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PSICOSINTESI: VISUALIZZAZIONI

Qualche suggerimento pu aiutare ad accrescere gli effetti benefici


che gli esercizi di questo libro hanno lo scopo di evocare:
Tempo. Dedicate a un esercizio un periodo in cui non sarete
disturbati. Anche se si tratta di cinque minuti, cercate di creare una
situazione in cui non siete disturbati da inferenze esterne.
Preparazione. Assumete una posizione comoda, possibilmente con
la spina dorsale eretta e i muscoli rilassati. Chiudete gli occhi,
respirate profondamente e lentamente qualche volta. Per questo
stadio ci vogliono almeno due minuti (per alcuni degli esercizi pi
attivi non c bisogno di preparazione)
Persistenza. Scegliete un esercizio che vi piace, e continuate ad
usarlo anche se non notate risultati immediati. La ripetizione di un
esercizio ne moltiplica lefficacia.
Ancoraggio. Dopo che avete fatto lesercizio, questo continuer
silenziosamente a lavorare dentro di voi. Ma se volete che il suo
influsso sia maggiore, rammentatevi dellesperienza avuta anche
nel corso della vita di ogni giorno. Pu essere utile tenere un diario
su cui scrivere le intuizioni che vi vengono e le trasformazioni pi
o meno sottili che hanno luogo.
Silenzio. Parlare del nostro processo interno con persone che, pur
essendo bene intenzionate, potrebbero non capirlo, rischia di
dissipare lenergia psichica che siamo riusciti ad accumulare. E
quindi pi opportuno tacere, e lasciare che a parlare siano i risultati
stessi del nostro lavoro.

Evocazione visiva
Visualizzate:
- Una penna che scrive lentamente il vostro nome.
- Un numero con una cifra. Poi sostituitelo con un numero di due

cifre, poi con uno di tre e cos via finch arrivate al limite del
numero di cifre che potete visualizzare. Immaginate quel numero
per un paio di minuti.
- Varie forme colorate:
Un triangolo giallo
Un cerchio blu
Una stella verde a cinque punte, e cos via.
Pu essere talvolta pi difficile visualizzare immagini astratte come
lettere, numeri o forme geometriche, che altre pi complesse, ma
che ci sono familiari. E pi facile quindi visualizzare una persona
che conosciamo piuttosto che un triangolo blu, i nostro paesaggio
preferito anzich il numero 716 su una lavagna. Ma proprio per
questa ragione che gli oggetti pi semplici ed emotivamente
neutrali sono quelli pi efficaci per allenare limmaginazione e la
concentrazione. Non c da scoraggiarsi se in un primo momento
non riusciamo a fare neanche un esercizio semplice come quelli
appena descritti. Se le immagini non appaiono, se sono confuse ed
instabili, oppure se sono chiare ma scompaiono subito, bisogna
continuare, e a poco a poco le cose cambieranno: cerchiamo
semplicemente di trattenere limmagine per due o tre minuti, anche
se ci vengono altri pensieri.

Evocazione tattile
Immaginate di:
- Dar la mano a qualcuno: sentite la superficie, e la pressione
sulla vostra mano;
- Accarezzare un gatto o un cane;
- Toccare:
la corteccia di un albero neve appena caduta sabbia
lacqua di una cascata una piuma

Non raro che la nostra attenzione sfugga al controllo e si


lasci dominare da stimoli esterni o interni di ogni genere.
Eppure la disciplina di questa facolt saperla dirigere,
concentrare, ritirare a piacere un compito fondamentale.
Ritorneremo altre volte su questo tema nel corso del libro; qui
baster far notare come chi incapace di mettere a fuoco la
sua attenzione facile preda delle varie forze psichiche,
sopravvive faticosamente con una facolt essenziale
sviluppata solo a messo, e rinuncia a importanti vantaggi.

Evocazione olfattiva
Immaginate di annusare:
- Un fiore
- Aria di pura montagna in una foresta di pini
- Legno che brucia
- Il mare
- Pane che esce dal forno
E ora passiamo allevocazione di sensazioni corporee e di
movimento: nei seguenti brevi esercizi, cercate di evocare
vividamente le sensazioni dei muscoli e in generale di tutto il
corpo che si muove.

Evocazione cinestetica
Immaginate di:
- Camminare lungo una spiaggia
- Guidare lauto (percepite con precisione ogni gesto che fate
nel girare il volante, premere i
pedali, ecc.)
- Nuotare, giocare a tennis o a pallacanestro, o praticare
qualche altro sport

- Tagliare il legno con laccetta

Evocazione del gusto


Percepite immaginativamente il gusto di:
- Una banana
- Mandorle
- Panna montata
- Un piatto a vostra scelta
Come vi sentite mentre fate questi esercizi? E essenziale non essere
tesi. Un maestro di scherma soleva dire: Tenete il fioretto come se
teneste un uccello: non troppo stretto, altrimenti luccello muore;
non troppo molle, altrimenti luccello vola via. Lo stesso vale per
quanto riguarda lattenzione: bisogna trovare il giusto mezzo fra la
tensione e leccessivo rilassamento e distrazione. Levocazione di
suoni immaginari per alcuni meno facile di altre; eppure, come le
altre, aumenta lacutezza e lintensit delle nostre percezioni nella
vita di ogni giorno.

Evocazione uditiva
Ascoltate questi suoni immaginari:
- Una voce che vi chiama
- Il rumore del traffico
- Il suono della pioggia
- Persone a una festa
- Qualcuno che cammina piano piano, nel buio
- Il fruscio di foglie nel vento
- Bambini che giocano
- Onde che si abbattono sulla riva
- Una porta che cigola
- Il suono di un gong, che a poco poco finisce nel silenzio.

Il Faro
Immaginate di essere su una piccola nave in alto mare, di notte.
C una tempesta, e la pioggia batte sul ponte. Sulla nave si balla
paurosamente. Potete sentire il freddo del vento e la pioggia che
vi batte in faccia, e percepite immaginativamente anche la
stanchezza dei muscoli e la difficolt di lottare col timone. Vi
sentite persi e in balia delle onde. Ora, in lontananza, potete
vedere un punto di luce, che viene da un faro. Questa luce diventa
per voi un punto di riferimenti che accogliete con fiducia e
sollievo. Ora sapete in che direzione andare. Vi concentrate sul
faro e ne visualizzate la luce che irradia in tutte le direzioni, per
aiutare persone che hanno perso lorientamento, per guidare tutti
coloro che ne hanno bisogno. LA tempesta continua ad
imperversare, il vento ulula, cade la pioggia, la notte molto
scura. Ma il faro solido e luminoso . Ora vi concentrate sul faro.
Ne percepite la stabilit e la luce. Vedete ondate sempre pi
potente abbattersi minacciosamente sullo scoglio dove si trova il
faro, e sul faro stesso, che per rimane immobile e luminoso nella
notte. Continuando a visualizzarlo, assimilate la solidit e la forza
che il faro rappresenta, sentite dentro di voi un punto di
riferimento indistruttibile.

La Crisalide
Immaginate un bruco. Potete osservarlo mentre striscia sullalbero
sul quale vive. Attaccandosi a un ramo dellalbero, il bruco
comincia a formare un bozzolo. Gradualmente si avviluppa di fili
doro fino a che non completamente nascosto alla vostra vista.
Osservate il bozzolo. Ora immaginate di trovarvici dentro.
Circondati dalla sofficit della seta, riposate nel calore
delloscurit. Siete solo vagamente coscienti, cosicch non vi
rendete conto chiaramente di ci che sta capitando, ma in questa
quiete apparente sentite che allopera unintelligenza misteriosa.
Finalmente il bozzolo si apre, e attraverso uno spiraglio penetra
un raggio di luce. Non appena ve ne sentite toccati provate un
improvviso aumento di vitalit, e vi rendete conto che potete

disfarvi del bozzolo: scoprite che col bozzolo voi vi sbarazzate


anche dei vostri sostegni e delle vostre difese. Siete ora pi liberi
di quanto non abbiate mai sognato essere: immaginate di essere
una farfalla multicolore. Vi rendete conto ben presto che i vostri
confini si sono immensamente allargati, e che ora potete volare.
Vi trovate in una dimensione completamente nuova di colori, di
suoni, di spazio aperto. Mentre volate vi sentite sostenuti dallaria,
immaginate di planare piacevolmente e poi di volare nuovamente
verso lalto. Sotto di voi potete vedere un immenso prato pieno di
fiori di ogni tipo e colore. Vi posate su un fiore, poi su un altro, poi
su un altro ancora. Percepite ogni fiore come un essere diverso,
con il suo colore e il suo profumo e la sua atmosfera caratteristica.
Prendete un po di tempo per percepire appieno i vari aspetti della
vostra libert e leggerezza.

La Nave
Immaginate una grande nave allinizio del suo viaggio: il vento la
spinge verso il mare aperto. Visualizzate vividamente la nave con
le vele che si gonfiano al vento, la sua prua che taglia le onde.
Immaginate la forza propulsiva del vento,e ascoltate il suono delle
onde mentre la nave si dirige verso lignoto. Ora immaginate di
essere sulla nave. Siete al timone e di fronte a voi avete il mare
aperto. Lacqua scintilla alla luce del sole e voi potete appena
distinguere dove mare e cielo si fondono allorizzonte. Potete
sentire lodore del mare e il vento che vi batte sulla faccia.
Percepite inoltre la superficie legnosa del timone nelle vostre
mani. Girate il timone ora verso destra, ora verso sinistra,
coscienti del controllo che avete sulla nave. Ora vi concentrate
sulla facolt che avete di dirigere la nave in qualsivoglia direzione
voi vogliate. E una padronanza priva di sforzo, in cui ogni
decisione si trasforma immediatamente in azione. Diventate
consapevoli di questa padronanza. E infine lasciate che limmagine
scompaia.

Il Cielo
Immaginate di essere sdraiati sullerba durante un pomeriggio
destate. Sentite la morbidezza dellerba sotto di voi. Stando

sdraiati sulla schiena, guardate il cielo, di un azzurro profondo


limpido e incontaminato. Ora vedete una farfalla che attraversa il
vostro campo visivo. Ne potete notare colori e la leggerezza. Poi la
vedete scomparire. Ora vedete, sullo sfondo del cielo, unaquila in
volo. Seguendola cogli occhi, penetrate le profondit azzurre del
cielo. Continuando a guardare il cielo, proiettate il vostro sguardo
ancora pi in altro. Potete vedere passare una piccola nuvola
bianca, molto alta e lontana. Poi la guardate mentre si dissolve. E
ora non c altro che cielo senza limiti. Ora diventate questo cielo:
immateriale, senza tempo, infinito. Sentite di non avere limiti, di
essere dappertutto, di raggiungere e pervadere ogni cosa.

La Quercia
Immaginate una quercia secolare che si erge solitaria in mezzo a
un campo. Ne cogliete dapprima i particolari: vedete le radici
spuntare dal terreno, ma soprattutto la immaginate dentro la
terra, che penetrano profondamente in mille direzioni; vedete il
tronco; poi vedete i rami che si dipartono in tutti i sensi e si
suddividono in frasche sempre pi esili, sempre pi lontane dal
tronco; ne vedete le innumerevoli foglie che tremano al vento. Poi
vedete le quercia nel suo insieme o ne traete unimpressione di
forza e solidit, di persistenza. Questalbero secolare ha visto
moltissime stagioni, stato esposto a venti e tempeste, al freddo
e al caldo. E nel corso di innumerevoli cicli cresciuto, lento ma
sicuro. E ora immaginate di essere la quercia. Incominciate
dapprima a sentire le vostre radici, radici che si sprofondano nel
suolo in tutte le direzioni. Sentite tutto il significato di questo
essere radicali: la stabilit e la sicurezza che vi d, il nutrimento
che ne traete, il rapporto organico che avete col suolo. Poi
diventate coscienti del tronco, attraverso cui scorre la linfa vitale
diretta a nutrire ogni parte dellalbero. Sentite questo fluire di
energie vitali, incessante e senza sforzo. Poi percepite il dividersi
in innumerevoli rami e ramoscelli; vi sentite insomma in relazione
allelemento aria, allo spazio, e lo penetrate in tutte le direzioni.
Sentite anche le foglie che si muovono sui vostri rami, infinite
foglie, alcune pi vicine al suolo, altre nella chioma dellalbero,
altre sulla sommit, cos in altro da essere vicine al cielo che alle
radici e al suolo da cui peraltro traggono sostentamento. Infine vi

identificate con lalbero come totalit, sentite la sua relazione


organica con tutti gli elementi, la circolazione vitale delle energia,
la forza che trae dal suolo in cui radicato.

Il Fiume
Vi trovate in un vasto spazio, in mezzo alla natura. Attorno a voi
c molta vegetazione e in lontananza potete vedere le montagne.
E caldo, e voi state camminando da molto tempo. E stato un
viaggio lungo e faticoso, il vostro, pieno di sforzi, di sorprese e di
avventure. E stato un viaggio alla ricerca di qualcosa a cui
possiate abbandonarci totalmente, pur se ancora non sapete bene
di cosa si tratti. Dun tratto, sentite il suono di un fiume che
scorre. E un suono armonioso, piacevole. Voi lo ascoltate, ed
come se esso vi parlasse, come se la sua musica vi comunicasse
delle verit inesprimibili ed entrasse in voi con il suo potere
benefico. Per un po state ad ascoltare, poi vi incamminate verso il
fiume, e ben presto lo trovate. Si tratta di un fiume largo e
limpidissimo. Voi guardate il suo scorrere incessante e continuo.
Sentite che c in questo fiume una saggezza, quellintelligenza
impersonale straordinaria e incomprensibile che si pu scorgere in
tutti i processi naturali. Poi decidete di tuffarvi nel fiume: vi
spogliate e senza troppo pensare ci saltate dentro. E una volta che
siete nel mezzo di questo flusso vi ci abbandonate: sentite
lacqua, fresca, pulita e scintillante che bagna piacevolmente il
vostro corpo, che lo trasporta senza sforzo, che quasi ne modella i
muscoli, i quali dapprima forse un po tesi, a poco a poco si
rilassano e si lasciano andare completamente alla corrente.
Sentite un profondo cambiamento in voi: fino a poco tempo prima
sentivate il peso del dover decidere, del dover fare: ora il fiume
che decide per voi e vi trasporta inesorabilmente. E voi sentite di
lasciarvi andare con fiducia a un processo pi grande, pi saggio,
pi potente si voi; di questo ampio flusso, voi non ne percepite
che una piccola parte. Ma sapete di potervici abbandonare in
maniera totale.

