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Questa modifica stata fatta senza lapprovazione del fratello di Enki, Enlil, e
cos inizi un conflitto tra gli dei.
Enlil diventa lavversario delluomo e le tavolette sumere affermano che gli
uomini servivano gli dei tra molte difficolt e sofferenze.
Anche se non la storia esatta della creazione che coinvolge due alberi
nellEden, Adapa, con laiuto di Enki, ascende verso Anu (il dio/capo supremo
degli Anunnaki), dove non riesce (o si rifiuta, sotto consiglio di Enki) di
rispondere ad una domanda circa il pane e lacqua della vita.
Le opinioni variano sulle somiglianze tra questi due racconti della creazione,
ma una cosa rimane chiara: limmortalit pensata per gli dei, non per gli
uomini. - By John Black - Tratto da: luniversovibra.altervista.org
Gli antichi di del cielo e della terra sono i protagonisti indiscussi dei racconti
epici sumeri. Secondo i sumeri questi di erano scesi dal cielo sulla terra in
epoche remotissime quando luomo ancora doveva fare la sua comparsa. E a
loro che i sumeri attribuivano la nascita dellessere umano come prodotto di
una deliberata scelta di queste divinit. Anche se la terra era popolata da una
pi ampia schiera di entit divine minori ,gli annunaki,si pu senza dubbio
tracciare lidentikit di coloro i quali detenevano il sommo potere su ogni cosa.
Questi di venivano raffigurati come degli essere molto simili a noi ,barbuti ,
molto alti, quasi dei giganti, con un copricapo adorno di corna che
simboleggiava la loro origine divina. Il capo di questa famiglia di annunaki si
chiamava AN o ANU, era lui il grande padre degli di ed il suo simbolo era una
stella che stava a raffigurare proprio la sua origine celeste,una stella che a
volte poteva essere anche racchiusa in un cerchio.
In numerosi testi veniva descritta la sua dimora in alto nei cieli, una dimora che
come si evince dalle parole utilizzate per descriverla,doveva avere un aspetto
maestoso e meraviglioso i cui portali erano sorvegliati da un dio dellalbero
della vita e da un dio dellalbero della verit. Veniva descritta in modo cos
dettagliato poich laccesso alla casa di AN non era un esclusiva soltanto degli
di ma anche a pochissimi essere umani che bramavano di raggiungerla con lo
scopo di ottenere limmortalit.
Un primo eco di storie simili le ritroviamo nellantico testamento quando si parla
della ascesa al cielo di Enoch e del profeta Elia.
AN viveva nella sua dimora con la moglie ANTU e le insegne con cui veniva
raffigurato AN trovano grande riscontro in chi oggi detiene il potere:
Il copricapo divino,lo scettro simbolo del potere ed il bastone emblema del
pastore-guida. AN aveva fatto costruire per s una splendida dimora sulla
terra, un tempio cos grande che le sue mura arrivavano a toccare le nuvole
ed era il luogo sacro grazie al quale AN e la sua sposa discendevano dal cielo
e dove alloggiavano durante le loro visite sul nostro pianeta. Diverse tavolette
ritrovate scendono proprio nei particolari cerimoniali che avevano il preciso
scopo di rendere questa visita il pi piacevole possibile ,dal loro arrivo sino
alla loro successiva partenza verso la loro dimora celeste sulla barca di AN.
AN aveva tre figli: EN.LIL,EN.KI-EA e NINHURSAG che era anche lunica figlia
femmina,ma il potere sulla terra era sicuramente conteso tra i due fratelli
maschi che come si evince dai racconti non ebbero mai un rapporto idilliaco
ma bens molto conflittuale.
ENLIL era la seconda divinit pi potente poich egli fu il figlio di AN e della
sua consorte ufficiale ANTU e quindi era legalmente il primogenito anche se
questo titolo era costantemente rivendicato da ENKI che affermava in pi
resoconti angosciato come fosse in realt lui il primogenito anche se avuto da
un'altra dea concubina di AN. Una vicenda comunque molto simile a quella di
Isacco e Ismaele o a quella di Esa e di Giacobbe che sembravano aver avuto
un precedente nella dimora celeste dei grandi di.
ENLIL era ad ogni modo il signore dello spazio aereo ,dei cieli e della terra ed
era un dio temuto e molto severo con il genere umano tanto da volerlo
sterminare quando si present loccasione del diluvio. ENKI era invece il
signore delle acque,dei mari e degli oceani ed era senza dubbio il terzo dio pi
potente colui che aveva il dominio dellApsu ovvero del profondo. ENKI era
visto dallumanit come il pi grande benefattore e fu lui il principale
protagonista della civilizzazione e del passaggio delle conoscenze al genere
umano,tanto che i sumeri parlavano di lui come di colui che consent ad uno
dei suoi seguaci pi fidati ,Ziusudra (Utnapishtim per i babilonesi poi), di
salvarsi dal diluvio facendogli costruire una barca che gli permettesse di
scampare dallinvasione delle acque. Non solo, per i sumeri era anche colui
che aveva svolto un ruolo chiave nella creazione delluomo,Adam, da parte
degli di. Le rivalit tra questi due figli di AN furono spesso al centro di intense
faide e continue corse per raggiungere la supremazia delluno sullaltro.
