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Redazione e Amministrazione: L.go Corsia Dei Servi 3 - 20122 Milano. Tel 02/771295.1
LeBrsonosempreconnoi
Preparavano attentati a
Libero,Eni,Cav.e Ichino
Tra i fermati ci sono anche sette delegati
sindacali della Cgil. Il rapporto con
il centro sociale Gramigna di Padova
quotidiano
Poste Italiane Sped. in Abbonamento Postale - DL 353/2003 Conv. L.46/2004 Art. 1, c. 1, DBC MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
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Quattro razzi Qassam contro Israele. Lattacco a Sderot stato rivendicato dalle Brigate Abu Reish, gruppo vicino a Fatah, il
partito del presidente Abu Mazen.
Sderot la prima localit dove verr installato il sistema antimissile voluto dal ministro della Difesa Amir Peretz.
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Il presidente croato contro Napolitano. Stipe Mesic ha attaccato il discorso del presidente Napolitano, in ricordo delle Foibe.
Mesic ha detto che nelle parole di Napolitano ci sarebbero elementi di razzismo.
Il ministro degli Esteri, Massimo DAlema, ha convocato lambasciatore croato.
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Coppie di fatto in crescita costante. Secondo lIstat, sono state 500 mila nel 2005 le
coppie che hanno deciso di formare una famiglia al di fuori del matrimonio. In Italia
le libere unioni non sono per ancora cos
frequenti come nelle altre realt europee.
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BERLINALE
LALLARME EUGENETICO
DI DIDIER SICARD
SIAMO AI PRELIMINARI DEL-
La legge e le leggi
NEO-DEM
i celebrato ieri, anniversario della nadal magazine del Corriere su S scita di Darwin (12 febbraio 1809), il
Darwin Day, e bench non sia un troppo
chi preferirei tra Hillary e Obama, non
Ihonterrogato
fedele adepto del Profeta laico, desidero
avuto esitazioni e ho scelto il secondo.
Interrogato dal Foglio su chi preferirei tra
IL FOGLIO QUOTIDIANO
anchio associarmi alla sagra. Come afferma il sottotitolo di un articolo di Giulio Giorello sul Corriere del 5 febbraio, vero che
Darwin (Santo Darwin) neg il Creazionismo, ma negare il Creazionismo non esclude lidea di Dio. Mi parso quindi opportuno dire la mia sul nesso tra lEvoluzione
di Darwin e il testo del Genesi 1, nel quale
si presenta la Creazione ad opera di Dio.
La mia proposta (insegnare Darwin nellora di religione) meno indecente di quanto
possa sembrare. Levoluzionismo una cosmologia dellOttocento, una storia della vita sulla Terra e, nelle versioni pi aggiornate, una cronologia delluniverso. Per la suddivisione del tempo in ere, per la successione della flora e delle faune, per la finale
comparsa delluomo, la sua derivazione dal
Genesi 1 incontestabile. Nelle due Genesi,
quella biblica e quella laica, da uno stesso
logos (Elohim o la Selezione) emergono in
tempi successivi flore e faune diverse, che si
avvicinano alluomo e finalmente gli lasciano in eredit la terra. Le due versioni, quella sacra e quella laica, sono ambedue attualiste, nel senso che narrano la realt
geologica (Lyell) e quella vivente (Darwin)
senza ricorso al catastrofismo, bens attraverso gli stessi processi che si verificano nelloggi sotto i nostri occhi. Ci che fu quello che sar, ci che avvenne quello che avverr dice Kohelet perci nulla nuovo
sotto il sole (Ecclesiaste, 1-9).
Il Genesi 1 una narrazione naturalistica. Pur non essendo un libro che possa dirsi scientifico, la Bibbia inizia con una teoria
sulle origini del mondo. Cos inizia il prologo de Le origini del pensiero scientifico
di Giorgio de Santillana. Nel Genesi 1 non
vi sono catastrofi, diluvi, mostri abbattuti,
ierogamie, dei che creano se stessi, titanomachie, spade e sangue. La regia del Dio
unico garantisce che tutto proceda regolarmente e senza incidenti. Il libro stato scritto come un resoconto scientifico, senza metafore e senza parabole. Al confronto, il Genesi 2, scritto alcuni secoli prima, popolato di magie, di alberi proibiti, di un genio
del male, di un Dio adirato, di peccato e di
castigo. Nel suo zelo riduzionista, la versione darwiniana non contempla la Grandezza
minale, senza che il cuore derivi dal cervello o il fegato dalla milza, ancorch essi siano geneticamente identici.
