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Pisi - Elettrotecnica

APPENDICE II
VADEMECUM PER GLI ESERCIZI
circuiti in regime stazionario
Riduzione del circuito:
.Resistori/impedenze in serie o parallelo
.Generatori di tensione in serie
.Generatori di corrente in parallelo
.Equivalenze di Thevenin/Norton allinterno
.Equivalenze di Thevenin/Norton ai morsetti interessati
.Equivalenze di Thevenin/Norton anche per generatori pilotati
.Generatore pilotato + grandezza pilota raggruppabili (se vicini) in ununica resistenza/impedenza (by v=RI+E)
.Equivalenze di Millman
.Equivalenze stella/triangolo di resistori/impedenze per trovare serie (by stella) o paralleli (by triangolo)
o anche per ridurre le maglie (by stella) o i nodi (by triangolo):
Rk = (rirj + rjrk + rkri) / rk
rk = RiRj / (Ri + Rj + Rk)
.Altre equivalenze circuitali
.Resistori/impedenze in serie = partitori di tensione (R)
.Resistori/impedenze in parallelo = partitori di corrente (1/ R)
Metodo alle maglie:
.Tutti generatori di tensione, oppure...
.Generatori di corrente sui lati di coalbero (meno incognite); tensioni non note da aggiungere ai termini noti
(come indefinite) se lo stesso si vuole scrivere lequazione corrispondente del sistema
.[Generatori di corrente sui lati di albero ed aggiunta delle equazioni che li legano alle correnti di coalbero;
tensioni non note tra i termini noti]
.Generatori dipendenti trattati come indipendenti, ma aggiunta delle loro relazioni costitutive al sistema
.Generatori dipendenti di corrente trasformabili in generatori dipendenti di tensione
Metodo ai nodi:
.Tutti generatori di corrente, oppure...
.Generatori di tensione sui lati di albero (meno incognite se ci sono solo loro su un certo ramo); correnti non
note da aggiungere ai termini noti (come indefinite) se lo stesso si vuole scrivere lequazione corrispondente
.[Generatori di tensione sui lati di coalbero ed aggiunta delle equazioni che li legano alle tensioni di albero;
correnti non note tra i termini noti]
.Generatori dipendenti trattati come indipendenti, ma aggiunta delle loro relazioni costitutive al sistema
.Generatori dipendenti di tensione trasformabili in generatori dipendenti di corrente (meno incognite; contano
comunque come un unico ramo)
Sovrapposizione degli effetti:
.Valido metodo alternativo per studiare circuiti boriosi e vagamente complessi. Lunghetto, ma sicuro e
abbastanza meccanico
.Sovrapponibili solo tensioni e correnti e soltanto nel dominio del tempo!
.I generatori dipendenti non vanno mai annullati!
.ptot = vtotitot = (kvk)(kik) kvkik = kpk = non senso

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Disponibile gratuitamente su www.brainetwork.net - e-mail: pisi.riassunti@vizzavi.it

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Altre note:
.Utile ridurre il circuito a una sola maglia (e da essa risalire tramite EKC e partitori) se si cercano correnti
.Utile ridurre il circuito a due soli nodi (e da essi risalire tramite EKT e partitori) se si cercano tensioni
.Resistenze equivalenti di Thevenin/Norton spesso pi facili da trovare annullando i generatori indipendenti
(in presenza di generatori dipendenti, questi non vanno annullati; risulta anzi utile imporre allesterno del
bipolo trattato un generatore della grandezza pilota)
.Se la corrente nulla i tratti occupati dai resistori/impedenze non comportano cali di tensione
.Calcoli pratici con i metodi alle maglie/ai nodi in presenza di generatori pilotati (esprimere per la grandezza
pilota in funzione delle variabili del sistema scritto)
.Occhio ai lati di cortocircuito: cosa shrinkano e cosa by-passano vedere bene partitori / paralleli / lati esclusi
.Quando in un bipolo di Millman la corrente esterna che entra/esce nulla allora la tensione tra i suoi morsetti
pari a quella del generatore, di cui nota la formula, nel bipolo equivalente di Thevenin ad esso sostituibile
.Non dimenticare la corrente totale nella formula del partitore di corrente!!!
.Nel bipolo di Millman la tensione che si ottiene dalla formula concorde con la corrente!!!
.I metodi alle maglie/nodi sono unottima ultima spiaggia per richieste di bipoli equivalenti di Thevenin/Norton
.Vedere bipoli di Millman ovunque non affatto male
.Se rimangono pezzi di circuito isolati / connessi con un solo ramo (es: funzionamenti a vuoto / tasti che si
aprono e chiudono) su di essi la corrente a regime nulla se non vi sono generatori
.I componenti che si comportano come tasti aperti hanno comunque tensione ai morsetti!
.Ricorda sempre: V = Z I spesso la chiave di tutto (tranne sui lati di cortocircuito, dove si avrebbe I=0/0; in
quei casi dobbligo ricorrere alle EKC)
.Niente niente che ci siano un generatore pilotato e unEK che permettano di esprimere tutte le incognite in
funzione di una sola, allora basta circuitare su una sola maglia che la contenga (niente sistemone)
.Non temere di shrinkare i lati di cortocircuito; poi si risale