Quando ad un certo punto le rivalit tra i due raggiunsero livelli pericolosi AN li
fece tirare a sorte e cos ad ENLIL furono affidati gli antichi luoghi dell e.din in
mesopotamia, dal quale deriva la concezione di giardino delleden della bibbia,
mentre ad ENKI fu affidato l ab.zu ovvero la parte dellafrica meridionale , dal
quale deriva la concezione di inferno o mondo inferiore, nel quale si
svolgevano importanti ruoli di estrazione delloro dalle miniere.
Successivamente NINHURSAG raggiunse ENKI in africa per la creazione del
lavoratore primitivo.Erano di che potevano sorvolare le terre ,apparire e
sparire a loro piacimento,disponevano di armi terribili e potentissime e
prendevano decisioni importanti dopo essersi consultati in assemblee divine.
Dalla Genesi: quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e
nacquero loro delle figlie, i figli di "Elohim" videro che le figlie degli uomini
erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. Allora il Signore disse: il mio
spirito non rester sempre nelluomo,perch egli carne e la sua vita sar di
centoventi anni. Cerano sulla terra i giganti a quei tempi a anche dopo quando
i figli di "Elohim" si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei
figli: sono questi gli eroi dellantichit,uomini famosi.
Dopo aver letto questi passi risultano evidenti le attinenze con i famosi di
sumeri che crearono luomo , divisero il cielo dalla terra e crearono il resto di
tutte le cose. Ma in particolare questo il motivo per cui nella Bibbia troviamo
in continuazione affermazioni di "Dio" che a volte parla al singolare ed a volte
al plurale, come solo per fare un esempio, dalla Genesi, la torre di babele: ed
il Signore disse: Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un'unica lingua ;
questo linizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non
sar loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo loro la lingua, perch
non comprendano pi luno la lingua dellaltro.
Di conseguenza la teoria del plurale "maestatis" non regge affatto, soprattutto
considerando che, i luoghi di cui questi avvenimenti parlano, sono sempre le
stesse antiche terre mesopotamiche ed in pi bisogna considerare il
grossolano errore di traduzione della parola Elohim, un nome collettivo che
dovrebbe essere stato tradotto come di ed invece diventato dio.
Dagli scritti sumeri per riceviamo tante informazioni importanti che ora
analizzeremo meglio e che come vi avevo preannunciato saranno la riscoperta
di avvenimenti che in realt conosciamo molto bene. Ma se tutto
riconducibile ai racconti epici sumeri ,potrebbe essere interessante analizzare i
racconti originali di queste storie che ad ogni modo non hanno mai avuto un
gran senso scientifico ma sono stati sempre confinati diciamo in un ambito pi
spirituale o mitologico. Questi antichi di erano venuti sulla terra dal loro
pianeta chiamato Nibiru (pianeta del passaggio) per uno scopo ben preciso.
I testi ci parlano di continue ed estenuanti estrazioni delloro dalle miniere
dellafrica meridionale dove non a caso sono state trovate tracce estrattive
datate al carbonio 14 e risalenti a 400 mila anni fa. Questi duri lavori erano
portati a termine dagli Annunaki (coloro che dal cielo scesero sulla terra, in
pratica gli Elohim) che lavoravano nelle miniere per giorni e giorni senza mai
fermarsi . Cominciarono a sorgere cos malumori tra queste divinit minori
esasperati dalla mole del lavoro e per lo stato in cui erano costretti a vivere;
malumore che sfoci in un vero e proprio ammutinamento. Ci fu quindi una
ribellione che port i grandi di a riunirsi in un assemblea per poter cos
prendere una decisione sul da farsi.
AN, il capo supremo,prese allora una decisione indiscutibile ascoltando i
consigli del figlio ENKI, e decise che lunico modo per garantire la serenit e la
contemporanea estrazione delloro ,era quella di creare un lu.lu (colui che
mischiato), un lavoratore primitivo che si prendesse carico del lavoro degli di.
Uno schiavo in pratico, un servo. Per fare ci dovevano generare un essere
che fosse adatto allo scopo. A questo punto del racconto interviene ENKI che
pronunci queste parole : lessere di cui avete pronunciato il nome esiste gi!
Bisogna soltanto legargli sopra la nostra immagine, limmagine degli di. In
effetti ENKI si rese conto che un essere che potesse essere adatto allo scopo
esisteva di gi, un essere che era il frutto della terra ? lessere era luomo ?!
Ebbe cos inizio il progetto di creazione dell Adam il cui significato il
l'Iraq, molto pi antica. Inoltre, abbiamo tradotto molte delle loro tavolette di
storia, scritte in caratteri cuneiformi e in scritture precedenti, in modo da sapere
molto sulla loro storia e leggende.
L'immagine del sigillo raffigura la leggenda del "Grande Diluvio", che consuma
l'umanit. Molte leggende sumere sono sorprendentemente simili alla Genesi.
Come la Genesi, la leggenda sumera Atrahasis racconta la storia della
creazione degli esseri umani moderni, non da un Dio d'amore, ma da esseri
provenienti da un altro pianeta, che avevano bisogno di "lavoratori schiavi", per
aiutarli a lavorare nelle miniere d'oro per la loro spedizione extra-planetario !
Ho avvertito che questo difficile da credere, ma per favore continuate a
leggere.
Chi ha fatto la metropoli ? Perch ?
Questa storia, la Atrahasis, proviene da un'antica versione babilonese che
risale circa al 1700 a.C., ma deriva certamente da pi antichi testi dei Sumeri.
Essa combina i motivi familiari sumeri della creazione del genere umano e del
conseguente diluvio - proprio come la Genesi.