Il Fuoco
Immaginate un fuoco. Tenete questa immagine davanti a voi per
un po di tempo, visualizzate la fiamma, immaginandone la danza,
il divenire continuo, la luce, la forma sempre pi mutevole; e
sentendone il calore. . Ora identificatevi con questa fiamma.
Immaginate di essere fiamma, di ardere. Percepite chiaramente la
purezza di questo fuoco, la trasformazione che avviene mentre
esso brucia, e sentire che in questo bruciare avviene in voi una
benefica alchimia, che anche dentro di voi qualcosa brucia, si
consuma e si trasforma in qualcosaltro. Immaginate che il calore
di questa fiamma sia il vostro calore, che la luce sia la vostra luce.
Percepite immaginativamente il movimento libero e mutevole di
questa fiamma, e sentitelo come vostro.

Il Sole
Siete sulla spiaggia allalba, il mare quasi non si muove, e le stelle
pi luminose svaniscono una dopo laltra. Sentite la freschezza e
la purezza dellaria. Osservate lacqua, le stelle, il cielo ancora
scuro. Ora ascoltate il silenzio prima del levar del sole; una
quiete pregna di infinite possibilit. Lentamente, loscurit
scompare e i colori cambiano. Il cielo sopra lorizzonte diventa
rosso, poi doro. Poi sorge il sole, e i suoi primi raggi vi
raggiungono. Potete vederlo mentre si alza lentamente. Quando
met del disco solare visibile e laltra met ancora sotto
lorizzonte, vedete che i suoi riflessi sullacqua creano un sentiero
di luce dorato e scintillante, che porta da dove siete voi fino al
cuore del sole. La temperatura dellacqua piacevole, e voi
decidete di entrare. Lentamente, incominciate a nuotare in quella
radiosit: sentite questa acqua di luce che tocca il vostro corpo. Vi
percepite a galleggiare senza sforzo e muovervi piacevolmente nel
mare. Pi nuotate verso il sole, e pi si accresce la luce attorno a
voi. Vi sentite avviluppati da questa luce benefica, che vi permea
completamente. Infine, immaginate che il vostro corpo a bagno
nella vitalit luminosa del sole; la vostra natura emotiva pervasa
dal suo calore, la vostra mente illuminata dalla sua luce.

Il Suono
Immaginate di essere sdraiati sulerba di un prato circondato da
colline. Sentite la morbidezza dellerba sotto il vostro corpo, e il
profumo dei fiori tuttintorno a voi. Inoltre potete vedere sopra di
voi un bel cielo azzurro. Vicino a voi c una piccola chiesa di
campagna. Ha una campana che potete sentir suonare. Il suo
suono ha qualcosa di molto puro. E il vostro suono, capace in voi
di evocare la gioia. Ora sentite nuovamente il suono della
campana. Questa volta pi forte. Il suono pi vicino ora, e lo
potete ascoltare mentre vibra dentro di voi. Vi accorgete che
stimola le vostre potenzialit latenti. Poi lo ascoltate fino a che
non scompare gradualmente, e siete consapevoli del momento in
cui il suono finisce e incomincia il silenzio.

La Freccia
Immaginate di avere in mano un arco e delle frecce. Sentite i
piedi solidamente in contatto colla terra. Poi impugnate larco con
una mano, e la corda con la freccia incoccata collaltra mano.
Sentite i muscoli delle braccia che si flettono mentre piegate
larco. Poi vedete chiaramente di fronte a voi il bersaglio, e
puntate la freccia nella sua direzione. Larco ora piegato al
massimo, la freccia puntata con precisione. Sentite quanta
energia accumulata in questa posizione statica. Ora non dovete
far altro che lasciar partire la freccia, e questa energia la porta
fino al bersaglio. Vi rendete conto ci dome questo lasciar andare la
tensione fisica liberi energia. Ora la freccia partita. Ne osservate
la traiettoria: nulla esiste per la freccia eccetto il bersaglio, nessun
dubbio, nessuna distrazione, nessuna deviazione. Volando
perfettamente diritta la freccia colpisce il centro del bersaglio e l
si ferma, vibrando. Con calma e fiducia, lanciate ancora un paio di
frecce verso il bersaglio, e percepite la loro potenza risoluta e
concentrata.

La Fonte
Immaginate una fonte che sgorga dalla roccia. Ne vedete lacqua
pur scintillare al sole e ne sentite il suono nel silenzio circostante.
Siete ora in un luogo dove tutto pi semplice, pi puro, pi

essenziale. Incominciate a bere lacqua e provate una sensazione


che vi pervade e vi fa sentire pi leggeri. Ora entrate nella fonte,
lasciando che lacqua scorra su di voi. Immaginate perfino che
abbia la capacit di scorrere attraverso il vostro corpo e la vostra
psiche. Sentite che questacqua vi purifica di tutti i rifiuti psicofisici
che tutti noi inevitabilmente accumuliamo giorno dopo giorno:
frustrazioni, rimpianti, preoccupazioni, pensieri di tutti i generi.
Gradualmente, sentite come la purezza di questa fonte si fa
vostra, la sua energia vitalizzante diventa parte di voi. Infine,
immaginate di essere la fonte stessa, dove la vita scorre e si
rinnova continuamente.

Il Diamante Immaginate vividamente un diamante. Guardatene


tutte le sfumatura luccicanti, integrate perfettamente nellinsieme.
Osservate la perfezione di questa forma. Tenete il diamante
davanti a voi, e lasciatevi pervadere dalla sua bellezza cristallina.
La parola diamante viene dal greco adamas, invincibile.
Identificandovi con questo diamante, vi sentite in relazione a
quella parte di voi che appunto invincibile, il vostro S. Il vostro
S inattaccabile dalla paura, dalloscurit, dalle pressioni e dai
condizionamenti della vita di ogni giorno. E irraggiungibile dalle
ombre del passato, dalle preoccupazioni del futuro, dallavidit e
dal risentimento, dalla dittatura del conformismo sociale. E la
vostra essenza, che brilla in tutte le sue sfaccettature, pur
rimanendo ununica unit. Voi sentite di essere quel s, e, mentre
limmagine scompare, lasciate che questa percezione del S si
faccia sempre pi viva.

Il Ciclo del Grano


Immaginate un campo non coltivato. In lontananza ci sono le
montagne parzialmente coperte dalle nuvole. Ora immaginate un
aratro che taglia solchi nella terra. Potete vedere il riflesso del sole
sulle lame che rivoltano la terra per prepararla alla semina. Un
contadino semina. Voi potete osservare i
semi che cadono sulla terra. Poi ne raccogliete uno, e ne intuite le
potenzialit nascoste. Vi rendete conto che porta entro di s il
progetto dellintera pianta. Passa una stagione e le spighe di

grano incominciano a farsi vedere attraverso la terra.. Le vedete


venire alla luce e crescere, verdi e ancora tenere. Poi arriva la
pioggia, che cade sul grano e penetra nel suolo. Potete anche
vedere le gocce dacqua sulle spighe. Dopo la pioggia viene il sole.
Immaginate le nuvole che si aprono e che rivelano il cielo e i raggi
del sole. Sentite la potente energia del sole che stimola la nascita
del grano. Ora una calda giornata di estate. Il sole splende, il
cielo di un azzurro profondo, e il grano ondeggia nel vento
leggero. In mezzo al grano dorato potete vedere anche, qua e l,
qualche papavero. Immaginate tutto ci in dettaglio. Toccate i
papaveri e le spighe. Sentite la gioia della completa maturazione.
Al culmine della sua bellezza il grano raccolto per essere
trasformato in farina e poi in pane. Ora immaginate due mani che
preparano la pasta, ne fanno pagnotte, e lo mettono nel forno. La
porta del forno viene chiusa e il pane lasciato a cuocere.
Immaginate la pagnotta che tolta dal forno e vi viene data.
Sentitene il calore nelle mani. Il sole, il cielo la pioggia e il suolo;
il lavoro di quanti hanno arato il suolo e coltivato il grano e di chi
ha cotto il pane, sono tutti concentrati nella pagnotta che tenete
in mano. Rompete il pane e lo mangiate, e ne sentite la
consistenza e il sapore.

La Villa
Immaginate un giardino abbandonato coperto di erbacce, e una
villa disabitata e fatiscente. Molte delle finestre sono rotte. Aprite
la porta che cigola, entrate e guardate a una a una le camere
vuote e polverose. Vedere questa villa abbandonata e il suo
giardino lasciato a s stesso pu anche darvi un senso di
desolazione e tristezza. Ma voi gi pensate che cosa potrebbe
diventare se questa casa se voi decideste di restaurarla. Vi
guardate attorno e vedete la zona circostante: alberi, un lago e
montagne sullo sfondo. E venuto il momento di darsi da fare per
riparare la villa. Dove ci sono muri cadenti, li riparate con calce e
mattoni. Rimpiazzate i cardini arrugginiti. Dove i pavimenti sono
marci, li sostituite. Mettete vetri nuovi e nuove tegole sul tetto.
Togliete le erbacce dal giardino e girate la terra per prepararla alla
semina. Quando il suolo pronto, vi spargete semi di vari fiori.
Pulite la casa, scopate i pavimenti e mettete la cera, dipingete i

muri dentro e fuori. Mentre innaffiate il giardino notate che stanno


gi spuntando alcune piante. La casa pronta per essere
ammobiliata. Immaginate tavoli sedie letti tappeti specchi
lampadari quadri armadi vasi ornamenti vari, E la vostra villa, e la
potete arredare come desiderate. Immaginate in dettaglio come
ammobiliare ogni stanza. Ora andare nel giardino, e scoprite che i
fiori hanno gi incominciato a fiorire. Ce ne sono di molte forme e
di molti colori: li vedete e ne annusate il profumo. Potete
sistemare il giardino nella maniera che volete. Poi viene il
momento di immettere vita ed energia nella villa. Accendete la
luce e verificate che funzioni. C della legna che arde nel camino.
Badate a che le condutture dellacqua funzionino in maniera
soddisfacente. Mettete del cibo nel frigorifero e fiori nei vasi.
Guardate fuori della finestra e vedete il giardino in fiore, e il lago e
le montagne sullo sfondo.

La Rosa
Immaginate una pianta di rose: radici, gambo, foglie e, in cima,
un bocciolo di rosa. Il bocciolo ancora chiuso e avviluppato dai
sepali. Visualizzate ora chiaramente tutti i dettagli. Ora
immaginate i sepali che incominciano a schiudersi e poi a piegarsi
allindietro e a rilevare i petali veri e propri, teneri, delicati, e
ancora chiusi. Ora anche i petali cominciano ad aprirsi lentamente.
A mano a mano che ci succede, voi sentite che questa fioritura
avviene anche nelle profondit del vostro essere. Potete sentire
che qualcosa in voi si sta aprendo e sta venendo alla luce.
Continuando a visualizzare la luce, sentite che il suo ritmo
coincide con il vostro, che il suo aprirsi il vostro aprirsi.
Osservate la rosa che si apre allaria e alla luce si rivela in tutta la
sua bellezza. Annusate anche il suo profumo, intenso e gradevole.
Ora guardate il centro della rosa, dove la sua vitalit
particolarmente intensa, e lasciate che ne emerga unimmagine.
Questimmagine rappresenter per voi ci che di pi bello e di pi
creativo possa venire alla luce nella vostra vita. Pu essere
limmagine di qualsiasi cosa; lasciatela venire spontaneamente,
senza sforzarvi e senza pensare. Infine guardate questa
immagine, assimilatene latmosfera e il significato.

LA VIA DELLO EISH SHAOK


Sii felice

Sembra quasi un comandamento " sii felice " e a volte ci


auguriamo davvero lo diventi cos da essere obbligati a
rispettarlo anche quando non ne avremmo la forza. Per noi la
felicit la piuma sull'altro piatto della bilancia, la protagonista
qualificante della vita e delle vittorie e l' antagonista assoluta
della morte e delle sconfitte. Molte volte nelle nostre giornate
ci chiediamo se l'abbiamo raggiunta e se tutto quello che
desideriamo presente; non molti di noi si rispondono
positivamente e sentono di essere sereni per le proprie scelte e
completi per la propria persona. Pensiamo, ad esempio, spesso
che l'amore ricevuto da altri sia ossigeno vitale e che il
riconoscimento che ci giunge dal lavoro e dalle amicizie sia
elemento fondante per la nostra felicit, ma davvero cos?
Quando la sicurezza e il benessere arrivano dall'esterno
possiamo davvero dirci felici? Arriva un momento in cui
sentiamo mancare qualcosa e il malessere per il continuo

dipendere dai flussi e riflussi dell' Universo sifa profondo; in


quel momento che il cambio concreto di prospettiva si pu
realizzare.
Parliamo insomma in questo articolo di un tema caro a tutti,
cercando come sempre la chiave di lettura che ci dona l' Eish
Shaok con le sue conoscenze energetiche e spirituali.

