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1930-32: Bethe e Julie Curie ebbero la riprova sperimentale dellesistenza dei neutroni, lanciando particelle su un bersaglio di berillio (Be) producevano raggi neutri che,
impattando su un altro bersaglio di paraffina, portavano allemissione di protoni da questultima. Il raggio intermedio doveva essere comporto da particelle neutre di massa
paragonabile a quella dei protoni: mn = mp = 1.66 1027 Kg.
1930-33: fu studiato un altro fenomeno di radioattivit che aveva come rapporto q/m lo
stesso dellelettrone o col segno invertito. Quindi le particelle emesse in questi decadimenti
erano elettroni o positroni + (antiparticelle degli elettroni, teorizzate dalla meccanica
quantistica relativistica di Dirac). Si osserv che i fenomeni di decadimento non producevano elettroni o positroni con delle energie ben specifiche (come ci si aspetterebbe da
un decadimento in due corpi) ma lenergia di questi variava con continuit in uno spettro
ben specifico. Quindi si suppose che nei decadimenti fosse coinvolta unaltra particella
di massa molto piccola, neutra e scarsamente interagente. Enrico Fermi nel 1933 diede
a questa particella il nome di neutrino e (in realt si poi scoperto che si stratta di
un antineutrino) e cre un modello che descrivesse questi decadimenti, introducendo una
nuova interazione in gioco, linterazione debole, riuscendo a spiegare lo spettro degli
elettroni.
1934: fu formulato il Modello a Goccia di Liquido, da Bohr e colleghi, che spiegava alcune
propriet elementari dei nuclei. A cui segu, pochi anni dopo, il Modello a Shell pi
accurato e in grado di spiegare alcune fondamentali propriet dei nuclei.