Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
da Denner a
Klos
Chalomeau
Fu Johann Christian Denner, apprezzato aritigiano di Norimberga, a
dare il via all'evoluzione dello chalumeau in clarinetto.
Con l'intenzione di estendere il registro dello chalomeau, Denner
applic una chiave dietro al corpo dello strumento, che per non
fungeva ancora da portavoce ma si limitava ad estendere la gamma
sonora a una dodicesima.
Il nuovo strumento risultava essere particolarmente basso per le sue
piccole dimensioni, quella di Denner non si trattava in realt di una
miglioria effettuata su uno strumento gi esistente ma di una vera e
propria invenzione. Fu il figlio Jacob che, portando avanti il lavoro di
ricerca iniziato dal padre, grazie a una modifica della chiave dietro,
che divent un vero e proprio portavoce, permise al neonato
clarinetto di raggiungere l'estensione di 3 ottave e una grande
purezza di suono su tutta la gamma sonora.
Il clarinetto di Jacob Denner, come i clarinetti moderni, a differenza
degli altri strumenti a fiato, produceva un secondo registro che si
estendeva una dodicesima sopra a quello fondamentale anzich
un'ottava e, nonostante fosse aperto, si comportava come un tubo
chiuso. Aveva insomma, tutte le caratteriste fisiche ed acustiche del
clarinetto dei giorni nostri.
Clarinetto a 2
chiavi di Denner
del
bocchino
moderno
avente
proporzioni
dell'odierno
capacit timbriche.
I fratelli Denner proseguirono con lo sviluppo del loro figlio:
inserirono nel foro del portavoce una lamina di ferro cilindrica che
migliorava ulteriormente l'intonazione di sib e e preveniva l'accumulo
di acqua in questo foro che essendo posizionato dietro era pi
esposto al passaggio di condensa; allargarono inoltre alcuni fori
permettendo cos di aumentare il numero di suoni riproducibili tramite
alcune diteggiature a forchetta, tuttavia ancora veniva a mancare il
si naturale.
Per ottenere la nota mancante si doveva aumentare l'estensione
verso il basso, da fa a mi2, cosicch premendo il portavoce si
ottenesse il si naturale. Questo fu possibile grazie all'aggiunta di una
terza chiave al pollice destro; questa miglioria che port finalmente
al completamento dell'estensione del clarinetto fu effettuata da
Jacob Denner nel 1740 circa.
Clarinetto a 3
chiavi
rilevante
importanza
furono
sicuramente
clarinettisti
che
clarinetti
furono
battezzati
come
strumenti
Clarinetto
sistema Muller
Moderno
clarinetto
sistema
Tedesco
Il Clarinetto di Mozart.
Il corno di bassetto
Intorno al 1760 ebbe vita uno strumento nuovo nella famiglia dei
clarinetti: il corno di bassetto: esso era tagliato in fa, era pi grande
del clarinetto e non era dritto, ma presentava una piegatura tra il
tenone comandato dalla mano sinistra e il tenone della destra.
Questo strumento nel '700 ebbe una grandissima diffusione per il suo
particolare timbro nell'estensione pi grave.
Mozart uno dei primi compositori a dimostrare predilezione per
questo strumento ancora in via di sperimentazioene; gi nel 1781
compone la serenata per 13 strumenti k.361 gran partita, dove
impiega ben due corni di bassetto e due clarinetti, a dimostrazione di
quanto il compositore amasse questa famiglia di strumenti; l'anno
successivo Mozart impieg il corno di bassetto nel ratto dal
serraglio.
Nel 1783 scrive i 5 divertimenti per due corni di bassetto e fagotto
K439b, questi singolari pezzi, tutti in 5 movimenti, sono tratti dalle
Il clarinetto:
A salisburgo nella seconda met del '700 dominavano gli strumenti
ad ancia doppia (oboi e fagotti), per questo Mozart conobbe tardi
questo strumento del quale fa uso solo nell'ultima parte della sua
vita. Wolfgang conobbe il clarinetto durante un suo viaggio a Milano,
subito ne rimase affascinato, ma, al suo ritorno a Salisburgo, non
pot utilizzarlo a causa della mancanza di clarinettisti in loco.
Il clarinetto sar presente nelle composizioni di Mozart a partire dal
1783, e sar utilizzato spesso come protagonista.
Per
Mozart
sar
determinante
l'amicizia
con
Anton
Stadler,