Chiedetevi ora quante di queste frasi avete pensato e vi siete


detti almeno una volta in passato: " ho un obiettivo futuro e
quando lo raggiunger sar finalmente felice e completo ", "
quando mi dicono che sono una bella persona o che ho un bell'
aspetto mi sento davvero cos, quando invece mi criticano sto
male ", " spesso soffro quando gli altri si comportano male con
me, quando succede colpa loro se sto cos " e ancora " per ogni
cosa che faccio o che fanno gli altri, spesso e volentieri, mi e li
giudico bene o male ", " non capiscoperchle cose vadano
sempre storte, io vorrei accadesse tutt'altro ". Le trovate
scontate e naturali o leggerle in questo modo suscita in voi un
inizio di riflessione? Lentamente ci si rende conto di quanto si
dia la colpa all'esterno per mancanze interne o traumi passati.
Solitamente la cosa che pi ci infastidisce negli altri quella
che vorremmo avere per noi o quella che sottolinea una nostra
debolezza, una parte che crediamo non degna di essere.
Abbiamo paura di restare da soli e piangiamo quando ci
sentiamo abbandonati o ridiamo per farci qualcuno amico,
abbiamo timore si scoprano le nostre mancanze e adottiamo una
personalit aggressiva, ci vestiamo bene per sentirci apprezzati
ed osservati, malediciamo il destino e gli eventi
inaspettatiperch vorremmo avere tutto sotto controllo. Dopo
tutti questi sforzi raggiungiamo per un p, a volte, un equilibrio
e crediamo di essere felici. Improvvisamente poi qualcosa si
rompe, litighiamo con una persona cara, non troviamo
parcheggio, la collega nuova antipatica, mettiamo su qualche

chilo e l' equilibrio non ricordiamo pi cosa sia.

Proviamo a posare allora, per un momento, su tutti i


condizionamenti, i falsi traguardi e le insicurezze della mente
un grande silenzio. Ricerchiamo tra un pensiero e l'altro quello
spazio vuoto in cui siamo a tu per tu con noi stessi. Guardiamoci
in profondit per scoprire cosa crediamo ci manchi o sia di
troppo per essere completi e felici non dipendendo pi
dall'esterno. Individuiamo quella qualit che non abbiamo,
quella paura che nascondiamo, quel trauma che con tanto
impegno cerchiamo di non vedere. Da qui si deve iniziare,
poichsolo con l'ammissione spontanea ci pu essere il
cambiamento, solo dalle sue ceneri pu rinascere la fenice.
Ricercate iperchdelle vostre azioni e ponete sempre in dubbio
le vostre certezze, chiedetevi: davvero andata cos? Davvero
sto male o sono felice per questo?Perchsono cos attaccato a
questa relazione? Perchvivo nel futuro proiettando la mia
felicit laggi e non Ora?
Occorre ricordarci che la felicit, se esterna, dovuta ad una
prospettiva basata sulla dipendenza del nostro Io interiore da
ci che, al di fuori, lo circonda. Se non vi sentite completi

ricercate la completezza negli altri, ma se state bene con voi


stessi tutto ci che succede non vi pu turbare. In questo stato
sapete e vi dite: " Io qui dentro comando e non sono soggetto ad
altra legge che alla mia ".
Raggiungere la felicit interiore e con essa la completezza
sembra difficile, filosofico, lontano, e per questo abbiamo
bisogno di avere un punto di partenza, o meglio, tre punti
pratici di partenza:
1) Analizza il tuo passato chiedendoti cosa hai imparato da ogni
situazione e, prima, a chi hai dato la colpa quando stavi male,
poi, al perch stavi davvero male e quale paura, attaccamento
o altro ti hanno preso di mira quelle situazioni ( la persona che
stava con me mi ha lasciato, ci sono stato/a male per come si
comportato o perch ho paura una parte di me non vada pi
bene per gli altri e non voglio restare in solitudine? ).
2) Vivi il tuo presente prestando attenzione ad ogni reazione
( risate, frasi, emozioni ecc..) che porti con s paure,
attaccamenti o elemosina di amore ed attenzione. Evita di
reagire e agisci. Non proiettarti in avanti e lasciati trasportare.
3) Non giudicarti. Sii te stesso senza chiederti se vai bene o stai
bene per gli altri. Ricordati che dentro di te sei l'unico/a a poter
decidere e parlare. Ogni volta che nel tuo " dialogo interiore " ti
accorgi di un giudizio fermati e chieditiperchcredi di
meritarti un simile trattamento e, soprattutto, a chi giova.
Nessuno ti ascolta, l dentro ci sei tu.

Essere felici non scontato, ma conoscendo la strada giusta pu


divenire semplice e quotidiano. Dobbiamo capire prima quale
significato dare alla parola felicit e poi come si pu
raggiungere e quanto desideriamo che nelle nostre giornate ci
accompagni. Se scegliamo di seguire il modello socialmente
diffuso ( sono felice per cause esterne ) raggiungeremo una
felicit temporanea e resteremo sempre in balia degli eventi,
se, invece, scegliamo di cambiare prospettiva ( sono felice per
la persona che sono e perch mi sento completo e fiducioso)
ritroveremo la gioia di vivere con consapevolezza. Allora ogni
avvenimento, previsto o meno, non potr che ricordarci il
messaggio di fondo di questa incarnazione: sormonta ogni sfida
e segui la corrente; ricordati chi sei e che tutto per te e
desiderato da te.
Siate felici.

I sette gradi

All'interno del percorso dell'Eish Shaok presente una


suddivisione in gradi; 7 in tutto. ogni grado rappresenta il
passaggio dell'allievo a una maggiore conoscenza e
consapevolezza, delle tecniche e di se stesso.I gradi fanno
inoltre riferimento alle tre suddivisioni del programma ( base,
avanzato, insegnante) legate al lavoro sulla Quantit, sulla
Qualit e sulla Consapevolezza.Con Quantit si intende lo
studio e lapprendimento di un buon numero di tecniche ed
esercizi; con Qualit si intende un ripercorrere queste tecniche
con lobiettivo di studiarle sempre pi profondamente
aumentando il pi possibile la propria capacit di comprensione
e la propria sensibilit; con Consapevolezza si intende invece
un lavoro sul proprio spirito e sulla propria anima con lo scopo
di identificarsi con questi e di conquistarne saggezza e
memoria.

Il primo grado l' Allievo, ovvero colui che inizia il percorso e in


questa fase si trasmette principalmente un iniziale bagaglio
tecnico e teorico al praticante.
Il secondo grado la Maschera, cos definito perch il praticante
inizia a rendersi conto di essere molto di pi rispetto alla
personalit umana e comincia la disidentificazione con questa.
Il terzo grado l'Iniziato; in questa fase il praticante ha gi
raggiunto una certa consapevolezza di s, e procede con
esercizi e test pi complessi; subentra inoltre la scelta di un
nome, che permette al praticante un ulteriore presa di
coscienza della sua parte spirituale.
In questi primi tre gradi il programma svolto, legato al lavoro
sulla Quantit. Tutto ci crea e arricchisce il bagaglio tecnico
del praticante.
Il quarto grado il Protettore; a questo punto del percorso
subentra una maggiore responsabilit, legata alla difesa e
protezione dei gradi inferiori e superiori da energie interne ed
esterne squilibranti. Tutto ci obbliga il Protettore ad un
costante e severo allenamento e ad una maggior presa di
consapevolezza. Il Protettore studia l'ultima parte del secondo
livello del programma; lavorando sulla Qualit e rivedendo con
essa tutto dall'inizio.
Il quinto grado la Guida; questo livello rappresenta una grande
svolta nella quale si diventa punto di riferimento per i gradi
inferiori e si indica loro la strada della comprensione di s, che
la Guida ha gi in gran parte percorso.
Il sesto grado chiamato Sheis, il cui nome significa fratello, ed
ha il compito di seguire il Maestro e di sostituirlo nelle lezioni
nel caso in cui questultimo non possa tenerle. Lo Sheis si
differenzia dal Maestro per la sua inesperienza
nellinsegnamento e nellavere ancora bisogna di apprendere da
questo le modalit e le dinamiche di crescita degli allievi,
insieme con lo studio dei processi di gonfiamento e

sgonfiamento dellego lungo tutto il percorso. Dopo


lacquisizione di queste ultime conoscenze ed una lunga
osservanza di lezioni ed esami lo Sheis conclude il suo
apprendistato approdando allultimo grado, quello del Maestro,
tramite una lezione tenuta davanti a tutti i Maestri dell Eish
Shaok.
Il settimo grado il Maestro ( detto anche Haidehoi, che
significa "punto di riferimento") ; il quale permette di insegnare
il percorso che si ha appreso a nuovi allievi e di scegliere per
questi tempi e modalit per il passaggio di grado, oltre che
lentrata a far parte del gruppo. Il Maestro ha inoltre il compito
di incarnare i principi ed i valori dell Eish Shaok, impegnandosi
a garantire la crescita di coloro che lo praticano e la diffusione
del percorso stesso lungo tutta la propria vita.
Guida, Sheis e Maestro ( Haidehoi) studiano la parte sulla
Consapevolezza, imparando cos a conoscere profondamente
tutto il mondo e s stessi.

Il credo dell' Eish Shaok


Sento con tutto il cuore, quindi Credo.
Credo in un mondo migliore e Credo di poterlo vedere,
comprendendo profondamente me stesso ed il mio spirito.
Credo di avere la Forza per combattere e lAmore per guarire.
Credo di poter imparare sempre dai miei Compagni di viaggio in
quanto anche in essi vi il riflesso dellUniverso.
Credo nelle Guide, negli Sheis e nei Maestri come parti di me,
che mi donano la Pace e la Saggezza di cui ho bisogno.
Credo di essere il Tutto e che il Tutto sia me.
Saggezza, Compassione, Umilt e Coraggio: questo quello in
cui Credo. ,,

Questo il nostro credo, il nostro codice. Un percorso una via,


unatraiettorialungo il tempo e lo spazio della consapevolezza
umana volta allascopertaed alla ridefinizione del proprio
essere. L'Eish Shaok ci porta ad esplorare le nostre qualit
energetiche, a vivere le parti pi elevate del nostro essere: lo
spirito e l'anima, in modo da comprenderne il legame e le
funzioni. Il credo possiamo dividerlo in tre parti: nella prima
parte possiamo vedere lo scopo primario dell' Eish Shaok, ossia
portare al grande pubblico insegnamenti importanti legati
all'utilizzo della nostra energia, dalla cura alla difesa da entit
negative fino alla conoscenza pi profonda di s.
Nella seconda parte compare un invito all'Iniziato a far affiorare
in s le qualit essenziali necessarie per progredire nel
percorso:
- la forza interiore con la quale superare gli ostacoli e le sfide
che la vita ci pone afronteggiare.
- l' amore per noi stessi in primis, con il quale possiamo fare
scelte nella vita che non operino a nostro detrimento.
- l' apertura del nostro essere a consigli ed alle direttive di chi
ha gi percorso parte del percorso.
La terza parte pu essere compresa pienamente quando si
sviluppa un rapporto pi profondo con il nostro spirito e la
nostra anima, in quanto qualit come la Saggezza ( la capacit
di muoversi nella vita con intelligenza), la Compassione ( la
capacita di vedere la vita a partire da un prospettiva di unicit
e bellezza, anziche di giudizio duale), l'Umilt ( la compresione
del proprio ruolo in relazione alle forze superiore) ed il Coraggio
( la capacit di operare scelte in coerenza con la nostrra natura
profonda, discostandoci dalla mera sopravvivenza), sono
attributi che appartengono alle parti pi elevate del nostro
essere che ogni iniziato dovrebbe aspirare a risvegliare.

Infine ecco un modo per utilizzare il Credo in una maniera


coerente alla propria evoluzione personale:
secondo quanto riportato dal famoso scrittore e praticante di
alchimia trasformativa Salvatore Brizzi nel suo ultimo
libro"Risvegliare la Macchina Biologica per Utilizzarla come
Strumento Magico",un modo per risvegliare le parti pi nobili
del nostro essere era ed la preghiera. Come preghiera non ci
riferiamo alla ripetizione di liturgie complesse per accordarci
favori da parte dei piani alti, ma come mezzo per far si che le
parole dai noi pronunciate trovino una risonanza all'interno di
noi stessi. Leggere o recitare il Credo, sentendo al contempo
dentro di noi le emozioni da questo destate, rappresentaun
incentivo ed un ottimo combustibile per la nostra evoluzione
personale e per la nostra crescita.
Sharaman
Combatti come un Leone
Difendi come una Montagna
Sorgi come il Sole
Muori come un Eroe

L'antica via dell' Eish Shaok

Quando iniziammo a descrivere e trasmettere gli esercizi, le


tecniche e le conoscenze che in tanti anni di allenamento e
viaggi avevamo appreso, molti ci dissero che poteva essere
rischioso aprire al grande pubblico il mondo della riscoperta
energetica. Turbati in un primo momento dalla possibilit di
poter insegnare qualcosa che forse era giusto rimanesse sicuro e
rinchiuso in piccoli e segreti gruppi, ci siamo poi resi conto di
quanto tutto ci che ci era arrivato in realt non ci
appartenesse, ma godesse di una vita propria. Il problema non
era quello di segretare il pi possibile il nostro percorso, ma di
sottolinearne le antiche radici e allo stesso tempo le nuove
capacit di trasmetterle e renderle comprensibili nel mondo di
oggi.
La nostra via, quella che abbiamo appreso ed insegniamo, si
chiama Eish Shaok che nella lingua dei nostri maestri significa

semplicemente: " Percorso verso la consapevolezza del mondo


energetico". Per quanto il suo nome sia stato fino ad oggi ai pi
sconosciuto, l'Eish Shaok affonda le sue basi nel mondo antico e
nella sua attenzione a quell' universo interiore, fatto di energie
e consapevolezze millenarie che permeano il nostro essere. Ch'i
nella cultura cinese, Prana in quella indiana, Ka egiziana,
Tummo tibetana, Mana hawaiana, Pneuma e Physis greca, Cheim
ebraica e Ruh araba, queste energie sono sempre state studiate
ed hanno accompagnato i grandi saggi e maestri dei popoli pi
antichi della Terra. I concetti di percezione dei canali e dello
scorrimento interno, della visualizzazione ed utilizzo dell' aura,
di cura pranoterapeutica, di collegamento profondo con la
natura ed i suoi elementi, di lavoro con le energie universali, di
contatto quotidiano con il mondo spirituale e di viaggio astrale,
sono sempre esistiti anche in questa Dimensione e con l' Eish
Shoak ne ritroviamo le pure ed antiche fonti e ci immergiamo in
esse riscoprendone la profondit e la ricchezza.
La durata del percorso pratico di circa due anni considerando
la difficolt crescente delle tecniche (in parte riportate nel
blog), la grande sensibilit e la vasta esperienza che sono
richieste a chi desidera poter insegnare a propria volta queste
pratiche. Trattandosi comunque di un percorso spirituale ed
energetico non sarebbe giusto fissare tempi precisi per il
raggiungimento dei vari livelli e preferiamo seguire la tradizione
nella quale solo un maestro pu capire se chi lo segue ha
raggiunto determinate consapevolezze. Occorre precisare infine
che nell' Eish Shaok il percorso in s che ci permette di
crescere e non il diploma o il premio finale e che le conoscenze
che si acquisiranno in questo cammino andranno a modificare
ci che sapete di voi stessi, il rapporto con coloro che vi stanno
intorno e con coloro che incontrerete, il modo che avete di
guardare alla vita e al vostro universo. Si andr a delineare cos
non solo un percorso pratico e tecnico, ma una vera e propria
filosofia del quotidiano, in grado di cambiare e rendere ricco e

speciale ogni momento. Auguriamo a coloro che si avvicineranno


a questo antico percorso lo stesso entusiasmo e la stessa
meraviglia che hanno accompagnato il nostro gruppo in questi
anni ed ai nuovi maestri, che stanno studiando e che si
impegnano per garantire un domani migliore a tutti, di non
perdere la propria forza e saggezza e di lasciare che il cuore li
guidi sempre.
Un abbraccio da tutti noi

