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3.

3 La guerra dei sette anni


Una guerra mondiale. La guerra dei 7 (1756-1763) anni viene considerata dagli storici
come la 1 guerra mondiale, poich nonostante i due principali contendenti furono
Francia ed Inghilterra li scontri avvennero non solo sul continente europeo, ma anche
in America ed in Asia. I due contendenti si affrontarono in America settentrionale ed in
India, ed in entrambe le regioni i francesi vennero pesantemente sconfitti, l'Inghilterra
riusc a diventare l'unica potenza europea, nel subcontinente indiano ed in America del
nord. Gli scontri decisivi furono: Canada 1759-1760; India (sud, costa orientale) 1761.
L'Inghilterra install una propria base in Honduras (Am. Centrale) e si impossess delle
pi ricche isole produttrici di zucchero (Granada, Tobago,Dominica, St. Vincent, tutte
nelle Antille), la Francia dovette cedere agli inglesi la costa del Senegal, in cui vi era
uno dei migliori insediamenti per la tratta degli schiavi. Con la pace di Parigi nel 1763
sanzion la nuova situazione creatasi dall'uscita della guerra. Il commercio inglese
assunse una diversa fisionomia nel commerciare con le colonie rispetto agli anni 60, in
cui le colonie erano state sopratutto produttrici di materie prime e prodotti di lusso,
mentre dopo la pace di Parigi servirono come mercati per l'esportazione dei prodotti
inglesi , infatti tra il 1700-1701 l'America e le Indie occidentali costituirono il 13% delle
esportazioni inglesi, mentre nel 1772-1773 costituirono il 45%.. La vittoria inglese fu
pagata a caro prezzo, in quanto la flotta composta da pi di 350 vascelli cost enormi
cifre, e per risanare tale debito il parlamento inglese fu costretto a imporre nuove
tasse coinvolgendo anche i coloni americani, suscitando rabbia nei confronti della
madre patria, ed a ci si aggiunsero il divieto di porre industrie capaci di poter
competere con quelle inglesi , all'inizio del 1770 la tassazione e le limitazioni
economiche divennero talmente pressanti da provocare la rivolta delle colonie
d'America.
4 La rivoluzione americana.
4.1 Le colonie inglesi in Nord America.
Con l'espressione rivoluzione americana si intende un insieme di vicende che port tra
il 1763 ed il 1787. All'inizio vi furono 13 stati, corrispondenti alle 13 colonie che si
erano ribellate al dominio inglese ed avevano proclamato ed ottenuto la propria
indipendenza. Il primo insediamento inglese in America settentrionale ebbe luogo nel
1607, in cui un gruppo di coloni si stabil in un territorio chiamato Virginia in onore
della regina Elisabetta casta e vergine, ci era avvenuto principalmente a scopi
commerciali, i profitti mancavano ed i mercanti erano sul punto di abbandonare la
colonizzazione, ma furono spinti alla colonizzazione di tale inospitale terra americana a
causa di motivazioni religiose, infatti nei primi del 600 i sovrani inglesi tentarono di
reprimere ogni forma di dissidenza religiosa, imponendo ai sudditi l'anglicanesimo, ci
provoc la reazione dei puritani (calvinisti convinti e coerenti che non volevano
piegarsi alla chiesa di stato), e nel 1620 ci fu la pi celebre spedizione dei padri
pellegrini, un centinaio di calvinisti che vollero separarsi dalla chiesa inglese, migrando
da prima in Olanda, ed in seguito si imbarcarono per l'America sbarcando in
Massachussets nel 1630, dando vita alle citt di Boston e Salem. Nacque la Nuova
Inghilterra (new England), e tale territorio arriver a comprendere 4 colonie:
Massachussets, New Hampshire, Connecticut e Rodhe Island (R.I fondata nel 1636 da
Roger Williams, un pastore che non condivise il rigido calvinismo delle comunit
puritane dunque diede vita ad un insediamento basato sul principio di tolleranza
religiosa sulle diverse opinioni in campo religioso. Pi a sud vi era un territorio
controllato dagli olandesi, il cui centro urbano pi importante ricevette il nome di
nuova Amsterdam, la quale pass sotto controllo inglese e venne ribattezzata New
York, in seguito la vasta regione centrale fu suddivisa in 4 colonie: New York, New
Jersey, Delaware e Pennsylvania (il quale capoluogo Filadelfia venne fondata dai
quaccheri una setta inglese che segnal il proprio pacifismo ed il rifiuto della violenza).

