END – Settore Milano A Dicembre 2009

Equipes Notre Dame

Milano A

GIORNALINO DI SETTORE

N° 5 - Dicembre 2009

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” : E’ NATALE

Cari Equipier, persona di Cristo immanenza e trascendenza, materia e

Il tempo del Natale, è un tempo privilegiato di Spirito, Dio e uomo sono posti sullo stesso piano, e
inserimento del tempo sottile di Dio nella nostra questa identità degli opposti, se vissuta dall'umana
coscienza, conduce al miracolo della redenzione per cui
esperienza quotidiana. l'innocente espia per il peccatore e lo Spirito purissimo
agonizza nella materia.
Vi proponiamo su questo tema parte di un testo (Giovanni Vannucci - Risveglio della Coscienza - 1984,
di Padre Giovanni Vannucci (1913-1984), monaco Ed. Cens )
dell’ordine dei Servi di Maria, confratello e
compagno di David M. Turoldo, e un versetto del E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo
Prologo del Vangelo di Giovanni. a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di
unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
L'Avvento, tempo qualitativo di preparazione alla nascita (Vangelo di Giovanni 1,14)
in noi della Parola Eterna, si apre con le parole gravi e
ammonitrici di Cristo: il diluvio era imminente, mille
segni lo preannunciavano, gli uomini continuavano a
vivere la loro distratta esistenza, solo Noè e i suoi figli
furono attenti e si salvarono. Siate svegli, il Figlio
dell'Uomo verrà inaspettatamente, salverà chi ha gli
occhi aperti ai segni che lo annunceranno (Mt 24, 44).
Siate svegli! è la ricorrente parola della predicazione di
Cristo. Da quale sonno dobbiamo svegliarci?
Vari sono i generi di sonno, e vari i modi del
risveglio. Vi è il sonno corporeo che conclude una
giornata laboriosa e, nel riposo, ristora le forze
necessarie alla continuazione della vita. Vi è il sonno
dell'abulia, dell'inerzia di chi si lascia vivere trascinato
dalla corrente della vita come una pagliuzza. Vi è
l'assopimento che accompagna la crisi che deciderà
l'esito di una malattia grave. Ognuno di essi è seguito
da un correlativo risveglio, ma non ad essi allude il
comando di Cristo: Siate svegli! Egli addita un sonno
sottile in cui può essere immerso l'uomo più attivo e
operoso, il sonno della mente e del cuore, il sonno in cui
viene a trovarsi la maggioranza delle coscienze umane,
che impedisce la chiara presa di coscienza del destino
eterno e divino di ognuno, e che assopisce ogni nobile
anelito all'ascesa e all'elevazione.
Siate svegli! nell'esperienza cristiana vuol dire: aprite 1440 - Beato Angelico
gli occhi alla qualità divino-umana apparsa
nell'archetipo dell'uomo, nel Figlio dell'Uomo: Gesù Auguri di Buon Natale 2009
Cristo; aprendo gli occhi, incamminatevi decisamente a e SERENO 2010
raggiungere la sua statura. Gesù Cristo, unione
sostanziale della natura eterna del Divino e della peri-
bile natura del mortale, non si differenzia né da Dio né Antonella e Giovanni Grasso
dall'uomo, ma è insieme uomo e Dio, Dio e uomo. «Chi e l’Equipe di Settore
vede me vede il Padre, chi accoglie voi accoglie me, chi
accoglie me accoglie Colui che mi ha inviato». Nella