Anima ed illuminazione
Nei tanti corsi che ho tenuto in questi ultimi anni ho notato
sempre pi spesso in chi si interessa di lavoro energetico una
certa confusione sui motivi per i quali ci si impegna in queste
materie e mi pi volte capitato di sentire frasi come: " ho
letto libri di questo o quell' illuminato e vorrei trovare l'
illuminazione anch'io " oppure " quanto invidio i grandi Maestri,
ma io non sar mai come loro ". Per evitare di perderci e di
smarrire il Fuoco che accompagna la nostra crescita e ricerca,
necessario chiederci quale sia il motivo che ci spinge a
desiderare un Maestro e quale sia il senso di tanti anni di lavoro
su di s.Iniziamo parlando di questa famosa illuminazione su cui
da decenni si scrivono libri e si tengono costosi e lunghi
seminari.

Siamo abituati a pensare all' illuminazione come ad un traguardo


forse raggiungibile in anni di lavoro e che porta il nostro essere
ad uno stadio completamente diverso e perfetto, attraverso il
quale riscopriamo il senso vero del mondo e dell' Universo.
Leggiamo libri di famosi leader spirituali, facciamo ore di
meditazione e cerchiamo di raggiungere i gradi pi alti dei
percorsi che conosciamo; dopo tanto tempo ci osserviamo e non
ricordiamo pi perch avevamo tanta voglia di raggiungere
questa illuminazione e in ogni caso non sembra che molto sia
cambiato. Ho visto personalmente tante persone perdere la
voglia di sperare e di credere poich l' obiettivo prefissato non
era secondo loro raggiungibile.
E' il caso a questo punto di sfatare qualche mito. Esiste l'
illuminazione? Dipende. Dipende da cosa significa per noi, se la
pensiamo come un processo esterno che ci porta a comprendere
tutto improvvisamente svegliandoci una mattina allora no, non
esiste, ma se per noi un percorso interiore di conoscenza del
proprio s pi profondo ed una riscoperta cosciente della nostra
perfezione allora si, esiste. E' un illuminato diverso dalle
persone comuni? Non lo affatto, egli uomo come tutti gli
altri, semplicemente consapevole di cosa significa essere e
vivere come umani pienamente. Occorrono anni o percorsi
precisi per raggiungere l' illuminazione? Assolutamente no, o
meglio, ognuno la pu raggiungere in qualsiasi modo, anche con
gli esercizi pi lunghi e complessi, ma di fatto se in questo

momento voi passaste dallo stato in cui "credete di essere


consapevoli " a quello in cui " sentite di essere consapevoli"
fareste pi luce della lampada di camera vostra.
Vediamo ora cosa significa conoscersi a fondo e quale processo
porta all' illuminazione.

In una cultura di forte ispirazione cattolica come la nostra


noto a tutti noi il concetto di anima o lo abbiamo quantomeno
sentito svariate volte e nei pi disparati contesti. Alla visione
comune dell' anima dobbiamo per sottolineare qualche
essenziale differenza, essa infatti definibile ( con non poche
difficolt ) come la parte pi profonda di noi, quella che
contiene in s la " scintilla divina", quella consapevolezza di
unione con il Tutto che ci spinge, di vita in vita, verso il ritorno
all' Uno. Pensarla in questi termini ci pu portare per ad un
errore enorme, in grado di creare da solo quella confusione sull'
illuminazione che abbiamo visto. E' l'errore della " falsa distanza
" e cio il credere di essere altro dall' anima, figli di una parte
interna a noi che ha altra forma ed essenza. Capite bene che se
infatti definiamo quello dell' illuminazione come un processo di
identificazione con la nostra parte pi profonda, l'anima, e
pensiamo questa come una parte lontana da noi, diviene tutto il
percorso difficile e lungo, o pi probabilmente impossibile. Se
invece l'anima non si concepisce pi come una parte, ma come

la nostra totale persona non ancora cosciente di essere


completa e perfetta, allora aprire gli occhi di certo molto pi
semplice. Il processo di "risveglio" aiutato dal lavoro
energetico, insieme con quello su pensieri ed emozioni a cui
collegato, che ci riporta alla conquista di sensibilit dei processi
interni ed esterni, ad un controllo di azioni e re-azioni, ad una
indipendenza da meccanismi squilibranti e ad una volont di
scelta consapevole della direzione della propria vita. Tutto
questo ci conduce ad uno stato di comprensione della nostra
completa essenza e corrisponde al gi citato passaggio da " so di
avere un' anima" a " sento di essere anima ".
L' illuminazione esaurisce la sua importanza come obiettivo
qualificante della nostra esistenza e diviene esperienza
quotidiana della quale siamo ancora una volta noi gli assoluti
padroni e protagonisti. Decidete ogni giorno di essere anime
incarnate e vivete nella Consapevolezza costante di ogni
momento, pensiero, energia ed emozione e saprete
perfettamente come si sono sentiti i grandi Maestri della storia
e cosa significa essere realmente illuminati. Non un percorso
semplice e non tutti sono pronti a percorrerlo, ma averne chiari
i passaggi e sopratutto sapere che non lontano o impossibile,
ci permette di iniziare a lavorare e di vedere col tempo i grandi
progressi desiderati.

Un mondo di emozioni

Nella maggior parte delle culture e religioni si va da migliaia di


anni a ripetere: " ama te stesso e il prossimo tuo " e " osserva la
tua natura,poichsei tanto luce quanto ombra ". E' innegabile
in effetti che la nostra vita sia piena di speranza e di ricerca di
un sentimento puro e profondo, come lo anche la presenza in
noi di un duplice modo di affrontare gli eventi, a volte pieni di
gioia, altre capaci di un estremo e cieco rancore.
Come oramai avrete capito dopo tutti questi anni, il nostro
intento quello di rivedere gli avvenimenti quotidiani e di dare
loro una lettura energetica, poich dal mondo dell' energia e
dello spirito che si genera il nostro. In questo articolo ci
chiediamo e tenteremo di spiegarvi quale sia e come avvenga il
meccanismo interno che ci permette di re-agire agli eventi
guidati da questo oceano variegato di emozioni. Iniziamo a
cercare una risposta osservando e ripercorrendo uno di quei
momenti nei quali siamo messi alla prova da quello che ci
circonda: siamo in ufficio ed un collega parla con noi, ad un
certo punto una sua frase fa scaturire nella nostra mente un

senso di offesa che traduciamo immediatamente in un


atteggiamento di distacco e di chiusura o di aperta ostilit. Che
cosa avvenuto nel frattempo? Il pi delle volte non ce ne
rendiamo nemmeno conto, ma improvvisamente nel nostro
petto si formato un peso, una forza opprimente che ha
peggiorato il nostro stato e che ci ha reso ancor pi fastidiosa la
situazione e pi pungente l'emozione. Ve ne eravate mai
accorti? Rifletteteci un attimo..
Nelle scuole legate ai cammini energetici si studia da sempre,
pur tenendolo il pi delle volte segreto per i membri esterni, il
rapporto tra tre diverse parti di noi di cui abbiamo gi parlato:
anima, spirito e maschera ( parte umana) . Attraverso la
conoscenza di queste parti possiamo spiegare cosa accade in
uno di quei momenti, infatti: quando la maschera perde il
controllo o meglio, crede di perdere il controllo, di ci che le
sta intorno chiede aiuto alla profondit del nostro essere,
all'anima, e questa risponde inviandole subito la molta energia
che sentiamo poi condensarsi nel petto e che ci fa scattare in
piedi, pronti ad urlare, a piangere o a sorridere. Il problema si
crea per nel momento in cui, non sapendo di questo processo,
non utilizziamo il "peso" per riprendere in mano la situazione e
continuiamo invece a chiedere aiuto facendolo aumentare e
rendendolo da benefico e rilassante a nemico invincibile e
soverchiante. Per questo motivo nell' Eish Shaok, come nell'
Alchimia Trasformativa, si insegna la trasmutazione emozionale,
cio l'esercizio di ritorno dell' emozione a semplice energia o di
trasformazione ad una emozione di grado pi alto ( dall'amore
all'estasi ad esempio) attraverso il riavvicinamento ad una
visione pi animica degli avvenimenti..

Imparare a non re-agire, ma ad agire con cognizione e


consapevolezza ( e soprattutto per propria scelta e non per
condizionamento altro ) nei confronti del mondo esterno ed
osservare i meccanismi che negli altri ed in noi avvengono, sono
gli unici strumenti a nostra disposizione per poter evitare di
diventare gli oggetti passivi di un procedimento che ci vedrebbe
in realt i soggetti attivi e che studiato non solo per rendere
la nostra vita meno pesante e problematica, ma per rendere pi
forte e costantemente equilibrato il nostro rapporto con l'
Universo, interiore o esteriore che sia.
L'amore come la rabbia sono utili alla nostra crescita ed
attraverso gli esercizi di trasmutazione impariamo a scegliere
noi quando provarle e con quale gradazione, impedendo a
qualsiasi energia di influenzare le nostre scelte o di renderci
avversari della bellezza di una vita serena e di un mondo pieno
di luce.

Alla ricerca della vera spiritualit

I primi mesi nei quali ci si trova a lavorare su s stessi e sulle


proprie energie si spinti solitamente da molti interrogativi e si
va, di esercizio in esercizio, alla ricerca di risposte e di prove.
Passato questo periodo iniziale e avuto oramai modo di provare
il lavoro sui chakra e il sistema interno, le tecniche di cura, il
viaggio astrale, la regressione e cos via, ci si sente persi in un
universo di tecniche oramai familiari, ma che, svelati i misteri o
risolti i problemi iniziali, non suscitano pi alcun interesse.
Succede infatti che la maggioranza delle persone che si
avvicinano ad un cammino spirituale, come pu essere quello
dell' Eish Shaok, lo facciano per risolvere un loro problema
( deludente vita sentimentale, mancanza di bussola nelle scelte
di vita, malattia, depressione, solitudine ecc.. ) e non per un
amore profondo nei confronti della pace e della serenit che il
lavoro energetico e questi cammini ci donano. Come Occidentali
siamo abituati ad avere e a volere risposte semplici e veloci e
non siamo contenti di doverci impegnare per lungo tempo e di

dover cambiare molte cose di noi per poter capire qualcosa in


pi o per ascoltare la nostra parte pi profonda. Questo
atteggiamento ha fatto da terreno fertile per tutti quei sentieri
nei quali una veloce armonizzazione, senza troppe o accurate
spiegazioni, esaurisce il lavoro su di s e qualche centinaio di
euro ci fanno uscire soddisfatti e compiaciuti del sacrificio
fatto, anche se magari siamo coscienti di aver imparato poco o
niente. Siamo sempre pi lontani da quel, tanto antico quanto
efficace, modello di scuola quotidiana, nella quale non si
pagava con pezzi di carta, ma si lavorava tutto il giorno per il
Maestro e questi trasmetteva nel corso di una vita intera la
propria saggezza e le proprie conoscenze. A quei tempi chi
desiderava con tutto s stesso evolvere e fare della propria vita
un faro per chi gli stava intorno, era pronto a lasciare tutto ci
che possedeva, materialmente e internamente, e a vivere
fianco a fianco con coloro che in quella via erano pi avanti di
lui e che presto diventavano suoi fratelli.
Oggi la parola spiritualit si trova sulla bocca di tutti e coloro
che hanno interesse a mantenerne la vera essenza nascosta, ne
pubblicizzano una versione commerciale, nella quale tutti sono
di fatto illuminati o lo possono facilmente diventare leggendo
un libro o in tre giorni di seminario. Niente di pi utile a
mantenere la media in una gabbia dorata e a far scomparire i
veri Maestri, oggi sulle soglie di casa a lavorare da soli nei propri
campi.
Cosa fare allora per comprendere la differenza tra una ben
architettata ma vuota via e una reale e profonda? La risposta
molto semplice: diffidate dalla velocit e dalla mancanza di
sacrificio e chiedetevi se per voi la spiritualit uno strumento
per arricchire la vita nei periodi bui o se la vita stessa, una
quotidianit non mai dimenticabile. Quando la risposta a questa
domanda vi sar chiara e il percorso che state seguendo vi

richieder una parte delle vostre giornate o scelte impegnative


per migliorarvi, allora saprete se fuggire nelle braccia di un
furbo e ricco " insegnante " o rispondere positivamente e
iniziare a crescere.
La ricerca di una reale evoluzione spirituale lunga e deve
essere affrontata con una scelta quotidiana di lavoro ed
impegno, senza i quali " sei Uno e l' Uno te" e " ti mando un p
di energia positiva" sono le uniche frasi che sentirete in seminari
tanto inutili quanto costosi.