Nella regione pi meridionale nacquero il Maryland (per opera di coloni cattolici), La


Carolina del Nord, la Carolina del sud e nel 1732 per ultima la Georgia.
4.2 I rapporti economici con l'Inghilterra.
Nel 700 le colonie da un lato si sentivano a pieno sudditi del re d'Inghilterra, dall'altro
il rapporto di inaspr a causa di vari provvedimenti emanati dal parlamento della Gran
Bretagna, rendendo inevitabile la ribellione. Nel XVII secolo il governo inglese ordin
alle colonie di vendere solo all'Inghilterra le merci pi regiate e preziose come
zucchero ed il tabacco, nel 700 l'elenco di tali prodotti si allung, giungendo a
comprendere pelli, legname e ferro, ci era una misura per proteggerel'economia
inglese garantendo a prezzi contenuti l'importazione di beni di largo consumo
maggiormente ricercati e di alcune merci essenziali alla produzione manifatturiera
britannica. A ci si aggiunse una legislazione che imped alle colonie di impiantare un
industria tessile capace di far concorrenza a quella inglese e nel 1718 fu impedita
l'emigrazione oltreoceano di artigiani e tecnici specializzati, nel 1732 venne vietata la
fabbricazione di cappelli in America e nel 1750 fu proibita l'edificazzione di impianti
per la produzione di manufatti in ferro. Le colonie erano concepiti dagli inglesi come
una fonte di materie prime (ottenute tramite lo sfruttamento di manodopera ) il
mercato doveva essere capace di sostenere la produzione manifatturiera britannica.
La bilancia commerciale delle colonie nei rapporti con l'inghilterra era in deficit , e
poich l'esportazioni di navi, cereali e pellicce da sole non erano in grado di equilibrare
le importazioni intrapresero un fiorente commercio con le isole caraibiche sotto
dominazione francese vendendo cereali, tabacco e carne di maiale, queste isole
producevano melassa (indispensabile per la fabbricazione del rum) a prezzi
notevolmente minori rispetto a quelli delle piantagioni inglesi nelle Indie Occidentali,
cosicch i mercanti delle colonie inglesi del nord America acquistarono prodotti
saccariferi in misura sempre pi crescente, ma nel 1733 per favorire i pi grandi
proprietari inglesi il parlamento approv il Molasses Act, che imponeva dazi
elevatissimi su melassa e zucchero provenienti dall'estero e per la prima volta rese
consapevole un gran numero di americani del fatto che tra le colonie e la madrepatria
esisteva un conflitto di interessi di difficile soluzione.
4.3 La svolta del 1764-1765
Nella prima met del 700, i coloni inglesi erano molto legati alla madrepatria per
riuscire a difendersi dall'insediamento francese che era riuscito a imporre la propria
presenza in Canada.
Nel 1756, la guerra dei sette anni, nonostante fosse tra coloni inglesi e francesi, riusc
a coinvolgere pure gli indiani, dei quali alcuni andarono a far parte delle fine inglesi,
mentre altre dei francesi. L'Inghilterr, dopo la vittoria e la conquista del Canada e
degli insediamenti francesi dell'america del nord, nel giro di una ventina d'anni, a
causa di questo trionfo, perder la parte pi ricca dei possedimenti americani.
L'Inghilterra era in una grossa crisi finanziaria, infatti nel 1763 il debito di guerr
arrivava alla cifra di 137 milioni di sterline pi 5 milioni di interessi all'anno. Inoltre per
mantenere il possesso delle colonie americane occorreva aumentare le presenze
militari inglesi.
Era necessaria in Inghilterra una riorganizzazione amministrativa e fiscale dell'impero,
in modo da riuscire a superare la crisi.
-Sugar Act: (1764) impose dazi su numerosi prodotti che le colonie dovevano
importare all'estero (caff, zucchero, tessuti, vino)
-Stamp Act: (1765) impose una tassa sui giornali e sui documenti legali.
I due atti non furono accolti bene dai coloni inglesi. Le colonie inglesi fino ad ora
avevano goduto di una libert amministrativa quasi totale, infatti gli abitanti delle
colonie si sentivano legati al re di Inghilterra e non al parlamento, tanto vero che ogni
colonia aveva una propria assemblea legislativa. Da quel momento il Parlamento
inglese si prese il diritto di emanare leggi anche per i coloni americani.