La Scienza della fine del Novecento si
riavvicinata al catastrofismo pre-darwiniano. In primo luogo fallendo nella ricerca
dei cosiddetti anelli intermedi, poi riconoscendo le Grandi Estinzioni che hanno, a
ondate successive, quasi spopolato la Terra,
aprendo il terreno desertificato alla espansione di forme nuove, non derivate dalle
precedenti. La teoria di Stephen Jay Gould
e Niles Eldredge (1972), anticipata da Ernst
Mayr (1954), sullevoluzione a salti (punctuated equilibria) ha seriamente pregiudicato il continuismo darwiniano.
Ma questa scienza, e la teoria evolutiva
fuori della scienza incontraddicibile e
inconfutabile. Non affatto chiaro, scrisse
K. R. Popper (1969), che cosa potremmo considerare come possibile confutazione della
teoria della selezione naturale. Essa va tramontando sul piano filosofico e sociale perch linteresse delluomo si va spostando
dalla cosmologia alla escatologia. Le catastrofi e i diluvi, esclusi dal principio, si addensano minacciosi alla fine dellumanit.
Leffetto serra, lo scioglimento delle calotte polari, lallagamento delle terre basse, la
contaminazione dei cieli e dei mari, il proliferare degli armamenti, la fame nel mondo, le specie in estinzione e altre sciagure,
reali o esagerate, sono diventati gli incubi
dominanti, ben pi pressanti dellorigine
della balena e del peccato originale. Incombe il Crepuscolo degli dei, galoppano i Cavalieri dellApocalisse e lEvoluzione con la
sua logica opportunistica e con i suoi inavvertibili spostamenti non ha pi nulla da dire. Ci assicurano che essa continuer anche
senza lanomalia umana, anzi la nostra eliminazione sarebbe un sollievo per la Teoria, affrancata dalle nostre indebite interferenze, e per la Terra, liberata da questo abitante irregolare.
LEvoluzionismo segna un momento importante nella storia delle religioni, quello
che stato chiamato la morte di Dio. Nella storia della Scienza il momento delle
proposte fallite, degli anelli mancanti, della
storia naturale come gioco di societ. La mia
proposta di introdurlo nella lezione di Storia delle Religioni non cos insensata. Il solo augurio che non sia lultimo capitolo.
Giuseppe Sermonti
ne agli homines novi, agli outsider, a chi incarna il rischio della novit. Unoscura paura del cambio, che preferisce lalternanza
familiare al governo dellalternanza, e che
apre scenari inquietanti nel resto del mondo libero (a quando Cherie?, a quando Piersilvio?). Provenendo da un paese che ha inventato la rivoluzione e ha codificato il ricambio della classe dirigente come essenza stessa della democrazia, capirete che fa
un po paura.
Il simbolismo paternalista di Sgolne
invece di altro genere, pi culturale che
familiare (seppure anche l la famiglia
conta). Potremmo definirlo il complesso
dello Stato Rosso, rosso come il tailleur.
Pur non avendo mai pronunciato in due
ore di discorso dinvestitura la parola socialismo (nessun leader europeo che ambisca realisticamente a essere eletto pu
pi permettersi di farlo) il suo programma poggia solidamente sullidea, cos antica e cos socialista, che ci debba pensare lo stato. Enumero le proposte riportate
dai giornali: cure mediche gratuite per
tutti fino ai sedici anni, pillola gratis per
le ragazze fino a venticinque, intervento
pubblico per lacquisto della prima casa,
aumento del cinque per cento delle pensioni pi basse, regolamentazione statale
per le tariffe bancarie, aumento del venti
per cento del salario minimo garantito
per legge, e centri educativi rafforzati,
alloccorrenza con inquadramento militare, per i baby-delinquenti.
Tutto il contrario di Kennedy
L dove Kennedy invitava gli americani
a domandarsi che cosa loro potevano fare
per lAmerica, Sgolne elenca ai francesi che cosa la Francia pu fare per loro. E
promettere a un paese sofferente di una
seria difficolt ad adeguarsi alla societ
del rischio che ci penser lo stato; raccontare a una nazione di cui pure si lamenta
lalto debito pubblico che ci sono le risorse per finanziare lEldorado, un modo,
per lappunto, per metterlo a nanna tranquillo, e fargli dimenticare gli incubi della mondialisation. Nanny-State, lo chiamano gli inglesi: lo stato-balia. (Contro il
quale si erse invece la precedente grande
Lady della politica mondiale, quella di
Ferro, che fond curiosamente la sua fortuna su un simbolismo del tutto opposto
alle lady dei giorni nostri: non a caso i vignettisti erano soliti raffigurarla come
una Pivetti, in latex sado-maso e con il
frustino in mano).
Naturalmente il messaggio delle due signore candidate non si esaurisce in questo fastidioso tic paternalista cui abbiamo
fatto le pulci; n siamo cos ingenui da dubitare che, se elette, esse sapranno correggerlo con le dure necessit del governo. Pur tuttavia quel tratto distintivo e comune c, e me ne accontento per spiegarmi perch, al netto di ogni pregiudizio misogino, in fin dei conti mi stiano pi simpatici i due maschietti, decisamente pi
sexy ed eccitanti.