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circuiti in regime sinusoidale
Trasformata di Steinmetz:
.A et cos(t+)

______
.|A| = a2 + b2
.arg(A) = atan(b/a)

.Poich larcotangente normalizza i suoi risultati ad angoli [- /2, + /2], per angoli che non ricadano in tale
intervallo (e si vede a occhio, pi o meno) necessario aggiungere un bel secondo necessit (e virt)

A = A ej = A ( cos + j sin )

dove

Espressioni della potenza complessa:


.N VEIE* = VMIM*
.P Re[N] = |VE| |IE| cos = VEIEcos = VMIMcos
.Q Im[N] = |VE| |IE| sin = VEIEsin = VMIMsin
.Ricordarsi di dividere per 2 i valori di tensione e corrente se non sono quelli efficaci!!!
.Da V = ZI segue che:
.N = VI* = V(V/Z)* = VV* (1/Z)* = |V|2 Y*
.N = VI* = (ZI)I* = Z II* = Z |I|2 = R|I|2 + j X|I|2
da cui segue inoltre che:
.P = R I2
.Q = X I2
.I resistori non scambiano potenza reattiva; se si considera Q come se non ci fossero nel circuito!
.Condensatori e induttori non assorbono potenza attiva; se si considera P come se non ci fossero nel circuito!
Trasferimento della potenza attiva:
.Rendimento = potenza assorbita / potenza erogata
(implicitamente: migliore il rendimento e meno viene sprecato della potenza erogata)
.Massima potenza assorbita se limpedenza di linea coniugata di quella del bipolo utente
.Fattore di potenza da cos() a cos() rifasando con un condensatore in parallelo t.c. C = P[tg()-tg()]/V2
.Il fattore di potenza di un bipolo legato alla sua impedenza equivalente;
ne infatti largomento: Z = V/I ej = Z ej
v i

Sovrapposizione degli effetti:


.E utile applicarla per gruppi non isofrequenziali tra loro
.Si somma sempre e solo nel dominio del tempo
.Additivit della potenza attiva, ma solo ed esclusivamente in corrispondenza di gruppi non isofrequenziali di
eccitazioni (unico caso!)
Funzioni di rete:
.H risposta U /eccitazione E
.Ricorda che fare agire una sola eccitazione significa annullare tutte le altre!!!
Altre regole di calcolo con i numeri complessi:
.1/Z = Z*/|Z|2
.cos(-/2) = sin()
.Dal trasformato di Steinmetz U = A+jB si passa nel dominio del tempo a u(t) = Acos(t)-Bsin(t)
in quanto:
u(t) = Re[ (A+jB) ejt ] = Re[ A ejt + j B ejt ] = Re[A(cos(t)+jsin(t)) + jB(cos(t)+jsin(t)]
= Re[ Acos(t) + jAsin(t) + jBcos(t) + j2Bsin(t) ] =
= Re[ Acos(t) + jAsin(t) + jBcos(t) - Bsin(t) ] = Acos(t) - Bsin(t)
.1/j = -j
.1/-j = +j