La storia inizia con gli "di" - esseri provenienti da un pianeta chiamato Nibiru
che scavano fossati e miniere per l'oro, come parte di una squadra di
spedizione. I moderni esseri umani (homo sapiens) non esistevano ancora;
solo ominidi primitivi vivevano sulla Terra. C'erano due gruppi di "divinit", la
classe dei lavoratori e la classe dirigente (cio gli ufficiali). Gli di lavoratori
avevano costruito le infrastrutture come pure lavoravano nelle miniere d'oro e,
dopo migliaia d'anni, il lavoro era apparentemente troppo per loro.
Gli di dovevano scavare i canali, Dovevano tenere puliti i canali, le arterie
vitali della terra, Gli di scavarono il letto del fiume Tigri
E poi hanno quello dell'Eufrate. - (Dalley 9, Atrahasis)
Dopo 3600 anni di questo lavoro, gli di finalmente cominciarono a lamentarsi.
Decisero di scendere in sciopero, bruciando i loro strumenti e circondando la
"dimora" del dio principale Enlil (il suo tempio). Il ministro di Enlil, Nusku,
scosse Enlil dal letto e l'avvis che la folla inferocita stava fuori. Enlil rimase
spaventato. (Il suo volto descritto: "olivastro come un tamerice").
Il ministr Nusku consigli Enlil di chiamare gli altri grandi di, soprattutto Anu
(Dio del cielo) e Enki (il dio intelligente delle acque dolci). Anu consigli ad Enlil
di scoprire chi fosse il capo della ribellione. Mandarono Nusku fuori per
chiedere alla folla delle divinit chi fosse il loro leader. La folla rispose:
"Ciascuno di noi di vi ha dichiarato guerra!" (Dalley 12, Atrahasis).
Poich la classe superiore degli di ora vedeva che il lavoro degli di di classe
inferiore "era troppo difficile", decisero di sacrificare uno dei ribelli per il bene di
tutti. Essi avrebbero preso un solo Dio, l'avrebbero ucciso e ne avrebbero fatto
il genere umano, mescolando la carne e il sangue del dio con l'argilla:
Belit-ili, la dea del grembo materno, presente, Lasciate che la dea del
grembo materno crei la sua prole, E lasciate che l'uomo sopporti il carico degli
creazione-umana-degli-dei-2/
Secondo alcuni: la Genesi biblica risulta essere ladattamento di quella
Sumerica, dove si dice che luomo un ibrido alieno creato con un DNA met
terrestre e met alieno: http://www.croponline.org/leprove.htm
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Racconti della creazione della Genesi, nellaantico testamento della
Bibbia: le due versioni a confronto.
La Fonte Sacerdotale
1 - Il primo racconto della creazione (1,1 - 2,4a) viene attribuito ai circoli
sacerdotali del Tempio di Gerusalemme e rivela un intenso lavoro di
elaborazione teologica. Esso viene datato all incirca intorno ai secoli VI-V a.C.,
epoca in cui gli ebrei si trovavano prigionieri a Babilonia e in cui si auspicava
un destino migliore per il popolo di Israele. Risente di un clima di attesa e non
a caso il testo coevo ai grandi libri profetici.
I biblisti moderni usano parlare di una "creazione bagnata", in cui tutto esce
dalle acque.
In un certo senso pu essere definito una piccola "apocalisse genetica", anzi
"rigenetica", nel senso che il redattore vuol far coincidere la fine della storia del
popolo ebraico (costretto all' esilio) col suo inizio; dalla tragedia della
distruzione del regno si vuol passare al recupero delle origini, come se si
volessero azzerare tutte quelle epoche in lui gli uomini hanno sperimentato
solo gli aspetti negativi dell' antagonismo sociale.
Qui infatti all' antropologia del racconto Jahvista si preferisce la cosmologia.
Tutti gli esseri dell' universo vengono creati secondo un ordine crescente di
dignit, di cui il vertice l'essere umano: una sequenza di eventi che si
conclude col riposo sabbatico. Nella teologia ebraica non l'uomo che "d
senso" alle cose, in quanto egli stesso fa parte di questo "senso", cio
all'interno del "creato" l'uomo il ricettacolo del "senso" per eccellenza, come
cosa che gli "data" dal creato stesso, tant' che si parla di essere umano,
maschile e femminile, a "immagine e somiglianza" di "Dio", che a sua volta
maschile e femminile, in quanto lo "spirito" di Jahv in ebraico si dice, al
femminile, "ruach": dunque "padre" e "madre", "re" e "regina".
La stessa nozione di ""Dio"" (Jahv - Elohim=dei) il tentativo di dar un "senso
ordinato" ("cosmos") a un creato (o meglio a un'esistenza terrena) che non ha
pi senso ("caos"), a un creazione storico-terrena in cui l'essere umano ha
perduto il significato della propria vita, avendo dato origine alle civilt basate
sullo schiavismo. Ci che era "naturale" tra gli esseri umani diventato
"artificiale" (la separazione dei ceti e delle classi) e in questa artificiosit la
nozione di ""Dio"" viene introdotta proprio per recuperare in maniera simbolica
la naturalit perduta.
Lautore di Gen 1, 1-2,4a (od i vari suoi autori) non ha/hanno fatto altro che
sintetizzare, in maniera molto originale, varie mitologie orientali e
mesopotamiche, che ha conosciuto vivendo in esilio, con la storia del suo
popolo.