Antonio Polito
spendere poco per una borsa che costa molto, ma che comunque potrebbe permettersi.
Che cosa ha influenzato questultima scelta? Il conclamato impoverimento dei ceti
medi? Il crollo dellottimismo nazionale?
Forse s. Ma forse anche vero che per gli
eleganti (e per ora) buttare i soldi non di
moda: sono sicuro che, oggi, la signora di Milano non esprimerebbe in pubblico il progetto di farsi copiare gli orecchini della
Standa da un famoso scultore.
Cambiano drasticamente e trasversalmente i consumi, gli stili di vita, le aspirazioni dei singoli gruppi. Non sempre sono
imposte dalla necessit, le scelte del low
cost nei viaggi, dellagriturismo per le vacanze, del minimalismo per i regali. La sobriet, spesso, corrisponde (addirittura) a
una collocazione morale, a un rifiuto politico dello spreco. Perfino questi futili segnali dovrebbero allertare la nostra classe dirigente e convincerla a osservare la realt
con occhiali nuovi, cio a conoscere per
deliberare (Einaudi). Grazie alla velocit
dei trasporti, alla globalizzazione, alla televisione e a Internet, il pianeta fisico diventato pi piccolo. Ma il mondo politico
immensamente pi grande, perch oggi
dobbiamo (pre)occuparci di culture, conflitti, trasformazioni, identit nazionali che, fino a ieri, non ci disturbavano. Un qualsiasi
governo responsabile avrebbe il dovere di
analizzare i segnali che arrivano dal piane-
ta e dalla societ, di prevederne le conseguenze e di decidere le strategie, senza farsi sorprendere dal boom di Bangalore e di
Shanghai, senza stupirsi per lovvio (e tragico) fallimento della spedizione irachena.
Senza scandalizzarsi (impreparato) di fronte allo strapotere planetario della finanza.
Un proverbio sumro ci aveva avvertito: Il
denaro come gli uccelli, non conosce confini.
Sarebbe urgente lasciare negli scaffali i
vecchi libri e ripartire da zero, osservando
le nostre piccole trasformazioni, scoprendo
che i delinquenti di Catania non sono affatto figli della solita emarginazione sociale,
analizzando senza pregiudizi la nuova condizione degli operai, i rapporti delle periferie con gli immigrati, le aspirazioni non
classiste indotte dallindividualismo di
massa. E poi decidere. Sulla Tav e su Vicenza, ma anche sul nucleare. Allarghiamo
lo sguardo. Oggi, il golfista pi ricco e famoso (Tiger Woods) scuro di pelle, ed bianco Eminem, il re del rap. Regina dei mari
Alinghi, una barca svizzera. Il mondo cambia e diventa strano, signora mia. Ieri m
arrivata una e-mail pubblicitaria, firmata
Veronica Natali: Ciao, come butta? Tutto
bene a letto? Se hai problemi di prestazioni (). Vuoi aumentare le dimensioni dello
strumento?. Grazie, apriamo un tavolo, dialoghiamo. Il personale politico, no?
Giuliano Zincone
Pi che quella invisibile del mercato dietro lo sviluppo indiano si vede la mano Usa
Come mai lIndia passata in poco tempo
dallo sviluppo lento a quello rapido? Certamente la globalizzazione ha trasformato la
povert in fattore competitivo e quindi in
SCENARI
capitalizzazione. Ma fino al 2004 andava pianino perch la crescita, oltre che dalla mancanza di infrastrutture, era limitata da una
democrazia funzionante di eredit britannica in una societ dove un terzo della popolazione era ceto modernizzante ed il resto
bloccato da tradizionalismo e assistenzialismo. Da un lato, fin dagli anni 90 lIndia ha
mostrato capacit autonome di progresso,
ma dallaltro questo era meno veloce dei rit-
PICCOLA POSTA
di Adriano Sofri
mi economici impressi in Cina dalle sue lite neoimperiali. Nel 2005 una parte del mercato si accorse che lo stellare sviluppo cinese generava troppe sovracapacit, che non
era trainato dalla tecnologia, ma dalla competitivit sleale valutaria e sociale, che era
drogato da investimenti stranieri diretti giustificati da profezie pi che da analisi razionali e che era una bolla destinata a sgonfiarsi. Inoltre i partner cinesi spesso non
erano affidabili, le tutele giuridiche vaghe.
