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Enrico Ferrero
A.A 2003/2004
divergenza di v
x, y, z coordinate spaziali (z in genere indica la direzione
verticale)
x1, x2, x3 coordinate spaziali
u, v, w, componenti vettore velocit (w in genere velocit
verticale)
u1, u2, u3 componenti vettore velocit
p pressione
n numero di moli
R costante dei gas perfetti
Cp calore specifico a pressione costante
Cv calore specifico a volume costante
m massa
0 massa di una mole
T temperatura assoluta
e pressione parziale del vapor dacqua
vv volume specifico
Tv temperatura virtuale
q umidit specifica
U energia interna
Q quantit di calore
o temperatura potenziale o potenziale virtuale
T tensore degli stress (sforzi)
2
ij
d
D
o
derivata totale (o sostanziale)
dt Dt
t ; x
= +u +v +w
Dt t x y z
Gi forze di volume
g accelerazione di gravit
latitudine
f = 2 sin parametro di Coriolis
Ug velocit del vento geostrofico
uiuj componente del tensore degli stress turbolenti di Reynolds
dellenergia
(primo
principio
della
termodinamica)
Inoltre, per chiudere il sistema necessaria una quarta equazione,
lequazione di stato dei gas ideali.
Nello studio dei fenomeni atmosferici, e pi in generale in
fluidodinamica, si distinguono due modi per descrivere le variabili
fisiche: Euleriano e Lagrangiano.
Nel sistema di riferimento Euleriano le variabili vengono
osservate da un punto fisso di coordinate x,y,z e sono funzione di
queste coordinate, oltre che naturalmente del tempo, per esempio:
u(x, y, z, t). Nel sistema di riferimento Lagrangiano si segue il
du
dt
, di una variabile
u
u
u
+v
+w
x
y
z
du u
u
u
u
=
+u
+v
+w
dt t
x
y
z .
2-LEQUAZIONE DI CONTINUITA
Questa equazione esprime il bilancio di massa in un volume V. La
variazione di massa dovuta solo al flusso attraverso la superficie
che contorna il volume V allora, se la densit:
( )
+ div v = 0
t
u v w
div(v) =
+ +
=0
.
x y z
3-LEQUAZIONE DI STATO
Per un gas lontano dal punto critico vale, con buona
approssimazione lequazione di stato
pV = nRu T
dove Ru la costante universale dei gas (8.314 J mol-1 K-1), n il
numero di moli, n=m/0 : massa diviso massa di un mole (peso
molecolare).
Lequazione pu essere riscritta in altra forma ponendo R=Ru/0
=287 m2 s-2 K-1, per aria secca e condizioni standard.
p = RT
dove la densit
Se latmosfera umida bisogna considerare il vapore dacqua. Il
contenuto di vapore dacqua pu essere caratterizzato dallumidit
specifica:
mv v
q=
=
m
= = v
v
inoltre definito
vv V , dove vv il volume specifico, per
cui =v
+d.
p = p d + e = d RT + v R v T =
= RT
d
1 . 61 v
+
= RT (1 + 0 . 61 q )
Rv 28.96
essendo R = 18 = 1.61 (rapporto tra i pesi molecolari)
oppure
p = RTv
dove,
Tv =T(1+0.61q)
8
=v+L+d
e
Tv =T(1+0.61q-qL),
essendo qL =L/ per il liquido.
dU = Q pdV
Tv1
p1
=
Tv 2
p2
R
cp
1000
= Tv
p
R
cp
c p dT = Q + Vdp
Si tenga conto che in questa espressione cp ed R sono divisi per 0
e quindi anche gli altri termini vanno considerati per unit di
10
dTv
1 dp
=
+ S
dt
c p dt
1 Q
=
S
dove si posto c dt che rappresenta sorgenti e pozzi di
p
calore.
Infine con laiuto dellequazione per la temperatura potenziale 1
si ha:
d
= S
dt Tv
differenziando otteniamo:
d dTv R dp
=
Tv c p p
11
G forze di volume
Per la singola componente si ha:
d
u = div(T ) + G
dt
5.1)
11 12 13
T = 21 22 23
31 32 33
ii
componenti normali
ij
componenti parallele
12
E un tensore simmetrico
ij = ji
ij = 0
per ij,
inoltre
11 = 22 = 33 = p
e quindi
11 + 22 + 33
3
= p
13
ij
incompressibile, si ottiene:
1 p
du
=
+ Fr + G
dt
x
dove il primo termine a destra delluguale rappresenta le forze di
gradiente di pressione:
v =V + R
= +
t inerziale t
15
dove
dv
dV
=
+ 2 V + R
dt inerz. dt
g = G R
16
du
1 p
=
+ Fr + 2 sin v 2 cos w
dt
x
5.2)
dv
1 p
=
+ Fr 2 sin u
dt
y
dw
1 p
=
+ Fr g + 2 cos u
dt
z
17
p = p 0 + p
= 0 +
T = T0 + T
= 0 +
dove, accanto alle usuali variabili termodinamiche, pressione (p),
densit () e temperatura assoluta (T), stata introdotta la
temperatura potenziale (), ovvero la temperatura che una
particella daria avrebbe se fosse portata dalla quota in cui si trova
(alla pressione p), alla quota di riferimento caratterizzata da una
pressione di 1000 hPa, tramite un processo adiabatico secco:
=T
1000
p
R
cp
18
1 p0
= fU g1
0 y
6.1a)
1 p0
= fU g 2
0 x
6.1b)
1 p0
= g
0 z
6.2)
p0 = 0 RT0
6.3)
equazione idrostatica:
equazione di stato:
f = 2 sin .
du u
u
u
u
=
+u
+v
+w
dt t
x
y
z
che determinano il comportamento caotico, la dipendenza dalle
condizioni iniziali e la non predicibilit.
