Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
http://www.sinistrainrete.info/societa/5921-annibale-c-raineri-gli-anni-...
Dettagli
C Creato: 22 Ottobre 2015
< Visite: 150
(http://www.palermo-grad.com/)
1 de 3
26/10/2015 9:50
http://www.sinistrainrete.info/societa/5921-annibale-c-raineri-gli-anni-...
fase di ascesa al potere. Il dispotismo assoluto di quei regimi, cio la totale sottomissione della societ ad una direzione politicostatuale, seppure ottenuta con vari compromessi con gruppi sociali borghesi, stata la risposta alla crisi, economica e di
integrazione sociale, prodotta dal capitalismo ancor pi sotto la dittatura della finanza. Allora come oggi, venuta meno la
speranza di un cambiamento radicale della societ, lunico modo in cui pu ristabilirsi una forma di integrazione sociale che
fronteggi lanarchia del dispotismo del capitale finanziario il riaffermarsi del dispotismo del potere politico-statuale. Ma, in
presenza della totale distruzione delle organizzazioni sociali del movimento operaio e di una cultura solidaristica, tale dispotismo
tendenzialmente assume nuovamente la forma di un potere assoluto delle destre razziste, neonaziste, fondamentaliste (anche nelle
forme soft della democrazia autoritaria). Questa tendenza alla riaffermazione di sovranit statuali caratterizzate da culture
fortemente reazionarie si connette, per sua logica immanente, alla tendenza alla guerra. Non ci torno.
5. Lulteriore cosa da fare, scrive Berardi Bifo, immaginare. Immaginare una via duscita dallinferno partendo dal punto centrale
su cui linferno poggia: la superstizione che si chiama crescita, la superstizione che si chiama lavoro salariato. Sottolineo anzitutto
limportanza dellimmaginazione se, come credo anchio, non sono praticabili (ormai?) le vie fin qui seguite (non lo sono sia per il
livello globale imposto dalla vittoria conseguita dal capitale sia per il possibile intreccio fra la forma capitalistica delle relazioni
sociali ed il dispotismo statuale tendenzialmente totalitario a partire dal novecento). Immaginare, a partire dal liberarsi delle due
superstizioni. Ma anzitutto provando a interrogarsi su queste superstizioni, ricostruendone la genealogia nella torsione che la
civilt borghese (cio la impronta data ad essa dalla dinamica del soggetto-capitale) ha imposto alla modernit nata nel
Rinascimento. Non mi soffermo sulla tendenza allo sviluppo senza-misura (privo-di-misura la definizione che Marx d del
capitale nel cap.4 del suo Capitale), n sulla medesima origine del fatto che il lavoro si dia unicamente nella forma del lavoro
salariato[2] (http://www.palermo-grad.com/gli-anni-trenta-prossimi-venturi.html#_ftn2). I limiti fisici dello sviluppo (ma c in questo
discorso sulla crescita una sovrapposizione fra valore duso e valore) e laumento della produttivit su base tecnologica, fanno
pensare a Bifo che la sinistra, seguendo la prospettiva borghese, dico io, dei governi ha finito per cacciare i lavoratori in un vicolo
cieco, invece che proporre lunica cosa possibile: la riduzione drastica e generalizzata del tempo di lavoro. Condivido la critica
alla politica della sinistra del tutto subalterna alluniverso culturale borghese, e condivido la tesi che lo sviluppo tecnologico cos
straordinario rende sempre meno sensato considerare il lavoro come fonte del valore, rendendo sempre meno sensato il
mantenimento universale della forma salariata del lavoro (cio il suo essere erogato solo allinterno del sistema di scambio
mercantile), ma domando: questo fatto implica per ci stesso la riduzione massiccia del lavoro come tale, o piuttosto non pu
implicare la necessit, per tutta una epoca, di una sua erogazione in altra forma (naturalmente combinata con quella capitalistica, e
anche con quella statuale)? Il discorso di Bifo non guarda unicamente alle aree sviluppate delle ricche metropoli? che spazio vi
occupa la Terra ed il lavoro ad essa connesso? Anzitutto per la maggior parte delle aree del pianeta e delle sue popolazioni, ma
anche per tantissime aree del nostro mondo ricco.