4.4 La protesta americana e la reazione inglese


Negli anni 1764-1765 ci fu la protesta dei coloni per i due atti. Nonostante la richiesta
di abrogazione della Sugar Act si limit a petizioni scritte, non fu analoga la richiesta
per la Stamp Act, la quale proteste si mosse su toni accesi e violenti. Nell'assemblea di
Rhode Island si dichiar lo Stamp Act anticostituzionale, un termine che significa il
contrario della prassi che si prese fil dalla fondazione delle colonie. Nel contempo nel
Massachusetts e in altre regioni si verificarono gravi disordini, provocati da
un'associazione radicale chiamata "Sons of Liberty".
Per frenare la protesta, nel 1766, il Parlamento abol lo Stamp Act, ma ancora pi
grave esso fu accompagnato da una solenne Dichiarazione del principio, in cui il
parlamento aveva il diritto di legiferare per le colonie.
Le colonie non volevano ritornare alla situazione venutasi a creare nel 1688.89,
quando il Parlamento riusc ad avere i poteri massimi del Paese, da un lato rifiutavano
di sottostare all'autorit dell'assemblea parlamentare londinese, mentre dall'altro
finivano per rafforzare la posizione del re.
Mentre in passato la sottomissione formale alla Corona era compatibile con l'esistenza
di assemblee legislative coloniali, dopo che il Parlamento ebbe i pieni poteri prese lui il
controllo delle colonie.
A questo nuovo controllo Parlamentare, i coloni reagirono con vari argomenti, che
venirono esposti per primi in un documento approvato nel 19 del 1765, dallo Stamp
Act Congress. Il testo in primis rivendicava il diritto che ogni cittadino inglese non
potesse avere delle tasse, se non con il loro consenso o con quello dei rappresentanti.
A New York, nel congresso venne ribadito il fatto che i coloni non avevano
rappresentanti che facessero parte in quell'assemblea, per questo il loro motto era "No
taxation, without rapresentation".
I coloni avevano come idea dell'impero opposta a quella del Parlamento, infatti
secondo loro (prendendo come modello il moderno Commonwealth) il R
e,
dovesse essere messo al centro di autonome nazioni, ciascune con le proprie
assemblee legislative.
Solo dopo il rifiuto di questo nuovo modella dell'impero da parte del Parlamento, i
coloni si mossero con determinazione per la conquista dell'indipendenza.
4.5 La proclamazione dell'indipendenza
Dopo l'abolimento dello Stamp Act, il Parlamento cerc di imporre la propria sovranit.
La tassazione interna divento esterna, cio ai dazi sui prodotti in entrata
dall'Inghilterra. Anche questa per apparve odiosa, tanto che i coloni iniziarono a
fabbricare in America manufatti proibiti (tessuti) e a boicottare i beni provenienti
dall'Inghilterra, provocando una perdita di circa 700 000 sterline. Boston, nel
Massachusetts, divenne l'epicentro della protesta coloniale, e fu qui, che nel 1773, per
protesta per le nuove imposte, l'intero carico di t di una nave della Compagnia delle
Indie Orientali venne gettato in mare.
Nei due anni seguenti la situazione rimase tesa, nella primavera del 1775 il governo
inglese decise di ricorrere alla forza e invi in America l'esercito e la flotta britannici; il
23 agosto re Giorgio III dichiar che le colonie si erano ribellate alla sovranit inglese e
per questo, quest'ultime decisero di opporre resistenza.
Per questo si diede vita a un Congresso a Filadelfia che riun delegati di tutte le
colonie.
Al generale George Washington (della Virginia) venne dato il comando dell'esercito,
mentre i porti vennero aperti alle navi di tutti i paesi, assolutamente vietato dal
parlamento.
La proclamazione di indipendenza ebbe luogo il 4 luglio 1776, infatti nel Congresso,
venne approvato da tutti un documento redatto da Thomas Jefferson. E' importante
perch questo testo giustifica la ribellione basandosi sulla teoria di John Locke circa
l'origine dello stato. La Dichiarazione di Indipendenza infatti si apre con l'affermazione