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Vita del Settore
Incontro con le CRE
Coppie Responsabili Equipe
(S.Maria delle Grazie 10/10/2009)
Riportiamo l’intervento di Fra Andrea Bello
(SCS di Settore) all’incontro con le CRE
Benvenuti!
Come la S. Messa inizia con il preparasi per
andare in chiesa, anche noi abbiamo iniziato questo
nostro incontro a casa:
- nel cercare di fare mente locale, dopo una
mattinata intensa coronamento di una settimana
piena di impegni;
- nel mettere insieme il materiale sparso e
recuperando il file con le indicazioni per
raggiungere il luogo dell’incontro;
- il tutto frammezzato da lamentele: per
l’andamento scolastico del figlio, le inadempienze
del coniuge e ... questo tempo sottratto alla
famiglia con l’ennesima riunione
- nonostante questo, come il chiesa incontreremo il
Signore che con infinita pazienza e misericordia ci
accoglie sempre e si “accontenta” delle nostre
briciole di tempo e attenzione, BENVENUTI QUI!
ve lo dico di cuore.
Tempo e attenzione rappresentano il dono più
ricco che possiamo fare al prossimo, consapevoli che
tra noi è presente il Signore.
Siamo qui, non perché attentamente selezionati,
più formati e pagati per questa attività, ma perché
abbiamo colto l’invito al “servizio” come una
vocazione, pertanto un mistero che ci trascende e che,
come ci mostrano tanti esempi biblici, non tiene conto
delle nostre qualità... almeno non di quelle che noi
riteniamo indispensabili per un compito di
responsabilità.
Il testo che parla del ruolo della Coppia di
Collegamento (CC), realizzato dalla END Italia del
2004, mi sembra esaustivo e ben comprensibile per
cui, non sapendo fare di meglio, non vi parlerò
dell’onore e dei diritti che vi competono ma come io e
voi, rappresentanti delle vostre equipe, potremmo
vivere questo momento ( e tutti i gli altri).
Siamo in équipe, siamo insieme, non siamo
chiamati ad annullarci nel tutto come fruitori passivi,
e neppure viviamo questo momento come singoli e
come coppie isolate. Portiamo non solo le esigenze ma
anche l’anima della nostra famiglia e delle famiglie
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Dicembre 2009
che compongono la nostra équipe. Non
rappresentiamo un’entità astratta ma volti, storie che
si evolvono, che con tragiche chiusure e gioie
improvvise, stanchezza e amore, morte e nascite...in
altre parole la vita.
Nelle riunioni a cui partecipo ascolto parole, nudi
dati statistici, cronache impietose e programmi.
Percepisco emozioni, che spesso sono negative
(tensioni, stanchezza, confusione e senso
d’impotenza...) meno la consapevolezza di realizzare,
nonostante i nostri limiti, qualcosa di buono, di essere
umili strumenti per l’edificazione del Regno di Dio.
Perché per me, e ne sono convinto, il Movimento END
e un dono di Grazia.
Quando partecipiamo ai nostri incontri (preferisco
questo termine a riunioni, scusate) non possiamo
spogliarci dei nostri preconcetti, siamo soggetti al
nostro temperamento come all’orologio (anche
biologico) e la nostra storia di donne e uomini (come
la mia timidezza) e di battezzati ci sopravanza; quindi,
ammettiamolo, facciamo fatica a sintonizzarci.
Sono convinto che sarebbe bello se riuscissimo a
riappropriarci di questo tempo per donarlo a ciascuno
dei presenti. È quello che cerco di fare quando
partecipo agli incontri delle mie équipe. Me lo ripeto
ogni volta: “sono qui per voi, con voi e non importa se
non sarà una riunione memorabile, solo Dio potrà
valutare quanto saremo avanzati”.
Ciò, ovviamente, non mi esime dal pregare, dal
pensare cosa dire (ed essendo un emotivo soprattutto
“come”) e prepararmi perché anche il tuo tempo, il
vostro tempo mi è prezioso e vi sono grato per questo
dono.
Ancor più se saremo capaci di metterci il cuore.
Diceva san Tommaso, mio confratello, che il “bene
possibile e compiere il proprio dovere con amore”: se
eseguo il mio dovere sono un buon cittadino, ma come
cristiano sono tenuto a un di più non quantificabile
(non monetizzabile) ma qualitativamente diverso.
A volte ho l’impressione che ai nostri incontri
partecipino più ottimi cittadini che buoni fratelli. In
altre parole più attenti al risultato, una bella
discussione fa sempre piacere, che al realizzare quello
che in termini tecnico si dice una sinergia. Non che la
sensazione di aver passato una bella serata sia da
esecrare, tutt’altro, è bello stare insieme. Voler
ottimizzare i tempi è doveroso. Ma la sottile tentazione
di pretendere di esaurire l’argomento o di essere