Nelle prime sette tavolette dargilla dellEnuma Elish ("Quando in alto") sono
descritte la creazione dei cieli e della terra e di tutto ci che vi in essa,
compreso luomo, e la lode a un eroe di sangue divino, Marduk, che poi il dio
fondatore della citt di Babilonia, che nel settimo giorno si ripos (cess ogni
suo lavoro), dopo aver abbattuto Tiamat, il drago del caos, e averlo separato in
due: con una met cre il cielo, e in esso gli astri, e con l'altra la terra, e in
essa gli esseri viventi.
Marduk costruisce l'uomo dalla terra, ma invece di alitargli nelle narici il suo
spirito vitale, mescola la pasta argillosa col sangue maledetto del dio Kingu, il
dio ribelle ucciso da Marduk, sicch l'uomo diventa incline al male sin dalla
nascita.
Anche la Genesi di Eridu, il poema di Gilgamesh o il poema assiro Atrahasis
tendono a mostrare la creazione come una vittoria di dio su forze malvagie,
centrifughe, che tendono a riportare l'Universo al nulla che era un tempo.
La stessa creazione di Adamo preceduta dall'epos sumera della Creazione di
Adapa.
In genere anzi nell'antico oriente la creazione avveniva attraverso una battaglia
tra divinit, per cui il modello pi significativo che rappresentava dio era il
guerriero intento a combattere.
La differenza sta nel fatto che il racconto ebraico, pi sobrio e pi concreto
(tant' che non si vede una cosmogonia di pi di in conflitto tra loro, come
p.es. nella Teogonia di Esiodo), concede meno spazio al mito e alle vicende
fantastiche, e permette agli esseri umani di avere sempre un ruolo di primo
piano, per.es. nell'epopea di Gilgamesh, l'eroe che vede l'immortalit
appartenere solo agli di ed a un unico uomo relegato in un'isola, convinto,
peraltro invano, di poterla ottenere individualmente.
Nella Genesi invece l'albero della vita appartiene a tutti gli uomini e le donne
dell'Eden e, per conservarne i frutti, si tratta soltanto di operare la scelta giusta:
non c' una condanna metafisica da subire con rassegnazione.
L'uso della parola "Elohim" sta comunque ad indicare gli "di dei popoli
mesopotamici", di cui quello ebraico parte integrante: un dio per ciascun
popolo.
Tradurla come "thes" o "deus", intendendo un ente totalmente autonomo
rispetto all'uomo e indipendente dal creato, un essere assoluto che esiste di
per s, chiuso nella propria autosufficienza, non ha alcun senso per la teologia
ebraica.
Vi anche chi sostiene che, pur essendo grammaticalmente plurale, Elohim,
nella Genesi (5,22; 6, 9-11; 17,18), non sarebbe che un "plurale di eccellenza"
o un "plurale astratto", che esprime in sommo grado il concetto di divinit e,
insieme, linfinita molteplicit degli attributi che essa assomma in s,
contenendoli nella loro espressione assoluta, pi elevata e pura.
In Genesi 2-3 e in altri passi, lidentit di Elohim fusa esplicitamente con
quella di Jahv e dunque la traduzione del primo versetto sarebbe "In principio
(bereshit) "Dio" (Elohim=Dei) cre (bara) il cielo [anzi, secondo la cosmologia
ebraica dellepoca, "i cieli", "shamaim"] e la terra".
Fonte Jahvista
2 - Il secondo racconto (2,4b - 3,24), che si reputa pi antico (sec. X-IX a.C.),
attribuito alla tradizione Jahvista, cos chiamata perch designa dio con il nome
di Jahv.
I biblisti qui parlano di una "creazione asciutta", in cui dio deve far piovere per
dar vita alla terra, e luomo viene creato con la polvere.
Il racconto risale presumibilmente al periodo salomonico, o immediatamente
successivo, epoca in cui le relazioni diplomatiche e i matrimoni del sovrano
creavano un clima di intensi scambi con le altre culture, anche quelle del Vicino
Oriente. Ma pur essendo nato in Israele, esso utilizza anche simboli e
materiale mitologico delle culture vicine.
Il racconto appare pi concreto dell'altro semplicemente perch cerca di
focalizzare il momento in cui avvenuta la separazione all'interno della
comunit primitiva tra la propriet collettiva dei beni e quella individuale, fonte
di tutti gli antagonismi sociali.
In tal senso vuol essere anche una critica alle illusioni della fase monarchica
del popolo d'Israele.
Quello sacerdotale invece vuol far capire, pur nella sua inevitabile astrattezza,
che, prima di questa separazione, gli esseri umani vivevano "felici" sulla terra,
in quanto non condizionati da conflitti di ceti o di classi.
E' ancora pi mitologico dell'altro in quanto il redattore s'illude di poter far
rivivere al popolo ebraico una nuova epopea, che riprenda i temi dell'antichit,
attraverso la mediazione dell'alto clero, che si ritiene, autonomamente, l'unico
ceto in grado di ridimensionare le ambizioni della monarchia giudaica.
Quando viene detto che furono creati "il cielo e la terra" si vuole appunto
intendere qualcosa di positivo, che non comprende certo gli "inferi". In un
racconto insomma si vuol far sognare una primordiale et dell'oro; nell'altro
invece che la perdita di questa felicit, con tutti i suoi prezzi da pagare, non
pu essere attribuita al caso o a qualche evento naturale, bens allo stesso
genere umano.
I miti di creazione che provengono dal mondo extra-biblico spesso presentano
una concezione negativa delluomo, considerato schiavo degli di, quindi non
libero, non responsabile del male che compie.