che esistono alcune verit <<di per se stesse evidenti>>: tra queste per esempio,
tutti gli uomini, creati uguali sa Dio, sono stati da lui dotati di diritti inalienabili (vita,
libert, ricerca della felicit). Inoltre afferma che il compito di un governo quello di
garantire a tutti l'esercizio di questi diritti e che la rivolta legittima nel caso si abbia
una tirannia. Dunque, da momento che l'Inghilterra, secondo gli americani, ha
compiuto una lunga serie di abusi e di violazioni dei loro pi fondamentali diritti, loro
diritto, per i coloni, abbattere tale governo e cercare nuove garanzie per il bene futuro.
Coloro che fecero parte di questo orientamento di pensiero furono chiamati whigs, che
in Inghilterra alludeva a ai sostenitori della superiorit del Parlamento rispetto al Re.
Riprendere quel termine signific, presentarsi come veri difensori della libert contro
la tirannia e il dispotismo.
Ci furono anche numerosi oppositori, chiamati tories (sostenitori della monarchia).
La rivoluzione americana fu anche una guerra civile, tant' che dopo il conflitto, il
numero di coloro che emigrarono dal nuovo Stato indipendente fu superiore a quello
dei fuggitivi che avrebbero abbandonato la Francia negli anni della Rivoluzione.
4.6 La vittoria delle colonie
La guerra di indipendenza dur quasi 8anni (1775-1783). Nei primi anni l'esercito
inglese fece valere la propria superiorit tecnica, ma con il passare degli anni, le
difficolt e le spese di rifornimento delle truppe britanniche diventarono insostenibili.
Nel 1778, dopo che l'esercito americano ottenne la vittoria di Saratoga, anche la
Francia entr in guerra, per rimettere in discussione l'egemonia britannica nell'America
settentrionale. In seguito, a fianco delle colonie intervennero sia Spagna che Olanda.
Nel 1781 gli inglesi si arresero dopo la vittoria a Yorktown.
Durante gli anni di guerra il Paese dovette sostenere una prova durissima, dal
momento che molto citt furono bombardate e molte fattorie saccheggiate e distrutte.
Inoltre nell'esercito i soldati non morivano in battaglia ma bens per le malattie, la
maggior parte della popolazione soffriva di fame, inflazione e miseria. Anche in
America si verific un mutamento nei ruoli sessuali: gli uomini in alcune situazioni
andavano nel fronte, mentre le donne mandavano avanti le fattorie, mentre in altri
casi nascevano degli assembramenti femminili per protestare contro il caro vita,
l'inflazione, la mancanza di generi di prima necessit come il sale, la carta, lo zucchero
e il t. Solitamente si creavano tumulti a causa dell'innalzo dei prezzi da parte di
alcuni mercanti.
Anche in questo conflitto parteciparono diverse trib indiane, che si schieravano da
una parte o dall'altra. Nelle regioni in cui ci fu l'intervento indiano, il conflitto si faceva
pi duro e violento, coinvolgendo anche donne e bambini. Lo stesso succedeva nelle
regioni in cui i ribelli, inferiori per numero ed equipaggiamento, fecero ricorso alla
tattica della guerriglia, cio il sostegno e la protezione della popolazione civile.

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