riusciti a difendere il proprio punto di vista, farsi
un’opinione più solida o essere riuscito a convincere
te, discutendo molto civilmente, per avere una riprova
del successo della serata, può far capolino. Nel nostro
caso di aver trovato soluzioni soddisfacenti anche solo
un problema del “settore”.
Ma anche quando non si riesce a “quagliare”,
secondo me, è più importante partecipare con il
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desiderio e disponibilità di essere, a fine serata, una
persona un pochino migliore di prima. Di essere
cresciuto un po’ insieme a voi, di aver contribuito a
rendere voi migliori. Se crediamo che il Signore ha
aderito all’invito di partecipare al nostro incontro,
questa opportunità è più che un auspicio, solo Lui può
valutarlo.
Avendo mantenuto un clima di preghiera non sarà
comunque tempo perso.
Grazie dunque per essere qui.
Ringraziamo il Signore.
Fra Andrea Bello - SCS Equipe Milano 9 e 12
Dopo la preghiera e la riflessione di Fra Andrea
è seguita la condivisione con le CRE sulla vita
delle equipe di base. L’incontro si è concluso
con la cena. Un bel momento di vita di settore.
La Speranza
(Giornata di settore di Cormano 8/11/2009)
Suor Lydia Cramarossa (CS Milano 2) ci ha
proposto una riflessione sulla Speranza:
partendo dalla constatazione che oggi si ha
paura del presente e che quindi il mondo
sembra privo di speranza, ha ripercorso la
storia biblica cominciando dal mettersi in
cammino di Abramo verso una promessa…fino
all’esortazione di Paolo: si possono sopportare
le tribolazioni attuali con pazienza, virtù
provata, con la fermezza della meta perché la
speranza non delude…
E’ stato poi raccolto l’invito a comporre delle
preghiere personali che seguono:
Preghiere sulla Speranza:
Signore Ti prego, Insisti!
Lavora come la goccia sulla pietra
per innestare in tutti i cuori
la scintilla che ci aiuti a credere
che sperare di essere pienamente amati
non è una illusione.
Forse la nostra speranza scarseggia, perché non ci
appoggiamo sufficientemente a Te, crediamo di
risolvere ogni problema da soli, poi quando tutto
sembra andare a picco, ecco Tu o Padre riversi nei
nostri cuori il Tuo amore. E ancora una volta la
speranza non delude e, ricolmi del tuo spirito,
riprendiamo il nostro cammino. Ti chiediamo di
aiutarci ad avere per il nostro prossimo la stessa
pazienza che tu hai sempre per noi.
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Dicembre 2009
Grazie Signore per averci donato la Speranza che
cambia l'oggi in messaggio d'amore, che non
possiamo fare a meno di condividere con gli altri.
Signore aiutaci a non disperdere le nostre energie
nella ricerca dei miracoli, della sapienza, delle
sicurezze, ma sostienici nella scoperta della
relazione con Te.
La speranza è non arrendersi mai! Vedere sempre
anche nei momenti più difficili la "Luce".
Signore ti prego di aiutarmi a non sentirmi
soffocata dalle paure di questo periodo che sta
vivendo il mondo, ma creda nella speranza di un
mondo migliore.
Rafforza la mia fede nel tuo amore e nell’amore
verso gli altri.
Sia resa gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
da chi si fa umile servo della volontà del Padre, dà
carne e resta con il Figlio sotto la croce ed è tempio
dello spirito santo. Sia resa gloria a Dio e alla sua
misericordia e giustizia dal nostro riconoscere e
detestare il peccato, convertendo a Dio il nostro
agire. Come era in principio e nei secoli dei secoli
Amen.
Signore in un mondo deluso, pauroso e triste,
aiutaci ad essere portatori di speranza (in famiglia,
nel lavoro ed in ogni luogo) nella certezza del Tuo
amore misericordioso.
Signore aiutaci a riconoscere i piccoli segni di
speranza già presenti nella nostra vita di coppia e
di famiglia. Donaci occhi nuovi per non vedere
solo il bicchiere mezzo vuoto, ma soprattutto il
mezzo pieno. E nei momenti in cui il bicchiere è
vuoto, aiutaci a guardare la “caraffa” che presto
riempirà di nuovo il bicchiere.
Signore la nostra “caraffa” sei Tu.
Donaci Signore di poter vivere quotidianamente
alla ricerca del tuo volto, nella speranza di poter
un giorno sperimentare la piena comunione con te,
amore infinito, Giustificazione di ogni nostra
Speranza.
Signore grazie perché non devo contare solo su me
stessa, ma tu mi dai la speranza di poter contare su
di Te.
Signore grazie per averci promesso di darci la vita
eterna, di salvare ciò che di me è unico e più bello.
Signore il mio cammino verso Te è pieno di
