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Sviluppi della Fisica Nucleare

Avanzamento cronologico delle scoperte nucleari:


Seconda met dell800: si scoprono e si iniziano a studiare i raggi catodici.
1891: George J. Stoney avanza lipotesi che i raggi catodici non siano una forma di
radiazione, ma di flusso di particelle cariche negativamente che chiam elettroni.
1897: lesperimento di J.J. Thomson conferma la corpuscolarit dei raggi catodici e misura
il rapporto q/m dellelettrone studiando la deflessione di un raggio catodico che attraversa
un slettore di velocit (vz = E/B) e poi attraversa un condensatore carico alla tensione
V .
1896: Becquerel esegue alcuni studi su una particolare radiazione () prodotta dalle lastre
di Uranio.
1898-99: Marie e Pierre Curie eseguono studi su minerali radioattivi, scoprendo il Polonio
e il Radio, due importanti emettitori (anche se la nozione di particella un contributo
di Enrest Rutherford).
1900: Villard scopre materiali che emettono raggi molto pi energetici e penetranti dei
raggi , cio i raggi (che furono successivamente interpretati come una forma di diseccitamento di stati eccitati dei nuclei con emissione di radiazione elettromagnetica ad altra
energia).
1909: Robert Millikan riesce a misurare la carica dellelettrone nello storico esperimento
con le goccioline di olio ionizzate che attraversano un campo elettrico noto.
1909-11: Geiger e Marsden fecero esperimenti di scattering elastico di particelle su
lastre di Oro. I risultati misero in luce linesattezza del modello a panettone di Thomson,
in quanto alcune particelle scatteravano ad angoli troppo grandi o addirittura tornavano
indietro, contro le previsioni teoriche. I dati, invece, ben si accordavano col modello
atomico di Rutherford che prevedeva la carica positiva localizzata tutta in un centro
diffusore posto al centro dellatomo, detto nucleo. Per giustificare i risultati di Geiger
e Marsden, le dimensioni atomiche dovevano essere di circa 1 ,mentre quelle del nucleo
dovevano aggirarsi intorno alle unit di f m = 1 1015 m.
1911: Soddy studi il cloro (Cl) e si accorse che atomi che presentavano le stesse propriet
chimiche avevano masse diverse (isotopi). Quindi la configurazione elettrica doveva essere la stessa, e la massa aggiunta doveva appartenere a degli elementi neutri nel nucleo.
Quindi nel nucleo ci devono essere elementi carichi positivamente, i protoni, che determinano le propriet chimiche del nucleo ed elementi elettricamente neutri, in neutroni, che
devono occuparsi (interagendo con i protoni tramite uninterazione (forte) che avviene
solo tra i nucleoni) di tenere insieme i protoni che tengono a respingersi per repulsione
coulombiana.
1929: teoria del decadimento come conseguenza delleffetto tunnel quantistico.

1930-32: Bethe e Julie Curie ebbero la riprova sperimentale dellesistenza dei neutroni, lanciando particelle su un bersaglio di berillio (Be) producevano raggi neutri che,
impattando su un altro bersaglio di paraffina, portavano allemissione di protoni da questultima. Il raggio intermedio doveva essere comporto da particelle neutre di massa
paragonabile a quella dei protoni: mn = mp = 1.66 1027 Kg.
1930-33: fu studiato un altro fenomeno di radioattivit che aveva come rapporto q/m lo
stesso dellelettrone o col segno invertito. Quindi le particelle emesse in questi decadimenti
erano elettroni o positroni + (antiparticelle degli elettroni, teorizzate dalla meccanica
quantistica relativistica di Dirac). Si osserv che i fenomeni di decadimento non producevano elettroni o positroni con delle energie ben specifiche (come ci si aspetterebbe da
un decadimento in due corpi) ma lenergia di questi variava con continuit in uno spettro
ben specifico. Quindi si suppose che nei decadimenti fosse coinvolta unaltra particella
di massa molto piccola, neutra e scarsamente interagente. Enrico Fermi nel 1933 diede
a questa particella il nome di neutrino e (in realt si poi scoperto che si stratta di
un antineutrino) e cre un modello che descrivesse questi decadimenti, introducendo una
nuova interazione in gioco, linterazione debole, riuscendo a spiegare lo spettro degli
elettroni.
1934: fu formulato il Modello a Goccia di Liquido, da Bohr e colleghi, che spiegava alcune
propriet elementari dei nuclei. A cui segu, pochi anni dopo, il Modello a Shell pi
accurato e in grado di spiegare alcune fondamentali propriet dei nuclei.

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