Fonte Jahvista
cap. 2
[4b]Quando il Signore "Dio" fece la
terra e il cielo, [5]nessun cespuglio
campestre era sulla terra, nessuna
erba campestre era spuntata perch il Signore "Dio" non aveva
fatto piovere sulla terra e nessuno
lavorava il suolo [6]e faceva salire
dalla terra l'acqua dei canali per
irrigare tutto il suolo - [7]allora il
Signore "Dio" plasm l'uomo con
polvere del suolo e soffi nelle sue
narici un alito di vita e l'uomo divenne
un essere vivente.
[8]Poi il Signore "Dio" piant un
giardino in Eden, a oriente, e vi
colloc l'uomo che aveva plasmato.
[9]Il Signore Dio fece germogliare dal
suolo ogni sorta di alberi graditi alla
vista e buoni da mangiare, tra cui
Dio vide che era cosa buona. [22]Dio posto. [22]Il Signore Dio plasm con
li benedisse: Siate fecondi e
la costola, che aveva tolta all'uomo,
moltiplicatevi e riempite le acque dei una donna e la condusse all'uomo.
mari; gli uccelli si moltiplichino sulla [23]Allora l'uomo disse:
terra. [23]E fu sera e fu mattina:
Questa volta essa carne dalla mia
quinto giorno.
carne e osso dalle mie ossa. La si
[24]Dio disse: La terra produca
chiamer donna perch dall'uomo
esseri viventi secondo la loro specie: stata tolta.
bestiame, rettili e bestie selvatiche
[24]Per questo l'uomo abbandoner
secondo la loro specie. E cos
suo padre e sua madre e si unir a
avvenne: [25]Dio fece le bestie
selvatiche secondo la loro specie e il sua moglie e i due saranno una sola
bestiame secondo la propria specie carne. [25]Ora tutti e due erano nudi,
l'uomo e sua moglie, ma non ne
e tutti i rettili del suolo secondo la
loro specie. E Dio vide che era cosa provavano vergogna.
buona.
[26]E Dio disse: Facciamo l'uomo a cap. 3
[1]Il serpente era la pi astuta di tutte
nostra immagine, a nostra
somiglianza, e domini sui pesci del le bestie selvatiche fatte dal Signore
Dio. Egli disse alla donna: vero
mare e sugli uccelli del cielo, sul
che Dio ha detto: Non dovete
bestiame, su tutte le bestie
mangiare di nessun albero del
selvatiche e su tutti i rettili che
giardino?. [2]Rispose la donna al
strisciano sulla terra.
serpente: Dei frutti degli alberi del
[27]Dio cre l'uomo a sua immagine; giardino noi possiamo mangiare,
a immagine di Dio lo cre; maschio e [3]ma del frutto dell'albero che sta in
mezzo al giardino Dio ha detto: Non
femmina li cre.
ne dovete mangiare e non lo dovete
[28]Dio li benedisse e disse loro:
toccare, altrimenti morirete. [4]Ma il
Siate fecondi e
serpente disse alla donna: Non
moltiplicatevi,riempite la terra;
morirete affatto! [5]Anzi, Dio sa che
soggiogatela e dominate sui pesci
quando voi ne mangiaste, si
del mare e sugli uccelli del cielo e su aprirebbero i vostri occhi e
ogni essere vivente, che striscia sulla diventereste come Dio, conoscendo il
terra.
bene e il male. [6]Allora la donna
vide che l'albero era buono da
[29]Poi Dio disse: Ecco, io vi do
mangiare, gradito agli occhi e
ogni erba che produce seme e che desiderabile per acquistare
su tutta la terra e ogni albero in cui saggezza; prese del suo frutto e ne
il frutto, che produce seme: saranno mangi, poi ne diede anche al marito,
il vostro cibo. [30]A tutte le bestie
che era con lei, e anch'egli ne
selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo mangi. [7]Allora si aprirono gli occhi
e a tutti gli esseri che strisciano sulla di tutti e due e si accorsero di essere
terra e nei quali alito di vita, io do in nudi; intrecciarono foglie di fico e se
ne fecero cinture.
cibo ogni erba verde. E cos
[8]Poi udirono il Signore Dio che
avvenne. [31]Dio vide quanto aveva passeggiava nel giardino alla brezza
fatto, ed ecco, era cosa molto buona. del giorno e l'uomo con sua moglie si
E fu sera e fu mattina: sesto giorno. nascosero dal Signore Dio, in mezzo
agli alberi del giardino. [9]Ma il
cap. 2
Signore Dio chiam l'uomo e gli
[1]Cos furono portati a compimento disse: Dove sei?. [10]Rispose: Ho
il cielo e la terra e tutte le loro
udito il tuo passo nel giardino: ho
schiere. [2]Allora Dio, nel settimo
avuto paura, perch sono nudo, e mi
giorno port a termine il lavoro che sono nascosto.
aveva fatto e cess nel settimo
[11]Riprese: Chi ti ha fatto sapere
giorno da ogni suo lavoro. [3]Dio
che eri nudo? Hai forse mangiato
benedisse il settimo giorno e lo
dell'albero di cui ti avevo comandato
consacr, perch in esso aveva
di non mangiare?.
cessato da ogni lavoro che egli
[12]Rispose l'uomo: La donna che
creando aveva fatto. [4a] Queste le tu mi hai posta accanto mi ha dato
origini del cielo e della terra, quando dell'albero e io ne ho mangiato.
vennero creati.