A ej = A [cos() + j sin()] = Acos() + j Asin() = a+jb


.ej = cos() + j sin()
j
j

De Moir:
zw = ej(+)
z/w = / ej(-)
.z=e , w=e

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Sistemi trifase:
.Tensioni concatenate; nota lordine dei pedici per calcolarle: Vhk = Egh-Egk
.Tensioni concatenate: somma sempre nulla
.Correnti di linea; somma sempre nulla
.Tensioni Egk dei generatori dette stellate; tensioni Ek sulle impedenze dette di fase
.Tensione E0 tra O e O (remember: diretta come le tensioni dei generatori!!!) by Millman
.Tensioni di fase, banalmente, come: Ek = Egk-E0
.Correnti di linea, banalmente, come: Ik = Ek/Zk
.Potenza complessa (valori efficaci!!!):
.N = k Ek Ik*
.N = V12I1* + V32I3* = V12I1* - V23I3*
.Sistema trifase diretto:
.Tensioni stellate date da uno stesso valore complesso Eg moltiplicato per le radici cubiche dellunit
1 = 1 = (1+j0)
2 = ej(-2/3) = (- -j3/2) _
= ej(+2/3) = (- +j 3/2)
.Tensioni concatenate simmetriche e di modulo |V| = 3 |Eg|
.Somma delle tensioni stellate nulla
.Sistema trifase equilibrato:
.Impedenze/ammettenze tutte uguali
.Sistema trifase diretto ed equilibrato:
.Tensione nulla tra i centri stella di generatore e utente le tensioni di fase coincidono con le stellate
.Correnti di linea simmetriche e sfasate di uno stesso angolo rispetto alle rispettive tensioni di fase
.Potenza complessa data da (valori efficaci!!!)...
N = k EkIk* = k EgkIk* = 3|Eg||I|ej = 3EgIcos + j 3EgIsin = P+jQ
...e quindi:
(E = tensione stellata / fase)
.N = 3EIcos + j 3EIsin = P + jQ
.N = 3VIcos + j 3VIsin = P + jQ
(V = tensione concatenata)
.Potenza attiva istantanea assorbita dal carico = costante
Formulario trifasico:
.Vhk = Egh - Egk
.E0 = (k Ek/Rk) / (k 1/Rk)
.Ek = Egk - E0
.Ik = Ek / Zk

o anche

Vhk = Eh - Ek = ZhIh - ZkIk

Altre note trifasiche:


.La simmetria dei generatori implica solo quella delle tensioni!!! Tutto il resto solo per simm+eq
.In caso di generatori a triangolo le tensioni concatenate coincidono con le tensioni da loro erogate
.Trovandosi a dover impostare un sistema di equazioni relativo alle grandezze presenti, la terza
equazione si rivela spesso superflua, in quanto c.l. delle altre; invece necessario aggiungere lEK
che lega le grandezze in esame (tipo k Ik=0 oppure k Vk = 0)

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circuiti in condizioni transitorie
Corrente di regime:
.Come una normale corrente di un circuito in regime sinusoidale
.Se non vi sono generatori la corrente a regime sar nulla, senza bisogno di dire altro
.Se lalimentazione costante ricordati dei condensatori=tasti aperti e degli induttori=lati di cortocircuito
.Non trasportare mai alla cieca nel complesso! Prima, guarda sempre bene come fatta s (cio );
le varie R, jL e -j/C valgono solo se =1, altrimenti R, jL e -j/C, o addirittura R, sL e 1/sC
Corrente transitoria:
.Per prima cosa ricordati di fregartene delle trasformazioni fatte in precedenza e di come sia s veramente: qui si
parla di un s generico, incognito e da trovare!!! Tutti i componenti vanno perci trasportati nel complesso
come R, sL e 1/sC lasciando irrisolto il valore di s
.Imponendo Z(s) = 0 si ricava unequazione di 2 grado in s da cui le radici:
s1,2 = [ - R R2 - 4(L/C) ] / 2L = [ - R ] / 2L
che a seconda del discriminante, porgeranno lintegrale generale dellomogenea associata:
it(t) = I1e(-R/2L)tcos(||/2Lt) + I2e(-R/2L)tsin(||/2Lt)
< 0 (soluzioni complesse coniugate)
it(t) = I1 e(-R/2L)t + I2te(-R/2L)t
= 0 (soluzioni reali coincidenti)

it(t) = I1 e[(-R+)/2L]t + I2 e[(-R-)/2L]t


> 0 (soluzioni reali distinte)

.Per trovare Z(s) nei transitori pi efferati si pu:


.annullare il determinante della matrice del sistema alle maglie
.annullare i generatori e ridurre il circuito al di fuori del ramo di cui interessa la corrente
Condizioni iniziali:
.Per la conservazione dellenergia immagazzinata ( Li2 e Cv2) si conserva la corrente negli induttori e la
tensione ai capi dei condensatori
.In condizioni stazionarie gli induttori sono come lati di cortocircuito (vL=0, ma iL0 !!!) e i condensatori come
tasti aperti (iC=0, ma vC0 !!!)
.Si trova i(t=0+) tramite opportuni ragionamenti sul circuito dato; il valore trovato va poi sostituito allintegrale
generale calcolato al tempo (t=0) per risolvere la prima delle costanti di integrazione
.Si trova di(t=0+)/dt tramite opportuni ragionamenti sul circuito dato; spesso necessario servirsi di unEKT
(fatta al tempo t=0+ !!! Mi raccomando!!!) dove compaia sia la tensione vC di un condensatore (calcolabile a
t = 0- = 0+) e la tensione vL=Ldi/dt di un induttore in cui passi la i studiata. Si deriva lintegrale generale (meglio
se con la prima delle costanti di integrazione gi risolta), si calcola il valore di tale derivata al tempo t=0 e vi si
sostituisce quello precedentemente trovato per di(t=0+)/dt; si ottiene cos anche la seconda costante di
integrazione

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circuiti magnetici
Formulario notevole:
.Nei momenti di panico ricorda:

(U =)

R = N i ( = ic )

.Flusso concatenato ad un induttore:


...e se un altro induttore (2) accoppiato a (1):
...se invece flussi di dispersione non trascurabili:
...e se flussi di dispersione e induttori accoppiati

C
C1
C
C1

.Coefficiente di autoinduzione:
...e se un altro induttore (2) accoppiato a (1):
...se invece flussi di dispersione non trascurabili:

L = N2/R
(cio non cambia un tubo)
L1 = N12/R
L = N2/R + N2/Rd = (N2/R)(1 + R/Rd1)

=
=
=
=

= N(Ni/R) = Li
N
= N1[(N1i1N2i2)/R] = L1i1+Mi2
N1
N+d = N(Ni/R + Ni/Rd) = Li
N1+d = N1[(N1i1N2i2)/R + N1i1/Rd1] =

.Coefficiente di mutua induzione:


M = N1N2/R
...se flussi di dispersione che attraversano (1) e (2):M = N1N2/R ( + N1N2/Rd12)

L1i1+Mi2

(trascurati)

.Coefficiente equivalente di autoinduzione per...


.2 induttori (1) e (2) accoppiati e in serie:
Le = L1+L2+2M
(si intende i1i2ie, quindi Ntot = k Nk con a seconda che normali - date da ie - concordi o meno)
.2 induttori (1) e (2) accoppiati e in parallelo (v1v2ve):
Le = (L1L2-M2) / (L1+L2-2M)
.Calcolo della riluttanza R, nota la lunghezza l e la sezione S del bipolo magnetico:

R = l / S

Altre note:
.Nel calcolo di = N1i1 N2i2 ... il segno dipende dallorientazione concorde (+) o discorde (-) delle
normali di (1) e (2), il verso di ognuna delle quali si ricava da quello della che ne attraversa le spire, secondo la
regola del cavaturaccioli (o della mano destra). Tale segno poi incluso nel coefficiente di mutua
induzione
M, che pu dunque essere positivo o negativo.
.La riluttanza Rd incontrata dai generici flussi di dispersione non sempre la stessa per i flussi di dispersione
concatenati a induttori diversi. In tali casi dunque necessario introdurre Rd1 ed Rd2.
.Diventa necessario non trascurare i flussi di dispersione quando:
.non rispettato il vincolo fisico che sia sempre:
L1L2 > M
.due induttori accoppiati in serie abbiano stesso numero di spire (N1=N2) e normali opposte
(risulterebbe infatti Le=0)
.due induttori accoppiati in parallelo abbiano diverso numero di spire (N1N2)
(risulterebbe C1C2, mentre per induttori accoppiati in parallelo C1=C2)
.Se arduo ricavare le formule dal disegno della struttura magnetica, farne la rappresentazione circuitale.
.Occhio alla corrente negli induttori in parallelo (e ai versi)
.=Ni/R sse chiuso; la via pi sicura per queste relazioni rimangono comunque le EKTM
.Occhio agli R0 ai denominatori e numeratori dei vari =Ni/R0
.Al coefficiente di mutua-induzione M vanno sostituiti generatori di tensione (uno per ogni induttore, pilotato
dalla corrente che attraversa laltro induttore accoppiato) con versi opposti a quelli della corrente che
attraversa linduttore considerato

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