La dedica al guerriero

In un mondo dove i punti di riferimento sono pochi o mancano,


dove i maestri, quelli veri, scompaiono sotto le sferzate di una
mediocrit imperante e dove il Sistema poggia le suo forti basi
sul relativismo e il "si salvi chi pu", non al manager o al
perfetto impiegato che sento di voler scrivere una dedica, ma a
quella persona particolare, a quell' uomo spinto ad agire da un

Dio: il guerriero.
Non commettere, caro lettore, l' errore di prendere la parola
guerriero come inneggiante all' egoismo ed alla violenza, i
poteri forti ci mettono a disposizione un vocabolario falso; il
vero guerriero l' uomo spinto da un Dio, un essere supremo ed
interiore che lo muove e guidaaffinchvinca le sue battaglie
per un grande cambiamento o muoia ispirando gli altri.
Di esseri umani davvero guerrieri ve ne sono pochi, ma su quei
pochi che si giocano le sorti di tutti noi e, forse, proprio tu, che
stai dall' altra parte dello schermo, rientri in questo gruppo
speciale e, magari, accenni anche ad un piccolo sorriso mentre
leggi queste parole.
Il guerriero colui che non ha legami particolari,poich non
del particolare che gli interessa, ma di tutto ci che esiste ed
collegato con la sua missione. Il guerriero colui che non
accetta i limiti che ha,poich sa di non avere limiti e che sono
questi in realt soltanto riflessi di una parte di lui che non lo
rappresenta davvero, ma che hanno cercato di incollargli
addosso. Il guerriero colui che sa di non conoscersi affatto, ma
che promette asstesso di non darsi per vintonella
crescita,poichil flusso dell'esistenza in continuo
cambiamento e noi con esso. Il guerriero quella persona che
non ha rimpianti, traumi o dipendenze e nonperch non
abbiano mai cercato di ferirlo o ucciderlo operchnon abbia
mai sbagliato, avuto paura o desiderato qualcosa, maperch
vivo e forte nel presente e si sente costantemente ispiratodal
Dio che gli dentro e che lo fa alzare ogni volta che cade, senza
guardare alle parti che ha perso. Il guerriero vive pienamente le
proprie emozioni, ma non lascia mai loro potere e controllo, lui
padrone dis quando desidera esserlo. Il guerriero colui
che guardando il cielo stellato, ogni sera, saluta i suoi fratelli e
le sue sorelle che da lontano lo osservano aspettando il suo
ritorno. Il guerriero quella persona che non scappa davanti ai

doveri, ma che sa di essere nato per portarseli sulle


spallepoich l' unico che potrebbe farcela a sopportarli. Il
guerriero colui che non si arrende quando gli dicono che il suo
sogno di un mondo migliore solo un sogno o che le persone che
gli stanno intorno non brandiranno maicon lui la spada o non lo
ameranno mai per ci che fa. Il guerriero non si
arrendeperchil Dio che gli dentro gli d la forza di cui ha
bisogno eperchnon un uomo del popolo, ma per il popolo, e
non gli importa se qualcuno combatter con lui o lo amer per il
suo sacrificio, lui non cerca altri martiri, ricerca un mondo che
di martiri non abbia pi bisogno.
Il guerriero non sempre nasce tale, capita infatti, a volte, che in
un momento, in una giornata come un altra, la vita per una
persona acquisti improvvisamente un significato diverso e che
qualcosa, nel profondo del suo essere, apra gli occhi e la
riempia di nuova energia. Altre volte invece un percorso alla
ricerca del verosche porta una persona a diventare un
guerriero e a combattere fino alla fine dei suoi giorni per
cambiare qualcosa, anche solo un dettaglio,affinch nessuno
pi pensi di non essere tanto forte per vivere pienamente o che
solo alcuni abbiano unDio al loro interno e possano maneggiare
una spada.
Forse ti ho annoiato, caro guerriero che leggi queste parole,
forse ti ho detto cose di te che gi sapevi, ma pensavo fosse
giusto che almeno una volta, almeno io, potessi dirti che non sei
solo e che quel grazie di cui sicuramente non avrai bisogno, c'
chi sente di volertelo dire con tuttosstesso. Grazie..

L'importanza del non essere s stessi

Ogni giorno della nostra vita parliamo, pensiamo, prendiamo


decisioni, ci leghiamo a persone e litighiamo con altre.
Facciamo tutto questo non mettendo mai, nemmeno per un
momento, in dubbio noi stessi o ci che crediamo di essere.
Padroni di noi ci presentiamo al mondo con voce tonante, sicuri
di rappresentare tutto il nostro Io pi profondo; d'altronde chi
pu conoscerci tanto bene quanto noi conosciamo noi stessi.
Eppure c' qualcuno che combatte quotidianamente contro le
proprie paure, debolezze ed insicurezze e si rende conto del
fatto che non sempre pu considerarsi "capitano della sua nave".
Anni fa, quando iniziai a praticare l' Eish Shaok, mi venne
insegnato un esercizio del quale non mi fu detto subito
l'obiettivo. Avevo il compito di visualizzare, ogni volta che
pensavo, l' immagine di una sala consiliare con i diversi membri
a rappresentare qualsiasi voce, dissidio o lamentela mi passasse
per la testa. Il punto pi importante dell' esercizio consisteva
nel non mettermi mai a sedere tra i consiglieri; dovevo solo
osservarli restando sempre in silenzio ed in piedi davanti a loro.
Le prime volte ad un mio convinto se pur timido silenzio
corrispondeva un crescente rimbombo di urla e discussioni,
quasi che la mia volont di non schierarmi fosse per loro motivo

di grande disturbo. Mi convincevano spesso cos bene a


partecipare alle discussioni che finivo per portarle avanti con
forza io stesso, sostenendo ora gli uni ed ora gli altri.
Continuai a lavorare con questa immagine per molto tempo,
imparando con fatica ad essere pi forte e neutrale a
prescindere dalla forza delle loro urla o argomentazioni. Mi
aggiunsero poi una seconda parte all' esercizio che consisteva
nelcompiere delle piccole azioni completamente illogiche e non
meditate se non un attimo prima. Saltare, urlare o sorridere per
un attimo pur essendo triste ed arrabbiato divennero alcune tra
le tante "pazzie" quotidiane.Ai dubbi ed ai mal di testa dei
primi mesi segu, con mio grande stupore, la pace. Il Consiglio
dei miei pensieri si spense lentamente in una generale quiete ed
osservanza di quella figura in piedi dinanzi ad esso. Avevo
compreso, quasi senza accorgermene, di essermi slegato dalla
figura del rappresentante delle parti e dei partiti, pronto ad
ascoltare tutti tranne un s stesso che non esisteva, e di essermi
ricongiunto con quel sottofondo costante, tra un' idea e l'altra,
che si limitava ad osservare per poi imporre la sua volont, non
importa se logica. Potevo dirmi fiero di aver smesso di essere
quello che credevo o mi avevano detto essere me stesso e di
aver trovato la forza perduta o mai avuta.
Questo esercizio mi aveva insegnato a ritrovare la quiete
immergendomi nel cuore del mio spirito e distaccandomi dall'
idea che ero ci che pensavo e che solo nella mente potevo
riconoscere me stesso,la mia casa e la mia essenza.
Nell' Eish Shaok scoprire di aver vissuto identificandosi con la
sola punta dell' iceberg, con la maschera umana, il primo e
fondamentale insegnamento, ma una conquista pesante per
chi non la desidera con tutto se stesso. Occorre quindi chiedersi
se si sia disponibili a guidare il Consiglio o se, tutto sommato,
non sia pi comodo che questo guidi noi senza farcelo sapere.

Volti al futuro con il cuore al passato


Dopo tanti post in cui le nostreconoscenzeed esperienze ci
hanno guidato, abbiamo pensato che fosse l'ora di lasciare la
parola ad un grande pensatore come Pico della Mirandola e al
suo "Oratio de hominis dignitate" . Questo testo ha avuto grande
importanza per la nostra formazione e crescita e ve lo
proponiamo quasi integralmentecosicchvoi ne possiate vivere
tutta la profondit ed intensit, facendolo vostro ed
assorbendone la saggezza andando oltre le diversit che
separano il nostro tempo dal suo.

"Gi il sommo Padre, gi l'architetto divino aveva costruito, con


le leggi della sua arcana sapienza, questa dimora terrena,
questo tempio augustissimo della divinit, che il nostro
mondo. Gi aveva posto gli spiriti ad ornamento della regione
superna; gi aveva seminato di anime immortali i globi eterei e
riempito di ogni genere di animali le impure e lercie parti del
mondo inferiore. Ma compiuta la sua opera, l'artefice divino
vide che mancava qualcuno che considerasse il significato di
cos tanto lavoro, ne amasse la bellezza, ne ammirasse la
grandezza. Avendo, quindi, terminata la sua opera, pens da
ultimo - come attestano Mos e Timeo- di produrre l'uomo. [...]
Ormai tutto era pieno, tutto era stato occupato negli ordini pi
alti, nei medii e negl'infimi. [...] Stabil, dunque, il sommo

Artefice, dato che non poteva dargli nulla in proprio, che avesse
in comune ci che era stato dato in particolare ai singoli. Prese
pertanto l'uomo, fattura priva di un'immagine precisa e, postolo
in mezzo al mondo, cos parl Adamo, non ti diedi una stabile
dimora, n un'immagine propria, n alcuna peculiare
prerogativa, perch tu devi avere e possedere secondo il tuo
voto e la tua volont quella dimora, quell'immagine, quella
prerogativa che avrai scelto da te stesso. Una volta definita la
natura alle restanti cose, sar pure contenuta entro prescritte
leggi. Ma tu senz'essere costretto da nessuna limitazione, potrai
determinarla da te medesimo, secondo quell'arbitrio che ho
posto nelle tue mani. Ti ho collocato al centro del mondo
perch potessi cos contemplare pi comodamente tutto quanto
nel mondo. Non ti ho fatto del tutto n celeste n terreno, n
mortale, n immortale perch tu possa plasmarti, libero
artefice di te stesso, conforme a quel modello che ti sembrer
migliore. Potrai degenerare sino alle cose inferiori, i bruti, e
potrai rigenerarti, se vuoi, sino alle creature superne, alle
divine. O somma liberalit di Dio Padre, somma e ammirabile
felicit dell'uomo! Al quale dato di poter avere ci che
desidera, ed essere ci che vuole. I bruti nascendo, assorbono
dal seno materno ci che possederanno. Gli spiriti superiori
furono invece, sin dall'origine, o poco di poi, ci che saranno
eternamente. Il Padre infuse all'uomo, sin dalla nascita, ogni
specie di semi e ogni germe di vita. Quali di questi saranno da
lui coltivati cresceranno e daranno i loro frutti: se i vegetali,
sar come pianta, se i sensuali, diventer simile a un bruto, se i
razionali, da animale si trasformer in celeste; se
gl'intellettuali, diverr angelo e figlio di Dio. E se di nessuna
creatura rimarr pago, rientrer nel centro della sua unit, e lo
spirito, fatto uno con Dio, verr assunto nell'umbratile
solitudine del Padre che sta sempre al di sopra di ogni cosa. Chi
ammira questo nostro camaleonte, o, anzi chi altri pu
ammirare di pi?".

Una rappresentazione dell' uomo che se pur descritta nel


contesto cattolico dell'epoca il chiaro simbolo di una volont
di riscoperta delle infinite qualit del proprio essere; il pi alto
obiettivo della spiritualit di oggi come di quella di ieri.

Le dimensioni e i loro abitanti

Dopo aver affrontato argomenti come i chakra e l'aura gi


conosciuti sicuramente da molti di voi,trattiamo ora di un tema
di cui non si sente molto spesso parlare. Difficile spiegarea
parole nostrerealt cos complesse come sono le Dimensioni;
potremmo dire, pur non rendendo del tutto l'idea,
chequestesonouniversi di infinita grandezza, dove abitano e
vivono numerosi popoli di varia e multiformenatura.Le
Dimensioni pi importanti, poich il loro numero in realt
infinito, sono nove e una di queste abitata da noi, almeno in

parte. Le loro caratteristiche sono molto varie, si va dalla


nostra, divisa in stelle e pianeti edove l'energia crea e si palesa
comemateria, a Dimensioni dove invece l'energia rimane tale e
nient'altro esiste, dove forme e colori perdono di significato.I
popoliche le abitano sono davvero tanti e molti di questi vivono
anche nelle nostre religioni, leggende e persino nelle favole, in
sognidove le conoscenze del nostro spirito e delle precedenti
vite si mescolano al potere dell'immaginazione e all'istinto. La
loro vita profondamente diversa dalla nostra e di certo quasi
sempremoltopi attenta alla crescita spirituale e al rapporto
con le energie universali.Alcuni degli spiritiappartenentialle
altre Dimensioni viaggiano per arrivare fino a noi attraverso
quelli che vengono chiamati "portali", cio passaggi che
colleganogli universi grazie alle energie che naturalmente vi
scorrono dentro e in mezzo.Otto delle nove Dimensioni fanno
parte della Comunit, una vera e propria alleanza
interdimensionaleche mette insieme le conoscenze dei vari
popoli ele loro caratteristiche comuni e che garantisce la
collaborazione e la crescita di tutti. La nona Dimensioneche
rimane esclusa ovviamente la nostra, anche se con il
cambiamento di era che stiamo vivendo e con l'attenzione
crescente verso la spiritualit le cose potrebbero cambiare. Il
progetto dell' Eish Shaok mira proprio a questo e il nostro
gruppo come tanti altri nel mondo lavora per il risveglio degli
spirit i e l' e n t ra t a de l n ost ro mon don e lla gra n de
Comunit.Attraverso diverse tecniche come quella del viaggio
astrale possibile per noi usare i portali ed incontraregli spiriti
degli altri mondi, portandoci sempre dietrouna buona dose di
rispetto, umilt ed attenzione che in terre antiche e lontane
sono sempre consigliabili.
La Comunitha posto anche le prime regole sulle quali l' Eish
Shaok nato e cresciuto e i cui principi ritroviamo anche in
parte nella legge del tre e nel Rede wicca. Vi elenchiamo le
principali, sia per darvene un' idea che per il motivo cheal loro

rispetto siamo vincolati tutti noi che percorriamo un sentiero


energetico. Prima regola: non utilizzare le proprie capacit per
recare danno a qualcuno Seconda regola: non utilizzare le
proprie capacit o le proprie conoscenze in campo energetico
per scopi personali che modifichino gli eventi o vadano contro
alla regola precedenteTerza regola:si tenuti ad intervenire
in difesa di chi venga colpito dall'azione energetica di
qualcunoQuarta regola:si tenuti a fermare chi rechi danno
agli altri con le proprie capacit. C' poi tra le tante altre la
regola che impone a chi in grado di insegnare di farlo se gli
viene espressamente richiesto a meno checolui che desidera
imparare non dimostri chiari segnali di immaturit spirituale che
facciano desistere dall'insegnamento stesso.
Tuttiprincipi che indicano una profonda volont di assistenza e
tutela degli altriche laComunitha lasciato a tutti noi che
pratichiamo l' Eish Shaok e che grazie a lei abbiamo studiato e
appreso l'essenza e l'importanza dello spirito. Noi, a nostra
volta, vi facciamo conoscere queste con la speranza di un
domani migliore, anche pergli abitanti di questa Dimensione.