speranze. Questo cammino è già un incontro con
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Te adesso. Quando incontro una persona che ha
bisogno, incontro Te. Se rispondo a lei, rispondo a
Te. Io sono un uomo, Ti chiedo farmi vedere la
persona, Ti chiedo di fermarmi a rispondere e a
non tirare dritto. Ti chiedo di saperla accogliere,
di soddisfare le sue richieste. Io ho speranza in Te,
della Tua presenza nel mio difficile compito di
rispondere a Te tramite queste persone che hanno
bisogno.
Signore rendici consapevoli delle grandi cose che
hai realizzato per noi e attraverso noi e fa che
sentiamo sempre che tu ci sei vicino e che ci
aiuterai là dove noi ci sentiamo incapaci.
In questo momento per me la speranza è che il
Signore arrivi là dove noi genitori siamo incapaci.
Dio desidero essere amata da Te
Desidero amarti
Desidero che ami tutte le persone a me care,
quelle a me odiose e quelle che non conosco.
Sono certa che tu già sai tutto questo, ma ti prego
fa che io non dica di no quando il desiderarti
costerà sacrificio e frustrazione.
Invochiamo lo Spirito Santo perché riversi in noi
continuamente l'amore di Dio che ci renda capaci
di amare come Gesù, di essere tramite la
preghiera, l'Eucaristia, e la Carità in intima unione
con Dio e vivere anche le difficoltà come
opportunità per far crescere le virtù che
alimentano la speranza di vederlo un giorno
faccia a faccia.
Aiutaci Signore a comunicare nella gioia, la nostra
speranza cristiana.
Signore aiutami ad avere più Speranza, a superare
le mie paure. Rendimi non solo tuo amico, ma tuo
familiare fa in modo che mi senta per questo
giustificato, che possa sentire di essere titolare di
più diritti e doveri nei tuoi confronti perché possa
davvero essere tuo testimone d’amore e speranza.
La Speranza?
I figli che crescono?, Il lavoro non va? Non mi
capisco con mia moglie per via dei fattori negativi
in famiglia? Ecc Ecco so di non essere solo, so che
è una prova difficile, ma pur sempre una prova e
in fondo ha qualcosa da offrire a Dio.
Ringraziamo Dio perché ci da la possibilità di
essere sereni e quindi di affrontare le avversità
con coraggio le pazienza. Chiediamo di rafforzarci
sempre nella nostra adesione a Lui e di renderci
testimoni nel mondo attraverso l’amore verso
l’altro.
Marinella e Idilio Baitieri (Coppia Referente Cultura)
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Dicembre 2009
Vita degli Equipier
Diocesi di Milano e
Pastorale familiare 2009/10
“…con noi tutte le coppie (della pastorale
familiare) sono invitate a prendere
consapevolezza del ministero che possono
esercitare in forza del sacramento ricevuto, che
le abilita realmente alla costruzione della
comunità cristiana…” a parlare sono Alfonso e
Francesca Colzani, i nuovi responsabili della
pastorale familiare della diocesi, che il 19
settembre hanno presentato il programma per
l’anno 2009-2010.
E’ la prima volta che una coppia è chiamata a
ricoprire un ruolo di responsabilità nella Chiesa,
non solo in virtù della propria generosità e
formazione, ma anche in virtù del proprio
matrimonio, segno dell’amore di Dio tra gli
uomini, dato per il bene della Chiesa.
Francesca ci ha raccontato che quando aveva
espresso perplessità di riuscire a conciliare il suo
nuovo ruolo con quello di moglie, madre di 4
figli e insegnante, il Cardinale le aveva risposto:
“ogni giorno quando ti occuperai delle tue attività
contribuirai alla costruzione della comunità cristiana
esattamente come quando sarai a lavorare nell’Ufficio
Famiglia”.
In linea con questi pensieri, abbiamo ascoltato
sabato da Mons. Eros Monti, un vero e proprio
appello alla sobrietà pastorale, un invito a
riscoprire il valore della pastorale ordinaria,
vissuta con cura, intelligenza e amore.
Nella sua lettera a tutti i fedeli della Chiesa
ambrosiana “Pietre vive”, l’Arcivescovo
approfondisce questo pensiero auspicando che,
dopo i tre anni incentrati sul tema della famiglia
e le numerose iniziative messe in cantiere,
questo anno pastorale sia “una sosta
contemplativa rigenerante, un tempo di grazia e di
lode affinché prima di immaginare altri passi da
compiere e altre iniziative da realizzare, possiamo
innanzitutto e insieme riconoscere i grandi doni con i
quali Dio ci raggiunge…”.
Fare meno, Fare meglio, Fare insieme
sono un chiaro invito a individuare le priorità, a
puntare sulla qualità evangelica delle proposte
che scegliamo e sulla loro efficacia spirituale: “si
dovrebbe tornare a casa dopo ogni attività pastorale