Un grosso problema nella soluzione di queste equazioni e dato
dal grande numero di scale spaziali e temporali che e necessario
considerare.
Questo problema pu essere risolto con lipotesi di Reynolds: le
variabili possono essere scomposte in un termine medio pi una
fluttuazione, il primo termine corrispondente alla grande scala ed
il secondo alla piccola scala:
ui = U i + ui
p = P + p
= +
le medie possono essere spaziali, temporali o dinsieme.
20
2
2
2
u 'v', u 'w', v'w', u '
, v' , w'
21
u = H
U
x ,
uv'= H
2
v'
= H
U V
+
y x
V
y ,
2
w'
= V
u 'w'= V
,
v'w'= V
U
W
H
z
x
W
z
,
V
W
H
z
y
per laria
per lacqua.
, v'
, w'
.
compaiono i flussi turbolenti di calore: u '
Analoghi procedimenti di media si possono applicare alle altre
equazioni differenziali che descrivono i moti atmosferici
7- IL FLUSSO GEOSTROFICO
Consideriamo la cosiddetta scala sinottica, definita dalle seguenti
grandezze di scala per le variabili che caratterizzano il moto
atmosferico:
U 10 m s-1
W 1 cm s-1
L 106 m
H 104 m
P/ 103 m2s-2
L/U 105 s
du
dt
2 sin v 2 cosw
Eq. -y
dv
dt
2 sin u
Scale
U2
L
f 0U
ms-2
10-4
10-3
f 0W
10-6
1 p
x
Fr
1 p
y
Fr
P
L
10-3
10-12
U
H2
4 1
Dove f 0 = 2 sin 0 10 s per le medie latitudini e 10 5 m 2 s 1
fv =
fu =
1 p
x
1 p
y
du
1 p
fv =
dt
x
dv
1 p
+ fu =
dt
y
25
dw
dt
2 cos u
Scale
UW
L
f 0U
ms-2
10-7
10-3
1 p
z
-g
Fr
P0
H
10
10
10-15
W
H2
26
Questa
equazione
pu
essere
considerata
una
buona
ug =
1 p
f y
1 p
vg =
f x
p
= g
z
U
con Ro = fL << 1 .
Per esempio con U=10 m s-1 f=10-4 s-1 ed L=1000 Km si ha:
Ro=0.1
27
-grad p
p-p
p= cost.
Forze di
Coriolis
28
-grad p
Co
Co
-grad p
8- IL VENTO TERMICO
In presenza di un gradiente orizzontale di densit si ha una
variazione del vento geostrofico con la quota.
29
p=cost
z 2
p+p
z1
=cost
x1
Essendo
x2
aria fredda
T-T
Vg1
T
Vg0
VT
T+T
aria calda
31
aria fredda
T-T
VT
T
Vg0
Vg1
T+T
aria calda
=cost.
p=cost.
32
p=cost.
=cost.
9 TEOREMA DI TAYLOR-PROUDMAN
Consideriamo, in un fluido omogeneo, un flusso geostrofico:
Ro =
U
<< 1 ,
fL
33
U
< fU
L2
fL2
<1
la viscosit molecolare, U
1 p
fu =
0 y
fv =
1 p
0 x
p
= g
z
Derivando la prima equazione rispetto ad x, la seconda rispetto ad
y e sommando membro a membro si ottiene:
u v
f
+
=0
x y
34
Inoltre,
per
la
condizione
di
incompressibilit
u v w
+ +
=0
, si ha:
x y z
w
= 0;
z
derivando ora rispetto a z lequazioni geostrofiche e introducendo
lequazione idrostatica, si ottiene:
u v
=
=0
z z
In conclusione, non si ha variazione del campo di velocit lungo la
direzione verticale (direzione parallela allasse di rotazione):
U
=0
z
Inoltre, se esiste una parete solida perpendicolare allasse di
rotazione, in corrispondenza di tale parete deve essere w=0 (come
ad esempio al suolo), per quanto visto in precedenza si ha:
u v
=
= 0 e w=0 in ogni punto lungo questa direzione.
z z
Quindi il flusso e interamente bidimensionale in piani
perpendicolari allasse di rotazione.
35
U
L
U W
+ = 0 e quindi
;
L H
W H
essendo H<<L si ha anche W<<U.
p ( z ) = g (H + z )
Introducendo la vorticit relativa:
= rot (U )
37
v u
=
x y
Le aree a circolazione antioraria (ciclonica nellemisfero nord)
sono caratterizzate da valori della vorticit relativa positiva,
mentre le aree a circolazione oraria (anticiclonica nellemisfero
nord) sono caratterizzate da vorticit relativa negativa.
Introducendo lapprossimazione di -plane per la variazione del
parametro di Coriolis con la latitudine:
f = f 0 + y
dove si intende y diretta lungo i meridiani e una costante, si
ottiene:
d +f
dt
h
=0
38
P=
+f
h
39
+ 2
P=
P = ( + f )
dove
g
p
40
41
42