eclatanti n
frequenti, ma fornisce comunque i dati ufficiali sia sulle societ quotate
27
http://www.esma.europa.eu/content/Welcome-Investor-Corner
ESMA European Securities and Markets Authority lAutorit di Vigilanza sovranazionale indipendente
dellUnione Europea che ha la missione di tutelare i risparmiatori. La versione in italiano
http://www.esma.europa.eu/it/content/Angolo-dei-risparmatiori riporta numerosi consigli, per tutti i
dettagli sono in lingua inglese.
http://www.francescocaruso.ch/
Anche se la vera vocazione di Francesco Caruso quella di critico cinematografico, in campo finanziario
http://www.francescocaruso.ch/articoli-borsa-finanza/ i suoi commenti e le sue analisi sono di tutto
rispetto. Il sito per non aggiornato quotidianamente, meglio iscriversi
http://www.francescocaruso.ch/mailinglist/ alla sua mailing list gratuita per ricevere la newsletter quando
ci sono novit. Oppure accedere a un altro sito http://www.cicliemercati.it/cem/ curato da lui.
http://www.alacrastore.com/
Alacra Store fornisce migliaia di informazioni su tutte le societ di tutto il mondo. Sito eccezionalmente
dettagliato, per le informazioni pi importanti sono molto costose: ad es.
http://dnb.alacrastore.com/research/d-and-b/Italy/ vi porta a numerosi riferimenti alle aziende italiane,
quotate e non quotate. La sezione gratuita comunque abbastanza vasta, ed interessante il blog
http://www.alacrastore.com/blog/ con varie sezioni, ad es. Market research
http://www.alacrastore.com/blog/index.php/category/market-research/ ecc.
http://www.businesswire.com/portal/site/home/news/
Businesswire distribuisce i comunicati societari di gran parte delle societ in tutto il mondo. C anche un
blog http://www.businesswire.com/portal/site/home/my-business-wire/ abbastanza interessante.
http://quotes.freerealtime.com/dl/frt/S
Free Real Time fornisce quotazioni in differita, notizie, grafici, ecc.
http://www.efinancialnews.com/
Financial News ha un interessante blog http://www.efinancialnews.com/blog?mod=contenttypenav anche
se non di facile lettura e limitato al mercato americano.
28
http://www.egoli.com.au/default.asp
News dei mercati finanziari australiani.
http://www.boursorama.com/
Boursorama Francia: notizie in francese.
http://blog.tradingmarkets.com
Trading Markets permette di documentarsi su stock ed ETF
http://analytics.tradingmarkets.com/s/About.aspx . Ha un buon blog, soprattutto finalizzato alleducazione
dei lettori http://blog.tradingmarkets.com/ e permette approfondimenti. Ad es.
http://analytics.tradingmarkets.com/ConnorsRSI/ per price momentum, duration, ecc.
http://www.24hgold.com/default.aspx#
Infiniti commenti su oro e metalli preziosi.
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Limpatto dei social network sulle nostre vite. Fiducia, supporto sociale e partecipazione nellera
di Facebook.
Posted by vincos on venerd, giugno 17, 2011
Lautorevole Pew Research Center ha rilasciato Social networking sites and our lives un corposo
studio sullimpatto dei social network nella vita degli statunitensi. Utile per avere una finestra sul
futuro di paesi come lItalia, solitamente a traino dei trend socio-tecnologici americani, e per
sfatare alcuni miti che stanno pericolosamente attecchendo nella nostra cultura.
La prima parte di scenario mostra un confronto tra le analisi del 2008 e del 2010 . In questo arco
temporale gli adulti che dichiarano di usare i social network sono passati dal 26% al 47% della
popolazione. Sono cresciute soprattutto le fasce di et superiori ai 35 anni, portando let media
degli utilizzatori dai 33 ai 38 anni. Nel tempo il divario tra donne (56%) e uomini (44%) si
ampliato.
Analizzando il dettaglio demografico dei frequentatori delle singole piattaforme emerge che gli
utenti su MySpace sono pi giovani (32 anni in media) di quelli su Facebook (38) e Twitter (33),
con LinkedIn che ha una popolazione mediamente quarantenne.
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LinkedIn risulta essere lunico social network con pi uomini che donne. Specularmente lo stesso
divario tra i sessi lo si ritrova su Twitter, che conta il 64% di donne.
Tra gli utilizzatori di Facebook (92% del campione) il 52% dice di accedervi quotidianamente,
mentre tra quelli di Twitter (13%) il 33% lo usa ogni giorno. Sembra inoltre che le pi propense a
esprimere un like e ad aggiornare il proprio status siano le donne.
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La seconda parte dello studio la pi interessante perch prova a far emergere limpatto dei social
network sulle nostre vite e a sfatare i miti sulla separazione tra mondo reale e virtuale o
sullisolamento dovuto alluso della rete. Alcuni risultati:
- i social network non costituiscono un mondo virtuale: rispetto ai contatti su Facebook, gli
statunitensi affermano che solo il 3% costituito da persone mai conosciute
- luso delle tecnologie (mobili e di rete) associato a legami forti. In particolare chi usa Facebook
pi volte al giorno ha in media il 9% in pi di legami forti rispetto agli altri utenti di Internet
- i social network vengono utilizzati sempre pi per rafforzare le relazioni forti: il 40% degli utenti
ha messo tra i propri contatti gli amici pi cari (in crescita rispetto al 29% del 2008
- gli utenti della rete si fidano di pi degli altri: gli utenti della rete che si dichiarano daccordo
rispetto alla domanda sento che la maggior parte delle persone sono degne di fiducia sono il
doppio rispetto ai non utenti di Internet. Inoltre chi usa Facebook pi volte al giorno ha il 43% di
possibilit in pi rispetto agli utenti di Internet di esprimere accordo con questa affermazione. I
dati sono stati depurati dal fattore demografico ossia dal fatto che let possa influire sulla risposta
e che i giovani sono pi rappresentati degli anziani sui social network
- chi scrive un blog e usa i social network percepisce un maggior supporto sociale: calcolando il
supporto sociale (emotivo, compagnia e strumentale) che si riceve dai propri contatti, gli utenti
della rete fanno registrare 3 punti in pi degli altri sul supporto totale. Mentre rispetto agli utenti
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della rete, chi ha un blog risulta con 3 punti in pi sul supporto totale e chi usa Facebook pi volte
al giorno 5 punti in pi. Per dare unidea di cosa significhi la differenza in questa scala i ricercatori
fanno notare che lincremento di punteggio fatto registrare dagli utenti Facebook paragonabile
per entit a sposarsi o andare a vivere con un partner
- gli utenti dei social network sono pi propensi a partecipare alla vita democratica: la survey
condotta prima delle elezioni di medio termine del 2010 ha rilevato che gli iscritti a LinkedIn
avevano una maggior propensione ad essere coinvolti politicamente.
Depurando i dati dal fattore demografico (chi usa LinkedIn pi maturo ed ha una scolarizzazione
maggiore) si scopre che gli utenti Facebook che usano la piattaforma pi volte al giorno hanno,
rispetto ad un navigatore non iscritto, 2 volte e mezzo la possibilit di aver partecipato ad una
manifestazione politica, il 57% in pi di aver cercato di persuadere qualcuno a votare un certo
candidato e il 43% di possibilit in pi di aver dichiarato di votare.
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