Tale sensazione spost parecchi attori del
business globale, tra cui la Fiat, dalla Cina
allIndia con sviluppo trainato dalla tecnologia, dotata di credibilit legale e socialmente stabilizzata dalla democrazia. Ma la
ne israeliana contro i palestinesi, e la definizione della politica israeliana come colonialista, sono pi diffusi oggi nella sinistra che nella destra. Lindagine contiene
altre domande, e risposte in alcuni casi
contraddittorie con quelle citate. Ha un interesse particolare la domanda sulla minaccia rappresentata dal programma nucleare iraniano per Israele: il 62 per cento
dei tedeschi convinto della minaccia, il
32 per cento ritiene che un attacco israeliano sarebbe giustificato. Fra i cittadini
israeliani, il 75 per cento ritiene lIran nucleare una minaccia, e l80 per cento considera giustificato un attacco israeliano allIran. Quanto al retaggio pacifista della
Germania, secondo lindagine il 58 per cento dei tedeschi risponde che non c alcuna
situazione in cui si possa giustificare limpiego della forza militare, contro un 39 per
cento che lo ammette.
PREGHIERA
di Camillo Langone
EDITORIALI
Carattere contro populismo
Sarkozy vuole decidere, Royal vuole sedurre: una scelta che ci riguarda
eccato che per pigrizia la sinistra italiana si sia messa sulla scia della democrazia partecipativa e seduttiva di Sgolne Royal e non arrivi a capire il valore politico generale di innovazione del
decisionismo di Nicolas Sarkozy. Lasciamo stare il noioso quiz del chi vincer?: e che ne sappiamo, oggi? Da una
parte il sorriso materno di una candidata che dice: Ho bisogno di voi, e formula proposte sociali vaghe senza copertura finanziaria, rafforzando la propria immagine presidenziale con qualche incursione a destra nel senso dellordine. Dallaltra la grinta maschile, virile, di un
candidato che dice: La crisi francese
non istituzionale ma morale, una questione di volont e di carattere, e propone una sua tavola di rotture e aperture,
di valori e criteri di cittadinanza fondati
sulla responsabilit, sul merito e sulla libert. Come andr a finire, questo duello che riguarda da vicino tutta la politica
europea e lintera identit occidentale,
lo si vedr. Per ora pi importante capire che cosa significhi.
Domenica scorsa Sarkozy ha riunito i
suoi alla Mutualit, che come se Berlusconi avesse tenuto una sua convention
alla Camera del lavoro di Milano. Il candidato della destra repubblicana francese ha molto polarizzato la lotta politica
nel braccio di ferro con il presidente in
carica, vincendolo per ko tecnico allinsegna di un progetto di radicale discontinuit con la versione impolverata e statica del gollismo impersonata dalle vecchie classi dirigenti claniste, antiamericane, antiliberali. Si appropriato cos
Senza fondo
Il giusto allarme del G8 sugli hedge fund insegna qualcosa anche sullF2I
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Cento parole per la Francia / 1. Solo il partito si entusiasma per il ritorno in grande stile al passato premitterrandiano
Un piano per la Francia / 2. Il candidato gollista ringrazia Glucksmann, Gallo e Finkielkraut, e rilancia la rupture
ne invece di una storia nazionale indivisibile, grazie alla quale oggi possibile incarnare i valori della destra repubblicana
senza sentirsi eredi di antisemiti e collaborazionisti. E possibile citare i maestri di
pensiero della sinistra come Jean Jaurs e
Lon Blum senza tradire se stessi. Perch
Jaurs, centanni fa, parlava del lavoro come oggi la sinistra incacape di fare, aveva unidea della scuola che il contrario di
quella proposta negli ultimi ventanni dai
governi socialisti. E perch Lon Blum, non
il capo del Fronte popolare, ma lintellettuale visionario, fu negli anni Venti uno dei
primi a intuire che dietro il comunismo cera il totalitarismo, e che la dittatura del
proletariato sarebbe sfociata in una dittatura tout court, esercitata su un popolo immenso da una minoranza senza mandato.
La democrazia, ha spiegato Sarko, oggi
soffre di una crisi morale, non perch c
Atteso oggi lesito delle presidenziali. Berdymukhammedov, unico vero candidato, punta sul sociale. Per lOsce un passo avanti
sia di collaborazione economica sia di sicurezza in Asia centrale. A Mosca si confidava in possibilit supplementari per
consolidare linfluenza russa nella Repubblica turkmena.
Come ha detto Andrei Grozin, capo dellufficio dellAsia centrale del Centro studi sui problemi della Comunit degli stati indipendenti, chiunque sia il nuovo presidente, sar interessato ad avere risorse politiche e finanziarie. C soltanto una struttura che ha una rete di influenza sulle lite locali in Turkmenistan: Gazprom. I nuovi leader turkmeni dipendono dai gasdotti del colosso russo: gli accordi firmati da
Niyazov per ora sono stati confermati, ma sempre pi chiaro che la dipendenza pesa. Berdymukhammedov ha dichiarato possibile la costruzione in due anni di un gasdotto
verso la Cina per la fornitura di 30 miliardi di metri cubi
lanno, met della produzione annua turkmena. E diventata
anche attuale lidea di un gasdotto verso lEuropa attraverso
il Mar Caspio: lidea appoggiata da Washington. Un altro
progetto, promosso dagli Stati Uniti il gasdotto verso lIndia e il Pakistan via Afghanistan non sembra attuabile almeno nei prossimi anni. Ma molti aspettano di vedere che
cosa faranno i successori di Niyazov con lIran: lex dittatore
voleva duplicare le forniture di gas (attualmente 7 milioni di
metri cubi) e consentire la costruzione del gasdotto attraverso lIran verso il Golfo Persico.