I poteri della mente

Abbiamo finoraimparato a concepire il nostro lungo cammino


all'insegna della crescita e della maturazione e astare
allertaverso quelli che sonoi condizionamenti della societ che
ci mantengono infelici e rinchiusi in gabbie dorate. Affrontiamo
ora quello che crediamo essere uno degli argomenti pi
interessanti per la maggioranza di voi: le nostre potenzialit.
Siamo infatti oramai abituati ad associare al concetto di magia e
di percorso energetico immagini di oggetti e persone che volano
e di azioni strabilianti compiute dai protagonisti di turno, ma
quanto di tutto questo reale? Quanto di tutto questo si
sviluppa con l' Eish Shaok? Tutto e niente e ora vedremo il
perch.
Glieffetti speciali del cinema si concentrano sullo spettacolo,
ma cidanno allo stesso tempo la possibilit di intravedere sotto
di esso degli scorci di realt. Le nostre abilit vanno di molto al
di l di quello che siamo (stati) abituati a pensare. Telecinesi,
telepatia, poteri curativi sono solo alcune delle capacit che

fannoparte del nostro spirito, modi diversi di utilizzare la


nostra energia. Non tutto si pu fare ovviamente, in questa
dimensione bisogna ammettere che la materia pone dei grandi
limiti e vi sono anche delle regole ben precise che vi
spiegheremo, ma le nostre possibilit di influire sulla realt che
ci circonda sono davvero grandi.Spesso capitato chele
persone ci chiedessero di insegnare loroa sviluppare questa o
quellacapacit, evidentemente attratte pi dal potereche dal
cammino di maturazione chel' Eish Shaok comporta e la risposta
che abbiamo sempre dato stata: nessuno pu sviluppare un
potere se non impara prima a concepirne la realeimportanza.
Ma qual la reale importanza dei poteri? I poterisono semplici
effetti di una profonda conoscenzadel nostro spirito e delle sue
energie e punti di arrivo di un lungo percorso; meglio ci
conosciamo maggiore , se lo desideriamo, la nostra crescita e
maggiore la nostra crescita e pi le nostre capacit si rendono
evidenti. Lamaturazione spiritualediviene quindi, almeno in
questo contesto,sola fonte di potere e anche seci si avvicina
molte volte all' Eish Shaok spinti dal solo desiderio di questo,
per il meccanismo che abbiamo visto, non pu essere ottenuto
alcun risultatoa meno che non si cambi il nostro obiettivo.
Dobbiamo poi dire che, paradossalmente, una voltache ci siamo
spinti nelcammino della maturazione ci accorgiamo che il
potere anche se raggiunto non ci interessa pi e chel'essere
cresciuti el'aver compreso nel profondo l'universo di energie
che sono intorno a noi ci ricompensano per i nostri sforzi.
Entrando ora pi a fondo nel discorso potremmo chiederci se
possibile svilupparemolte capacit oppure una soltanto.La
risposta che possono essere molte, ma solitamente un talento
risultapi evidentedegli altri. La motivazione per cui questo
avviene deriva dal momento in cui lo spirito e il corpo si sono
uniti, in questa incarnazione, per la prima volta; le energie si
sono diffuse nella materia andandosi a concentrare in un
particolare puntoo, pi specificamente,in un chakra (vi

spiegheremo pi avanti cosa sono). A seconda del chakra un


potere particolare nato in voi, anche se poi, passando
l'energia in tutto il corpo, ogni sua parte pu potenzialmente
utilizzare un'abilitdiversa. Spesso risulta difficile capire quale
capacitsiamo in grado disviluppare pi facilmente,
soprattutto perch non siamo abituati ariconoscere i
segnaliche riceviamodal nostro spirito e dal nostro
corpo.Credere in se stessi emettersi alla prova all'interno di un
percorso come quello dell' Eish Shaok possono per essere i
primi passi per la riscoperta delle nostre capacit.
Vi consigliamo, in conclusione, di fare attenzione ai sogni
premonitori, al calore delle mani (spesso indice di
concentrazione di energia), ad una capacit fuori dal comune di
persuasione delle persone, ai sensi pi sviluppati, alle sensazioni
particolari che avete quando state con qualcuno o toccate un
oggetto, al benessere che apportate alle altre persone con
lavostra sola vicinanza; sono tutti segnali, i pi evidenti, che
qualcosa, che va oltre agli effetti speciali dei film, sta
crescendo in voi.

La sottile linea tra il bianco e il nero

Qual la domanda pi importante e frequente che le persone si


fanno nella loro vita? Quale l'argomento su cui le religioni e le
filosofie costruiscono le proprie teorie? Senza esitare potremmo
rispondere: il perch del dolore. Quante volte infatti ci
chiediamo perchesistano la sofferenza, la malattia eil male
stesso, quale dio o essere superiore potrebbe volercivedere
soffrire cos? Cosa abbiamo fatto per meritarcelo?Siamo
tradizionalmente portati a dividere il mondo in bene e inmale,
in bianco e nero, una parte da desiderare e l'altra da
condannare e allontanare. Spesso ci cos difficile capire la
realtin cui viviamo cheper istinto ci barrichiamo dentro la
nostra mente. Abbiamo sempre pi paura di uscire dalle nostre
case, di incontrarci e scontrarci con un mondo che raccontano
essere troppo freddo e sbagliato per noi.Il grande peso di
sentirsi soli e abbandonati ci sconforta e spinge sempre pi

nell'odio verso tutto e tutti.Come liberarsi allora da questo


peso? Da che parte possiamo iniziarea capire il dolore che ci
circonda cos da comprendere ed accettareci che succede?
Iniziamo ad affrontare questo delicato argomento partendoda
quella che la protagonista di questi nostri ultimi interventi: la
magia.Nella nostra esperienza abbiamo infatti individuato
proprioin leiil pi importante elemento di comprensione della
vera essenza del male. Sentiamo spesso parlare di magia nera e
bianca, rossa o addirittura verde. Ma cosa indicano i
colori?Nella concezione comune questi indicano rami della
magia che si specializzano e caratterizzano per particolari
fini.Se negativi parliamo di magia nera o rossa e se positivi di
bianca o verde (la distinzione delle quattrotipologie la
spiegheremo pi avanti). E'di fondamentale importanzacapire
perche la magia non ha di per s nessun fine
moralespecifico,perch, come abbiamo
precedentementedetto, essa contienesemplicemente diversi
strumenti perla ricerca delle nostre qualit pi nascoste.
L'energia, che base della magia stessa, semplicemente
energia, ci che la qualifica come positiva o negativa solo
ilmodo con cui l'uomo la utilizza. Maci siamo a questo punto
accorti di una cosa: allabase di bene e maletroviamo
unostesso strumento (la magia)euna stessa materia
(l'energia)e che la differenza la facciamo noi col nostro
giudizio. Riusciamo alloraforse ad iniziare a comprendere cheil
male in realt, come anche il bene, unelementonaturale
dellanostra realt come lo l'ossigenoo il caloree come lo
sonogli alberi e la terra. La sua demonizzazione avviene in noi
perch ne rifiutiamo l'esistenza o l'utilit. Ma quale utilit ha e
perch la nostra vita sembra tutta condizionata da questo?Molti
di noiassociano direttamente alquesitoil concetto di libero
arbitrio, pensando che ci siano date quotidianamenteda
percorreredue possibilistrade e che, una volta avvenuta la

nostra scelta di quale seguire,vi sia un conseguente giudizio.


Per quanto ci riguardaabbiamo sempreavuto difficolt
apensare ad una divinit che giudichi e spedisca i "cattivi" tra le
fiamme, forse perch troppo semplice eargomentazione di
evidente importanza strumentale per sacerdoti e regnanti di
tutto il mondo. Abbiamo allora spostato la nostra ricerca di una
soluzionedalla tradizione ebraico-cristiana e siamo approdati
nel mondoorientale e nella sua filosofia. Abbiamo qui
fattonostro un concetto che poi divenuto fondamento
importantedei nostriscritti: la reincarnazione. Se infatti si
poteva immaginareche gli spiriti una volta creatipotessero
scegliere dove nascere e dove morire e se tutto questo
eraconcepito perfarli crescerecon l'obiettivo di unritorno al
principiocreatore,non era cos difficile collegareil malecon
questa maturazione.Uccidere ed essereuccisi, soffrire e far
soffrire potevano essere infatti modiper tutti noi di far
esperienza e di crescere attraverso l'auto imposizione,di vita in
vita, di un sistema di valori etici.Verrebbe spontaneo chiedersi:
ma allora fare del malee subirlosono cose giuste?La risposta
che nonsono n giuste n tantomeno sbagliate,in quanto
semplicemente esistenti, utilie naturali. Il nostro errore sta
proprio nel voler sempre e continuamente giudicare tutte le
cosee porle da una parte o dall'altra della barricata.Importante
per precisare, in conclusione a questo discorso,il valore che
viene ad assumere la punizione. Se infatti vero che il male
parte importante del nostro percorso, anche e soprattutto
vero che questo assume tanta importanza nel momento in
cuichi lo compie ne subisce anche danno. Come quando siamo
bambini e la punizionee la vergogna per l'aver commessouno
sbaglioci insegnano anon commetterlo pi, abbiamo bisogno di
toccare il fuoco per sapere quanto e soprattutto se brucia.
Se vogliamo vivere meglio con noi stessi e in questo mondo,
l'accettazione dell'utilit del male deve divenire parte fondante

della nostra vita, cosicch dalla domanda iniziale: "che cosa


abbiamo fatto per meritarcelo?" noi ci potessimo chiedere:"
cosapossiamo imparare da questo oggi?"

Tanta confusione ci spinge a fare chiarezza

Quando ci accingevamo alle nostre prime letture e navigazioni


nel mondo di internet una cosa ci sconvolgeva continuamente:
la mancanza assoluta di chiari punti di riferimento in campo
spirituale. Continuavamo a ripeterci che era incredibile che non
ci fossero gruppi, organizzazioni o autori in grado di spiegare
perch crescere spiritualmente cos importante e come
possiamoritrovare le nostre capacit perdute o meglio
dimenticate. I siti e i libri si contraddicevano a vicenda,
spessotroppo sicuri di se stessi e delle proprie fonti per potersi
concedere ilbeneficio del dubbio e della ricerca. Le nostre
difficolt ci hanno spinto a lavorare autonomamente, crescendo
giorno dopo giorno con l'appoggio dellenostre soleforze e
facendo affidamento sulle esperienze che l' Eish Shaok ci

permetteva di fare. Per questi motivi ci siamo ripromessi cheun


giornoavremmo aiutato le persone che avesserovoluto
impararee che fossero state convinte dell'importanza di un
cambiamentonell'uomo e nella sua societ.Ora
eccocifinalmente a contatto con voi, pronti afare e a dare
quella chiarezza che a noi sempre mancata.
Iniziamo allora in questo post a scrivere la definizionedi magia,
la cui comprensione di fondamentale importanza per il mondo
energetico- spirituale.Riporteremo prima quella datadai
vocabolari e conosciuta dalla maggioranza delle personee poi
quella studiata nell' Eish Shaok.Nei vocabolari indicata in
questo modo: "capacit presunta di dominare le forze della
natura con scopi di diverso tipo o anche insieme di rituali e
conoscenze esoteriche volte a dominare l'uomoe la naturaper
soggiogarli agli scopi del mago". Modi di concepire la magia che
peccano di diverse lacune e che sonofrutto di una cultura di
sistema che allontana da see giudica negativamente ogni
strumento in grado di rendere liberi i propri sudditi.
Fate attenzione alle parole che abilmente vengono
immesse nelle definizioni per sviarvi, come:"dominare"
"esoteriche" "soggiogare" "presunte". Sono messaggi che vi
entrano dentro e vi fanno dire: "probabilmente non sono cose
vere e anche se lo fossero sarebbero senza ombra di dubbio
negative". Qui entrano in gioco tutte quelle forze del sistema
che hanno il preciso compito di coprire e allontanare da voi
verit scomode. Facciamo riferimento agli attacchi delle
religioni che bollano tutto questo come "eretico" o peggio
"diabolico" e alla cultura razionalista che le giudica semplici
superstizioni.Proviamo ora a darvi la nostra definizione,
sperando vi trasmetta sensazioni diverse dalle precedenti : "la
magia quell'insieme di esercizi pratici e di conoscenze
teoriche in grado direndere consapevoli le persone delle
proprie capacit naturali ed innatee diinsegnare loro ad

usarle". Va un p meglio vero? bastato parlare di capacit e di


consapevolezze essoteriche(e non esoteriche) e di crescita
interiore per rasserenarvi. Abbiamo sostituito il concetto di
"dominio della natura" con quello di "capacit naturali"
dicendovi chiaramente che non solo gli strumenti di cui la magia
si avvale sono naturali, ma che non hanno altro fine se non la
crescita. Nei prossimi post vedremo come il con
fine stesso tra magia bianca e nera, tra bene e male, si riduca
alsemplice concettodi crescita dello spirito.
Per non dilungarci troppo abbiamo preferito dividere in pi parti
questi post, gli argomenti di cui parlare sono tanti e tutti
strettamente legati, ma qui abbiamo gettato i presupposti per
la comprensione di una materia tanto istintiva quanto
complessa.