END – Settore Milano A
abbondantemente nutriti di Vangelo e arricchiti dei
frutti dello Spirito” .
Per noi dell’Equipe Notre Dame potrebbe essere
un invito ad utilizzare di più e meglio la Regola
di Vita, perché ci aiuti a fare discernimento
sulle priorità per la nostra coppia e per la nostra
famiglia, e a vivere la nostra riunione mensile
con più impegno e desiderio di progredire nella
vita spirituale.
Biagio ed io abbiamo partecipato all’incontro in
quanto coordinatori del “Gruppo per la
pastorale dei separati, divorziati e risposati”.
Era la prima volta che questo gruppo, nato nel
2007 su iniziativa di don Silvano, ufficializzava
la sua presenza in diocesi.
Il suo obbiettivo per quest’anno è che in ognuna
della 7 zone diocesane venga offerto uno spazio
che esprima un segno di attenzione della
comunità ecclesiale a chi sta vivendo una
situazione di separazione. Uno spazio di
incontro nella fede ove iniziare o riprendere un
cammino spirituale insieme ad altri fratelli e
sorella nella stessa situazione, per poi reinserirsi
con serenità nella comunità parrocchiale.
Questo spazio di incontro nella fede è destinato
a colmare un vuoto nella nostra azione
pastorale. Per i 200.000 separati in diocesi ci
sono avvocati, psicologi, mediatori, i genitori, i
suoceri e gli amici, ma chi si occupa di un
sostegno spirituale per iniziare o riprendere un
cammino di fede con altri fratelli? Alla fine
dell’anno gli animatori del gruppo di Varese si
sono sentiti chiedere di non essere lasciati soli,
che l’iniziativa doveva continuare.
La diocesi organizzerà nel corso dell’anno un
percorso formativo per futuri operatori ma
anche per persone che desiderino approfondire
le tematiche relative alla separazione, senza
avere a breve obiettivi di servizio in questo
settore. Indicativamente si articolerà in 4 o 5
sabati pomeriggio e servirà per fornire gli
strumenti che servono ad integrare la buona
volontà e a creare una sensibilità comune sia tra
operatori laici che tra sacerdoti. Il percorso è
aperto anche a membri di associazioni e
movimenti e gli amici dell’equipe notre dame,
naturalmente, sono tra i più attesi!
Buon anno a tutti!
Marina e Biagio Savaré - Milano 10
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Un dovere di sedersi in trasferta
Come ormai facciamo da molti anni, durante il
mese di Ottobre io e Daniela ci ritagliamo un
paio di giorni da dedicare a noi due, un week-
end lungo che trascorriamo all'eremo di
Porziano: questo luogo si trova in un minuscolo
paese a una dozzina di chilometri da Assisi, ha
aperto le sue porte a metà del 2003 e, fin da
allora, è gestito da una nostra carissima amica,
Barbara. La quale, sostenuta da don Antonio
Mazzi, è partita con un progetto in mente:
rendere la casa aperta a tutti coloro che cercano
uno spazio di accoglienza, di condivisione, di
silenzio. L'Eremo nasce appunto come ambiente
di riflessione e di spiritualità, rivolto in primis ai
ragazzi delle sedi di Exodus, ma che poi si
allarga verso chiunque necessiti di uno spazio di
amicizia e di comunione.
Il luogo naturalmente favorisce questo aspetto,
dato che è immerso nella bellezza della
campagna e nel silenzio fatto di pietra nuda, e
chi vi ha trascorso anche solo pochi giorni ha
certamente gustato questa atmosfera: oltre che
come coppia noi abbiamo avuto la fortuna di
condividere alcuni giorni con altre famiglie
della nostra parrocchia, insieme alla nostra
Equipe, e anche con alcuni ragazzi della
comunità di Cassino. Forse questa è l'esperienza
che ricordiamo con maggior piacere,
probabilmente per l'iniziale imbarazzo che
sentivamo, ma che poi è completamente
scomparso una volta che abbiamo condiviso
insieme gli spazi della casa, la cena, una
schitarrata sotto le stelle.
Come Barbara ha scritto "qui c'è spazio per
riassaporare il gusto dell'interiorità di
incontrarsi, di condividere, di continuare a
cercare dove non c'è distinzione tra disagio e
normalità, dove è possibile fermarsi, qualche
giorno, per lasciare emergere le grandi
domande che ognuno di noi porta dentro e
condividerle in uno spazio di fraternità semplice
ed essenziale." Porziano ha raccolto in questi
anni tanti volti e tante storie, alcune molto belle,
altre drammatiche, ma tutte assolutamente vere,
alternando senza differenze giovani provenienti
dalla tossicodipendenza, dalla strada, da
situazioni di disagio familiare, da varie
associazioni e da gruppi di famiglie, dagli
oratori, dalle università.
END – Settore Milano A Dicembre 2009