In An si litiga fra multiculturalisti e non, Fini: Basta crociate. Al Senato il ddl di Matteoli e Baldassarri sulla famiglia
Alain De Benoist e Marco Tarchi (fra i relatori cera anche la classicista Monica Centanni). Mantovano si esposto pi di altri:
Fateci sapere se la prospettiva che parte
da Fiuggi e passa per la Carta dei valori
cambiata. Attenti a sovrapporre la multietnicit al multiculturalismo. E infine: lidentit italiana si fonda su tre colli: Golgota, Acropoli e Campidoglio. Il consigliere
Rai Gennaro Malgieri era daccordo con lui
ma ha provato a declinare il tema attraverso il principio della accoglienza. L dove
fra gli ospiti pi o meno sottaciuti c lislam. Poi arrivato Fini, si detto allibito dalle critiche, ha difeso il concetto di
contaminazione e pluriculturalismo e
ha chiuso la discussione censurando chi inciampa nel ridicolo, facendo crociate. Storace ha drammatizzato la questione: Fini
ci sta facendo immergere nellabisso del relativismo. I finiani si rinfacciano fra loro
LIBRI
Kelly Link
NE SUCCEDONO
ANCHE DI PIU STRANE
248 pp. Donzelli, euro 21
dai suoi per le dovute presentazioni inizia
il vero incubo e si disvelano i rabbrividenti retroscena della famiglia. Il padre
di Rachel possiede una bizzarra collezione di nasi finti e ogni giorno, a seconda
dellestro e dellumore, cambia la sua protesi facciale. La signora Rook ha invece
una gamba di legno su cui inciso il nome
della sorellina gemella di Rachel affogata nel vicino laghetto. Un destino di perdite e mutilazioni che finir per coinvolgere anche il povero studente Carroll, in-
un eccesso di confusione e tradiscono un ritardo storico nellaffrontare principi culturali cos dirimenti. Granata spera di rimodulare il dibattito con un manifesto pubblico in gestazione fino al 21 aprile. Per quella
data sar finalmente visibile il profilo della
fondazione Fare Futuro della quale oggi
Fini presenta il comitato promotore.
In materia di battaglie identitarie, meno
faticoso e decisamente pi palpabile il disegno di legge che oggi presenteranno a Palazzo Madama i senatori di An Altero Matteoli (capogruppo) e Mario Baldassarri. In
breve, il provvedimento prevede lintroduzione del coefficiente familiare con sgravi fiscali di circa 12,7 milioni euro da coprire grazie al sovrappi di gettito ottenuto dal
Tesoro nel 2006 (+37,1 miliardi rispetto al
2005). Al che si aggiunge lesenzione dallIci
sulla prima casa (con alleggerimento fiscale di 2,3 miliardi di euro). Questultima non
trigandolo in una rete di fosche coincidenze magiche. I due novelli sposi di
Scarpe e matrimonio se ne stanno seduti sul letto di una camera dalbergo a guardare un programma televisivo in cui Miss
Arkansas, Miss Texas, Miss Alabama e loro consorelle inscenano balletti acquatici
e resurrezioni di morti, quando improvvisamente appare la vecchia moglie di un
dittatore che collezionava le scarpe degli
uomini giustiziati dal marito.
Lingrediente classico del doppio emerge nel Fantasma di Louise, in cui una
ragazza convive con il fantasma di unomonima amica dinfanzia. Le due Louise,
che collezionano avventure amorose con
una lunga serie di violoncellisti, si trovano alle prese con un essere piccolo, nudo
e peloso che non vuole abbandonare la
casa. Gli stratagemmi per liberarsene attingono a un fantasioso arsenale di magie,
che non risparmia neppure le canzoni di
Patsy Cline e il vecchio country di Johnny
Cash, che a quanto pare ha un effetto
tranquillante sugli spiriti molesti.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
sicuramente mi sar sfuggito qualche passaggio, ma mi piacerebbe davvero una parola definitiva di chiarimento su un tribunale che,
confondendo le idee a tutti su chi agisce nel diritto e chi al di fuori di esso, come unIdra, con
una testa rinvia a giudizio il terrorista e con
laltra coloro che hanno contribuito alla sua
cattura servendo lo stato e la causa globale anti-terrorista. E un caso di protagonismo o di
mera disarmonia giudiziaria ?