L'esercizio del caricamento

Abbiamo nel post dei chakra gi citato questo importantissimo


esercizio, ma ci sembrato opportuno, avendovi parlato dei

viaggi astrali e dell'incontro con altri spiritialla cui base vi il


caricamento, riportarlo ora direttamente.
Il caricamento una tecnica molto diffusa e che prende a
seconda delle tradizioni diversi nomi. Il suo scopo quello di
permetterci di imparareprima a percepire e poi amuovere le
nostre energie dentro e fuori ilcorpo e per i pi diversi motivi.
Sar la base di molte delle tecniche che imparerete nel corso
dell' Eish Shaok. Vediamone ora le fasi:
Mettetevi seduti o sdraiati in una posizione a voi comoda e
con i palmi delle mani rivolti verso l'alto
Chiudete gli occhi e concentrate il vostro pensiero sul
sesto chakra (terzo occhio) equindi sul punto tra le
sopracciglia.
Immaginate ora di muovere dentro di voi l'energia dal sesto
chakra al palmo dellamano destra, facendola quindi
scorrere lungo il collo, la spalla e poi tutto il braccio.
Potrebbe aiutarvi anche muovere gli occhi(pur
mantenendoli chiusi) seguendo il percorso dell'energia.
Continuate questo movimento dal sesto chakrafin quando
non iniziate apercepire formicolioe/o calore lungo il
percorso dell' energia o uno dei suoi punti (solitamente il
palmo della manosi riscalda molto e formicola).E' anche
probabile che le vostre mani si riempiano di puntini
bianchi, un ottimo segno che l'esercizio vi sta venendo
molto bene
Fatto questo ripetete lo stesso anche per la mano sinistra e
quando sarete pi esperti potrete tenere gli occhi aperti
efare il tuttomolto pi velocemente

Sentitevi liberi di riposarequandosiete stanchi, il caricamento


vi permette dimuoveremoltaenergia e di attivare i chakra
(dopo il sesto potete rifare tutto partendo da qualunque chakra
e muovendo ovunque l'energia). I primi tempi sar normale
avere pi difficolt o lievi dolori in alcune parti del corpo,

ricordatevi che in tutti questianni diversi blocchi energetici si


sono probabilmente formati e si scioglierannosolo ora. Potete
utilizzare questo esercizio per caricare gli occhi (quindi
mandando loro energia) anche prima della tecnica per vedere
l'aura o per caricare le mani prima di utilizzare tecniche
curative che presto vi spiegheremo. Prestate ovviamente
sempre massima attenzione all'utilizzo che fate dell' energia
etenete sempre presentile regole della Comunit.

La protezione energetica

Il mondo spirituale ed energetico vario e grande e non sempre


si ha la fortuna di incontrare percorsi e maestri in grado di
trasmettere le giuste conoscenze e di fare le giuste
raccomandazioni; nella maggioranza dei casi ci si vede
circondati da energie dannose e squilibrate e da individui

dominati dal proprio ego che peggiorano la vita degli altri sotto
molti punti di vista e ne prosciugano anche le finanze.
Nel corso delle mie ultime lezioni e delle ultime letture di mail
che ci avete mandato ho scoperto che l'ampia variet di
situazioni, come quella sopra espressa, che pensavo ci fossero,
non erano che frutto di un mio ottimistico calcolo. Ho deciso
per questo motivo di rendere pubblici in questo post un paio di
esercizi legati alla protezione energetica che diano modo anche
a chi non pratica l' Eish Shaok nella sua interezza di riuscire ad
avere qualche sicurezza in pi.
Iniziamo allora con la tecnica di purificazione del luogo, per poi
affrontare quella della barriera protettiva.
La purificazione degli ambienti tutto sommato semplice
tranne che in rari casi dove siano state presenti per lungo tempo
energie squilibrate o oggetti impregnati di queste ( in tal caso ci
vuole pi tempo ed energia e si devono allontanare quegli
oggetti). Vi indico di seguito le fasi della tecnica:

Accovacciatevi vicino alla porta di ingresso della stanza


che volete purificare ( in caso di una casa intera farete
stanza per stanza) e caricate il pi possibile le mani con la
solita tecnica del caricamento che trovate nell'omonima
categoria del blog

Dopo aver caricato le mani posizionatele con i palmi a


terra e visualizzate di mandarne l'energia prima nel
pavimento, per poi spingere ulteriormente verso il basso e
farla alzare come se fosse un onda anomala che tocca
tutte le pareti al vostro fianco

Visualizzate di mandare questa onda avanti fino


all'estremit opposta della stanza e continuate a passarle
la vostra energia tramite le mani sempre a terra. Tutte le

pareti e le cose presenti nella stanza devono essere state


riempite ed avvolte dall'energia dell'onda

Una volta visualizzata e sentita tutta la camera piena della


vostra energia allontanate le mani e riposatevi

Con la purificazione potete ripulire un luogo e sentirvi meglio in


questo, dando anche la possibilit al vostro sistema di
riprendersi dall'influenza di forze esterne.
Vediamo ora la barriera protettiva che pi vicina al bisogno di
schermare la vostra persona da energie forti ed invadenti.
Questa tecnica viene ripresa da alcuni altri percorsi con il nome
di "sfera di luce" senza per specificarne le caratteristiche e la
durata.
La barriera protettiva ha lo scopo di allontanare, per periodi di
tempo che dipendono dalla consistenza con la quale la si
creata, energie squilibrate e dannose. Si tratta di una tecnica
palliativa che di certo non risolve il problema ( come
erroneamente molti "maestri" pensano), ma vi da almeno il
tempo di rifletterci sopra o di chiedere a chi ha pi esperienza.
E' come tipologia e come fasi molto simile alla precedente
anche se con qualche differenza. Vediamone le fasi:

Iniziate accovacciandovi a terra in un luogo dove passate


molto tempo della vostra giornata

Caricate le mani a poggiatele davanti a voi sul pavimento

Come per la tecnica precedente mandate energia nel


pavimento visualizzando di farla scorrere in un cerchio
intorno a voi che vi racchiude

Una volta completato il cerchio visualizzate l'energia che


sale dal pavimento con forma sferica e si chiude
lentamente e da ogni parte sopra la vostra testa

Rafforzate la chiusura con una piccola spinta fisica ed


energetica con le mani sul pavimento e poi alzatele

lentamente rimanendo nella barriera quanto vi serve

Quando volete uscire dalla barriere toccate con il dito


indice un punto del cerchio e tracciate la forma di una
porta nella sfera. Questa porta pu rimanere aperta e
distruggere la sfera oppure essere aperta e richiusa per un
paio di volte in caso doveste uscire e rientrare

Potete allargare il cerchio alla base della barriera anche di


molto, racchiudendovi cos interi appartamenti, ricordatevi per
che per fare una grande barriera ci vuole molta energia e se
siete all'inizio limitatevi a farla intorno a voi. I messaggi e le
chiamate o il passaggio di animali e persone indeboliscono la
barriera, quindi limitatele di molto.
Nell' Eish Shaok si insegnano molte altre tecniche di protezione
attiva, ma non purtroppo possibile pubblicarle qui per vari
motivi. Con i due esercizi sopra descritti avrete per modo di
conquistarvi un luogo accogliente ed una protezione aggiuntiva
e con intelligenza, buon senso e fiducia in voi stessi potrete
allontanarvi definitivamente da ci che non vi fa stare bene.

I quattro elementi e il nostro spirito


Nello scorso post abbiamo parlato del legame che ci unisce con
la Terra, la nostra Dimensione e le altre. L' aura di ognuno di noi
e di ogni animale, pianta e cosa attraversata e condizionata
costantemente dalle energie esterne, al punto che si parla di
cambi di vibrazione delle Dimensioni per modificare il percorso
e la maturit di chi in queste abita. In questo post
approfondiamo il legame tra noi e gli elementi naturali: aria,
acqua, terra e fuoco, guardando a questi sia dal punto di vista
simbolico che poi da quello pratico, con gli esercizi collegati.
Partiamo da ci che li accomuna tra loro e con noi: l'energia. Gli

elementi rappresentano quattro degli stati energetici principali:


lo scorrimento (lo avrete provato col caricamento e visto nei
canali di energie universali), l'ascesi ( movimento verso ci che
sta pi in alto ed pi puro, tipico del nostro istinto
spirituale ), la calma (l'avrete vista nelle energie della Terra e
nel cielo quando il tempo bello) e la purezza (caratteristica
prima dell'energia che tutto pervade, di tutti gli elementi e del
nostro spirito, la sentirete nei viaggi astrali in alcune
dimensioni). Non soltanto gli elementi indicano quindi stati
energetici, ma vere e proprie caratteristiche tipiche anche del
nostro spirito. Affrontiamo ora brevemente elemento per
elemento con caratteristiche e attribuzioni, facendo riferimento
anche agli antichi spiriti legati ad ognuno di questi.

Fuoco

Legato all'elemento Aria sia perch questo lo alimenta


infondendogli la sua forza, sia perch entrambi elementi leggeri
con caratteristica di ascesi, il suo simbolo in Occidente il
triangolo con la punta verso l'alto. E' notoriamente difficile
entrare in sintonia energetica con il Fuoco, ma questo senza
dubbio un elemento di grande fascino, forza e mistero. Secondo

la tavola delle corrispondenze legato al colore rosso e a quello


giallo oro, ai segni di Ariete, Leone e Sagittario, al punto
cardinale Sud e allo spirito elementale della Salamandra.
Quest'ultima ha un energia molto forte e viene nella tradizione
invocata per infondere coraggio. Come il Fuoco per anch'essa
pericolosa e poco propensa al lavoro con altri spiriti. Questo
elemento e, come vedremo, anche tutti gli altri, di solito
accomunato a caratteristiche umane : vi sono da una parte la
creativit e l'entusiasmo e dall'altra l'arroganza, l' irritabilit e
la gelosia.

Aria

L'aria ha in Occidente come simbolo il triangolo con la punta


rivolta verso l'alto e una piccola barra che lo attraversa (indica
questo l'unione tra il triangolo del fuoco e la base di quello
dell'acqua).E' forse l'elemento con cui pi siamo abituati ad
avere a che fare energeticamente ed anche il pi semplice con
cui entrare in sintonia. Secondo la tavola delle corrispondenze
l'aria legata ai simboli Bilancia, Gemelli e Acquario, al colore
giallo, al punto cardinale est e agli spiriti elementali chiamati
Silfidi e Villi. Andando oltre alle molte leggende su questi spiriti,
essi presentano senza dubbio le caratteristiche del loro

elemento: evanescenza, mistero e mutevolezza. Possono essere


dolci alleati come potenti nemici e richiedono come ogni altro
spirito grande rispetto per chi li avvicina. Questo elemento
accomunato all'ispirazione, alle idee e alla meditazione.

Acqua

Elemento che genera la vita e che la mantiene forse pi di ogni


altro, l' acqua ha in Occidente come simbolo il triangolo con la
punta rivolta verso il basso. E' insieme alla Terra un elemento
pesante ed quindi rappresentante non dell'ascesi quanto dello
scorrimento e della calma. E' legata ai Pesci, al Cancro e allo
Scorpione, al colore blu, al punto cardinale Ovest e agli spiriti
elementali chiamati Ondine o Ninfee. Come per tutti gli altri di
cui abbiamo parlato, anche le Ondine possono aiutare chi le
chiama a s o diventare pericolose. E' un elemento accomunato
alle emozioni ed alla loro forza e violenza.

Terra

La terra ha come simbolo il triangolocon la punta verso il basso


e una barra che lo attraversa ( unione tra Acqua e la base del
Fuoco). Come abbiamo detto a proposito dell' Acqua anche
questo un elemento pesante ed caratterizzato dalla calma. E'
legato nelle corrispondenze al Toro, alla Vergine e al
Capricorno, ai colore verde, marrone e nero, al Nord e agli
spiriti elementali chiamati Gnomi e Driadi, profondi conoscitori
delle profondit e dei segreti della Terra i primi e spiriti legati
agli alberi in cui vivono e di cui sono custodi le seconde. Viene
accomunata alla pazienza ed alla sicurezza di s, ma anche alla
pigrizia e alla nostalgia.

Esercizio per prendere confidenza con l'energia degli


elementi

Gli esercizi, presenti nell' Eish Shaok, per lavorare con gli
elementi sono tanti e spesso si basano sulle caratteristiche che
sopra vi abbiamo descritto. Questo primo esercizio ha lo scopo

di darvi la possibilit di entrare in sintonia con gli elementi e le


loro energie e di approfondire quella consapevolezza di unione
con il Tutto che gi avete provato guardando le energie
universali.
Cercate un luogo tranquillo e silenzioso dove l' elemento
con cui volete avere a che fare sia presente. Se si tratta di
acqua immergetevi, se di aria mettetevi alla merc delle
raffiche, se di fuoco guardatelo e percepitene il calore con
le mani e se di terra appoggiateci le mani sopra o dentro e
magari sdraiatevi su di questa

Concentratevi sullo scorrere della vostra energia in ogni


punto del corpo, soprattutto nelle mani dove avrete
maggiore sensibilit

Pensate all' energia che scorre nell' elemento con cui state
lavorando e al fatto che questa stia continuamente
sfiorando la vostra aura

Sarete dopo poco presi dall'istinto e dal legame che avete


creato, non abbiate paura e lasciatevi andare, scoprirete
di essere confusi su chi tra voi e l'elemento sceglie dove
muoversi o con che forza farlo e questa sensazione una
volta provata non vi lascer pi per tutta la durata del
vostro cammino

L'aura

Il termine "aura" sta ad indicare il campo energetico che


circonda l'essere umano ed ogni altra cosa esistente. La
presenza di questa dovuta al fatto che siamo costantemente
attraversati da energia universale, che assorbiamo ed
emettiamo. In noi l' aura presenta maggiori caratteristiche
rispetto a quella degli animali, delle piante e degli oggetti, per
via dello spirito, il quale collegato al corpo attraverso i 7
principali chakra. Cos come il numero delle "ruote di fuoco",
anche l'aura in noi possiede sette strati che ora vi andremo ad
elencare, ognuno ha la sua specifica funzione; in particolare, il
primo, quello pi vicino al corpo, strettamente legato alle
funzioni fisiologiche, il secondo alla sfera emotiva, il terzo alla
mentale, mentre i tre restanti sono di impronta puramente
spirituale.

