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bizione sua, s etiam per avervi dondolato in sull'accordare, e non avere mai
voluto concludere con voi alcuna cosa),
resta ora vedere se gli il tempo accomodato a colorire questi suoi disegni.
empre questo stato
ne sar o incolpato o sospecto. Pertanto,
nel ritrovare e difecti di Piero, non si
faccendo reputatione ad questo stato, si
fa reputatione solamente ad quelli cittadini che li hanno voluto male et che
in Firenze apertamente l'urtavano perch, dove bora e' si dice che detti cittadini volevono male a Piero per trre
ai popolo Io stato
Per di nuovo
dico che trovare e difecti di Piero non
d reputatione ad Io stato de' Medicima
ad particulari cittadini; et questo stato
ne perderebbe questo, che torrebbe reputatione ad uno che di fuora, che
no.gli pu fare male, et darebbela ad
chi in casa, che ogni d lo pu offendere et farli uno rimbocco addosso di
tutto questo universale.
Di nuovo dico, per ristrignere questa
conclusione meglio, che questo stato non
ha per nimico Piero Soderini, ma s bene
l'ordine vechio; et per bisognerebbe,
ad giovare ad questo stato, dire male
di quello ordine, non di Piero;
: il che non fa punto pe' Medici,
anzi in tucto et per tucto cosa dannosissima et periculosissima per la casa
et stato loro, perch cava per questo
mezo un freno di bocca ad molti,
Sopra questi tre membri si
gira tutto il pondo del loro stato, aggiunte quelle circostanze che particolarmente nel ragionare di queste membra
si diranno
Il consiglio de' Trentasei insieme con la Signoria distribuiscono tutti gli onori e
gli utili dello stato;
Hanno, oltre i soprascritti ordini, tre segretari, i quali stanno sei mesi. L'ufficio di questi , come
diremmo noi, spie, o con pi onesto
nome, guardie dello stato. Questi possono un forestiero, senza altra consulta,
cacciarlo o ucciderlo; vegghiano le cose
della citt; se intendono cosa che sia
per offendere Io stato,
Questi possono un forestiero, senza altra consulta,
cacciarlo o ucciderlo; vegghiano le cose
della citt; se intendono cosa che sia
per offendere Io stato,
, che in consiglio generale ogni anno due volte, di
settembre e di marzo, tutti quelli vi sono
ragunati, scrivano quale pare da confinare fuori del loro stato:
Minuta di provvisione
per la Riforma dello Stato di Firenze
Io credo che tucti quegli che amano
uno comune vivere approverranno, degli stati che sono stati mai in Firenze,
E che questo sia il
vero si pu conoscere per li stati che ha avuti quella citt dal 1393 in qua.
Oltre di questo, non vi era constituito un timore agli uomini grandi che
non potessero far stte, le quali sono la
rovina di uno stato.
veva ancora la
Signoria poca riputazione e troppa autorit, potendo disporre senza appello della vita e della roba dei cittadini, e potendo chiamare il popolo a parlamento.
In modo che la veniva ad essere non
defensitrice dello stato, ma instrumento
di farlo perdere, qualunque volta un
cittadino reputato la potessi o comandare o aggirare.
Era ancora in quello stato un disordine non di poca importanza;
surse,
dopo questo, lo stato di Cosimo,
gli spessi esilii, che
durante quello stato si feciono
. Et era tanto manco e discosto da una vera repubblica che un
gonfaloniere a vita, s'egli era savio e
tristo, facilmente si poteva far principe;
s'egli era buono e debole, facilmente ne
poteva esser cacciato, con la rovina di
tutto quello stato.
Restaci ora a discorrere quale sia stato
lo stato dal '12 a questo tempo, e quali
debolezze o gagliardie sieno state le sue
Contro a questa opinione si risponde
come uno stato cosi fatto pericoloso
non per altro che per esser debole.Perch se lo stato di Cosimo aveva in quelli
tempi tante debolezze quante di sopra
sono allegate, n questi tempi un simile
stato le raddoppia, perch la citt, i cittadini, e' tempi sono difformi da quello
che egli erano allora; intanto che gli
impossibile creare uno stato in Firenze
che possa stare, e sia simile a quello.
La prima cosa, quello stato aveva per
amico l'universale: e questo l'ha inimico.
. E se allora, come
di sopra si disse, ogni dieci anni por-
gli stati di principe, e massime nel regno di Francia, come e' gentiluomini signoreggiano i popoli, i principi e' gentiluomini, e il re i principi.
a' quali necessario nell'ordinare la repubblica satisfare: n per altra cagione rovin lo stato passato che
per non si essere a tale umore satisfatto.
Non possibile dare questa maest
a' primi gradi dello stato di Firenze,
mantenendo la Signoria e i Collegi nel
termine che sono stati per lo addietro:
perch, non potendo sedere in quelli,
rispetto al modo che si creano, uomini
gravi e di reputazione se non di rado,
conviene questa maest dello stato, o
collocarla pi basso, et in luoghi transversali, o volgerla agli uomini privati:
gli
Otto della pratica e i Collegi, che di
sopra si annullano: e questo, come ho
detto, fusse il primo capo, e i l primo
membro dello stato.
a reputazione al capo dello stato
Ma vegnamo
ora al secondo grado dello stato.
arete questa
citt ct questo stato glorioso et perpetuo
lo stato
vostro alle armi
lo stato
vostro alle armi
quanto sia utile alli stati
et alle republiche
Questa genera
negli stati et ne' regni unione
dalle qualit
d e' potenti che oggi maneggiano gli stati
d'Italia
fra di
Borgogna e di Piccardia e d'altri stati
di Francia.
Fu poi usurpato quello stato da questi Sforzeschi, illegittimamente, ut dicun
gli stati suoi
gli danno di entrata seicentomila forini
senza porre dazio alcuno
nello ordinare
le republiche, nel mantenere li stati, nel
governare e' regni, nello ordinare la milizia ed amministrare la guerra
dicono essere in
quelle uno de' tre stati, chiamati da loro
Principato, Ottimati, e Popolare
perch il Principato facilmente diventa tirannico; gli
Ottimati con facilit diventano stato di
pochi; il Popolare sanza diflicult in
licenzioso si converte Talmente che, se
uno ordinatore di republica ordina in
una citt uno di quelli tre stati, ve lo
ordina per poco tempo; perch nessuno
rimedio pu farvi, a fare che non sdruccioli nel suo contrario, per la similitudine che ha in questo caso la virtute ed
il vizio.
Nacquono queste variazioni de' governi
disfatto lo stato de' pochi e non volendo
rifare quel del principe, si volsero allo
stato popolare
Ma bene
interviene che, nel travagliare, una republica, mancandole sempre consiglio e
forze, diventa suddita d'uno stato propinquo, che sia meglio ordinato di lei:
Intra quelli che hanno per simili constituzioni meritato pi laude, Licurgo;
il quale ordin in modo le sue leggi in
Sparta, che, dando le parti sue ai Re,
in Ita
DISCORSI - LIBRO I
agli Ottimati e al Popolo, fece uno stato
che dur pi che ottocento anni, con
somma laude sua e quiete di quella citt
Al contrario intervenne a Solone, il quale ordin le leggi in Atene; che, per
ordinarvi solo lo stato popolare, lo fece
restituire al regno
il ducato di Milano, stato, pochi anni
davanti, occupato da' Svizzeri
Iam Latio is status erat rerum, ut neque pacem neque bellum paci possent . Di tutti gli stati
infelici, infelicissimo quello d'uno principe d'una
republica che ridotto in termine che [Ormai la situazione del Lazio era tale, che