Andrea De Angelis, via web
Al direttore - Grazie grazie grazie per quel
confortante commento su Inland Empire di
Lynch: ieri in quattro amici siamo usciti dopo
circa unora, trovando insopportabile tutta questa genialit a 5 stelle! Mi lascia ancora pi
perplessa il fatto che gli altri spettatori se lo stavano sorbendo in religioso silenzio e che altri
Alta Societ
Nella quiete di Sullivan Street al Village si sente la bella voce di Manuela Arcuri: E mo ndo annamo?.
La piazza e la base
Dopo lavvertimento di Napolitano
si assottiglia la fronda del Prc
e Prodi e DAlema frenano Parisi
E caccia ai dissidenti. Rifondazione comunista li sta tampinando a uno a uno. Il
leader di Rifondazione, Franco Giordano,
e i due capigruppo di Camera e Senato,
PASSEGGIATE ROMANE
Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena, non disperano di limitare a due i loro
dissenzienti perch sono sul punto di conquistare alla causa Heidi Giuliani e Claudio Grasso (che in corso davvicinamento alla maggioranza del partito).
Nel caso in cui non si riuscisse a convincere con le buone i dissidenti di Rifondazione comunista, quali potrebbero essere le sanzioni disciplinari da infliggere
loro per spingerli a cambiare idea? C
chi ritiene che debbano essere messi fuori dal gruppo parlamentare (non dal partito, per) e chi ritiene invece che occorra
una soluzione pi soft. Per esempio? Per
esempio la minaccia di non candidarli
nella prossima legislatura.
Ma perch mai c una cos grande fibrillazione sui dissidenti quando manca
pi di un mese allesame da parte dellaula del Senato del decreto che rifinanzia la missione in Afghanistan? I leader
della sinistra radicale hanno cercato di
spiegarlo ai loro per convincerli a votare
secondo la disciplina di gruppo e di coalizione. Il problema che il presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha
gi fatto sapere che se la maggioranza non
sar autosufficiente sulla politica estera
sar inevitabilmente crisi di governo perch il Quirinale non potrebbe fare finta di
niente di fronte al fatto che il decreto sullAfghanistan passato con i voti determinanti della Casa delle libert.
E questa la stessa ragione che ha spinto
Romano Prodi ad attenuare il senso delle
frasi rilasciate da Arturo Parisi sulla necessit di rimanere in Afghanistan fino al
2011. Poi lo stesso ministro della Difesa ha
dovuto parzialmente rettificare il tiro.
Gi, perch il presidente del Consiglio
non aveva affatto gradito la sua uscita in
un momento delicato come questo. Lo
stesso dicasi per i vertici dei Ds, che avevano giudicato inopportuna lesternazione del ministro della Difesa. E si vocifera
anche che il ministro degli Esteri, Massimo DAlema, abbia valutato negativamente le parole di Parisi. Parole, peraltro,
molto diverse da quelle pronunciate dal
titolare del dicastero della Farnesina, che
in questi giorni ha sempre battuto sul tasto dellimpegno civile che andava rafforzato e della natura della missione che andava cambiata.
Ma tutti sanno che se a Vicenza vi saranno scontri tra la polizia e i manifestanti la
situazione, inevitabilmente, peggiorer.
Del resto il viceministro dellInterno, Marco Minniti, ha gi avvertito che le forze
dellordine interverranno con estremo rigore sia negli stadi sia nelle piazze. Per
questo motivo gli esponenti della sinistra
radicale pi vicini ai movimenti hanno
gi avviato una trattativa diplomatica con
Luca Casarini e gli altri per essere sicuri
che non vi saranno provocazioni. Ma il fatto che una parte seppur ristretta di manifestanti non controllabile. Perci tutto affidato al fato (e al servizio dordine
del sindacato).
INNAMORATO FISSO
DI MAURIZIO MILANI
IL FOGLIO
ORGANO
DELLA
quotidiano
CONVENZIONE
PER LA
GIUSTIZIA
e-mail: lettere@ilfoglio.it
di
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Marina Valensise
capace di predizione. E cera la divinazione. Oggi ci si rivolge alla scienza come se fosse loracolo di Delfi, ma lo si fa
con la presunzione di poter evitare il
tragico, che minaccia ogni cosa, e
confondendo predizione e prevenzione.
Lo si visto col problema dei disturbi
del comportamento dei bambini che
hanno meno di tre anni. Il governo francese, in seguito a un rapporto dellInserm, ha proposto che i bambini che allasilo si comportano in modo asociale,
con atti di aggressivit brutale giudicati insopportabili, vengano schedati su
un libretto della salute e identificati come portatori dei segni di pre-delin-
pone un solo figlio o (solo in alcune zone e per certe etnie), due al massimo,
sempre che la prima nata sia femmina.