6. E intanto cosa fare? Stare a guardare visto che nulla possiamo fare. Guardare cosa? La catastrofe che ormai in corso e che
nessuno pu fermare () Sono processi scritti nella materiale composizione del presente, e nel rapporto di forza tra le classi. Ma
naturalmente non si pu stare a guardare, perch si tratta anche di sopravvivere. Ecco un progetto straordinariamente
importante: sopravvivere collettivamente, sobriamente, ai margini, in attesa Tralascio lidea che si possa fare del sapere la leva
del cambiamento e sottolineo limportanza della centralit del sopravvivere. Anzitutto sopravvivere. Anzitutto vivere. Ecco il punto:
sopravvivere anche col lavoro (della terra) provando a riconnetterlo a forme di vita, e quindi separandolo dalla schiavit della
merce (separare lavoro e salario), ma pur sempre lavoro, e non ozio, contemplazione (cose necessarie anchesse), integrare, dare
un senso al vivere lavorando e al lavorare vivendo. Costruire cio comunit come nuove forme di vita, che condividono possesso di
beni e lavoro comune, tempi ordinari e tempi della festa. Ci sono tantissime esperienze nel mondo che crescono in questa
direzione, piccole e grandi. Rinascono, qualcosa in movimento. Non si tratta di modelli, n credo che la trasformazione sociale
pu avvenire per contagio (ci vorr una rivoluzione per rompere certi poteri, credo, ma quando??). Sono per i segni di un altro
modo di vivere, la testimonianza che oltre la catastrofe c dellAltro nella vita e nel mondo. Solo questa testimonianza, la presenza
di questi segni pu far nascere la speranza e allentare il senso di impotenza che paralizza i cuori migliori. Generare una nuova
cultura, un universo di senso. Poi si vedr.
Solo per questa via pu riformarsi una capacit di vivere il noi, il legame comune. Far crescere nella vita reale il sentimento di
solidariet, ecco cosa soltanto pu sciogliere lidentificazione a massa su cui si regge ogni dispotismo totalitario (razzista,
neo-fascista, genericamente di destra, demo-autoritario, fondamentalista, ma anche neo-stalinista, variamente populista di destra o
di sinistra)[3] (http://www.palermo-grad.com/gli-anni-trenta-prossimi-venturi.html#_ftn3).
_________________________________
Note
[1] (http://www.palermo-grad.com/gli-anni-trenta-prossimi-venturi.html#_ftnref1) va presa estremamente sul serio lorigine socialista del fascismo
italiano e il nome di nazionalsocialismo. Il tema quello del modo di produzione statuale, confrontandosi con le sue teorizzazioni in Henri Lefebvre,
Mario Mineo, Luigi Cavallaro. Nellanalisi storica, inoltre, occorre saper distinguere il piano sociologico delle dinamiche delle classi dal piano strutturale.
[2] (http://www.palermo-grad.com/gli-anni-trenta-prossimi-venturi.html#_ftnref2) sulla natura borghese della ideologia lavorista rimando alla marxiana
Critica al programma di Gotha e alla lettura che ne fa Walter Benjamin nella tesi n.11 delle sue Tesi di filosofia della storia
2 de 3
26/10/2015 9:50
http://www.sinistrainrete.info/societa/5921-annibale-c-raineri-gli-anni-...
[3] (http://www.palermo-grad.com/gli-anni-trenta-prossimi-venturi.html#_ftnref3) Su solidariet e massa dei regimi fascisti sono illuminanti le pagine di
Walter Benjamin in Lopera darte nellepoca della sua riproducibilit tecnica, in particolare il cap. XII della seconda versione tedesca e la nota 17
Twitter
(http://twitter.com
/share)
3 de 3
26/10/2015 9:50