[13]Il Signore Dio disse alla donna:
Che hai fatto?. Rispose la donna:
Il serpente mi ha ingannata e io ho
mangiato. [14]Allora il Signore Dio
disse al serpente:
Poich tu hai fatto questo, sii tu
maledetto pi di tutto il bestiamee pi
di tutte le bestie selvatiche; sul tuo
ventre camminerai e polvere
mangerai per tutti i giorni della tua
vita.
[15]Io porr inimicizia tra te e la
donna, tra la tua stirpe
e la sua stirpe: questa ti schiaccer la
testa e tu le insidierai il calcagno.
[16]Alla donna disse: Moltiplicher i
tuoi dolori e le tue gravidanze, con
dolore partorirai figli. Verso tuo marito
sar il tuo istinto, ma egli ti
dominer. [17]All'uomo disse:
Poich hai ascoltato la voce di tua
moglie e hai mangiato dell'albero, di
cui ti avevo comandato: Non ne devi
mangiare, maledetto sia il suolo per
causa tua !
afferma che prima della creazione delluomo non c'era ancora sulla terra alcun
arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata,
perch "Dio" il SIGNORE non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun
uomo per coltivare il suolo. Quale delle due versioni dunque quella
corretta ?
"Dio" ha creato la vegetazione il terzo giorno prima di creare luomo (Genesi 1)
o dopo aver creato luomo (Genesi 2) ?
La parola ebraica per vegetazione diversa nei due brani. Genesi 1:11 usa il
termine generico per vegetazione, mentre Genesi 2:5 usa un termine pi
specifico che si riferisce alla vegetazione coltivata, e che necessita un uomo
per fare lagricoltore ed il giardiniere.
I brani non sono quindi in contraddizione. Genesi 1:11 racconta di come "Dio"
ha creato tutta la vegetazione e Genesi 2:5 parla di come "Dio" ha fatto
crescere la vegetazione coltivabile solo dopo aver creato l uomo.
La seconda accusa di contraddizione riguarda la vita animale. Genesi 1:24-25
racconta di come "Dio" ha creato gli animali il sesto giorno, prima di aver
creato luomo. In Genesi 2:19, alcune traduzioni sembrano dire che "Dio" ha
creato gli animali dopo aver creato luomo. Tuttavia una buona traduzione di
Genesi 2:19-20 dice che: Il Signore, avendo formato dalla terra tutti gli animali
dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all'uomo per vedere come li
avrebbe chiamati, e perch ogni essere vivente portasse il nome che l'uomo gli
avrebbe dato. L'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e
ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trov un aiuto che fosse
adatto a lui. Il testo non dice che "Dio" ha creato prima luomo e poi gli animali
che ha portato alluomo. Piuttosto afferma che Il Signore, avendo formato
dalla terra tutti gli animali dei campi li condusse alluomo.
Non c quindi contraddizione. Il sesto giorno "Dio" ha creato gli animali, poi ha
creato luomo, poi ha portato gli animali alluomo in modo che luomo gli desse
un nome.
Considerando i due racconti individualmente e poi mettendoli insieme, vediamo
che "Dio" descrive la sequenza creativa in Genesi 1 e poi chiarisce alcuni
dettagli importanti del sesto giorno nel capitolo 2. Non c dunque
contraddizione ma un semplice approccio letterario che descrive un evento
prima in modo generale e poi in modo specifico.
Per saperne di pi: http://www.gotquestions.org/Italiano/due-racconticreazione.html#ixzz3UWsuxmjJ
Altra deduzione errata, visto che la parola "Dio" nel testo originale NON esiste,
ma esiste una parola-nome espressa al PLURALE (Elohim = moltitudine di
esseri e non uno solo) essi parlavano fra di loro ed hanno deciso di fare l'uomo
a loro immagine e somiglianza....
Unendole alla bet (beit o bait = casa), otteniamo berosh, "in testa" o "nella
mente"; da qui che "il principio" elaborato nella testa; infatti l'inizio, il
principio di ogni cosa il pensiero, l'atto di volont creativa che deriva dalla
nostra facolt di pensare e immaginare e quindi di creare virtualmente cio' che
poi si manifestera' materialmente.
Se eliminiamo la lettera bet, cio il dove, il qui, il presente reale manifestato
nella materia, resta solo rosh, e questo dimostra che se al pensiero non segue
una realizzazione pratica, non c' inizio, ma solo lavorio mentale destinato a
sfumare nel nulla.
Il principio cartesiano "cogito ergo sum" ha valore per quanto attiene
all'esercizio delle proprie facolt di speculazione intellettuale.
La Torah ci dice, giustamente, che per portare a perfezione un processo
creativo completo e non solo speculativo, al pensiero deve necessariamente
seguire l'azione concreta per la materializzazione del progetto mentale, quale
principio di ogni cosa.
Questa stessa concatenazione pensiero azione - risultato (tesi antitesi
sintesi) si ripropone costantemente anche e non solo nell'Albero della Vita.
Notando la posizione centrale della lettera alef nella parola-arca barasht, si
comprende il perche' del posizionamento in centro alla parola, questa
posizione al contempo unione e cesura (collegamento=link) fra i gruppi di
lettere che la seguono e la precedono.
Alef presente anche nella parola ain, il "nulla", e qual l'origine remota di
tutta la creazione se non il Nulla che e' in realta' il Tutto = ovvero il
Vuotoquantomeccanico, la cosiddetta casa di "Dio", l'INFINITO, l'En Sof, (Ain
soph)dal quale tutto nasce ed al quale tutto ritorna in un infinito amplesso
d'AmOr.