Abbiamo desiderato parlarne a tutti voi perchè Notizie dal Settore

vivere ogni tanto qualche giorno di pausa e di
"ricarica", spesso con l'aiuto di questa nostra I
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amica, è sempre un'occasione molto preziosa,
specie quando si ha la possibilità di guardare Equipe 12
alla propria vita in un modo più profondo, più Equipe in pilotaggio 1
autentico, più sereno. Coppie totali 63
Consiglieri Spirituali 9
Estendiamo allora l'invito di Barbara stessa con
altre sue parole, che ben riassumono lo spirito Con dispiacere comunichiamo che dal mese di
dell'eremo di Porziano: "Accogliere è fare posto settembre si è sciolta l’Equipe Cormano 2. Prosegue
dentro di sé alle persone che si incontrano, è il cammino di pilotaggio della nuova equipe di
fare posto nel mio cuore ai volti, a tutti i volti, Milano (zona Barona), che contiamo di accogliere
anche quelli segnati dalla fatica di vivere". Un ufficialmente nella giornata di settore del 13 Giugno
aspetto che è certamente vero anche per la a Pavia. Affidiamo alle preghiere di tutti gli equipier
nostra vita di coppia. queste coppie.
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Daniela e Luca Zaninello - Milano 12
Vi ricordiamo che nel mese di dicembre si
Per chi desiderasse ulteriori informazioni può raccolgono le quote annuali.
scrivere a: assisi@exodus.it oppure telefonare al
numero 075/802420 D
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Attività di Settore – 2010

Auguri 28 Febbraio Giornata di Settore (Monza)
24 Aprile Equipe Miste
Con gioia facciamo gli auguri a Don 13 Giugno Giornata di Settore (Pavia)
Alessandro Villa (Consigliere Spirituale della 18/19 Sett. Ritiro di Settore (Rota Imagna – BG)
Milano 10) per la sua nomina a Monsignore, che
verrà solennizzata il 6 Gennaio 2010 presso la Vi ricordiamo anche i momenti organizzati dal Servizio
per la Famiglia della Diocesi di Milano :
Basilica di Sant’Ambrogio alle ore 11:00. 31 Gennaio ‘10 : Festa della Famiglia
20 Marzo ‘10 : Giornata della Vita (Mesero)
Breve cronologia: Don Alessandro ( Sandro ) Villa: 11 Aprile ‘10 : Festa Famiglie Affidatarie (Mesero)
È nato a Milano il 26 giugno1940
Ordinato Sacerdote il 27 giugno1964.
E’ Consigliere spirituale di Equipe dal Notizie dal Movimento
1973.
Dal 1964 al 1972 è Vicario parrocchiale a D
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Buon Gesù di Olgiate Olona (VA).
Attività Regionali e Nazionali – 2010
Dal 1972 al 1982 è Vicario parrocchiale a
28 Apr/2 Mag Sessione nazionale primaverile
Milano : Parrocchia S. Leonardo da Porto
(Sassone)
Maurizio ( Quartiere Gallaratese). 18/22 Agosto Sessione nazionale estiva
Dal 1983 al 1992 è Parroco a Milano : (Nocera Umbra)
Parrocchia Sacro Volto.
Dal 1992 al 2009 è Cappellano - Parroco a Sabato 23 Gennaio Equipe Italia sarà a Monza ospite del
settore Milano B. L’Equipe di Settore è invitata
Monza Parrocchia S.Gerardo dei Tintori
nell'ospedale omonimo. C
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Dal 2009 ad oggi è Cappellano a Milano :
Cappellania S.Giovanni di Dio all'Ospedale Fate avere i vostri contributi, segnalazioni, idee
"Fatebenefratelli". alla CRS (coppia responsabile di settore Milano
A) Antonella e Giovanni Grasso
Il 22 ottobre 2009 è nominato Canonico
agegrasso@inwind.it o alla CRC (coppia
Maggiore Effettivo del Capitolo di S. responsabile cultura) Marinella e Idilio Baitieri
Ambrogio di Milano (e conseguentemente idilio.baitieri@unimi.it . Li aspettiamo.
Monsignore).