Questo regime demografico totalitario,
impacchettato nella burocratica e rassicurante definizione di pianificazione familiare, fa s che siano diffusissimi sia gli infanticidi di bambine, soprattutto nelle zone rurali, sia, come
ha ammesso lo stesso Zhang Weiqingun, la pratica dellaborto selettivo
delle femmine. Se questo tasso di squilibrio maschi-femmine dovesse essere
confermato, stato calcolato che nel
giro di 15 anni ci saranno 30 milioni di
uomini in et di matrimonio in pi rispetto alle donne. Una situazione che
comincia ad apparire come fortemente destabilizzante anche per il governo
di Pechino. Il quale, tuttavia, non sembra avere nessuna intenzione, almeno
per adesso, di recedere dalla politica
del figlio unico. E se pure non incoraggia apertamente gli aborti selettivi delle femmine, continua comunque a rifiutarsi di prendere qualsiasi misura
per prevenirli o punirli. Alla Commissione nazionale cinese per la popolazione e la pianificazione familiare, che
aveva proposto di considerare come
reato laborto finalizzato alla selezione
del sesso, il Congresso nazionale del
Popolo ha risposto, lo scorso giugno, rifiutando di accogliere il provvedimento. In India, dove pure diffusa la pratica di eliminazione delle femmine
(Amartya Sen ha calcolato che sono almeno 60 milioni le bambine cancellate, tra Cina e India), nel 2006, dopo i dati degli ultimi censimenti, stata varata una legge che considera reato luso
delle ecografie allo scopo di individuare il sesso dei nascituri per procedere allaborto selettivo delle femmine. In Cina, invece, al campanello dallarme demografico non sembra rispondere altro che una preoccupata
presa datto della situazione. Il direttore della Commissione nazionale per
la popolazione e la pianificazione familiare ventila tuttal pi alcuni correttivi, come la riduzione delle sanzio-
IL FOGLIO QUOTIDIANO
e non fosse per il suo schematismo datato, questo eterno provincialismo tendente a ridurre le polemiche di civilt allombelico delle relazioni tra uno staterello del Mediterraneo e una chiesa universale bimillenaria, langoscia dei laici corsi al capezzale
di Prodi sarebbe del tutto comprensibile. Il
fatto che il problema esploso in quel cautissimo atto di governo che porta la firma
dun premier cattolicissimo, redatto da un
cattolicissimo ministro, per dirla con il Fondatore di Repubblica, va molto al di l della
bagatellare vicenda italiana e pone la chiesa
di Benedetto XVI, come quivi si lesse, alla
controffensiva generale sui grandi temi globali del neosecolarismo come ideologia guida delloccidente. Spiace dirlo, ma il giochetto psicologico dei superlativi scalfariani
e il vecchio adagio dellingerenza clerico-fascista sembrano armi spuntate, adesso. Prodi, cercando di far malleva sulla tradizione
culturale egemonica nella chiesa italiana
(grazie a una interpretazione progressista
del Vaticano II, quella che pone laccento
sulla carit a scapito della verit), ha
provato a convincere Papa Ratzinger spiegando gli sgangherati pacs allitaliana come
un male minore, un compromesso necessario per salvare la capra di un governo eticamente sbilanciato su correntoni Ds, rosapugnanti e rifondaroli, col cavolo martiniano
delle attenzioni e tutele giuridiche per i diversi, i deboli, gli ultimi eccetera.
del Consiglio alla messa, il giorno dopo lapprovazione dei piccoli pacs, nellatto devoto
di ricevere la comunione sotto lo sguardo religioso e compunto di un giovane chierichetto di SantEgidio. Aveva capito tutto Ezio
Mauro, che due giorni prima del patatrac, il
giorno dopo il non possumus dellAvvenire, aveva cercato di correre in disperato soccorso democrat. Niente da fare. Per il dossettiano davvero finita la stagione della
convivenza, ambigua, ma protetta da schiere di colletti bianchi, chierici e vescovi amici, con Pietro, il Papa, al quale ovviamente
si pu sempre disobbedire e opporre altra
verit, ma senza il quale non ci si pu pi dire obbedienti alla chiesa. A suo modo lopzione per la scelta religiosa fatta dalla pi
istituzionale e ufficiale delle associazioni
cattoliche agli inizi degli anni Settanta era
stata unoperazione geniale. Separate le sfere del privato e del pubblico, la laicit intesa come autonomia dalla fede, e una fede ridotta a ispirazione amica delluomo,
e di unamicizia analoga a quella che possiamo avere noi con Adamo ed Eva, tanto cara ai Lazzati e Dossetti, quellidea di laicit
ha attivato per decenni un alibi portentoso.