La lettera Shin ci rimanda all'idea del fuoco esh, non solo per il suono sibilante,
ma anche per la sua forma "fiammata", e anche alle due creature uomo e
donna, ish, isha, le due forze Yang e Yin che muovono e manifestano ogni
cosa esistente mediante il loro amplesso-movimento dentro e fuori, all'infinito.
La lettera Tav, o Tau (numero quattrocento) il simbolo della fine, del
compimento che preannuncia un nuovo inizio. Il numero quattrocento, o
quaranta, il segno che un determinato avvenimento arrivato a conclusione
e che tutto ci che era necessario accadesse avvenuto e che infine puo'
reiniziare un nuovo inizio-ciclo.
Essa riafferma la necessit della realizzazione dell'idea, del passaggio dal
pensiero all'azione, al risultato: che anche l'embrione si sviluppa dopo che
l'ovulo stato fecondato.
Inoltre per precisione questa parola Bara-shit/Bereshit, in Fenicio - Samaritano,
Ebraico, anche un verbo, che significa anche trarre, trasformare da un
Continuiamo lesame delle parole della Genesi facendo unaltra analisi del
testo Mosaico (insieme di scritti), scritto in Fenicio, Ebraico, ma proveniente dal
sapere Egizio/Akkadico/Sumerico/Atlantideo:
BARASCHIT lemanante, il Principio binario, Creante, Trasformante da stato
precedente, nellUniVerso (verso lUnit) che noi conosciamo.
Solo attraverso lUnione del conoscente e del conosciuto si manifesta il
Principio stesso;
BAR (nome-verbo emanare, creare da precedente stato, quindi trasformare)
il verbo, cio la parola che diviene azione; Aelohim, (nome generico al
plurale) il soggetto Pensante che postula lazione.
il POSTULATO, liDea, il Principio, che VIVE nei cieli del Pensiero", (il
Baraschit) che il Creante, che Crea, Trasforma, cio emana lazione; gli
Dei, le idee, le informazioni che sono contenute negli (Aelohim
Elettroni/Positroni), sono il soggetto per mezzo del quale lEmanante, il
Principio, viene chiamato allesistenza nel Pensiero Intellettivo della
Manifestazione creata, scesa nella terra, la Mater-ia, cio la
sostanzializzazione delle cose Pensate che sono la manifestazione del
Principio, cio delliDea.
Il primo soggetto dellUniVerso dello Spirito, del Principio per mezzo degli
Aelohim, sono i Desideri e le Immagini mentali (che sono ed appartengono
ancora ai Cieli del Pensiero=Spirito) che diverranno poi Materia (la terra, cio
le cose create); ci significa che il desiderio che si genera nel Pensiero, che
crea tutto ci che esiste, questo viene Pensato ed attuato dalle iDee, per
mezzo delle informazioni contenute negli Elettroni/Positroni; infatti tutta la fisica
moderna afferma: ...sono gli Elettroni/Positroni (portatori di Luce/Energia), che
hanno nei fatti creato il nostro UniVerso, ci significa che essi hanno la
Conoscenza per poterlo fare.
Il pensiero Mosaico indica chiaramente allo studioso che lEmanante il
Principio, il Postulato, cio lIdea; essa utilizza gli Elettroni (Aelohim + e -)
quale prima Manifestazione, per ottenere laggregazione della Materia in forma
sempre pi complessa, che forma gli oggetti del Creato; ecco i 2 modi del
pensiero Mosaico per spiegare la sacralit della manifestazione dellUniVerso,
nei primi 4 capitoli della Genesi.
Fino ad oggi molti religiosi hanno pensato che la Genesi, indicasse il processo
temporale della manifestazione dellUniVerso, NULLA di tutto questo; si
voluto solo riNarrare ai posteri come avviene, il meccanismo della
Manifestazione della Vita Universale, cio la sussequenza delle sue Fasi, le
sue trasformazioni, dalliDea alla SoStanza, sua Stanza, luogo ove si
manifesta, si sostanzializza lidea nella forma, la materia: plasmica, liquida,
solida, gassosa.
Questi sono i concetti "sacri" (nascosti) che gli antichi sacerdoti Egizi,
avevano insegnato a Mose' (loro figlio Egizio) e che lui o chi per esso ha
Il testo Biblico che stiamo trattando, come la parola stessa italiana, indica
anche che lINFINITO, lIndefinito, si concentra Inspira S, si inserisce nel
Finito, nella forma, cio appare, si manifesta e si rende visibile, conoscibile ai
nostri sensi e solo in questo modo possiamo ri-conoscere l'INFINTO nella sua
Infinita'.
LImManifesto (ci che non manifesto), si ritira perch il Manifesto sia ! (cio
appaia la Forma e sopra tutto la Coscienza si renda evidente nella
manifestazione delle varie forme Create e ri-conosca l'INFINITA'); nello stesso
testo si vuol anche far comprendere che la manifestazione della Materia,
quando si rende evidente, utilizza sempre un sistema binario, quindi essa si
esprime sempre anche in modo Spiritual/Fisico, dualmente.
Il Principio liDea, del Tutto, quando si esprime strutturandosi nelle forme, lo
fa sempre come abbiamo gi detto, in modo Duale, secondo un Principio
Binario, con le Energie del Campo Informazionale/Tachionico Fondamentale
dell'InFinito (F), ....Forze apparentemente contrapposte (Em ed Ef), cio
Caldo/Freddo; Yang/Yin; Positivo/Negativo; Luce/Tenebre; Maschio/Femmina;
Bianco/Nero; ecc., che si possono, ai vari livelli, materializzare solamente se
si uniscono (insieme duale - copulando) a determinate condizioni, creando
quindi tutte le particelle, dagli Aelohim (Elettroni/Positroni) e cos via fino alle
Manifestazioni pi complesse che noi oggi conosciamo.