1. Aura eterica. In quanto risulta la pi vicina al corpo, ne la


sua copia stessa a livello energetico: infatti, se lo strato da cui
composta abbastanza spesso, ci vuol dire che il corpo gode di
una buona salute (dovuta spesso alla pratica dello sport oppure
ad un ottimo utilizzo delle proprie energie) sia a livello fisico,
che, di conseguenza, energetico. Inoltre, attraverso il primo
strato possibile rilevare disfunzioni a livello fisico, a volte
queste si manifestano addirittura prima nell'aura e poi nel corpo
fisico. E' di colore bianco-grigio.

2. Aura emotiva. Il secondo strato concerne, come dice il nome


stesso, le emozioni ed i sentimenti provati dal singolo, che siano
essi positivi o negativi. Lo stato d'animo provato rilevabile sia
attreverso i mutamenti nei colori dello strato stesso , sia
attraverso la formazione di alcune energie che si dispongono in
un particolar modo, creando delle vere e proprie forme
energetiche che rimandano allo stato emozionale. Per fare un
esempio, se nello strato visibile una saetta, vuol dire che la
persona in questione sta esprimendo rabbia. Nel caso della
repressione delle emozioni, spesso compaiono delle sferette pi
o meno grandi davanti all'individuo stesso.

3. Aura mentale. E' la sede dei pensieri, delle credenze e delle


convinzioni pi radicate presenti in noi. Ogni volta che viene
creato un pensiero, accadono due differenti fenomeni: la
creazione di una vibrazione, o onda-pensiero, e una formapensiero. L'onda-pensiero si irradia in tutte le direzioni sul piano
mentale e tende a ricreare un pensiero simile-che abbia la
stessa qualit vibratoria-nel corpo mentale di chi ci sta accanto.
In pratica va a risvegliare negli altri lo stesso tipo di sostanza
mentale e, dato che corpo emotivo e corpo mentale viaggiano

sempre assieme, la sostanza mentale che si staccata non


provoca lo stesso pensiero in chi la riceve, ma il ricevente
avverte solo l'emozione che accompagna la vibrazione,
arrivando dunque a manifestarla anch'esso. La forma-pensiero
invece una forma di materia mentale che assume un
determinato aspetto in relazione al pensiero stesso, per cui chi
ci sta accanto ricever il nostro esatto pensiero.

4. Aura astrale. Il quarto livello dell'aura riguarda il mondo


delle relazioni con gli altri e dei sentimenti reciproci, ed
anche sede dei collegamenti di tipo energetico che si instaurano
tra le persone. Se questo strato composto da colori opachi, il
rapporto con gli altri considerato dal soggetto di poca
importanza; al contrario, se esso risulta essere forte e carico,
allora i rapporti con gli altri sono stabili e soddisfacenti ed avr
buone relazioni con le persone che lo circondano.

5. Aura eterica matrice. Il termine "matrice" sta ad indicare


l'importante funzione che questo strato svolge nei confronti del
primo livello, poich il quinto strato uno spazio vuoto che
permette la formazione del corpo eterico, il quale a sua volta
fornisce l'energia ed il supporto per il corpo fisico. Si presenta
inoltre come uno spazio con sfondo blu dentro al quale si
possono individuare le forme vuote di tutti gli organi, gli arti e i
chakra, che appaiono come linee trasparenti.

6. Aura celestiale. Il sesto livello aurico concerne l'emotivit


spirituale, l'amore verso il divino e l'estasi, favorendo dunque la
meditazione e la preghiera. E' uno strato costituito da numerosi
raggi luminosi che si irradiano dal centro del corpo e
comprendente tutti i colori dell'iride.

7. Aura causale. Nell'ultimo livello dell'aura sono presenti linee


dorate molto intense che si intrecciano, delineando tutte le
componenti del corpo fisico e formando una sorta di uovo, detto
uovo aurico, che racchiude gli altri strati dell'aura. La parte
esterna dell'uovo pi spessa e serve da protezione, ed
attraverso di essa avviene lo scambio energetico con il campo
universale.

Tecnica per visualizzarla


La tecnica, studiata nell' Eish Shaok, che consente di vedere
questo campo energetico presente attorno ad ognuno di noi
estremamente semplice e si basa, inizialmente, su due grandi
pilastri: visione periferica e vista sfocata. Mettete una persona o
voi stessi se siete allo specchio,davanti ad un muro di colore
chiaro.Fissate lo sguardo in un punto sulla spalla della persona,
oppure poco oltre la spalla stessa, e sfocate la vista ( l'effetto
che avete quando sprofondate nei pensieri e gli occhi si "
addormentano "). Allo stesso tempo, mentre guardate la spalla,
pensate ai contorni di tutta la parte superiore della persona
rispetto allo sfondo ( visione periferica ). Dopo qualche secondo
si noter la presenza di un leggero strato di colore bianco-grigio
che avvolge tutti i contorni osservati, e che appunto corrisponde
al primo strato. Gli altri strati sono pi difficili da vedere le
prime volte, ma come sempre solo questione di esercizio e
concentrazione.

I Chakra

Dopoavervi parlato di poteri ed energie non potevamo non


affrontare un argomento cos importante e correlato come
quellodei chakra. Molti di voi sapranno gidella loro esistenza
e utilit e molti altri ne avranno comunque sentito parlare
almeno una volta. Cerchiamo allora di raccontarne in breve le
caratteristiche piconosciute e di passare poi all'utilizzo che si
fa di questi nell' Eish Shaok.
I chakra sono ruote di energia (questo il significato in sanscrito
del loro nome) che si collocano in sette punti del nostro corpo (i
principali, ve ne sono poi diversi altripi piccoli). Conosciuti
nelle filosofie e religioniorientali gi molti secoli prima della
nascita di Cristo, questi centri hanno sempre giocato un
grandissimo ruolo nella crescita degli spiriti in questo mondo. I
sette punti in cui sono situati (li potete vedere anche in
figura)vengono individuati: il primosull'osso sacro (chakra
della radice),il secondo poco sotto al ventre,il terzo
sull'ombelico (plesso solare) , il quarto sul cuore, il quintosulla
gola, il sesto sulla fronte tra gli occhi (terzo occhio)e il

settimoincima alla testa (Corona). Ad ogni chakra si legano


solitamenteemozioni,facolt, sensi, colori, simboli, organied
anche alcune ghiandole endocrine. Queste ruote hanno il
compito di creare e far circolare energia in tutto il corpo
attraverso i meridiani, migliaia di canali che li legano tra
loro,permettendo cos al nostro spirito di rimanere collegato
alla materiae quindi a questa Dimensione.Un loro mal
funzionamento dovuto a poco esercizio energetico o ad un
cattivo stile di vitaprovoca la formazione di alcuni blocchi e la
conseguente insorgenza di malattie.
Per quanto riguarda la loro importanza nell' Eish Shaok, come
abbiamo accennato nel post sui poteri della mente, i chakra
determinanoa seconda della loro attivit, pi o meno
importante, la presenza in noi di un certo tipo di capacit.
Vediamo ora nel dettaglio quelle sviluppabili pi facilmente a
seconda della forte attivit di un chakra: primo e secondo
chakra = forte istinto e sesto senso; terzo chakra =grande
produzione di energia e capacit di veloce crescita e
maturazione; quarto chakra = empatia e sensabilit elevate;
quinto chakra = capacit di persuasione e convincimento degli
altri; sesto chakra = capacit come telepatia e preveggenza
esoprattuttovisionee percezione dispiriti ed energie ;
settimo chakra = viaggi astrali (viaggi al di fuori del corpo in
questa o altre Dimensioni) e capacit di unione con gli elementi
naturali e universali. Vi sono poi i chakra situati sul palmo delle
mani che pur non comparendo tra i sette principali permettono
di sviluppare importanti poteri curativi. Un costante movimento
di energie grazie a specifici esercizi come il caricamento o la
meditazione a cascata, oltre che ad eliminare blocchi e
tensioni, migliora la conoscenza che abbiamo del nostro corpo e
del nostro spirito e di conseguenza porta ad unpi efficace
controllodelle nostre capacit.

Lettera ai miei allievi

A volte si ha bisogno di qualcosa che ispiri, che faccia ritrovare


ci che si dimenticato o perso; una lettera che non riporta le
memorie di un vecchio Maestro, ma che parla alle speranze di
tutti i suoi giovani allievi. Condivido qui con voi, come qualcuno
prima fece con me, uno scritto che negli anni mi ha dato Forza
quando la desideravo e Fede quando credevo di non poterne pi
avere.
" Avrei potuto iniziare questa lettera con frasi di elogio al lavoro
fatto in passato e alle grandi persone che ho potuto conoscere
nella mia vita, ma ho voluto invece che le prime righe si
riempissero del sogno per il quale tutto il Fuoco che ho dentro si
accese anni fa ed arde ancora questa sera, mentre vi scrivo. Il
mio sogno parla del giorno nel quale ascolteremo i bambini nella
camera accanto giocare con le proprie auree e i grandi ricordare
insieme i tempi nei quali la gente sorrideva all' idea di un
viaggio astrale. Parla di una Umanit riscopertasi popolo e
ritrovatasi intorno ad un unico tempio, dedicato solo a s stessa
ed alla propria perfetta comprensione degli eventi; niente
simboli, niente bandiere. Un giorno nel quale le lacrime non

cadranno pi da coloro che, per il solo fatto di essere speciali,


vengono esclusi ed emarginati per odio, invidia o paura. Un
sogno che forse rimarr tale, ma per il quale ho sempre creduto
valesse la pena di combattere.
In questi anni sono sempre stato mosso dalla certezza che vivere
senza consapevolezza di s e del mondo non fosse abbastanza
per dirsi davvero vivi ed ho cercato di trasmettervi l' amore per
la ricerca e la voglia di andare oltre ogni limite o illusione la
mente vi ponesse davanti. Il mondo, come sapete e sentite, in
costante cambiamento e il lavoro che fate su voi stessi vi
permette di non essere travolti da questo, ma di riuscire a
prenderne parte o ad esserne voi stessi i fautori, costruendo ci
che desiderate si realizzi. La grande sfida a cui siete e sarete
sempre pi richiamati, soprattutto quando tutto intorno
diventer oscuro e la strada non sar pi chiara per molti, sar
per voi diventare le stelle in una notte buia, i fari in un mare in
tempesta, i punti di riferimento di generazioni che li hanno
persi tutti. Soprattutto per questo vi ho allenato e preparato.
Anche se chi vi sta intorno avr paura e si aggrapper
tenacemente alle proprie abitudini, costruite dentro di voi un
leader che sappia guidare una umanit consapevole e, se in
alcuni momenti vi ritroverete soli, ricordate che la Vita vi
porter da coloro che hanno bisogno di sentire le vostre parole e
di trovare l' Eish Shaok.
Devo ammettere che nella mia vita ho creduto fin da subito e
con tutto me stesso nell' Eish Shaok e non per fede o affetto nei
suoi confronti o nei confronti di chi me lo ha insegnato, ma
perch ne ho sentito la forza, una incredibile onda d'urto capace
di spazzare via i residui di un corpo stanco e di un' anima
imprigionata in una mente schiava dei propri pensieri. Vi devo
per, ancora una volta, sottolineare che sono allo stesso tempo
consapevole che non sia questo l' unico percorso in grado di
Risvegliare profondamente chi lo percorre e come vi ho sempre

detto: " fate di un percorso, qualunque esso sia, uno strumento


di consapevolezza e della vita l'insegnante che vi mostri come
utilizzarlo ". Lasciatevi guidare da quello che sentite pi giusto
e non sbaglierete.

Sono tante le cose che avrei potuto dirvi in questa lettera,


segno indelebile di un passaggio del testimone che reputo ormai
il tempo di fare, ma mi sono detto che a voi non servono
ammonimenti o spiegazioni che gi tante volte vi ho dato; a voi
serve, ancora una volta, per l'ultima volta, cambiare prospettiva
e comprendere quali grandi regali avete conquistato con i vostri
tanti sforzi. Non vi lascio di certo orfani di un sapere teorico e
pratico, ma se mi fossi limitato ad esso avrei creato ottimi
studenti e non grandi Maestri. Quello che oltre ogni cosa avete
acquisito la capacit di credere che dentro di voi tutto sia
possibile e che gli altri ed il mondo siano solo immagini di una
vostra parte, i riflessi di qualcosa di vostro. In parallelo avete
ottenuto una forte fiducia verso le vostre scelte ed azioni e
avete compreso che essa si rispecchia in una fiducia negli altri e
nelle loro potenzialit e caratteristiche.
Ho lasciato me stesso in voi, o meglio, avete ritrovato in voi
quelle qualit che credevate appartenere all'inizio solo a me. La

Vita vi ha accolti e voi avete imparato a ridere con lei di fortune


e sfortune e a comprenderne la profonda bellezza ed il reale
significato.
Non terminer questa breve lettera con le solite conclusioni
sulle nuove generazioni e il mondo che verr, quelle gi le
conoscete, ma ponendovi due domande alle quali ognuno dovr
rispondere ascoltandosi intimamente: Cosa volete fare da ora in
poi? In quale direzione metterete il piede per lasciare una
vostra impronta? Ora la scelta vostra miei cari allievi, anzi, lo
sempre stata ".
Parole di un grande Maestro, ma soprattutto di una importante
parte di noi. Io le ho sentite vibrare in me quotidianamente e
negli anni e riportandole qui spero dissipino le nuvole nel vostro
Cuore come hanno tante volte fatto nel mio.

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