Manteneva i professanti il maritainismo politico nellaureola mistica, devota, ortodossa
verso santa madre chiesa e, al tempo stesso,
dava loro mani libere per operare da principi di questo mondo. Quando Paolo VI intu
lequivoco era tardi. Il suo pontificato volge-
va al termine e il proiettarsi dellombra cupa di un cristianesimo disincarnato ma fedele segugio delle forze storiche del potere
mondano, forse ne affrett anche la morte.
Certo che un pensiero non cattolico si stava insinuando dentro la chiesa. Certo che un
odore di zolfo (us proprio quelle parole
Paolo VI fumo di satana) si andava diffondendo nei sacri palazzi e in quei grandi convegni che nel nome del Vaticano II e dellaggiornamento e della promozione umana,
scardinavano il pensiero cattolico. Ma per
trentanni lequivoco funzion. Ruini poteva
essere considerato un amico e sodale dagli
stessi che dal giorno in cui ha fatto irruzione sulla scena politica il meteorite Berlusconi visto come il diavolo. E nonostante
il pontificato del polacco detestato da Dossetti, sia dentro le curie di chiesa, sia nella
Dc, il cattolico-democratico faceva il suo regolare corso donore fino ai gradini pi alti,
nelle partecipazioni statali come nelle curie arcivescovili. Avevano scelto la fresca
ombra della religione, ma le linee telefoniche con la politica erano rimaste dirette e
bollenti. Avevano la Dc, potevano lasciare
che fossero quei pazzi ciellini a fare tutte le
battaglie etiche ordinate dalla chiesa. Dal
divorzio allaborto, loro potevano nascondersi o glissare. Come mai non erano in
piazza negli anni Settanta? Perch avevano
fatto la scelta religiosa. Detto questo
chiaro che non hanno mai condiviso queste
cose pannelliane.
Un lungo equivoco
Ma lequivoco andato avanti a lungo,
mentre il moralismo clerical-fascista degli
anni Cinquanta e Sessanta si trasformava
negli anni Ottanta e Novanta in un moralismo eguale anche se di segno opposto. Una
volta erano i comandamenti legati al sesso a
fare indignazione. Adesso, di comandamenti ne rimasto praticamente solo uno,
non rubare. Quelli della scelta religiosa erano gli stessi della Dc di sinistra, quelli del
moderno potere bancario al nord e delle
sempiterne clientele statali al sud. Il punto
di congiunzione pi alto fu la Dc demitiana
del 1987, sostenuta in chiave anticraxiana
dalla Repubblica di Scalfari e poi risparmiata dal repulisti di tangentopoli. Daltronde agli inizi del 1990 perfino Massimo
DAlema era di casa ai convegni della Fuci
e la congiunzione astrale tra borrelliani e
martiniani fu in certo qual senso provvidenziale, oltre che necessaria. Se Milano era infatti una citt da bere, non si pu dire che la
principale curia lombarda fosse domiciliata
su Marte. Ma insomma, il cardinal Martini
sped la sua bella letterina privata alla vedova di Bettino, ma si guard bene da non
seguitare in quella linea di dialogo preferenziale, naturalmente spirituale e apostolico, prima con il partito di cui Enrico Berlinguer aveva dipinto a Scalfari la superiorit
antropologica delle mani pulite (fu un in-
tervista del 1981), poi con quella magistratura combattente che sulla base di una ragione molto sociale apr unazienda giusto nel
tribunale di Milano. Tutto ci durato fino
al referendum sulla legge 40. Dove la scelta
religiosa dei cattolicissimi riusc ancora
una volta a scantonarla grazie alla riaffermazione della buona, vecchia, saggia libert
di coscienza. Su cosa ti vanno a cadere? Dove succede lincidente, adesso? Ma pensa te,
succede su questa pinzillacchera del Dico.
Su una leggina da ragionieri della partita
doppia che, forse fingendo di non capire o
forse non capendo proprio la lezione ratzingeriana, crede di cavarsela con il comico
escamotage della raccomandata spedita al
compagno/a di coppia di fatto e la dichiarazione contestuale (non congiunta), del
piccolo pacs. Eh, s, ha ragione il direttore di
questo giornale. Se vero che le leggi informano la cultura, vero anche il contrario. Di
qui il sillogismo perfetto: la legge Bindi altro non che figlia pi che legittima di una
certa cultura cattolica. Che cominci con la
scelta religiosa, pass per la Dc di sinistra,
continu dopo Tangentopoli in quella forma
di cesaropapismo che la religione della Costituzione. E ora compie la sua parabola facendosi assorbire nella religione della secolarizzazione (sia pur moderatamente, si intende, il cattolico il moderato per antonomasia). In un certo senso anche il capolavoro di Marco Pannella. In un certo senso, si
capisce. Perch, si capisce, nonostante sia
quella pochezza che , la leggina Bindi ha un
valore simbolico devastante. Chiss se Prodi
ne consapevole. Pannella secondo me s.