Continua in: 7 parole della Genesi - 2 + Eden + IO SONO + ADAMO + Il
giardino di EDEN + Comandamenti
Come possiamo vedere la Manifestazione, Era, e Sar, cio significa
che Ella crea continuamente per mezzo della unione dei 2 lati o stati
dellEnergia Psico Eterica Fondamentale (F) del Campo InformazionaleTachionico, (le 2 Forze contrapposte (Em ed Ef); in ogni punto od Ente
dellInFinito ove esse si riUniscono, si Conoscono, si comPenetrano, vi la
manifestazione, nascita o la manifestazione della Sostanza/Mater-ia InFormata
e che si evidenzia in primis per mezzo del Campo Psico Elettro Magnetico
Informato Universale (CEIU) e nel proprio personale Campo Psico Energo
BioFisico Informato (CEI), che si attiva ogni qual volta vi un qualsiasi
movimento dellEnte nellInFinito.
La materia esiste per manifestare lo Spirito, linformazione e manifestando
Spirito si crea altra materia in un continum senza fine.verso e
nellInfinito.
Esempio: il Concepimento della forma umana: xx - xy, cio 23 cromosomi
(maschio - femmina) = In-Formazione dellUomo; questa legge binaria" e
infatti espressa anche nelle 2 parti dellelica a scala del DNA, nei viventi, ecc.
La stessa parola Spirito (Spi-Rito = movimento del Pensiero=Psiche), principio
maschile, formata da 2 radici che significano una PSIch, laltra Ritmo del
Rito, cerimonia, rituale, palcoscenico, ma anche e sopra tutto essa indica il
dalle variazioni (cio dalle informazioni) lunari, terrestri e solari (le loro varie
fasi, alterazioni dei loro campi magnetici, macchie solari, terremoti, quindi dai
campi elettromagnetici e di quelli pi sottili, ecc.), per cui abbiamo la
dimostrazione che tutta la materia vivente (anche i corpi umani) interagente
con qualsiasi altra materia a livello sub atomico fino a quello Spirituale, il
Pensiero.
I Campi, gli Enti, quindi le Entit, hanno anche la possibilit di influenzare dal
passato, il futuro e vi sono dei canali attraverso cui le informazioni provenienti
da vite/esperienze passate o parallele possono influenzare il presente.
I Russi e gli Americani sanno esattamente cosa sono questi Campi, in quanto
essi li hanno studiati per decenni e li stanno ancora studiando in modo molto
segreto, tentando di creare delle macchine elettroniche per poter controllare i
Campi a volont;
La Psicotronica sta divenendo quindi uno degli interessi primari nelle
installazioni di ricerca militare in Russia e negli USA.
Tutte queste informazioni sui Campi, il Potere, NON le fornir MAI al comune
cittadino del mondo, anzi esso tende ad utilizzarle per il controllo diretto e
sempre pi spinto, delle coscienze degli Umani.
Per fortuna questo non facilmente realizzabile, ma in teoria, se qualche
persona con la conoscenza delle giuste tecniche, si mettesse al loro servizio,
essi avrebbero delle immense possibilit per controllarci.
Per fortuna che queste tecniche NON sono in mano a coloro che NON SONO,
ma sono in mano solamente a coloro che SANNO e che SONO, che sono
quindi in grado di impedire di essere strumentalizzati da questi demoni
assetati di potere, in quanto riConoscono coloro che sono oggi al potere del
Pianeta, come esseri DIABOLIcaMENTE ignoranti; quindi non si legano ad
essi per NESSUN motivo.
Possiamo stare quindi tranquilli, per fino ad un certo punto, perch comunque
questi esseri pre-Potenti ma ignoranti gestiti dallElite = i 12 apostoli del male
(cosi li chiamano), tenderanno a costruire delle apparecchiature elettroniche
per tentare di influenzare le nostre menti, con delle trasmissioni di energie
(frequenze) particolari, per ottenere degli effetti deleteri sulle menti, in modo
che esse si indeboliscano sempre pi ed essi finalmente possano controllarci,
pi di quanto non facciano gi ora.
I piani di vaccinazioni di massa, stanno da decenni proseguendo verso
lindebolimento dei Sistemi Immunitari e quindi i Sistemi Nervosi, delle
popolazioni dellintero Pianeta, questo per poterci dominare sempre di pi e
meglio attraverso la sofferenza della malattia che essi inducono, con le
campagne di vaccinazione.
Il sistema di vaccinazione di massa attualmente in uso nel mondo, per
tentare di mantenere il controllo delle coscienze, (per mezzo dellindebolimento
del sistema immunitario dei soggetti vaccinati), attraverso lattenzione al
dolore sulla malattia indotta e quindi ottenere minore sicurezza e volont dei
singoli uomini, sviando la loro attenzione ai veri problemi: Giustizia, Libert,
"En arkh n ho lgos kai ho lgos n prs tn then kai thes n ho lgos".
(In principio era la Parola e la Parola era con il Dio e Dio era la Parola.) Giovanni 1:1
By Sandro Franchini - https://www.facebook.com/Prenditore?fref=ufi
Continua QUI in: 7 parole della Genesi - 2 + ADAMO + Il giardino di
EDEN + Comandamenti + IO SONO
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